La polizia di diverse Prefetture (tra esse Osaka ed Ishikawa) e l’Agenzia per i Consumatori hanno messo in guardia i cittadini circa truffatori che chiedono soldi o beni di prima necessità asserendo di devolverli alle persone colpita dal sisma nella penisola di Noto. Alcuni i casi segnalati due settimane dall’evento.
Lo scorso 14 gennaio, il premier Kishida, recatosi nella Prefettura di Ishikawa, ha promesso altri 100 miliardi di yen di aiuti per la gestione della prima fase dell’emergenza. La settimana precedente, l’esecutivo ha destinato alla ricostruzione 4.74 miliardi. 221 le vittime al 13 gennaio mentre i feriti erano 1.009. Alla stesa data i dispersi erano ancora 26: 21 a Wajima e 5 a Suzu.
Al giorno precedente, le case senza acqua erano ancora 55.990 mentre quelle senza corrente elettrica 12.600. Secondo quanto reso noto dalla giunta prefettizia, in alcune località, la fornitura di acqua non tornerà prima di due mesi a causa degli importanti lavori di ripristino necessari. Ben 22.373 le persone ancora presenti nelle strutture per evacuati mentre il 12 gennaio è iniziata la costruzione delle case temporanee per quanti hanno subito la totale distruzione della propria abitazione. La Prefettura di Ishikawa prevede di costruire 175 abitazioni.
Duecentocinquanta gli studenti di Wajima che saranno trasferiti nel comune vicino di Hakusan così che i loro studi possano proseguire senza interruzioni.
Dopo due settimane di isolamento causato dai danni alle strade cui si è sommata la neve, quaranta residenti di Nishiho sono stati portati via con degli elicotteri delle Forze di Autodifesa.
In via straordinaria, sarà consentita la permanenza nel Paese anche in caso di chiusura dell’attività da parte del loro datore di lavoro dei tirocinanti e dei lavoratori qualificati stranieri residenti in 47 tra i comuni maggiormente colpiti. A giugno dello scorso anno, nella sola Prefettura di Ishikawa i lavoratori stranieri erano 6.600.
Nell’economia dell’area, sono 15 i porti della penisola destinati alla pesca che, a causa del sisma, hanno subito sollevamenti che li rendono, ad oggi, inutilizzabili.
Lo scorso lunedì, l’Agenzia Meteorologica ha comunicato che vi è un’alta possibilità – stante la prosecuzione dell’attività sismica – di un altro terremoto entro due o tre settimane. Il giorno successivo, un sisma con magnitudo cinque ha effettivamente colpito la penisola.
Frattanto uno dei tre generatori diesel di emergenza del primo reattore della centrale nucleare di Shika, gestita dalla Hokuriku Electric Power, si è fermato nel corso di un test volto a verificarne il funzionamento. I generatori hanno il compito di pompare acqua di mare per raffreddare il combustibile nucleare in caso di interruzione del funzionamento del sistema di raffreddamento ordinario.
Un incontro, lo scorso 16 gennaio, i dirigenti del PCD Chinami Nishimura e Seiji Osaka hanno incontrato una delegazione di Rengo proprio per discutere delle misure concernenti la ricostruzione delle aree colpite nonché le misure di emergenza per tutelare l’occupazione. Lo scorso giovedì, il leader del PCD, Izumi, si è recato nella Prefettura di Ishikawa per incontrare alcune persone colpite.
In politica interna, l’esecutivo starebbe pensando ad un disegno di legge di riforma della norma sulla diffamazione volta ad obbligare le reti sociali a rimuovere i commenti diffamatori, ad informare gli utenti sull’avvenuta rimozione (o sulle case del diniego alla cancellazione) ed a diffondere le proprie linee guida sulla materia. Nel 2022 la norma era già stata riformata. Sempre quell’anno, il Ministero degli Interni e Comunicazioni aveva ricevuto circa 5.700 richieste di intervento per diffamazione via rete.
Tra gli scandali che coinvolgono il PLD, il deputato Mito Kakizawa è stato rinviato a giudizio, lo scorso mercoledì, per violazione della normativa elettorale. Il parlamentare, dimessosi dal PLD, è accusato di aver – insieme a quattro membri della sua segreteria – pagato cinque tra consiglieri ed ex consiglieri del municipio Koto di Tokyo al fine di spingerli a procurare voti a Yayoi Kimura, candidata al ruolo di sindaco del municipio e poi eletta. Kakizawa è anche sospettato di aver offerto 600.000 yen ad altri tre consiglieri dell’ente locale e di aver pagato per delle pubblicità su internet: cosa, quest’ultima, vietata dalle normative che regolano le elezioni.
