I progressisti non sono riusciti ad ottenere la maggioranza nelle elezioni per il rinnovo dell’assemblea della Prefettura di Okinawa che si sono svolte il 16 giugno. Dei 48 seggi che andavano al rinnovo, i candidati che sostengono il Governatore Denny Tamaki hanno vinto in 20 (ne avevano 24 nell’assemblea uscente) mentre l’opposizione di destra ha visto eleggere 27 consiglieri (anche qui, i conservatori avevano 24 seggi prima del voto).
Sul punto specifico del piano di trasferimento dei militari statunitensi da Ginowan ad Henoko, l’assemblea è divisa a metà con 24 favorevoli ed altrettanti contrari. La più bassa di sempre, al 45,62%, l’affluenza.
“L’opinione pubblica contro (la base di ndr) Henoko non si è indebolita. […] I candidati sono stati eletti sulla base del giudizio degli elettori, ma non credo che sia possibile che la volontà pubblica (contro la costruzione della base ndr) si sia indebolita perché il partito al governo ha ridotto i propri seggi” ha commentato, il giorno dopo il voto, Tamaki.
Frattanto, è stato annunciato che a partire da dicembre, nell’ambito di una politica del “bastone e della carota” che mira a non eccedere nell’occupazione della Prefettura, circa 4.000 dei 19.000 marines statunitensi stanziati a Guam inizieranno il loro trasferimento verso il territorio di Guam. Il trasferimento degli effettivi dovrebbe terminare nel 2028.
A Tokyo, lo scorso martedì è iniziata, nei fatti anche se non ufficialmente, la campagna elettorale che porterà al rinnovo della carica di Governatore. Al centro del primo scontro a distanze tra le due principali candidate – la Governatrice uscente, Yuirko Koike, sostenuta dalla propria civica, dal PLD, dal Nuovo Komeito e dal PDP, e la senatrice progressista Renho Murata, appoggiata dal PCD, dai comunisti e dai socialdemocratici – vi sono state le politiche per l’infanzia. Koike ha promesso sussidi per gli affitti alle giovani coppie con figli e nessuna tariffa per la frequenza degli asili già a partire dal primo figlio. Di contro, Renho ha affermato di voler puntare su politiche che assicurino crescita salariale per i giovani lavoratori. Nel 2023, Tokyo ha avuto il tasso di fertilità più basso del Paese: 0.99 figli per donna contro la media nazionale di 1,20.
Lo stesso giorno, un ex collaboratore di Koike ed ex segretario di Tomin First no Kai, Toshiro Kojima, ha presentato una causa presso la Corte Distrettuale della capitale asserendo che la Governatrice avrebbe mentito nel proprio curriculum non indicando l’effettivo titolo – stando a Koike una laurea a pieno titolo – conseguito presso l’Università del Cairo.
Sempre nella capitale, il gruppo comunista all’assemblea prefettizia e la deputata Yohiko Kira, hanno presentato, il 18 giugno, un piano – fondato sul risparmio energetico e sulle rinnovabili – volto ad abbattere, entro il 2030, del 60% le emissioni gas serra della Prefettura Metropolitana.
Alle elezioni, che si terranno il 7 luglio, si presenteranno 56 candidati: un record.
In parlamento, lo scorso mercoledì, rispondendo alle sollecitazioni tanto di Kenta Izumi del Partito Costituzionale Democratico quanto di Nobuyuki Baba del Partito della Restaurazione, Fumio Kishida ha dichiarato che non si dimetterà e che non scioglierà la Camera dei Rappresentanti convocando nuove elezioni.
Lo stesso giorno, il PLD ed il Nuovo Komeito hanno approvato la riforma – la quale entrerà in vigore nel 2027 – della legge sul finanziamento alla politica che lungi dall’evitare gli scandali aggiunge opacità posponendo la pubblicazione delle entrate e delle uscite delle correnti e dei singoli candidati e parlamentari a dieci anni dall’anno cui si riferiscono.
Nonostante un primo accordo con il resto del blocco conservatore che li aveva portati a votare a favore della riforma in Camera dei Rappresentanti, il partito guidato da Baba ha votato contro in Camera dei Consiglieri sostenendo che non tutti i contenuti dell’accordo erano poi confluiti nella proposta presentata alla Dieta. La nuova norma entrerà in vigore nel 2027.
Di una norma monca che “non impone il divieto di donazioni da aziende ed organizzazioni” i quali sono “essenzialmente tangenti distorcono la politica e violano il diritto di voto delle persone” ha parlato Satoshi Inoue per il Partito Comunista.
