Iniziamo questa Pillola con la politica interna. A seguito degli scandali che hanno coinvolto il PLD ed in particolare quello connesso ai fondi neri accumulati dalle sue correnti, Fumio Kishida ha comunicato, lo scorso 14 agosto, che non si ricandiderà alla guida del Partito Liberal-Democratico. Il rinnovo degli organismi dirigenti è previsto per il 27 di settembre.
“Come primo passo per mostrare alla gente che il PLD è cambiato, ho deciso che non mi ricandiderò alla presidenza” ha affermato il premier nel corso di una conferenza stampa.
“La gente non deve essere ingannata dalla strategia del PLD volta a far dimenticare il passato ed a mantenere il potere” ha commento, a caldo, il numero uno del Partito Costituzionale Democratico, Kenta Izumi, il quale ha ricordato che anche se il premier lascia, circa 80 parlamentari che hanno ricevuto quei fondi neri, rimangono al loro posto. Izumi ha poi ricordato come la riforma del finanziamento alla politica non abbia portato alcun elemento di trasparenza e di come la maggioranza non sia stata in grado di risolvere il problema della Chiesa dell’Unificazione, culto che ha avuto molti contatti, almeno nel passato, con lo storico partito di governo.
All’interno del PLD, mercoledì scorso, l’ex ministro Shigeru Ishiba ha confermato la propria volontà a candidarsi alla guida del partito anche se non ha ancora dalla sua l’appoggio di almeno 20 parlamentari: minimo richiesto per concorrere.
Tra coloro che molto probabilmente si candideranno vi sono poi gli ex ministri Takayuki Kobayashi e Taro Kono.
Sempre tra i conservatori, giovedì scorso, la senatrice Megumi Hirose ha rassegnato le proprie dimissioni. La parlamentare è accusata di aver assunto una persona nella propria segreteria la quale però non avrebbe svolto alcun lavoro. Le elezioni suppletive dovrebbero tenersi in autunno ed il PCD, mediante Izumi, ha annunciato che presto sarà presentato un candidato appoggiato dal maggior partito progressista.
Il 15 agosto, intanto, il Paese ha ricordato il settantanovesimo anniversario della fine della Seconda Guerra Mondiale. Alla cerimonia – tenutasi presso il Nippon Budokan di Tokyo – hanno partecipato la coppia imperiale, il premier e circa 4.000 persone.
Nel proprio discorso, Kishida, così come i propri predecessori, non ha citato la guerra di aggressione scatenata dal Giappone in Asia ma ha fatto invece riferimento alla situazione odierna ed al presunto sforzo del Sol Levante in direzione di un mondo basato sul diritto internazionale.
“Riflettendo sul nostro passato e tenendo presente i sentimenti di profondo rimorso, spero vivamente che le devastazioni della guerra non si ripetano mai più” ha invece affermato l’Imperatore Naruhito.
“Durante l’ultima guerra, il nostro Paese ha commesso degli errori di politica nazionale in una società internazionale turbolenta ed ha intrapreso la strada dell’espansione del proprio territorio e della guerra. Come conseguenza di ciò, più di 3 milioni di nostri connazionali hanno perso la vita ed abbiamo causato enormi danni e sofferenze alle persone all’estero, soprattutto nei paesi asiatici. Dopo la guerra, il Giappone ha promesso di non subire mai più le devastazioni della guerra ed ha vissuto come una nazione pacifica. Inoltre, come membri della comunità internazionale, abbiamo lavorato duramente per la pace e la prosperità nel mondo. […] Il Partito Costituzionale Democratico del Giappone è determinato a sostenere il costituzionalismo, il pacifismo ed mantenere la pace in Giappone, in Asia e nel mondo mediante la cooperazione internazionale ed una politica esclusivamente di difesa. Oggi, mentre celebriamo la fine della guerra, rinnoviamo la nostra determinazione a lavorare per la pace e la stabilità nel mondo” si legge nel comunicato scritto da Kenta Izumi.
