In politica interna, hanno suscitato polemiche le parole pronunciate da Kishida circa il fatto che le donne in congedo di maternità dovrebbero utilizzare il tempo non impiegato nel lavoro per “riacquistare nuove competenze”. Le parole del premier erano in risposta ad un’interrogazione del senatore liberal-democratico Satoshi Oie che aveva, per primo, utilizzato il termine.
Proseguita, anche questa settimana, un’altra querelle, quella circa la presenza del figlio di Kishida, Shotaro, nel tour del padre in Europa. Il maggiore dei figli del premier, sotto contratto per lo Stato quale segretario del padre, avrebbe utilizzato vetture pubbliche per compiere giri turistici.
“Il sipario non può essere chiuso” ha affermato Akira Koike per il PCG ribadendo la “mescolanza tra questioni pubbliche e private” prodotta dalla nomina di Shotaro.
In chiusura di settimana, il capo del governo ha rimosso dal proprio incarico Masayoshi Arai, segretario esecutivo dell’ufficio del premier, dopo alcune affermazioni omofobe (quali “non voglio vivere accanto a loro” e “non voglio anche solo vedere” coppie omosessuali). Arai si è scusato ma ciò non è stato sufficiente a conservare il posto. Kishida ha condannato le parole di Arai purtuttavia, aprendo i lavori della Dieta il 23 gennaio, aveva chiuso alla possibilità di introdurre il matrimonio egualitario in Giappone.
Venerdì scorso, il fratello del defunto premier Abe ed ex ministro della Difesa, Nobuo Kishi, ha rassegnato le proprie dimissioni dalla Camera dei Rappresentanti nonché dal ruolo di consigliere del capo del governo. Le dimissioni giungono per motivi di salute. Oltre ad aver guidato il Ministero della Difesa, Kishi è stato parlamentare per quattro legislature. Il suo seggio ed altri tre (tra questi quello occupato dal fratello) dovrebbero essere oggetto di elezioni suppletive il prossimo 23 aprile.
Sulle questioni fiscali, Takeshi Shinkai, a nome del Partito Costituzionale Democratico, ha contestato le idee di riforma che circolano nella maggioranza invitando i conservatori ad avere un quadro fiscale a medio termine. Shinkai ha anche contestato la sostanziale deviazione di fondi e sconti fiscali per la ricostruzione delle aree colpite dal disastro nel 2011 per il bilancio della Difesa.
Sull’inefficiente contrasto al calo della natalità e sulla crisi dell’agricoltura (specialmente a causa dell’aumento dei prezzi di carburanti e fertilizzanti) si è concentrato il collega di partito Seiji Osaka.
Per una rimozione totale dei limiti di reddito nella concessione degli assegni familiari si è appellato in settimana il leader del PCD, Izumi. Il numero uno dei costituzional-democratici, intervenendo al comitato di Johoren (il sindacato dei lavoratori dell’informazione), ha sottolineato che, pur rimanendo in piedi la necessità di avere una difesa adeguata del Paese, la priorità dovrebbero essere la sicurezza economica e quella alimentare.
Il Segretario del PCD Okada, invece, al termine della seduta della commissione bilancio di lunedì, ha espresso preoccupazione per il fatto che il premier non abbia negato la possibilità di un contrattacco missilistico anche in caso di attacco con caccia e droni e sottolineato l’esigenza che la questione vada posta anche nell’ambito delle regole di sicurezza delle centrali nucleari in quanto vi è il concreto rischio che esse diventino obiettivo di attacchi.
Per Akira Koike del Partito Comunista, il possesso di missili elimina il concetto di “difesa esclusiva” da parte delle FA. Koike ha anche ribadito che “se fermiamo l’aumento della spese militare non ci sarà bisogno di aumentare le tasse”.
Per quanto attiene alle vicende connesse alla Chiesa dell’Unificazione, mentre il PCG ha accusato il gruppo, di aver sostenuto il candidato a sindaco dei conservatori nelle ultime elezioni di Nago (Okinawa) nonché l’attuale sindaco di Miyazaki, una ricerca condotta dal quotidiano Mainichi ha trovato 693 menzioni dell’ex premier Yasuhiro Nakasone nei sermoni pronunciati dal fondatore del culto Sun Myung Moon,
Il quotidiano ha scorso i 615 volumi che raccolgono i discorsi pronunciati dal leader religioso in circa 53 anni di attività trovando complessivamente 1.330 menzioni a premier giapponesi.
