Anche la Camera dei Consiglieri terrà, la prossima settimana, un proprio comitato per l’etica volto ad indagare lo scandalo dei fondi neri creati da correnti del Partito Liberal-Democratico. Ad preannunciare la cosa, la quale segue le pressanti richieste da parte del Partito Costituzionale Democratico, è stato il capogruppo del PLD alla Camera alta, Masaji Matsuyama. La decisione di tenere il comitato è stata presa ufficialmente l’otto marzo ed il PCD ha depositato la richiesta di sentire 32 senatori liberal-democratici coinvolti nello scandalo.
Frattanto, lo scorso lunedì, il Segretario del Partito Comunista, Akira Koike, ha chiesto che la commissione istituita alla Camera dei Rappresentanti, ascolti l’ex ministro all’Istruzione Hakubun Shimomura il quale, a gennaio, aveva sostanzialmente ammesso non soltanto di sapere dell’esistenza del fondo nero creato dalla sua corrente ma di aver discusso circa l’abolizione essendo pienamente conscio della sua illegalità. Purtuttavia, fino ad ora sono stati sentiti quattro dirigenti della disciolta corrente che non hanno mai chiarito circa il fatto di essere consapevoli dell’illegalità del fondo.
Intervenendo in parlamento, lo scorso 5 marzo, la Presidentessa del PCG, Tomoko Tamura, ha parlato di “crimine organizzato” in riferimento al PLD e di “seri sospetti di violazione delle legge elettorale” dato che i fondi neri sembrano aumentare prima delle elezioni per la Camera dei Consiglieri. Tamura ha poi sottolineato come l’acquisto di biglietti per le feste e le cene organizzate da correnti e parlamentari, od aspiranti tali, siano una “scappatoia” per raccogliere donazioni da aziende, anche da quelle che sono concessionarie di servizi pubblici e che quindi non possono finanziare partiti o politici.
Frattanto, martedì scorso, è emerso, dagli stessi bilanci – corretti – da questa presentati, che un’organizzazione prossima a Toshimitsu Motegi, Segretario e tra i pesi massimi del PLD, ha spostato – nei 14 anni precedenti il 2022 – complessivi 440 milioni di yen ad un’altra organizzazione facendo perdere le tracce di come siano stati spesi il 94% di essi. La differenza giuridica tra le due realtà è che le organizzazioni legate ai parlamentari debbono dichiarare tutte le spese superiori ai 10.000 yen mentre le associazioni classificate come “altre organizzazioni politiche” debbono dichiarare soltanto le spese superiori ai 50.000 yen.
Giovedì scorso, la commissione per la riforma interna istituita dal PLD ha definito la bozza di cambiamento dello statuto che trasformerà le correnti in “gruppi politici” (la sostanza del mutamento è messa in dubbio anche in Giappone). La bozza sarà sottoposta all’attenzione dell’assemblea annuale che si terrà entro questo mese.
Per quanto concerne i rapporti tra il ministro dell’Istruzione – dicastero sotto la cui responsabilità ricadono anche gli affari religiosi – Masahito Moriyama e la Chiesa dell’Unificazione, lo scorso giovedì, il senatore del Partito Costituzionale Democratico Hideya Sugio ha mostrato una fotografia che raffigurerebbe la firma del ministro in calce ad un documento di appoggio politico del culto al parlamentare che era impegnato nella campagna elettorale per il rinnovo della Camera bassa del 2021.
La firma “sembra simile alla mia. C’è un’alta possibilità che sia la mia” ha dichiarato il ministro trincerandosi poi subito dopo in un “non ricordo”. Moriyama inoltre non ricorda se la firma sia successiva, precedente o contemporanea alla nomina quale candidato da parte del PLD.
Nei trasporti, il senatore del PCG, Gaku Ito, è intervenuto, il sette marzo, in sede di commissione Bilancio della Camera alta per chiedere conto al ministro dei Trasporti circa le condizioni in cui versano le linee di bus del Paese. A fronte del taglio delle linee nell’area metropolitana di Tokyo, il ministro Saito ha ammesso che essa è dovuta alla carenza di autisti che sono passati dagli 82.634 del 2012 ai 74.340 del 2021. Il viceministro Ishihara ha anche riferito che, nel 2022, gli autisti di bus hanno lavorato, in media, 2.316 ore contro le 2.124 lavorate dalla media dei dipendenti di tutti gli altri settori mentre la media salariale è stata di 3.990.000 yen contro 4.970.000.
