Iniziamo questa pillola con la politica interna: il Partito Costituzionale Democratico ed il Partito dell’Innovazione del Giappone hanno concordato di opporsi, insieme, alla riforma fiscale annunciata da Kishida che prevede l’aumento delle tasse per finanziare le spese belliche.
In maniera separata, lunedì scorso, si sono incontrati anche Azumi del PCD e Kokuta del PCG. I due partiti hanno confermato la cooperazione bilaterale ma i comunisti hanno escluso una collaborazione diretta con il Partito dell’Innovazione e con il Partito Democratico per il Popolo in virtù delle posizioni assunte su temi cruciali compreso l’aumento delle spese militari e l’energia nucleare. Nippon Ishin no Kai, infatti, è contraria all’aumento delle tasse ma non all’aumento delle spese per la guerra fino al 2% del PIL come è nelle intenzioni della maggioranza. Azumi e Kokuta hanno anche concordato di rinnovare la pressione sul Presidente della Camera dei Rappresentanti, Hiroyuki Hosoda, circa i suoi legami con la Chiesa dell’Unificazione.
Rimanendo nell’opposizione, Hakase Suidobashi, senatore di Reiwa Shinsengumi, si è dimesso dalla Camera dei Consiglieri ove era stato eletto, per la prima volta, lo scorso luglio. Il politico, un ex attore, soffre di depressione.
Un altro senatore dell’opposizione – lo youtuber Yoshikazu Higashitani eletto con il Partito per Proteggere il Popolo dall’NHK – si è visto respingere, il 20 gennaio, la notifica di viaggio all’estero depositata dal politico per giustificare la sua assenza ai lavori dalla Dieta. Higashitani, o GaaSyy come è conosciuto sulla nota piattaforma video, pur essendo stato eletto, nella quota proporzionale, con il partito populista guidato da Takashi Tachibana nell’estate del 2022, non ha mai partecipato alle sedute e non è, da allora, tornato in Giappone dagli Emirati Arabi Uniti, per paura di essere arrestato per frode.
Nella maggioranza, la ministra per la Sicurezza Economica, Sanae Takaichi, sulla quale pende una denuncia della Procura di Nara per violazione delle norme sul finanziamento ai partiti, avrebbe, stando a quanto avanzato dal quotidiano comunista Akahata, sostituito una ricevuta che eliminerebbe l’accusa di non aver riportato alcune centinaia di migliaia di yen. La politica ha smentito le accuse.
Accuse sono giunte anche verso l’ex vicegovernatore della Prefettura di Yamaguchi, Kazuhiro Komatsu. Il politico locale avrebbe sollecitato un dipendente della Prefettura a creare, per altro durante l’orario di lavoro, un elenco dei dipendenti dell’ente che risiedevano nel terzo collegio di Yamaguchi ove è stato poi eletto il ministro degli Esteri Hayashi. Altri funzionari, poi sanzionati lievemente, avevano cooperato nella distribuzione di materiale elettorale del ministro in violazione del codice di comportamento dei dipendenti pubblici e della legge che regola le elezioni.
Sulle questioni che attengo alla Chiesa dell’Unificazione, mentre i partiti dell’opposizione hanno tenuto, in parlamento, la trentasettesima udienza di persone che hanno denunciato di essere vittime del culto, il Ministero dell’Istruzione, dicastero responsabile per gli affari religiosi, ha inviato alla Federazione delle Famiglie per la Pace Mondiale (questo il nome ufficiale della Chiesa), una richiesta di informazioni riguardante le donazioni raccolte ed i trasferimenti di denaro all’estero. Si tratta del terzo invio di domande che il Ministero ha predisposto nell’ambito dell’inchiesta che potrebbe condurre a rimuovere la Chiesa dalla liste delle organizzazioni religiose e, quindi, dalla lista di quei gruppi che godono di una fiscalità di vantaggio.
Per quanto concerne le tasse sulle abitazioni, la maggioranza potrebbe presentare, nel corso della prossima sessione della Dieta, una proposta di riforma che vada incontro a quanti posseggono edifici in stato di abbandono aumentando le detrazioni per i lavori di recupero degli stessi ed escludendo dal beneficio i proprietari che non si occupano degli edifici portandoli al rischio di crollo nonostante gli avvisi del comune ove gli immobili sono situati.
