A partire da venerdì, dopo il via libera della Dieta, sono entrate in vigore le nuove norme sull’immigrazione che facilitano l’espulsione dei richiedenti asilo la cui domanda è stata respinta più di una volta nonché degli immigrati che hanno commesso evasione fiscale o contributiva.
La normativa – e ciò è un passo progressivo: l’unico – consentirà ai richiedenti in attesa di esito a risiedere in famiglie di garanti o in strutture di associazioni e non nei centri di detenzione per irregolari.
“Il sistema di revoca dello status di residente permanente è una minaccia per la sicurezza e l’incolumità di centinaia di migliaia di residenti permanenti” ha affermato, nella propria dichiarazione di voto, la senatrice costituzionale-democratica Hiroe Makiyama rilevando come i criteri di revoca dello status non siano per nulla chiari lasciando molto arbitrio all’Agenzia per i Servizi Migratori e smentendo gli obietti dei liberal-democratici che hanno dichiarato di volere un Giappone come “Paese di elezione per i lavoratori stranieri”.
“Se questo disegno di legge verrà adottato si dirà agli stranieri che il Giappone li vede solo come forza lavoro. Non importa quanto essi contribuiscono alla società giapponese: il Giappone gli toglierà i mezzi di sostentamento” ha proseguito Makiyama.
Contro la norma, sulla quale si sono espressi con un voto contrario le opposizioni progressiste, una manifestazione si è tenuta nei pressi della Dieta.
Venerdì è stata anche approvata, con la conferma del testo già passato in Camera dei Rappresentanti, anche la riforma della legge che regola la permanenza dei tirocinanti stranieri nel Paese. Tra le principali novità vi è la possibilità per il tirocinante di ottenere il trasferimento da un’impresa ad un’altra purché abbia lavorato nella prima azienda per almeno un anno ed abbia acquisito un certo livello di competenze linguistiche e professionali.
Alla fine del 2023, i tirocinanti stranieri operanti nell’Arcipelago erano 404.000: il 24,5% in più rispetto al 2022.
Sul nucleare, in 1.400 hanno manifestato ad Osaka per chiedere l’uscita del Sol Levante dalla produzione di energia dall’atomo.
In campo accademico, gli ultimi sei presidenti del Consiglio delle Scienze hanno tenuto, il 10 giugno, una conferenza stampa per ribadire la propria contrarietà al progetto di riforma dell’organismo proposta dai conservatori che prevede un mutamento dello status giuridico dell’ente con la costituzione di una sorta di società posta gerarchicamente sotto al Ministero dell’Istruzione. I sei accademici hanno invece ribadito la necessità dell’indipendenza del Consiglio.
A Tokyo, mercoledì scorso, la Governatrice Yuriko Koike ha ufficializzato la propria ricandidatura nelle elezioni che si terranno a luglio. Koike, in carica da due consiliature, avrà come principale sfidante Renho Murata, parlamentare del Partito Costituzionale Democratico che sarà sostenuta anche dai comunisti. Renho ha lasciato il PCD ritenendo di poter attrarre maggiori voti presentandosi come indipendente. Il PLD locale dovrebbe unirsi a “Tomin First no Kai”, la lista civica di Koike, nell’appoggiare la Governatrice uscente (una dichiarazione in tal senso è stata fatta prima dell’ufficializzazione della ricandidatura) mentre il Partito della Restaurazione del Giappone ha annunciato che non presenterà proprie candidature.
Per la Presidentessa del Partito Comunista Giapponese, Tomoko Tamura, la politica portata avanti da Koike di “ridurre il verde e non fornire mezzi di sussistenza” è la stessa portata avanti dal Partito Liberal-Democratico per cui “è necessario fare un grande cambiamento nel governo di Tokyo”.
Nel diritto di famiglia, a seguito della riforma che introduce, di norma, l’affidamento congiunto dei figli minori, il Partito Costituzionale Democratico ha presentato una proposta di legge (il primo firmatario è Ryuichi Yoneyama) mediante la quale lo Stato si sostituirà ai genitori inadempienti nel versamento del mantenimento rifacendosi poi sul debitore al quale sarà applicata una commissione per le spese di recupero.
Sul welfare, il 13 giugno, la Corte Distrettuale di Tokyo ha accolto il ricorso di 48 cittadini valutando come incostituzionale la riduzione dei sussidi operata tra il 2013 ed il 2015 sulla base di dati macroeconomici che indicavano un calo dei prezzi al consumo.