Nel welfare, il numero di nuclei che, nel 2023, ha chiesto sussidi per reddito è stato in crescita per il quarto anno di fila. I nuclei che hanno chiesto sussidi sono stati pari a 255.079: il 7,6% in più rispetto all’anno precedente ed il numero più alto dal 2013.
Nella sanità, lo scorso martedì, il ministro del Lavoro e della Salute, Keizo Takemi, ha annunciato che, per l’anno fiscale che inizierà ad aprile saranno cancellati i sussidi (quali quelli destinati alle medicine i quali coprivano tra il 90 ed il 70% dei costi) per i pazienti colpiti da COVID-19 e non sarà più richiesto alle strutture mediche di riservare un certo numero di posti letto per i pazienti che hanno contratto il SARS-CoV-2.
Il ministro ha anche assicurato la prossima approvazione di un farmaco antivirale sviluppato contro il SARS-CoV-2 da Shionigi & Co.
Sempre nella sanità, la stessa indagine utilizzata dal Ministero della Salute come base per tagliare, del 2-3%, i rimborsi per l’assistenza infermieristica a domicilio – a fronte dei margini guadagnati da questa che sono del 7,8% contro il 2,4% degli altri servizi – mostra come il 36,7% delle imprese siano in realtà in rosso.
Intervenendo in Camera dei Consiglieri, la senatrice del Partito Costituzionale Democratico Mari Takagi ha messo in luce come lo stipendio degli infermieri sia di quasi 70.000 yen al mese inferiore della media dei salari di tutti i settori e quello degli infermieri a domicilio sia addirittura di quasi 80.000 yen in meno. Anziché lavorare per far contrarre, indirettamente, i salari, Takagi ha sottolineato come i tempi di viaggio tra un utente e l’altro non sono rimborsati, se non parzialmente, dalle imprese e quindi lo stipendio è di fatto già tagliato.
Sul clima, l’Agenzia Meteorologia del Giappone ha espresso preoccupazione per il fatto che l’inverno compreso tra dicembre 2023 e febbraio 2024 sia stato il secondo di fila ad essere eccessivamente caldo. L’ultimo inverno è stato di 1,27 gradi più caldo della media degli inverni dal 1898 in poi.
In ambito nucleare, la Corte Distrettuale di Oita ha respinto, giovedì scorso, un ricorso proveniente da un gruppo di cittadini contro la riattivazione del terzo reattore della centrale, gestita dalla Shikoku Electric Power, di Ikata. Lo stesso giorno del pronunciamento di questa sentenza, i ricorrenti hanno depositato un appello presso l’Alta Corte di Fukuoka.
Sempre ad Oita, lo scorso 4 marzo, la rappresentanza delle cooperative che producono funghi shiitake ha comunicato di aver raggiunto un accordo negoziale con TEPCO che prevede il pagamento di 402 milioni di yen a 966 produttori in compensazione del danno d’immagine subito a causa del disastro occorso a Fukushima.
In campo criminale, l’Agenzia Nazionale di Polizia ha comunicato che, a dicembre 2023, il numero di truffe perpetrate mediante le reti sociali e denunciate sono state 369 contro le 204 di luglio. Enorme la quantità di denaro sottratta: 27,79 miliardi di yen.
In politica estera, la ministra nipponica, Yoko Kamikawa, ha incontrato, lo scorso 7 marzo, il titolare della diplomazia indiana, Subrahmanyam Jaishankar. Nel corso dell’incontro sarebbe emersa la volontà comune dei due Paesi di mantenere “un’area indo-pacifica libera ed aperta”.
