Il premier valuterà se sciogliere la Camera dei Rappresentanti ed andare ad elezioni anticipate dopo aver analizzato “varie situazioni”: questo il succo delle dichiarazioni rilasciate da Kishida lo scorso martedì. Dopo le elezioni amministrative erano nell’aria le intenzioni della maggioranza di passare all’incasso cercando anche una nuova legittimazione popolare su alcuni dei temi più spinosi come l’aumento delle spese militari.
“Non so se stia cercando di intimidirci o ingannarci, ma non dovrebbe giocare con il potere di sciogliere (la Camera dei Rappresentanti)” ha affermato, per il Partito Comunista, Keiji Kokuta.
Forti critiche per la mossa sono giunta anche da Jun Azumi per il quale “non è irragionevole pensare come il premier stia cercando egli stesso di creare un’atmosfera che conduca allo scioglimento della Camera bassa”.
Giovedì, Kishida ha affermato che il parlamento non sarà sciolto durante l’attuale sessione della Dieta mentre una mozione di sfiducia verso il governo, depositata dal Partito Costituzionale Democratico, è stata respinta venerdì.
Venerdì, infine, il premier ha sostenuto che presto scioglierà il parlamento al fine di rafforzare la propria posizione a livello internazionale e che si ricandiderà anche alla guida del PLD.
Sui diritti civili, la Camera dei Rappresentanti ha approvato, martedì scorso, una norma – criticata dalle opposizioni e anche dalle associazioni degli omosessuali – volta a tutelare le minoranze sessuali. La norma “ignora gli interessi delle persone LGBT” e “non è sufficiente” secondo il gruppo di associazioni riunitosi nell’Alleanza Giapponese per la Legislazione LGBT.
A votare a favore, insieme ai partiti della maggioranza, sono stati il Partito dell’Innovazione ed il Partito Democratico per il Popolo mentre contro si sono espressi PCG, PCD, socialdemocratici e Reiwa Shinsengumi.
Sempre in questo campo, venerdì, è stata definitivamente approvata la norma che rende la legislazione sui crimini sessuali in linea con quella di altri Paesi estendendo il concetto di violenza sessuale.
Nell’immigrazione, un cittadino nepalese costretto a letto per non aver ricevuto adeguate cure da un centro di espulsione per immigrati irregolari, ha fatto causato allo Stato nipponico. L’uomo, il cui nome non è ancora stato reso pubblico, soffre di una malattia che causa necrosi ed è stato detenuto – dal settembre 2018 al dicembre 2022, quando è stato rilasciato per motivi di salute – in due centri di espulsione: prima quello di Tokyo e poi quello di Omura. Il cittadino nepalese era giunto nell’Arcipelago nel 2009 ma nel 2018 il suo visto non venne rinnovato. L’accusa principale rivolta dall’uomo ai Servizi Migratori è quella di essere stato lasciato senza adeguata assistenza medica, come l’evidenza dei fatti sembrerebbe dimostrare.
Sul nucleare, lo scorso 10 giugno, il ministro all’Economia, Industria e Commercio, Yasutoshi Nishimura, ha incontrato a Mito i rappresentanti delle cooperative di pesca delle Prefetture di Fukushima, Ibaraki e Miyagi per confrontarsi sul piano del governo che prevede i rilascio in mare dell’acqua contaminata e stoccata all’interno dell’ex impianto di Fukushima Daichii. “Ho ricevuto commenti poco lusinghieri” ha affermato Nishimura al termine della riunione. Nonostante gli aiuti economici promessi dal governo, i pescatori dell’area sono preoccupati per le ricadute sul mercato ittico che il piano certamente provocherà.
A Fukushima, intanto, tra le proteste dei pescatori, nella settimana appena conclusasi, TEPCO ha testato il funzionamento del tunnel che scaricherà in mare le acque contaminate.
Mercoledì scorso, intanto, l’ambasciata giapponese a Pechino, in una conferenza stampa con giornalisti stranieri, ha affermato di voler cercare un dialogo – basato sulla scienza – con la RPC su un tema che, sin da subito, ha visto le due nazioni su fronti contrapposti.