Il calo demografico e lo spostamento di popolazione dalle aree meno popolate alle grandi metropoli sta aggravando il problema degli edifici abbandonati.
Una ricerca del 2018, condotta dal Ministero degli Interni, classificava come vuote 8,49 milioni di abitazioni (il 13,6% del mercato immobiliare nazionale) e di queste, 3,49 milioni erano vuote da anni (di queste, a loro volta, 2,4 milioni erano case in legno ed oltre un milione inabitabili). Secondo l’Istituto di Ricerca Nomura, tale percentuale, qualora un certo numero di queste case non venga abbattuto, potrebbe giungere al 31,5% per il 2038 (con un’accelerazione dopo il 2025, quando i figli del boom demografico giapponese supereranno, in media, i settantacinque anni).
Una legge del 2015 autorizza i comuni all’abbattimento delle case pericolanti anche quando sia impossibile rintracciarne i proprietari i quali spesso, non sanno nemmeno di esserlo o semplicemente non esiste più alcun proprietario. Nel solo 2021, i tribunali giapponesi hanno trattato oltre 250.000 casi di estinzione dei diritti ereditari su abitazioni.
Sempre in edilizia, secondo una ricerca pubblicata dal quotidiano Mainichi, ben 3.315 asili nido (sui 44.030 sui quali si sono raccolti dati) avevano – a marzo del 2020 – insufficiente resistenza ai terremoti o non hanno fornito dati per classificarla. Il dato delle strutture adeguate al rischio sismico è significativamente più basso (attestandosi al 92%) rispetto a quello delle scuole medie ed elementari che hanno requisiti sismici adeguati (99,4% mentre per gli asili destinati ai bambini più grandi il tasso è del 96,3%). Dopo la tragedia del terremoto di Kobe (1995), la norma sulla sicurezza sismica venne riformata introducendo criteri più stringenti.
Il dato è comunque migliore del 2016 quando gli asili fuori norma o con dati non comunicati erano 4.813. Circa 330 strutture hanno dichiarato, al momento dell’indagine, che intendevano effettuare lavori di adeguamento quell’anno o nel 2021.
Nella circolazione stradale, l’Agenzia Nazionale di Polizia ha annunciato che, dal prossimo luglio, non sarà più richiesta la patente per guidare i monopattini elettrici anche se il loro uso su strada rimarrà vietato ai minori di 16 anni. La norma, approvata dalla Dieta ad aprile, si applicherà unicamente ai monopattini la cui velocità massima non supera i 20 chilometri orari che saranno equiparati alle biciclette.
In ambito sociale, il numero di suicidi del 2022 ha registrato, per la prima volta da 13 anni, una crescita. Le persone che si sono tolte la vita nell’anno da poco concluso sono state 21.584 (+577 sul 2021): di queste 14.543 (+604 rispetto all’anno precedente) erano uomini e 7.041 (-27) donne.
I suicidi tra i disoccupati sono quasi raddoppiati rispetto al 2021 toccando la cifra di 1.038. Le persone che si sono tolte la vita per motivi di salute sono state 11.125 mentre 4.214 lo hanno fatto per problemi familiari.
Ad Osaka, oltre 16.000 firme sono state raccolte da un cartello di associazioni in calce ad una petizione che chiede la cancellazione del progetto di costruzione di un casinò nel capoluogo ed una nuova indagine sulla stato di contaminazione dei suoli.
Sempre nella Prefettura, il sindacato dei lavoratori dell’ente locale ha denunciato che, il prossimo anno fiscale, sono stati previsti tagli alla spesa sanitaria (proprio nella Prefettura che ha avuto il maggior numero di morti da SARS-CoV-2) destinando i risparmi, ed il personale, all’organizzazione dell’Esposizione Universale.
Nell’istruzione, il Sindacato Giapponese degli Insegnanti, ha presentato, il 19 gennaio, un sondaggio sulle condizioni di lavoro dei docenti. L’inchiesta, alla quale hanno risposto 2.524 insegnanti in 36 diverse Prefetture, ha mostrato una media di lavoro straordinario pari a 86 ore 24 minuti al mese. Pur essendo inferiore a quanto rilevato nel 2012 – quando le ore straordinarie erano pari a poco più di 91 ore – è comunque superiore alle 80 ore individuate dal governo quale soglia oltre la quale si rischia la morte da superlavoro. Il 46,3% degli intervistati ha dichiarato di dormire meno di sei ore nei giorni feriali.
