Iniziamo anche questa Pillola con i risultati delle elezioni per il rinnovo della Camera bassa del 27 ottobre.
“Gli elettori hanno scelto quale partito sarebbe stato il più adatto a spingere per le riforme politiche. Ecco perché abbiamo ricevuto così tanto sostegno” ha commentato, lunedì scorso, il numero uno del Partito Costituzionale Democratico, Yoshihiko Noda, forza politica che ha ottenuto il miglior risultato tra le forze che erano all’opposizione.
Il primo novembre, nel corso di una conferenza stampa, Noda, ha chiesto che si rediga un bilancio suppletivo per la ricostruzione della penisola di Noto e che si interrompa la politica di utilizzo di fondi di emergenza gestiti dall’esecutivo; interventi per contenere i prezzi dell’energia elettrica e l’introduzione di sistemi di rimborso dell’imposta per i consumi.
Da parte sua, il premier Ishiba, dopo aver ricevuto, per altro, l’indisponibilità da parte del Partito Democratico per il Popolo (altra formazione politiche che ha ottenuto un ottimo risultato passando da 7 a 28 deputati), ha abbandonato l’idea di espandere la coalizione ma ha aperto ad incorporare proposte provenienti dalla nuova maggioranza nel programma del governo.
“Non possiamo permetterci un’impasse politica” ha affermato, lunedì scorso, il premier Ishiba sostenendo che “adotteremo ciò che dovrebbe essere adottato” dalle proposte dell’opposizione.
“Non siamo riusciti ad affrontare il sospetto, la sfiducia e la rabbia delle persone per la questione dei fondi politici e del finanziamento alla politica” ha sostenuto il Presidente del PLD tentando di fornire una risposta per lo storico risultato negativo ottenuto dai conservatori.
Su una cooperazione su singoli temi, Tamaki, pur ribadendo – come già aveva fatto alla leader di Rengo, Yoshino – di non voler entrare a far parte della maggioranza ha lasciato, martedì scorso, la porta aperta: “faremo del nostro meglio per realizzare le nostre politiche ma non entriamo nella coalizione” ha dichiarato Tamaki in conferenza stampa.
Il PDP sembrerebbe quindi tornare ad auspicare di rimpiazzare, al centro dello schieramento politico, il Nuovo Komeito. Già in passato, il PDP aveva aperto alla maggioranza votando anche una legge finanziaria.
Venerdì, i vertici di PLD, Nuovo Komeito e PDP hanno concordato di continuare a vedersi per esplorare la possibilità della formazione di un governo di minoranza con un appoggio esterno, non totale, del PDP.
Secondo quanto dichiarato dal suo Segretario, Kazuya Shimba, il partito centrista “manterrà una uguale distanza” dai due partiti, PCD e PLD, che lo stanno corteggiando.
Uno dei temi posti dal PDP nel corso della settimana è stato l’innalzamento del limite sotto il quale non sono dovute le imposte sul reddito: argomento sul quale Noda ha immediatamente aperto.
Alla luce del risultato, intanto, Shinjiro Koizumi, capo dell’ufficio elettorale dei liberal-democratici, ha rassegnato le proprie dimissioni.
Nella maggioranza uscente, il Nuovo Komeito, il cui leader Keiichi Ishii non è stato rieletto, la sconfitta è stata particolarmente pesante con 7 degli 11 candidati al maggioritario non eletti (il numero totale di deputati è passato da 32 a 24) e ciò, in larga misura, a causa del mancato accordo con il Partito dell’Innovazione con il quale governa ad Osaka appoggiando anche il loro progetto di trasformazione della Prefettura in una Prefettura Metropolitana come Tokyo.
“Le elezioni della Camera dei Rappresentanti si sono concluse con risultati severi per noi. La responsabilità è interamente mia. Ho deciso di dimettermi” ha dichiarato, lo scorso giovedì, Ishii il quale era diventato numero uno del partito centrista il 28 settembre succedendo a Natsuo Yamaguchi.