“Solo il Partito Liberal-Democratico sta resistendo (alla riforma della politica ndr). Voi siete la forza della resistenza. State cercando di utilizzare i fondi neri per le campagne elettorali elezioni e le attività politiche: questo è veramente oltraggioso” ha affermato Kenta Izumi a nome dei costituzional-democratici. Il PCD ha depositato, il 20 giugno, una mozione di sfiducia contro l’esecutivo. La mozione è stata respinta dalla maggioranza il giorno successivo.
Venerdì la sessione ordinaria dei lavori della Dieta si è poi chiusa con l’espressione di soddisfazione da parte di Kishida per il risultato raggiunto.
Intanto, in tribunale, Junichiro Matsumoto, tesoriere della fazione che fu di Abe ha dichiarato, lo scorso 18 giugno, alcune cose che contraddicono quelle dette da tre importanti membri della corrente – Hirofumi Shimomura, Yasutoshi Nishimura e Hiroshige Seko – che hanno testimoniato sulla vicenda in sede di commissione per l’Etica della Camera dei Rappresentanti.
Matsumoto ha infatti dichiarato che – nel corso di una riunione, tenutasi nell’agosto del 2022, cui parteciparono i tre parlamentari summenzionati – venne presa la decisione di restituire ai parlamentari che avevano organizzato delle cene di autofinanziamento le somme eccedenti la quota di denaro che la corrente gli aveva fissato come obiettivo (restituzioni spesso non messe a bilancio da nessuno: né dalla corrente né dai parlamentari). Quanto affermato dal tesoriere però contraddice quanto detto dai tre parlamentari che affermarono che nell’agosto del 2022 non venne deciso nulla circa le somme eccedenti.
Ad Aomori, il 16 giugno si è tenuta una manifestazione di protesta contro la costruzione di un sito di custodia temporanea (massimo 50 anni) delle scorie radioattive provenienti dalla centrale di Kashiwazaki-Kariwa.
Sempre in questo campo, il giorno successivo, si è svolta una manifestazione – promossa da un cartello di 16 associazioni – che ha visto la partecipazione di circa 1.000 persone nei pressi della Corte Suprema contro una sentenza di due anni fa che non riconosceva lo Stato come responsabile della catastrofe di Fukushima non assegnando ai ricorrenti i risarcimenti richiesti. Contestualmente sono state consegnate 30.000 firme in calce ad una petizione che richiede al massimo organismo giudiziario del Paese di audire in maniera equa i cittadini che hanno promosso ricorsi nell’ambito delle prossime cause (una trentina) incardinate presso vari tribunali dell’Arcipelago.
Martedì, invece, presso l’ex impianto di Fukushima, il sistema di raffreddamento di una delle piscine contenenti combustibile esaurito ha smesso di funzionare per circa dieci ore.
Nella sanità, lo scorso 14 giugno, la senatrice del Partito Comunista, Akiko Kurabayashi, è intervenuta nuovamente per chiedere che si interrompa il sistema di definizione di alcuni alimenti come “funzionali” in quanto fuorviante per i consumatori. La ministra con delega alla tutela dei consumatori, Eiko Jimi, ha difeso l’attuale sistema deregolamentato.
Sempre in questo campo, un tavolo consuntivo del Ministero ha elaborato, il 19 giugno, una proposta volta a consentire l’impiego dei tirocinanti stranieri e alle due categorie di visto per lavoro nei servizi infermieristici non qualificati domiciliari. Attualmente soltanto gli stranieri che hanno un visto specifico come infermieri o che provengono da Paesi con i quali il Giappone ha accordi di partnership economica possono essere impiegati in questo settore ove è forte la carenza di manodopera ed alta la richiesta di personale. La proposta prevede che tali lavoratori siano supervisionati dall’azienda che offre il servizio ed inseriti in generici programmi di qualificazione professionale.
La notizia fa il paio con il recente taglio delle tariffe pagate dallo Stato per le prestazioni infermieristiche a domicilio.
Sui PFAS, la Commissione per la Sicurezza Alimentare dell’Ufficio del Governo ha elaborato una bozza di riforma dei livelli di contaminazione consentiti che prevede livelli di tolleranza 60 volte maggiori di quelli previsti in Europa.
Il 21 giugno, intanto, presso la Camera alta, Nihon Hidankyo, la confederazione delle associazioni delle vittime delle bombe atomiche ha incontrato funzionari del dicastero della Sanità ribadendo la necessità per il Sol Levante di sottoscrivere il trattato ONU per il bando totale delle armi nucleari e chiedendo assistenza sanitaria per le vittime di seconda generazione dei bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki e riconoscendo pienamente le vittime di Nagasaki colpite dalla cosiddetta “pioggia nera” e cioè dalle precipitazioni radioattive che li hanno colpiti.
Sull’Esposizione di Osaka del 2025, venerdì scorso, l’Argentina è diventato il terzo Paese ad annunciare il ritiro dalla partecipazione dall’evento. Le altre due nazioni che hanno scelto di non partecipare sono Messico ed Estonia.