Sul nucleare, l’Agenzia per l’Energia Atomica del Giappone ha stimato in 36,1 miliardi i costi di restauro del sito di stoccaggio delle scorie radioattive della centrale di riprocessamento del Tokai ove il combustibile esaurito viene lavorato. Il sito ospita 800 contenitori (all’interno dei quali si trovano tubi in metallo ed altri materiali) posti nelle piscine tra il 1977 ed il 1991 i quali hanno ancora un alto livello di radioattività. I contenitori sono sepolti a circa 300 metri di profondità e sarà necessario ripescarli al fine di porli in un nuova struttura.
Tra il 1977 ed il 2007, l’impianto ha trattato circa 1.140 tonnellate di combustibile fossile. Nel 2014 è stato deciso il suo smantellamento che dovrebbe durare circa 70 anni e costare oltre 1.000 miliardi di yen.
Mercoledì, l’Alta Corte di Tokyo ha confermato l’assoluzione di tre ex dirigenti di TEPCO. Riaffermando quanto deciso dalla Corte Distrettuale della capitale, i giudici di appello hanno stabilito che Tsunehisa Katsumata, ex presidente di TEPCO, ed i due ex vicepresidenti Ichiro Takekuro e Sakae Muto, non sono responsabili per non aver preso le misure di sicurezza atte ad evitare la catastrofe del 2011. Purtuttavia, a luglio dello scorso anno, quattro dirigenti del colosso dell’energia, e tra essi i tre assolti di mercoledì, sono stati condannati, in sede civile, a risarcire 13.300 miliardi di yen proprio per non essere riusciti a predisporre quanto necessario.
Venerdì, intanto, il segretario generale dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica, Henry Puna, ha ribadito il supporto dell’organismo al piano per il rilascio in mare delle acque contaminate da trizio attualmente stoccate all’interno dell’ex impianto.
Sul nucleare militare, l’undici dicembre è morto, all’età di 95 anni, a Cheonan (Repubblica di Corea) O Yun-sang. Emigrato in Giappone nel 1943 finì lavoratore forzato per le industrie pesanti Mitsubishi a Nagasaki. Esposto alla bomba atomica sganciata dagli Stati Uniti il 9 agosto 1945, ebbe conseguenze che portano, nel 1978 e dopo decenni di dolori e cure mediche infruttuose, ad amputargli una gamba. Tornato in Corea dopo la guerra, dal 1986 cercava di farsi riconoscere come hibakusha (anche al fine di avere denaro per vivere e per pagarsi le medicine) ma non riuscì a trovare testimoni che confermassero la sua presenza a Nagasaki quel giorno nonostante il supporto dell’associazione giapponese di aiuto alle vittime coreane delle bombe. “Ad oggi, non un solo giorno è trascorso con la piena tranquillità. Mi chiedo su chi dovrei sfogare il mio rancore” aveva affermato al momento dell’iscrizione all’associazione coreana delle vittime delle due bombe atomiche. Nel 2012, i coreani che attendevano il riconoscimento come hibakusha erano 130, oggi, dopo che molti sono morti, ne sono rimasti 44.
Proteste, lo scorso 18 gennaio, si sono avute da parte dell’associazione delle vittime della bomba di Nagasaki per l’esclusione, a seguito di tavoli di lavoro del Ministero della Salute che avrebbero scartato la presenza di precipitazioni nell’area il 9 agosto 1945, dalla categoria di hibakusha di un certo numero di persone residenti, all’epoca di fatti, oltre l’area dell’ipocentro.
Per quanto concerne la pandemia, il premier ha sostenuto, venerdì scorso, la possibilità che, a partire dalla primavera, il SARS-CoV-2 sia trattato nell’ambito del medesimo quadro giuridico che regola l’influenza. Attualmente la malattia causata dal nuovo coronavirus si trova al gradino due del livello di attenzione: lo stesso della tubercolosi. Il capo del governo non ha fornito date precise per il declassamento della COVID-19 ma ha comunque rassicurato circa la continuazione dei programmi vaccinali. Il declassamento comporterà, oltre all’abolizione dei periodi di quarantena, l’esclusione della totale gratuità delle cure ospedaliere per quanti hanno contratto la malattia.