Per provare a costruire una nuova maggioranza, subito dopo le elezioni, i vertici del PLD hanno intanto contattato quattro parlamentari ex liberal-democratici (Hiroshige Seko, Yasutoshi Nishimura, Koichi Hagiuda e Katsuei Hirasawa) che hanno ottenuto la rielezione come indipendenti. I deputati hanno accettato di entrare nel gruppo parlamentare del PLD.
Tra le fila dell’ex opposizione, il Partito dell’Innovazione ha subito un ridimensionamento, scendendo a 38 seggi e non riuscendo ad espandersi al di fuori del Kansai. “L’obiettivo primario è di impedire alla coalizione di governo di mantenere la maggioranza. Se ci riusciamo, possiamo essere orgogliosi di aver giocato un ruolo” ha commentato, il giorno dopo il voto, il Presidente del partito, Nobuyuki Baba, il quale ha anche sostenuto che “non eravamo fissati sul numero di seggi”.
Baba ha intanto incontrato, mercoledì scorso, Yoshihiko Noda il quale sta cercando, faticosamente, di costruire una maggioranza alternativa.
Un ridimensionamento è stato subito anche dal Partito Comunista che è passato da 10 ad otto seggi. Gran parte del cattivo risultato è stato dovuto alla mancata cooperazione, nella maggioranza dei collegi, con il Partito Costituzionale Democratico il quale, con la guida di Noda, ha quasi abbandonato la linea di totale opposizione alle norme belliciste approvate dai conservatori a partire dal 2015. Purtuttavia, il PCG ha confermato il proprio seggio nel primo collegio uninominale di Okinawa.
“Vorrei esprimere la mia sincera gratitudine a tutti coloro che hanno sostenuto il Partito Comunista Giapponese, a tutti coloro che hanno sostenuto Seiken Akamine ad Okinawa ed alla coalizione Tutta Okinawa. […] In queste elezioni generali, il Partito Comunista Giapponese ha smascherato i fondi neri del PLD mentre i candidati che sono stati disapprovati a causa di quei fondi hanno ricevuto, durante le elezioni, un sussidio dal partito di 20 milioni di yen. […] Il Partito Liberal-Democratico attualmente non ha la maggioranza ed ha perso molti seggi e così l’altro partito di governo: sono convinta che il Partito Comunista Giapponese abbia dato un contributo importante a questa situazione” ha dichiarato, subito dopo il voto, la Presidentessa del PCG, Tomoko Tamura.
“La politica che sostenevamo era quella di sbarazzarsi di questa politica piena di soldi e penso che le persone si siano molto arrabbiate per il fatto che le loro vite fossero così difficili mentre la loro politica era ricoperta di fondi neri. Faremo del nostro meglio per realizzare le nostre proposte tra le quali aumenti salariali significativi, orari di lavoro più brevi, maggiore sicurezza sociale ed istruzione gratuita.
Credo inoltre che uno dei temi principali di queste elezioni sia stato il modo in cui questo Paese abbia ribaltato le proprie politiche, ad esempio raddoppiando le spese militari, consentendo l’esercizio al diritto di autodifesa collettiva, possedendo la capacità di attaccare basi nemiche ed esportando armi. È di grande importanza il fatto che ci siamo confrontati frontalmente con la politica del LDP su questo tema ed abbiamo sostenuto un percorso di diplomazia di pace per creare un’Asia orientale libera dalla guerra, piuttosto che rafforzare le alleanze militari.
Vorrei lavorare con quanti desiderano la pace e fare tutto ciò che è in mio potere per spingere la politica verso la revoca della decisione del Consiglio dei Ministri che consente l’esercizio al diritto di autodifesa collettiva e verso l’abolizione della legislazione sulla sicurezza” ha concluso Tamura.
