In Italia nel 2011 il referendum sancì la fine del programma nucleare. Ricordo che ero al seggio a fare lo scrutatore trepidante di sapere se era stato superato il quorum del 50% + 1. Ero ottimista perché la gente era stata sensibilizzata. Alla chiusura dei seggi, si era oltre il 54%.
Lo scoglio più duro fu quello perché oltre il 94% dei votanti scelse l’abolizione. Tuttavia ci sono ancora numerosi soggetti che vorrebbero ripristinarlo (tra questi c’è Chicco Testa, presidente del Forum Nucleare Italiano).
Cosa c’entra questo con l’arte? Molto perché il 28 marzo 1979 nell’isola di Three Mile, in Pennsylvania, ci fu un incidente alla centrale nucleare che scatenò un dibattito sulla sicurezza dell’energia atomica. Tra il 19 e il 22 settembre dello stesso anno il collettivo Musicians United for Safe Energy (MUSE, “musicisti uniti per l’energia sicura”, da non confondere con l’omonima band), si espresse a sostegno del movimento anti-nucleare. Un gruppo di musicisti attivi politicamente (capeggiato dai cantautori Jackson Browne, Graham Nash, Bonnie Raitt e John Hall, futuro membro della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti, con il giornalista e attivista Harvey Wassermann) organizzarono una serie di concerti al Madison Square Garden di New York per sensibilizzare la gente sul tema.
Il 18 luglio 1980 i cinema americani ospitarono il film sull’evento. Sul palco James Taylor e Carly Simon, all’epoca marito e moglie, il gruppo rock The Doobie Brothers, il cantante e poeta Gil Scott-Heron, Stephen Stills e David Crosby, Jesse Colin Young, Bruce Springsteen con la E-Street Band. Altri artisti parteciparono ai concerti, ma le loro esibizioni non furono incluse nel film. Tra questi Ry Cooder, Chaka Khan, Nicolette Larson, i Poco, Tom Petty and the Heartbreakers, i Raydio di Ray Parker Jr., il gruppo vocale Sweet Honey in the Rock e musicista reggae Peter Tosh.
Dopo oltre 40 anni, Bruce Springsteen ha finalmente pubblicato la sua esibizione integrale di quei concerti memorabili. Fu la prima volta in cui il Boss capì che la musica andava abbinata con l’impegno politico. Il messaggio della sua arte doveva arrivare al cuore del pubblico. «Cinema e televisione erano mezzi relativamente freddi, mentre noi eravamo una band calda. Pensavo: se volete sentire quel calore, dovete venire a vederci dal vivo» – disse il Boss all’epoca.
In effetti è vero: una cosa è vedere Springsteen dal vivo, un’altra è ascoltarlo tramite le canzoni. Da lì Bruce prese davvero il sopravvento e capì come conquistare la gente. Questo doppio cd imperdibile con 13 canzoni folgoranti, completo di dvd o bluray del concerto integrale, arriva dopo la recente pubblicazione del libro “Renegades” in cui il Boss si è confrontato con Barack Obama. Nel 1979 Springsteen aveva già pubblicato “Born To Run” e “Darkness on the edge of town”. Questo concerto arrivò poco prima del leggendario “The river” e dopo il tour del 1978.
Springsteen, all’epoca trentenne, non amava farsi filmare. I suoi fan però già tramandavano le sue gesta durante i suoi concerti – maratone (oltre 3 ore, come da prassi liturgica springsteeniana). Si esibì per due sere, il 21 e il 22 settembre 1979. Accettò di farsi riprendere per quello che nel 1980 diventò un film: il Boss apparve in tre canzoni ma fu la prima volta che chi non lo aveva visto dal vivo in persona, lo poteva vedere almeno al cinema.
A proposito di settima arte, lo stesso Springsteen disse che “i cameramen erano appena sotto il palco, fianco a fianco col pubblico. Non è il linguaggio di MTV, non è un concerto ripreso in multi-cam con inquadrature spettacolari e un montaggio serrato. È un documentario puro”.