Proprio su quest’ultimo punto, venerdì scorso, i deputati del Partito Costituzionale Democratico Goto e Yamai, hanno sollevato forti preoccupazioni e ribadito che le cure per questa malattia dovrebbero rimanere a carico del bilancio pubblico.
In politica estera, diplomatici giapponesi e sudcoreani si sono incontrati, lunedì scorso, per discutere degli asset di imprese giapponesi confiscati dalla magistratura di Seul nell’ambito di alcuni processi di risarcimento ad ex forzati di guerra coreani sfruttati durante l’occupazione coloniale della Penisola: una vicenda che Tokyo considera chiusa dall’accordo bilaterale del 1965.
A confrontarsi sulla vicenda, una questione sulla quale il nuovo presidente sudcoreano Yoon appare più morbido del predecessore Moon, sono stati Seo Min Jung, direttrice generale dell’Ufficio Asia e Pacifico del Ministero degli Esteri di Seul, e Takehiro Funakoshi che occupa il medesimo incarico nel dicastero giapponese.
Con una mossa che certamente non farà piacere alla RdC, il Ministero della Cultura di Tokyo ha nuovamente depositato all’UNESCO la richiesta di inserimento delle ex miniere di Sado nella lista dei patrimoni dell’umanità preparata dall’organismo. La Corea del Sud contesta al Giappone il fatto che nessuna menzione è stata inclusa rispetto all’uso, durante l’occupazione coloniale della Penisola coreana, di lavoratori forzati nel sito. Una richiesta di inserimento era già stata depositata a febbraio del 2022 ma non era stata tenuta in considerazione per l’insufficienza di dati circa una delle miniere.
Nei rapporti con la Cina, prosegue lo scontro sugli accessi da parte dei due Paesi. In risposta all’obbligo di test covid per i viaggiatori provenienti dalla Cina imposto da Tokyo, la RPC ha escluso i giapponesi dalla concessione di nuovi visti e, da venerdì, non incluso i giapponesi tra i cittadini che, dal sei febbraio, potranno effettuare turismo di gruppo nel Paese.
In ambito militare, il Segretario del PCG, Akira Koike, il 15 gennaio ha effettuato un’ispezione ad Ishigaki (Okinawa) in un sito dove, entro marzo di quest’anno, dovrebbe sorgere una base missilistica. Preoccupazioni sono state espresse dai contadini dell’area per il rischio di contaminazioni delle acque.
Due giorni prima si erano invece riuniti un gruppo di cittadini di Nago che hanno depositato due cause civili contro lo Stato che mirano a bloccare la costruzione della nuova base di Henoko.
Contro la militarizzazione delle isole Nansei si sono pronunciati, in settimana, un gruppo di superstiti della Battaglia di Okinawa.
Un’altra ispezione ha coinvolto, in chiusura di settimana, la collega di Koike, Tomoko Kami, nell’area di Ginowan. A preoccupare gli abitanti del luogo sono le contaminazioni da PFAS emerse nel 2022 e causate dallo smaltimento di inquinanti, da parte dell’esercito americano, nelle fogne urbane.
Nella settimana appena conclusasi, la Prefettura, dopo richiesta giunta dai Marines, ha chiesto alle truppe USA di non utilizzare l’aeroporto civile di Shimojishima per l’addestramento. Lo scalo è già stato utilizzato in occasione di operazioni di rifornimento di carburante. Secondo un memorandum sottoscritto nel 1972, gli aeroporti civili della Prefettura non sono utilizzabili dalle forze armate statunitensi.
Ad Ehime, invece, il PCG ha consegnato al Governatore della Prefettura un documento che chiede il monitoraggio dei cieli sopra la centrale nucleare di Ikata la quale, stando a dati raccolti da cittadini dell’area, è stata sorvolata varie volte da aerei militari statunitensi.
A crescere non sono soltanto le basi e le capacità missilistiche ma anche i costi per l’intelligence. Negli ultimi dieci anni, secondo quanto ricostruito da Akahata, il bilancio dei servizi segreti militari è cresciuto del 40% passando dai 42,5 miliardi del 2013 ai 59,3 del 2022 mentre il personale è schizzato da 126 dipendenti a 2.582.