In politica estera, “seria preoccupazione” è stata espressa del Segretario Generale del Gabinetto di Tokyo, Yoshimasa Hayashi, circa la recente visita del Presidente russo, Vladimir Putin, in Repubblica Popolare Democratica di Corea ove sono stati siglati alcuni accordi di cooperazione bilaterale.
Il giorno precedente, invece, Fumio Kishida ha incontrato a Tokyo l’omologo neozelandese, Christopher Luxon, con il quale è stato raggiunto un accordo sula condivisione delle informazioni secretate ed espressa la preoccupazione di entrambi i Paesi per la proiezione cinese nel Mar Cinese Meridionale.
I due hanno discusso anche di turismo, con il lancio da parte neozelandese di una campagna pubblicitaria nel Sol Levante, e di cooperazioni militare, con la visita, programma ad agosto, della nave della Marina miliare di Wellington HMNZS Aotearoa nell’Arcipelago.
In economia, a maggio, il Sol Levante ha registrato un deficit nella bilancia commerciale pari a 1.200 miliardi di yen. Le importazioni sono cresciute – in gran parte per le importazioni greggio – del 9.5% rispetto a maggio 2023 per complessivi 9.500 miliardi mentre le esportazioni – trainate dal settore auto – hanno registrato un +13,5% per 8.280 miliardi.
Verso gli Stati Uniti, il Giappone ha registrato un surplus pari a 473,64 miliardi (in larga parte favorito dalle esportazioni di vetture e loro componenti rese più convenienti dal deprezzamento dello yen) mentre con la Cina, sia pure con un lieve calo rispetto all’anno scorso, si è avuto un deficit pari a 533,09 miliardi.
Venerdì, intanto, l’esecutivo ha approvato il documento sulle politiche economiche e fiscali che dovranno essere realizzate da qui al 2030. Il piano auspica un rilancio dei consumi privati da realizzarsi mediante incentivi alla crescita dei salari in grado di contrastare un aumento incontrollato dell’inflazione ed una crescita del PIL del’1% l’anno.
Già dal prossimo anno, l’esecutivo si augura l’ottenimento di un avanzo primario ed una graduale riduzione del debito pubblico. Settori chiave degli investimenti pubblici saranno le tecnologie verdi ed i semiconduttori.
Ribadito nel piano la necessità di aumentare la compartecipazione degli utenti alla copertura delle spese mediche onde accumulare, anche per questa via, risorse da destinarsi alla spesa bellica.
“E’ vero che i consumi perdono forza poiché gli aumenti dei prezzi superano gli aumenti dei salari, tuttavia non si parla di misure per far fronte alla debolezza dello yen, che ne è la causa. E’ troppo ottimistico affermare che in futuro si prevede che gli aumenti salariali supereranno gli aumenti dei prezzi” ha commentato il capo dell’ufficio programma del PCD, Akira Nagatsuma, in relazione agli auspici dell’esecutivo circa le prospettive dei salari.
L’inflazione di maggio, intanto, è stata del 2,5% rispetto allo stesso mese del 2023. Togliendo dall’indice il cibo fresco e l’energia, l’incremento dei prezzi è stato pari al 2,1%. I prezzi dell’energia sono cresciuti del 7,2% (del 14,7% i prezzi dell’elettricità) mentre i prezzi degli alimenti sono aumentati del 3,2% (in leggero rallentamento rispetto ad aprile).
Nuove misure per attenuare la crescita dei prezzi, anche se soltanto accennate, sono state promesse da Kishida nel corso della conferenza stampa di commento sulla chiusura della sessione dei lavori della Dieta.
Giovedì, nel corso di una conferenza stampa, Zenroren ha nuovamente ribadito la necessità di giungere ad un salario minimo orario nazionale di 1.500 yen. Il salario minimo è fissato per legge ed è differente da area ad area. Nel 2023, il più alto è stato quello di Tokyo con 1.113 yen.
“Anche se il costo della vita è quasi uguale in ogni regione, le differenze dei salari minimi tra Tokyo ed Iwate è di 220 yen. Se la paga base non verrà uniformata, la perdita di lavoro dalle aree rurali continuerà portando quelle regioni alla consunzione” ha affermato Koichi Kurosawa, Segretario della confederazione sindacale.
In campo monetario, il 21 giugno, a causa delle speculazioni sui mercati delle valute, il dollaro si è nuovamente apprezzato portandosi a quota 1 a 159 sullo yen.
Il dicastero delle Finanze statunitense, frattanto, ha inserito – dopo che lo aveva tolto un anno fa – il Sol Levante nella lista delle nazioni sospettate di manipolazione dei mercati. Nella lista sono state inserite anche Cina, Vietnam, Singapore, Germania, Malesia e Taiwan.
