La riconferma di Duda e la Polonia divisa
L’apparente staticità del voto nasconde sommovimenti più profondi, tra il malcontento giovanile e la tattica di PiS di fascistizzare il paese un pezzettino alla volta.
L’apparente staticità del voto nasconde sommovimenti più profondi, tra il malcontento giovanile e la tattica di PiS di fascistizzare il paese un pezzettino alla volta.
Analisi dei flussi di voto e dei blocchi sociali, verso un ballottaggio sul filo di lana nel quale saranno decisivi gli elettori di Hołownia e di Bosak, mentre Duda spera nel voto dei fascisti.
Il primo turno delle elezioni presidenziali polacche ha consegnato Duda (PiS) e Trzaskowski (KO) al ballottaggio. In attesa del secondo turno, vale la pena analizzare il significato dell’appuntamento per la Polonia e i profili politici degli sfidanti.
La destra di PiS ha migliori probabilità di avere la maggioranza alla Camera bassa che al Senato, rimanendo al governo ma scoprendo il fianco nel dibattito pubblico, mentre le elezioni presidenziali del 2020 si avvicinano.
Robert Biedroń, protagonista del movimento LGBT in Polonia, fonda Wiosna: un partito di sinistra democratico-liberale che guarda ai giovani ed ha già un consenso a doppia cifra.