Tamura e Noda si sono incontrati il 30 ottobre e concordato una linea comune circa la riforma della legge sul finanziamento alla politica che vada nella direzione da sempre auspicata dai comunisti e cioè con l’inserimento del divieto di finanziamento da parte di aziende ed associazioni. Il PCG ha assicurato che in sede parlamentare sosterrà Noda come candidato alla guida del governo.
“Voglio trovare il modo di far conoscere a più persone il Partito Socialdemocratico” ha invece commentato le elezioni, la Presidentessa di questa formazione politica, Mizhuo Fukushima la quale, rispondendo ad una domanda sulle future elezioni per il rinnovo della seconda Camera del parlamento ha aggiunto che “il Partito Socialdemocratico ha ricevuto l’1,71% dei voti nella quota proporzionale per la Camera dei Rappresentanti. Ciò è appena al di sotto dell’obiettivo del 2%. Per l’elezione della Camera dei Consiglieri voglio fare del mio meglio e proporre varie idee per andare avanti”.
Già il giorno successivo al voto, sono stati diversi gli avvocati che hanno depositato, come già era accaduto in passato, dei ricorsi per dichiarare l’annullamento delle elezioni per la disparità voti-seggi che ha toccato un massimo di 2,06: leggerissimamente, nonostante il ridisegno dei collegi elettorali, inferiore a quella registratasi nel 2021.
Il 17 novembre, intanto, si voterà nelle Prefetture di Hyogo e Tochigi. Specialmente nel primo caso, ove il governatore uscente è stato sfiduciato dalla sua stessa maggioranza dopo essere stato immischiato in una serie di abusi di potere, le elezioni saranno un primo test per verificare le i conservatori continueranno a perdere voti o riusciranno a stabilizzarsi o ad invertire la tendenza.
Sui temi istituzionali, il governo nipponico ha inviato una nota di protesta ad un tavolo ONU sui diritti umani che aveva approvato un rapporto che chiedeva al Sol Levante di rivedere la propria legge sulla successione imperiale consentendo anche alle donne della famiglia imperiale di poter accedere al trono.
Sui diritti civili, l’Alta Corte di Tokyo ha sentenziato, mercoledì scorso, che il divieto al matrimonio per coppie dello stesso sesso sia incostituzionale. Il tribunale, riconoscendo una sentenza di livello inferiore, ha respinto, tuttavia, la richiesta di risarcimento avanzata dai dodici ricorrenti.
“Le coppie dello stesso sesso hanno già formato delle famiglie e stanno soffrendo gli svantaggi di non essere legalmente riconosciute come famiglie. Ciò è inaccettabile alla luce della libertà matrimoniale e dell’uguaglianza davanti alla legge. È giunto il momento che il legislatore si muova nella direzione del riconoscimento del matrimonio tra persone dello stesso sesso” ha affermato, commentando la sentenza, Tomoko Tamura a nome del Partito Comunista.
Nell’immigrazione, venerdì, sono state riviste le linee guida che regolano la presenza dei tirocinanti stranieri nell’Arcipelago consentendo a quanti hanno subito dei torti dal padrone di poter cambiare il lavoro anche prima dei tre anni previsti. I casi di abuso sono moltissimi, in alcuni casi anche gravi, ed oltre 9.000 tirocinanti hanno lasciato il proprio posto di lavoro nel 2023.
Chiudendo con la politica interna e passando agli temi, martedì scorso, è ritornato in funzione il secondo reattore della centrale di Onagawa (Miyagi). La centrale, ferma dal 2011, è la prima ad essere riattivata tra quelle situate nelle Prefetture maggiormente colpite dalla catastrofe del Tohoku.
Lo stesso impianto venne raggiunto da onde superiori ai 13 metri che hanno prodotto l’allagamento di un piano interrato ed il blocco di due generatori diesel d’emergenza connessi al sistema di raffreddamento.
