Il numero di impiegati pubblici che, nel 2022, ha depositato cause amministrative o richieste di consultazione all’Autorità Nazionale per il Personale, è stato pari a 1.739: 138 in più rispetto al 2021. La maggior parte dei casi, 450, ha riguardato azioni moleste mentre in altri 422 sono stati denunciati abusi di potere ed in 20 molestie di natura sessuale. 284 le denunce che hanno riguardato gli orari di lavoro o le ferie mentre 177 trasferimenti e promozioni.
In ambito criminale, il numero di reati compiuti nei primi sei mesi del 2023 è cresciuto del 21,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente quando i movimenti delle persone erano maggiormente limitati a causa della pandemia. L’Agenzia Nazionale di Polizia ha segnalato 333.003 casi dei quali quasi 229.000 sono stati rappresentati da furti (il cui numero è cresciuto di quasi il 24% rispetto ai primi sei mesi del 2022).
Per quanto concerne la tessera My number, la quale sta assorbendo quella per la copertura sanitaria pubblica, numerosi problemi stanno sorgendo con il mancato allineamento dei dati sull’idoneità alla gratuità delle spese mediche con il conseguente esborso – salvo successivo rimborso – di somme intorno al 30% del costo della prestazione da parte di molti utenti.
Nella settimana appena conclusa, secondo quanto reso noto dal comune di Tokorozawa, è stato segnalato il primo caso di sussidi pubblici finiti ad una persona sbagliata. Nello specifico, 57.516 yen che dovevano andare per la copertura di alcune spese mediche di una signora ottantenne sono finiti sul conto di un’omonima.
Mercoledì, l’Agenzia per i Digitale, organismo responsabile della tessera, ha iniziato la propria inchiesta interna sulle disfunzioni segnalate.
In campo accademico, il Consiglio delle Scienze del Giappone ha tenuto, il 16 luglio, una propria assemblea nel corso della quale sono state espresse preoccupazioni per la riforma – per adesso accantonata – di riforma dell’organismo che porterebbero lo stesso ad una perdita d’indipendenza nell’ottica di un asservimento del mondo della ricerca nipponica alle esigenze belliche. Nel corso dell’assemblea è stata anche approvata la liste dei 105 membri (la metà del totale) che andranno a rinnovo ad ottobre. Dall’epoca del governo Suga, l’organismo è privo di sei membri che non vennero nominati dal primo ministro per le loro posizioni politiche. Secondo l’interpretazione della legge sulla nomina da parte dei governi Suga e Kishida, il premier può esprimere una valutazione sui candidati e rifiutare di avallarne la nomina mentre per il Consiglio si è trattato di una sostanziale omissione di atti d’ufficio dato che il capo del governo non potrebbe sindacare sui nomi forniti dall’ente.
Frattanto, venerdì scorso, il Ministero dell’Economia ha annunciato che 300 miliardi di yen saranno destinati all’insegnamento delle scienze. Beneficiarie del finanziamento saranno 111 università e scuole di alta formazione. Circa 2 miliardi saranno destinati a 67 università e scuole di formazione superiore affinché inaugurino corsi scientifici da esse, fino ad ora, mai tenuti.
Ad Iwaki, il 17 luglio, TEPCO si è scusata con un gruppo di cittadini che avevano intentato e poi vinto una causa civile contro l’azienda. Il 10 marzo l’Alta Corte di Sendai aveva emesso una sentenza che ha non riconosciuto la responsabilità del governo nel disastro del 2011 ma che ha condannato TEPCO a pagare un totale di 326,6 milioni di yen. L’azienda ha rinunciato al ricorso e la sentenza è divenuta esecutiva.
In ambito meteorologico, una persona è deceduta e 2.100 sono state evacuate a causa delle forti piogge che hanno colpito la Prefettura di Akita tra il 15 ed il 16 luglio. Almeno 517 edifici risultavano, al 17 luglio, alluvionati (di questi 2 sono stati completamente distrutti). Lo stato di emergenza è stato dichiarato per almeno 133.000 persone mentre, sempre al 17 luglio, quasi 4.800 case erano senza corrente.
Rinnovato, il 18 luglio, lo stato di emergenza per le alte temperature in 22 Prefetture.
