Vera Pegna, una donna che ha attraversato la Storia
[Dall’archivio]
Dall’Egitto a Stoccolma, dal PCI siciliano ai movimenti per la pace, un’autobiografia che restituisce il Novecento con passione e emozione.
[Dall’archivio]
Dall’Egitto a Stoccolma, dal PCI siciliano ai movimenti per la pace, un’autobiografia che restituisce il Novecento con passione e emozione.
Alfio Nicotra ripercorre la storia di Democrazia Proletaria, unendo rigore scientifico e sentimento, per strappare al pregiudizio di “disimpegno” un periodo della nostra storia recente e per parlare al presente di alternative possibili, figlie anche di quella storia.
Lo shock economico dovuto alla pandemia apre radicali prospettive di ripensamento dell’Europa. Un’analisi messa a fuoco attraverso le lenti dell’eurocomunismo berlingueriano e del confronto tra le diverse inclinazioni internazionali dei governi Draghi e Conte.
Dalle lotte dei braccianti e l’adesione al PCI clandestino alla politica del dopoguerra nel segno del migliorismo, fino alla puntuale e lucida analisi dell’attualità: una figura il cui significato oltrepassa le appartenenze politiche.
Il più forte attacco del dopoguerra diretto non a un determinato partito o a un’ideologia politica, ma alla Resistenza in quanto tale; con la novità della disponibilità di settori della sinistra a farsi coinvolgere in un tentativo di costruzione di una memoria “condivisa” banalmente equiparata.
Forse il decennio più duro per la memoria della Resistenza, apertosi con il crollo del sistema internazionale nato dalla sconfitta del fascismo e proseguito con il prendere piede del revisionismo storico.
Se il PCI continuò ad insistere sulla questione dell’unità di tutte le forze popolari e democratiche, il PSI tornò a ricollegare la Resistenza al Risorgimento, neutralizzandone la carica rivoluzionaria.
Gli anni ’70 sono segnati dagli attacchi fascisti alle istituzioni, il picco di consenso del PCI, il compromesso storico; ma anche la disillusione delle generazioni più giovani e la loro radicalizzazione a sinistra.
L’emergere degli operai come una forza sociale di estremo rilievo nel percorso politico si intrecciò inevitabilmente con l’analisi della Resistenza, dei suoi successi, delle sue sconfitte, dei suoi compiti ancora irrisolti, in un’ottica progettuale.
La memoria della Resistenza si evolve dinamicamente assieme al dipanarsi della storia della Repubblica. Una ricostruzione di questa evoluzione per riflettere sulla memoria verso cui siamo diretti.