Circa il problema dei fondi neri creati da correnti del PLD, almeno 9 dei 38 parlamentari membri della commissione istituita dal partito di governo al fine di elaborare una proposta di riforma della legge sul finanziamento alla politica, sarebbe essi stessi beneficiari di somme di denaro provenienti da entrate non dichiarate a bilancio: “questo è bizzarro” ha commentato amaramente il Segretario del Partito Costituzionale Democratico, Katsuya Okada.
A fronte dello scandalo, la corrente del PLD che fu di Shinzo Abe e guidata adesso da Ryu Shionoya ha deliberato, venerdì scorso, di sciogliersi. La decisione è di poco successiva alle dichiarazioni di Kishida (che guida la quarta maggiore corrente del partito) e di Toshihiro Nikai (Segretario del partito e leader della quinta corrente per numero di parlamentari aderenti) di voler sciogliere le loro. Lo stesso, sempre venerdì, Kishida ha ribadito l’esigenza di riforme interne al PLD volte a riconquistare la credibilità persa.
La corrente diretta da Shionoya conta sul sostegno di un centinaio tra i 370 parlamentari espressi dai liberal-democratici ed era stata fondata, nel lontano 1979, da Takeo Fukuda, premier tra il 1976 ed il 1978 e parlamentare tra il 1952 ed il 1990. Oltre a Fukuda ed Abe, la corrente ha espresso i premier Koizumi e Mori.
Per il leader del PCD, Izumi, “è intollerabile” che i rappresentanti del PLD “tentino di eludere le proprie responsabilità attribuendo la colpa alle proprie correnti”.
Proprio mentre i leader del partito di governo si cospargevano il capo di cenere e promettevano riforme, la Procura di Tokyo ha inquisito due parlamentari liberal-democratici (Yasutada Ono, senatore, e Yaichi Tanigawa, deputato) e diversi contabili di alcune correnti. Il sette gennaio, il deputato Yoshitaka Ikeda era stato arrestato con l’accusa di non aver dichiarato 48 milioni di yen di fondi.
Circa la Chiesa dell’Unificazione, lo scorso 19 gennaio, si è tenuta la prima riunione del tavolo consultivo volto ad aiutare le persone che hanno denunciato di essere state vittime del culto. Tra le linee guida elaborate dal tavolo vi è il supporto, diretto ai fedeli di seconda generazione a basso reddito.
Martedì scorso, l’esecutivo ha approvato la legge di bilancio per il prossimo anno fiscale che passerà, adesso, all’esame del parlamento che inizierà i propri lavori il prossimo 26 gennaio. L’ammontare della finanziaria è pari a 112.570 miliardi di yen. Il bilancio è stato corretto, rispetto alle richieste iniziali dei dicasteri, con l’aggiunta di 500 miliardi da destinarsi alla ricostruzione delle aree colpite dal sisma del primo gennaio. Il 31,5% (in crescita rispetto al 31,2% dello scorso anno) del bilancio sarà destinato ad interessi sul debito.
Nell’opposizione, il comitato centrale del Partito Comunista Giapponese ha eletto, lo scorso 18 gennaio, nel corso del congresso tenutosi ad Atami (Shizuoka) i nuovi vertici. Dopo 23 anni di presidenza, Kazuo Shii lascia il posto a Tomoko Tamura, senatrice e parlamentare dal 2010 e responsabile, fino all’elezione alla presidenza, dell’ufficio politico. Shii diventerà il nuovo presidente del comitato centrale.
Tetsuzo Fuwa, già presidente del Partito in due occasioni (tra il 1982 ed il 1987 e tra il 1989 ed il 2000), ha deciso di non ricandidarsi quale membro del comitato centrale.
Nell’istruzione, il 13 ed il 14 gennaio si sono tenuti gli esami di ammissione alle università. Per la prima volta da 32 anni a questa parte, il numero di aspiranti studenti è sceso sotto i 500.000: per la precisione 491.914 (-20.000 rispetto allo scorso anno).
A Tokyo, circa 420 tra architetti, urbanisti, economisti ed attivisti ambientali hanno sottoscritto un appello indirizzato alla Governatrice della Prefettura, Yuriko Koike, affinché abbandoni il progetto di sostanziale distruzione del parco Jingu Gaien. Il progetto presentato dalla Prefettura prevede l’abbattimento di numerosi alberi (che dovranno far posto ad un centro commerciale e ad alcuni palazzi) e la ricostruzione di uno storico stadio di baseball.
