Iniziamo questa Pillola con una notizia di politica estera. Il G20 dei capi di governo tenutosi in India si è concluso, il 10 settembre, con una dichiarazione finale. Nonostante le iniziali perplessità, infatti, i capi degli esecutivi si sono accordati su un testo finale.
Il vertice è stato un successo per la Russia: in primo luogo perché l’Ucraina non è stata invitata ed in secondo perché proprio la dichiarazione finale non ha, ovviamente, condannato il coinvolgimento della Federazione Russa nella guerra civile ucraina.
Ai margini dei lavori del G20, il premier Kishida ha incontrato il Presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol. Nel corso del colloquio, i due leader hanno confermato la comune volontà di proseguire e rafforzare la cooperazione bilaterale.
Nella Penisola coreana, la RPDC ha lanciato – in contemporanea con la visita del suo Presidente, Kim Jong Un, in Russia – due missili in direzione del Mar dell’Est. I due vettori sono stati lanciati dall’area di Sunan nella mattina di mercoledì ed hanno percorso, rispettivamente, 350 e 650 chilometri raggiungendo un’altitudine di 50.
Nei rapporti con la Cina, Yasuhiro Yamashita, numero uno del Comitato Olimpico Giapponese ha espresso preoccupazione per la sicurezza degli atleti nipponici che parteciperanno ai Giochi Asiatici che si svolgeranno in RPC dal 23 settembre all’8 ottobre. Diversi episodi di violenza a danno di cittadini giapponesi sono stati registrati in Cina subito dopo l’inizio dello scarico in mare delle acque radioattive di Fukushima.
Le relazioni col potente vicino asiatico sono state al centro anche delle prime dichiarazioni della neoministra degli Esteri. “Giappone e Cina stanno affrontando molte sfide e questioni preoccupanti ma è importante che il Giappone dica ciò che occorre dire e chieda alla Cina di agire responsabilmente coinvolgendola in un dialogo e lavorando insieme alle sfide comuni” ha affermato Kamikawa lo scorso giovedì.
La ministra, insieme al premier Kishida, parteciperà – la prossima settimana – all’assemblea delle Nazioni Unite che si terrà presso il Palazzo di Vetro di New York.
In campo militare, lunedì scorso si è tenuta la sesta riunione del consiglio sullo status dell’uso del territorio, organismo consultivo del governo, nella quale sono state individuate altre 180 località (in 25 diverse Prefetture) come meritevoli dell’attenzione e dei vincoli giuridici fissati da una recente normativa che si applica a case e terreni costruiti nei pressi di basi ed uffici dell’esercito (nella lista vi è anche la sede del Ministero della Difesa). La lista delle località, la quale con le ultime aggiunte ha raggiunto quota 219, sarà completata entro l’anno. La legge prevede una serie di speciali sorveglianze per i proprietari e gli affittuari di case e terreni siti nel raggio di un chilometro dalle basi come l’obbligo di comunicazione all’esecutivo in caso di vendita o affitto.
Frattanto, per l’anno 2024, il Ministero della Difesa ha aggiunto altre cinque strutture (presso le basi di Misawa, Iruma, Kamaki, Komatsu e Kasuga) – le quali si sommano alle sei già previste per l’attuale anno fiscale – alla lista di quelle ove si vogliono realizzare strutture sotterranee. Lo spostamento dei quartieri generali di queste strutture all’interno di bunker prevede costi che – fino ad ora – si aggirano intorno ai 17,6 miliardi di yen.
Il 12 settembre, intanto, i consiglieri comunisti alla Prefettura di Okinawa hanno mostrato dati che mostrano come l’avanzamento nella costruzione della nuova base di Henoko sia a circa il 15% mentre la spesa ha già raggiunto 431,2 miliardi di yen e cioè quasi metà di quanto stimato dall’esecutivo.
Proprio ad Okinawa ed a Kagoshima, il 14 settembre, quattro velivoli Osprey – già al centro di numerosi casi di malfunzionamenti ed incidenti – hanno dovuto compiere degli atterraggi d’emergenza. Due mezzi hanno dovuto atterrare ad Ishigaki, aeroporto civile della città, mentre altri due hanno dovuto effettuare un atterraggio d’emergenza all’aeroporto civile di Amami.
In politica interna, il numero di maltrattamenti a minori trattati dai servizi sociali nel 2022 ha raggiunto il numero di 219.170. Il numero è superiore di ben 11.510 casi rispetto al 2021. Oltre il 50% di casi sono stati segnalati ai centri dalla polizia.
Il 59,1% dei casi hanno riguardato abusi psicologici, il 23,6% maltrattamenti fisici, il 16,2% negligenza alla cure e l’1,1% violenza sessuale.
