Iniziamo questa Pillola con le notizie in ambito militare. Domenica 28 luglio, tre elicotteri delle forze di occupazione statunitensi hanno dovuto effettuare un atterraggio d’emergenza nella Prefettura di Wakayama.
Un altro elicottero statunitense ha dovuto effettuare un atterraggio d’emergenza il 3 agosto ad Ebina (Kanagawa).
Tornando al 28 luglio, a Tokyo, i ministri degli Esteri di Giappone, Stati Uniti e Repubblica di Corea – Minoru Kihara, Lloyd Austin e Shin Won Sik – hanno siglato un memorandum sulla cooperazione trilaterale. L’accordo, che segna un ritorno alla normalizzazione dei rapporti tra e tre nazioni consentito dalla presidenza sudcoreana di Yoon, è rivolto principalmente al contrasto di Cina, Russia e Corea del Nord e renderà più semplice lo scambio di informazioni e le esercitazioni.
Sul confronto rispetto alla proiezione cinese, lunedì scorso, i ministri degli Esteri di Giappone, India, Stati Uniti ed Australia si sono incontrati a Tokyo discutendo della presenza della RPC nei mari Cinese Orientale e Meridionale.
“Riaffermiamo la nostra convinzione che il diritto internazionale, compreso il rispetto della sovranità e dell’integrità territoriale nonché il mantenimento della pace, della sicurezza e della stabilità nel settore marittimo sono alla base dello sviluppo e della prosperità dell’Indo-Pacifico. Sottolineiamo l’importanza del rispetto del diritto internazionale, in particolare come espresso nella Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare (UNCLOS), per affrontare le sfide all’ordine globale basato sulle regole marittime, anche per quanto riguarda le rivendicazioni marittime, nel Mar Cinese Meridionale e Orientale. Siamo seriamente preoccupati per la situazione nel Mar Cinese Orientale e Meridionale e ribadiamo la nostra forte opposizione a qualsiasi azione unilaterale che cerchi di cambiare lo status quo con la forza o la coercizione. Continuiamo a esprimere la nostra seria preoccupazione per la militarizzazione delle zone contese e per le manovre coercitive e intimidatorie nel Mar Cinese Meridionale. Esprimiamo inoltre la nostra seria preoccupazione per l’uso pericoloso delle navi della guardia costiera e della milizia marittima, per il crescente utilizzo di vari tipi di manovre pericolose e per gli sforzi volti a interrompere le attività di sfruttamento delle risorse in alto mare di altri Paesi. Affermiamo che le controversie marittime devono essere risolte pacificamente e in conformità con il diritto internazionale, come indicato nell’UNCLOS” si legge ne comunicato finale della riunione.
“Sottolineiamo l’importanza di mantenere e sostenere la libertà di navigazione e di sorvolo, gli altri usi legittimi del mare ed il commercio senza ostacoli in linea con il diritto internazionale. Sottolineiamo nuovamente il carattere universale ed unificante dell’UNCLOS e riaffermiamo che l’UNCLOS stabilisce il quadro giuridico entro il quale devono essere svolte tutte le attività negli oceani e nei mari. Ribadiamo che il lodo emesso dal Tribunale Arbitrale il 12 luglio 2016 rappresenta un traguardo significativo e la base per risolvere pacificamente le controversie tra le parti. Siamo determinati a contribuire al mantenimento e allo sviluppo dell’ordine marittimo libero e aperto coerente con l’UNCLOS negli oceani Indiano e Pacifico e, a questo scopo, a rafforzare la nostra collaborazione ed il coordinamento con i partner regionali. Continuiamo a collaborare con l’Agenzia per la pesca del Forum delle Isole del Pacifico per migliorare la consapevolezza del dominio marittimo regionale nel Pacifico attraverso dati satellitari, formazione e sviluppo di capacità. In linea con tali sforzi, intendiamo espandere geograficamente la Indo-Pacific Partnership for Maritime Domain Awareness (IPMDA) alla regione dell’Oceano Indiano. Stiamo lavorando per rendere operativo il programma per l’Asia meridionale attraverso l’Information Fusion Centre-Indian Ocean