In politica interna, martedì scorso, la Camera dei Rappresentanti ha approvato la finanziaria per l’anno fiscale 2023. L’ammontare totale della manovra è pari a 114.380 miliardi di yen.
Tra le voci principali di spesi vi sono 36.890 miliardi di yen destinati alla previdenza sociale ed oltre 6.820 miliardi per l’esercito.
Contrari al bilancio, oltre a comunisti, PCD, Nippon Ishin no Kai e socialdemocratici, anche il Partito Democratico per il Popolo che interrompe così il proprio corteggiamento alla maggioranza.
Di un bilancio che “dirotta soldi dalle pensioni” e che comporta “l’emissione di una enorme quantità di titoli di Stato” ha parlato Takeshi Noma per il PCD.
Ad essere raddoppiata è stata “l’ansia dell’opinione pubblica” e non le spese per l’infanzia, ha dichiarato il leader dei costituzional-democratici, Kenta Izumi, ribadendo la necessità di aumenti salariali e dell’eliminazione dei limiti di reddito per gli assegni familiari.
Della “peggiore proposta di bilancio dal dopoguerra” ha parlato Toru Miyamoto nella propria dichiarazione di voto a nome del PCG. Il deputato ha sottolineato che parte dei fondi, non direttamente ma di fatto dato che le spese belliche produrranno minori allocazioni di risorse su altri capitoli, per gli investimenti in armi saranno sottratti dai fondi di riserve dell’Ente Nazionale Ospedaliero e da quelli dell’Ente Regionale di Promozione della Funzione Sanitaria.
Per quanto concerne la riforma del Consiglio delle Scienze, Toru Miyamoto ha nuovamente chiesto lo stop alla riforma che introdurrebbe un tavolo terzo a giudicare le candidature dei membri – cancellando di fatto l’autogoverno dell’ente – e posto la questione della mancata nomina – che si trascina ormai da tre governi – di sei membri proposti dal Consiglio stesso ma bocciati dai premier conservatori succedutisi da Suga in poi per le loro posizioni contro le politiche belliciste della maggioranza.
Sul matrimonio egualitario, il premier ha riaffermato, in settimana, che questa mancata possibilità non rappresenta una discriminazione.
Frattanto, il Giappone si è classificato al centoquattresimo posto su centonovanta nazioni censite, nel report annuale della Banca Mondiale sull’eguaglianza tra i sessi. Nell’indice che misura le condizioni sul posto di lavoro ed in quello sul salario, il Sol Levante ha toccato, rispettivamente, quota 50 e 20 su 100.
Il Giappone si piazzò al settantaquattresimo posto nel 2020, all’ottantesimo nel 2021 ed al centotreesimo nel 2022.
Negli scandali, martedì scorso, una serie di aziende, e tra esse il colosso della pubblicità Dentsu, sono state chiamate a rispondere, in tribunale, alle accuse di aver manipolato le offerte circa la partecipazione di aziende come sponsor ai Giochi Olimpici del 2021. La Procura ha deciso di incriminare le società dopo aver ricevuto una richiesta da parte della commissione antitrust nipponica. Oltre alle aziende, sono stati incriminati anche sei persone e tra esse Yasuo Mori, ex membro del comitato organizzatore dei Giochi. Le accuse riguardano contratti per un valore equivalente a 320 milioni di dollari.
Sempre in questo campo, giovedì scorso, il deputato del PCD Hiroyuki Konishi ha accusato l’ex ministra agli Interni e Comunicazioni Sanae Takaichi di aver ricevuto – tra il 2014 ed il 2015 – dal capo dell’esecutivo suggerimenti a reinterpretare il concetto di “equità politica” per le emittenti televisive. Secondo Konishi, il quale ha citato dei documenti, il governo Abe tentò quindi di esercitare pressioni sulle televisioni che trasmettevano programmi ostili alla maggioranza. La deputata ha promesso di dimettersi qualora il documento fosse vero.
Per quanto concerne le problematiche connessa ai culti religiosi, in settimana le opposizioni hanno continuato ad audire persone che hanno denunciato di essere state vittime di sette. Il 28 febbraio scorso, sono stati ascoltati da diversi parlamentari alcuni ex Testimoni di Geova che hanno posto il problema delle trasfusioni di sangue vietate, di fatto, agli aderenti.
Il giorno precedente, invece, è stata affrontata la questione delle donazioni alla Chiesa dell’Unificazione. Intervenuto all’audizione, uno degli avvocati che rappresenta un gruppo di ex fedeli, ha raccontato di aver richiesto indietro 1.465 milioni di yen al culto che fu del reverendo Moon nonché l’equivalente di un 10% della cifra come risarcimento per 50 ex aderenti.