Frattanto, come era nell’aria da alcuni giorni, il primo ministro ha effettuato – seguendo una consuetudine della politica giapponese – un rimpasto di governo.
Su 19 ministri, undici posti hanno visto nuovi occupanti. Al Ministero degli Interni e comunicazioni, Takeaki Matsumoto (in carica da meno di un anno) è stato rilevato da Junji Suzuki, deputato da sei legislature ma al suo primo incarico di governo.
Alla Giustizia, Ryuji Koizumi, anch’egli alla prima esperienza da ministro, sostituisce Ken Saito. Agli Esteri, Yoshimasa Hayashi, in carica dal 2021, è rimpiazzato da Yoko Kamikawa, già ministra della Giustizia in due governi Abe e nell’esecutivo guidato da Suga.
All’Istruzione, Cultura, Sport, Scienza e Tecnologia, Masahito Moriyama, deputato da 5 legislature e ministro per la prima volta, rimpiazza Keiko Nagaoka.
Al Ministero della Salute e del Lavoro, Keizo Takeimi, con un passato da senatore e poi da funzionario di ONU ed OMS, sostituisce Katsunobu Kato che ricopriva l’incarico in quel dicastero per la seconda volta e l’ultima da poco più di un anno.
Al Ministero dell’Agricoltura e della Pesca, Ichiro Miyashita, deputato da sei legislature al primo incarico da ministro, prende il posto di Tetsuro Nomura, in carica, anch’egli come Kato, dall’agosto del 2022.
Shintaro Ito, eletto sette volte alla Camera bassa e con un passato da docente universitario, sostituisce Akihiro Nishimura.
Alla Difesa, Minoru Kihara, eletto cinque volte alla Camera dei Rappresentanti (ove ha ricoperto la carica di presidente della commissione Infrastrutture e Trasporti) e già consigliere per la Sicurezza con Abe e Suga, prende il posto di Yasukazu Hamada.
Shinako Tsuchiya, già deputata e Governatrice della Prefettura di Saitama, sostituisce Hiromichi Watanabe (in carica da dicembre 2022 dopo aver rimpiazzato Kenya Akiba che era rimasto ministro per appena due mesi) al dicastero che si occupa della Ricostruzione delle aree colpite dalla catastrofe del marzo 2011.
Alla presidenza della Commissione Nazionale di Pubblica Sicurezza (l’organismo che si occupa della gestione della polizia) nonché a varie deleghe minori, il senatore Yoshifumi Matsumura rileva Koichi Tani.
Al dicastero delle Politiche per l’Infanzia, la deputata Ayuko Kato prende il posto di Masanobu Ogura. Kato è per altro coinvolta in una possibile violazione, per circa un milione di yen oltre il limite di legge, della legge sul finanziamento ai partiti. La neoministra ha respinto le accuse e parlato, in relazione all’episodio avvenuto nel 2021, di un semplice errore contabile.
Alla Rivitalizzazione Economica, Yoshitaka Shindo (già ministro degli Interni in un governo Abe), rimpiazza Shigeyuki Goto (in carica da ottobre 2022 ed il quale a sua volta sostituiva Daishiro Yamagiwa, costretto alle dimissioni per le sue relazioni con la Chiesa dell’Unificazione).
Al Ministero per la Rivitalizzazione Regionale, infine, la senatrice Hanako Jimi, alla prima esperienza da ministra, occuperà l’incarico che fu di Naoki Okada ed al quale erano aggregati vari dicasteri senza portafoglio (Riforme Amministrative, Politiche Ainu, Okinawa e Territori del Nord ecc.).
Rimasti al loro posto: Shunichi Suzuki (Finanze); Yasutoshi Nishimura (Economia, Industria e Commercio); Tetsuo Saito (Territorio, Infrastrutture, Trasporti e Turismo ed unico ministro del Nuovo Komeito); Hirokazu Matsuno (Segretario Generale del Gabinetto e titolare di vari dicasteri senza portafoglio come quello per “mitigare l’impatto delle forze armate USA ad Okinawa” e quello per le vaccinazioni); Taro Kono (contestatissimo ministro alla Digitalizzazione) e l’ultraconservatrice Sanae Takaichi (Sicurezza Economica).
Tutti i ministri, vecchi e nuovi, hanno legami di parentela con persone che a loro volta sono stati ministri o parlamentari. A solo titolo di esempio si citano i casi di Ayuko Kato – deputata dal 2014 ed eletta nello stesso collegio che fu del padre Koichi, deputato, Segretario General del Gabinetto e direttore generale dell’Agenzia Giapponese per la Difesa tra gli anni ’80 e ’90 – e di Shunichi Suzuki, figlio del fu primo ministro Zenko e cognato di Taro Aso.