“Oggi, il nostro incontro ci ha permesso di fare il punto su varie linee di impegno in corso, dall’ultimo dialogo svoltosi lo scorso luglio a Nuova Delhi. Abbiamo concordato sulla necessità di nuovi passi, molti dei quali ha parlato il mio collega, il Ministro, per rendere questo rapporto preparato a rispondere alle emergenti tendenze geopolitiche, geo-economiche e geo-tecnologiche nonché alle crescenti richieste dei popoli dei due Paesi di conoscersi meglio. […] Abbiamo fatto buoni progressi nelle nostre relazioni di difesa e sicurezza, che entrambi abbiamo accolto con favore. Oggi, proprio mentre ci incontriamo qui a Tokyo, l’esercito indiano sta conducendo esercitazioni congiunte con le Forze di Autodifesa giapponesi, nello Stato indiano del Rajasthan. I tre rami delle nostre Forze armate e della Guardia Costiera sono impegnati in modo produttivo con le loro controparti giapponesi e con maggiore facilità in virtù dell’accordo di partenariato reciproco recentemente operativo” ha dichiarato Jaishankar in conclusione del primo turno di colloqui del Dialogo Strategico dei Ministri degli Esteri India-Giappone auspicando poi una maggiore cooperazione militare nei settori dello spazio e del mondo cibernetico.
“Nella cooperazione economica, vediamo un grande potenziale per il salto quantico degli investimenti giapponesi in India, in particolare da parte delle PMI, mentre entriamo in un decennio di crescita decollante. Stiamo ancora una volta, come ha sottolineato il Ministro, cercando di realizzare il nostro obiettivo condiviso di 5.000 miliardi di yen in termini di investimenti complessivi. Il governo dell’India rimane impegnato nel miglioramento continuo del nostro ambiente infrastrutturale. Ho sottolineato l’importanza che attribuiamo alla tempestiva esecuzione di progetti di punta come la ferrovia ad alta velocità Mumbai-Ahmedabad, che è il primo progetto shinkansen dell’India Accogliamo con favore il ruolo di sviluppo del Giappone nel nord-est dell’India, che sarà cruciale nel trasformare la connettività e il paesaggio industriale di quella regione. Ne beneficeranno non solo i nostri due Paesi, ma anche, attraverso una rete di collegamenti, altri Paesi vicini. Abbiamo inoltre concordato di esplorare iniziative coordinate di partenariato per lo sviluppo da parte delle nostre agenzie nei Paesi terzi. Abbiamo anche concordato sulla necessità di lavorare insieme per migliorare la reciproca sicurezza economica e la resilienza delle catene di approvvigionamento adottando una visione strategica del commercio e della tecnologia. In questo contesto, abbiamo discusso le possibilità nell’ecosistema dei semiconduttori, nelle tecnologie verdi e nei pagamenti digitali sfruttando i nostri punti di forza complementari” ha poi proseguito il ministro il quale si è poi soffermato sulla cooperazione turistica, sullo scambio culturale e linguistico.
Pur facendo parte dei BRICS, l’India ha importanti relazioni economiche con il Sol Levante (in particolare, come ricordato, in campo infrastrutturale) ed ha in piedi, dai tempi dell’ultimo governo Abe, anche una crescente cooperazione militare.
Proprio in ambito militare, le spese sostenute dal Sol Levante per ospitare le forze armate statunitensi è stato pari a 852,2 miliardi di yen stanziati in finanziaria cui si sono sommati i 319,9 miliardi stanziati dal bilancio suppletivo di quell’anno. Le spese includono tutti i costi per ospitare i soldati nell’Arcipelago (da quelle idriche ai sussidi agli enti locali), le spese per il supporto alla loro logistica ed ai loro spostamenti nonché i costi per la costruzione della nuova base di Okinawa i cui costi, anche a causa della scelta di un sito inadatto, sono lievitati.
Proprio ad Okinawa, un gruppo di consiglieri prefettizi ha consegnato al viceministro Matsumoto una richiesta scritta di abbandono del progetto di trasformazione di un ex campo da golf sito ad Uruma in un campo di addestramento per le FA. I consiglieri hanno ricordato come il 70% delle servitù militari straniere gravi sulla sola Prefettura di Okinawa e come, ad appena 60 metri dal campo, si trovi una struttura utilizzata per attività destinate all’infanzia e non distante un sito naturalistico protetto (quello del monte Ishikawa).