“La centrale nucleare di Onagawa era una centrale che avrebbe potuto causare un grave incidente simile a quello avvenuto alla centrale nucleare di Fukushima Daiichi durante il grande terremoto del Giappone orientale” ha commentato Tamura per la quale, nonostante gli investimenti della Tohoku Electric Power, “non esiste una centrale nucleare sicura in Giappone, che è un Paese soggetto a terremoti e tsunami.
“Non dovremmo riavviare le operazioni su una penisola che potrebbe isolarsi in caso di disastro” ha aggiunto la numero uno del PCG sottolineando che la centrale si trova a metà della penisola di Oshika, la quale potrebbe essere isolata in caso di terremoto.
Il 21 ottobre, intanto, è deceduto Tsunehisa Katsumata, presidente di TEPCO all’epoca della catastrofe. Il dirigente d’azienda era imputato, dal 2016, per negligenza in relazione all’incidente nucleare di Fukushima.
Circa il codice della strada, venerdì scorso, sono entrate in vigore delle modifiche le quali rendono più severe, con tanto di possibilità di condanne penali, per i ciclisti che dovessero utilizzare il telefonino durante la conduzione del mezzo o che dovessero guidare ubriachi. Per i due eventi summenzionati, la multa passa da 50.000 a 100.000 yen (o, in alternativa, sei mesi di prigione).
Nell’istruzione, secondo un rapporto pubblicato dal dicastero competente, gli studenti – dalle scuole elementari alle superiori – assenti per oltre 30 giorni da scuola è stato, nel 2023, pari a 346.482 e cioè il 15,9% in più rispetto al 2022.
In politica estera, il ministro Iwaya ha espresso preoccupazione per l’eventuale presenza – non confermata ma comunque legittima sul piano del diritto internazionale – di truppe nordcoreane su suolo ucraino. Il ministro si è anche augurato di poter viaggiare presto in Cina.
“Giappone e Cina condividono una grave responsabilità per la pace, la stabilità e la prosperità della regione” ha affermato Iwaya sostenendo che il Sol Levante voglia promuovere relazioni volte “al mutuo beneficio”.
Nella mattina del 31 ottobre, frattanto, la RPDC ha testato con successo un missile balistico Hwasongpho-19. Il vettore, lanciato in direzione del Mar dell’Est, ha percorso circa 200 chilometri cadendo al di fuori della Zona Economica Esclusiva nipponica.
“Il test di fuoco è un’azione militare appropriata che soddisfa pienamente lo scopo di informare i rivali – i quali, recentemente, hanno intenzionalmente aumentato la tensione nella regionale rappresentando una minaccia per la sicurezza della nostra Repubblica – della nostra volontà di contromisura […]. Come abbiamo recentemente assistito, il pericoloso rafforzamento della loro alleanza nucleare da parte dei rivali e le varie avventurose manovre militari vanno a sottolineare ulteriormente l’importanza di rafforzare le nostre forze nucleari. Non dovremmo mai permettere a nessuna minaccia di avvicinarsi alla sfera della sicurezza del nostro Stato. La situazione di sicurezza del nostro Stato e le minacce e le sfide prospettiche sempre più gravi ci impongono di continuare a rafforzare le nostre moderne forze di attacco strategico e di completare, con perfezione, la postura di risposta delle nostre forze nucleari. La RPDC non cambierà mai la propria linea di rafforzamento delle proprie forze nucleari” ha affermato il Presidente della Commissione per gli Affari di Stato della RPDC, Kim Jong Un.
In economia, una recente ricerca pubblicata dall’esecutivo – e condotta su 1.783 imprese con più di 100 dipendenti – ha mostrato come, nel 2024, i salari sono cresciuti – in media – di 11.961 yen (2.524 yen in più rispetto al 2023). L’aumento, in termini percentuali, è stato del 4,1%.
Purtuttavia, almeno fino a maggio e per 26 mesi consecutivi, i salari reali sono stati in calo salvo tornare a crescere in giugno e luglio ed a calare nuovamente ad agosto.
