Il PLD ha depositato, presso la competente commissione della Camera dei Rappresentanti, i nomi deiideputati di due correnti (Abe e Nikai) che hanno corretto i propri bilanci circa le entrate e le spese sostenute. Jun Azumi, a nome del Partito Costituzionale Democratico, ha criticato comunque la mossa in quanto gli anni coperti dalla correzione offerta dai parlamentari liberal-democratici è stata di tre e non di cinque anni e non figurano né le date né i dettagli delle spese.
Sul tema è intervenuto, interrogando, lo scorso 5 febbraio, il premier, anche il Segretario del PCD, Okada, il quale ha sottolineato che l’esclusione dei due anni precedenti tiene fuori dal computo le spese sostenute nelle elezioni per il rinnovo della Camera dei Consiglieri.
Incalzato dal rappresentante costituzional-democratico, Kishida si è assunto la responsabilità di portare avanti una riforma che dia maggiore trasparenza al finanziamento della politica.
Lo stesso giorno, il collega di partito, Nobuhiko Isaka ha sollecitato il premier circa un eventuale altro reato di cui possono essersi macchiati i deputati che non hanno dichiarato le somme ricevute dalle correnti: l’evasione fiscale. Se, infatti, le somme donate ai partiti non sono soggette ad imposizione fiscale, la loro deviazione verso i conti correnti privati dei singoli deputati e la loro custodia per mesi, o anni, li renderebbe soggetti a tassazione come redditi personali.
“Per assumersi la responsabilità politica dovremmo guardare indietro oltre i cinque anni” ha incalzato, il 6 febbraio, anche Toru Miyamoto a nome del Partito Comunista il quale ha anche sottolineato come Hirofumi Shimomura, già segretario della corrente Abe, ha ammesso di essere a conoscenza di almeno parte dei fondi neri creati dalla corrente.
Il collega di partito, Keiji Kokuta, ha ribadito come gran parte delle opposizioni sia concorde nel voler introdurre il divieto al finanziamento da parte di aziende ed organizzazioni ai partiti politici.
Circa i contatti tra il PLD e la Chiesa dell’Unificazione, Masahito Moriyama – ministro dell’Istruzione, dicastero sotto il quale rientrano le questioni religiose – ha ammesso, lo scorso martedì, di aver ricevuto – nel corso di un evento organizzato dalla Federazione per la Pace Mondiale, la principale realtà giuridica del culto – una lettera di appoggio dalla chiesa.
“Se ci sono delle foto, credo che avrò ricevuto anche una lettera di sostegno” ha dichiarato Moriyama interrogato da parlamentari dell’opposizione i quali hanno ripreso notizie apparse sulla stampa nella mattinata dello stesso giorno.
Se il ministro è “realmente connesso con organizzazioni religiose ha perso di credibilità ed il premier “dovrebbe rimpiazzarlo” ha commentato, a nome del PCD, Katsuya Okada.
“Si tratta di una questione che ha attirato l’attenzione di tutto il Paese ed ha suscitato scalpore. Se (Moriyama ndr) non riesce a fornire una spiegazione sufficiente, dovrebbe dimettersi” ha affermato il Presidente del Partito Democratico per il Popolo, Yuichiro Tamaki.
“Dovrebbe licenziato immediatamente” ha dichiarato il Segretario del Partito Comunista, Akira Koike.
Il giorno successivo, sempre sotto la pressione delle opposizioni, il ministro ha ammesso di aver firmato un documento di appoggio, in relazione alle elezioni per il rinnovo della Camera dei Rappresentanti del 2021, a questioni poste dalla Chiesa.
“Penso di aver firmato il documento senza controllarne sufficientemente il contenuto ma non ricordo molto bene” ha affermato Moriyama.
Kishida ha respinto le richieste a rimuovere il ministro sostenendo di averlo nominato, insieme agli altri membri del governo, sulla base della dichiarazione di non aver avuto rapporti con il culto.
Lo stesso giorno, il Segretario Generale del Gabinetto, Yoshimasa Hayashi, ha dichiarato che, nel settembre 2021, incontrò delle persone legate alla Chiesa ma di non aver ricevuto offerte di aiuto.
