Il gradimento verso il governo guidato da Fumio Kishida continua a scendere. L’ultima rilevazione fatta dall’agenzia di stampa Kyodo e diffusa il 9 ottobre, ha infatti mostrato che soltanto il 35% degli intervistati approva l’operato del governo. Ad agosto tale percentuale era del 54,1 mentre a settembre del 40,2. L’esplicita disapprovazione è stata invece espressa dal 48,3% delle persone sentite. A generare maggiore disaffezione verso l’esecutivo, oltre i dati economici, vi sono i rapporti – ritenuti poco chiari e non sufficientemente investigati – tra il PLD e la controversa Chiesa dell’Unificazione con un 62,7% degli intervistati che ritiene sia necessario un passo indietro del ministro per la Rivitalizzazione Economica, Daishiro Yamagiwa e cioè uno degli ultimi alti dirigenti dei conservatori sul quale sono emerse ombre. Schiacciante la maggioranza (l’87%) anche di coloro che hanno ritenuto insufficienti le spiegazioni sui suoi rapporti con il culto fornite dal Presidente della Camera dei Rappresentanti, Hiroyuki Hosoda.
L’influenza della Chiesa nella politica nipponica è stata tutt’altro che trascurabile. Nonostante il piccolo numero di fedeli, infatti, è emerso che sette comuni della Prefettura di Kumamoto (oltre alla stessa assemblea prefettizia) hanno approvato mozioni che chiedevano al governo nazionale interventi legislativi per il sostegno alle famiglie che vogliono istruire i figli in casa dopo che un’organizzazione connessa alla Chiesa ha svolto attività di promozione di tale controversa pratica.
In tutto l’Arcipelago, 34 enti locali hanno inviato alla Camera dei Rappresentanti risoluzioni a favore dell’istruzione domestica.
Martedì, intanto, la “Rete degli avvocati contro le vendite spirituali”, un gruppo che da anni assiste coloro che denunciano di aver subito reati dall’organizzazione, hanno chiesto ai dicasteri di Giustizia e Istruzione (sotto quest’ultimo ricade l’Agenzia per gli Affari Culturali che è responsabile anche dei culti religiosi) nonché alla Procura Generale, di prendere in considerazione lo scioglimento del gruppo in base all’articolo 81 della Legge sulle organizzazioni religiose. Nel corso della conferenza stampa ove i legali hanno presentato la proposta, l’avvocato Yasuo Kawai ha anche reso noto di diverse cause civili che vedono la confessione fondata da Moon condannata a pagare 1,5 miliardi di yen di risarcimento.
PCD e Nippon Ishin no Kai hanno intanto depositato una proposta di legge che dovrebbe facilitare le procedure per la restituzione delle somme donate alle associazioni.
Le opposizioni hanno poi continuato, nel corso della settimana, ad audire in parlamento cittadini che hanno denunciato di essere vittime di abusi – economici o psicologici – perpetrati dalla Chiesa.
Diffusi, venerdì, i dati sui costi dei funerali di Stato per Shinzo Abe. Stando a quanto comunicato dal governo, essi sono costati 1,2 miliardi di yen.
Frattanto di una “doppia o tripla violazione della Costituzione” ha parlato il dirigente del Partito Comunista Keiji Kokuta in riferimento all’obbligo che il consiglio per l’istruzione della Prefettura di Yamaguchi il quale ha chiesto alle scuole del territorio di esporre le bandiere a mezz’asta nella giornata dei funerali. Lo stesso partito ha chiesto, in parlamento, una lista completa degli invitati ed un bilancio dettagliato dei costi dell’evento.
In parlamento, il neosenatore e noto youtuber Yoshikazu Higashitani (noto con lo pseudonimo di GaaSyy), ha continuato a risiedere a Dubai – ove si trova per timore di dover affrontare un processo – senza aver mai presenziato ad una seduta. Il parlamentare, eletto con il Partito per Proteggere il Popolo dall’NHK, ha ricevuto formale richiesta di partecipazione ai lavori da parte del presidente della competente commissione (quella per il Regolamento) della propria Camera.
