Il bilancio suppletivo approvato dai conservatori e sostenuto anche dal Partito Democratico per il Popolo di Yuichiro Tamaki non ha trovato il favore delle opposizioni. Kazuhiko Shigetoku, a nome del Partito Costituzionale Democratico, ha sostenuto l’insufficienza dei fondi destinati alla ricostruzione della penisola di Noto nonché il fatto che i sussidi per l’elettricità ed il gas siano destinati alle aziende e non direttamente alla famiglie con il rischio che l’impatto sulla bolletta sia minimo. Critiche anche per il sostegno alle Prefetture finalizzato alla gratuità della mensa scolastica per i bambini delle scuole elementari e medie senza che si sia previsto un programma nazionale che punti a rendere la misura universale e con finanziamenti certi anno per anno.
Il bilancio, da 13,9 milioni di yen, sarà finanziato per metà dall’emissione di nuovi titoli di Stato.
I rappresentanti di sette partiti (PCD, PLD, PdI, Nuovo Komeito, PDP, PCG e Reiwa Shinsengumi) si sono incontrarti, lo scorso 26 novembre, per iniziare la discussione sulla riforma della legge sul finanziamento alla politica. Watami, rappresentante del PLD, ha presentato alcune proposte dei conservatori tra le quali l’inserimento del divieto di finanziamento da parte di società e cittadini stranieri e la creazione di un ente terzo di valutazione dei bilanci dei partiti. Le opposizioni, invece, puntano con decisione verso l’abolizione totale del finanziamento da parte di aziende ed associazioni.
In settimana è anche emerso che la federazione di Gunma del PLD non ha riportato nei propri bilanci 1,09 milioni di yen parte dei 6,3 assegnati dalla tesoreria nazionale.
Del bilancio e della riforma della legge sul finanziamento saranno chiamati a discutere i parlamentari nel corso della sessione della Dieta iniziata giovedì e che proseguirà fino al 21 dicembre. Intervenendo in apertura dei lavori, il premier ha sostenuto – ma non poteva essere altrimenti – che l’atteggiamento del governo verso il parlamento terrà in conto delle opinioni di tutte le forze politiche scavalcando le divisioni tra i partiti.
Nel proprio discorso Ishiba ha rimarcato la strategicità delle relazioni con gli Stati Uniti nell’ambito della realizzazione di un’area indo-pacifica “libera ed aperta” e promesso una riforma fiscale che aumenti – da 1,03 a 1,3 milioni di yen l’anno – la quota sotto la quale non è dovuta l’imposta sul reddito. Quest’ultimo punto è considerato essenziale per il PDP: partito senza il quale i conservatori rischiano di non approvare nulla.
Il giorno dell’apertura dei lavori della Dieta, il Partito Comunista Giapponese ha presentato due progetti di legge: uno per inserire il divieto di finanziamento ai partiti da parte di aziende ed organizzazioni ed uno per l’abolizione del finanziamento pubblico.
“Non si parla nemmeno di chiarire la verità dietro la questione dei fondi neri o delle donazioni da parte di aziende e organizzazioni” ha affermato la numero uno del Partito Comunista, Tomoko Tamura, commentando il discorso del premier al parlamento.
Tamura ha anche criticato Ishiba per i ritardi nella ricostruzione nella penisola di Noto (“non viene intrapresa alcuna azione in risposta alle difficoltà che le persone stanno affrontando”) e per la riaffermazione del rapporto militare con gli Stati Uniti, definito da Ishiba “priorità assoluta”: “l’affermazione del primo ministro Ishiba secondo cui le divisioni ed i conflitti possono essere superati è contraddittoria se, allo stesso tempo, afferma di voler mantenere e rafforzare la deterrenza e le capacità di risposta”.
In settimana è emerso che nove aziende – tra esse le concessionarie di pubblicità Dentsu e Hakuhodo e le aziende automobilistiche Toyota Industries, Daihatsu Motor, Toyota Motor, Honda, Mazda, Suzuki e Yamaha Motor – hanno donato all’associazione che gestisce le donazioni al PLD circa 138 milioni di yen.
