Un forte terremoto di magnitudo 6.1 ha colpito il Giappone centro-orientale lunedì. Il sisma è avvenuto alle 5,09 del mattino ed ha avuto l’epicentro in mare a circa 350 chilometri di distanza dalla costa della Prefettura di Mie. Nessun danno a cose e persone ma i treni superveloci tra Shin-Fuji e Nagoya non hanno viaggiato per alcune ore.
In politica interna, il senatore Suidobashi Hakase di Reiwa Shinsengumi ha annunciato che prenderà un periodo di riposo dall’attività partitica e parlamentare per depressione. Hakasa, ex attore, è stato eletto per la prima volta nelle elezioni di ottobre ottenendo oltre 117.000 voti di preferenza.
“Penso che abbia sopportato un grande carico fisico e mentale. Mi dispiace per non essermene accordo” ha dichiarato il numero uno del partito, Taro Yamamoto.
Il regolamento della Camera dei Consiglieri prevede la possibilità di comunicare le proprie assenze alla presidenza ma non di ritirarsi temporaneamente come invece previsto nelle attività lavorative.
Sotto l’attenzione delle opposizioni è invece il ministro degli Interi e Comunicazioni, Minoru Terada. Secondo quanto riportato dal settimanale Shukan Bunshun, il ministro avrebbe riportato erroneamente alcuni costi connessi alla campagna elettorale dello scorso anno. Si tratta di circa un milione di yen che è stato erogato da un gruppo di sostenitori del politico.
Terada ha affermato di non aver commesso alcuna illegalità ma le opposizioni ne hanno chiesto le dimissioni in quanto il dicastero da lui guidato ha una serie di compiti connessi alla verifica del rispetto delle normative elettorali. Keiji Kokuta del Partito Comunista e poi Kenta Izumi PCD hanno invocato la rimozione del ministro.
Yutaka Arai del PCD ha anche sollevato un presunto scandalo che coinvolge il ministro alla Ricostruzione Akiba. Martedì, nella commissione competente della Camera dei Rappresentanti, Arai ha chiesto conto al ministro di alcune spese per un affitto corrisposte al suocero dello stesso e non riportate.
A fronte dei numerosi scandali che stanno scuotendo il governo (soltanto poche settimane fa ha dovuto dimettersi il ministro Yamagiwa), il premier ha dichiarato che “per affrontare difficili sfide deciderò quando sarà più appropriato” effettuare un rimpasto.
Polemiche anche all’interno dell’opposizione. Il senatore Kiyoshi Nakajo, senatore eletto a luglio con l’ultradestra di Nippon Ishin no Kai, è stato criticato per aver reclamizzato una propria canzone nel corso di un intervento effettuato, il 15 novembre, in commissione Istruzione indicando anche la data di un concerto.
In campo elettorale, la Dieta ha approvato, venerdì scorso, la riforma dei collegi elettorali volta ad attenuare – dopo numerose sentenze che avevano definito alcune consultazioni come svoltesi in “stato di incostituzionalità” – la disparità voti/seggi della Camera bassa. La riforma assegna dieci seggi a cinque Prefetture e ne sottrae altrettanti a dieci altre Prefetture (uno per ciascuna). La norma rimodella inoltre i confini di alcuni collegi (in dieci diverse Prefetture) sempre al fine di conciliare per quanto possibile popolazione e parlamentari espressi.
Sui legami tra il PLD e la Chiesa dell’Unificazione, il Segretario del PCG, Akira Koike, ha ribadito che numerosi parlamentari conservatori non hanno risposto circa i propri rapporti con il culto nel corso dell’indagine interna condotta ad acclarare tali collegamenti.
L’esecutivo ha intanto predisposto due disegni di legge – i quali passeranno adesso all’esame delle Camere – volti ad aiutare le persone che sono rimaste vittime di culti abusanti. Paragonando le donazioni ad organizzazioni religiose all’acquisto di beni o servizi nel settore del consumo, sarà possibile per un aderente ad una confessione religiosa richiedere, entro dieci anni, la restituzione di quanto donato. Un altro disegno di legge – che punirà con il carcere la sollecitazione maliziosa di donazioni – è attualmente in fase di preparazione.