In quanto parlamentare, Higashitani è tutelato dall’immunità la quale può però essere revocata con voto. Qualora il senatore continuasse a rimanere all’estero rischierebbe di essere dichiarato decaduto anche se tale procedure richiede il voto favorevole dei due terzi dei membri della Camera.
Venerdì, per l’ennesima volta, un tribunale ha stabilito, pur non annullando la loro validità, che un’elezione si è svolta in stato di incostituzionalità. Nel caso dell’ultima sentenza, l’Alta Corte di Osaka ha accertato che, a causa della disparità voti-seggi (giunta ad un massimo di 3,03), le consultazioni di luglio per il rinnovo parziale della Camera dei Consiglieri non hanno rispettato il principio di uguaglianza del voto. La sentenza è la prima su 14 cause avviate in altrettante corti del Paese.
Commentando la sentenza, Tomoko Tamura del PCG ha chiesto di avviare una discussione per una riforma elettorale basata interamente sul proporzionale
Il ministro degli Interni e Comunicazioni, Minoru Terada, è intanto sospettato di evasione fiscale. Il PCD ha chiesto in parlamento che Terada presenti le ultime dichiarazioni dei redditi ma quest’ultimo ha rifiutato sostenendo il proprio diritto alla riservatezza e presentato unicamente una lettera, redatta da un commercialista, che conferma il pagamento delle tasse.
Rimanendo nel consiglio dei ministri, il titolare dell’Economia, Industria e Commercio, Yasutoshi Nishimura, avrebbe visitato, lo scorso venerdì, nell’ambito delle feste autunnali, il contestato tempio Yasukuni ove vengono celebrati i caduti nelle guerre coloniali del Giappone. Kishida non ha ancora deciso se recarsi al santuario ma è probabile, come già fece Abe, che si limiti ad inviare un’offerta cerimoniale. Circa 100 parlamentari, appartenenti a diversi partiti, si recheranno al tempio il 18 ottobre.
Nella sanità, il consiglio per la previdenza sociale, un organismo consultivo del Ministero della Salute e del Lavoro, in una recente riunione ha posto alcuni temi per un ulteriore riduzione dell’assistenza sanitaria. Dopo l’aumento (dal 10 al 20%), scattato il primo ottobre, del costo di compartecipazione degli ultrasettancinquenni oltre una certa soglia di reddito alle prestazioni sanitarie, infatti, il consiglio suggerisce ulteriori misure tra le quali: il passaggio dal 20 al 30% (per un consistente fascia di utenti) delle spese per l’assistenza infermieristica; escludere dalla copertura assicurativa pubblica alcune prestazioni per l’assistenza a lungo termine; l’addebito dei costi di alloggio, anche nelle stanze con più letti, nelle strutture per anziani lungodegenti; l’abbassamento dell’età (oggi 40 anni) oltre la quale è previsto il pagamento di una quota aggiuntiva per l’assistenza a lungo termine; la vendita, al posto del prestito, di alcune attrezzature di cura e/o mantenimento.
La bozza in discussione prevede di applicare la quota del 20% ai pensionati che percepiscono più di 2,8 milioni di yen e quella del 30% per quanti hanno introiti superiori ai 3,4 milioni.
Per quanto concerne la pandemia, Fujifilm ha comunicato, venerdì scorso, che non proseguirà nel lavoro clinico volto a testare l’efficacia di Avigan nel curare il SARS-CoV-2. L’antivirale venne sperimentato nel Sol Levante e nelle Filippine (marginalmente anche altrove) ma non ha mai mostrato efficacia nel contrasto a questo virus. L’azienda ha annunciato che ritirerà la domanda di approvazione per questo uso specifico che aveva depositato nell’ottobre 2020.
Il 12 ottobre, una rappresentanza della Prefettura di Kagoshima ha intanto tenuto riunioni sulle questioni connesse all’attività del vulcano Sakurajima con parlamentari di maggioranza ed opposizione. A luglio il vulcano ha eruttato e 25 famiglie sono state evacuate. I membri del comitato di osservazione hanno chiesto un maggiore monitoraggio con termocamere e la realizzazione di un piano di evacuazione che coinvolga i comuni dell’area.