In campo criminale, nel 2023, i consumatori nipponici hanno denunciato 80.404 casi di truffe tentate o realizzate sulle reti sociali. Il dato, comunicato dal governo venerdì scorso, è di circa 20.000 casi superiore rispetto all’anno precedente.
In politica estera, lo scorso mercoledì, il premier Kishida è volato in direzione dell’Italia per partecipare al mesto rituale del G7.
Al vertice Kishida ha incontrato il capo ucraino Volodimir Zelenskij ribadendo il supporto nipponico al regime da questi rappresentato e siglando un accordo che prevede l’assistenza decennale del Giappone all’Ucraina mediante la fornitura di materiale bellico “non letale” e la cura dei soldati ucraini.
Dopo il G7, Kishida dovrebbe partecipare alla discussione promossa da alcuni Paesi circa una pace da raggiungere in Ucraina. Alla conferenza elvetica non è stata invitata a partecipare la Federazione Russa rendendo con ciò l’evento una parata inutile alla quale si sono già sottratte numerosissime nazioni.
In ambito militare, martedì scorso, il Ministero della Difesa ha dichiarato morti i sette militari vittime di una collisione tra due elicotteri avvenuta in aprile. Soltanto il corpo di uno degli otto occupati totali dei due velivoli è stato recuperato.
Il dieci giugno si sono incontrati Masaki Fukasawa, capo dell’Agenzia per le Acquisizioni, la Tecnologia e la Logistica del Giappone ed il sottosegretario alla Difesa con delega alle acquisizioni degli Stati Uniti, William LaPlante i quali hanno confermato la volontà dei due Paesi di costruire un gruppo di lavoro per la produzione congiunta di missili ed altri equipaggiamenti.
Frattanto, lo scorso mercoledì, interrogato dal deputato comunista Keiji Kokuta, il viceministro alla Difesa Makoto Oniki ha dichiarato che dal dicembre 2022, quando vennero approvati i tre documenti sulla sicurezza nazionale, ad oggi sono state effettuate 19 esercitazioni congiunte (16 tra Giappone e Stati Uniti; 2 tra Giappone, Corea del Sud e Stati Uniti ed una tra Giappone, USA e Francia) che hanno visto la partecipazione di bombardieri strategici nucleari B-52.
Le esercitazioni, in numero molto maggiore con il passato “sono una cosa terribile poiché siamo l’unico Paese ad aver subito bombardamenti atomici in guerra” ha affermato Kokuta il quale ha anche chiesto il non acquisto da parte del Sol Levante di caccia F35A i quali anch’essi possono trasportare ordigni nucleari.
In economia, per il periodo gennaio-marzo, il PIL annualizzato si è contratto dell’1,8%. A determinare il dato sono stati un rallentamento della domanda interna e delle esportazioni (-5%).
Sempre in campo macroeconomico, l’avanzo delle partite correnti di aprile è stato pari a 2.050 miliardi di yen. A trainare il dato sono stati gli investimenti esteri diretti e gli introiti dalle filiali estere di società nipponiche.
Venerdì, la Banca del Giappone ha deciso, al termine della due giorni del proprio tavolo direttivo, di ridurre gli acquisti dei titoli orientandosi verso una normalizzazione delle proprie politiche monetarie. Ad oggi, l’istituto di emissione acquista 6.000 miliardi di titoli al mese.
Nella stessa giornata, lo yen ha subito un nuovo calo rispetto al dollaro scendendo a quota 158.
Tra le imprese, i fallimenti di maggio sono cresciuti del 42,9% rispetto allo stesso mese del 2023 raggiungendo quota 1.009. Si tratta della prima da undici anni a questa parte che il numero di fallimenti ha superato i 1.000. Con questa tendenza, secondo i dati forniti da Tokyo Shoko Research, i fallimenti supereranno quest’anno quota 10.000. A generare questo alto numero di chiusure sono stati l’aumento dei costi delle materie prime e la fine dei prestiti a tasso bassissimo o pari a zero che erano stati offerti dall’esecutivo nel corso della pandemia.
Martedì, intanto, l’esecutivo ha pubblicato la bozza del proprio libro bianco sulle politiche economiche da qui al 2030 nel quale è stata affermata la necessità di utilizzare “tutti gli strumenti” affinché si realizzino aumenti dei salari (con un minimo orario di 1.500 yen da attuarsi prima del 2030) ed una crescita del PIL pari almeno all’uno per cento nonostante il calo della popolazione.
