In politica interna, è iniziata, martedì scorso, la campagna elettorale per le elezioni suppletive che porteranno al rinnovo – il 28 aprile – di tre seggi della Camera dei Rappresentanti. I collegi ove si voterà saranno a Tokyo, a Nagasaki ed a Shimane. A Tokyo ed a Nagasaki il PLD non presenterà candidati. Nel primo caso, ove il titolare, il liberal-democratico Yaichi Tanigawa, si era dimesso dopo essere coinvolto nello scandalo dei fondi neri, a scontrarsi saranno un candidato del PCD ed uno del Partito dell’Innovazione.
Nel secondo, il seggio si è liberato dopo le dimissioni di Tsukasa Akimoto, finito al centro di uno scandalo di corruzione legato alla promozione della norma che ha portato all’approvazione dei casinò.
A Shimane, ove il seggio era occupato da Hiroyuki Hosoda, morto in novembre, i due candidati principali saranno del PLD e del PCD.
A Tokyo, si rinnoverà anche il municipio Koto in seguito ad uno scandalo (che ha portato alla condanna del parlamentare PLD Mito Kakizawa) legato alla violazione delle norme elettorali. In questo caso, il principale candidato sarà Hirotada Ototake il quale è appoggiato dal partito della Governatrice, Yuriko Koike, e dal Partito Democratico per il Popolo.
Lo stesso giorno, il Partito Liberal-Democratico ha respinto la richiesta di Ryu Shionoya, l’attuale capo della corrente, in via di scioglimento, che fu di Shinzo Abe, a che la sua posizione venisse riconsiderata in maniera “leale”. La commissione disciplinare del PLD ha infatti invitato il parlamentare a lasciare il partito.
Sono state intanto annunciate le elezioni che porteranno al rinnovo dell’assemblea della Prefettura di Okinawa: si voterà il 16 giugno. PLD e Nuovo Komeito, ignorando il fatto che il governo centrale ha continuato a tagliare i trasferimenti pubblici all’ente (nel 2024 si avranno 82,3 miliardi in meno rispetto al 2014), incolpano la giunta prefettizia per gli aumenti delle tariffe dell’acqua che scatteranno in ottobre. Il consigliere prefettizio di maggioranza Keiyu Shimbuku, ha sottolineato come il 48% dell’aumento della tariffa sia dovuto proprio alla riduzione dei trasferimenti mentre l’11% è dovuto alle spese di depurazione che si sono rese necessarie a seguito dell’inquinamento da PFOS prodotto dalle forze armate USA dislocate nell’area.
Circa la legge sulla sicurezza economica, intervenendo in plenaria della Camera dei Consiglieri, il senatore costituzional-democratico Hideya Sugio ha espressamente sostenuto che la rapida approvazione della norma – la quale estende i controlli e la raccolta di informazioni su numerosi cittadini privati (“migliaia ma non decine di migliaia” secondo la ministra alla Sicurezza Economica, Sanae Takaichi) che hanno a che fare con brevetti, innovazioni e ricerche scientifiche e che fissa sanzioni che possono giungere a cinque anni di carcere per la cessione di informazioni economiche coperte da riservatezza – sia stato un regalo al Presidente Biden prima della partenza di Kishida negli Stati Uniti. Non è un mistero, infatti, che gli USA hanno intenzione di utilizzare le industrie ed il personale giapponese nella produzione di armamenti o di prodotti tecnologici e chiedevano un’adeguata protezione per le informazioni che saranno maneggiate nell’Arcipelago.
Sugio ha poi affermato che, almeno dal secondo governo Abe in poi, la maggioranza abbia ristretto sempre di più gli spazi di discussione togliendo poteri alla Dieta e spostandoli – nei fatti anche se non in diritto – sull’esecutivo.
Contro la norma, nonché contro la partecipazione del Giappone ad un progetto congiunto per lo sviluppo di caccia e per maggiore chiarezza sullo scandalo dei fondi neri, in 900 hanno manifestato, il 19 aprile, nei pressi della sede della Camera dei Rappresentanti.
Nel diritto familiare, la Camera dei Rappresentanti ha approvato, un disegno di legge che introduce, come normalità, l’affido condiviso dei figli in caso di divorzio. Se approvata dalla Camera dei Consiglieri, la norma entrerà in vigore nel 2026. Il testo approvato alcuni emendamenti del Partito dell’Innovazione e del Partito Costituzionale Democratico.