Il PLD ha intanto informato il Partito Costituzionale Democratico che chiederà la convocazione di 27 propri parlamentari coinvolti nello scandalo dei fondi neri in sede di commissione per l’Etica della Camera dei Consiglieri.
Nella stessa giornata, una manifestazione, convocata da gruppi di associazioni del settore medico, si è tenuta nei pressi del parlamento per chiedere di fermare l’abolizione della tessera sanitaria per l’assicurazione sanitaria pubblica ed il suo assorbimento nella tessera “My number”.
Le aziende del settore sono contrarie per i maggiori costi dovuti all’acquisto di macchinari per la loro lettura mentre gli utenti hanno lamentato problemi legati alla corretta registrazione delle esenzioni nonché alla tutela della riservatezza dei dati personali.
Sempre nella sanità, il dicastero della Salute potrebbe presto consentire la vendita di farmaci da banco nei supermercati e nei distributori automatici. Una bozza di un progetto di legge, che potrebbe essere discusso già nel corso dell’attuale sessione dei lavori della Dieta, è stata presentata, giovedì scorso, da un tavolo consultivo del Ministero.
Il 29 novembre, intanto, il Consiglio sul sistema fiscale, organo consultivo del Ministero delle Finanze, ha redatto un rapporto che invita l’esecutivo a considerare la fissazione al 30% della quota di compartecipazione dei pazienti alle spese sanitarie coperte dall’assicurazione sanitaria pubblica e ciò indipendentemente dall’età degli stessi.
Nell’istruzione, circa 170 persone e tra essi i sei candidati alla nomina come membri del Consiglio delle Scienze del Giappone hanno incardinato una causa contro lo Stato presso la Corte Distrettuale di Tokyo chiedendo che siano resi pubblici i documenti e le note dell’esecutivo e della presidenza di esso che hanno portato al rifiuto dell’allora premier Yoshihide Suga di nominarli. Il Consiglio delle Scienze, organismo di autogoverno del mondo accademico, ha sempre sostenuto la tesi che l’approvazione dei nomi proposti dallo stesso quali futuri componenti della sua assemblea costituisca un atto dovuto da parte del premier e dunque il rifiuto si qualifichi come un’omissione di atti d’ufficio. Anche se le reali motivazioni non sono mai state chiarite, Suga ed i suoi successori hanno rifiutato i nomi proposti a causa delle posizioni antimilitariste da questi espresse.
Rimanendo in quest’ambito, l’equivalente nipponico della Corte dei Conti italiana ha comunicato, nella settimana appena conclusa, che circa il 30% (ben 27.000 apparecchi) dei computer comprati per le scuole nel 2021 sono rimasti inutilizzati.
Nell’anno fiscale 2021, 38 Prefetture hanno speso 3,8 miliardi di yen per l’acquisto di 95.000 computer.
Nell’ambiente, l’esecutivo ha comunicato, lunedì scorso, di voler tagliare, entro il 2035, del 60% rispetto al 2013 le emissioni di gas serra fissando quindi un obiettivo di 14 punti superiore a quello attuale. Le nuove soglie per il 2040 dovrebbero poi essere portare al 73%.
Il giorno successivo, il Ministero dell’Economia, Industria e Commercio ha annunciato di voler far installare, entro il 2040, pannelli solari in quantità tale da soddisfare i consumi di 5,5 milioni di famiglie.
Restando in questo campo, l’esecutivo ha reso noti, venerdì scorso, i risultati di un’indagine condotta su 332 società di gestione idrica in 46 delle 47 Prefetture nipponiche circa le contaminazioni da PFAS trovando queste sostanze nel 20% dei casi. In nessuno dei campioni prelevati sono state rinvenute quantità superiori ai 50 nanogrammi per litro anche se Aichi, Hokkaido e Nagasaki ci sono andate molto vicine con campioni che contenevano tra i 47 ed i 49 nanogrammi per litro.