Region (IFC-IOR) a Gurugram, in India. […] Continuiamo a promuovere lo sviluppo di una rete di telecomunicazioni affidabile, sicura e solida e a promuovere la diversificazione dei fornitori, reti di accesso radio aperto (Open RAN) e progetti congiunti come l’implementazione di Open RAN a Palau, dove i Paesi Quad hanno collettivamente assicurato ingenti investimenti in Prove RAN aperte, sostituzione della rete centrale e sviluppo di capacità. Stiamo edificando la prossima generazione di esperti di scienza, tecnologia, ingegneria e matematica attraverso la Quad Fellowship, che quest’anno è stata ampliata per includere studenti provenienti dai paesi del sud-est asiatico. […] Riconosciamo l’importanza di portare avanti gli sforzi internazionali per realizzare sistemi di intelligenza artificiale sicuri, protetti e affidabili, anche attraverso i risultati del processo di Hiroshima sull’intelligenza artificiale, la Dichiarazione ministeriale GPAI Nuova Delhi 2023 e la risoluzione delle Nazioni Unite su “Cogliere le opportunità di sicurezza, protezione e sistemi di intelligenza artificiale affidabili per lo sviluppo sostenibile”. Ci impegniamo ad approfondire ulteriormente la cooperazione internazionale sui sistemi di intelligenza artificiale e l’interoperabilità tra i quadri di governance dell’intelligenza artificiale” prosegue il comunicato.
“Riaffermiamo il nostro impegno per un cyberspazio più aperto, sicuro, stabile, accessibile e pacifico. Accogliamo con favore l’istituzione del Quad Cyber Ambassadors Meeting per discutere progetti di rafforzamento delle capacità e comportamento responsabile degli Stati nel cyberspazio. Intendiamo accelerare i nostri progetti di rafforzamento delle capacità, come la conferenza internazionale sullo sviluppo delle capacità informatiche nelle Filippine e il prossimo Quad Cyber Bootcamp in India. Accogliamo con favore l’avanzamento della discussione sui nostri campi di cooperazione necessari per migliorare la sicurezza informatica nella regione dell’Indo-Pacifico, compresa la sicurezza della catena di approvvigionamento e la resilienza dei settori critici e per la protezione delle infrastrutture critiche, compresi i cavi sottomarini commerciali sicuri di fornitori fidati” si legge ancora nel documento il quale poi prosegue con gli scontati riferimenti al cambiamento climatico, ai diritti umani, alle donne, al contrasto al terrorismo islamico, alla cooperazione sanitaria, all’uso dello spazio fuori dall’atmosfera.
Scontati infine (o almeno scontati per Giappone, Stati Uniti ed Australia ma meno per l’India) i riferimenti all’integrità territoriale ucraina ed alla denuclearizzazione della Penisola coreana.
La presenza di Blinken ad Austin è stata anche l’occasione per incontri bilaterali tra i ministri e per un vertice nel formato 2+2 (cioè con la presenza di ministri degli Esteri e Difesa) Giappone-Stati Uniti.
“Per quanto riguarda l’ambiente di sicurezza regionale, abbiamo convenuto che la posizione della Cina e le azioni militari volte a ricreare l’ordine internazionale per soddisfare i propri interessi pongono seria preoccupazione a noi, alla regione ed alla comunità internazionale. Abbiamo anche condiviso la preoccupazione per un’ulteriore cooperazione militare strategica tra Russia e Cina. Inoltre, abbiamo riaffermato il nostro impegno per la completa denuclearizzazione della Corea del Nord e mostrato preoccupazione per la cooperazione militare tra Russia e Corea del Nord, compresa la possibile assistenza militare della Russia alla Corea del Nord” ha detto a ministra Kamikawa all termine della riunione.
Blinken ha anche incontrato il premier Kishida con il quale ha proseguito a discutere della cooperazione militare tra la Russia e la RPDC.
Nelle comunicazioni ufficiali, nessuna scusa è stata portata (anzi, il tema non è stato nemmeno citato pubblicamente) circa le violenze sessuali commesse dai militari statunitensi nel Sol Levante.