Il 2 marzo, la commissione del PCD che si occupa del tema si è riunita ed ha ribadito che la legge che consentirebbe la restituzione di donazioni estorte da gruppi religiosi ha dei margini troppo stretti che rendono il percorso di restituzione inapplicabile nella maggioranza dei casi.
In settimana, il Partito Comunista ha anche denunciato che in 14 assemblee prefettizie sono state bocciate mozioni da esso presentate che chiedevano di avviare indagini su collusioni tra politici locali e la Chiesa.
In campo demografico, il numero di nuovi nati nell’Arcipelago, stando a dati diffusi dall’esecutivo martedì scorso, è il più basso dal 1899. In totale, i bambini nati nel Sol Levante sono stati 799.728 e cioè il 5,1% in meno del 2021.
Cresciuto, dal lato opposto, il numero dei decessi: 1.582.033 e cioè quasi 130.000 in più rispetto all’anno precedente.
In ambito sociale, secondo quanto riportato dal quotidiano comunista Akahata, nell’anno fiscale 2023, ben 1.028 comuni in 25 diverse Prefetture prevedono un aumento delle quote di loro competenza dell’assicurazione sanitaria pubblica. Le decisioni finali sulle aliquote saranno prese a giugno.
Sempre in questo settore, tre sindacati nazionali (la Federazione dei Lavoratori Sanitari, la Federazione dei Sindacati dei Lavoratori Autonomi e Zendaikyo) hanno chiesto al governo un forte aumento del numero dei lavoratori della sanità ed interventi per ridurre i turni notturni a carico di un singolo lavoratore.
Un aumento del numero dei lavoratori per il loro settore è stato chiesto anche dai sindacati dei lavoratori della scuola i quali hanno sottolineato come il numero di insegnanti per numero di bambini negli asili è lo stesso di 50 (nella fascia 4-5 anni) o 75 (in quella dei 3 anni) anni fa: rispettivamente 1 a 30 ed 1 a 20.
Nell’immigrazione, nelle udienze del 21 giugno e del 12 luglio, su richiesta degli avvocati della famiglia di Wishma Sandamali, saranno mostrati fotogrammi delle telecamere di sicurezza del centro di detenzione per migranti irregolari di Nagoya. La donna, morì nel marzo del 2021 molto probabilmente per omissione di soccorso da parte del personale della struttura.
Frattanto, in chiusura di settimana, il premier ha affermato che prossimamente potrebbe recarsi nel distretto di Utoro (Kyoto) per esprimere la propria solidarietà ai residenti coreani dell’area che furono vittime, nel 2021, di crimini d’odio di matrice razziale. Nell’aprile 2022, i residenti, discendenti di lavoratori forzati provenienti dalla Penisola coreana, hanno aperto un museo che racconta la storia dell’area.
Sul nucleare, martedì scorso, il governo ha approvato il decreto che estende a 60 anni la vita operativa delle centrali atomiche.
Contestate le misure prese dal governo e gli insufficienti investimenti nelle fonti rinnovabili da Kenta Izumi il quale ha incontrato, nella settimana appena trascorsa, i rappresentanti di alcune associazioni ambientaliste. Anche la collega di partito Tsujimoto è intervenuta in parlamento per contestare la norma sottolineando il costante deterioramento delle centrali (citando il caso specifico della centrale di Takahama che ha 40 anni e segnalazioni di ruggine al quarto reattore) ed i rischi per la sicurezza conseguenti. “Non c’è stata una spiegazione decente” ha affermato Akira Koike per il PCG.
A Fukushima, il capo della centrale in fase di smantellamento tristemente nota, Akira Ono, in una recente intervista ha affermato che, nonostante siano passati 12 anni dalla tragedia, il lavoro di decommissionamento dei reattori è ancora all’inizio.
Nei trasporti, oltre 130 residenti nell’area prossima all’aeroporto di Tokyo Narita hanno annunciato di voler iniziare una causa civile per chiedere un risarcimento per i rumori ritenuti eccessivi. I ricorrenti chiederanno inoltre uno stop ai voli la notte ed il mattino presto.
Sempre in quest’ambito, gli incidenti stradali che hanno coinvolto, nel 2022, ultrasessantacinquenni sono cresciuti di 33 casi rispetto al 2021 toccando quota 379. Dopo l’aumento degli incidenti prodotti da anziani, l’Agenzia Nazionale di Polizia ha iniziato a richiedere ad ultrasettantacinquenni con una storia da guidatori con violazioni al codice della strada ulteriori test in fase di rinnovo della patente. Nel 2022, il numero totale degli incidenti è stato pari a 300.839 con 2.610 deceduti e 26.027 feriti gravi.
