Circa il 20% dei parlamentari del PLD, ben 85 persone, hanno riportato – almeno negli ultimi tre anni – dati non veritieri circa le entrate e le spese da loro sostenute nel corso dell’attività politica. A comunicare il dato è stato, martedì scorso, Hiroshi Moriyama, numero uno del consiglio generale del partito, presentando i risultati di un’inchiesta interna.
Lo stesso giorno, i quattro maggiori partiti dell’opposizione hanno chiesto di sentire, come testimone e nell’ambito di un’inchiesta parlamentare, Yoshitaka Ikeda (inquisito per non aver riportato fondi neri ottenuti dalla corrente Abe) e l’ex Segretario Generale del Gabinetto, Hirokazu Matsuno (per un periodo responsabile amministrativo della corrente che fu dell’ex premier).
Dati provenienti dall’inchiesta interna del PLD suggeriscono, intanto, che i primi fondi neri derivanti dalle feste di autofinanziamento potrebbero risalire ad almeno dieci anni fa.
Il rapporto afferma che almeno 32 deputati erano consapevoli del fatto che i fondi provenivano dalla corrente ed almeno 11 sapevano che le entrate non erano state inserite nei bilanci presentati dalle proprie segreterie.
Il rapporto “non dice nulla di importante ed è frutto di un’indagine sciatta” ha commentato il numero uno del Partito Costituzionale Democratico, Kenta Izumi.
“La gente non sarà soddisfatta finché non riveleremo chi ha dato le istruzioni” ha detto, il 14 febbraio il deputato comunista Shiokawa riferendosi ad una vera e propria linea di condotta che suggeriva ai parlamentari di non riportare entrate e uscite di fondi erogati dalle correnti. Il deputato ha chiesto che i membri più influenti della corrente Abe siano sentiti in parlamento come testimoni e registrato come, dallo stesso rapporto interno del PLD, i fondi neri siano più alti negli anni nei quali si sono tenute elezioni adombrando l’accusa che siano stati utilizzati anche per comprare pacchetti di voti.
Shiokawa ha mostrato come dal 1998 al 1999 le entrate del PLD sono cresciute di 3,6 volte. Proprio nel 1999 entrò in vigore una norma che limitava fortemente le donazioni ai partiti da parte delle aziende ma tale legge è stata aggirata anche mediante l’acquisizione di biglietti alle feste di autofinanziamento di partiti, correnti e singoli candidati. In risposta a tali donazioni, provenienti soprattutto da realtà iscritte a Keidanren, la confindustria nipponica, le maggioranze a guida PLD hanno abbassato l’imposta sui profitti delle aziende (dal 30 al 23,2%), aumentato (dal 5 al 10%) l’imposta sui consumi e riattivato (anche sulla spinta di donazioni, “a titolo privato”, effettuate da dirigenti delle imprese del settore) 12 centrali nucleari.
“Il nostro partito ha ripetutamente insistito nel vietare le donazioni da parte di aziende ed organizzazioni ed ha presentato un disegno di legge per vietarle completamente” ha dichiarato, stesso giorno, la neopresidentessa del Partito Comunista, Tomoko Tamura.
Il 16 febbraio, i rappresentanti di PCG, PCD e Nippon Ishin no Kai in sede di commissione per le questioni etiche della Camera dei Rappresentanti, hanno chiesto che 51 deputati del PLD siano sentiti in relazione alla vicenda.
Sempre nell’ambito degli scandali, lo scorso mercoledì, l’ex parlamentare del PLD Mito Kakizawa si è dichiarato colpevole nel processo che lo vede imputato di violazione della legge che regola le campagne elettorali. Kakizawa, già viceministro della Giustizia, è stato accusato di aver comprato o tentato di comprare pacchetti di voti investendo 2,8 milioni di yen nelle elezioni che hanno portato Yayoi Kimura alla guida del municipio Koto di Tokyo nonché di aver comprato spazi pubblicitari in rete nell’ambito della stessa campagna elettorale violando le rigide norme in materia.
Secondo quanto invece denunciato dal quotidiano comunista Akahata, l’ex Segretario Generale del Gabinetto, Matsuno, ha speso 46,6 milioni di yen nelle due settimane prima delle sue dimissioni prelevandole dai fondi riservati a disposizione dell’esecutivo. Il 13 febbraio, il sostituto di Matsuno, Yoshimasa Hayashi, ha riconosciuto che la cifra ed i tempi di spesa denunciati dal giornale sono fatti veri. Per le spese dei fondi assegnati alle segreterie di questi funzionari non sono richieste ricevute o giustificativi di sorta.