“Il Giappone non è consapevole della strategia militare degli Stati Uniti, compresa quelle che coinvolge le armi nucleari, è diventato chiaro che stiamo andando verso un livello di unità senza precedenti. Questa è una situazione grave poiché stiamo realmente entrando in una nuova fase nel processo di creazione di una nazione in guerra” ha affermato, commentando il vertice 2+2, il Segretario del Partito Comunista, Akira Koike.
“Lo scopo di ciò è quello di incorporare le forze di autodifesa nel sistema di difesa aerea e missilistica integrata (IAMD) dell’esercito americano col fine di costruire una posizione per attaccare le basi nemiche” ha proseguito Koike il quale ha sottolineato come il rafforzamento dell’interoperabilità tra i servizi segreti rappresenta “un’abdicazione alla sovranità del Giappone e una profonda integrazione delle forze di autodifesa nelle posture di guerra dell’esercito americano, il che è completamente inaccettabile”.
“È scandaloso che il Giappone e gli Stati Uniti abbiano promesso di rafforzare le loro relazioni” ha affermato invece il collega di Koike, Taku Yamazoe, in riferimento al rafforzamento delle opzioni di deterrenza nucleare nippo-statunitensi.
Sulla questione delle violenze sessuali, il deputato del Partito Costituzionale Democratico, Tetsuro Fukuyama, intervenendo in parlamento lo scorso ha interrogato il ministro della Difesa chiedendogli quando abbia appreso del sequestro e delle molestie sessuali a danno di una ragazzina ad Okinawa. Kihara ha affermato di aver appreso della notizia, comunicatagli dal dicastero degli Esteri, il 25 giugno e cioè circa sei mesi dopo l’accaduto. A sua volta, il Ministero degli Esteri, ha sostenuto di aver avuto notizia dalle autorità giudiziarie in marzo.
L’accordo bilaterale del 1997 prevede che le forze armate USA dovrebbero comunicare tempestivamente al Ministero degli Esteri di Tokyo i crimini gravi commessi dalle truppe presenti nell’Arcipelago. Fukuyama ha quindi contestato il ritardo nella comunicazione da parte degli Esteri: “è impossibile che il Ministero degli Affari Esteri non abbia informato il Ministero della Difesa. Se il rapporto non è stato inviato al ministro, allora il controllo civile non funziona” ha affermato il deputato.
Kihara non inoltre risposto circa alla sospetta corruzione che coinvolge dipendenti di Kawasaki Heavy Industries, azienda impegnata nella manutenzione di un sottomarino, ed appartenenti alle Forze di Autodifesa.
“All’interno del Ministero degli Affari Esteri, abbiamo preso in considerazione la privacy delle vittime, l’impatto sulle indagini ecc.” ha invece risposto la ministra degli Esteri rispondendo all’interrogazione fatta, il 30 luglio in sede di commissione Esteri e Difesa della Camera alta, dal senatore del Partito Comunista Seiken Akamine.
In chiusura di settimana, i parlamentari comunisti Yamazoe, Takaaki Tamura e Nihi, si sono a Kusu (Oita) per ascoltare le lamentele dei cittadini rispetto alle esercitazioni nippo-statunitensi tenutesi a fine luglio con la partecipazione dei rumorosissimi e pericolosi velivoli Osprey.
Nei rapporti con la Russia, lo scorso 28 luglio, il senatore Muneo Suzuki del Nuovo Partito Daichi si è recato a Mosca. Yoshimasa Hayashi ha comunicato, lunedì scorso, che il parlamentare non ha informato l’esecutivo della visita.
Suzuki ha avuto colloqui con Andrej Yakovlev, vicepresidente dell’Agenzia Federale per la Pesca, a quale ha chiesto la possibilità che i pescatori nipponici possano tornare ad operare nelle acque russe intorno alle isole Curili.
“Sto agendo per gli interessi nazionali del Giappone. Credo che lo sviluppo delle relazioni Giappone-Russia contribuisca alla stabilità dell’Asia orientale e del mondo” ha affermato Suzuki rispondendo a quanti hanno criticato la visita.