Riaffermato, sul fronte energetico, l’uso delle rinnovabili e del nucleare “al loro massimo” stante l’attuale tensione internazionale ed i suoi riflessi sulle importazioni di petrolio, gas e carbone. Il rapporto, presentato al Consiglio per le Politiche Economiche e Fiscali dovrebbe essere reso definitivo entro fine giugno.
Il 12 giugno, il Forum Economico Mondiale ha pubblicato la classifica sul divario di genere del 2024. Su 146 Paesi censiti, il Sol Levante si è piazzato 118°: ultimo tra i Paesi maggiormente sviluppati. Lo scorso anno, il Giappone si era piazzato 125°.
Nell’indice che misura le disparità economiche, il Sol Levante si è piazzato 120° migliorando di tre posizioni rispetto al 2023. Nella classica che rileva il divario tra i sessi in campo politico si è assistito al miglioramento più consistente: dal 138° posto del 2023 al 113°.
In agricoltura, la competente commissione della Camera dei Consiglieri ha approvato, lo scorso 13 giugno, con i voti di PLD, Nuovo Komeito e Partito della Restaurazione e con la contrarietà di PCG e PCD, una norma sull’approvvigionamento alimentare che prevede, potenzialmente, sanzioni agli agricoltori che – in casi conclamati di carenza di riso, soia ed altri prodotti essenziali contemporanee a situazioni di emergenza quali problemi sulle rotte marittime – non realizzassero piani per il miglioramento della produzione o non si adeguassero a quelli già predisposti. Per la parlamentare del PCG Tomoko Kami, la norma violerebbe l’articolo 22 della Costituzione.
Il giorno successivo la norma è stata approvata dalla plenaria della Camera alta con i voti favorevoli di PLD, Nuovo Komeito e Partito della Restaurazione ed i voti contrari di PCG, PCD e PDP.
Nella mobilità, lunedì, l’attività degli ispettori del Ministero dei Trasporti si è espansa da Toyota, Yamaha e Suzuki Mazda anche in Honda. Le ispezioni seguono a delle falsificazioni sui test di certificazione dei veicoli. Nel caso di Honda, ad essere coinvolti sono 22 modelli prodotti tra il 2009 ed il 2017.
La numero uno del Partito Comunista, Tomoko Tamura, è intervenuta in parlamento per lamentare non soltanto le frodi commesse da Toyota ma anche il fatto che i lavoratori dello stabilimento di Ohira sono stati costretti a prendere delle ferie a causa della sospensione della produzione di alcuni modelli.
“Per garantire il 100% degli stipendi dei lavoratori distaccati in ferie le aziende automobilistiche dovrebbero coprire i costi necessari e garantire che i loro contratti di consegna non vengano annullati” ha affermato Tamura.
Nella telefonia, con il voto della Camera dei Consiglieri è stata approvata in via definitiva una norma che vieterà ai grossi gruppi quali Apple e Google di impedire che applicazioni di aziende concorrenti non possano essere vendute sulle proprie piattaforme nonché di posizionare i servizi dei concorrenti dietro ai propri sui motori di ricerca da questi gestiti. La legge entrerà in vigore nel 2025 e prevede forti sanzioni basate sul fatturato direttamente ottenuto in virtù di posizioni dominanti.
In un comunicato Apple si è detta “preoccupata per l’impatto che la legge avrà sui consumatori giapponesi e per l’esperienza sicura e privata dell’iPhone che i nostri utenti si aspettano”.
Sempre mercoledì, Toshiba ha comunicato che investirà, da qui al 2027, circa 100 miliardi di yen nella produzione di semiconduttori. L’azienda prevede di aumentare la produzione negli impianti di Ishikawa ed Hyogo nonché in Tailandia.
Nell’intrattenimento, Sony Pictures Entertainment ha comunicato l’acquisizione della catena Alamo Drafthouse Cinema. La società statunitense, fondata nel 1997, opera in 35 comuni ed i propri cinema offrono anche servizio bar.
Chiudendo con i servizi postali, le Poste del Giappone hanno annunciato, lunedì scorso, che saranno aumentate, dal primo ottobre, le tariffe per le lettere di dimensioni standard che passeranno da 84 a 110 yen mentre spedire una cartolina costerà 85 contro i 63 di oggi. Si tratta del primo aumento da trent’anni a questa parte.
(con informazioni di cdp-japan.jp; jcp.or.jp; mainichi.jp)
Ha collaborato con gctoscana.eu occupandosi di Esteri.