Il Governatore della Banca del Giappone, Haruhiko Kuroda, lascerà il proprio incarico alla scadenza del proprio mandato, ad aprile, senza che esso sia rinnovato. Il nome del successore che sarà proposto dal governo dovrebbe, a questo punto, essere oggetto di discussione già nel mese di gennaio durante la sessione ordinaria della Dieta.
Le politiche monetarie dell’istituto sotto la guida Kuroda, e cioè dal 2013, sono state fortemente criticate: prima per non essere riuscito a raggiungere il 2% del tasso d’inflazione, poi, una volta che l’inflazione è aumentata di suo (a causa del deprezzamento dello yen e della crisi internazionale), nel non aver predisposto misure per contenerla.
In politica interna, intervenendo ad un programma televisivo, lo scorso 22 gennaio, il premier Kishida ha lasciato intendere che la Camera dei Rappresentanti potrebbe essere sciolta prima del settembre 2024 e cioè quando terminerà il suo incarico alla guida del Partito Liberal-Democratico.
L’obiettivo dei conservatori è quello di ricevere un mandato popolare per realizzare l’aumento delle tasse necessario a finanziare le spese belliche nonché una contestata riforma sulla fatturazione per gli autonomi.
Il 23 gennaio, intanto, si è aperta la sessione ordinaria dei lavori della Dieta. Nel proprio discorso di inaugurazione, il premier ha affrontato il tema del crollo demografico (rivendicando la creazione dell’ennesimo ente burocratico: l’Agenzia nazionale per i bambini e le famiglie) ed il ruolo che il Giappone dovrebbe avere nel mondo in particolare quest’anno che Hiroshima ospiterà il G7. Kishida si è scusato per aver perso, a causa degli scandali, 4 ministri in pochi mesi e ribadito la necessità di aumentare la spesa militare.
Una manifestazione contro la crescita della pressione fiscale per finanziare le Forze di Autodifesa si è svolta, lunedì, fuori dalla Camera dei Rappresentanti ed ha visto la partecipazione di sindacalisti e parlamentari dell’opposizione.
Rispondendo alle opposizioni, nel question time di mercoledì, il premier ha ribadito che “continuerà a fornire spiegazioni” all’opinione pubblica circa le controverse idee di riforma fiscale. Izumi ha chiesto al capo del governo di convocare nuove elezioni di modo da verificare se le riforme annunciate dal PLD hanno sostegno tra gli elettori e riaffermato che la capacità di colpire basi nemiche con missili – uno dei cardini delle spese annunciate – rischia di porre il Giappone in una situazione di violazione del diritto internazionale.
Nessuna risposta è stata, per adesso, fornita circa il nome del successore di Kuroda né se sarà mantenuta l’attuale linea di allentamento monetario.
La questione della riforma del Consiglio delle Scienze del Giappone con l’inserimento, nelle intenzioni dei conservatori, di un tavolo terzo volto a giudicare le candidature, è stata sollevata dal deputato Mizuoka del PCD il quale – sposando la posizione espressa in settimana dal numero uno dell’organismo, Takaaki Kajita – ha ribadito che una riforma di questo tipo finirebbe per minare l’indipendenza degli accademici.
Il collega di partito Akira Nagatsuma ha invece bocciato le misure annunciate dal governo per il contrasto al calo della natalità ritenendo il bilancio proposto sia troppo piccolo ed invitando a rimuovere i tetti al reddito per il godimento degli assegni familiari.
“Il bilancio per l’educazione dei figli dovrebbe essere raddoppiato prima di quello della Difesa” ha affermato nel proprio intervento in parlamento la deputata Otsuki.
Nelle aule di tribunale, la Corte Suprema del Giappone ha stabilito, con una sentenza emessa mercoledì, che la disparità voti-seggi (pari a 2,08 volte) nelle elezioni per il rinnovo della Camera bassa del 2021 è stata in linea con la Costituzione.
La sentenza ribalta alcune emesse da tribunali di grado inferiore che, pur non annullando i risultati della consultazione, avevano dichiarato il voto come svoltosi “in uno stato di incostituzionalità”.