Nel turismo, il numero di visitatori stranieri che si è recato nell’Arcipelago ha superato a maggio i tre milioni per il terzo mese consecutivo (per la precisione 3.040.000 persone). In termini percentuali, gli stranieri che hanno visitato il Sol Levante sono stati il 60,1% in più.
Per nazionalità: 738.800 sono stati i sudcoreani, 545.400 i cinesi, 466.000 i taiwanesi e 247.000 gli statunitensi.
Da gennaio a maggio, i turisti stranieri sono stati 14.640.000: il 6,5% in più rispetto al 2019. I dati hanno portato Ichiro Takahashi, commissario dell’Agenzia per il Turismo a ritenere possibile, per il 2024, il sorpasso sul 2019 quando i turisti furono 31.880.000.
Di contro, i nipponici che sono andati all’estero sono stati 941.700: il 39,4% in più rispetto al 2023 ma il 34,5% in meno del 2019.
L’aumento dei turisti ha prodotto, a maggio e stando a dati comunicati dall’Associazione dei Negozi in Affiliazione Commerciale del Giappone, un aumento delle vendite nei piccoli supermercati in catena dell’1,2% per complessivi 947,70 miliardi di yen.
Nell’alimentazione, stando a dati pubblicati dall’esecutivo venerdì scorso, nell’anno 2022 sono state gettate 4,72 milioni di tonnellate di cibo ancora edibile per un valore pari a 4.000 miliardi di yen. Il governo mira a dimezzare, entro il 2030 e considerando il 2000 come base, lo spreco alimentare.
Gli sprechi nelle aziende (compresi i ristoranti e le botteghe) sono stati pari a 2,36 milioni di tonnellate (erano 5,47 milioni nel 2000): la stessa quantità degli sprechi in casa (che erano pari a 4,33 milioni nel 2000). Lo spreco complessivo è stato inferiore di 510.000 tonnellate rispetto al 2021.
Sempre in quest’ambito, a fronte del divieto alle importazioni di prodotti ittici nipponici imposto dalla Cina come conseguenza del rilascio in mare delle acque stoccate all’interno dell’ex impianto di Fukushima, il Sol Levante sta diversificando le proprie esportazioni verso altre nazioni dell’Asia sia pure in misura del tutto insufficiente.
Nell’ambito di questa diversificazione, il Giappone auspica di raddoppiare, già da quest’anno, le esportazioni di capesante verso la Tailandia per complessivi 2,4 miliardi di yen.
Proprio in Tailandia si era recato, a maggio, il ministro dell’Agricoltura e della Pesca di Tokyo, Tetsushi Sakamoto. La nazione dell’Asia meridionale ha visto, nel 2023, una crescita di 1,9 volte, rispetto al 2018, dei ristoranti di cucina giapponese che erano pari a 5.751.
Il Giappone ha già triplicato le esportazioni di bivalvi verso il Vietnam, aumentato di 2,3 volte quelle verso la Tailandia e di 1,7 volte verso gli Stati Uniti.
Purtuttavia, al 2022, la Cina rappresentava da sola il 51,3% delle esportazioni di capesante nipponiche.
Nei trasporti, stando ad uno studio dell’Istituto di Ricerca Nomura, nel 2031 la quantità di merci trasportate via gomma dovrebbe attestarsi a 1,40 milioni di tonnellate contro le 1,43 milioni del 2020. Purtuttavia, il numero di autisti dovrebbe scendere dai 660.000 del 2020 ai 480.000 del 2030.
In campo minerario, un gruppo di ricerca di esperti della Nippon Foundation e dell’Università di Tokyo ha comunicato, venerdì scorso, di aver individuato, nei fondali a largo dell’isola di Minamitori, circa 200 milioni di tonnellate di metalli rari, tra essi cobalto e nickel.
“Queste risorse sono cruciali per la sicurezza economica. Auspichiamo prelievi per 3 milioni tonnellate annue minimizzando l’impatto sull’ambiente marino” ha dichiarato il professor Yasuhiro Kato.
Nell’informatica, il numero uno di SoftBank, Masayoshi Son, ha informato, venerdì scorso, gli azionisti circa un piano d’investimento da 6,3 miliardi di dollari nella statunitense OpenAI al fine si trasformare la propria società in una protagonista nello sviluppo dell’intelligenza artificiale.
Chiudendo con l’auto, nonostante gli scandali che negli ultimi anni hanno colpito l’azienda, la maggioranza degli azionisti di Toyota Motor ha confermato, lo scorso 18 giugno, Akio Toyoda alla guida del gruppo.
(con informazioni di beehive.govt.nz; home.treasury.gov; cdp-japan.jp; jcp.or.jp; mainichi.jp; ryukyushimpo.jp)
Ha collaborato con gctoscana.eu occupandosi di Esteri.