“Nell’anniversario della fine della Seconda Guerra Mondiale, vorrei esprimere le mie più sentite condoglianze a coloro che, in patria e all’estero, furono vittime del dominio coloniale del militarismo giapponese e della guerra di aggressione. Il Partito Comunista Giapponese ribadisce la pace, così come espressa nel preambolo della Costituzione, secondo cui le azioni del governo non dovranno mai più provocare le devastazioni della guerra. A tal fine, vorrei esprimere la mia determinazione ad unire le forze con tutti coloro che desiderano la pace per fermare la pericolosa incoscienza del governo liberale di Kishida che trasformerebbe ancora una volta il Giappone in un Paese in guerra. In primo luogo, il governo del PLD continua a precipitarci verso uno “stato di guerra” che capovolge uno dopo l’altro i principi di pace della Costituzione. Sono passati 10 anni da quando il governo Abe ha applicato la decisione del governo di consentire l’esercizio del diritto di autodifesa collettiva, che i governi precedenti avevano dichiarato essere “costituzionalmente impossibile”. Da allora, i governi PLD-Nuovo Komeito hanno applicato la legislazione sulla sicurezza, che è legge di guerra, hanno abbandonato il concetto di difesa esclusiva, hanno lavorato per avere la capacità di attaccare le basi nemiche, hanno ampliato le forze armate ed hanno abolito la politica nazionale di “non esportare armi che incoraggino conflitti internazionali”. Si sta portando avanti la revoca del divieto sulle esportazioni di armi, compresi gli ultimi aerei da combattimento, l’unificazione delle funzioni di comando e controllo di Giappone e Stati Uniti, si sta svendendo la nostra sovranità nazionale e creando una nazione in guerra. La massiccia espansione militare di Kishida, la quale inietterà 43.000 miliardi di yen in spese militari nei prossimi cinque anni, sta distruggendo la pace ed i mezzi di sussistenza tagliando il bilancio ordinario ed aumentando il peso sulla popolazione. Inoltre, l’amministrazione Kishida ha ampliato la cooperazione militare tra le forze di autodifesa e i “Paesi che la pensano allo stesso modo” come gli stati membri della NATO ed intrapreso un percorso per rafforzare notevolmente le alleanze militari nell’est e nell’ovest del Continente eurasiatico. Sono stati avviati colloqui ministeriali tra Giappone e Stati Uniti per lavorare nel rafforzamento della deterrenza nucleare in previsione del suo utilizzo.
Il fatto che un governo abbia arbitrariamente cambiato l’interpretazione della Costituzione senza consultare la Dieta o il popolo ha portato ad una politica sconsiderata che continua a calpestare la Costituzione. Inoltre, il Primo Ministro Kishida sta tentando di spianare la strada all’uso illimitato della forza all’estero includendo esplicitamente le Forze di Autodifesa nell’articolo 9 come da disegno di legge di emendamento costituzionale presentato dal Partito Liberal-Democratico e ciò insieme ad una clausola sullo stato di emergenza. Nei fatti, lo status del Giappone come “nazione pacifica” sta per essere distrutto dalle fondamenta” si legge invece nella dichiarazione del Segretario del Partito Comunista, Akira Koike.
Come ogni anno, l’anniversario della fine del conflitto è stata l’occasione per gli omaggi da parte di parlamentari e membri dell’esecutivo al contestato tempio shintoista di Yasukuni: luogo che celebra i caduti per l’Imperatore nelle guerre di aggressione condotte dal Sol Levante. Il premier Kishida, come già aveva fatto lo scorso anno, si è limitato ad inviare un’offerta mentre tre ministri (Sanae Takaichi, titolare della Sicurezza Economica; Minoru Kihara, ministro della Difesa e Yoshitaka Shindo, ministro alla Rivitalizzazione Economica) si sono recati di persona al luogo di culto insieme ad una settantina di parlamentari (tra essi, gli ex ministri Shinjiro Koizumi, Takayuki Kobayashi e Katsunobu Kato).
“Il governo esprime profondo disappunto e rammarico per il fatto che importanti leader giapponesi abbiano, ancora una volta, offerto tributi o visitato il Santuario Yasukuni, il quale glorifica le passate guerre di aggressione del Giappone e consacra i criminali di guerra. Il nostro governo esorta i leader del Giappone ad affrontare, mediante le azioni, in forma diretta la storia ed a dimostrare una riflessione umile e contenente verità circa il passato e sottolinea ancora una volta che questa è una base importante per lo sviluppo di relazioni Corea-Giappone orientate al futuro” si legge in un comunicato emesso dal dicastero degli Esteri di Seul.
Nello sport, Kishida ha accolto, martedì scorso, presso lo scalo di Tokyo Narita, gli atleti olimpici nipponici di ritorno da Parigi. Il Sol Levante ha ottenuto 20 ori, 12 argenti e 13 bronzi.
Nei trasporti, diverse società ferroviarie hanno chiesto, ed in alcuni casi ottenuto, al Ministero competente di poter aumentare le tariffe. Gli aumenti medi saranno del 12-15% per le corse normali e fino al 30-50% (considerando nel calcolo anche l’abolizione o revisione di alcune scontistiche) per quelle riservate ai pendolari. Tolti gli aumenti connessi alla crescita dell’imposta sui consumi, gli aumenti previsti sono i primi da 29 anni per le Ferrovie del Kyushu e da 27 quelle di Shikoku. Tolto Hokkaido, da quando sono state rimosse le limitazioni connesse alla pandemia, tutte le società ferroviarie figlie di quelle che furono le Ferrovie del Giappone hanno visto bilanci in attivo.
In ambito farmaceutico, lo scorso 13 agosto, Kobayashi Pharmaceutical ha comunicato di non aver segnalato con tempestività 11 casi di decesso che potevano essere connessi a prodotti a base di riso rosso fermentato da questa prodotti.