Un rappresentante di uno dei due gruppi di avvocati che hanno depositato le 16 cause presso le Corti Distrettuali ha ribadito che il parlamento deve rivedere la legge elettorale e della stessa opinione è stato il giudice Katsuya Uga, l’unico dei 15 magistrati del massimo tribunale a votare in favore dello stato di incostituzionalità.
Sugli scandali di nepotismo che attraversano la maggioranza, il vicesegretario Generale del Gabinetto, Seiji Kihara, ha difeso il figlio di Kishida, Shotaro, il quale, secondo quanto riportato dal settimanale Shukan Shincho, ha usato veicoli di Stato per fare turismo nel corso della visita effettuata dal padre in Europa e Stati Uniti ad inizio di gennaio. Shotaro Kishida ha un incarico pubblico retribuito come segretario esecutivo del padre.
Per ciò che attiene alla controversa Chiesa dell’Unificazione, lunedì scorso, il governo ha inviato alla Federazione delle Famiglie per la Pace Mondiale (questo il nome ufficiale del culto), delle istruzioni circa il compimento della legge sulle adozioni a fronte di alcune segnalazioni, diverse emerse nelle audizioni svolte in parlamento, di procedure nelle quali minori venivano adottati da altre famiglie di affiliati al culto senza le necessarie autorizzazioni. La legge stabilisce che in caso un terzo svolga un ruolo di mediazione in una procedura di adozione, lo stesso debba essere autorizzato dalla Prefettura ove ha luogo l’evento.
Il ministro con delega agli Affari Sociali, Katsunobu Kato, ha promesso che il governo continuerà a vigilare.
Martedì, intanto, il Presidente della Camera dei Rappresentanti, Hiroyuki Hosoda, ha negato di avere avuto supporto dal culto pur non negando la sua presenza in alcuni incontri. Di “spiegazioni poco chiare” ha parlato Kenta Izumi per il PCD ed anche Keiji Kokuta del PCG ha chiesto che il numero uno della Camera bassa del parlamento risponda ad una sorta di question time nella Dieta e non, come ha fatto il 24 gennaio, nel corso di un incontro a porte chiuse con le opposizioni.
Il 26 gennaio si è invece tenuta in parlamento la trentottesima audizione, da parte dei gruppi di lavoro dei partiti dell’opposizione, di persone che hanno denunciato di essere vittime della Chiesa. Ad essere sentiti, questa volta, sono stati degli avvocati che hanno portato i casi di ex credenti che, mediante accorda extragiudiziali, sono riusciti ad ottenere parziali rimborsi delle somme donate.
L’Agenzia Nazionale di Polizia ha intanto sostenuto che, a partire da marzo, richiederà la rimozione da internet di istruzioni per costruirsi da soli delle armi. L’assassino di Shinzo Abe, Tetsuya Yamagami, ha costruito da sé l’arma utilizzata per colpire l’ex premier. Le richieste, inserite nell’ambito di una riforma delle linee guida, non sono legalmente vincolanti.
Nei diritti civili, intervenendo in parlamento, lo scorso giovedì, il premier ha chiuso alla possibilità che si giunga ad una legge per il riconoscimento dei matrimoni tra persone dello stesso sesso.
“Dobbiamo essere estremamente cauti nel considerare la questione dato che può colpire la struttura della vita familiare in Giappone” ha detto Kishida.
Rispondendo alle opposizioni, il capo del governo ha ribadito anche lo stop alla possibilità che le donne coniugate mantengano il proprio cognome: un altro dei temi sul quale da tempo battono i progressisti.
Sempre in ambito sociale, la Corte Distrettuale di Kumamoto ha condannato lo Stato nipponico a pagare un risarcimento a due persone vittime della norma sulle sterilizzazioni forzate dei disabili. La Corte ha ritenuto che la norma, abolita nel 1996, è incostituzionale dato che viola i diritti umani fondamentali. I magistrati del tribunale di primo grado hanno anche ritenuto non applicabile la norma del codice civile che limita in vent’anni il termine oltre il quale un cittadino danneggiato possa intentare una causa civile. In altre dieci Corti Distrettuali si sono discusse cause simili con sette casi nei quali è stato respinto il risarcimento.
Tra il 1948 ed il 1996, circa 25.000 persone hanno subito la sterilizzazione. Nel 2019 è stata approvata una norma che concede un risarcimento, assurdamente uniforme, pari a 3,2 milioni di yen per danneggiato.
