I referendum e la politica italiana
La sentenza con cui la Corte costituzionale ha sancito la non ammissibilità dei referendum sull’eutanasia legale e sulla legalizzazione della cannabis è al centro del dibattitto pubblico nel paese.
La sentenza con cui la Corte costituzionale ha sancito la non ammissibilità dei referendum sull’eutanasia legale e sulla legalizzazione della cannabis è al centro del dibattitto pubblico nel paese.
[Dall’archivio]
L’identità della Lega sembra nuovamente a un bivio. Una lettura della sua evoluzione politica attraverso i parallelismi con il Front National di Marine Le Pen.
La cronaca delle ultime settimane è stata animata da discussioni seguite ad avvenimenti che hanno visto i partiti di estrema destra e neo fascisti al centro di inchieste ed avvenimenti che ci portano ad interrogarci, ancora una volta, del ruolo che queste hanno nella società.
L’assessore alla sicurezza del Comune di Voghera ha ucciso un uomo con un colpo di pistola. La vittima pare avesse colpito il suo assassino con un pugno e si stanno ancora ricostruendo le dinamiche che hanno portato all’omicidio. Nel frattempo il Sindaco di questa realtà ha parlato di strumentalizzazioni, mentre Matteo Salvini parla di un […]
Negli ultimi anni abbiamo assistito alla metamorfosi della Lega Nord da partito regionalista e federalista di Bossi a quelli xenofobo e di riferimento per la destra nazionale di Salvini. Stiamo forse assistendo all’ennesima mutazione, che vede il partito di Pontida avviato verso più moderati lidi?
Affluenza superiore al 50% ma inferiore al 55%. Netta affermazione del sì al referendum costituzionale, che si avvicina al 70%. Questi sono i primi dati che escono dalla due giorni elettorale di settembre, segnata dalla pandemia e da un campagna elettorale estiva particolare. Un commento a caldo da parte nostra, come sempre a Dieci Mani.
Vista dal 2020 la memoria appare sbiadita nei suoi contorni effettivi, ma ancora viva come riferimento storico e come imperativo morale. Alla difficoltà di un giudizio definitivo concorrono però i forti sommovimenti di cronaca che hanno occupato la vita pubblica.
Capitolo finale del viaggio nell’evoluzione della memoria della Resistenza.
Il periodo 2001-2006 (esteso al 2011 saltando la parentesi del centrosinistra 2006-08) è stato il più lungo periodo continuativo nell’Italia del dopoguerra in cui fascisti o post-fascisti abbiano condiviso responsabilità di governo. All’apice della polemica antiresistenziale si oppone però una ripresa della coscienza della memoria nel centrosinistra.
Il più forte attacco del dopoguerra diretto non a un determinato partito o a un’ideologia politica, ma alla Resistenza in quanto tale; con la novità della disponibilità di settori della sinistra a farsi coinvolgere in un tentativo di costruzione di una memoria “condivisa” banalmente equiparata.
Il 25 aprile di quest’anno è trascorso in modo insolito. Chi di noi ogni anno rivive la Liberazione dal fascismo ha dovuto convivere con l’impossibilità di ritrovarsi nelle piazze. E anche con le solite, pretestuose polemiche che puntualmente arrivano.