Nella penisola di Noto, la giunta della Prefettura di Ishikawa ha stimato che il sisma che ha colpito l’area ha provocato 2,44 milioni di tonnellate di rottami e rifiuti e di questi ben 1,51 milioni sono localizzati nella zona di Okunoto.
Nel proprio intervento in parlamento, il parlamentare del PCG Miyamoto ha chiesto, nella propria interrogazione al premier Kishida del sei febbraio, che l’indennità di disoccupazione per i lavoratori colpiti dal sisma sia aumentata rispetto a quanto prevista e sia parificata a quella assicurata per il COVID-19.
Il sette febbraio, il collega di partito Akira Kasai, ha invece ribadito la necessità di chiudere la centrale nucleare di Shiga sottolineando come la sua presenza abbia prodotto la chiusura di strade che sarebbero state utili per l’evacuazione e che non sono state rese praticabili per lo scopo in quanto insistevano, almeno parzialmente, entro un raggio di 30 chilometri dall’impianto.
Nell’immigrazione, la commissione del PLD che si occupa del tema sta elaborando una proposta di riforma della norma che regola l’arrivo e la permanenza in Giappone dei tirocinanti stranieri volto a controllare maggiormente le competenze linguistiche di quanti richiedono un trasferimento dal datore di lavoro originario nonché ad impedire alle agenzie private di gestire tali movimenti. La mossa è volta a ridurre attività illecite portate avanti da agenzie private mentre è in corso la discussione circa la riduzione – da tre ad un anno – del periodo di tempo passato il quale il tirocinante può cambiare lavoro.
Venerdì scorso, il governo ha approvato una riforma del programma che va in direzione a quanto indicato dal partito. Il disegno di legge passa adesso all’esame del parlamento per l’approvazione che dovrebbe avvenire nel corso dell’attuale sessione della Dieta.
Al giugno dello scorso anno, i tirocinanti stranieri erano circa 358.000 ed il programma si conferma una delle strade più utilizzate dagli stranieri per migrare nell’Arcipelago.
Localmente, nella settimana appena trascorsa, la giunta della Prefettura di Fukuoka ha annunciato l’apertura di un centro di consulenza per studenti e lavoratori stranieri volto a favorirne l’inserimento anche in prospettiva degli investimenti che Taiwan Semiconductor Manufacturing effettuerà nella limitrofa Kumamoto. Il centro vedrà la cooperazione dell’Agenzia per i Servizi Migratori, dell’Organizzazione Giapponese per il Commercio Estero e della locale Associazione Forense.
Una ricerca del 2021 aveva mostrato come il 34% degli studenti stranieri che risiedevano nella Prefettura avevano trovato un impiego in Giappone ma molti di essi lo avevano trovato nelle aree, più ricche e sviluppate, di Tokyo ed Osaka.
Frattanto, una ricerca condotta dall’Agenzia che gestisce i vigili del fuoco ha mostrato come, nel 2023, gli stranieri assunti per questo mestiere erano 479: 1,8 volte in più rispetto a quanto era stato rilevato nel 2020.
Gli enti locali, responsabili del reclutamento, spesso registrano carenze per questo tipo di occupazioni e si muovono in un contesto normativo non chiarissimo.
L’Agenzia per la Gestione degli Incendi e dei Disastri sta preparando delle linee guida le quali. Però, non sostituiranno la legge.
Nei diritti civili, la sezione di Tsuyama del Tribunale per la Famiglia di Okayama ha riconosciuto ad un uomo transessuale la possibilità di cambiare genere senza ricorrere alla sterilizzazione. Ad ottobre, in un altro caso, la Corte Suprema aveva riconosciuto il requisito come incostituzionale.
A Tokyo, in 800 hanno manifestato per l’abolizione della tessera My number e per l’abbassamento dell’imposta sui consumi in una dimostrazione organizzata dall’associazione di commercianti Zenshoren e dalla Federazione nazionale delle associazioni dei medici dell’assicurazione sanitaria pubblica (Hodanren).
In campo meteorologico, Tokyo è stata colpita, lunedì e martedì, da forti nevicate. 14.400 case hanno subito interruzioni di corrente nella mattinata di lunedì mentre ANA ha cancellato 100 voli (11.000 le persone rimaste a terra) in partenza o in arrivo da Tokyo Haneda.