A Gunma, la guida della Prefettura, Ichita Yamamoto, ha sostenuto la necessità di abolire il requisito della nazionalità per poter lavorare come dipendenti dell’ente locale (attualmente è comunque consentita l’assunzione oer alcune categorie come gli infermieri). Secondo Yamamoto, la Prefettura abolirà il requisito nel 2025. La città di Oizumi ha già rimosso il requisito per l’assunzione dei dipendenti comunali.
In politica estera, lo scorso 14 gennaio, la RPDC ha lanciato un missile balistico a combustibile solido: nello specifico un Hwasong-18. A renderlo noto è stato lo Stato Maggiore Congiunto delle forze armate sudcoreane secondo le quali il vettore avrebbe percorso 1.000 chilometri prima di cadere in mare nelle acque del Mar dell’Est. La notizia è stato confermata da uno scarno comunicato del ramo che si occupa della missilistica delle forze armate nordcoreane.
Mercoledì, le forze navali di Stati Uniti, Giappone e Corea del Sud hanno tenuto manovre congiunte nei pressi dell’isola, amministrata dalla RdC, di Jeju. In risposta a queste ultime manovra, considerate da Pyongyang come “una grave minaccia alla sicurezza” della RPDC, la Marina militare nordcoreana ha testato un sottomarino, con capacità nucleari e manovrato a distanza, chiamato Haeil-5-23.
Il 18 gennaio, a Seul, i rappresentanti presidenziali per la questione coreana di USA, Giappone ed RdC, Jung Park, Namazu Hiroyuki e Kim Gunn, si sono incontrati per fare il punto della situazione.
A Taiwan, a seguito delle elezioni nella “provincia ribelle” reclamata da Pechino, la ministra degli Esteri nipponica, Yoko Kamikawa, ha emesso un comunicato di congratulazioni per la vittoria di Lai Ching-te, capo del Partito Democratico Progressista e nuovo “presidente” dell’isola.
“Taiwan è un partner importante ed un prezioso amico del Giappone. Condividiamo valori fondamentali e beneficiamo di strette relazioni economiche e scambi tra le persone” ha affermato Kamikawa. Una protesta al messaggio di auguri è stato emesso dall’ambasciata cinese a Pechino che ritiene il messaggio di Kamikawa “una grave interferenza negli affari interni della Cina”.
Sempre circa le questioni che concernono i rapporti sino-giapponesi, nella settimana appena conclusasi, la Presidentessa del Partito Socialdemocratico, Mizhuo Fukushima, ha incontrato, a Pechino, il membro del comitato centrale del Partito Comunista Cinese e Presidente della Conferenza Politica Consultiva del Popolo Cinese, Wang Huning ed il responsabile alle relazioni estere Liu Jianchao. La visita è volta a rafforzare le relazioni tra i due partiti nonché a discutere delle problematiche esistenti tra i due Paesi.
In un sondaggio condotto dall’esecutivo su 3.000 giapponesi (1.649 le risposte valide ricevute), l’86,7% considera di “non sentire amica” la Cina: il dato più alto dal 1978 ed in sostanziale crescita rispetto alla precedente rilevazione quando la percentuale era dell’81,8%.
Il 68,2% ritiene “importanti” le relazioni con la RPC (contro il 73,5% della precedente rilevazione) ed il 90,1% vede come “non buone” le relazioni intrattenute con quel Paese.
Lieve miglioramento nel sentimento verso la Corea del Sud con il 52,8% che “sente amica” la RdC contro il 45,9% della scorsa rilevazione. Record anche coloro che non percepiscono come amica la Russia: il 95,3%.
Frattanto, secondo una ricerca condotta dalla società di consulenza Henley & Partners Holdings, il passaporto giapponese è stato, nel 2023, il più “potente” del mondo garantendo l’accesso senza visto a 194 su 227 tra Paesi e territori del mondo. A pari merito con il Sol Levante vi sono stati Singapore, Francia, Germania, Italia e Spagna.
In campo militare, il Ministero della Difesa ha iniziato un’investigazione circa la visita di personale delle forze di terra delle Forze di Autodifesa al tempio Yasukuni di Tokyo. Una circolare del Ministero invita le FA a non visitare luoghi religiosi in quanto unità militare e a non forzare dei soldati a prendere parte ad attività religiose. La visita, effettuata in divisa e conclusasi con una colletta al tempio, è avvenuta il nove gennaio.
L’undici gennaio, le forze armate statunitensi hanno comunicato di aver terminato le operazioni di recupero del velivolo Osprey schiantatosi in mare a novembre dello scorso anno. La maggior parte dei componenti del velivolo sarebbero stati recuperati. Il corpo di uno degli otto membri dell’equipaggio non è stato rintracciato.