Ad Osaka, nella settimana appena conclusasi, la Grecia ha annunciato che non parteciperà all’Esposizione che si terrà in quella città nel 2025. Lo Stato europeo è l’ottavo ad essersi ritirato dall’evento.
In politica estera, la Repubblica di Corea ha comunicato, lo scorso 23 novembre, che non avrebbe inviato nessun rappresentante alla cerimonia – tenutasi domenica 24 – di celebrazione dell’inserimento della miniera di Sado tra i patrimoni dell’umanità dell’UNESCO. Ciò che le autorità sudcoreane hanno contestato ai nipponici è stata la scarsa informazione fornita circa lo sfruttamento – avvenuto durante il secondo conflitto mondiale – di lavoratori forzati provenienti dalla Penisola nonché la presenza alla cerimonia di Akiko Ikuina, viceministra degli Esteri nota per aver reso omaggio ai caduti nelle guerre coloniale condotte dal Giappone presso il tempio shintoista di Yasukuni.
La Corea del Sud, con la partecipazione di alcuni discendenti di lavoratori forzati, ha tenuto una cerimonia separata il giorno successivo.
La presenza di Ikunina al controverso tempio è stata successivamente smentita ed ha portato Yoshimasa Hayashi a criticare l’agenzia di stampa Kyodo: la prima che diede la notizia.
Circa i rapporti con la Russia, nel proprio intervento in apertura dei lavori della Dieta, il premier ha affermato di voler risolvere le controversie territoriali con quel Paese e di siglare un trattato di pace che chiuda, giuridicamente e diplomaticamente, il secondo conflitto mondiale.
“Le relazioni russo-giapponesi sono attualmente in pessimo stato ma il nostro Paese continuerà a cercare una soluzione alla questione territoriale ed a firmare un trattato di pace” ha dichiarato Ishiba.
Sulla controversia rispetto alle Curili meridionali, il Ministero degli Esteri di Mosca ha dichiarato fino alla nausea che per la Russia la sovranità di quei territori non può essere messa in discussione.
Il premier ha anche affermato che “al momento Tokyo e Washington non hanno alcun piano” circa il dispiegamento su suolo giapponese di missili a medio raggio.
In precedenza, il viceministro degli Esteri russo, Sergej Rjabkov, aveva affermato che il proprio Paese avrebbe schierato missili analoghi qualora gli Stati Uniti avessero fatto lo stesso.
Nelle relazioni con gli USA, nonostante la totale subordinazione del proprio Paese agli interessi statunitensi, Ishiba ha scritto una lettera al Presidente uscente Joe Biden chiedendogli di approvare il piano di acquisto di U.S. Steel da parte della giapponese Nippon Steel.
Durante la campagna elettorale, tanto il Partito Repubblicano quanto quello Democratico si erano schierati contro la possibilità che il produttore statunitense di acciaio finisse in mano ad azionisti stranieri ancorché appartenenti a Paesi subalterni.
In ambito militare, l’Australia ha comunicato di aver scelto la nipponica Mitsubishi Heavy Industries e la tedesca Thyssenkrupp Marine System nell’ambito di una gara d’appalto per la costruzione di una nuova flotte di fregate per sostituire quelle di classe Anzac. La base della gara è di 10 miliardi di dollari australiani. La società giapponese ha proposto al dicastero della difesa australiana una nave basata sulle fregate della classe Mogami.
Sempre in campo militare, il periodico comunista Akahata ha riportato, proprio nel momento in cui altri caccia F35 saranno dislocati presso la base di Yokosuka, come – nel 2023 – nella Prefettura di Shimane si sono verificati 1851 casi di sorvoli che hanno prodotto oltre i 70 decibel: più del doppio dei casi rilevati nel 2017. Nei primi tre mesi del 2024 i casi sono già stati 751.
Tra le aree più colpite dai disagi vi è l’area di Hamada con 570 casi nella zona di Asahi: cinque volte il numero di episodi registrati nel 2017.