Sui rapporti tra PLD e Chiesa dell’Unificazione, nell’interrogazione al premier ed al ministro Moriyama effettuata da Shiokawa menzionata poco sopra, il parlamentare comunista ha chiesto al titolare dell’Istruzione (dicastero che si occupa anche degli affari religiosi) se avesse firmato una lettera di appoggio dal culto, aderendone al programma politico, in occasione delle elezioni del 2021 e ricevendo come risposta un “non ricordo”. Kishida ha risposto che il ministro adesso non “alcun rapporto” con la Chiesa (e che quindi è l’uomo indicato a deciderne il futuro in un momento nel quale si sta discutendo se sciogliere o no l’organizzazione religiosa) e che il PLD non ha indagato su quali membri abbiano firmato documenti programmati del culto affermando che era dovere degli stessi iscritti dichiararlo.
Su tutta una serie di questioni politiche, l’Associazione delle Donne Nuovo Giappone ha presentato, il 14 febbraio, le firme raccolte su alcune petizioni. In totale, 431.943 firme sono raccolte per una revisione del sistema di riscossione e spesa delle entrate fiscali, per l’aumento del welfare e contro l’espansione delle spese militari. Le firme sono state consegnate alla leader del PCG, Tomoko Tamura.
Sul lavoro, l’esecutivo ha approvato, martedì scorso, un disegno di legge – il quale passa ora all’esame del parlamento – volto a migliorare le condizioni di lavoro dei camionisti e dei lavoratori del settore dei trasporti su gomma. Se approvata, la norma richiederà alle aziende di trasporto di conservare, per un anno, i documenti sulle società che effettivamente trasportano poi le merci e ciò per evitare che, nel mare dei subappalti, si perda traccia delle ore lavorate dai trasportatori e degli stipendi a questi corrisposti. Inoltre, le aziende che non ridurranno i tempi di attesa tra un carico ed un altro (tempi che in genere non sono pagati) potranno essere sanzionate con multe superiori al milione di yen.
La legge mira a rendere più attrattivo il settore mentre, ad aprile di quest’anno, scatterà il limite di 960 ore di lavoro annue per i trasportatori il quale potrà condurre a strozzature nella logistica.
Rimanendo sul lavoro, la sezione di Kokura della Corte Distrettuale di Fukuoka ha condannato, il 13 febbraio, un’azienda di Yokohama (la Shinsei Kogyo) a pagare un risarcimento da 48,68 milioni di yen alla madre di un saldatore trentenne che, nel 2013, era morto d’infarto in Arabia Saudita. Nella sentenza, l’azienda è stata ritenuta colpevole di non aver prevenuto l’infarto che è giunto dopo un ricovero in ospedale di dieci giorni seguito, a sua volta, da due giorni di lavoro all’aperto in opere di saldatura.
“È ancora raro trovare una decisione giudiziaria nella quale un datore di lavoro viene ritenuto responsabile dei danni in un incidente mortale sul lavoro causato da un colpo di calore. La decisione della corte servirà da riferimento per il futuro in quanto mostra quali misure preventive i datori di lavoro dovrebbero prendere” ha dichiarato l’avvocato della famiglia Taku Furukawa.
In campo demografico, l’esecutivo ha approvato, venerdì scorso, un disegno di legge volto a far crescere il sussidio mensile destinato alle famiglie con figli alle scuole superiori. Secondo la proposta dell’esecutivo, il limite di reddito per poter ricevere gli assegni familiari sarà abolito ma, di contro, quale forma di copertura per la nuova spesa, il contributo per persona all’assicurazione sanitaria pubblica crescerà di una cifra compra tra i 300 ed i 500 yen al mese.
Oltre all’espansione del sussidio per i minori tra i 16 ed i 18 anni sarà raddoppiato (da 15.000 a 30.000 yen al mese) il contributo per i terzo ed i successivi figli.
“È una bugia affermare che l’onere effettivo non aumenterà mentre aumenta l’onere per gli utenti dell’assistenza medica e infermieristica” aveva, giustamente, rilevato, il giorno precedente il deputato del PCG, Toru Miyamoto.
Sul nucleare, dopo il ritiro di Tsushima (Nagasaki), sono comparse altre due municipalità (entrambe nella Prefettura di Hokkaido), rispondenti ai requisiti stabiliti dall’Organizzazione per la Gestione dei Rifiuti Nucleari, disponibili ad ospitare il deposito “definitivo” delle scorie altamente radioattive sul proprio territorio comunale.