Il governo ha intanto annunciato che le persone libere in attesa di processo penale saranno obbligate ad indossare un braccialetto contenente un rilevatore GPS. La mossa, che suscita preoccupazioni circa la tutela della riservatezza di queste persone, è, secondo il governo, resasi necessaria dopo la fuga dell’ex dirigente d’azienda Carlos Ghosn.
Ad Hiroshima, la Confederazione delle Associazioni delle Vittime delle Bombe A ed H, la Nihon Hidankyo, ha emesso, il 28 febbraio, un comunicato di protesta per la decisione del locale assessorato all’istruzione di non utilizzare più il manga “Gen Scalzo” quale materiale scolastico. Il manga era destinato ai bambini delle classe terze delle elementari.
Nella protezione civile, almeno 3.276 asili, stando ad un’analisi dei dati curata dal quotidiano Mainichi, sono a rischio inondazione in caso di tsunami. Ad essere a rischio sono anche 2.211 scuole e 2.386 strutture per anziani. Si tratta, per le tre categorie, di oltre il 10% (rispettivamente il 14, il 13% ed il 12%) delle strutture presenti nelle Prefetture a rischio tsunami.
I dati più allarmanti provengono da 19 comuni della Prefettura di Koichi (con il 44% degli asili ed il 36% delle case di riposo a rischio), la Prefettura di Hokkaido (15% di strutture a rischio nelle due categorie estreme) e 20 comuni ad Iwate (20% degli asili e 16% delle case di riposo).
In ambito criminale, i casi di sospetti abusi a danno dei minori – segnalati dai centri di supporto alle vittime – hanno raggiunto, nel 2022, quota 115.762 casi: +7.703 rispetto al 2021. I minori coinvolti in casi accertati dalla polizia sono stati 2.181 contro i 2.174 dell’anno precedente: 37 le persone che hanno perso la vita.
Sempre nell’ambito dei dati comunicati, nella settimana appena conclusa, dall’esecutivo, nella settimana appena conclusasi, nel 2022, i suicidi tra i minori sono stati 512: +39 rispetto al 2021. Tra i casi, 17 erano bambini frequentanti le scuole elementari, 143 le scuole medie e 352 le superiori.
In politica estera, a partire dallo scorso mercoledì, il Giappone ha deciso di non effettuare test PCR per il SARS-CoV-2 tutti coloro che provengono dalla Cina. A motivare la decisione vi è il calo recente del numero di casi positivi registrati nella RPC. Ai visitatori sarà comunque richiesto di mostrare un test effettuato almeno 72 ore prima della partenza.
Per un altro verso, per meglio contrastare la Cina, i ministri degli Esteri di Giappone e Nuova Zelanda, Hayashi e Mahuta, hanno convenuto circa la necessità di accelerare nella stesura di un accordo di cooperazione tra i rispettivi servizi segreti.
Nei rapporti con la Corea del Nord, lunedì scorso, il portavoce dell’esecutivo, Hirokazu Matsuno, non ha escluso la concessione di aiuti al Paese vicino in cambio di un accordo sui cittadini nipponici rapiti da personale nordcoreano tra gli anni ’70 ed ’80.
Sul tema è nuovamente intervenuto, nel corso di un incontro avvenuto mercoledì scorso con alcuni familiari delle persone rapite, il premier. Kishida ha ribadito che il governo è pronto ad offrire “assistenza umanitaria, nei limiti delle sanzioni imposte dalla comunità internazionale” qualora la RPDC facesse tornare i rapiti. Dopo aver negato i rapimenti, il governo nordcoreano riconobbe – ma affermando che si trattava di reati da parte di funzionari e non di una politica pubblica – l’esistenza di questi atti ma considera la pagina chiusa sostenendo che alcune persone indicate dal Giappone come rapite non lo sono state mentre altri sono stati dichiarati deceduti e le loro ceneri consegnate al Sol Levante.
Nelle relazioni con l’altra Corea, l’ex premier Suga è stato nominato presidente del gruppo parlamentare per la promozione dei rapporti bilaterali. Suga, che sostituisce l’ex ministro delle Finanze Fukushiro Nukaga, dovrà affrontare numerose questioni che creano attrito tra i due Paesi: dai beni di aziende nipponiche confiscati come risarcimento per lo sfruttamento di forzati di guerra alla questione delle isole Dokdo fino alla mai risolta controversia sulla schiavitù sessuale patita da migliaia di donne coreane durante l’occupazione coloniale della Penisola.