Per ciò che concerne la condizione femminile, il Ministero della Salute, Lavoro e Welfare, aprirà, il prossimo aprile, un ufficio centrale destinato al supporto delle donne.
Lunedì, intanto, la Federazione delle Istituzioni Mediche Democratiche ha depositato al Ministero una richiesta di intervento per assicurare la presenza di asili nido ospedalieri destinati ai figli degli operatori sanitari.
Una richiesta a rivedere le norme sul ricovero forzato dei pazienti psichiatrici è stata invece chiesta, nell’ambito di un simposio ospitato dalla Camera bassa, dalla Federazione Nazionale delle Associazioni di Salute Mentale e Welfare.
Sulla pandemia, per la prima volta negli ultimi tre anni, si è celebrato, il 22 gennaio, il festival delle lanterne di Nagasaki. Oltre 15.000 le lanterne illuminate. Il festival – nato nel 1994 e celebrante l’inizio dell’anno lunare – proseguirà fino al 5 febbraio.
Il comitato di consulenti dell’esecutivo ha iniziato, il 23 gennaio, la discussione che dovrebbe portare – sembrerebbe per maggio – al declassamento della malattia dal livello 2 al 5: lo stesso dell’influenza stagionale. Venerdì, i membri del tavolo hanno convenuto circa l’abbassamento del livello di allerta.
Contrario ad un eventuale declassamento il Partito Comunista che, con il suo Presidente Shii, ha sottolineato l’irresponsabilità di una minore attenzione verso il SARS-CoV-2 senza un precedente rafforzamento delle strutture sanitarie.
La riduzione delle misure sarà comunque “graduale” secondo quanto affermato dal numero uno del Nuovo Komeito, Natsuo Yamaguchi.
In campo meteorologico, sono circa 200 i voli cancellati (8.000 le persone coinvolte) martedì da Japan Airlines e da ANA a causa delle avverse condizioni neve. Sospesa, lo stesso giorno ed in quello successivo, la circolazione di alcuni treni a levitazione magnetica sulla tratta Shin-Osaka e su quella Fukushima-Shinjo. Cinque le persone decedute al 25 gennaio.
Temperature bassissime anche nei giorni successivi e specialmente ad Okayama, Mie e Tochigi: in quest’ultima Prefettura, nel comune di Otawara, si sono toccati, il 26 gennaio, -16,4 gradi.
Gravi i problemi anche alla circolazione autostradale. Il tratto tra Shiga e Mie è rimasto chiuso tra mercoledì e giovedì ed interruzioni si sono riscontrate anche in diverse tratte gestite dalle Autostrade del Giappone Centrale.
In merito all’assoluzione degli ex tre massimi dirigenti di TEPCO che sono stati ritenuti, almeno penalmente, non responsabili della mancata prevenzione della catastrofe del 2011, i legali di 44 cittadini vittime hanno depositato un ricorso. I tre ex dirigenti, e tra di essi l’ex presidente Tsunehisa Katsumata, sono stati assolti dall’accusa di negligenza nel processo penale ma – allo stesso tempo – sono stati condannati in un processo civile.
Frattanto, i rappresentanti delle cooperative agricole e di pesca delle Prefetture di Fukushima, Iwate e Miyagi, si sono nuovamente espressi contro il progetto che prevede il rilascio in mare dell’acqua contaminata da radiazioni attualmente stoccata all’interno dell’ex centrale ormai tristemente famosa.
In ambito demografico, secondo dati resi noti dal Ministero del Salute e del Lavoro, ha comunicato che, ad ottobre 2022, i lavoratori stranieri presenti nell’Arcipelago erano 1.822.725 e cioè il 5,5% rispetto ad un anno prima. Pur essendo il dato in crescita dal 2013, esso è comunque inferiore, percentualmente, all’aumento del 2019 che fu pari al 13,6%.
Tra gli stranieri presenti, i vietnamiti erano il 25,4% (oltre 462.000 persone), i cinesi il 21,2% (385.848 lavoratori) ed i filippini l’11,3% (poco più di 206.000).
Circa 500.000 lavoratori abitavano nella Prefettura di Tokyo, 188.000 ad Aichi ed oltre 124.000 ad Osaka.