Nella sanità, la settimana iniziata il 10 luglio è stata nona settimana consecutiva nella quale i pazienti con COVID-19 sono stati in crescita. La media dei ricoverati nei 5.000 centri sanitari designati per monitore l’influenza è stata di 11,04 pazienti: il 20% in più rispetto ai sette giorni precedenti. Su 47 Prefetture, ben 43 hanno registrato un aumento ed in 30 la media è stata superiore ai dieci ricoverati per ospedale.
In politica estera, il 16 luglio, il premier Kishida ha iniziato un tour che lo ha portato a visitare Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e Qatar: tre solide democrazie per le quali non si applicano le severe richieste rivolte alla Federazione Russa.
Il viaggio del capo del governo di Tokyo mira ad assicurare stabilità alle forniture di petrolio per il proprio Paese il quale importa dall’estero la totalità del greggio consumato.
Nella prima giornata del tour, Kishida ha incontrato il principe Mohammed bin Salman (conosciuto in Italia per essere il protagonista di una sorte di “rinascimento” ed a livello internazionale per l’uccisione ed il depezzamento del giornalista Kassoggi). I due hanno concordato la volontà di avviare un “dialogo strategico” tra i due Paesi.
Nel corso dell’incontro, i due hanno deciso di istituire la KSA-Japan Lighthouse Initiative for Clean Energy Cooperation. L’accordo mira alla cooperazione nel settore della produzione di energia pulita, riduzione delle emissioni, produzione di materiali sostenibili e garantire la stabilità delle catene di approvvigionamento. Tra le aree sulle quali si investirà vi sono idrogeno e ammoniaca, biocarbuanti, riciclo della C02 e sua cattura e vari altri sul fronte della ricerca scientifica. Il regime saudita punta a raggiungere emissioni zero entro il 2060.
Il premier nipponico ha poi visitato, per la prima volta, gli Emirati Arabi Uniti. “L’anno scorso ha segnato il 50° anniversario dell’instaurazione di relazioni diplomatiche tra il Giappone e gli EAU. Guardando indietro, le aziende giapponesi sono state coinvolte nello sviluppo delle industrie petrolifere ad Abu Dhabi sin dagli anni ’60 e l’approvvigionamento energetico sicuro dagli Emirati Arabi Uniti ha sostenuto la crescita economica del Giappone per molti anni. Dagli anni ’90, molte aziende giapponesi hanno contribuito alla costruzione dell’infrastruttura chiave degli Emirati Arabi Uniti, compresa la costruzione ed il funzionamento della metropolitana di Dubai e degli impianti di desalinizzazione dell’acqua di mare. Gli Emirati Arabi Uniti hanno il maggior numero, in Medio Oriente e Africa, di espatriati giapponesi (circa 4.500) nonché di aziende (circa 340). […] la cooperazione tra il Giappone e gli Emirati Arabi Uniti si è estesa ben oltre le aree tradizionali come l’energia e l’economia, per includere un’ampia gamma di settori quali il cambiamento climatico, l’istruzione, la scienza e la tecnologia, lo spazio e la difesa. […]. Al fine di promuovere ulteriormente tale cooperazione multiforme, i nostri due Paesi hanno firmato, lo scorso settembre, la Dichiarazione congiunta sull’attuazione dell’iniziativa di partenariato strategico globale (CSPI), sulla base della quale sono in corso discussioni concrete” ha affermato il premier nella prima dichiarazione dagli Emirati. Kishida ha sottolineato l’impegno alla cooperazione nell’istruzione e nella formazione professionale, ricordato il successo del padiglione giapponese all’Esposizione di Dubai mentre “nel settore del turismo, l’Organizzazione nazionale del turismo giapponese ha aperto la sua sede centrale nella regione a Dubai nel novembre 2021: ci auguriamo che, incoraggiati dall’esenzione totale dal visto per i cittadini degli Emirati Arabi Uniti introdotta nel novembre 2021, un numero sempre crescente di cittadini degli Emirati Arabi Uniti visiteranno il Giappone”.
Il premier ha poi menzionato la cooperazione nel settore dello spazio che ha visto satelliti emirati trasportati da vettori H2-A giapponesi e la collaborazione sul fronte della riduzione delle emissioni di C02 (gli EAU si sono impegnati ad emissioni zero entro il 2050).