In campo militare, in 1.600 hanno manifestato, lo scorso 26 febbraio, per le strade del capoluogo della Prefettura di Okinawa. I manifestati sono contrari alla crescita delle servitù militari nell’arcipelago.
Nella settimana appena terminata, una manifestazione si è tenuta anche a Saga contro il dispiegamento di velivoli osprey nell’aeroporto della città.
Lunedì scorso, intanto, intervenendo in parlamento, il primo ministro Kishida ha dichiarato che il Giappone comprerà, entro il 2026, 400 missili Tomahawk. Di una mancanza di chiarezza sui numeri complessivi – “mentre negli Stati Uniti il Presidente riferisce al Congresso” – Katsuya Okada a nome del Partito Costituzionale Democratico mentre il collega di partito Goto – oltre a contestare il fatto che la spesa per l’infanzia crescerà di soli 100 miliardi, mentre le spese belliche di 1.400 – ha posto il tema dell’assenza di un piano, almeno ufficiale, circa le località che dovranno ospitare questi missili ed il conseguente rischio di essere in prima linea in caso di conflitto.
Il collega di partito Akira Nagatsuma, ha sottolineato che, interrogato sul punto, il premier non ha dato risposte circa la possibilità che parte dell’aumento delle spese militari sia destinato ad attività connesse allo sbarco in territorio nemico o all’uso di bombardieri.
Contro il cosiddetto “ombrello nucleare” degli Stati Uniti a “tutela” del Giappone, in 1.500 hanno partecipato ad un incontro tenutosi a Shizuoka nell’anniversario del primo test di Bikini.
Dopo il caso di Rina Gonoi, frattanto, una altra soldatessa (per la precisione un’aviera), ancora in servizio, ha fatto causa allo Stato per molestie sessuali subite da un commilitone. La richiesta di risarcimento è pari a 11,68 milioni di yen. La donna riportò i fatti ai superiori nel 2013 e tre anni dopo fece causa al commilitone senza successo.
In economia, la produzione industriale di gennaio è calata del 4,6% rispetto a dicembre. Fatta 100 la produzione del 2015, l’indice ha toccato quota 91,4. Tra i settori più colpiti vi è stata la meccanica (-13,5%) mentre aumenti si sono registrati nel chimico e nell’energetico.
Sulle politiche monetarie, il deputato comunista Sohei Nihi ha interrogato, in settimana, il candidato vicepresidente della Banca del Giappone, Shin Uchida, ribadendo la necessità di una politica di revisione totale dell’allentamento monetario. Uchida ha confermato che le politiche di allentamento producono un aumento dei prezzi delle materie prime ma che l’impatto delle decisioni statunitensi (che stanno andando in senso contrario) non sarà determinante.
Sempre in ambito macroeconomico, i profitti ante imposte delle imprese nel periodo ottobre-dicembre 2022 è calato del 2,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. A determinare il dato è stato, in larghissima misura, l’aumento del costo delle materie prime. In termini assoluti, i profitti sono stati pari a 22.380 miliardi di yen. Cresciute le spese in conto capitale: 12.440 miliardi di yen (+7,7%). Il dato è ricavato da un sondaggio condotto dal dicastero dell’Economia su 32.331 aziende (il 69,8% dei rispondenti) con capitale superiore ai 10 milioni di yen.
All’estero, funzionari dei dicasteri responsabili della sicurezza economica di USA, Corea del Sud e Giappone si sono riuniti alle Hawaii per migliorare la cooperazione trilaterale sul fronte del mantenimento della stabilità delle catene di approvvigionamento nonché quella sulle tecnologie ritenute strategiche. Alla riunione hanno partecipato Yasuo Takamura, consigliere della Segreteria del Gabinetto nipponico, Tarun Chabra e Nora Todd per il Consiglio di Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti e Wang Yun Jong, segretario per la sicurezza economica della presidenza sudcoreana.
Sull’energia, il Giappone ha annunciato, sabato scorso, che coopererà con l’Australia per la creazione di una catena di approvvigionamento dell’idrogeno. L’annuncio da parte del premier di Tokyo è stato effettuato all’interno della Asia Zero Emission Community: un’iniziativa nipponiche che vede la partecipazione, oltre all’Australia, dei Paesi ASEAN.
Sul lavoro, una delegazione di parlamentari del PCD ha incontrato, il 27 febbraio scorso, i rappresentanti del Sindacato dei Lavoratori del Servizio Pubblico. Tema principale posto dai sindacalisti è stato la richiesta di misure atte a ridurre il carico del lavoro straordinario per i dipendenti pubblici.