Un record si è registrato anche tra i giapponesi che vivono all’estero. Al primo ottobre dello scorso anno, i nipponici che in maniera permanente avevano stabilito la propria residenza fuori dall’Arcipelago erano 557.000 (di questi circa 223.000 negli USA, 61.000 in Australia, 50.000 Canada e 43.000 in Brasile), cifra che sale 1.309.000 aggiungendo coloro che hanno vissuto fuori dal Giappone per più di tre mesi.
In politica estera, la scorsa settimana si è aperta con l’invito, da parte del Segretario Generale del Gabinetto Matsuno, a che Giappone e Russia tornino al tavolo negoziale per rinnovare l’accordo bilaterale sulla pesca che consente ai pescatori nipponici di operare nelle Curili meridionali (altri accordi, i quali riguardano invece i contributi pagati dal Giappone per alcune tipologie di pesci provenienti dai fiumi russi, sono invece operativi). Il patto è stato sospeso dalla Russia nel giugno del 2022 dopo che il Sol Levante non ha pagato – in lavori per la costruzione di un centro di trattamento del pescato sull’isola di Sachalin – la propria quota.
Un augurio ad una ripresa del dialogo su un altro accordo che concerne le Curili, quello che consente la visita senza visto all’arcipelago per i discendenti degli ex residenti nipponici delle isole, è stato espresso da Kishida mercoledì.
Sulla questione ucraina, l’ex premier Yoshiro Mori, mercoledì scorso, ha rotto l’unanimismo nel supporto al governo Zelenskij. “Mi chiedo il perché di un così grande sforzo (da parte del Giappone ndr) a favore dell’Ucraina” ha affermato il politico di lungo corso aggiungendo che “è impensabile che la Russia perderà la guerra” e che se ciò accadesse “si verificherebbe qualcosa di forte”.
Dopo aver terminato la propria carriera da parlamentare, Mori è stato inviato speciale del premier Abe in Russia e già a novembre aveva dichiarato che Zelenskij “sta facendo soffrire molti ucraini” e di non aver “ben compreso perché soltanto il Presidente Putin è stato criticato”.
Lo stesso giorno delle dichiarazioni di Mori, il premier ha ribadito il sostegno all’Ucraina e ventilato la possibilità di un viaggio a Kiev.
Venerdì, intanto, il Sol Levante ha deciso di imporre nuove sanzioni contro la Federazione Russa aggiungendo alcune merci (robot, alcune apparecchiature per semiconduttori e per la ricerca di gas, prodotti chimici come l’etilene e l’acetone ecc.) nella lista di quelle per le quali è vietata l’esportazione nel Paese e congelando gli asset di 36 individui (portando la cifra totale dei sanzionati a circa 900 individui) e di 3 società (il numero totale sale adesso ad 80).
Dall’altro lato, la produzione di gas del progetto Sakhalin 2 (cui partecipano aziende giapponesi) è cresciuta, lo scorso anno, di oltre il 10% per complessive 11,5 milioni di tonnellate di gas naturale liquefatto che è stato esportato verso Giappone, Cina, Indonesia e Corea del Sud.
Nell’opposizione, il deputato di Nippon Ishin no Kai, Muneo Suzuki, ha condannato la decisione di alcuni Paesi di fornire carri armati all’Ucraina. “La Germania ha deciso di dare all’Ucraina 14 Leopard 2. Il presidente Joe Biden ha annunciato che gli Stati Uniti forniranno anche carri armati M1 Abrams. È possibile dire con certezza che la guerra sarà prolungata e che il numero delle vittime crescerà perché l’Occidente fornisce tali armi e le vittime sono principalmente bambini, donne ed anziani” ha scritto sul proprio blog il politico invitando il primo ministro giapponese Fumio Kishida ad uno sforzo diplomatico sulla vicenda e, facendo l’esempio di quanto avvenuto nel secolo scorso, ha concluso che “se il Giappone avesse capitolato sei mesi prima, non sarebbero avvenuti né il bombardamento di Tokyo, né la battaglia di Okinawa o i bombardamenti nucleari di Hiroshima e Nagasaki”.