Sulle servitù militari, il governo nipponico ha aggiunto, lunedì scorso, altre sei basi statunitensi ed un’altra struttura strategica alla lista delle località nei pressi delle quali è rigidamente regolata la vendita e l’affitto di terreni ed edifici. Con l’ultima inclusione, la lista delle località comprende 399 località.
Sempre rispetto al tema, lo scorso mercoledì, il senatore ed ex Segretario del Partito Costituzionale Democratico, Tetsuro Fukuyama, è intervenuto per condannare l’esecuzione forzata dei lavori di interramento della baia di Henoko dopo che la Prefettura ha perso le battaglie legali con il governo centrale volte a fermare i lavori di costruzione della nuova base militare statunitense che andrà a sostituire quella di Ginowan. Incontrando alcuni politici locali, Fukuyama ha sottolineato che vadano affrontate una serie di questioni che rendono impossibile la convivenza tra le forze armate USA e la popolazione locale come il sorvolo sulle aree abitate dei velivoli militari, la contaminazione da PFAS ed il taglio, operato dal governo nazionale, ai trasferimenti di denaro per la Prefettura di Okinawa: una sostanziale punizione per le posizioni espresse dall’ente locale.
Giovedì, intanto, Giappone e Stati Uniti hanno siglato l’accordo che prevede l’acquisto da parte dei nipponici di 400 missili Tomahawk. I missili, lanciabili da navi, possono raggiungere obiettivi a 1.600 chilometri di distanza.
I due Paesi, secondo quanto dichiarato dall’ambasciatore statunitense a Tokyo, Rahm Emanuel, esamineranno la fattibilità dell’uso dei cantieri navali dell’Arcipelago per la riparazione delle navi militari USA che stazionano nelle acque dell’Asia ed, in particolare, le 70 che compongono la Settima Flotta.
In economia, secondo gli ultimi dati forniti dalla Germania, il Paese europeo sarebbe diventata, nel 2023, la terza economia mondiale (dietro Stati Uniti e Cina) scalzando – sia pur di poco – da questa posizione il Giappone.
Sui salari, lo scorso 16 gennaio, il numero uno della confindustria nipponica, la Keidanren, Masakazu Tokura, ha invitato le imprese ad aumentare, nel corso delle negoziazioni salariali di primavera, i salari in misura maggiore rispetto allo scorso anno e per almeno il 4% e ciò al fine di sostenere la domanda interna.
“Il futuro dell’economia giapponese dipende dalla nostra capacità di continuare ad accelerare lo slancio degli aumenti salariali strutturali iniziato lo scorso anno” ha affermato il dirigente.
A novembre 2023, i salari reali, per il ventesimo mese consecutivo hanno subito un calo (in quel caso del 3% rispetto a novembre 2022) nonostante l’aumento in termini nominali.
In campo macroeconomico, l’avanzo delle partite correnti di novembre è stato pari a 1.930 miliardi di yen e ciò l’8,7% in più rispetto allo stesso mese del 2022. Il deficit commerciale nel settore delle merci si è dimezzato raggiungendo i 724,1 miliardi di yen. Le importazioni sono diminuite dell’11,4% per complessivi 9.350 miliardi mentre le esportazioni sono calate del 4,5% per un totale pari 8.620 miliardi.
Nell’industria, a novembre e rispetto ad ottobre sono calati del 4,9% gli ordini del settore meccanico.
Sempre in ambito macroeconomico, la Banca del Giappone ha rivisto al rialzo le prospettive economiche di due (Tokai e Kyushu-Okinawa) delle nove regioni statistiche nelle quali è diviso l’Arcipelago.
Sull’inflazione, il tasso di crescita dei prezzi nel 2023 è stato del 3,1%: il dato più alto negli ultimi 41 anni. Senza il sussidio alle bollette elettriche (che ha fatto scendere le stesse del 13%), l’aumento sarebbe stato del 3,9%. Escludendo energia e cibo fresco, l’inflazione è stata del 3,7%. Oltre alla politiche di allentamento monetario, a determinare la crescita dei prezzi vi è stato l’aumento (più contenuto, comunque, rispetto al 2022) dei prodotti energetici (greggio in primis) nonché di altri prodotti importati.
Venerdì, nuove promesse di “monitoraggio” dei mercati delle valute sono state proferite dal ministro delle Finanze, Shunichi Suzuki, in seguito ad un deprezzamento dello yen sul dollaro che aveva portato la moneta nipponica a quota 148 sul dollaro.