Frattanto, la Camera dei Rappresentanti ha approvato, lo scorso venerdì, una norma, la quale passa adesso all’esame della Camera dei Consiglieri, che mira al contrasto del crollo demografico. La norma estende i sussidi anche per i figli di età compresa tra i 16 ed i 18, rimuovendo i limiti di reddito, e raddoppia il contributo, portandolo a 30.000 yen al mese, per i figli dal terzo in poi.
Per coprire le spese, i fondi necessari saranno tolti da altre voci di bilancio riguardanti la sicurezza sociale. A favore hanno votato PLD e Nuovo Komeito e contro le forze progressiste.
“Il bilancio per il sostegno e l’assistenza all’infanzia può essere garantito rivedendo il sistema fiscale e riducendo il bilancio della difesa, chiedendo alle grandi aziende d ai ricchi di pagare la loro giusta quota di tasse” ha affermato, a nome del PCG, Chizuko Takahashi.
Circa la tessera “My number”, il codice fiscale che dovrebbe assorbire la tessera del sistema assicurativo sanitario pubblico, è emerso come, per i minori, il tasso di utilizzo è inferiore al 5%. Nonostante ciò l’obiettivo del governo è quello di giungere ad un’abolizione della tessera del sistema assicurativo pubblico ed il ministro con delega alla Digitalizzazione, Taro Kono, ha inviato una lettera a diversi parlamentari liberal-democratici invitandoli a contattare i propri sostenitori affinché scrivano alle strutture sanitarie che non accettano “My number” (principalmente a causa dei costi connessi alla lettura delle nuove carte).
In campo alimentare, la senatrice del Partito Comunista, Tomoko Kami, intervenendo in sede di commissione Bilancio della Camera dei Consiglieri ha chiesto, alla luce della recente tragedia che ha visto protagonista Kobayashi Pharmaceutical, ha chiesto l’abolizione delle definizioni circa la “funzionalità” di determinati cibi. Tali definizioni, come sottolineato da Kami, erano vietate fino al 2012 ma, a seguito di pressioni statunitensi ed a sei mesi dal ritorno del PLD al governo, furono nuovamente consentite.
Sul nucleare, TEPCO ha iniziato, lunedì scorso, a portare combustibile nucleare all’interno del settimo reattore della centrale di Kashiwazaki-Kariwa (Niigata) dopo che l’Agenzia Regolatrice per il Nucleare ha dato il via libera alla riattivazione dell’impianto. Il Governatore della Prefettura, Hideyo Hanazumi, non ha ancora concesso il proprio assenso alla riattivazione.
Sempre in quest’ambito, il Governatore della Prefettura di Saga, Yoshinori Yamaguchi, ha comunicato l’indisponibilità della propria giunta ad accettare la presenza nel comune di Genkai di un deposito definitivo per scorie radioattive. Diverse realtà locali, attratte dai sussidi del governo, avevano chiesto al consiglio comunale di candidare il comune ad ospitare un grande deposito di scorie. Il parere della Prefettura è vincolante nel processo di selezione del sito.
Frattanto, l’Ufficio di Gabinetto ha reso noti i dati sui danni alla viabilità prodotti dal terremoto del primo gennaio. Il rapporto mostra come 32 località poste entro 30 chilometri dalla centrale di Shika hanno visto le strade previste per l’evacuazione in caso di disastro nucleare con interruzioni. 14 le località isolate per l’impraticabilità di vie di fuga marittime.
In campo demografico, secondo recenti stime diffuse dall’Istituto Nazionale di Ricerca su Popolazione e Sicurezza Sociale, il numero di famiglie di ultrasessantacinquenni composte da un unico individuo saranno, per il 2050, pari a 10.840.000 e cioè il 20,6% del totale. Al 2020, tali famiglie erano 7.380.000 e rappresentavano il 13,2% del totale.
Per il 2050, il numero di nuclei di una sola persona – a prescindere dall’età – saranno oltre il 44% del totale (23.300.000 in termini assoluti) portando la media del numero di componenti delle famiglie ad 1,92. A determinare questo dato è l’altissimo numero di persone (il 59,7% degli uomini, contro il 33,7% del 2020, ed il 30,2%, contro l’11,9% di quattro anni fa) che si stima non si sposeranno.