Nell’istruzione, il Sol Levante, stando ad un rapporto sul tema elaborato dall’OCSE, si è piazzato ultimo, tra le 32 nazioni analizzate, nella classifica che misura la percentuale di donne impiegate nell’istruzione superiore. In Giappone la media delle accademiche è del 36% contro il 45% della media dei Paesi OCSE. La percentuale scende al 33 negli atenei pubblici (contro una media OCSE del 66%). Il Sol Levante è, inoltre, sotto la media di donne, di età compresa tra i 25 ed i 34 anni, ad aver ottenuto un master o un dottorato ed insieme a Turchia e Corea del Sud tra i Paesi ove il tasso di iscrizione alle università è superiore negli uomini rispetto alle donne (negli altri Paesi OCSE si assiste invece al fenomeno inverso).
Lo stesso rapporto indica, tra le altre numerose cose, che il Giappone non ha raccolto dati nazionali sulle assenze degli insegnanti durante gli ultimi due anni di pandemia ed ugualmente non disponibili sono stati i dati sui giovani adulti nei loro percorsi d’istruzione e lavorativi, sui periodi di disoccupazione degli adulti totali e di quelli nella fascia 25-34 così come sui salari relativi rispetto al livello d’istruzione raggiunto e sul divario salariale tra uomini e donne (tanto il totale quanto per fascia d’istruzione).
Dati riferiti al 2021 hanno mostrato che tra coloro che si trovano nella fascia d’età 25-64 anni quanti hanno un’istruzione superiore vi è l’86% di tasso di occupazione (l’84% il totale). Presente, poi, un divario nel tasso di occupazione tra uomini e donne nella fascia 25-34 anni considerando coloro che hanno un’istruzione secondaria: 94 ed 84% rispettivamente (era 92 e 72% nel 2011 mentre il dato totale – che tiene insieme entrambi i sessi e tutti i livelli d’istruzione – è migliorato dall’81 all’89%).
Dati del 2018 mostrano inoltre come il 25% (la percentuale più alta tra i Paesi OCSE) siano eccessivamente qualificati per il tipo di lavoro svolto.
Sotto la media OCSE e sotto il 60%, la quota di lavoratori con competenze base nelle tecnologie informatiche (poco sotto il 50% quelli con competenze standard e meno del 10% quelli con competenze elevate. Per la cronaca al primo posto vi è la RdC seguita da Svizzera, Olanda e Germania).
Tra le altre informazioni che sembra utile mostrare, il rapporto ha anche evidenziato come il Giappone abbia la percentuale più alta di studenti in atenei privati (il 79% contro il 21 di coloro che studiano in università pubbliche. Per la cronaca in Italia il rapporto è del 18 ed 82%).
Particolarmente basso anche il tasso di occupazione tra le madri di bambini di età inferiore ai 3 anni: il 55%. Il tasso di iscrizione ai nidi in Giappone è stato del 33% mentre agli asili che ospitano bambini tra i 3 ed i 5 anni del 95% (i dati si riferiscono al 2020). Relativamente basso (e nella media con le altre economie avanzate) il rapporto tra insegnanti ed altro personale ed il numero di alunni per classe. Sostanzialmente privatizzata (in un trend che accomuna il Giappone alla Nuova Zelanda e lo allontana dai Paesi europei) l’istruzione nella fascia 3-5 anni (mancano qui i dati per i nidi) con il 77% dei bambini frequentanti asili privati (e con il 34% delle spese a carico delle famiglie).
Sempre nel settore dell’istruzione, in settimana è stata pubblicata anche la classifica Times Higher Education. La ricerca, condotta dal periodo britannico su 1.799 istituzioni accademiche in 104 Stati, ha visto soltanto due atenei nipponici tra i primi 200.