Al centro di tutto vi è stato però ovviamente il petrolio “ho intenzione di proporre l’iniziativa Global Green Energy Hub anche durante la mia visita. Questa iniziativa intende unire i rispettivi punti di forza dei nostri due Paesi: i vantaggi geografici, le risorse energetiche rinnovabili a basso costo e le forti capacità di investimento degli Emirati Arabi Uniti e del Medio Oriente da un lato; e le tecnologie di decarbonizzazione all’avanguardia del Giappone dall’altro. Sfruttando appieno questi punti di forza di entrambi i Paesi, insieme possiamo trasformare il Medio Oriente in un hub globale nella catena di approvvigionamento dei combustibili e delle risorse minerarie di prossima generazione”.
Toccato poi, anche se di sfuggita, il tema dei semiconduttori e l’ossessione della politica estera nipponica: il mantenimento di “un’area indo-pacifica libera ed aperta” e cioè il contenimento della proiezione cinese nell’Asia meridionale e nel Pacifico.
Il ministro per il Commercio Estero, Al Zeyoudi, ha sottolineato che il commercio bilaterale, esclusi gli energetici, ha toccato i 14,7 miliardi di dollari nel 2022 (+10% rispetto al 2021) e che le importazioni giapponesi dagli EAU sono state pari a 12 miliardi (1,78 escludendo i petroliferi). Nello stesso anno, gli Emirati hanno investito in Giappone 268 milioni di dollari. Oltre 20 accordi – e tra essi uno che prevede la fondazione di un Consiglio per gli Affari bilaterale ed un accordo tra l’emiratina Masdar e la nipponica INPEX per la produzione di idrogeno – sono stati siglati durante la visita.
Terza tappa del viaggio del capo di governo giapponese è stato il Qatar – altro Paese con il quale il Sol Levante celebra i 50 anni di relazioni diplomatiche – ove ha incontrato il locale autocrate Al Thani. Anche qui, al centro del dialogo vi è stata la cooperazione in tema di energia. Durante la visita è stato deciso di elevare le relazioni tra i due Paesi a livello di parternariato strategico e di sviluppare ulteriormente i rapporti in ambito accademico e della Difesa.
Mentre Kishida visitava le dittature mediorientali, la vedova dell’ex premier Abe ha iniziato un visita a Taiwan che l’ha portata (controllare su agenzia stampa Taiwan) Tsai Ing-wen, “presidentessa” della regione che Pechino considera come una propria provincia ribelle, ed il “vicepresidente” Lai Ching-te. Tsai ha fatto appello alla signora Abe affinché i rapporti tra il Giappone e l’isola si rafforzino ed affermato che “qualsiasi emergenza che coinvolga Taiwan sarebbe un’emergenza anche per il Giappone”.
Mercoledì mattina, intanto, la Corea del Nord ha lanciato due missili in direzione del Mar dell’Est. I due missili hanno raggiunto un’altitudine di circa 50 chilometri ed hanno percorso oltre 600 chilometri cadendo al di fuori della Zona Economica Esclusiva di Tokyo.Per mantenere aperte le comunicazioni nonostante le tensioni, dopo lo stop causato dalla pandemia, rappresentanti dei dicasteri della Difesa di Giappone e China hanno ripreso, lo scorso lunedì a Pechino, ad incontrarsi. La delegazione nipponica era composta da 13 persone e guidata dal capitano Atsushi Yanagita. La delegazione si recherà anche in tre strutture dell’Esercito per la Liberazione del Popolo a Xian, Hangzhou e Qingdao.
Chiudendo con gli esteri, il ministro Hayashi ha annunciato, per fine luglio, un tour che lo porterà in India, Sri Lanka, Maldive, Uganda e Sud Africa.
In economia, la Gran Bretagna è stata ammessa, il 16 luglio, al CPTPP, l’accordo di libero commercio per l’area del Pacifico. L’ingresso del Regno Unito è stato approvato dagli altri 11 Paesi (Australia, Nuova Zelanda, Canada, Cile, Brunei, Malesia, Messico, Perù, Giappone, Vietnam e Singapore) nel corso della riunione tenutasi ad Auckland (Nuova Zelanda).