Per altro, in uno di questi discorsi, tenuto nel 1989, Moon fece anche riferimento alla necessità di rafforzare i legami con parlamentari del PLD molti dei quali, all’epoca, appartenevano alla stessa corrente di Shintaro Abe, padre del defunto premier Shinzo.
Tra i politici più menzionati dei discorsi, anche se a lunga distanza da Nakasone, vi sono Nobuo Kishi (188 volte), il già citato Shintaro Abe (180) e Takeo Fukuda (139).
Sempre in quest’ambito, il deputato Watanabe del PCD ha denunciato come circa 15.000 organizzazioni religiose non abbiano presentato al Ministero dell’Istruzione e della Cultura i documenti richiesti dalla legge. La ministra Nagaoka ha parlato di un tasso di mancati invii che ha toccato, lo scorso anno, quasi l’80% delle realtà obbligate alla presentazione. Kishida ha convenuto – anche alla luce del fatto, denunciato da Watanabe, che molte associazioni religiose nascondono in realtà operazioni di evasione fiscale – che si debbono operare scioglimenti d’ufficio delle associazioni inattive.
Per quanto attiene allo scandalo di corruzione che ha visto coinvolte imprese e membri del comitato organizzatore dei Giochi di Tokyo 2020, giovedì scorso, il presidente di Kadokawa, Takeshi Natsuno, si è scusato per i fatti che hanno visto protagonista la casa editrice. Lo scorso settembre, Tsuguhiko Kadokawa, ex numero uno dell’impresa e figlio del fondatore della stessa, è stato arrestato con l’accusa di aver pagato una mazzetta da 69 milioni di yen ad un membro del comitato organizzatore al fine di facilitare la selezione dell’azienda tra gli sponsor dei Giochi.
In ambito demografico, l’afflusso di popolazione, al netto delle partenze, verso Tokyo ha subito, per la prima volta rispetto ai tre anni precedenti, un’accelerazione.
Lo scorso anno, le persone che hanno lasciato la capitale sono state 401.764 (-12.970 rispetto al 2021) mentre quelle vi si sono trasferite sono state 439.787. Il saldo positivo è stato quindi pari a 38.023 persone contro un saldo positivo di appena 5.433 registratosi nel 2021. Aggregando Tokyo con le Prefetture limitrofe di Chiba, Saitama e Kanagawa, il saldo positivo è stato pari a 99.519 (nel 2021, il saldo fu pari a 81.699).
Nello sviluppo urbano, il governo ha in mente una riforma, della quale sono state diffuse alcune bozze, volte a rendere più semplici i cambi di destinazione d’uso per case vuote di modo da evitarne il declino strutturale rendendo, allo stesso tempo, più semplice l’apertura di attività economiche al loro interno. Nel progetto di legge che sarà depositato dalla maggioranza nel corso dell’attuale sessione della Dieta, saranno inoltre previste delle semplificazioni che consentiranno ai municipi abbattimenti più rapidi delle strutture fatiscenti.
Nell’istruzione, il centro di ricerca Riken ha in programma di lasciare a casa, a marzo, un gran numero di ricercatori (circa 400 persone) al fine di non essere costretto, come prevede la legge, ad assumerli a tempo indeterminato in quanto molti di essi hanno già alle spalle i dieci anni di precariato oltre i quali scatta l’obbligo per tale tipo di assunzione.
Sempre in questo campo, il Presidente del Consiglio delle Scienze, Takaaki Kajita, ha chiesto al mondo accademico di prendere posizione circa la proposta di legge che, secondo i conservatori, dovrebbe portare alla nascita di un comitato terzo per la formazione della rosa dei nomi dei membri dell’organismo che oggi, invece, si autogoverna. Rimane in piedi con il governo il conflitto circa i sei nomi proposti dal Consiglio e non nominati dagli ultimi due governi per le posizioni politiche da questi espressi. Per Kajita e per il Consiglio la nomina era un atto dovuto mentre Suga e poi Kishida hanno interpretato la firma del premier sulle liste dei nomi come non obbligatoria.
Lunedì, sei presidenti di società accademiche (chimici, matematici, biologi, astronomi, fisici e geoscienziati) si sono schierati contro i progetti di riforma della maggioranza.