“Purtroppo i contatti politici tra Russia e Giappone sono sporadici. Lo stesso vale anche per la cooperazione interparlamentare. Penso che questa sia una situazione ingiusta per le nostre relazioni bilaterali, le relazioni tra i nostri Paesi, le relazioni tra i nostri popoli. In questo contesto, la posizione di politici come voi è particolarmente importante. Sappiamo che siete un forte sostenitore dello sviluppo delle relazioni bilaterali russo-giapponesi ed attribuiamo sempre un grande significato ai nostri incontri” ha affermato il vicepresidente del Consiglio della Federazione, Konstantin Kosachev, accogliendo il politico nipponico.
In politica interna, l’ex ministro della Difesa e già Segretario del PLD, Shigeru Ishiba, in vista del congresso che si terrà in settembre ha annunciato di volersi candidare nuovamente alla guida del Partito Liberal-Democratico.
Giovedì, Masato Kanda, il quale si era dimesso, il giorno precedente, da viceministro alle Finanze con delega agli affari internazionali, è stato nominato consigliere del premier Kishida.
Negli scandali, la Procura della capitale ha perquisito, martedì scorso l’ufficio e la casa della parlamentare del PD Megumi Hirose. La senatrice è sospettata di aver assunto una segretaria che in realtà non avrebbe svolto alcun lavoro.
Circa le cerimonie che, il 6 ed il 9 agosto, ricorderanno i bombardamenti atomici operati dagli Stati Uniti sulle città di Hiroshima e Nagasaki, mercoledì scorso, Shiro Suzuki, sindaco di Nagasaki, ha dichiarato che non inviterà, a differenza di quanto fatto da collega di Hiroshima, rappresentanti d’Israele.
Sul nucleare civile, il 29 luglio, il Governatore di Aomori, Soichiro Miyashita ha annunciato che è stato raggiunto un accordo tra la Prefettura, la città di Mutsu e la società di gestione del combustibile esaurito, circa la realizzazione di un sito per lo stoccaggio temporaneo di scorie. Il sito dovrebbe operare in sinergia con un centro per il riprocessamento delle scorie che potrebbe vedere la luce a Rokkasho ma la cui realizzazione non è certa con il rischio che Mutsu diventi quindi un sito di stoccaggio tutt’altro che temporaneo.
Nella sanità, un tavolo consultivo del Ministero della Salute ha dato il via libera alla produzione ed alla vendita del farmaco contro l’alzeheimer, prodotto dalla statunitense Eli illly, donanemab-azbt.
In campo meteorologico, tra il primo ed il 28 luglio, sono state 3.647 le persone portate in ospedale per colpi di calore: il dato è il più elevato degli ultimi cinque anni.
Il mese di luglio è stato nell’Arcipelago il più caldo dal 1898, anno dal quale iniziano serie storiche affidabili, e di 2,16 gradi più caldo della media.
In economia, lunedì, l’esecutivo ha stimato che, per l’anno fiscale 2025 il Paese tornerà ad avere un avanzo primario: nello specifico per 800 miliardi di yen. In precedenza, dopo vari rimandi, l’esecutivo aveva stimato il raggiungimento dell’obiettivo per il 2026.
In campo monetario, in settimana lo yen si attestato ulteriormente sul dollaro toccando, mercoledì, quota 149.
Lo stesso giorno, il Ministero delle Finanze ha confermato che, dal 27 luglio al 29 luglio, di aver speso 5.530 miliardi di yen sui mercati al fine proprio di contrastare il crollo della moneta nazionale.
Sempre mercoledì, la Banca del Giappone ha alzato i tassi sui titoli a medio termine dallo 0,1 allo 0,25%.
“È necessario riconoscere ed esaminare il fallimento dell’abenomics e cambiare la politica economica” ha commentato, il primo giugno, la Presidentessa del Partito Comunista, Tomoko Tamura, la quale ha poi sottolineato come le politiche di allentamento monetario dei conservatori hanno portato ad un yen innaturalmente debole.