“Vi è stata una mancanza di coordinamento sui dati all’interno dell’azienda. Riconosciamo che la comprensione accurata del danno alla salute è la base per il risarcimento. Continueremo i nostri sforzi di verifica e rafforzeremo il nostro sistema” ha dichiarato il presidente dell’azienda, Satoshi Yamane.
In campo meteorologico, frane sono state prodotte, lunedì scorso, da un tifone nella Prefettura di Iwate. Le forti piogge hanno portato, nella medesima giornata, alla cancellazione di molti voli da e per gli aeroporti di Misawa, Niigata, Hamanaki, Aomori, Sendai ed Akita producendo disagi ad oltre 7.000 passeggeri.
Per il 16 agosto, intanto, in vista del passaggio del tifone Ampil, le Ferrovie del Giappone Orientale hanno sospeso la circolazione dei treni Shinkansen tra Tokyo e Nagoya ed una riduzione di quelli tra quest0ultima città e la stazione di Shin-Osaka mentre le Ferrovie del Giappone Orientale hanno sospeso la circolazione di questi treni sulle linee Tohoku, Yamahata e Joetsu.
Nel trasporto aereo, ANA ha cancellato 280 voli da e per Narita ed Haneda mentre Japan Airlines ne ha cancellati 217.
Divieti di circolazione alle navi sono stati emessi dalla Guardia Costiera per le baie di Tokyo e Yokohama.
Circa l’emergenza terremoto, il 15 agosto, a fronte dell’assenza di ulteriori forti scosse, l’esecutivo ha deciso di rimuovere l’avviso di sicurezza circa un grande sisma che potrebbe originarsi dalla Fossa di Nankai.
Sul TEPCO prevede di riprendere in agosto i tentativi di rimozione del materiale altamente radioattivo contenuto nel secondo reattore dell’ex centrale di Fukushima. Tra i reattori 1, 2 e 3 sono presenti circa 880 tonnellate di materiali ad altissima radioattività e, fino ad ora, tutti i tentativi di rimozione messi in campo dalla società sono falliti.
In ambito militare, il Ministero della Difesa potrebbe istituire questo autunno un centro per o sviluppo di tecnologie belliche subordinato all’Agenzia per gli Acquisti, la Tecnologia e la Logistica e modellato sullo statunitense DARPA. L’istituto – per la cui fondazione, ad aprile, sono stati destinati 21,7 miliardi di yen – si occuperà di ricerche nel campo della robotica, dei veicoli a guida autonoma nonché nella ricerca in campo chimico.
Frattanto, stando ad un documento del Ministero ottenuto dalla senatrice comunista Tomoko Kami, le esperienze (dalle visite guidate a lezioni in classe condotte da ufficiali) che hanno coinvolto le Forze di Autodifesa e le scuole elementari e medie sono passate dalle 1.345 del 2019 alle 2.626 del 2023. Ben tre Prefetture hanno avuto un record di attività: Aichi (455), Gifu (222), Hokkaido (157), Hyogo (136) e Tokyo (105).
“Voglio diffondere l’idea che l’istruzione pubblica non dovrebbe essere utilizzata per creare connessioni con le Forze di Autodifesa le quale, secondo il diritto internazionale, sono una forza militare.
In economia, stando ad un sondaggio condotto dall’agenzia di stampa Kyodo, circa il 72% (contro l’82% di un anno fa) delle 111 grandi imprese sentite, valuta come possibile un’espansione – moderata o forte – dell’economia nipponica mentre il 23% (+8%) ritiene possibile essa rimanga stabile.
Circa il 42% delle aziende intende aumentare i pressi dei propri prodotti o servizi nel prossimo anno mentre il 76% non ha ancora deciso circa la politica salariale da tenere nella prossima primavera quando inizieranno le contrattazioni per i rinnovi contrattuali.
Sempre in campo macroeconomico, il PIL nipponico è cresciuto di un 3,1% annualizzato nel periodo aprile-giugno. A determinare il dato è stata una lieve ripresa dei consumi privati (i quali rappresentano oltre metà del PIL) e degli investimenti delle imprese.
Chiudendo con la Pubblica Amministrazione, nel 2022, sono stati 177, un numero record, i funzionari a rassegnare le dimissioni. Nel 2021, i funzionari che avevano lasciato l’impiego erano stati 168.
Tra le principali motivazioni alla base della scelta di lasciare l’impiego pubblico sono state, principalmente, le lunghe ore di lavoro e le paghe ritenute non concorrenziali con quelle del settore privato.
Nel 2022, sono stati 13.599 (con 1.953 vincitori), gli aspiranti funzionari: un numero, anch’esso, record negativo.
(con informazioni di mofa.go.kr; kobayashi.co.jp; cdp-japan.jp; jcp.or.jp; mainichi.jp; asahi.com)
Ha collaborato con gctoscana.eu occupandosi di Esteri.