Tra le imprese sentite, il 91,2% (+2,1% rispetto al 2023) hanno aumentato o prevedono di aumentare i salari: la cifra scende al 74,4% tra le imprese del settore dei trasporti e dei servizi postali.
Venerdì, il capo del governo ha dichiarato che creerà un tavolo di esperti che avrà il compito di studiare come promuovere la crescita salariale per i dipendenti delle piccole e medie imprese.
A settembre, frattanto, la disoccupazione è calata dello 0,1 rispetto al mese precedente toccando quota 2,4%. Calato, dello 0,1%, anche il numero di occupati che è stato di 67.820.000 persone. Gli inoccupati sono stati in totale 1.680.000.
Rimanendo nella macroeconomia, la Banca del Giappone, giovedì scorso, al termine della due giorni del proprio tavolo direttivo ha deciso di lasciate invariati, allo 0,25%, i tassi d’interesse.
Nella stessa occasione, l’ente ha mantenute invariate, al 2,5%, le previsioni circa l’inflazione per l’anno fiscale che terminerà a marzo del 2025 mentre l’anno fiscale prossimo sono state riviste al ribasso: dal 2,1 all’1,9%.
Nell’industria, la produzione di settembre è cresciuta dell’1,4% rispetto ad agosto quando era calata del 3,3%. Fatta cento la produzione del 2020, l’indice ha toccato quota 101,1.
Nell’auto, la produzione globale di Toyota è calata, nei primi sei mesi dell’anno fiscale corrente, del 7% per complessive 4.710.000 vetture, di queste 1.530.000 (-9,4% rispetto al periodo aprile-settembre del 2023) sono state prodotte in Giappone. A determinare il calo sono stati gli scandali sulle certificazioni che hanno indebolito la posizione internazionale dell’azienda nonché un forte calo della domanda cinese (-17,1% la produzione in RPC).
Calate, del 2,8%, le vendite per complessivi 5.030.000 veicoli dei quali 716.588 (-9,3%) venduti in Giappone. Tra le vetture vendute, poco più di 78.000 (+32,5%) erano elettriche e 2.030.000 (+21,1%) ibride.
Giovedì, intanto, il colosso dell’auto e la società telefonica NTT hanno concordato di cooperare per lo sviluppo di sistemi basati sull’intelligenza artificiale che siano in grado di ridurre il numero di incidenti. Le due società prevedono di investire circa 500 miliardi di yen.
Nei trasporti, per i primi sei mesi dell’anno fiscale corrente, sono calati, rispettivamente del 13 e del 19,1%, i profitti delle due maggiori compagnie aeree del Paese: ANA Holdings e Japan Airlines.
Sempre in quest’ambito, il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti ha presentato, nella settimana appena conclusasi, un progetto – il quale dovrebbe terminare nel 2030 – per il trasporto automatico di merci tra Tokyo ed Osaka. Il progetto, i cui costi non sono ancora stati stimati, dovrebbe realizzarsi a metà tra le due direzioni dell’autostrada e consentire la movimentazione di contenitori inferiori ai due metri di lunghezza. Secondo le previsioni, per il 2030, il Sol Levante dovrebbe avere una carenza di camionisti pari al 34% delle necessità.
Chiudendo con l’agricoltura, il dicastero competente ha comunicato, mercoledì scorso, che la produzione di riso del 2024 dovrebbe toccare quota 6.830.000 tonnellate e cioè superiore alla domanda che è stata di 6.740.000 tonnellate. Le scorte del settore privato, secondo le stime, dovrebbero quindi attestarsi, a giugno del 2025, a 1.620.000 tonnellate: un recupero rispetto al record negativo assoluto di quest’anno quando le scorte sono state di 1.530.000 tonnellate.
(con informazioni di kcna.kp; global.toyota; cdp-japan.jp; new-kokumin.jp; komei.or.jp; jcp.or.jp; mainichi.jp; asahi.com)
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