Per togliere risorse alla guerra ed investire in un’istruzione gratuità fino all’università, si è appellato il deputato comunista Toru Miyamoto il quale ha sottolineato come le tasse per l’iscrizione al primo anno di un corso universitario si aggirino, negli atenei privati (spesso scelti perché di maggiore qualità), intorno ad 1.350.000 yen.
La collega di Miyamoto, Nobuko Motomura, ha invece sottolineato la necessità di aumentare il numero di insegnanti nelle scuole materne e negli asili. Motomura ha rimarcato che gli standard che regolano le strutture per l’infanzia risalgono al 1948 e che andrebbero dunque aggiornate.
Nei diritti civili, un gruppo di avvocati rappresentanti tre persone condannate a morte ha convocato una conferenza stampa lamentando la segretezza che circola rispetto alle esecuzioni e chiesto maggior dibattito e maggiori informazioni all’opinione pubblica.
Gli stessi legali avevano depositato un’azione legale presso la Corte Distrettuale di Osaka contestando la legalità della pena di morte mediante impiccagione.
Sempre in questo campo, un tavolo consultivo del Ministero della Giustizia sta lavorando ad una proposta, che potrebbe diventare un disegno di legge, per definire meglio la questione del consenso nei rapporti sessuali precisando meglio le circostanze legate allo stato fisico e mentale della vittima e circa le minacce o violenze.
Nella criminalità, il numero di episodi registrati nel 2022 sono stati maggiori di quelli del precedente anno: si tratta del primo aumento degli ultimi vent’anni. In termini assoluti, i crimini assoluti sono stati 601.389: il 5,9 in più rispetto al 2021.
Oltre 115.000 le segnalazioni ai centri minorili per reati che ha visto come protagonisti dei ragazzi mentre 84.593 sono stati i casi di violenza domestica. Cresciuti di molto (ben il 14,4% in più) i piccoli crimini da strada. Aumentate del 28,2% (per complessivi 36,140 miliardi di yen) anche le somme oggetto di frodi finanziarie. Sopra i mille i casi di frodi on line mentre gli attacchi ransomware sono cresciuti del 57,5%.
Proprio nella sicurezza informatica, lunedì scorso, la polizia e circa 100 imprese del settore tecnologico, hanno iniziato un’esercitazione in previsione di possibili attacchi informatici durante il prossimo vertice G7 di Hiroshima. L’esercitazione proseguirà fino al 9 febbraio e coinvolgerà 550 operatori.
Per quanto concerne la pandemia, con i 252 deceduti del 28 gennaio, il numero di morti da SARS-CoV-2 di gennaio aveva toccato quota 10.124: si tratta della prima volta che nel Sol Levante si è raggiunta questa triste quota.
Yuki Waseda del PCD ha sottolineato, intervenendo alla Camera, che nelle ultime ondate pandemiche sono morte quasi 50.000 persone e chiesto miglioramenti nell’assistenza, specialmente per coloro che hanno più di ottant’anni.
Giovedì scorso, intanto, la ministra dell’Istruzione, Keiko Nagaoka, ha espresso l’auspicio che entro la fine dell’anno scolastico sarà tolto l’obbligo di indossare le mascherine negli eventi di chiusura della scuola.
Sabato ha intanto aperto, dopo tre anni di stop a causa della pandemia, il festival della neve di Sapporo. L’evento, che si svolge dal 1950, nel 2019 attirò 2.740.000 persone.
Rimanendo nella sanità ma spostandoci verso le cure per l’Alzheimer, la nipponica Eisai e la statunitense Biogen hanno annunciato che il Ministero della Salute di Tokyo ha garantito uno status di priorità al trattamento sviluppato dalle due aziende e che è in fase di approvazione nell’Arcipelago.
In campo meteorologico, è stato di due vittime il risultato di una valanga che a Nagano ha colpito 13 sciatori.
Sul nucleare, il quarto reattore della centrale di Takahama (Fukui) è stato spento dopo che il sistema di allerta era andato fuori uso. Il reattore, dopo anni di stop, era stato riattivato il 4 novembre scorso.
In politica estera, la Repubblica Popolare Cinese ha espresso la propria contrarietà contro l’embargo alle esportazioni verso l’Impero di mezzo di semiconduttori e tecnologie connesse: bando cui il Sole Lavante aveva aderito, insieme all’Olanda, la settimana precedente.