A causa delle attività vulcani e dei terremoti, sono poche le realtà potenzialmente in grado di ospitare, in sicurezza, le scorie. Ad attrarre alcuni comuni a candidarsi per ospitare i materiali radioattivi sono gli importanti sussidi assicurati dall’esecutivo.
Il Governatore della Prefettura di Hokkaido, Naomichi Suzuki, si è opposto alla ricerca di siti da parte del governo.
Nel settembre dello scorso anno, il consiglio comunale di Tsushima aveva votato favorevolmente alla disponibilità ad ospitare il deposito ma, dopo aver spinto con forza verso questa soluzione, il sindaco, Naoki Hitakatsu, era tornato sui propri passi a causa dei possibili danni all’immagine della cittadina che avrebbero colpito turismo e pesca.
Nel diritto di famiglia, giovedì scorso, il ministro della Giustizia, Ryu Koizumi, ha annunciato, durante la ricezione di un rapporto elaborato da un tavolo consultivo del suo dicastero, che il governo presenterà un disegno di legge volto ad introdurre, come principio base, l’affido condiviso dei minori in conseguenza del divorzio.
Nell’istruzione, il 15 febbraio, i ricercatori nel campo protagonisti di una campagna politica, hanno consegnato al dicastero 182.226 firme in calce ad una petizione che chiede lo stop all’eccessivo straordinario per gli insegnanti, il pagamento di quello effettuato ed un aumento del personale docente e non docente sulla base degli effettivi carichi di lavoro delle scuole con conseguente aumento del finanziamento alla scuola.
Ad Iwate, lo scorso 15 febbraio, il Segretario del PCG, Akira Koike, ha incontrato il Governatore della Prefettura di Iwate, Takuya Tasso, per confrontarsi sul tema della ricostruzione a 13 anni dal terremoto e dallo tsunami che colpì il Tohoku. Tasso ha affermato che le aree come la sua stanno subendo gli effetti di più crisi successive, dal terremoto al coronavirus fino all’inflazione, mentre il sostegno del governo “è in declino ma va nuovamente rafforzato”.
Maggiore sostegno per il settore della pesca, con il cambiamento climatico che sta colpendo gli stock di alcune specie importanti, e la prosecuzione del sussidio per gli affitti è stata chiesto dal sindaco di Rikuzentakata.
In politica estera, ad una riunione dei ministri degli Esteri dei Paesi insulari del Pacifico tenutasi, il 12 febbraio a Suva (Fiji), la responsabile della diplomazia nipponica, Yoko Kamikawa, ha lavorato per portare avanti una linea di scontro nei confronti della Cina riuscendo a far inserire nella dichiarazione finale i temi dell’importanza di “un ordine internazionale fondato sul diritto”, dello “stato di diritto” e della “dignità umana”: tutti argomenti utilizzati nel linguaggio diplomatico nipponico per esprimersi contro la RPC. Kamikawa ha anche perorato la causa dell’appoggio al piano di rilascio in mare delle acque contaminate da cesio e stoccate all’interno dell’ex impianto di Fukushima. Niue, Kiribati e le Isole Salomone, tre nazioni che hanno intessuto forti relazioni con la Cina, si mantengono contrari al piano.
Venerdì, intanto, il ministro degli Esteri delle Filippine, Enrique Manalo, ha affermato che a metà anno o nella seconda metà del 2024, ha intenzione di tenere un summit nel formato 2+2, e cioè con la partecipazione di ministri di Esteri e Difesa, con il Giappone. L’incontro dovrebbe segnare la conclusione del dialogo sulla scrittura di un Accordo di Reciproco Accesso che consentirà alle forze armate dei due Paesi di scambiarsi visite di truppe e favorirà le esercitazioni congiunte. La mossa è volta al contenimento, che pare adesso interesse di entrambi i Paesi, della proiezione cinese nell’Asia del Sud-Est.
Nei rapporti con la RPDC, dopo le recenti aperture di Kishida, le quali seguono il messaggio di vicinanza di Kim Jong Un alle vittime del terremoto del primo gennaio, il membro del Comitato Centrale del Partito di Lavoro di Corea e della Commissione per gli Affari di Stato, Kim Yo Jong, ha manifestato interesse per il cambio di linguaggio e di intenzioni manifestato da Fumio Kishida nel corso dei recenti interventi in parlamento sui temi di politica estera.
