Mercoledì, il premier Kishida ha incontrato alcune vittime, sulla base di una legge abolita nel 1996, della sterilizzazione forzata porgendogli le scuse dello Stato. La settimana precedente, la Corte Suprema aveva valutato non costituzionale il limite temporale entro il quale richiedere i risarcimenti.
Sul lavoro, secondo stime governative pubblicate lo scorso 12 luglio, per il 2040 il Sol Levante dovrebbe avere una carenza di manodopera nel settore dell’assistenza ad anziani e disabili pari a 570.000 unità. L’esecutivo stima infatti che, per quell’anno, saranno necessari 2.720.000 lavoratori. Una enorme carenza, pari a 250.000 lavoratori, si avrà già nell’anno 2026. Al 2022, i lavoratori impiegati nel settore erano 2.150.000.
Nella sanità, la Federazione Giapponese dei Sindacati dei Lavoratori della Sanità ha tenuto, lo scorso 16 luglio, la propria conferenza annuale. Al centro dei lavori vi è stata la richiesta di aumenti salariali per i lavoratori del settore ed uno spostamento di risorse dalle spese belliche alla sanità ed alla previdenza sociale.
Nell’istruzione, nonostante la pioggia, lo scorso 12 luglio, circa 150 studenti dell’Università di Tokyo hanno protestato presso il campus situato nel municipio di Bunkyo contro il progettato aumentano delle tasse universitarie. Da mesi, gli studenti si oppongono ad un aumento, pari, in media, a 100.000 yen l’anno delle tasse universitarie già dal prossimo anno accademico.
Sul nucleare, martedì scorso, TEPCO ha annunciato il settimo turno di rilascio in mare delle acque contaminate stoccate all’interno dell’ex impianto di Fukushima. Questa volta sono state rilasciate in mare 7.800 tonnellate di acqua.
Frattanto, il 16 luglio, l’esecutivo ha annunciato che, alla fine del 2023, il totale del plutonio nipponico è stato pari a 44,5 tonnellate (600 chilogrammi in meno rispetto all’anno precedente) delle quali soltanto 8,6 in patria (contro le 9,3 del 2022). La diminuzione è stata prodotta dal consumo del combustibile MOX (un combustibile che contiene uranio e plutonio) presso il terzo reattore della centrale di Takahama.
Tra le tonnellate in corso di trattamento per la trasformazione in MOX all’estero, 21,7 si trovavano nel Regno Unito e 14,1 in Francia.
In politica estera, il premier Kishida, lo scorso 14 giugno, ha condannato il ferimento occorso il giorno precedente durante un comizio elettorale ai danni del candidato Presidente Donald Trump.
“Dobbiamo essere decisi contro ogni forma di violenza che sfida la democrazia” ha scritto Kishida sulla piattaforma “X”.
Lo scorso martedì, Kishida ha incontrato a Tokyo, nell’ambito del decimo incontro dei capi di governo delle isole del Pacifico, rappresentanti della Papua Nuova Guinea (guidati dal premier James Marape), di Tuvalu (presente Feleti Teo), di Vanuatu (con il capo del governo Charlot Salwai Tabimasmas), delle Isole Cook (il cui primo ministro, Mark Brown, ha copresieduto l’evento), di Samoa (ha partecipato la premier Fiame Naomi Mata’afa), delle Fiji (presente il premier Sitiveni Ligamamada Rabuka), delle Isole Marshalll (è stata presente la premier Hilda C. Heine), di Palau (presente il Presidente Surangel S. Whipps), di Niue (con il premier Dalton Tagelagi), delle Isole Salomone (con il capo del governo Jeremiah Manele) e di Tonga (con il premier Siaosi Sovaleni). L’incontro ha come obiettivo principale quello di contrastare l’influenza cinese nel Pacifico (e di convicere alcune nazioni, come le Isola Salomone e Tuvalu, a cambiare la propria linea di politica estera molto prossima alla RPC) e di discutere del cambiamento climatico nonché delle relazioni bilaterali tra il Giappone e questi Paesi ricercando il consenso delle nazioni del Pacifico sul piano di rilascio in mare delle acque di Fukushima.
Il vertice si è concluso con una dichiarazione finale contenente qualche menzione allo stato di diritto ma priva di alcuna menzione alla RPC.
In un primo commento alla dichiarazione del summit, il Portavoce del Ministero degli Esteri di Pechino, Lin Jian, si è limitato a commentare che “la cooperazione tra il Giappone ed i Paesi delle isole del Pacifico dovrebbe favorire il successo economico e la vita dei popoli dei Paesi delle isole del Pacifico, una migliore comprensione e fiducia reciproca tra gli Stati della regione nonché la pace, la stabilità, lo sviluppo e la prosperità regionali”.