Un parere negativo su quanto proposto dal governo è stato espresso da Katsuya Okada il quale, a nome del PCD, ha chiesto che siano previsti regolamenti per le donazioni, il divieto di richieste di presti per le stesse e forme che facilitano il risarcimento dei danni per figli e coniugi del donante.
Un segnale di possibile voto favorevole è invece giunto dal Partito Democratico per il Popolo con il suo Segretario, Kazuya Shimba, che ha sostenuto il disegno di legge “include sostanzialmente le nostre idee”.
Nel corso della settimana, i parlamentari dell’opposizione hanno tenuto un’ulteriore sessione di audizioni (la ventottesima) di ex aderenti della Chiesa ed in particolare di giovani cresciuti da genitori appartenenti al culto e che hanno raccontato di traumi vissuti a causa della religione dei genitori.
La Procura di Nara ha intanto chiesto ed ottenuto il prolungamento della carcerazione preventiva dell’attentatore dell’ex premier Abe, l’ex militare Tetsuya Yamagami. L’uomo, la cui carcerazione scadeva il 29 novembre, rimarrà in carcere almeno fino al 6 febbraio prossimo e riceverà, su richiesta dei suoi difensori, ulteriori visite psichiatriche volte ad accertarne la capacità di intendere e volere.
Nell’immigrazione, secondo quanto comunicato dai legali della famiglia, il governo giapponese ha informato la Corte Distrettuale di Nagoya che consegnerà alla stessa le registrazioni delle telecamere di sicurezza del centro di detenzione per migranti nel quale morì, nel marzo 2021, la cittadina dello Sri Lanka Wishma Sandamali. Contrariamente a quanto chiesto dalla famiglia, saranno depositate soltanto cinque ore di filmato e non le 295 chieste dagli avvocati. Il 14 novembre era il termine ultimo dato dal giudice al governo per la consegna dei video. Wishma Sandamali morì all’età di 33 anni per omissione di soccorso ma dalla vicenda non si è prodotta alcuna condanna penale.
Frattanto, cittadino italiano di cinquant’anni, detenuto nel centro di espulsione di Tokyo è deceduto venerdì scorso. L’uomo, secondo le prima informazioni filtrate alla stampa, si sarebbe fulminato con un cavo di un televisore.
Rimanendo sull’immigrazione, il 16 novembre scorso, un gruppo di apprendisti vietnamiti ha denunciato che il padrone per il quale lavoravano non ha pagato un totale di 27 milioni di yen di straordinari. A giugno di quest’anno, gli apprendisti stranieri presenti nel Sol Levante nell’ambito di un programma appoggiato dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro erano oltre 328.000.
In settimana, anche il presidente della catena di ristoranti specializzati in ramen Moccos Foods, Asohiko Uchida, è stato arrestato con l’accusa di aver fatto lavorare più delle 28 ore settimanali consentite dalla legge tre studenti stranieri (provenienti da Cina e Vietnam).
Mercoledì, l’Agenzia Nazionale di Polizia ha intanto comunicato di aver trovato sei casi di inappropriata profilazione su base razziale avvenuti nel 2021.
Per quanto concerne la pandemia, il 15 novembre l’Arcipelago ha registrato oltre 100.000 casi (per la precisione 102.829). Il tetto dei 100.000 non era stato raggiunto dal 14 settembre. Tra le Prefetture più colpite, 10.906 casi sono stati segnalti ad Hokkaido, 11.196 a Tokyo, 7.455 ad Aichi, 6.298 a Kanagawa e 5.188 ad Osaka.
Sul lavoro, il 18 novembre si è tenuto, con la partecipazione di diversi parlamentari progressisti, un raduno nazionale della Federazione Nazionale dei Sindacati dei Lavoratori Edili. Al centro della manifestazione vi era la richiesta di aumenti salariali, un diverso sistema sanitario nazionale e misure per fermare l’inflazione.
Il giorno precedente ad incontrare una delegazione del PCD erano stati invece i sindacalisti del settore fiscale. Nel corso dell’incontro, i rappresentanti del sindacato hanno chiesto all’opposizione di battersi per aumenti salariali ed un incremento del numero dei dipendenti.