Nella sanità, nonostante l’estate, il numero di casi di COVID-19 è in crescita. Nella settimana compresa tra il 29 maggio ed il 4 giugno sono stati censiti 22.432 casi ed il numero di pazienti in carico alle strutture mediche è cresciuto da una media di 3,63 per ospedale a 4,55. La media più alta è stata nella Prefettura di Okinawa con 15,8 pazienti per centro medico. Il numero totale di ricoverati è stato pari a 4.003 e di questi 61 in condizioni critiche.
Che i casi potrebbero ulteriormente salire durante l’estate è stato anche chiarito da Takaji Wakita, presidente dell’Istituto Nazionale di Malattie Infettive e principale consulente del governo sui temi della pandemia.
Intervenendo in sede di commissione Finanze della Camera dei Consiglieri, il senatore comunista Inoue ha sottolineato come l’attuale politica fiscale portata avanti del governo, la quale premia le grandi imprese e la spesa bellica, finirà per cercare le risorse per il contrasto al crollo demografico con tagli alla spesa sanitaria e previdenziale.
Venerdì, l’esecutivo ha approvato le linee guida per le politiche economiche future che prevedono un aumento delle spese militari e per l’infanzia senza, per il momento, prevedere aumenti delle tasse il che si tradurrà, ovviamente, in tagli ad altri settori oppure in aumento del debito.
Sulla tessera “My number”, una sorta di codice fiscale, recentemente legata, in maniera obbligatoria alla tessera per l’assicurazione sanitaria pubblica, mercoledì scorso il premier ha promesso un riesame degli enormi problemi emersi in questi mesi: conti correnti sui quali finivano sussidi pubblici legati a persone diverse dai titolari della carta (e del diritto), posizioni anagrafiche e di Stato Civile che non mostravano corrispondenza tra il titolare della carta e le certificazioni rilasciate ecc.
Il premier ha annunciato, in questa lunga fase di transizione, l’abolizione delle tessere per l’assicurazione sanitaria pubblica per l’autunno del 2025 anziché per quello del 2024.
Sui numerosi problemi incontrati da migliaia di cittadini giapponesi che hanno avuto a che fare con la carta – propagandata, lo scorso anno, dal governo anche con un costosissimo sistema di bonus – si è espressa che la Governatrice di Tokyo, Yuriko Koike.
In politica estera, la settimana si è aperta con la promessa da parte dell’esecutivo di rimanere vigili circa possibili lanci di satelliti da parte nordcoreana. Nelle settimane precedenti, la RPDC aveva indicato nell’11 giugno la data entro la quale avrebbe lanciato un vettore trasportante un satellite ma la data è trascorsa senza che ciò avvenisse.
Sabato, intanto, l’Imperatore Naruhito, per la prima volta dalla sua ascesa al trono, avvenuta nel 2019, è partito per una visita ufficiale fuori dall’Arcipelago. Destinazione della coppia imperiale è stata l’Indonesia.
In ambito militare, l’esecutivo ha adottato, martedì scorso, le linee guida che dovranno regolare, per i prossimi dieci anni, le strategie circa l’uso dello spazio. Cuore delle nuove politiche è la possibilità dell’uso del cosmo ai fini militari utilizzando i satelliti per coordinare contrattacchi verso basi nemiche. La mossa è principalmente un segnale verso Cina, Russia e Corea del Nord nonché un messaggio agli Stati Uniti circa l’accondiscendenza del Sol Levante ad integrarsi a pieno nelle strategie belliche degli USA.
Contestualmente, l’esecutivo ha deciso di sostenere – mediante fondi che saranno erogati dall’Agenzia Aerospaziale – le aziende che operano nel settore. Il totale dei sussidi – nell’ambito dei dieci anni – dovrebbe attestarsi intorno ai 1.000 miliardi di yen.
La Camera dei Consiglieri, ha intanto approvato la norma, già passata dalla Camera dei Rappresentanti,che consentirà al governo di creare fondi – prelevandoli da altri capitoli o dalla vendita di asset pubblici – da destinare alle spese belliche.
Sempre in quest’ambito, un tavolo consultivo del governo sta iniziando ad elaborare una proposta di legge volta a tutelare dalla divulgazione di informazioni i brevetti di 25 diversi ambiti e tra questi quelli delle tecnologie connesse ai voli ipersonici. Contestualmente sono stati individuati 14 settori economici ove alle aziende saranno richiesti stringenti requisiti per la difesa dagli attacchi informatici.