Sospensioni, a partire da lunedì sera, sono state operate dalle Ferrovie del Giappone Orientale per i treni a levitazione magnetica sulla linea Chuo ed interruzioni sono state registrate sulle autostrade Tomei e Metropolitana.
Circa 1.700 passeggeri hanno passato la notte in un treno tra Yamanashi e Nagano in conseguenza del blocco della linea dovuto a caduta di alberi sui binari.
Centotrenta le persone che, al sei febbraio, sono finite in ospedale nelle Prefetture di Kanagawa, Saitama e Tokyo: la maggior parte per cadute.
Sul nucleare, nell’ex impianto di Fukushima si è registrata, mercoledì scorso, una fuoriuscita di acque altamente radioattive (circa 6 tonnellate) da uno dei macchinari impiegato per la rimozione del cesio. A segnalare l’accaduto è stata TEPCO la quale ha riferito che nessun lavoratore è rimasto coinvolto nell’incidente e che le acque sono rimaste all’interno della struttura. Un’indagine per accertare la verità è stata chiesta da Tomo Iwabuchi del PCG.
Il sette febbraio, un comitato di organizzazioni e sindacati della Prefettura, hanno consegnato al dicastero dell’Economia, Industria e Commercio oltre 16.000 firme per chiedere lo stop al rilascio in mare delle acque contaminate.
In ambito criminale, l’Agenzia Nazionale di Polizia ha comunicato i dati sui crimini avvenuti nel 2023: 703.351 e cioè +102.020 rispetto al 2022.
I crimini informatici e telefonici 19.033 casi: l’8,3% in più rispetto all’anno precedente. Le truffe hanno registrato un aumento dei danni per le vittime di ben il 19% per complessivi 44,1 miliardi di yen. Record anche nel numero di investigazioni che hanno coinvolto realtà estere: 69.
Cresciuti anche i crimini di natura sessuale si è registrato un aumento di 1.076 accadimenti per 2.711 reati totali.
Ad Osaka, secondo quanto comunicato, giovedì scorso, dal presidente dell’Associazione per l’Esposizione Mondiale del 2025, i costi di organizzazione dell’evento dovrebbero attestarsi a 1,4 volte in più rispetto a quanto stimato inizialmente per complessivi 235 miliardi di yen. A generare l’ennesimo aumento è stata la crescita dei costi del lavoro e dei materiali da costruzione. Gli organizzatori, ottimisticamente, ritengono di coprire ben 97 miliardi di costi con le entrate derivanti dalla vendita dei biglietti e da altre fonti di ingresso.
A Matsusaka, tre ospedali della città hanno deciso di far pagare 7.700 yen per le chiamate di ambulanze che non portino ad un ricovero di almeno un giorno.
“Ciò non significa ‘per favore non chiamate l’ambulanza’. Non vogliamo che la gente esiti a chiamare se hanno necessità” ha dichiarato il sindaco della città Masato Takegami.
In politica estera, dopo il messaggio di vicinanza espresso da Kim Jong Un al popolo giapponese dopo il terremoto del primo gennaio, il premier Kishida ha affermato, lunedì scorso, che il Sol Levante “risponderà appropriatamente” a questa espressione del Presidente nordcoreano. Il tema centrale, espressamente citato da Kishida, ove il Giappone cerca un dialogo è la risoluzione della questione dei rapiti da agenti della RPDC tra gli anni ’70 ed ’80: una pagina considerata chiusa da Pyongyang.
Sul tema, Kishida è nuovamente intervenuto, venerdì scorso, affermando che farà “diversi sforzi” volti a realizzare un incontro al vertice con Kim Jong Un.
Per ciò che concerne i rapporti con la Russia, nell’ambito del consueto evento (è organizzato, infatti, dal 1981) di rivendicazione delle Curili meridionali, il premier ha toccato, come era ovvio, la questione delle relazioni con la nazione vicina sostenendo che esse sono “difficili” dopo l’ingresso di quel Paese nel conflitto ucraino. Purtuttavia, Kishida ha sostenuto che il Giappone sosterrà gli sforzi per giungere ad un trattato di pace e chiesto a Mosca di ripristinare l’esenzione dei visti concessa per soggiorni di breve periodo per i nipponici discendenti di persone che furono residenti nelle isole prima del 1945. A differenza di quanto avvenuto nel 2019 e nel 2020 – anni di dialogo tra Abe e Putin sulla questione – un documento siglato nell’occasione anche da membri dell’esecutivo ha definito la sovranità russa sulle isole come “occupazione illegale”.