Due istituzioni universitarie, l’Istituto di Tecnologia di Tokyo e l’Università Medica e Odontoiatrica di Tokyo, hanno intanto firmato, venerdì scorso, l’accordo che le porterà a fondersi in un’unica istituzione. I due atenei potranno beneficiare del prestito governativo concesso alle università che intendono fondersi.
Nei diritti civili, il Governatore della Prefettura di Gunma, Ichita Yamamoto, ha difeso la recente scelta di cancellare il criterio della cittadinanza giapponese per l’assunzione dei dipendenti della Prefettura. “Anche se non cambio i miei principi come conservatore, la stessa economia della Prefettura non funzionerebbe senza stranieri in settori come l’edilizia, il turismo, i servizi e l’assistenza agli anziani” ha affermato Yamamoto.
Sempre in quest’ambito, a partire da martedì, la Prefettura Metropolitana di Tokyo ha iniziato ad accettare le richieste di riconoscimento delle unioni tra persone dello stesso sesso.
Il 12, invece, un gruppo di associazioni che rappresentano persone transgender ha incontrato diversi senatori chiedendo di modificare l’attuale normativa che prevede, al fine di ottenere il cambio legale di sesso, un’operazione chirurgica.
A Tokyo, un avvocato, Takashi Takano, ha invece denunciato la morte, in carcere, del proprio cliente, un cittadino israeliano di sessant’anni – Hanoh Tanenboim – accusato di spaccio di droga. Secondo l’avvocato Takano, la direzione della prigione la Corte Distrettuale di Yokohama hanno negato all’uomo la possibilità di curare alcuni problemi cardiaci contribuendo alla sua morte. Tanenboim era stato arrestato nel novembre 2020 e nel marzo dell’anno successivo aveva fatto richiesta di assistenza medica la quale venne negata così come venne negata la richiesta di sospensione della pena avanzata dall’uomo in settembre.
Mercoledì, la Federazione Giapponese delle Associazioni Forensi, ha nuovamente chiesto una modifica della legge sull’immigrazione e sulla tutela dei rifugiati. L’avvocato Shinya Takai ha sottolineato, in particolare, come l’Agenzia per i Servizi Migratori gestisca tutto – dai permessi di soggiorno alla detenzione degli irregolari fino alla concessione dello status di rifugiato – e che sarebbe invece necessario che la giustizia ordinaria ricopra un ruolo. Alla conferenza, ha partecipato una delle sorelle di Wishma Sandamali, la cittadina srilankese morta per omissione di soccorso nel centro di detenzione di Nagoya nel marzo 2021.
Ad Hiroshima, l’associazione che riunisce le vittime della cosiddetta “pioggia nera” (cioè della ricaduta di materiale radioattivo misto a pioggia nelle aree ove abitavano) hanno tenuto una conferenza stampa il 16 ottobre lamentando che su 3.300 persone che hanno chiesto i benefici previsti dalle norme per la tutela degli hibakusha (alla legge delle sentenze che hanno riconosciuto che l’area colpita da radioattività era più ampia di quanto stabilito nei primi decenni post-conflitto) soltanto 1.500 hanno ottenuto la certificazione necessaria.
Ad Osaka, continuano a crescere i costi stimati per la realizzazione del padiglione della città ospitante. I costi della struttura per l’Esposizione del 2025 sono passati da 10 a 11,5 miliardi. Non si tratta del primo aumento dato che inizialmente il costo del padiglione venne stimato in 7,3 miliardi.
L’azienda incaricata della costruzione, Takenaka Corporation, ha motivato il crescere dei costi con l’aumento del prezzo delle materie prime.
Nella digitalizzazione, il ministro Kono ha annunciato, giovedì scorso, che in linea di principio si prevede, per il 2024, l’abolizione delle tessere fisiche per l’accesso alle prestazioni sanitarie e la loro sostituzione con il sistema “My number” (una sorta di codice fiscale). Ipotizzata, per la stessa data, anche l’integrazione delle patenti di guida nel sistema. Attualmente, soltanto il 49% dei cittadini giapponesi ha una tessera “My number” ed al fine di promuoverla, il governo ha deciso di regalare dei buoni spesa da 20.000 yen a tutti coloro che la richiederanno entro la fine di quest’anno.