Sempre in relazione alla Cina, il ministro della Sanità Keizo Takemi ha incontrato, lo scorso 19 luglio, Lei Haichao, capo della Commissione Nazionale Sanità della Repubblica Popolare con l’obiettivo di rafforzare la cooperazione in vista di future pandemie nonché su come affrontare al meglio il tema dell’invecchiamento della società: un problema che interessa ormai anche la RPC.
In campo militare, il Ministero della Difesa nipponica ha annunciato che gli Stati Uniti dispiegheranno, entro fine anno, presso la base di Iwakuni, i pericolosissimi velivoli Osprey CMV-22 ed i caccia F35C.
“Dall’incidente dello scorso anno (quando a novembre morirono 8 soldati statunitensi ndr), i cittadini hanno espresso preoccupazione per gli Osprey. Dato che inoltre, gli F-35C vengono schierati in Giappone per la prima volta, vorremmo chiedere una spiegazione dettagliata al governo, anche in relazione alla sicurezza degli Osprey e prendere una decisione in modo esaustivo” ha affermato il sindaco di Iwakuni, Yoshihiko Fukuda.
“Il loro impiego in un momento in cui i residenti sono sempre più preoccupati è del tutto inaccettabile” ha commentato il Segretario del Partito Comunista, Akira Koike.
Giovedì scorso, intanto, i capi di Stato Maggiore di Giappone, Stati Uniti e Corea del Sud – Yoshihide Yoshida, Charles e Kim Myung Soo – si sono incontrati a Tokyo per un vertice volto al rafforzamento della cooperazione trilaterale nonché contro “qualsiasi tentativo di alterare lo status quo” nell’area: la formula utilizzata dai nipponici in riferimento al contrasto della Repubblica Popolare Cinese e dei suoi interessi nell’Asia meridionale.
Giovedì scorso, intanto, il pattugliatore Hsun Hu n. 9 della marina di Taiwan e la portaelicotteri nipponica Sagami hanno condotto un’esercitazione nei pressi della penisola di Boso e dell’isola di Izu la quale è stata fortemente condannata da Pechino.
“Condanniamo fortemente e ci opponiamo con fermezza all’esercitazione marittima congiunta del Giappone con la regione di Taiwan ed abbiamo presentato una protesta al Giappone. Sulla questione di Taiwan, il Giappone ha assunto seri impegni nei confronti della Cina, compreso quello di non sostenere “due Cine”, “una Cina, una Taiwan” o “l’indipendenza di Taiwan”. Queste sono le posizioni ed i principi che il Giappone deve sostenere. Esortiamo il Giappone ad aderire al principio della “sola Cina” ed allo spirito dei quattro documenti politici tra Cina e Giappone nonché a correggere immediatamente gli errori, ad astenersi dal sostenere o ad essere connivente con le forze separatiste che spingono all’indipendenza di Taiwan in qualsiasi forma, a rimanere prudente sulle questioni relativi al Mar Cinese Orientale e Meridionale e a fermare l’interruzione della pace e della stabilità attraverso lo Stretto e delle relazioni Cina-Giappone” ha commentato Lin Jian.
In relazione ai crimini contro le donne commessi dai militari statunitensi, la polizia ha comunicato di non aver reso noti cinque casi di soldati USA che, tra il 2021 ed oggi, hanno commesso crimini di natura sessuale. I casi, segnalati alle procure, si sono verificati nelle Prefetture di Aomori, Kanagawa e Yamaguchi.
In relazione ai crimini sessuali commessi dagli statunitensi, 19 luglio, una delegazione di membri dell’assemblea prefettizia di Okinawa ha consegnato delle missive di protesta all’ambasciata USA a Tokyo, al Ministero della Difesa ed a quello degli Esteri.
Frattanto, dal rapporto annuale del Ministero della Difesa, nel 2023, i reclutati dalle Forze di Autodifesa è stato di 63.688: oltre 10.000 in meno rispetto al 2022 e prima volta negli ultimi 12 anni nei quali tale numero scende sotto i 70.000.
Il numero effettivo dei soldati è stato di 223.511 unità (-4.332 rispetto al 2022) ed al di sotto delle 247.000 unità fissate come obiettivo dal dicastero.