Ogni dialogo circa la stesura di un accordo di pace che chiuda giuridicamente e politicamente il secondo conflitto mondiale in Asia si è interrotto dopo le sanzioni imposte dal Giappone a danno dello Stato russo e di imprese e cittadini della Federazione.
Frattanto, in una recente intervista rilascia all’agenzia di stampa Kyodo, il primo ministro del regime ucraino, Denis Shmihal, ha dichiarato l’intenzione di voler siglare un accordo con il Sol Levante volto a coinvolgere questo Paese nella futura ricostruzione dell’Ucraina o – più realisticamente – di quanto rimarrà sotto il controllo di Kiev alla fine del conflitto.
Il prossimo 19 febbraio, si terrà a Tokyo una conferenza per la ricostruzione cui parteciperà una delegazione ucraina. Tra i settori ove Kiev chiede assistenza, oltre ovviamente al campo della difesa, vi sono energia (in primo luogo quella nucleare), agricoltura, infrastrutture ed informatica.
Nelle relazioni con gli USA, un gruppo di parlamentari democratici e repubblicani hanno chiesto al Presidente della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti, Mike Johnson, che il premier nipponico intervenga in parlamento nell’ambito della visita che lo stesso effettuerà a Washington in aprile.
Per quanto concerne Samoa, la ministra degli Esteri, Yoko Kamikawa, ha incontrato, lo scorso dieci febbraio, l’omologa, Fiame Naomi Mata’fa, ad Apia, capitale del piccolo Stato.
La ministra nipponica ha promesso un prestito da 2,4 miliardi di yen destinato al miglioramento delle strutture universitarie. La visita di Kamikawa si colloca nell’ambito di una politica di contrasto all’influenza cinese nel Pacifico.
In campo militare, lo Stato nipponico e la Prefettura di Fukuoka pagheranno l’intero costo (pari a circa 1,14 miliardi di yen) per ripulire 3.706 metri quadri dell’aeroporto di Fukuoka contaminati da benzene in conseguenza all’uso dello scalo da parte delle forze armate statunitensi. Circa 230 milioni saranno a carico della Prefettura.
“Le cause della contaminazione sono sconosciute” e “non ci sono timori per la salute” si legge in un comunicato del Ministero del Territorio, Infrastrutture e Trasporti.
Lo scalo è stato occupato dalle forze armate statunitensi dal 1945 al 1972 quando gran parte delle strutture tornarono alla sovranità giapponese. Lo Status of Forces Agreement, l’accordo bilaterale che regola la presenza militare statunitense nell’Arcipelago, non prevede che gli USA debbano pagare per i danni prodotti dalle proprie basi.
Ad Iwakuni, due militari statunitensi sono stati inquisiti dalla Procura di Yamaguchi in due casi separati di violazione di domicilio, aggressione e furto.
Il prossimo 25 febbraio, intanto, inizieranno, nel Kyushu e ad Okinawa, delle esercitazioni congiunte nippo-statunitensi che proseguiranno fino al 17 marzo. Per la prima volta, le truppe dei due Paesi saranno dislocate anche sull’isola Okinoerabu (Kagoshima). Saranno coinvolti 600 marines del Sol Levante e 700 statunitensi.
Il sei febbraio, nel contempo, la Commissione nazionale per la sicurezza alimentare, ha annunciato di voler suggerire come limiti legali per la contaminazione da PFAS a venti nanogrammi per chilo di peso corporeo: il dato è quasi quattro volte superiore a quello fissato dall’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare. I composti PFAS sono stati rilevati, in quantità molto oltre le soglie previste dalle normative nipponiche, in prossimità di svariate basi militari statunitensi dislocate in Giappone.
Sulla questione delle contaminazioni, anche se non connessa alla presenza militare, era intervenuto il parlamentare del PCG Miyamoto il quale, l’otto febbraio, ha messo inluce come Daikin Industries è stata accusata di contaminazioni da PFOA. L’azienda ha finanziato, negli ultimi 17 anni, con 84 milioni di yen, l’organizzazione per il finanziamento del PLD. Il divieto alla produzione di PFOA e la sua designazione come sostanza altamente pericolosa è avvenuto nel 2021 slittando di un anno rispetto a quanto previsto inizialmente.