Contrarietà alla politica è stata espressa dal Partito Costituzionale Democratico e dai comunisti. Il Presidente del PCG ha sottolineato come il governo, in questi anni, abbia alternato il “bastone” e la “carota” al fine di promuovere “My number” ma, nonostante tutte le azioni intraprese, i cittadini rimangono dubbiosi circa il livello di tutela assicurato ai propri dati personali dal sistema.
In politica estera, prosegue la tensione tra Giappone, RdC e Stati Uniti da un lato e la RPDC dall’altro. Il 9 ottobre, la Corea del Nord ha effettuato, in risposta alle esercitazioni congiunte nippo-coreane-statunitensi nel Mar dell’Est, il lancio di due missili balistici: il settimo test dal 25 settembre. I missili, partiti da Munchon nella notte, hanno percorso circa 350 chilometri cadendo al di fuori della ZEE di Tokyo.
L’agenzia di stampa nordcoreana ha anche affermato che l’unità delegata al nucleare tattico ha svolto esercitazioni tra il 25 settembre ed il 9 ottobre.
Una verifica dell’efficacia delle sanzioni verso la RPDC è stata chiesta da Tetsuro Fukuyama a nome del Partito Costituzionale Democratico mentre Kokuta del PCG ha ribadito la necessità di una ricerca della pace per via diplomatica escludendo il rafforzamento delle capacità di contrattacco (delegabili per altro agli Stati Uniti).
Sabato scorso, cinque ex rapiti dalla RPDC negli anni ’70, hanno tenuto una conferenza ed espresso il proprio desiderio che le altre persone attualmente in Corea del Nord (anche se questo Paese nega vi siano vive altre persone) ritornino presto.
L’undici ottobre invece il ministro Hayashi ha incontrato l’omologa canadese Melanie Joly. I titolari delle due diplomazie hanno iniziato la discussione che dovrebbe condurre alla scrittura di un accordo di cooperazione tra i rispettivi servizi segreti. Rituali le dichiarazioni di impegno per “un’area indo-pacifica libera ed aperta” (e cioè l’impegno a contrastare la proiezione cinese nell’area), la condanna alle attività cinesi nei pressi dello Stretto di Taiwan e quella alle attività missilistiche nordcoreane.
Sui medesimi temi, probabile, a novembre, un incontro, nel formato 2+2 (e cioè con la presenza dei ministri di esteri e Difesa) tra Giappone e Germania.
In ambito militare, Giappone e Stati Uniti hanno svolto, lo scorso 10 ottobre, un’esercitazione congiunta presso il campo di addestramento di Yausubetsu (Hokkaido). Le manovre, che hanno visto l’uso di missili HIMARS, sono parte di una più sessione di addestramento (svoltasi dal primo al 14 di ottobre) e finalizzata a testare la risposta delle due forze armate nella difesa delle cosiddette isole remote dell’Arcipelago.
L’undici ottobre, intanto, il governo ha presentato, alla luce della norma che regola i controlli per coloro che posseggono terreni o immobili entro un certo raggio (un chilometro) dalle basi militari o nelle isole remote, una lista di siti ove tale legge troverà applicazione. I cittadini sottoposti ad una poco chiara “sorveglianza” saranno coloro che abitano nei pressi di 58 siti: 29 designati come soggetti a “sorveglianza speciale” ed altrettanti a semplice “sorveglianza”. L’esecutivo prevede di presentare, entro il 2024, una liste con oltre 600 siti (tra essi, oltre alle basi, vi saranno aeroporti, porti, centrali nucleari ecc.). La norma limita ai proprietari le possibilità di vendita, affitto o realizzazione di attività economiche o residenziali in tali aree.
Contro l’aumento delle spese militari e contro ogni tentativo di rivedere il carattere pacifista della Carta, in 150 hanno manifestato, il 12 dodici ottobre, nei pressi del parlamento.