Il 3 marzo, invece, parlamentari costituzional-democratici hanno avuto una riunione con rappresentanti della Confederazione Sindacale dei Lavoratori dell’Industria Alimentare Giapponese e del Sindacato Generale del Lavoro della Distribuzione Tessile, Chimica ed Alimentare. I sindacalisti hanno messo in luce come il problema principale del settore sia costituito dai bassi salari.
Stando ad un sondaggio condotto da Mynavi su 2.036 imprese appartenenti a tutti i settori, circa il 60% di esse ha intenzione di andare incontro – nell’ambito delle negoziazioni sui rinnovi contrattuali iniziate il primo marzo – alle richieste dei sindacati e di aumentare quindi le retribuzioni. Poco più del 50% delle aziende ha affermato di voler assumere lo stesso numero dei dipendenti contrattati lo scorso anno.
In questo campo, il 28 febbraio, è nato il sindacato dei lavori di Alphabet (società madre di Google) in Giappone. Nell’ambito di un programma di licenziamenti di massa avviato dalla società, circa il 6% dei dipendenti nipponici di Alphabet dovrebbe essere lasciato a casa.
Nell’elettronica, la neocostituita Rapidus, come già annunciato alcune settimane fa, ha siglato, martedì scorso, i primi documenti che porteranno alla costruzione di una fabbrica per la produzione di chip ad Hokkaido. La spesa d’impianto sarà di circa 5.000 miliardi di yen.
Proprio per risolvere il problema delle forniture di chip, funzionari dei dicasteri dell’industria di Giappone, Stati Uniti, RdC e Taiwan, si sono incontrati – divulgando all’esterno ben poche informazioni – con l’obiettivo di migliorare la cooperazione su questo fronte e ridurre i rischi di interruzioni alle catene di approvvigionamento delle rispettive industrie.
Nell’auto, le vendite globali di Toyota sono calate del 5,6% rispetto allo stesso mese del 2022. A causa, principalmente, del calo dell’offerta di chip, le auto vendute sono state quindi pari a 709.870. Le vendite all’estero sono diminuite dal 9,7% con un calo più marcato sul mercato cinese (-23,5%) e su quello nordamericano (-12,8%). Cresciute, all’opposto, le vendite sul mercato interno: +18% (oltre 130.000 vetture).
Diminuite anche le vendite di Honda (-21,7% e 280.757 veicoli) e di Nissan (-25,1% e 224.236 vetture). Grande crescita percentuale per Suzuki che ha visto un aumento delle vendite pari al 22,9% (295.345 veicoli).
Sempre in questo settore, Makoto Uchida per Nissan ha dichiarato che l’azienda prevede di vendere sul mercato europeo quasi soltanto veicoli elettrici entro 4 anni rimodellando un piano del novembre 2021 che prevedeva di arrivare ad un 75% circa di vetture elettriche per l’Europa.
Nell’energia, le aziende nipponiche che si occupano di acquisto del gas hanno aumentato di molto le riserve a fronte della guerra in Europa ed ai rischi sul fronte della stabilità delle forniture. Ad agosto 2022, le riserve erano pari a 5,9 milioni di tonnellate ed il 17,6& in più rispetto al 2021.
Al 19 febbraio, le riserve accumulate dalle nove maggiori aziende del settore erano cresciute del 56% rispetto ad un anno prima raggiungendo 2,63 milioni di tonnellate.
Nel turismo, il servizio traghetto ad alta velocità tra Tsushima e Busan (Repubblica di Corea) è stato riattivato, dopo tre anni di stop causati dalla pandemia, il 25 febbraio. Il traghetto veloce è in servizio dal 2011 e consente di connettere i due porti in circa 70 minuti.
Frattanto, il livello di navi da crociera che nel 2023 visiteranno porti nipponici dovrebbe quasi raggiungere il livello pre-pandemico.
Chiudendo con la storia, Takichi Nishiyama, il giornalista che rivelò i contenuti dell’accordo tra Stati Uniti e Giappone per il ritorno, avvenuto nel 1972, alla sovranità nipponica della Prefettura di Okinawa, è morto all’età di 91 anni.
Nishiyama rivelò l’esistenza di un accordo circa un anno prima della sua effettiva firma e venne arrestato con l’accusa di aver istigato funzionari pubblici a rivelare notizie coperte da segreto. Nel 1974, la Corte Distrettuale di Tokyo riconobbe il giornalista non colpevole.
(con informazioni di worldbank.org; jcp.or.jp; cdp-japan.jp; mainichi.jp)
Ha collaborato con gctoscana.eu occupandosi di Esteri.