Nei pressi dell’aeroporto di Fukuoka, sono stati individuati altri 1.406 metri quadri di suoli contaminati per un totale, ad oggi, di 3.706 metri quadri. L’area ospitava una basa militare statunitense. Gli inquinanti, trovati per la prima volta nel 2021, sono costituiti principalmente da benzene e piombo.
Contro l’espansione delle spese militari, in mille hanno manifestato, il 19 gennaio, davanti agli uffici della Dieta mentre si moltiplicano le iniziative della società civile come la stampa, in 7.000 copie, di un opuscolo, curato da Hiseo Ishiyama, ex presidente dell’Associazione dei Professori di Storia, contro i tentativi di modifica dell’articolo 9 della Costituzione.
Una conferenza contro l’espansione militare è stata organizzata, lo stesso giorno, da un gruppo di religiosi appartenenti a diverse confessioni religiose.
In economia, i titoli di Stato a dieci anni sono stati collocati, lunedì a oltre lo 0,5% (per la precisione allo 0,51%). Si tratta della seconda sessione consecutiva nella quale si è sorpassato il tetto dello 0,5%.
La Banca del Giappone, mercoledì scorso, ha lasciato invariati i tassi nonostante l’inflazione abbia ormai superato il tanto agognato tasso del 2% arrivando, negli ultimi mesi, quasi al 3% e addirittura al 4% (record dal 1981) a dicembre (la media per il 2022 è stata del 2,3%).
Nell’ultimo mese del 2022, l’aumento dei prezzi al consumo, esclusi i cibi freschi, è stato trainato dall’aumento delle bollette di gas e luce (+21,3 e +33,3%) e del cibo a media e lunga conservazione (+7,4%). Proprio gli alimenti subiranno un ulteriore aumento: secondo l’istituto di ricerca Teikoku Databank, tra gennaio ed aprile di quest’anno, i prodotti che costeranno di più saranno circa 7.400.
Il Governatore Kuroda, il cui mandato scadrà ad aprile, ha affermato che le politiche di allentamento monetario sono necessarie per spingere le aziende ad aumentare i salari. Rivista al ribasso di un decimale (adesso è l’1,9%), la percentuale di crescita per l’anno fiscale in corso.
L’aumento dei prezzi all’ingrosso, invece, nell’anno 2022 essa si è attestata al 9,7%: record dal 1981 e più che doppio rispetto al 2021. Nel solo mese di dicembre, il tasso di crescita dei prezzi è stato pari al 10,2%: ventiduesimo mese di fila con il segno più.
Tra i prodotti i cui prezzi sono aumentati maggiormente vi sono ferro ed acciaio (+20,9%), carta e cellulosa (+13,3%), petrolio e carbone (+8%) ed alimenti (+7,7%).
Nell’anno da poco concluso, le importazioni sono aumentate, in termini di valore, del 39,2% (118.160 miliardi: numero dovuto, in gran parte, all’import di greggio e carbone ed al deprezzamento dello yen) mentre l’export soltanto del 18,2% (98.190 miliardi): dati che hanno portato ad un deficit nella bilancia commerciale pari a 19.970 miliardi di yen.
Il Sol Levante ha registrato un surplus (pari a 6.540 miliardi) con gli Stati Uniti (dovuto, in larga misura, alle esportazioni di auto) mentre con la Cina ha registrato un deficit pari a 5.830 miliardi e con i Paesi UE di 2.020 miliardi.
Tra le aziende che hanno annunciato aumenti salariali, la scorsa settimana si sono aggiunte le Ferrovie del Giappone Orientale che, il 18 gennaio, hanno annunciato che gli assunti da aprile freschi di laurea percepiranno 8.000 yen in più al mese (per complessivi 233.630 yen). Si tratta del primo aumento delle paghe base dei neoassunti dall’aprile 2020. Un aumento, compreso tra i 2.000 ed i 6.000 yen al mese, sarà erogato anche ai dipendenti assunti tra quattro ed un anno fa.
Nonostante l’aumento dei prezzi, il 20 gennaio, il Ministero della Salute e del Lavoro, ha annunciato che, per il prossimo anno fiscale, le pensioni subiranno una diminuzione degli importi compresa tra lo 0,3 e lo 0,6%. La revisione degli emolumenti pensionistici avviene ogni anno tenendo conto di alcuni fattori macroeconomici sulla base, principalmente, del tasso di differenza tra l’inflazione ed i salari dell’anno precedente.