In economia, i salari reali sono calati, nel 2023 e per il secondo anno consecutivo, del 2,5%. I salari nominali sono cresciuti dell’1,2% (per una media pari a 329.859 yen) ma l’inflazione ha divorato l’aumento il quale ha comunque riguardato prevalentemente le grandi imprese le quali hanno aumentato i salari di circa il 3,99% ma che occupano soltanto poco più del 30% dei lavoratori.
Lo scorso anno è, comprensibilmente, calata anche la spesa delle famiglie: -2.6% per una media, per i nuclei di due o più membri, pari a 293.997 yen al mese.
Diminuite le spese per l’istruzione (-9,8%), gli alimenti (-2,2%) ed i prodotti farmaceutici (-2,4%) mentre sono aumentate quelle per le attività ricreative (+3,4%).
Frattanto, nel 2023, è quasi raddoppiato rispetto all’anno precedente l’avanzo delle partite correnti per complessivi 20.630 miliardi di yen. L’avanzo primario ha raggiunto quota 34.560 miliardi: record da quando esistono dati comparabili e cioè dal 1985.
Il deficit della bilancia commerciale nel settore merci si è dimezzato a 6.630 miliardi dopo che le esportazioni sono cresciute dell’1,5% per 100.270 miliardi. Le importazioni sono calate del 6,6% per complessivi 106.900 miliardi.
Notizie preoccupanti, invece, sul fronte del debito. Nel 2023, il debito del Sol Levante ha toccato quota 1.286.450 miliardi di yen (oltre 7.970 miliardi di euro). Il debito è oltre due volte il PIL del 2022.
Frattanto, lo scorso venerdì, il Fondo Monetario Internazionale ha sollecitato la Banca del Giappone a mutare la propria politica di allentamento monetario in maniera “graduale e ben comunicata”.
“Politiche monetarie non convenzionale hanno fatto il loro lavoro nel supporto alla ripresa ed alla crescita delle aspettative d’inflazione ma non sono più necessarie al raggiungimento degli obiettivi per l’inflazione” ha affermato la dirigente del Fondo Gita Gopinath in riferimento all’obiettivo, fissato da Kuroda e continuato con Ueda, di raggiungere un tasso d’inflazione stabile del 2%.
Ormai da mesi, infatti, l’inflazione ha superato questa soglia con conseguenze poco piacevoli per i salari reali dei lavoratori nipponici.
Nell’elettronica, il Ministero dell’Economia, Industria e Commercio erogherà un sussidio da 243 miliardi di yen a Kioxia Holdings ed a Western Digital per il potenziamento degli impianti di Mie ed Iwate nelle quali si producono memorie 3D. Il contributo pubblico per questa operazione è pari a circa un terzo dell’investimento programmato dalle due società.
Il governo ha già erogato generosi sussidi alla joint venture Rapidus (la quale sta costruendo un impianto nella Prefettura di Hokkaido), a Micron Technology (operante ad Hiroshima) e ben 476 miliardi alla joint venture messa in piedi dalla taiwanese TSMC, da Sony Group e da Denso (le quali stanno costruendo una fabbrica nella Prefettura di Kumamoto).
Nell’intrattenimento, Nintendo ha riportato, per il periodo aprile-dicembre 2023, profitti per 408,04 miliardi di yen. A rendere possibile il dato, in forte crescita (+17,9%) rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente, è stato, principalmente, il deprezzamento dello yen che favorisce le esportazioni.
Sempre in questo settore, le Ferrovie del Giappone Orientale hanno comunicato che testeranno, questo mese ed a marzo, due robot a controllo remoto che avranno lo scopo di guidare i passeggeri nella scelta dei biglietti e delle diverse opzioni disponibili. I robot, chiamati Newme, sono stati sviluppati dalla All Nippon Airways ed i test si effettueranno presso le stazioni Ikebukuro di Toshima (Tokyo) e Musashi-Mizonokuchi (Kawasaki).
Sempre ANA Holdings ha lanciato, venerdì scorso, un nuovo marchio: AirJapan. La nuova società sarà destinata ad occupare il mercato cosiddetto “low cost” e gestirà, per il momento, sei voli a settimana tra Tokyo Narita e lo scalo di Bangkok.