Nell’istruzione, Toru Miyamoto del Partito Comunista ha nuovamente sollevato la questione di migliaia di ricercatori universitari che rischiano di rimanere a casa in quanto le università non intendono stabilizzarli come prevede la legge dopo dieci anni di precariato. “A meno che questa situazione non sia rettificata, non c’è futuro per la ricerca scientifica in Giappone. Il più grande collo di bottiglia è che né gli istituti di ricerca né le università hanno le risorse finanziarie per creare posti a tempo indeterminato” ha affermato il parlamentare.
Nella sicurezza, la Guardia Costiera nipponica ha mostrato alla stampa, lo scorso giovedì, un nuovo drone per la sorveglianza marittima. Lo MQ-9B SeaGuardian, questo il nome del velivolo, è lungo quasi 12 metri (24 metri di apertura alare) ed è stato sviluppato dalla statunitense General Atomics Aeronautical Systems.
In politica estera, nella scorsa settimana si è recata nell’Arcipelago la ministra per le Risorse australiana Madeleine King. “Il Giappone è stato un investitore di lunga data ed un cliente per l’energia australiana, il ferro ed altre materie prime. Questi prodotti sono fondamentali per il settore manifatturiero e lo sviluppo economico del Giappone. La mia visita è un’opportunità per rafforzare il ruolo dell’Australia come fornitore stabile ed affidabile di energia e risorse. Continueremo ad onorare i nostri contratti internazionali e lavoreremo con il Giappone per affrontare le sfide energetiche globali […]. promuoverò anche il ruolo del Giappone come principale investitore nelle risorse e nei progetti energetici australiani e sottolineerò la stabilità che rende l’Australia una destinazione di investimento attraente. […] Accogliamo con favore ulteriori investimenti in aree come l’idrogeno a prezzi accessibili ed i minerali strategici, i quali saranno fondamentali per i piani di Giappone e Australia per ridurre le emissioni di carbonio” si legge nel comunicato emesso dal Ministero australiano.
“Nel 2020 il Giappone è stato il secondo mercato di esportazione dell’Australia con scambi bilaterali per un valore di oltre 66 miliardi di dollari ed esportazioni australiane in Giappone per un valore di circa 46 miliardi di dollari. Il Giappone è stato anche la seconda più grande fonte di investimenti esteri dell’Australia per un valore di circa 132 miliardi. […] Ad ottobre, l’Australia e il Giappone hanno sottoscritto un nuovo accordo di partnership bilaterale sui minerali strategici e per stabilire catene di approvvigionamento sicure tra i nostri due Paesi” prosegue il comunicato. La ministra oltre ad aver incontrato l’omologo nipponico ha anche avuto colloqui con i rappresentanti delle principali aziende energetiche giapponesi e di Mitsubishi Heavy Industries (azienda leader nella produzione di navi da carico).
Nella capitale cambogiana si è invece tenuta una sessione di lavori dell’ASEAN a cui hanno partecipato anche rappresentanti dei Paesi che hanno accordi con il blocco e tra essi il premier nipponico. I lavori si sono conclusi con una serie di dichiarazioni finali sull’ineguaglianza di genere, sulla digitalizzazione, sul cambio climatico, sul trasferimento dei contributi pensionistici per i lavoratori residenti nei Paesi del gruppo, sullo sviluppo sostenibile, sulla trasformazione nel settore turistico e sullo sviluppo nelle aree rurali.