Stando ad indiscrezioni apparse sulla stampa, intanto, il Sol Levante potrebbe esportare – alla luce del patto di cooperazione militare siglato nel 2015 – verso l’India delle antenne montabili su cacciatorpediniere. La mossa, che violerebbe la Dichiarazione di Potsdam che vieta al Sol Levante di avere un’industria bellica, si colloca nel tentativo di ridurre le esportazioni di equipaggiamenti militari russi nel Subcontinente.
Sugli abusi alle donne che militano nelle Forze di Autodifesa, Rina Gonoi, l’ex soldatessa che ha denunciato di aver subito molestie sessuali, ha affermato che il dicastero si è mosso troppo tardi e che le promesse di Takeshi Ishikawa – funzionario del Ministero interrogato da parlamentari del PCD – di indagare ulteriormente sono limitate dal fatto che il dicastero investigherà, in linea di principio, unicamente su coloro che attualmente sono inquadrati come militari e non su ex appartenenti alle FA.
In economia, crescenti sono le preoccupazioni tra le piccole e medie per la fine del programma di prestiti a tasso zero avviati nel marzo 2020 quale risposta del governo alla crisi economica prodotta dalla pandemia. A fine giugno, il programma oggi chiuso aveva concesso presti per 2.340 miliardi di yen. Il programma, destinato alle imprese che avevano riportato cali di utili connessi alla pandemia, prevede la non corresponsione degli interessi per i primi tre anni e la presenza dello Stato quale garante. I prestiti hanno consentito un contenimento del numero dei fallimenti oltre i 10 milioni di yen di debito (scesi sotto i 6.000 nel 2021) mentre il progressivo stop al programma (che ha cessato di ricevere domande a marzo di quest’anno) ha avuto certamente un effetto sui 493 fallimenti di agosto (+44 rispetto ad agosto 2021).
Crollato ad agosto del 9,61% l’avanzo delle partite correnti. Rispetto ad agosto 2021 il bilancio è stato pari a 58,9 miliardi di yen. Il deficit nel settore merci è stato pari a 2.490 miliardi dato che le importazioni sono ammontate a 10.550 miliardi mentre l’export si è fermato a 8.060 miliardi.
In positivo (per 3.330 miliardi: record dal 1985) l’avanzo primario: un dato reso possibile dal deprezzamento dello yen.
Proprio lo yen è tornato a toccare un record negativo attestandosi, mercoledì, a 146 sul dollaro, a 147 il giorno successivo ed a 148,86 venerdì: livello, quest’ultimo, non raggiunto da 32 anni. Nonostante il costosissimo intervento di fine settembre, quindi, la moneta nipponica continua a mantenersi su quote che non toccava da 24 anni. Di interventi “decisivi” ha parlato il ministro Suzuki ai margini dei lavori del G20 dei titolari delle Finanze e dei Governatori delle banche centrali tenutosi nella capitale statunitense. “Non possiamo tollerare eccessive fluttuazioni causate dagli speculatori” ha affermato Suzuki senza però precisare quali interventi saranno presi.
Il G7 dei responsabili finanziari e monetari, il quale ha preceduto di un giorno il G20, si è concluso con un generico impegno al “monitoraggio dell’inflazione” e ad un “forte impegno” per il mantenimento della stabilità dei prezzi.
Il G20, a fronte delle diverse posizioni nella comunità internazionale circa l’ingresso della Russia nella guerra civile ucraina, si è concluso senza una dichiarazione finale.
Sul tema dell’eccessiva volatilità del mercato monetario, si è riunito, venerdì, il tavolo direttivo del Fondo Monetario Internazionale per chiedere maggiore comunicazione ai vari istituti di emissioni.
Da parte, il Governatore della Banca del Giappone, Haruhiko Kuroda, ha reiterato, per l’ennesima volta dal 2013 ad oggi, il prosieguo di una politica di allentamento monetario finché non si sarà raggiunto – in una forma ritenuta stabile – un tasso d’inflazione del 2%.