Ad Osaka, il Governatore della Prefettura, il reazionario Hirofumi Yoshimura, ha annunciato che saranno “circa 40” e non 60, secondo quanto previsto inizialmente, le nazioni che costruiranno un proprio padiglione per l’Esposizione che si terrà nella città nel 2025. Oltre agli enormi di realizzazione, l’Esposizione ha attratto le critiche per una serie di enormi sottovalutazioni circa la tenuta dei suoli sui quali si realizzerà gran parte dell’evento.
A Tokyo, la Prefettura Metropolitana ha annunciato che nell’area che fu occupata dal mercato del pesce di Tsukiji sorgerà uno stadio da 50.000 posti. A costruire l’impianto sarà un consorzio di 11 imprese guidate da Mitsui Fudosan.
A Niigata, la locale Corte Distrettuale ha ordinato a Resonac Holdings, una volta nota come Showa Denko, di risarcire, con 4 milioni per ciascuno, 26 persone vittime di malattie derivanti da contaminazioni di mercurio. I 26 non erano stati, fino ad ora, riconosciuti come beneficiari dei risarcimenti previsti dalla legge del 2009. I ricorrenti erano complessivamente 47.
In politica estera, lo scorso lunedì, mediante il Segretario Generale del Gabinetto, Yoshimasa Hayashi, ha affermato la disponibilità del Giappone ad impegnarsi nel dialogo sul fronte mediorientale.
Il Sol Levante ha discreti rapporti economici con l’Iran ma non ha la possibilità né la volontà di allontanarsi da un alleato strategico degli USA. Lo scorso 16 aprile, la ministra Kamikawa, ha avuto colloqui telefoni con gli omologhi di Iran, Hossein Amir Abdollahian, ed Israele, Israel Katz.
Martedì è intanto uscito il rapporto annuale sulla diplomazia del Sol Levante. Nel rapporto, si afferma la volontà di costruire una “reciprocamente vantaggiosa basata su interessi strategici comuni” con la Cina la quale, però, rappresenta “la sfida strategica più grande e senza precedenti” per il Giappone. Consueti i riferimenti a presunte volontà cinesi di “alterare lo status quo” nelle acque ove, al contrario, è proprio il Giappone che sta lavorando per ostacolare gli interessi della RPC.
“Durante il loro incontro a San Francisco lo scorso novembre, i leader di Cina e Giappone hanno riaffermato l’impegno a promuovere globalmente una relazione strategica di reciproco vantaggio ed hanno fornito una guida politica cruciale per il miglioramento delle relazioni bilaterali. Il Giappone, nel suo Diplomatic Bluebook 2024, ha fatto ricorso alle stesse vecchie false accuse contro la Cina ed alla montatura circa un minaccia cinese. Ci opponiamo fermamente a tutto ciò ed all’ingerenza del Giappone negli affari interni della Cina. Esortiamo il Giappone a cambiare la sua linea di condotta sbagliata, a smettere di alimentare lo scontro tra blocchi, ad impegnarsi veramente nella promozione di una relazione strategica di reciproco vantaggio con la Cina ed a lavorare per costruire una relazione Cina-Giappone costruttiva e stabile che sia adatta alla nuova era” ha commentato, da Pechino, il Portavoce del dicastero degli Esteri della RPC, Lin Jian.
Il rapporto afferma poi la necessità di costruire migliori relazioni con la Corea del Sud (“più necessarie che mai”), Paese che, con la presidenza Yoon, ha abbandonato molte delle posizioni di affermazione della dignità personale che avevano caratterizzato la presidenza Moon. Purtuttavia, il rapporto continua a definire le isole Dokdo, chiamate Takeshima dai nipponici, come “territorio afferente” il Giappone.
“Il governo protesta fortemente contro le ripetute ed ingiuste rivendicazioni territoriali del governo giapponese sulle Dokdo – le quali sono chiaramente nostro territorio tanto storicamente quanto geograficamente e secondo il diritto internazionale – contenute nel Diplomatic Bluebook pubblicato il 16 aprile, ed esorta (il Giappone) a ritirarle immediatamente” ha commentato il Portavoce del ministero degli Esteri di Seul, Lim Soo-suk il quale ha aggiunto che tali rivendicazioni non avranno alcun impatto circa la sovranità coreana sugli isolotti.