Tra le imprese, secondo un’indagine condotta da Tokyo Shoko Research, il numero dei fallimenti nel 2023 che hanno coinvolto aziende con oltre 10 milioni di yen di debiti è stato pari ad 8.690. Il dato è di ben il 35,2% superiore all’anno precedente. Il settore con più fallimenti è stato quello dei servizi (2.940 casi e +41,7% rispetto al 2022) seguito da quello dell’edilizia (1.693 casi e +41,8%). Il totale delle passività è cresciuto del 3,1% per complessivi 2.400 miliardi di yen. La sola Panasonic Liquid Crystal Display, andata in bancarotta nel settembre del 2023, ha lasciato 585,6 miliardi di debiti.
Nel turismo, secondo quanto reso noto dall’ente che si occupa del tema (l’Organizzazione Nazionale per il Turismo), gli stranieri che hanno visitato l’Arcipelago nel 2023 sono stati 25.060.000. Si tratta della prima volta dal 2019 che si superano i venti milioni di visitatori. Cresciuta anche la spesa: 5.290 miliardi di yen. Il Sol Levante si era incamminato verso una strada di potenziamento e promozione dell’offerta turistica (anche con alcune norme) ma la pandemia aveva bloccato l’effettiva crescita dei numeri registrati nell’ultimo decennio.
Nell’edilizia, Sekisui House ha annunciato, giovedì scorso, l’acquisto della statunitense M.D.C. Holdings per 4,95 miliardi di dollari. L’acquisto poterà l’azienda giapponese a diventare la quinta società del settore negli Stati Uniti con 15.000 case costruite all’anno. M.D.C Holdings è stata fondata nel 1972 ed opera i 13 Stati degli USA.
In campo finanziario, l’Agenzia per i Servizi Finanziari ha sanzionato, con una settimana di sospensione parziale delle operazioni, SBI Securities, una delle maggiori società finanziarie del Paese, in conseguenza di sospette manipolazioni del mercato.
Nell’elettronica, Nikon ha sviluppato un sistema basato su telecamere ed intelligenza artificiale volto ad indicare quando una vacca è in procinto di partorire. Il dispositivo sarà in vendita a partire da questo mese e costerà circa 900.000 yen.
Proprio nell’ambito dell’intelligenza artificiale, la sezione giapponese di Amazon ha promesso di investire nel Sol Levante circa 2.000 miliardi di yen entro il 2027. Il megainvestimento dovrebbe concentrarsi dei due centri dati di Osaka e Tokyo.
Sempre in questo campo, Fujitsu è sotto l’attenzione delle autorità britanniche in seguito ad uno scandalo che ha portato numerosi postini ad essere accusati, tra il 1990 ed il 2010, di aver sottratto denaro. A determinare le accuse sono stati dei malfunzionamenti del software. Il ministro britannico con delega ad i servizi postali, Kevin Hollinrake, ha annunciato la revisione di 93 condanne mentre il premier Sunak ha promesso risarcimenti alle persone ingiustamente coinvolte.
Il direttore di Fujitsu Services, Paul Patterson, ha dichiarato che l’azienda fornirà fondi per risarcire quanti hanno subito danni.
Nell’auto, Suzuki ha annunciato, lo scorso 10 gennaio, di voler investire 350 miliardi di rupie (4,2 miliardi di dollari) nella costruzione di un impianto di produzione nello stato indiano del Gujarat. L’obiettivo dell’impresa, la quale opera nel Subcontinente con la propria controllata Maruti Suzuki India, è quello di produrre, entro il 2029, un milione di vetture l’anno. Suzuki ha anche comunicato di voler investire 32 miliardi di rupie per espandere la produzione nell’impianto già esistente nel Gujarat. Attualmente, l’azienda gestisce tre aziende in India ed ha una capacità produttiva pari a 2.250.000 vetture annue.
Il 16 gennaio, Suzuki ha annunciato la sospensione della produzione in Ungheria a causa dei problemi nelle catene di approvvigionamento prodotti dal conflitto che vede contrapporsi gli Houthi ad Israele.
Sempre nell’auto, Toyota ha comunicato ai propri fornitori che, per l’anno 2024, prevede di produrre 10.300.000 vetture.
Daihatsu Motor, intanto, società parte del gruppo Toyota, ha perduto la certificazione alla produzione per tre dei suoi veicoli a causa delle falsificazioni nei test.
(con informazioni di globalsuzuki.com; sekisuihouse.co.jp; kcna.kp; yna.co.kr; cdp-japan.jp; mainichi.jp; asahi.com)
Ha collaborato con gctoscana.eu occupandosi di Esteri.