Per uno stop alla politica di allentamento monetario si nuovamente appellato Akira Nagatsuma a nome del PCD.
Sempre i costituzional-democratici, hanno presentato, in settimana, una serie di proposte volte ad attenuare l’impatto dell’inflazione mediante la predisposizione di un bilancio suppletivo da 4.900 miliardi di yen. Tra le misure proposte vi è un sussidio una tantum da 100.000 yen da destinare ai minori di 18 anni, l’introduzione della gratuità delle mense scolastiche per sei mesi, la riduzione delle tasse universitarie, l’aumento dei sussidi alle famiglie a basso redditto per il cherosene nonché la revoca del raddoppio delle spese mediche per gli ultrasettantacinquenni.
Con un altro fondo, da 800 milioni, si prevedono invece varie altre misure: sussidi alle aziende di trasporto locale, sussidi per l’acquisto dei fertilizzanti, dei mangimi e del foraggio.
Infine, un fondo da 1.500 miliardi dovrebbe essere destinato, per l’opposizione, ad azioni di risparmio energetico quali bonus per le ristrutturazioni che comportano riduzione dei consumi.
Tra le proposte allo studio dell’esecutivo per il prossimo bilancio suppletivo, oltre al già annunciato sussidio una tantum da 50.000 yen e ad altre misure su specifici settori economici, vi è la possibilità di erogare dei cupon alle famiglie con figli sotto i due anni nonché un intervento sulle bollette elettriche e del gas. Le misure saranno discusse dalla sessione della Dieta in corso.
Da parte sua, il sindacato Zenroren, terza organizzazione sindacale del Paese per numero di iscritti, ha avviato una raccolta di firme per chiedere l’aumento 1.500 yen l’ora del salario minimo mentre il Sindacato dei Pensionati ha dato vita ad una serie di volantinaggi chiedendo un aumento degli emolumenti e di tornare indietro rispetto a misure quali il raddoppio della quota di compartecipazione alle spese mediche degli ultrasettantacinquenni.
Frattanto, l’aumento dei costi energetici e la debolezza dello yen, hanno fatto sì che i prezzi all’ingrosso di settembre siano cresciuti del 9,7%: record da aprile (quando la crescita fu del 9,8%). I prezzi delle importazioni sono cresciuti del 48% mentre quelli delle esportazioni meno della metà (20,1%).
Tra le singole categorie, i prezzi di carbone e petrolio sono aumentati del 14,7%, le bollette di luce, gas ed acqua del 38,8%, l’acciaio del 26,1%.
Per aiutare la stabilità delle forniture energetiche, il governo, venerdì ha approvato alcuni disegni di legge di modifica della normativa esistente. Tra le modifiche approvate vi è la possibilità, per il Ministero dell’Industria, di procurarsi gas naturale liquefatto in sostituzione dei privati qualora questi incontrassero difficoltà nonché la facoltà per lo stesso dicastero di ordinare alle imprese più energivore di ridurre la quantità di gas impiegato in caso di necessità.
Nell’auto, l’alleanza che tiene insieme Nissan, Mitsubishi e Renault ha comunicato di aver iniziato i colloqui interni per una sua ristrutturazione. Nessun ulteriore dettaglio è stato reso noto ma, stando ad indiscrezioni apparse sulla stampa, la casa automobilistica francese potrebbe ridurre la propria partecipazione in Nissan che è attualmente del 43%.
Sempre Nissan ha deciso, martedì scorso, la prossima uscita dal mercato russo e la vendita degli asset posseduti nella Federazione (e tra essi la fabbrica di San Pietroburgo) allo statale Istituto Centrale per la Ricerca Scientifica sull’Automobile ed i Motori Automobilistici. La vendita sarà formalizzata nelle prossime settimane e Nissan, qualora volesse tornare ad operare in Russia, avrà il diritto a riacquistare gli asset entro sei anni. L’azienda giapponese offrirà una tutela ai dipendenti per dodici mesi. Il gruppo AvtoVaz si è invece impegnato ad assicurare la presenza sul mercato di pezzi di ricambio per i clienti russi della casa giapponese.