Frattanto, nell’ambito del mantenimento dei canali di comunicazione tra i due Paesi, tredici ufficiali delle Forze di Autodifesa si sono recati, giovedì scorso e prevedendo di rimanere nove giorni, in Repubblica Popolare Cinese. Previsti incontri nell’ambito dei lavori dell’Istituto Cinese di Studi Strategici Internazionale e dell’Accademia di Scienze Militari dell’Esercito di Liberazione Popolare.
Circa la sicurezza informatica, un tavolo consultivo del governo ha proposto, venerdì scorso, la predisposizione di un disegno di legge che renda obbligatorio per le società di gestione delle infrastrutture di riportare gli attacchi informatici subiti. Subito dopo aver ricevuto il rapporto, il premier ha incaricato il ministro delegato al tema di redigere un disegno di legge.
In economia, martedì scorso, il premier ha incontrato rappresentanti di Rengo, la maggiore confederazione sindacale del Paese, e di Keidanren, principale associazione padronale, con l’obiettivo di ragionare con le realtà produttive su come raggiungere l’aumento del salario minimo orario a 1.500 yen entro la fine del decennio.
In campo monetario, lo yen si è apprezzato, venerdì scorso, raggiungendo quota 149 sul dollaro: la più alta da un anno a questa parte.
In ambito finanziario, Masato Kanda, già viceministro delle Finanze con delega alle relazioni internazionali, sarà il nuovo numero uno della Banca Asiatica per lo Sviluppo. Kanda entrerà in carica il prossimo 24 febbraio.
Sul lavoro, la disoccupazione ad ottobre è cresciuta dello 0,1% toccando quota 2,5%. Il numero totale di occupati è stato di 67.980.000 persone (+0,2%).
Cresciuta, anche se di pochissimo, la disponibilità di posti di lavoro giunta a 1,25 (+0,01 rispetto a settembre).
Sulla produzione industriale, ad ottobre si è registrato un aumento del 3%. La produzione è stata guidata dalla forte ripresa del settore dei semiconduttori. Fatta 100 la produzione del 2020, l’indice ha toccato quota 104,3. A crescere maggiormente sono state la produzione del settore meccanico con un +21,7%, quella dei metalli lavorati (+8,1%) e quella dei motori per auto (+6,4%).
Calata, del 13,5%, la produzione di componenti per auto (esclusi i motori), e dell’8,5% quella degli apparecchi elettronici.
Nell’auto, la produzione globale di Toyota di ottobre è calata dello 0,8% rispetto allo stesso mese del 2023 per complessive 893.164 vetture. La produzione fuori dall’Arcipelago è calata del 4,9% per comlessive 587.105 veicoli. Il calo più forte, dovuto alla concorrenza della locale BYD, si è registrato in Cina ove la produzione è calata dell’8,7% e negli Stati Uniti (-7,2%) dove la produzione di due modelli si è interrotta per problematiche rilevate su queste vetture. Cresciuta, dell’8,3% per complessive 306.059 vetture, la produzione in Giappone.
Calate, dell’1,4% per complessivi 903.103 veicoli, le vendite.
Considerando le otto maggiori case automobilistiche giapponesi, la produzione combinata è calata del 4,6% per 2.260.000 vetture.
Honda ha visto il calo maggiore con 340.777 auto prodotte (-15,9% globalmente, in gran parte dovuto al -45% registrato in Cina) mentre Nissan ha prodotto 290.848 veicoli (-6,3%).
Nell’elettronica, secondo indiscrezioni apparse sulla stampa, circa 3.000 dipendenti di Toshiba hanno fatto domanda di accesso al programma di prepensionamento predisposto dall’azienda nell’ambito di un complessivo aggiustamento dei propri conti.
Chiudendo con l’esplorazione spaziale, lo scorso martedì, un motore normalmente in uso ai vettori Epsilon S è esploso durante una test condotto dall’Agenzia Aerospaziale del Giappone presso il cosmodromo di Tanegashima. Si tratta del secondo episodio avvenuto negli ultimi 16 mesi.
(con informazioni di tass.com; yna.co.kr; cdp-japan.jp; jcp.or.jp; mainichi.jp; asahi.com)
Ha collaborato con gctoscana.eu occupandosi di Esteri.