Riaffermata, anche quest’anno, la preoccupazione per la politica della Federazione Russa contro la quale andrà rafforzata la cooperazione con la NATO, gli USA e l’Australia.
Approfondimento della cooperazione bilaterale Giappone-Repubblica di Corea e trilaterale, con gli USA, è stata auspicata nel corso di un colloquio telefonico avvenuto lo scorso mercoledì tra Kishida il Presidente coreano Yoon.
Nelle stesse ore, i ministri delle Finanze della RdC, del Giappone e degli USA, Choi Sang-mok, Shunichi Suzuki e Janet Yellen, si sono incontrati a Washington per discutere del preoccupante deprezzamento di yen e won. L’incontro si è concluso con un nulla di fatto salvo impegni a “guardare da vicino i movimenti dei mercati”.
Tornato a Tokyo dagli USA, il premier Kishida, rispondendo al deputato Kentaro Genma del PCD, si è detto soddisfatto del nuovo ruolo, sempre più importante, del Giappone quale alleato degli Stati Uniti (o, per meglio dire, come fidato esecutore delle sue volontà in Asia) ed affermato di non prevedere un aumento del numero di membri delle Forze di Autodifesa ma di impegnarsi per un miglioramento delle loro capacità. Una linea di sostanziale accordo con il PLD circa il rapporto con gli USA è stato espresso da Genma.
La dichiarazione congiunta firmata da Biden e Kishida negli USA ha posto le FA al servizio sostanziale degli interessi statunitensi ha commentato, intervenendo in parlamento, il parlamentare comunista Seiken Akamine per il quale “il Giappone e gli Stati Uniti stanno lavorando insieme per attaccare le basi nemiche”. Akamine, commentando poi le parole dell’ambasciatore statunitense a Tokyo, Rahm Emanuel, il quale ha messo in connessione la cooperazione nippo-statunitense con il sostegno a Taiwan, ha detto che “questa è chiaramente una violazione della Costituzione, poiché incarna l’esercizio del diritto all’autodifesa collettiva e presuppone che Okinawa diventi un campo di battaglia”.
In campo militare, contro i recenti pronunciamenti della magistratura che hanno chiuso alla Prefettura la strada per bloccare la costruzione della nuova base USA di Henoko, in 1.800 hanno manifestato, lo scorso 14 aprile, nella città di Nago, comune che dovrà ospitare l’ennesima servitù militare nella più meridionale delle Prefetture nipponiche.
“Il nostro sincero desiderio è quello di non permettere mai più che Okinawa torni ad essere un campo di battaglia è la cosa più grande che possiamo fare per il nostro futuro” ha affermato il Governatore, Denny Tamaki, il qualle ha poi sottolineato come la determinazione dei cittadini abbia bloccato sul nascere il tentativo del Ministero della Difesa di trasformare un ex campo da golf di Uruma in un poligono per le Forze di Autodifesa.
Il 18 aprile, il gruppo di coordinamento delle associazioni che si oppongono alla ricerca scientifica in campo militare ha rilasciato una dichiarazione contro il “Sistema di promozione della ricerca sulle tecnologie di sicurezza” lanciato dall’Agenzia per gli equipaggiamenti del Ministero della Difesa ed invitato le università a non fare domanda di finanziamento. Il numero di richieste di finanziamento è sempre stato contenuto ma è in aumento: nel 2017 erano 10 ma lo scorso anno sono salite a 23.
In economia, lo yen ha continuato, nelle ultime due settimane, ad attestarsi su livelli piuttosto bassi sul dollaro. La moneta nipponica ha toccato quota 153 il 10 ed 11 aprile (livelli più bassi da 34 anni a questa parte) ed è ulteriormente cresciuto, il 15 aprile, a 154.
L’undici aprile, il ministro delle Finanze, Shunichi Suzuki, ha nuovamente ribadito che “tutte le opzioni” sono sul tavolo al fine di contenere il crollo dello yen. La promessa è stata poi ribadita lo scorso lunedì.
Sempre in campo macroeconomico, l’avanzo delle partite è cresciuto, in febbraio, del 20,2% rispetto allo stesso mese del 2023 per complessivi 2.640 miliardi di yen.
Il deficit nel settore merci è stato pari a 280,9 miliardi di yen in virtù, prevalentemente, delle esportazioni di auto. Le esportazioni totali sono stati pari a 8.100 miliardi di yen (+5,5%) mentre le importazioni sono aumentate dell’1,4% per complessivi 8.380 miliardi.