La RPC ha intanto ripreso la concessione di visti a cittadini nipponici nonostante il Giappone non abbia ancora rimosso le politiche, considerate da Pechino come discriminatorie, di richiesta di test PCR per il SARS-CoV-2 per tutti coloro che provengono dalla Cina.
Cina e Giappone, nell’ambito di una continua alternanza tra tensione e dialogo, terranno incontri “ad ogni livello”. L’apertura, mista con l’espressione di preoccupazione da parte di Tokyo per le attività militari cinesi in Asia, è avvenuta nel corso di un colloquio tra i due ministri Hayashi e Qin.
Nei rapporti con la Russia, il 29 gennaio, il Ministero degli Esteri di Mosca ha affermato che, a causa delle politiche anti-russe messe in atto da Tokyo, le discussioni circa il rinnovo dell’accordo che consente la pesca di naviglio giapponese nelle Curili meridionali sono sospese e non riprenderanno.
Frattanto un sondaggio condotto dal governo (poco più di 1.700 le risposta valide) ha fatto emergere come il 94% dei cittadini senta “di non essere amico” verso la Russia: il 100% sembrava evidentemente troppo nordcoreano.
Nelle relazioni con la Corea del Sud, Seo Min Jung, responsabile dell’Ufficio per l’Asia ed il Pacifico del Ministero degli Esteri di Seul e la controparte giapponese, Takehiro Funakoshi, si sono incontrati nella capitale della RdC per fare il punto circa lo stallo diplomatico nato dalla confisca degli asset di aziende giapponesi condannate dalla magistratura di quel Paese per lo sfruttamento di lavoratori forzati durante l’occupazione coloniale della Penisola. Al termine dell’incontro, i due funzionari hanno lasciato intendere vi siano stati dei progressi.
La questione dei lavoratori forzati è considerata da Tokyo come chiusa dall’accordo bilaterale del 1965.
La prossima settimana, intanto, il Presidente filippin Marcos visiterà l’Arcipelago. Tra i vari temi che saranno discussi, oltre alla cooperazione nella speranza di trascinare le Filippine in un blocco anti-cinese, anche l’espulsione di quattro cittadini giapponesi sospettati di aver organizzato una truffa.
In ambito militare, Rina Gonoi, l’ex soldatessa assalita sessualmente da alcuni commilitoni, ha depositato una causa civile contro lo Stato nipponico chiedendo un risarcimento di 2 milioni di yen mentre da cinque ex commilitoni (i quali non appartengono più alle FA) 5,5 milioni.
Sempre in questo settore, cooperazione militare sarà inaugurata anche tra Giappone e Grecia. Lunedì scorso, Kyriakos Mitsotakis, capo del governo greco ha incontrato a Tokyo il premier Kishida. I due capi di governo hanno rilasciato un comunicato congiunto per condannare l’ingresso della Russia nel conflitto ucraino e condiviso “l’importanza del rafforzamento del coinvolgimento della NATO nell’indo-pacifico al fine di realizzare un’area libera ed aperta”.
In settimana è anche arrivato nell’Arcipelago, il Segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, per fare coordinarsi su come meglio contrastare Russia e Cina e per fare il punto sul piano di aumento della spesa militare che porterà Tokyo in linea con la media chiesta da Trump prima e da Biden poi ai Paesi NATO e cioè il 2% del PIL.
Rispondendo ad un’interrogazione del leader comunista Shii, il premier Kishida ha intanto smentito la possibilità che le Forze di Autodifesa entrino nella cosiddetta “difesa aerea e missilistica integrata” degli Stati Uniti.
Rintuzzato dal numero del PCG, Kishida ha difeso la possibilità di acquistare ed utilizzare missili in grado di colpire basi nei Paesi nemici ritenendo ciò costituzionale.
Il collega di partito Toru Miyamoto ha invece chiesto conto al governo circa la possibilità che siano emessi 434,3 miliardi di yen in titoli di Stato destinati al finanziamento delle opere pubbliche che però, in violazione della legge, potrebbero essere deviati per il sostegno all’esercito. Kishida ha risposto che le risorse saranno usate per navi della Guardia Costiera, porti ed aeroporti anche se, qualora queste strutture saranno poi affidate alle FA, si sarà fatto entrare per la finestra ciò che uscito dalla porta.