Venerdì, come annunciato nella scorsa Pillola, il capo dello Stato Maggiore della Marina, Ryo Sakai, ha rassegnato le proprie dimissioni venendo rimpiazzato da Akira Saito. Nelle settimane precedenti erano stati puniti 218 membri delle Forze di Autodifesa e molti di essi erano appartenenti alla Marina. Uno dei casi più gravi è stato quello che ha visto protagonisti alcuni ufficiali che avrebbero ricevuto regali da Kawasaki Heavy Industries, azienda incaricata della manutenzione di un sottomarino.
In economia, il viceministro delle Finanze con delega agli Affari Internazionali, Masato Kanda, in una recente intervista con l’agenzia di stampa Kyodo non ha smentito né confermato l’esistenza di un eventuale intervento dello Stato nipponico sui mercati in corrispondenza dell’apprezzamento, avvenuto in chiusura della scorsa settimana, sul dollaro che ha portato la moneta nipponica da 161 a 157 sul dollaro.
Frattanto, martedì scorso, ha mantenuto invariate, al 3,2%, le prospettive di crescita globale per il 2024 ma rivisto al ribasso, dello 0,2%, quelle per il Giappone la cui crescita di quest’anno è stimata allo 0,7%. Invariata, all’1%, la crescita per l’anno 2025.
Nonostante gli aumenti salari, per i tecnici dell’organismo internazionale, la contrazione degli investimenti privati ed i problemi riscontrati da diverse aziende del settore auto (con diversi fermi alla produzione avvenuti ad inizio anno) non consentiranno una crescita pari a quella stimata dal Fondo Monetario Internazionale nel precedente rapporto.
Nella bilancia commerciale, nei primi sei mesi del 2024, il Sol Levante ha ridotto il proprio deficit a 3.230 miliardi di yen. Le esportazioni, aiutate da uno yen debole, sono cresciute dell’8,8% per complessivi 51.520 miliardi di yen mentre le esportazioni sono cresciute dello 0,8% per 54.750 miliardi.
Guardando alle principali nazioni con le quali il Giappone intrattiene rapporti economici, il Sol Levante ha ottenuto un surplus con gli Stati Uniti pari a 3.900 miliardi ed un deficit verso la cina pari a 2.870 miliardi.
Sulla pesca, martedì scorso, il Comitato settentrionale della Commissione per la Pesca nel Pacifico Centrale e Occidentale ha deciso di aumentare del 10% il limite mondiale di cattura dei tonni di taglia più piccola e del 50% per i tonni oltre i 30 chilogrammi. La decisione sarà formalizzata dalla conferenza annuale dell’ente che si terrà il prossimo novembre.
Per il Sol Levante, la quota nipponica sarà aumentata di 2.807 tonnellate (per complessive 8.421) per i tonni più pesanti e di 400 tonnellate (per complessive 4.407) per quelli più piccoli.
In campo finanziario, l’antitrust nipponica ha iniziato, mercoledì scorso, un’ispezione presso la sede nipponica di Visa. La Commissione Giapponese per il Commercio Leale intende verificare la possibile applicazione di tariffe più alte alle società di carte di credito che non utilizzano quel circuito per la verifica delle informazioni sul credito.
Nell’informazione, l’Associazione Giapponese degli Editori e dei Quotidiani, in un comunicato pubblicato lo scorso mercoledì, ha chiesto alle grandi società che gestiscono motori di ricerca di ottenere il consenso degli editori per notizie messe insieme mediante sistemi di intelligenza artificiale. L’organismo rappresentante degli editori ha anche chiesto allo Stato nipponico di rivedere le leggi sulla tutela della proprietà intellettuale rendendole maggiormente aggiornate ad un contesto di continui ed impuniti furti.
Chiudendo con il turismo, prosegue robusta la crescita dei visitatori stranieri. Nella prima metà del 2024 si è avuto un record pari a 17.780.000 persone. Nella prima metà del 2019, ultimo anno prima della pandemia, i turisti stranieri furono 16.630.000.
Per nazionalità, il maggior numero è stato rappresentato dai sudcoreani (700.000) seguiti dai cinesi (660.000), dai cinesi di Taiwan (570.000) e dagli statunitensi (300.000).
Venerdì, durante un incontro governativo sulla promozione del turismo, il premier ha sostenuto che, già da quest’anno, i turisti potranno raggiungere quota 35 milioni per una spesa di 8.000 miliardi di yen.
(con informazioni di imf.org; mofa.go.jp; fmprc.gov.cn; xinhuanet.com; cdp-japan.jp; jcp.or.jp; mainichi.jp)
Ha collaborato con gctoscana.eu occupandosi di Esteri.