Nel 2021, gli investimenti in Gran Bretagna da parte di aziende site nei Paesi sottoscrittori del trattato sono state pari, nel 2021, a 182 miliardi di sterline. Il governo britannico spera che l’accordo possa creare numerosi posti di lavoro nelle isole britanniche.
Sempre in ambito economico, i ministri delle Finanze del G7 hanno riaffermato, il 16 luglio, il proprio summit a Gandhinagar (India). I ministri hanno riaffermato il sostegno economico al regime di Kiev e la guerra economica verso la Federazione Russa. La riunione è proseguita fino al 18.
Nella stessa città, il 17 luglio, è iniziato il G20 dei ministri delle Finanze e dei capi delle banche centrali con al centro la crisi del debito di alcune nazioni come Sri Lanka e Ghana.
Il vertice, come era ovvio, si è chiuso con un pieno fallimento della strategia, portata avanti dai Paesi della NATO, mirante ad avere alcuni dei Paesi partecipanti coinvolti nel blocco anti-russo.
Ai margini del vertice, il ministro dell’Economia giapponese Nishimura ed il collega indiano all’Elettronica, Vaishnaw, hanno concordato una maggiore cooperazione bilaterale volta a rafforzare le catene di produzione e di approvvigionamento dei semiconduttori.
Venerdì, invece, la Corea del Sud è ufficialmente tornata partner privilegiato del Giappone. La RdC era stata cancellata dalla lista quando la Corte Suprema di Seul condannò alcune imprese giapponesi a pagare un risarcimento ad alcuni ex forzati di guerra sfruttati durante l’occupazione coloniale della Penisola. Con una contestata, anche dal punto di vista della sua legittimità legale oltreché politica, decisione, gli asset sequestrati sono stati resi alle aziende giapponesi e si è istituito una sorta di fondo per le compensazioni il dovrebbe ricevere contributi volontari da parte di società nipponiche.
Per il mese di giugno, per la prima volta da due anni a questa parte, il Sol Levante ha riportato un surplus commerciale pari a 43 miliardi di yen.
Le esportazioni sono cresciute dell’1,5% (in gran parte per la ripresa delle vendite di auto nipponiche negli USA) mentre le importazioni sono diminuite del 12,9%. In termini assoluti, l’export ha toccato quota 8.740 miliardi mentre le importazioni sono state pari a 8.700 miliardi.
Il surplus maggiore si è avuto con Stati Uniti (+37,4% e 817,50 miliardi) mentre il deficit più alto si è avuto con la Cina (442,83 miliardi, inferiore comunque del 7,6% rispetto a giugno 2022).
Per i primi sei mesi del 2023, il Giappone ha registrato un deficit per 6.960 miliardi (inferiore comunque del 13% rispetto al deficit registrato nei primi sei mesi del 2022).
Sempre a giugno, l’inflazione è stata pari al 3,3% (4,2% escludendo energia ed alimenti deperibili). Secondo la Banca del Giappone, l’inflazione si attesterà all’1,8% per l’anno fiscale 2023 ed al 2% nell’anno 2024.
Tra i beni che hanno visto un maggiore aumento vi sono gli alimenti (+9,2%) ed i beni domestici durevoli come i mobili (+6,7%) mentre i prezzi dell’energia sono scesi del 6,6%.
Ad Honolulu, sono stati introdotti – all’interno di una linea di metropolitana di superficie che va da Kapolei Est allo stadio Aloha – dei treni a guida autonoma sviluppati da Hitachi. La linea, attualmente di 17 chilometri, potrebbe essere allungata a 30 aggiungendo altre dieci stazioni alle nove attuali.
Sul lavoro, stando a dati diffusi dall’esecutivo lo scorso venerdì, il numero di donne lavoratrici ha toccato quota 30.350.000 e cioè 1.220.000 in più rispetto a cinque anni fa. Il tasso di occupazione femminile ha raggiunto quota 53,2%. I lavoratori totali – uomini e donne – è stato pari a 67.060.000 persone.
I lavoratori precari o a tempo parziale sono stati 21.110.00 e cioè il 36,9% del totale (-1,3% rispetto alla precedente rilevazione).