All’interno del PLD, sono rimasti al loro posto Toshimitsu Motegi (alla segreteria) e Koichi Hagiuda (all’ufficio politico) mentre Yuko Obuchi (figlia, guarda un po’ dell’ex premier Keizo) è la nuova responsabile nazionale delle politiche elettorali.
Nominati, venerdì scorso, anche i viceministri (26 primi viceministri e 28 viceministri parlamentari) ed alcuni consiglieri dell’esecutivo. Tra questi ultimi vi è Wakako Yata, senatrice tra il 2016 ed il 2022 ed ex vicepresindetessa del Partito Democratico per il Popolo.
Kishida ha ribadito, presentando in conferenza stampa, il nuovo esecutivo, la volontà di rilanciare la riforma della Costituzione accelerando verso lo svuotamento dell’articolo 9 della Carta e ribadito la necessità di investire nel rafforzamento delle forze armate.
Ben cinque ministri, secondo la stessa indagine interna svolta dal PLD lo scorso settembre, hanno in qualche modo avuto legami con la Chiesa dell’Unificazione, tra essi il nuovo titolare della Difesa (che in un’occasione tenne anche un discorso ad un’assemblea organizzata dalla galassia religiosa creata dal reverendo Moon) mentre il neoministro all’Istruzione – dicastero sotto il quale rientra l’Agenzia per i Servizi Culturali che è responsabile per le questioni religiose – sentito da parlamentari dell’opposizione circa i rapporti tra il PLD ed il culto ebbe ad affermare “onestamente, mi chiedo perché ne stiate facendo un problema del genere e fate domande al riguardo”.
Giudizio positivo sul megarimpasto è stato dato dal numero uno di Keidanren (la confindustria nipponica), Masakazu Tokura, mentre Takeshi Niinami, presidente dell’Associazione dei Dirigenti d’Impresa, in un comunicato stampa, ha sottolineato l’esigenza di far crescere i salari e di contenere i prezzi dell’elettricità.
Dagli Stati Uniti, ove si trova in visita, il Presidente del Partito Costituzionale Democratico, Kenta Izumi, ha sostenuto che il rimpasto avvicina le elezioni anticipate ed affermato la volontà del proprio partito a cooperare con gli altri partiti dell’opposizione per vincere nei seggi che saranno oggetto di rinnovo nelle prossime elezioni suppletive.
“Questo governo va avanti senza ascoltare” ha affermato, in conferenza stampa, il capo della segreteria del Partito Comunista, Akira Koike, il quale ha chiesto una convocazione straordinaria dei lavori della Dieta per affrontare la crisi prodotta dal rilascio delle acque di Fukushima e le debolezze mostrate dal sistema “My number” (il cui ministro delegato, Taro Kono, è stato, per altro confermato).
Tra gli scandali, il 14 settembre, la Corte Distrettuale di Osaka ha respinto la richiesta di Masako Akagi di rendere pubblici alcuni documenti circa le mosse per falsificare il valore di alcuni terreni pubblici. Masako è la vedova del funzionario delle Finanze del Kinki Toshio che il quale si suicidò, nel 2018, dopo aver scritto che i propri superiori lo avevano costretto a falsificare dei rapporti sul valore di un terreno demaniale che venne svenduto a circa il 14% del suo valore di mercato all’associazione Moritomo Gakuen: realtà nazionalista prossima all’ex premier Abe (la moglie dell’ex capo di governo fu anche presidentessa onoraria della stessa).
Per il giudice, dato che indagini sono ancora in corso, la pubblicazione di quanto confiscato dalla Procura potrebbe pregiudicarle.
Nella sanità, secondo quanto comunicato l’otto settembre dal Ministero competente, sono 50,47 i miliardi di yen assegnati indebitamente come sussidio alle strutture mediche affinché assicurassero posti per pazienti con COVID-19. I sussidi, elargiti tra il 2020 ed il 2021, saranno adesso richiesti indietro dalle Prefetture.
Frattanto, una recente indagine del Ministero (condotta tra luglio ed agosto su 4.235 persone di 22 diverse Prefetture) ha mostrato come nel Giappone occidentale, il 51,1% ha mostrato di avere anticorpi per il SARS-CoV-2.
Sulla tessera My number, 95 delle 102 strutture ascoltate dall’associazione dei dentisti di Tokyo ha espresso, nell’ambito di un sondaggio condotto dalla realtà sanitaria, la contrarietà a che la juova tessera sostituisca quella oggi in vigore per l’assicurazione sanitaria pubblica. Le strutture hanno lamentato maggiore lavoro e maggiori costi per la lettura delle nuove carte e per le spiegazioni che debbono fornire ai pazienti circa l’ottenimento e l’uso delle stesse.