“Il Giappone e l’ASEAN – nell’ultimo mezzo secolo – hanno cooperato tra loro per la pace, la stabilità e la prosperità nella regione come veri amici mediante relazioni sincere e si sono reciprocamente tesi la mano in tempi di grande crisi, come la crisi finanziaria asiatica, lo tsunami nell’Oceano Indiano, il grande terremoto del Giappone orientale e la pandemia di COVID-19. Il Giappone è stato un importante e coerente sostenitore dell’unità e della centralità dell’ASEAN e ha sostenuto l’attuazione dell’ASEAN Comprehensive Recovery Framework. Il Giappone ha fornito un totale di 29,5 miliardi di yen in prestiti per sostenere la ripresa economica dei paesi dell’ASEAN dalla pandemia di COVID-19. Il Giappone continuerà a lavorare a stretto contatto con l’ASEAN per raggiungere una ripresa inclusiva, solida e sostenibile nell’era post-COVID-19 […]. rafforzerà la cooperazione con l’ASEAN in un’ampia gamma di settori quali la connettività, la salute, i cambiamenti climatici, la prevenzione delle catastrofi, la sicurezza alimentare e gli scambi interpersonali. Poiché il prossimo anno segna il 50° anno di amicizia e cooperazione ASEAN-Giappone, il Giappone terrà un vertice commemorativo a Tokyo per annunciare congiuntamente una visione per il futuro delle relazioni ASEAN-Giappone. […] Molti Paesi ed organizzazioni hanno sottolineato che esistono varie sfide a breve e lungo termine, come il rafforzamento della connettività nelle catene di approvvigionamento, il settore sanitario, compreso il controllo delle malattie infettive e la copertura sanitaria universale, il contrasto ai cambiamenti climatici, compresa la transizione energetica, la prevenzione dalle catastrofi, la sicurezza alimentare, lo sviluppo delle risorse umane, l’emancipazione femminile, al fine di una ripresa economica inclusiva, nonché la costruzione di un ASEAN resiliente e sostenibile nell’era post Covid-19” si legge in un comunicato emesso dal governo di Tokyo ad inizio settimana.
Ai margini dei lavori del vertice, Kishida ha incontrato il capo del governo vietnamita, Pham Minh Chinh, con il quale ha discusso principalmente del progresso degli investimenti realizzati mediate aiuti allo sviluppo nipponici nonché il Presidente sudcoreano Yoon.
I due leader hanno discusso principalmente della controversia legata agli asset di aziende giapponesi confiscati dalla magistratura coreana al termine di una causa civile intentata da ex forzati di guerra (e da loro discendenti) sfruttati da queste imprese durante l’occupazione coloniale della Penisola: un capitolo che Tokyo ritiene chiuso con l’accordo bilaterale del 1965.
Subito dopo il vertice ASEAN, Kishida è volato in Indonesia per colloqui con il Presidente di quella nazione. Tra i temi toccati nell’incontro tra i due leader vi è stata la creazione di un’area indo-pacifica libera ed aperta (la formula diplomatica usata da Tokyo per indicare le azioni svolte per contenere la Cina nell’area), la riduzione delle emissioni e la transizione energetica, alcuni lavori infrastrutturali nei quali sono coinvolte aziende giapponesi o che hanno potuto contare su aiuti allo sviluppo concessi da Tokyo (come quelli al porto di Patimban) nonché la guerra in Europa.
Nel corso della visita, Giappone, Corea del Sud e Gran Bretagna hanno sottoscritto tre memorandum con l’Indonesia nei quali le tre nazioni si dichiarano interessate ad investire nella trasformazione della mobilità di Giacarta. Per questo progetto il Sol Levante presterà all’Indonesia 130 miliardi di yen.
Il vertice del G20 è stata per Kishida anche l’occasione per uno scambio di vedute con il Presidente del Ruanda, Paul Kagame, su alcuni temi e tra questi la stabilizzazione di aree al confine tra Ruanda e Mozambico ove il Giappone possiede interessi nella liquefazione di gas.
Sabato il premier è poi volato in Tailandia per partecipare alla due giorni del forum di Cooperazione Economica Asia-Pacifico.
Chiudendo con le notizie di politica estera, nella giornata di venerdì, la Corea del Nord ha effettuato un nuovo lancio missilistico (il sesto a novembre) in direzione del Mar dell’Est. Secondo quanto comunicato dallo Stato Maggiore Congiunto delle forze armate sudcoreane, il missile è partito, alle ore 10,15 del mattino, da Sunan ed ha percorso mille chilometri. Il missile era probabilmente un Hwasong-17, in grado di percorrere un massimo di 15.000 chilometri e dunque di colpire la costa pacifica degli Stati Uniti. Scontato il solito balletto di condanne.