Rimanendo in questo settore, giovedì, Honda e Sony hanno annunciato la costituzione di una joint venture per la produzione di auto elettriche. La Sony Honda Mobility, questo il nome della società, prevede di iniziare a vendere sul mercato statunitense per il 2026. La produzione si effettuerà in una delle fabbriche di Honda negli USA.
Hino Motors, la controllata di Toyota specializzata nella produzione di veicoli commerciali, dovrà intanto affrontare una causa civile collettiva in Australia. Si tratta della seconda azione giudiziaria all’estero (l’altra è stata avviata ad agosto negli USA) contro l’azienda giapponese dopo che sono emerse le falsificazioni sulle emissioni di diversi modelli prodotti.
In patria, venerdì sono stati celebrati, con alcuni eventi, i 150 anni dall’inaugurazione della prima linea ferroviaria dell’Arcipelago.
Nel turismo, dopo tre anni di stop, si è celebrato, il 9 e 10 ottobre, il festival autunnale di Takayama. Da martedì, frattanto, saranno consentiti gli arrivi di quei cittadini di Paesi con i quali il Sol Levante ha accordi che esentano dalla necessità di avere un visto turistico.
Per quanto concerne il sussidio dal valore di 11.000 yen al giorno per turista spendibile in negozi, alberghi e ristoranti, molti dei fondi allocati per il programma – partito martedì – sono già terminati. Allo “Sconto nazionale per i viaggi”, questo il nome del bonus, sono stati destinati 560 milioni di yen avanzati dalla chiusura anticipata di “Go To Travel” (il precedente bonus finito anzitempo dato il risorgere della pandemia) e 330 milioni da programmi delle singole Prefetture.
Nell’abbigliamento, Fast Retailing ha riportato, per il periodo tra agosto 2021 ed agosto 2022, utili per 273,34 miliardi di yen e cioè il 60,9% in più rispetto all’anno precedente. A trascinare il dato vi è stata la ripresa dell’intero settore a fronte di un minore impatto della pandemia e la debolezza dello yen che ha favorito le esportazioni. In calo, tuttavia, le vendite nei negozi a marchio Uniqlo nell’Arcipelago (-3,8%).
In agricoltura, nonostante una stima – per il periodo da luglio 2022 a luglio 2023 – di un calo nel consumo domestico di riso (che dovrebbe attestare a 6,9 milioni di tonnellate), molti produttori hanno deciso di espandere la coltivazione cogliendo l’occasione dell’aumento del costo dei cereali sul mercato globale e la possibile sostituzione, da parte di aziende alimentari, della farina di grano con farina di riso.
Il 12 ottobre, l’Unione dei Lavoratori Forestali ha chiesto al PCD di intervenire con il Ministero delle Politiche Agricole, Forestali e della Pesca, affinché sia aumentato l’organico dei lavoratori dei lavoratori pubblici del comparto e sia aumentato il budget per la manutenzione degli impianti.
I parlamentari del PCD, interrogando funzionari del Ministero dell’Agricoltura, hanno anche sottolineato come la rimozione dei limiti agli arrivi dall’estero impone la necessità di aumentare il personale per il controllo di animali e piante in arrivo dall’estero.
Chiudendo con lo spazio. Mercoledì scorso, presso il cosmodromo di Kagoshima, è fallito il lancio del vettore Epsilon-6. Il razzo – incaricato di portare in atmosfera dei satelliti – ha ricevuto dall’Agenzia Aerospaziale del Giappone, l’ordine di autodistruggersi pochi minuti dopo il lancio a causa di una deviazione della rotta. Si tratta del primo lancio fallito dal novembre 2003 (quando ad essere coinvolto fu un vettore H2A).
(con informazioni di oecd.org; tass.com; ria.ru; yna.co.kr; global.nissannews.com; jcp.or.jp; cdp-japan.jp; mainichi.jp)
Ha collaborato con gctoscana.eu occupandosi di Esteri.