Non a caso il film è stato rimontato dai nastri originali da Thom Zimny, fedele regista del Boss già per i film di “Western Stars” e “Letter to you”, che con le nuove tecnologie ha fatto un grande lavoro di ripulitura e di mixaggio. Sembra un concerto registrato pochi giorni fa con una Super 8 (notare il formato 4:3).
Un evento unico che riunisce 13 canzoni memorabili (ma non include il famigerato episodio del “Lynn Goldsmith incident”: la ex di Bruce, nota fotografa, era lì a scattare, ma Springsteen, infastidito, la fece portare fuori dopo averla presentata al pubblico). Il film concerto è maestoso, è dinamite pura e fa scendere qualche lacrimuccia: rievoca la grandezza di artisti defunti come Danny Federici e Clarence Clemons. Il primo si sente soprattutto in “Prove all night” all’organo, il secondo soprattutto in pezzi assolutamente indimenticabili come Thunder Road, Jungleland e Rosalita con giganteschi assoli di sax. Questi due ultimi pezzi in versioni indimenticabili di oltre 13 minuti (l’una) di rock n roll a manetta. Lo Springsteen anni 70 è il migliore c’è poco da fare. Questo disco lo testimonia perché riunisce prevalentemente pezzi di album leggendari come Born To Run e Darkness on the edge of town.
Ma c’è spazio anche per alcune anticipazioni: la prima volta di “Sherry Darling” e soprattutto “The river” in versioni live da pelle d’oca (il disco uscirà circa un anno dopo questo concerto, nell’ottobre 1980). In questo splendido cofanetto c’è spazio anche per “Quarter to tree”, per i classici “Badlands” e “Born to run”. E poi ci sono la cover di “Rave on” e un’inedita “Stay” che Springsteen canta con Jackson Browne e Tom Petty. Anche lui ci manca assai. Dopo quasi cinquant’anni di una leggendaria carriera (li compirà ufficialmente nel 2023, se si considera il disco d’esordio), il Boss è ancora lì a comporre e a suonare dal vivo. Girano voci che tornerà in Italia nel maggio 2022 a Ferrara e Roma, pandemia permettendo. Questo concerto dimostra che il rock non risolverà i tuoi problemi, ma ti permetterà di ballarci sopra. Sicuramente questo doppio cd con video dei leggendari concerti del 1979 è da appuntare nella letterina di Babbo Natale.
THE LEGENDARY 1979 NO NUKES CONCERTS
BRUCE SPRINGSTEEN & E-STREET BAND ****
Trailer qui
Making of qui
In doppio CD + DVD o Blu Ray e in doppio vinile
Etichetta: Sony Music
Tracklist
1. Prove It All Night
2. Badlands
3. The Promised Land
4. The River
5. Sherry Darling
6. Thunder Road
7. Jungleland
8. Rosalita (Come Out Tonight)
9. Born To Run
10. Stay
11. Detroit Medley
12. Quarter To Three
13. Rave On
Ascolta l’album integrale qui
Immagine di Dena Flows, copyright CC BY-NC-ND
Nato a Firenze nel maggio 1986, ma residente da sempre nel cuore delle colline del Chianti, a San Casciano. Proprietario di una cartoleria-edicola del mio paese dove vendo di tutto: da cd e dvd, giornali, articoli da regalo e quant’altro.
Da sempre attivo nel sociale e nel volontariato, sono un infaticabile stantuffo con tante passioni: dallo sport (basket, calcio e motori su tutti) alla politica, passando inderogabilmente per il rock e per il cinema. Non a caso, da 9 anni curo il Gruppo Cineforum Arci San Casciano, in un amalgamato gruppo di cinefili doc.
Da qualche anno curo la sezione cinematografica per Il Becco.