In chiusura di settimana, l’ex premier ed ex numero uno del comitato organizzatore delle Olimpiadi, Yoshiro Mori, ha fortemente criticato il capo dell’Ucraina Zelenskij affermando di “non capire bene perché solo il Presidente Putin sia criticato mentre il signor Zelenskij non venga affatto rimproverato. Il signor Zelenskij ha fatto soffrire molti ucraini”. Mori ha anche criticato i giornali nipponici affermando che questi riportano soltanto una versione dei fatti. Se il politico avesse letto i giornali italiani di questi mesi avrebbe probabilmente rivalutato quelli giapponesi…
In economia, nel corso di un dibattito televisivo, Tomoko Tamura del PCG ed Akira Nagatsuma del PCD hanno criticato l’insistenza del governo e della Banca centrale nel proseguire nella politica di allentamento monetario senza che misure efficaci siano prese per il sostegno alla domanda interna. Tamura ha sottolineato, inoltre, che la bassa produttività del lavoro in Giappone è una diretta conseguenza dell’alto numero di lavoratori precari: circa il 40% del totale degli occupati.
Il Sol Levante ha intanto registrato, per il mese di ottobre, un deficit nella bilancia commerciale pari a 2.160 miliardi di yen. Le importazioni – a causa del deprezzamento dello yen e dell’aumento dei prodotti energetici – sono cresciute, rispetto a ottobre 2021, del 53,5% (un record assoluto) per complessivi 11.160 miliardi mentre l’export ha registrato un +25,3% per un totale di 9.000 miliardi. A trainare il dato delle esportazioni sono state le vendite di auto verso gli USA tanto che con quel Paese il Sol Levante ha registrato un surplus pari a 720,36 miliardi.
Nei confronti della Cina, invece, il Giappone ha registrato un deficit pari 671,35 miliardi.
Inflazione record ad ottobre. Lo scorso mese, i prezzi al consumo sono cresciuti del 3,6% rispetto ad ottobre 2021. L’ultima volta che si era avuto un aumento così consistente fu nel febbraio del 1982. Tra le categorie, gli alimenti non deperibili hanno registrato un +5,9% mentre gli energetici (cherosene, gas domestico, benzina e luce elettrica) un +15,2%.
Nell’abbigliamento, il marchio Mash Holdings sarà acquistato dallo statunitense Bain Capital Private Equity per circa 200 miliardi di yen. Tra agosto 2021 ed agosto 2022, l’azienda ha venduto abiti per 102,3 miliardi di yen (+13,8% rispetto al precedente anno).
Nell’energia, è stato confermato, lo scorso 14 novembre, che le aziende nipponiche Itochu e Marubeni hanno deciso di mantenere la propria partecipazione azionaria (cumulativamente circa il 30%) nella nuova società che gestirà il progetto petrolifero Sakhalin 1. Dallo stesso progetto è invece uscita la statunitense Exxon Mobil.
Nei trasporti, per la prima volta da 15 anni a questa parte sono aumentate le tariffe dei tassì della capitale. Dal 14 novembre, la tariffa base schizza da 420 a 500 yen (+19%). Cresciuta anche la tariffazione per l’effettiva percorrenza: da 80 yen a passeggero ogni 233 metri a 100 yen ogni 255.
Nell’auto, il marchio Toyota ha presentato, la scorsa settimana, un nuovo modello di Prius ibrida gas-elettricità. Le vendite del nuovo modello inizieranno in Giappone già quest’anno.
Nel turismo, il ministro Saito ha dichiarato, martedì scorso, che dopo due anni di stop, i porti del Sol Levante torneranno ad ospitare navi crociera. Secondo Saito, sono state messe a punto tutte le misure di sicurezza volte ad evitare che tali navi si trasformino in giganteschi incubatrici per il SARS-CoV-2.
Agli operatori sarà richiesto che tutti i dipendenti abbiano ricevuto almeno 3 dosi di un vaccino riconosciuto dal Giappone mentre il tasso di vaccinazione dei passeggeri dovrà essere di almeno il 95%.
L’Agenzia Nazionale per il Turismo ha comunicato, mercoledì scorso, che il numero di visitatori stranieri giunti ad ottobre è stato pari a 468.600 persone: 22,5 volte in più che ad ottobre 2021 (ma inferiore dell’80% rispetto ad ottobre 2019) e 2,4 volte in più rispetto a settembre.
(con informazioni di asean.org; minister.industry.gov.au; primeminister.chinhphu.vn; japan.kantei.go.jp; infopublik.id; tass.com; yna.co.kr; jcp.or.jp; cdp-japan.jp; mainichi.jp; asahi.com)
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