“Penso che non ci sarebbe motivo per non apprezzare il suo recente discorso come positivo qualora fosse motivato dalla sua reale intenzione di liberarsi, con coraggio, dalle catene del passato e promuovere le relazioni RPDC-Giappone. È un fatto riconosciuto da tutti che i rapporti tra i due Paesi si sono deteriorati da decenni, da quando il Giappone ha posto con insistenza come precondizione la questione dei rapimenti, che era già stata risolta, o la soluzione di questioni nucleari e missilistiche che non hanno nulla a che fare con il risanamento delle relazioni RPDC-Giappone. È mia opinione che se il Giappone prendesse la decisione politica di aprire ad un nuovo modo per ricucire le relazioni attraverso un comportamento civile ed un’azione affidabile, sulla base di una coraggiosa rottura con l’ostilità anacronistica e desideri irraggiungibili, riconoscendosi a vicenda, i due Paesi potranno costruire un nuovo futuro insieme. Solo un politico che abbia la sagacia e l’intuizione strategica per guardare lontano, al futuro, invece di attenersi al passato, e la volontà ed il potere per prendere una decisione politica, può cogliere un’opportunità e cambiare la storia. Se il Giappone abbandonasse la cattiva abitudine di tiranneggiare irragionevolmente la RPDC circa suo legittimo diritto all’autodifesa e non ponesse in futuro un ostacolo come la già risolta questione dei rapimenti per ricucire le relazioni bilaterali, non ci sarebbe motivo per il quale i due Paesi non possano avvicinarsi e potrebbe quindi giungere il giorno della visita del primo ministro a Pyongyang. Penso che la nostra leadership statale non abbia ancora idea di come ricucire le relazioni RPDC-Giappone e non abbia alcun interesse al contatto. È necessario vigilare sulle ulteriori intenzioni del primo ministro Kishida per il futuro” ha dichiarato Kim precisando che le sue sono opinioni personali e non la linea ufficiale della Commissione per gli Affari di Stato.
Il governo giapponese “presterà attenzione” alle parole di Kim – secondo quanto dichiarato il 16 febbraio dal Segretario Generale del Gabinetto – anche se la posizione espressa sulla questione dei rapimenti rimane per Tokyo “totalmente inaccettabile”.
In ambito militare, lo scorso 11 febbraio, funzionari del Ministero della Difesa hanno incontrato circa 280 cittadini di Uruma al fine di perorare la causa di una nuova area di addestramento per le Forze di Terra della FA che insisterà nel territorio di quel comune.
Il Ministero ha annunciato l’acquisto di 20 ettari di terreno, un tempo destinati a campo da golf, entro quest’anno per giungere alla costruzione delle strutture entro il 2026.
Il sito non dovrebbe utilizzato per l’uso di armi da fuoco ma sarà adoperato per il decollo e l’atterraggio di elicotteri. Il ministro Kihara ha promesso di “minimizzare l’impatto” della nuova base ma rimangono moltissime le opposizioni da parte dei residenti ed anche di alcuni consiglieri comunali iscritti al PLD.
Il Segretario del PCG, lo scorso 16 febbraio, ha incontrato, a Tokyo, alcuni politici e cittadini della Prefettura di Kagoshima contrari alla costruzione di una base nell’isola di Mageshima. Il gruppo di attivisti ha consegnato a Koike una lettera nella quale si esprime la richiesta di fermare la realizzazione della base.
Frattanto, lo scorso 13 febbraio, il deputato del Partito Comunista, Keiji Kokuta, ha contestato, in sede di commissione Bilancio della Camera dei Rappresentanti, al ministro della Difesa la visita – avvenuta nel maggio dello scorso anno – di un intero reparto al santuario Yasukuni di Tokyo: tempio scintoista che celebra i caduti per l’Imperatore e tra essi numerosi criminali di guerra. Alla visita ha partecipato anche il vicecapo di Stato Maggiore delle Forze di Terra della FA, Hiroki Kobayashi. Il dicastero ha indagato sulla visita giungendo alla conclusione che fosse di natura privata e quindi non violazione ai regolamenti delle Forze di Autodifesa che vietano ai reparti di partecipare in forma ufficiale ed organizzata ad eventi o luoghi religiosi.
Kokuta ha smentito il ministro ed i risultati dell’indagine citando un documento, ripreso dal quotidiano comunista Akahata, che qualifica la visita del primo gennaio come un fatto normale che si tiene “ogni anno” e lo stesso documento si intitola “piano di attuazione della preghiera di capodanno per la sicurezza aerea”. Il ministro Kihara ha ribadito la propria posizione sottolineando che 19 membri del reparto abbiano scelto di non partecipare.
Venerdì, secondo informazioni diffuse da Akahata, si è appreso che i militari che si sono recati al tempio erano ben 165.