L’avanzo primario è stato pari a 3.310 miliardi (-4,2%). Il surplus nel comparto viaggi (cioè la differenza di quanto hanno speso i nipponici all’estero e gli stranieri in Giappone) è raddoppiato rispetto all’anno precedente per complessivi 417,1 miliardi.
A febbraio, gli stranieri che hanno visitato l’Arcipelago sono stati 2,79 milioni: +89% rispetto a febbraio 2023.
Sempre nel turismo, il numero di stranieri che si sono recati nell’Arcipelago nel mese di marzo ha superato per la prima volta i 3 milioni (per la precisione 3.080.000). Il dato segna un +69,5% rispetto allo stesso mese del 2023.
La nazionalità più presente è stata quella sudcoreana (663.100) seguita dai taiwanesi (484.400).
Record, per il periodo gennaio-marzo, anche del denaro speso dai visitatori stranieri nel Paese: 1.750 miliardi di yen. Questi numeri fanno ben sperare circa un possibile avvicinamento, o persino superamento, del 2019 quando il numero di stranieri che visitarono il Sol Levante non fu lontano dei 32 milioni.
Nell’anno fiscale del 2023, intanto, il deficit commerciale del Giappone si è ridotto del 70% rispetto all’anno precedente per complessivi 5.890 miliardi di yen. A determinare il dato è stato il maggior contenimento dei costi dell’energia, quasi interamente gravanti sulle importazioni, e le sostanziose esportazioni di vetture e componenti per auto verso gli Stati Uniti.
Le importazioni sono cresciute del 3,7% per complessivi 102.900 miliardi mentre le importazioni sono diminuite del 10,3% per complessivi 108.790 miliardi.
La crescita dei prezzi all’ingrosso, intanto, nell’anno fiscale 2023 è stata del 2,3% rispetto al 2022. Il dato è significativamente più basso dall’anno precedente quando l’inflazione toccò quota 9,5%. A determinare il contenimento della crescita dei prezzi hanno contribuito anche i sussidi per le bollette elettriche e del gas ed il minore aumento dei prezzi di acciaio e ferro che sono cresciuti dello 0,9% contro il 24% del 2022.
L’inflazione al consumo, invece, per il mese di marzo, è stata del 2,6% (del 2,9% escludendo alimenti freschi ed energia). Aumentati, del 4,6 e dell’1,9%, gli alimenti a lunga scadenza ed i beni durevoli, mentre sono calati dello 0,6% i costi dell’energia.
Venerdì, il Governatore della Banca del Giappone, Kazuo Ueda, ha affermato che i tassi d’interesse saranno “molto probabilmente” aumentati qualora l’inflazione dovesse continuare ad aumentare.
Frattanto Nissan Motor è stata rimossa dall’esecutivo dalla lista delle aziende che possono beneficiare di sconti fiscali concessi alle società che aumentano i salari dopo che l’antitrust nipponica aveva emanato un avviso circa la riduzione, illegale, di compensi a molti dei propri fornitori. La riduzione dei pagamenti, per 3 miliardi di yen in due anni, è stata valutata dalla Commissione per il Commercio Equo come abuso di posizione dominante.
L’azienda, a causa di una relativa contrazione delle vendite e di un aumento dei costi di produzione, ha rivisto, venerdì scorso, le previsioni di profitto per l’anno fiscale 2023 che passano da 390 a 370 miliardi di yen.
Nell’informatica, la statunitense OpenAI – azienda nota per aver sviluppato il chatbot ChatGPT – ha aperto, lo scorso 15 aprile, a Tokyo la prima sede in Asia. Lo scorso anno, l’amministratore delegato dell’azienda, Sam Altman, aveva incontrato nella capitale nipponica il premier Kishida.
Un piano di investimenti in Giappone da 8 miliardi di dollari è stato annunciato, lo scorso 17 aprile, dalla statunitense Oracle. Gli investimenti si concentreranno nelle infrastrutture cloud e nell’intelligenza artificiale.
Investimenti negli USA invece per Fujifilm. Proprio nel corso della visita di Kishida negli Stati Uniti, l’azienda ha comunicato di voler espandere la propria fabbrica in Carolina del Nord che è specializzata nella produzione farmaceutica. L’investimento nella Fujifilm Diosynth Biotechnologies sarà pari a 1,2 miliardi di dollari creando oltre 600 posti di lavoro.