Contro l’aumento delle spese militari ed i tre documenti sulla sicurezza nazionale di recente approvazione, si è tenuto, lo scorso mercoledì, in parlamento, un simposio che ha visto la partecipazione di oltre quattrocento persone espressione del mondo accademico, diplomatico e legale. In 130 hanno invece manifestato davanti gli uffici del parlamento lo scorso 3 febbraio.
Esercitazioni con i contestatissimi mezzi Osprey si sono svolte, il primo febbraio, presso il campo volo di Tachikawa (Tokyo). Un gruppo di cittadini ha protestato fuori dai cancelli della struttura.
Altre esercitazioni si sono tenute nei pressi della base di Yokosuka lo scorso 2 febbraio. Le esercitazioni hanno coinvolto la portaerei statunitense Ronald Regan ed hanno affrontato il rischio di contaminazioni radioattive provenienti dalla base.
In economia, il 30 gennaio, nel corso di una conferenza stampa, la confindustria nipponica – Keidanren – rappresentata dal vicepresidente Noboyuki Hirano e l’Istituto Giapponese di Ricerca, rappresentato dalla presidentessa Yuri Okina, hanno chiesto alla Banca del Giappone di ridefinire come obiettivo “a lungo termine” l’aumento stabile al 2% del tasso d’inflazione adottando, quindi, una politica monetaria maggiormente flessibile. Posizioni del tutto simili erano state espresse dal Fondo Monetario Internazionale nella settimana precedente.
Di un obiettivo poco realistico da raggiungere in tempi brevi ha parlato anche l’ex Governatore dell’istituto, Masaaki Shirakawa.
Secondo quanto comunicato, lo scorso venerdì, dal governo, circa 64.000 miliardi di yen di risparmi accumulati durante le fasi più acute della pandemia non sono stati spesi dalle generazioni più giovani in quanto sono cresciute le preoccupazioni circa il futuro previdenziale.
La Banca centrale ha intanto acquistato, nel mese appena terminato, titoli di Stato nipponici per 23.690 miliardi di yen: un record per un solo mese. Alla fine di dicembre, secondo quanto comunicato da Kuroda venerdì scorso, le perdite sui titoli di Stato posseduti dall’istituto sono cresciute di 8.800 miliardi di yen.
In campo salariale, circa un terzo delle piccole e medie imprese, stando ad un sondaggio condotto da Daido Life Insurance, ha intenzione di aumentare, in un prossimo futuro, i salari. All’interno del 34% delle aziende che hanno risposto che aumenteranno le paghe, il 24,9% ha affermato che l’aumento sarà inferiore al 2% ed il 27,8% che sarà compreso tra il 2 ed il 3%. Il 32% delle imprese ha precisato che, a causa dell’incertezza dell’andamento economico, non effettuerà alcun aumento.
Il sondaggio, condotto a dicembre, ha coinvolto 9.238 aziende.
Nella pubblica amministrazione, il sindacato Zenroren chiederà al governo aumenti delle paghe base di almeno 25.000 yen e delle paghe orarie per i lavoratori a tempo parziale di almeno 250 yen l’ora.
Sempre nel lavoro, la disponibilità di posti nel 2022 ha registrato un aumento per la prima volta negli ultimi quattro anni ancorché modesto: 0,15 punti.
La disponibilità media di posti di lavoro è stata pari, lo scorso anno, a 1,28 posti e ciò significa che per ogni cento persone che hanno cercato lavoro sono stati disponibili 128 posti. Il dato è comunque molto inferiore a quello del 2019 quando fu di 1,6.
Gli aumenti maggiori nel numero di proposte si sono avuti nel settore dell’intrattenimento (+18,5%) mentre nell’edilizia si è avuto il calo più significativo (-6,2%).
Il tasso medio di disoccupazione è stato pari al 2,6% (-0,2% rispetto al 2021) per un totale di 1.790.000 persone senza lavoro.
Calata invece, anche se di poco, la produzione industriale: -0,1%. Fatto cento l’indice del 2015, il tasso di produzione ha toccato quota 95,6. La contrazione maggiore si è avuta nel settore delle forniture alle imprese (-6%) mentre una crescita si è avuta nei componenti per i trasporti (+4,5%).
Sulle bollette, Yuichi Goto del PCD, ha contestato la politica di sussidi promessa dal governo ritenendola, nei fatti, non incisiva. I sussidi annunciati, infatti, saranno sopravanzati dagli aumenti, già previsti ed in fase di approvazione, pianificati dalle aziende elettriche.