Il sette marzo, una mozione contro la trasformazione del sito è stata approvata, all’unanimità, dall’assemblea prefettizia.
Lo scorso 6 marzo è stato nuovamente richiesto, questa volta alla Dieta dal parlamentare Yamazoe, lo stop al dispiegamento di velivoli Osprey dopo che il dicastero della Difesa degli Stati Uniti ha annunciato la ripresa dei voli di questi pericolosissimi mezzi che erano stati fermati, in tutto il mondo, dopo un incidente occorso, lo scorso novembre, nelle acque della Prefettura di Kagoshima che è costato la vita ad otto militari statunitensi.
Il ministro Kihara ha affermato, venerdì scorso, che la proposta di ripresa dei voli è effettivamente giunta a Tokyo ma che il riavvio delle attività degli Osprey non è stato ancora programmato.
Martedì, intanto, il premier è nuovamente intervenuto – questa volta in sede di commissione Bilancio della Camera dei Consiglieri – sul progetto dei caccia che il Sol Levante vuole sviluppare con Italia e Gran Bretagna. Il progetto, contrario all’articolo 9 della Costituzione nipponica nonché alla Dichiarazione di Potsdam, andrebbe incontro agli “interessi nazionali” del Giappone.
Il messaggio era diretto al Nuovo Komeito il cui Presidente, Natsuo Yamaguchi, nella medesima giornata ha affermato che guaderà con attenzione alle proposte del PLD e salutato con favore all’avvicinamento ricercato da Kishida. Nonostante i mal di pancia, appare scontato, come è accaduto nel corso di tutti questi anni, che il Nuovo Komeito voterà anche lo sviluppo e la futura esportazione di questo mezzo di morte.
In economia, stando a dati resi noti dal Ministero dello Finanze, lo scorso lunedì, le spese in contro capitale per il periodo ottobre-dicembre sono cresciute del 16,4% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. In termini assoluti, gli investimenti nei settori non finanziari sono stati pari a 14.480 miliardi.
Sempre in campo macroeconomico, l’avanzo delle partite correnti di gennaio è stato pari a 438,2 miliardi di yen.
Nei consumi, le spese delle famiglie di gennaio sono scese del 6,3% rispetto allo stesso mese del 2023: undicesimo mese di fila di calo. In termini assoluti, nuclei con due o più componenti hanno speso, in media, 289.467 yen. Con percentuali maggiori o minori, i cali hanno coinvolto quasi tutti i comparti di spesa.
Per un aumento dei salari, il sette marzo, in 2000 hanno manifestato presso la stazione Hibiya di Tokyo. La dimostrazione, convocata dal sindacato Zenroren, è, di fatto, l’avvio della campagna per i rinnovi contrattuali di primavera.
Zenroren, insieme ad una rete di associazioni e comitati di lotta, ha anche consegnato al parlamento 131.480 firme in calce ad una petizione che chiede l’istituzione di un salario minimo nazionale. A ricevere i sindacalisti sono stati un gruppo di parlamentari dell’opposizione.
Lo stesso giorno, davanti la sede di NTT, ha manifestato il Sindacato Giapponese dei Metallurgici e dell’Informazione e Telecomunicazioni. Oltre ad un aumento salariale, il sindacato chiede uno stop alla vendita delle azioni del colosso ancora in mano allo Stato.
“Il governo Kishida mira a vendere completamente le azioni di NTT per finanziare l’espansione militare quando dovrebbe assumersi la responsabilità dell’informazione e delle comunicazioni le quali sono infrastrutture critiche” ha dichiarato Ryoichi Miki.
Circa le emissioni, l’Agenzia per i Servizi Finanziari sta ipotizzando di obbligare le aziende quotate in Borsa a rendere note le emissioni prodotte dalle proprie catene di approvvigionamento. Un tavolo volto a dar forma compiuta alla proposta dovrebbe essere istituito il prossimo mese.