Una cooperazione nella rimozione delle mine e delle bombe inesplose (pare soltanto di quelle russe e non di quelle seminate dalla controparte) è stata espressa dai ministri degli Esteri di Giappone e Cambogia, Yoshimasa Hayashi e Prak Sokhonn, nel corso dell’incontro da questi avuto, martedì scorso, a Tokyo.
Giappone e Paesi Bassi si sono intanto aggregati agli Stati Uniti nell’impegno a limitare le esportazioni di semiconduttori e tecnologie connesse alla Cina.
In ambito militare, giovedì scorso, dal cosmodromo di Tanegashima, è stato lanciato, dopo un giorno di ritardo dovuto alle cattive condizioni meteo, il vettore Mitsubishi Heavy Industries 46 H2A che ha portato in orbita un satellite della Difesa destinato al monitoraggio delle attività nordcoreane oltreché per le esigenze della protezione civile nipponica.
Il lancio del 26 gennaio è stato per l’H2A il quarantesimo coronato da successo.
In economia, il ministro delle Finanze, Shunichi Suzuki, ha messo in guardia circa un peggioramento “senza precedenti” della salute del fisco nipponico.
Le spese per contrastare il SARS-Cov-2 e la crisi globale nata a seguito della pandemia oltre agli eventi in Europa (che si sono sommati al deprezzamento dello yen) hanno, infatti, prodotti un aumento consistente del debito pubblico con i costi sugli interessi conseguenti.
“La finanza pubblica è il fondamento della fiducia nazionale” ha affermato il ministro sottolineando la necessità di misure di prevenzione. Il governo ha l’obiettivo di giungere ad un surplus nell’avanzo primario (entrate fiscali meno spese tolte quelle per il debito) entro il 2025 (inizialmente il termine era fissato nel 2020) anche se le ultime proiezioni mostrano, proprio per quell’anno, un deficit che sarà pari a 1.500 miliardi.
Il governo si attende una crescita nominale dell’1,5% per l’anno fiscale 2022 (che terminerà ad aprile) e del 2,1% nel 2023.
Un invito ad adottare una politica monetaria “più flessibile” è giunto, giovedì scorso, da Gita Gopinath, dirigente del Fondo Monetario Internazionale in visita a Tokyo per un confronto con le autorità giapponesi responsabili della materia.
Riviste al ribasso, a gennaio, le prospettive economiche del Paese. Per la prima negli ultimi undici mesi, il governo ha ritenuto di abbassare le aspettative di ripresa a fronte della crescita dei casi di COVID-19 in Cina con il conseguente contraccolpo sulle esportazioni.
In ambito salariale, la scorsa settimana sono iniziate le consultazioni tra sindacati ed organizzazioni padronali per discutere dei rinnovi contrattuali che hanno, di norma, cadenza annuale. Entrambe le parti – Tomoko Yoshino per la confederazione Rengo e Mazakazu Tokura per la Keidanren – hanno convenuto circa la necessità di aumentare i salari al fine di dare una spinta alla domanda interna a fronte di un tasso d’inflazione che ha toccato, a dicembre, il 4%.
Rengo aveva già comunicato che nelle trattative chiederà un aumento medio delle retribuzioni pari al 5%. Sempre secondo la confederazione, lo scorso anno, l’aumento medio portato a casa dai lavoratori fu del 2,07%.
Una tassa temporanea sui profitti delle aziende destinata all’aumento dei salari minimi è stata chiesta dal Partito Comunista.
Tra le piccole e medie imprese, secondo un sondaggio condotto da Daido Life Insurance su circa 9.000 aziende, il 32% ha dichiarato che non corrisponderà o che “non può” corrispondere aumenti salariali ai propri dipendenti.
Il sindacato Zenroren, la terza conferazione del Paese, ha invece annunciato richieste di aumenti delle paghe base da 30.000 yen al mese in su.
Nella capitale, una delle realtà economicamente trainanti del Paese, il tasso d’inflazione di gennaio ha toccato quota 4,3%: record da 42 anni a questa parte. A crescere maggiormente sono stati i costi sostenuti per il gas (+39,7% rispetto a gennaio 2022), l’elettricità (+24,6%), altri prodotti legati all’energia (+26%) e gli alimenti non deperibili (+7,4%).