Giovedì, intanto, la polizia di Ibaraki ha arrestato un cittadino cinese, Quan Hengdao, con l’accusa di aver ceduto dati – dei quali era in possesso in qualità di ricercatore presso l’Istituto Nazionale di Scienze Industriali Avanzate – ad un’azienda cinese.
Lo scorso 11 giugno, contro l’aumento delle spese militari e contro l’espansione delle servitù militari ad Okinawa, hanno protestato, nel centrale quartiere Ginza di Tokyo, in 1.500.
Proprio nella settimana appena trascorsa, grazie a dati reperiti sulla basse delle leggi statunitensi che regolano l’accesso agli atti, diversi attivisti anti-militaristi hanno scoperto come nel piano del 2019 predisposto dalle forze armate USA circa la nuova base di Nago sia sparito – rispetto a quello del 2014 – il riferimento alla costruzione di molti magazzini per le munizioni.
In economia, stando agli ultimi dati comunicati dalla Banca del Giappone, i prezzi all’ingrosso di luglio sono cresciuti del 5,1% rispetto allo stesso mese del 2022. L’aumento, il ventisettesimo consecutivo, è stato largamente prodotto dall’aumento dei costi delle materie prime e dal deprezzamento dello yen. Tra le categorie i cui prezzi sono cresciuti maggiormente vi sono le bollette di luce, gas ed acqua (+13,1%) e gli alimenti (+7,9%).
Proprio l’istituto di emissione ha tenuto, in chiusura di settimana, una due giorni del proprio tavolo direttivo al termine del quale il Governatore, Kazuo Ueda, ha sostenuto che vi è un’incertezza “estremamente elevata” circa la sostenibilità dell’attuale tasso d’inflazione. Ueda ha riconosciuto che il ritmo di crescita dell’inflazione sta rallentando meno del previsto ma nonostante ciò i tassi ed i rendimenti dei titoli rimarranno in linea con quanto deciso dall’istituto a partire dal 2013.
“Esiste la possibilità che il tasso di inflazione scenda al di sotto del 2% in futuro, quindi non ci siamo mossi verso la normalizzazione delle politiche” ha sostenuto Ueda.
Tra le imprese, secondo le previsioni della società finanziaria SMBC Nikko Securities, quelle con capitalizzazione più alta avranno profitti combinati in crescita, nel 2023, del 4% per complessivi 42.900 miliardi (lo scorso anno, per le stesse aziende, il dato fu di 41.300 miliardi). A crescere maggiormente sarà il settore dell’auto con un +11,4% seguito dal trasporto aereo che potrebbe segnare un +9%.
Nei trasporti, Honda Aircraft, società statunitense parte del gruppo Honda, ha annunciato lo sviluppo, entro il 2028, di un nuovo piccolo aereo in grado di trasportare un massimo di 11 passeggeri.
Nell’auto, gli azionisti di Toyota, nel corso dell’ultima assemblea annuale tenutasi mercoledì scorso, hanno rigettato un piano della dirigenza volto ad un maggiore impegno sul fronte della riduzione delle emissioni. Ad avanzare una proposta sul fronte della decarbonizzazione era stato il fondo danese AkademikerPension (fondo che gestisce circa 20 miliardi di dollari di fondi).
In chiusura di settimana, il Ministero dell’Economia, Industria e Commercio ha comunicato che il colosso dell’auto riceverà 117,8 miliardi di yen in sussidi per la produzione e lo sviluppo di batterie per veicoli elettrici.
Chiudendo con i visti, nel 2022, il Giappone ne ha emessi 1.290.000. Il dato, e non vi è alcuna sorpresa in ciò, è 14 volte superiore rispetto all’anno precedente. Per singoli Paesi, i cinesi sono stati 186.577, i vietnamiti 1777.329, i filippini 134.607, i sudcoreani 104.937, gli indonesiano 92.663 e gli statunitensi 88.557.
Frattanto, il 16 giugno, l’Agenzia per il Turismo ed alcune Prefetture (tra esse Okinawa e Kumamoto) hanno presenziato alla fiera internazionale del turismo di Pechino.
(con informazioni di jcp.or.jp; cdp-japan.jp; mainichi.jp; asahi.com)
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