In campo alimentare, il governo della Regione autonoma di Hong Kong (Repubblica Popolare Cinese) ha annunciato che introdurrà il divieto d’importazione di prodotti ittici provenienti da 10 Prefetture nipponiche qualora il piano per il rilascio in mare delle acque attualmente stoccate all’interno dell’ex impianto di Fukushima dovesse andare in porto. Le dieci Prefetture contribuiscono a fornire il 15% dei prodotti ittici giapponesi importati da Hong Kong (ed il Sol Levante complessivamente è uno dei maggiori fornitori per la regione).
Per il ministro Nishimura, la Cina si è sempre rifiutata ad incontrare sulla questione le autorità giapponesi e lasciarsi convincere ad appoggiare il piano.
Martedì, le autorità sanitarie cinesi hanno deciso di effettuare test sulla radioattività ai prodotti ittici provenienti dal Giappone.
Proprio in settimana è stato reso da TEPCO che un pesce, che sarebbe stato catturato – lo scorso maggio – nell’area prossima ai reattori 1 e 4 dell’ex centrale, aveva livelli di cesio pari a 18.000 becquerel per chilogrammo: 180 volte il limite di legge nipponico.
Nell’auto, l’amministratore delegato di Mazda, Masahiro Moro, ha recentemente affermato, nel corso di un’intervista, che l’azienda da lui guidata punta a produrre soltanto veicoli elettrici entro l’anno 2027. “Offriremo un modello (elettrico ndr) dopo l’altro dal 2025” ha detto Moro riferendosi poi alla joint venture che l’azienda ha in piedi in Cina, uno dei Paesi che maggiormente sta puntando verso l’elettrificazione della mobilità privata.
Nissan ha intanto annunciato che, dal 2025, adotterà le tecnologie di ricarica per le proprie auto elettriche, sviluppati da Tesla.
Venerdì scorso, intanto, Toyota e Mitsubishi Heavy Industries hanno annunciato che coopereranno nello sviluppo di un veicolo lunare destinato all’Agenzia Aerospaziale del Giappone. Mitsubishi Heavy Industries stava già lavorando ad un mezzo per la superficie lunare e adesso metterà a disposizione del progetto congiunto quanto già elaborato.
Nel turismo, nei primi sei mesi dell’anno e per la prima volta dal 2019, il numero di visitatori stranieri giunti nell’Arcipelago ha superato i 10 milioni (10.710.000 per la precisione). Il dato è pari al 64,4% rispetto allo stesso periodo di tre anni fa. Per nazione e regione di appartenenza, 3,13 milioni erano sudcoreani, 1,77 provenivano da Taiwan, 972.000 dagli Stati Uniti e 909.700 da Hong Kong.
Con la ripresa del turismo, per la prima volta dal 2019, ha riaperto il terminal 2 dello scalo di Tokyo Haneda.
Sempre in questo campo, oltre 150.000 persone hanno preso parte al popolare festival Saki-matsuri di Kyoto.
Frattanto, secondo un sondaggio condotto da Tokyo Shoko Research, 62 dei 107 parchi divertimento interpellati ha aumentato, dal luglio dell’anno scorso, i biglietti d’ingresso a causa dell’aumento del costo dell’elettricità.
Nell’edilizia, il prezzo medio, nella capitale, degli appartamenti di nuova costruzione è cresciuto raggiungendo, in media, i 129,6 milioni di yen. A causare l’aumento (paro al 60% rispetto all’anno precedente) è stato, in larga misura, la crescita dei costi dei materiali da costruzione.
Contando, oltre alla capitale, le Prefetture limitrofe di Chiba, Kanagawa e Saitama, l’aumento è stato pari al 36,3% con un costo medio per unità abitativa pari ad 88,73 milioni.
Chiudendo con l’Esposizione di Osaka del 2025, a meno di due anni dal suo inizio, i lavori di costruzione non sono cominciati in nessun padiglione straniero. 153 nazioni hanno comunicato la volontà di voler partecipare alla manifestazione. Una certa preoccupazione è stata espressa dal comune e della Prefettura nonché dalla locale confindustria.
(con informazioni di gov.uk; spa.gov.sa; wam.ae; qna.org.qa; qatarday.com; yna.co.kr; jcp.or.jp; cdp-japan.jp; mainichi.jp)
Ha collaborato con gctoscana.eu occupandosi di Esteri.