Nelle infrastrutture, un extra pari a 1.500 miliardi di yen potrebbe essere necessario per effettuare manutenzioni sulle autostrade dell’Arcipelago. Nel corso dell’attuale sessione della Dieta, l’esecutivo proporrà misure necessarie ad assicurarsi i fondi e concederà ai concessionari l’imposizione di aumenti tariffari per altri cinquant’anni e cioè fino al 2115.
Sempre in questo settore, martedì scorso, ha aperto, nei pressi dell’aeroporto di Haneda, il più grande albergo dell’Arcipelago. L’Haneda Airport Garden, sviluppato da Sumitomo Realty and Development, ha 1.717 stanze, 74 negozi ed è collegato con il Terminal 3 dello scalo.
Nell’auto, Nissan e Renault hanno comunicato, lunedì scorso, di aver stretto un accordo per equilibrare le partecipazioni incrociate possedute l’una nell’altra. Nell’ambito di questo accordo, Renault cederà il 28,4% del capitale posseduto in Nissan (che ammonta, ad oggi, al 43,4%) ad un fondo francese di modo da detenere circa il 15% della consociata: la stessa cifra posseduta da Nissan in Renault.
In casa Toyota, nel 2022 e per il terzo anno di fila, l’azienda ha comunicato di essere stata la prima per vendite nel mondo. L’azienda guidata da Akio Toyoda ha venduto 10.480.000 vetture se si sommano al marchio principale le vendite delle controllate Daihatsu e Hino.
In Giappone, Toyota ha registrato un -7,7% nella produzione (2.660.000 auto) ed un -12,7% nelle vendite mentre all’estero la produzione è cresciuta dell’11,7% (6.380.000 automobili) e le vendite dell’1,7% (8.280.000).
Le vendite di Volkswagen, piazzatasi seconda, sono calate del 7% rispetto al 2021 fermandosi a 8.260.000 vetture.
Calate, sempre tra le nipponiche, le vendite di Honda Motor (3.870.000 veicoli e cioè -6,4% rispetto all’anno precedente) e di Nissan Motor (3.250.000 vetture e -9,4%).
Negli USA, Honda e le autorità locali hanno invitato i proprietari di circa 8.200 vetture prodotte dalla casa giapponese a non utilizzare i mezzi fino a quando non siano stati rimossi gli air bag prodotti da Takata in quanto sono potenzialmente pericolosi. Honda ha già sostituito il 99% dei componenti pericolosi prodotti da Takata, azienda finita in bacarotta.
In agricoltura, parlamentari comunisti Tamura e Kami hanno incontrato, mercoledì scorso, alcuni rappresentanti delle organizzazioni del settore. Shigeo Yuzuki, direttore dalla Camera nazionale dell’agricoltura, ha sottolineato come sia necessario aumentare la produzione alimentare interna e contrastare l’invecchiamento (drammatico in questo settore) della popolazione attiva in agricoltura. Hideki Miura, amministratore della Federazione nazionale delle cooperative di pesca ha invece rimarcato il grave problema dell’aumento dei costi del carburante che porterà ad un ulteriore declino della quantità del pescato in aree costiere. Il tema del carburante è stato toccato anche Ryuichi Tobiyama, amministratore della Federazione nazionale delle cooperative forestali.
Dati positivi giungono dal settore agricolo di alta fascia che si rivolge, sempre più spesso, ai mercati esteri. Se la produzione di riso e degli altri prodotti consumati quotidianamente dai giapponesi è in calo, l’export di prodotti agricoli è cresciuto, nel 2022, del 14,3% toccando quota 1.400 miliardi di yen (887 miliardi da prodotti agricoli e 387 dalla pesca).
Il prodotto che ha registrato l’aumento maggiore nell’esportazione sono state le capesante (+42,4% e 91 miliardi in termini assoluti). Cresciuto del 21,5% l’export di whiskey (56 miliardi) e del 18,2% di sake (47,4 miliardi). Calata del 4% (per vendite pari a circa 52 miliardi) l’esportazione di carne bovina. L’auspicio del governo è quello di giungere a 5.000 miliardi l’anno per il 2030.
(con informazioni di fmprc.gov.cn; tass.com; ria.ru; jcp.or.jp; cdp-japan.jp; mainichi.jp; asahi.com)
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