Sarà possibile l’intesa Usa-Cina per il clima?
Nel corso della COP26 di Glasgow Cina e USA hanno annunciato un accordo per intensificare l’azione congiunta sul clima. Questa aprirà effettivamente nuovi scenari per il decennio in corso?
Nel corso della COP26 di Glasgow Cina e USA hanno annunciato un accordo per intensificare l’azione congiunta sul clima. Questa aprirà effettivamente nuovi scenari per il decennio in corso?
Le principali novità nel voto norvegese sono state uno spostamento dei consensi della popolazione autoctona socialmente marginalizzata dalla destra al centro, il rafforzamento delle sinistre radicali a danno dei laburisti e quello dei Verdi presso il ceto medio studentesco urbano. Un’analisi attenta ai fattori di età, reddito, contesto demografico, con particolare attenzione a Oslo.
I temi esplorati da Herbert sono più che mai attuali e Villeneuve li porta sul grande schermo senza esclusione di colpi da maestro, ma senza riuscire a risolvere il difficile rapporto tra la mole di materiale narrativo e i tempi del cinema.
Dal 2018 oramai il cambiamento climato è arrivato, con alti e bassi, all’ordine del giorno della nostra discussione politica. Il nodo da sciogliere resta però uno solo; per quante nuove politiche in rispetto dell’ambiente possiamo immaginare, è davvero possibile proteggerlo mantenendo il sistema di produzione capitalista?
Il primo turno delle elezioni presidenziali polacche ha consegnato Duda (PiS) e Trzaskowski (KO) al ballottaggio. In attesa del secondo turno, vale la pena analizzare il significato dell’appuntamento per la Polonia e i profili politici degli sfidanti.
[Dall’archivio]
Due donne in prima linea nell’attivismo ambientalista e per le comunità indigene, assassinate quattro anni fa.
Un potere sovrano che sfrutti la legittimazione delle giuste preoccupazioni ambientali per aprire una fase eccezionale e costruire a suo piacimento un ordine rinnovato, magari un capitalismo o un nazionalismo “verdi”, con spazi di decisione sottratti alla dialettica democratica e magari neocolonialismo estrattivo, non è un’eventualità così improbabile, mentre il presente assetto economico e politico è parte del problema e non può essere parte della soluzione.
Il concentrarsi sull’estinzione delle singole specie, le grida d’allarme sproporzionate, la richiesta di cambiamenti irrealistici e superiori a quanto suggerito dagli studiosi del clima, non rappresentano una strategia utile per convincere i comuni cittadini dell’importanza di un intervento drastico in relazione alla crisi ambientale che stiamo attraversando.
Ad un mese dalle manifestazioni in ricordo di Lorenzo “Tekoser” Orsetti e a sostegno della lotta curda, una riflessione tra internazionalismo e resistenza.
Chi è ammesso in determinati ambienti e a quali condizioni?
È tempo di decostruire l’apparente contraddizione tra tutela dell’ambiente e interventi necessari all’accessibilità per tutti.