Aumenti di prezzo, per la prima volta da 32 anni a questa parte, sono stati annunciati dal produttore Orion per le sigarette a marchio Cocoa. A partire da febbraio, le popolari sigarette costeranno tra i 10 ed i 40 yen in più al pacco.
Per il prossimo anno fiscale, le aziende elettriche hanno in programma, a causa di una limitazione alle importazioni di prodotti energetici che doveva mettere in ginocchio la Russia nell’arco di qualche mese, aumenti delle bollette compresi tra il 30 ed il 40%. Sette delle dieci maggiori aziende del Paese hanno già depositato, presso l’esecutivo, una richiesta di autorizzazione alla revisione delle tariffe.
Frattanto, è stato respinto dal tribunale competente, il ricorso di alcuni cittadini di Yokosuka contro l’apertura, prevista per quest’anno, di una nuova centrale a carbone che sarà gestita da JERA.
In campo finanziario, la compagnia di assicurazioni Sompo Holdings sta progettando di spingere propri dipendenti a lavorare per almeno un anno in altre realtà come associazioni e piccole aziende innovative al fine di acquisire esperienze. I concorrenti di Mitsui Sumitomo Insurance hanno tolto il divieto a lavorare in altri settori nel 2021 e dal 2030 promuoveranno attività esterne per i propri dirigenti.
Nell’auto, Koji Sato sostituirà presto Akio Toyoda alla guida del gruppo Toyota Motor. L’attuale amministratore delegato diventerà presidente lasciando la guida esecutiva dell’azienda dopo 14 anni. L’attuale presidente, Takeshi Uchiyamada, rimarrà membro del consiglio d’amministrazione.
L’azienda ha anche annunciato una radicale riforma della produzione di auto elettriche mediante la progettazione, tutta interna al colosso, di una nuova tipologia di scocca unicamente per le auto elettriche. La mossa, volta a ridurre i costi ed aumentare la produzione, è una risposta alle numerose aperture di concessionarie di case straniere in Giappone. Il settore dell’auto elettrica sarà infatti il prossimo terreno della competizione globale tra le aziende.
Sempre in questo settore, enorme richiamo di vetture è stato annunciato da Nissan. La casa automobilistica ha annunciato il richiamo di 520.000 vetture (soprattutto X-Trail, Serena e Landy) per un difetto a componenti elettrici dei motori che potrebbero produrre un incendio. Si tratta di auto prodotte tra il 2010 ed il 2017.
Nel settore alberghiero, il 31 gennaio sarà inaugurato il mega-complesso da 1.700 stanze costruito da Sumitomo Realty & Development nei pressi dell’aeroporto di Tokyo Haneda. L’albergo, il più grande del Giappone, ha un collegamento diretto con il terzo terminal dello scalo edochiano.
Sempre nell’area vasta della capitale (comprendendo quindi Saitama, Chiba e Kanagawa), i prezzi dei nuovi edifici hanno toccato, nel 2022 e per il secondo anno consecutivo, un record. Secondo quanto comunicato da Real Estate Economic Institute, la media di vendita è stata pari a 951.000 yen al metro quadro e cioè l’1,6% in più rispetto al 2021. Le vendite complessive sono però calate del 12,1% fermandosi a 29.569: il 40% di esse sono avvenute nei 23 municipi di Tokyo città (con un calo, in quest’area, dei prezzi pari allo 0,7%).
Nei trasporti, le Ferrovie del Giappone Orientale hanno annunciato che, entro la primavera del 2024, introdurranno sulle proprie linee un nuovo modello dei treni Satono: piccoli mezzi che, con le loro due carrozze progettate a fini turistici, possono trasportare un massimo di 59 passeggeri.
La società ferroviaria ha anche annunciato, dal 18 marzo, sconti per coloro che acquisteranno biglietti per le ore di minor traffico. I prezzi ordinari subiranno invece un aumento dell’1,4%.
Chiudendo con i beni culturali, un grande specchio in bronzo ed una spada in ferro, risalenti al quarto secolo, sono stati scoperti all’interno di una tomba scavata dagli archeologi a Nara. I reperti, trovati a novembre, sono stati classificati come tesoro nazionale.
(con informazioni di tass.com; jcp.or.jp; cdp-japan.jp; mainichi.jp; asahi.com)
Ha collaborato con gctoscana.eu occupandosi di Esteri.