Per ridurre l’imposta sui consumi ed attenuare così l’impatto dell’inflazione, il 20 gennaio, un gruppo di associazioni e sindacati ha incontrato un gruppo di parlamentari dell’opposizione.
Nella distribuzione, le vendite dei piccoli supermercati appartenenti alle sette maggiori catene effettuate nel 2022 sono aumentate del 3,7% rispetto al 2021 per complessivi 11.200 miliardi di yen. La spesa media per cliente è aumentata del 2,8%.
Nell’auto, Toyota Motor ha dichiarato, lunedì scorso, che prevede, per il 2023, di produrre 10,6 milioni di vetture. L’azienda ha comunque lasciato una forchetta del 10% qualora dovessero sorgere problemi sulle catene di approvvigionamento. Il colosso nipponico ha prodotto 8,3 milioni di auto tra gennaio e novembre 2022 e, probabilmente, 750.000 veicoli a dicembre.
Sempre in questo settore, il 2022 si è concluso con un record negativo di immatricolazioni di auto usate: 3.495.305 vetture e cioè il -6,3% rispetto all’anno precedente.
Nei trasporti internazionali, fino alla fine di febbraio, il governo nipponico selezionerà imprese di trasporti che intendono aderire ad un nuovo programma, sussidiato con un 1 milione di yen a consegna, che prevede nuove rotte marittime e ferroviarie nella speranza di ridurre al minimo ritardi che possono bloccare le reti di approvvigionamento.
Nel turismo, il numero di visitatori stranieri nel 2022, stando ai dati ufficiali comunicati dall’Agenzia nazionale deputata mercoledì scorso, è cresciuto di 15 volte rispetto al 2021 – toccando quota 3.830.000 persone – rimanendo però significativamente più basso (-88%) rispetto al 2019: ultimo anno prepandemico e record in positivo di arrivi.
Per nazionalità, al primo posto vi sono stati i sudcoreani (1.010.000) seguiti da taiwanesi (331.100), statunitensi (323.500) e vietnamiti (284.100). La maggior parte dei viaggiatori stranieri sono giunti a dicembre: ben 1.370.000 persone.
In campo alimentare, il costo al consumo delle uova ha raggiunto, in gennaio, la cifra media di 244 yen per un pacco da 10: una crescita del 13% rispetto alla media di prezzo degli ultimi cinque anni. Il prezzo all’ingrosso nella capitale, stando a quanto comunicato da Z-Tamago, una delle maggiori realtà produttive, ha toccato addirittura un +80%: dato che classificherebbe l’aumento del prezzo al consumo come contenuto. A determinare l’impennata dei prezzi è stata, in larga misura, l’influenza aviaria.
Sempre nel settore agricolo, i vertici della Federazione Nazionale del Movimento degli Agricoltori hanno incontrato il Segretario del PCG Koike per manifestare il disagio dei produttori di latte i quali debbono affrontare l’aumento dei costi di mangimi e carburante.
Il 18 gennaio, un comitato di associazioni (cui partecipa il movimento dei contadini) ha lanciato una campagna nazionale volta a sensibilizzare circa il tasso di autosufficienza alimentare. “Il tasso di autosufficienza è del 37% e ci affidiamo all’estero per semi e fertilizzanti. Proteggere la piccola agricoltura significa proteggere il cibo di tutti” ha affermato Toshiro Hasegawa della Federazione dei Movimenti degli Agricoltori.
Sempre in quest’ambito, il colosso delle telecomunicazioni NTT ha annunciato, giovedì scorso, che sperimenterà sistemi di intelligenza artificiale per gestire un’impresa che alleva grilli. La sperimentazione coinvolgerà NTT East e la ditta Gryllus.
In un settore economico completamente diverso, quello del traffico stradale, NTT ha annunciato lo sviluppo di un nuovo sistema di raccolta ed analisi di circa 10 milioni di vetture. Il servizio, che sarà venduto a partire da aprile, consentirà di ridurre il rischio di rimanere imbottigliati nel traffico fornendo percorsi alternativi e fornirà informazioni sugli incidenti.
(con informazioni di iaea.org; tass.com; global.toyota; jcp.or.jp; cdp-japan.jp; mainichi.jp; asahi.com)
Ha collaborato con gctoscana.eu occupandosi di Esteri.