Sul fisco, Takaaki Tamura, intervenendo, lo scorso 28 febbraio, in commissione Finanze della Camera bassa, ha criticato il piano di riforma delle imposte sulle società che prevede tagli fiscali, da quest’anno, per 570 miliardi l’anno. Il ministro delle Finanze Suzuki ha riconosciuto che i tagli precedenti – i quali, ha ricordato Tamura, sono stati in media da 630 miliardi l’anno contro una media di 340 miliardi di investimenti – non hanno sortito gli effetti sperati e che “il governo condurrà una verifica” su tale politica.
Tamura ha poi sottolineato che i generosi tagli fiscali al settore dei semiconduttori dovrebbero essere pari a 1.900 miliardi di yen nei prossimi dieci anni.
A gennaio, intanto, i salari reali sono calati per il ventiseiesimo mese di fila. L’ultimo calo è stato dello 0,6% rispetto allo stesso mese del 2023. Il calo è stato limitato rispetto ai mesi precedenti per il contenimento della crescita dell’inflazione che pure ha morso, con i prezzi di gas ed elettricità cresciuti del 9,6%, quelli delle comunicazioni del 4,7% e quelli del settore assicurativo e finanziaria del 4,8%. I salari nominali sono cresciuti del 2% per complessivi 282.270 yen.
Nell’auto, Toyota Motor ha ripreso pienamente la produzione nelle 14 fabbriche presenti nell’Arcipelago la quale aveva subito svariate interruzioni a seguito dello scandalo sui dati di alcuni motori prodotti da una sua controllata.
Sempre in questo settore, la Commissione per il Commercio Leale, l’antitrust nipponica, ha emanato un avviso all’indirizzo di Nissan Motor circa la riduzione dei pagamenti a 36 subappaltatori per un mancato incasso da parte di questi ultimi pari a 3 miliardi di yen. La decisione di Nissan è reputata come un abuso di posizione dominante rispetto a realtà imprenditoriali significativamente più piccole.
In casa Bigmotor, in previsione della sua acquisizione, la società finanziaria Itochu ha reso noti alcuni punti del proprio piano di ricostruzione dell’azienda. Ad aprile, insieme al controllato fondo J-Will Partners, l’azienda di vendita di auto usate e di riparazioni finirà sotto l’ombrello di una società.
Itochu è già azionista di maggioranza in Tokyo Century, società di noleggio aiuto, e di Yanase & Co., azienda che importa auto di lusso nell’Arcipelago.
Nella robotica, Mitsubishi Electric inizierà a testare dei robot per la consegna in strada di cibi ordinati mediante la piattaforma Uber Eats. I test si svolgeranno dalle 10,00 alle 17,00 e coinvolgeranno le consegne operate da due ristoranti di Tokyo. Il mezzo misura 71 centimetri di lunghezza, 46 di larghezza e 60 di altezza; può viaggiare ad un massimo di cinque chilometri orari e può portare fino a 20 chilogrammi.
Nel turismo, il Governatore della Prefettura di Osaka, Hirofumi Yoshimura, ha affermato, mercoledì scorso, che l’ente starebbe pensando – in previsione dell’Expo di Osaka – di raccogliere delle tasse di soggiorno dai visitatori stranieri utilizzandone poi gli introiti per attenuare i disagi derivanti dall’eccessivo turismo. Ad oggi, la Prefettura raccoglie, per le camere dal costo di 7.000 yen in su, tra i 100 ed i 300 yen a notte.
Chiudendo con le telecomunicazioni, il dicastero delegato ha ordinato, martedì scorso, alla società LY, azienda proprietà del servizio di messaggistica Line, di proteggere meglio i dati dei propri clienti a fronte delle carenze riscontrate su Naver, azienda sudcoreana azionista di LY. A novembre vi fu una massiccia intrusione che coinvolse alcune centinaia di migliaia di informazioni di utenti privati ed aziende. “Chiediamo (a LY ndr) di assicurarsi che gli interessi dei propri utilizzatori siano protetti” ha dichiarato il ministro.
(con informazioni di mea.gov.in; jcp.or.jp; cdp-japan.jp; mainichi.jp; asahi.com)
Ha collaborato con gctoscana.eu occupandosi di Esteri.