“È naturale normalizzare questa situazione anormale ma essa non può essere normalizzata solo attraverso la politica monetaria. Se non riconosciamo ed esaminiamo il fallimento dell’abenomics e non cambiamo la politica economica, questa situazione anormale continuerà. Chiedo ill passaggio ad una politica economica che si concentri sul miglioramento dell’economia reale” ha concluso Tamura.
Nell’occupazione, la disoccupazione è calata in giugno dal 2,6 al 2,5%. In termini assoluti, i disoccupati sono stati 1.760.000. Nello stesso mese gli occupati sono stati 68.220.000 (+370.000 rispetto a giugno 2023).
Sulla produzione industriale, i dati di giugno hanno mostrato un -3,6% rispetto al mese precedente. Il dato è stato largamente determinato da un rallentamento della domanda di chip e dagli scandali che hanno coinvolto il settore automobilistico con conseguenti stop alla produzione di alcuni modelli.
In agricoltura, il valore delle esportazioni di prodotti agricoli, forestali e della pesca della prima metà del 2024 è calato dell’1,8% rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente per complessivi 701,3 miliardi di yen. Il calo è il primo degli ultimi quattro anni ed è largamente dovuto alle restrizioni alle importazioni di prodotti ittici nipponici da parte della Cina.
Nell’auto, Toyota Motor ha comunicato, martedì scorso, di aver venduto nella prima metà del 2024 5.160.000 vetture. Pur conservando il primo posto al mondo davanti alla tedesca Volkswagen (che ha venduto 4.350.000 veicoli), le vendite del gruppo (tenendo conto anche dei marchi Daihatsu e Hino) sono calate del 4,7% rispetto all’anno precedente.
Nello stesso periodo, la produzione del gruppo è calata del 9,8% per 5.070.000 veicoli. Gran parte del calo è stata conseguenza del blocco temporaneo della produzione di Daihatsu: marchio ha prodotto 823.595 veicoli (-32% rispetto ai primi sei mesi dell’anno precedente).
Nelle vendite, il gruppo ha visto un forte incremento in America settentrionale (+14,6%) ed un forte calo in Cina (-10,8%).
Mercoledì, l’azienda ha ricevuto dal Ministero del Territorio, Infrastrutture e Trasporti un ordine di correzione sulle pratiche di produzione in seguito allo scandalo che ha coinvolto i test di sicurezza effettuati su alcuni modelli. Il dicastero ha anche chiesto alle autorità di Belgio e Gran Bretagna di accertarsi della sicurezza di sei modelli che hanno ottenuto il via libera alla vendita in quei due Paesi.
Nonostante gli scandali, l’azienda ha – in gran parte grazie ala debolezza dello yen che favorisce i rientri di capitale dall’estero – registrato, nel periodo aprile-giugno, profitti in crescita dell’1,7%.
Sempre in questo campo, Mitsubishi Motors ha annunciato di voler entrare entrare nell’alleanza di Nissan ed Honda al fine di sviluppare veicoli elettrici.
“Le discussioni tra Nissan e Honda su una possibile partnership sono progredite ed abbiamo deciso di partecipare in questo quadro. La collaborazione con soci è essenziale nell’industria automobilistica di oggi, la quale sta subendo rapidi cambiamenti a causa di innovazioni tecnologiche come l’elettrificazione e l’intelligenza (artificiale ndr). Crediamo di poter scoprire nuove possibilità in una varietà di campi attraverso la collaborazione tra le tre società” ha affermato Takao Kato, presidente ed amministratore delegato di Mitsubishi Motors.
Chiudendo con l’intrattenimento, il calo delle vendite degli apparecchi Switch ha prodotto, nel periodo aprile-giugno, un calo delle entrate di Nintendo pari al 55% rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente per complessivi 80,95 miliardi di yen.
(con informazioni di state.gov; mofa.go.jp; mitsubishi-motors.com; cdp-japan.jp; jcp.or.jp; mainichi.jp)
Ha collaborato con gctoscana.eu occupandosi di Esteri.