Lo stesso giorno, il collega di partito Seiken Akamine ha messo in guardia circa le intenzioni del governo di portare, per il 2024, a 310 (+20) il numero di membri dell’unità delle Forze di Autodifesa destinata alla sicurezza dello spazio. Entro l’anno 2027, secondo quanto previsto dai tre documenti sulla sicurezza nazionale approvati nel dicembre 2022, l’Aeronautica militare dovrebbe diventare la “Forza di Autodifesa Aerospaziale” proprio come segno della trasformazione di questo ramo delle FA. La mossa di rafforzare questo settore, in violazione della Costituzione giapponese e della Dichiarazione di Potsdam, è stata accolta con favore dalla Forza Spaziale delle forze armate statunitensi.
In economia, lo yen è crollato, martedì scorso, a quota 150 sul dollaro dopo che i dati sui prezzi al consumo statunitensi hanno attenuato le aspettative dei mercati circa un taglio anticipato dei tassi da parte della Riserva Federale degli USA.
Il calo è stato “molto rapido” ed il governo risponderà “in modo appropriato” ha dichiarato, il giorno successivo, il viceministro delle Finanze con delega agli Affari Internazionali.
Frattanto in un rapporto pubblicato dall’Ufficio di Gabinetto si è sostenuto che il Sol Levante stia facendo i giusti passi per uscire dalla deflazione: parole che possono segnare un primo passo verso una graduale uscita dalle politiche di allentamento monetario portate avanti col fine di ottenere un taso d’inflazione stabilmente al 2%.
Sul PIL, gli ultimi dati presentati dall’esecutivo sul 2023 hanno mostrato come il Giappone sia scivolato dal terzo al quarto posto tra i Paesi con il maggior prodotto interno lordo venendo superato dalla Germania, Paese che pure è entrato in forte crisi a causa delle conseguenze per l’UE della guerra civile ucraina. Il PIL nipponico nel 2023 è stato pari a 4.210 miliardi di dollari contro i 4.460 della Germania. L’ultimo trimestre del 2023 ha inoltre registrato, sommandosi al trimestre precedente, l’ingresso per l’economia nipponica nella recessione.
Il superamento da parte della Germania “mostra come sia obbligatorio per noi promuovere riforme strutturali e creare una nuova fase per la crescita” ha commentato il ministro per la Rivitalizzazione Economica, Yoshitaka Shindo, promettendo passi volti alla crescita salariale.
Circa gli altri dati sull’anno solare (che in Giappone non coincide con l’anno fiscale) 2023, le esportazioni sono cresciute del 2,6% mentre gli investimenti pubblici sono calati dello 0,7%. La crescita del PIL in termini nominali è stata del 5,7% mentre in termini reali dell’1,9%.
Nell’auto, Masahiro Inoue, responsabile della produzione di Toyota in America Latina e nei Caraibi rimpiazzerà Soichiro Okudaira alla guida di Daihatsu Motor.
La società ha parzialmente ripreso, lunedì scorso, la produzione che era stata bloccata da un mese e mezzo a causa della falsificazione di alcuni test di sicurezza e dello scandalo che ne è conseguito.
Nell’elettronica, Renesas Electronics ha annunciato, lo scorso giovedì, l’acquisto del 100% delle azioni della statunitense, ma quotata in Australia, Altium. L’investimento costerà alla società giapponese di semiconduttori 9,1 miliardi di dollari australiani (circa 5,5 miliardi di euro).
Nel turismo, in 2.390.000 hanno visitato, a domenica 12 febbraio, il Festival della Neve di Sapporo tenutosi, per la prima volta da quattro anni a questa parte, senza alcuna limitazione volta a ridurre i contagi da SARS-CoV-2. Il dato di presenze è molto simile a quanto si era registrato negli anni precedenti alla pandemia.
Chiudendo con lo spazio, sabato scorso e dopo diversi rimandi, l’Agenzia Aerospaziale del Giappone ha sperimentato, lanciando dal cosmodromo di Tanegashima, il nuovo vettore H3 sviluppato e prodotto da Mitsubishi Heavy Industries. Un primo test del vettore era stato effettuato a marzo del 2023 ma, dopo pochi minuti dal decollo, è stata avviata l’autodistruzione del mezzo a causa di problemi riscontrati sul motore del secondo stadio. Questa volta il test è stato coronato da successo.
(con informazioni di global.jaxa.jp; renesas.com; kcna.kp; jcp.or.jp; cdp-japan.jp; mainichi.jp; asahi.com)
Ha collaborato con gctoscana.eu occupandosi di Esteri.