Lunedì scorso, il Segretario del Partito Comunista, Akira Koike, ha nuovamente chiesto lo stop allo scarico e si è sottratto allo sterile dibattito circa il fatto che l’acqua vada definita o meno come “contaminata”: “cambiare la formulazione non risolverà il problema”.
In ambito demografico, dati, diffusi dal governo lo scorso venerdì, hanno mostrato come il numero degli ultracentenari abbia raggiunto il numero di 92.139: ben 1.613 in più rispetto ad un anno fa. L’88,5% dei centenari sono donne. La media nazionale è di 73,74 centenari ogni 100.000 abitanti.
Nel 2022, l’aspettativa di vita per le donne era pari a 87,09 anni mentre per gli uomini essa si attestava a 81,05.
Sul nucleare, TEPCO ha comunicato, lo scorso lunedì, di aver scaricato in mare le prime 7.800 tonnellate di acqua contaminata da trizio ed attualmente stoccata all’interno dell’ex impianto di Fukushima.
A Tsushima (Nagasaki), il consiglio comunale ha approvato una mozione del sindaco, Naoki Hitakatsu, che autorizza alla realizzazione, all’interno del territorio comunale, di un deposito per rifiuti altamente radioattivi. La città riceverà in cambio 2 miliardi di yen di sussidi statali. Il giorno precedente circa 500 cittadini hanno protestato contro il progetto.
Nella settimana appena conclusa, intanto, il secondo reattore della centrale, gestita da KEPCO, di Takahama è stato riattivato. Il reattore era fermo dal 2011 quando venne spento in seguito alle misure di prevenzione che seguirono al disastro del marzo di quell’anno ed ha poi subito vari lavori per raggiungere i nuovi, e più stringenti, standard di sicurezza introdotti dall’Agenzia Regolatrice per il Nucleare.
In campo meteorologico, l’Agenzia delegata alla materia aveva emesso un allarme per le forti piogge nelle giornate dell’undici ed il dodici settembre. Le aree ove si sono registrate le precipitazioni più forte sono state Shikoku, Kinki ed il Tokai.
In economia, il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e l’Agenzia per i Servizi Migratori hanno iniziato a discutere della possibilità di aprire ai lavoratori stranieri il settore dell’autostrasporto. Da aprile 2024, infatti, ai camionisti sarà imposto un tetto di 960 ore l’anno di guida e ciò potrebbe portare a carenze nel settore. Diverse associazioni di categoria hanno già chiesto l’inserimento dei mestieri di autista e camionista nella lista dei “lavoratori con competenze specifiche” che è oggi riservata a 12 diverse categorie (tra queste infermieri ed alcuni lavori in campo edile).
A Tokyo, lo scorso 13 settembre, in 1.500 hanno manifestato per chiedere interventi per frenare la crescita dei prezzi dei materiali edili nonché l’abolizione dell’ultima riforma fiscale sui redditi dei lavoratori autonomi. Alla manifestazione hanno partecipato diversi parlamentari dell’opposizione e tra essi il numero due del PCG, Akira Koike.
In campo alimentare, la Prefettura di Hokkaido ha lanciato l’allarme circa il futuro del settore della pesca nell’area. Secondo quanto affermato da funzionari della Prefettura, nelle ultime settimane, a seguito del divieto alle importazioni da parte della Cina di prodotti ittici cinesi, il prezzo di questi prodotti è sceso tra il 40% ed il 50% a causa di un eccesso dell’offerta. Il crollo del valore del pescato si somma all’aumento del costo dei carburanti e rischia di mettere in ginocchio l’intero comparto.
Giovedì scorso, alcuni rappresentanti del Partito Comunista guidati dalla senatrice Tomoko Kami hanno incontrato Mitsugi Saito, responsabile della Federazione delle cooperative di pesca locali, nonché l’amministratore delegato di Marumi, Satsushi Miyazaki il quale si detto preoccupato per il fatto che ciò che non viene venduto e trasformato in Cina rimane nei magazzini refrigerati sottraendo spazio al salmone che si inizierà a pescare quest’autunno.
Chiudendo con il turismo, l’ex prigione Hoshinoya di Nara, una struttura costruita nel 1908, diventerà un albergo entro il 2026. L’edificio, ampio circa 10.000 quadri, ospiterà anche un ristorante. Ad aver acquistato, l’anno scorso, l’ex carcere, chiuso nel 2017, è stata la società Hoshino Resorts.
(con informazioni di g20.org; jcp.or.jp; cdp-japan.jp; mainichi.jp; japantimes.co.jp; asahi.com)
Ha collaborato con gctoscana.eu occupandosi di Esteri.