Sempre in Carolina del Nord, Kishida ha visitato il sito ove sorgerà un impianto per la produzione di batterie che sarà costruito nello Stato da Toyota Motor. L’azienda giapponese ha investito negli USA oltre 13,9 miliardi di yen ed impiegherà oltre 5.000 dipendenti.
Sempre negli USA, oltre il 98% degli azionisti di U.S. Steel ha votato a favore della proposta di acquisizione dell’azienda da parte di Nippon Steel. All’acquisizione si oppongono tanto l’attuale Presidente statunitense quanto l’altro maggiore candidato.
Proprio mercoledì scorso, nel corso di un comizio elettorale, Joe Biden si è nuovamente impegnato a bloccare l’acquisizione dell’azienda da parte dei nipponici.
Nell’edilizia, i prezzi degli appartamenti di nuova costruzione a Tokyo e nelle Prefetture limitrofe sono cresciuti, nel 2023, del 9,5% toccando una media pari a 75,66 milioni di yen. Per la prima volta, inoltre, i prezzi nei 23 municipi della città di Tokyo hanno superato i 100 milioni (er la precisione 104,6 milioni) con un +5,7% rispetto al 2022. A determinare l’aumento dei prezzi vi sono i maggiori costi di costruzione determinati da aumenti dei costi dei materiali nonché l’aumento degli spazi destinati alle attività economiche che sottraggono aree potenzialmente residenziali.
Nelle tre Prefetture che formano con Tokyo la grande area metropolitana della capitale, Kanagawa ha visto un aumento del 12,6% (per una media ad unità abitativa pari a 61,45 milioni), dell’11,9% a Chiba (50,67 milioni di media) mentre sono scesi del 4,8% a Saitama ove un nuovo appartamento costa in media 48,90 milioni.
Chiudendo con l’agricoltura, il 18 aprile, la commissione per l’agricoltura, la silvicoltura e la pesca della Camera dei Rappresentanti ha approvato – con i voti della maggioranza e di Nippon Ishin no kai – un progetto di riforma, il quale passerà adesso all’esame della plenaria, del testo unico che regola il settore. Bocciati gli emendamenti presentati dal Partito Costituzionale Democratico. Sostenendo le proposte del proprio partito, la senatrice Emi Kaneko ha affermato che “è necessario abbandonare la politica neoliberista di trasformazione dell’agricoltura e spostare la direzione verso la creazione e la valutazione di misure per stabilizzare l’agricoltura” e cioè un sistema di sussidi volti a far crescere l’autosufficienza alimentare ed uno di prezzi controllati che faccia fuoriuscire, almeno parzialmente, l’agricoltura dalle esclusive logiche di mercato.
Anche il deputato comunista Takaaki Tamura ha sottolineato come l’autosufficienza alimentare – la quale toccava quota 73% nel 1965 ed è oggi al 38% – non sia più tra gli obiettivi, nemmeno quelli che rimangono sulla carta, della maggioranza.
Tra i problemi maggiori che l’agricoltura giapponese affronta vi è l’elevatissima età media degli agricoltori (superiore ai 60 anni), l’abbandono di molti suoli agricoli e la concorrenza, sempre più incentivata dai governi del PLD succedutisi dal 2012 ad oggi, da parte di produzioni straniere.
Proprio Tamura ha sottolineato come i dazi sulle importazioni di carne bovina erano del 38,5% nel 2019, sono scese al 26,6% nel 2020 e scenderanno al 9% nel 2033 mentre nel settore del riso, le importazioni hanno raggiunto il 10% del consumo nazionale (770.000 tonnellate).
“La metà di quel riso è prodotta negli Stati Uniti. Dobbiamo porre fine alla nostra dipendenza anormale dalle importazioni, la quale fa perdere la speranza agli agricoltori, ed al nostro servile accodamento agli Stati Uniti” ha affermato Tamura.
Il giorno successivo, il disegno di legge è stato approvato, in prima lettura dalla Camera dei Rappresentanti.
(con informazioni di mofa.go.jp; fmprc.gov.cn; yna.co.kr; oracle.com; jcp.or.jp; cdp-japan.jp; mainichi.jp)
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