Nelle telecomunicazioni, KDDI e Mitsubishi hanno annunciato, martedì scorso, di voler acquistare – dividendo al 50% per ciascuna società – il capitale sociale della catena di negozi Lawson. Le due aziende hanno in procinto un’offerta pubblica di acquisto che comporterà un investimento per 500 miliardi di yen. KDDI, la quale possiede attualmente il 2,1% di Lawson, intende utilizzare i 14.600 negozi della catena per promuovere le proprie attività bancarie ed assicurative.
Nell’auto, Toyota ha prolungato fino al 9 febbraio lo stop parziale alla produzione introdotto come conseguenza dello scandalo dei dati falsificati delle prestazioni di alcune tipologie di motori.
Nonostante gli scandali, martedì scorso, il gruppo ha rivisto al rialzo le prospettive di utili per l’anno fiscale che terminerà a marzo.
Giovedì, il gruppo ha annunciato che investirà 1,3 miliardi di dollari nel proprio impianto situato nello Stato statunitense del Kentucky. L’azienda intende, entro il 2025, produrre in loco i propri veicoli elettrici. Le batterie saranno fornite da un’altra fabbrica del gruppo situata in Carolina del Nord. Toyota impiega in Kentucky oltre 9.000 persone.
Sempre nell’auto, Honda ha richiamato oltre 750.000 vetture circolanti negli Stati Uniti a causa di problemi riscontrati sui sensori degli airbag per i passeggeri.
In settimana, l’azienda ha comunque rivisto al rialzo le stime di profitto per l’anno fiscale che terminerà a marzo da 930 a 960 miliardi di yen. Tuttavia l’azienda rimane preoccupata per le vendite in Cina ove i produttori nazionali stanno scalzando le marche estere.
“Il mercato cinese si sta spostando (verso la trazione elettrica ndr) e la situazione rimane estremamente grave per noi lottiamo in un mercato, quello dei veicoli a combustione interna, in contrazione” ha dichiarato Eiji Fujimura, responsabile finanziaria della società.
In casa Nissan, profitti per 325,35 miliardi di yen sono stati registrati nel periodo aprile-dicembre: quasi il triplo rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’azienda ha venduto 2,44 milioni di vetture (+1,2%) con una discreta ripresa sul mercato nordamericano. Purtuttavia, l’azienda ha registrato un calo del 34,7% sul mercato cinese.
In campo finanziario, SoftBank Group ha comunicato, per il periodo ottobre-dicembre, di essere tornata a fare utili: 950 miliardi di yen. A trainare la crescita sono stati i profitti registrati dal Vision Fund che è tornato a fare utili dopo le forti perdite dello scorso anno nonché l’acquisizione di parte delle azioni della società di telecomunicazioni statunitense T-Mobile gratuitamente in virtù di un accordo del 2020.
Purtuttavia, l’azienda ha riportato, nei nove mesi terminati in dicembre, perdite nette per 458,72 miliardi di yen.
Nell’industria, il vicepresidente di Nippon Steel, Takahiro Mori, ha affermato che il piano di acquisizione da 14,1 miliardi di dollari di U.S. Steel proseguirà come previsto.
“L’accordo porta benefici per entrambe le nazioni e le industrie” ha dichiarato Mori respingendo le preoccupazioni, tanto dei democratici quanto dei repubblicani, rispetto alla acquisizione da parte di una realtà estera del colosso nazionale dell’acciaio.
Nel turismo, ha aperto, lo scorso 4 febbraio, il Festival delle Neve di Sapporo. L’evento, alla sua settantaquattresima edizione, durerà fino all’undici febbraio e – a differenza di quanto avvenuto lo scorso anno – si svolgerà senza le restrizioni applicate lo scorso anno per limitare i contagi da SARS-CoV-2.
Chiudendo con la distribuzione, il gruppo Seven & I Holdings, ha annunciato, venerdì scorso, la chiusura – nel centro e nel nord dell’Arcipelago – di 17 punti vendita, attualmente in perdita, recanti il marchio Ito-Yokado. L’azienda intende, entro il 2026, ridurre i punti vendita di questo marchio dagli attuali 182 a 93.
(con informazioni di mitsubishicorp.com; jcp.or.jp; cdp-japan.jp; english.kyodonews.net; mainichi.jp)
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