Tutto ciò che è sociale ma non riflessione sociologica, legandosi a quello che compone la realtà in cui viviamo.
L’Impero Austro-Ungarico includeva dieci gruppi linguistici principali e geografie variabili dalle Alpi alle steppe. In assenza di una lingua comune o di una condivisa identità di “popolo”, si cercò prova di una naturale unità dell’impero nella sua meteorologia.
Occorre che il sindacato metta in discussione le sue forme di articolazione del potere e, contemporaneamente, si renda disponibile a un’autentica contaminazione con esperienze e forze esterne, a partire ovviamente dalla condivisione del ruolo che deve svolgere e delle finalità cui la sua iniziativa deve tendere.
A differenza di altre forme organizzate del XX secolo (a partire dai partiti), il sindacato sembra aver resistito ai cambiamenti. Un semplice dato positivo, o una situazione su cui riflettere?
Dal Labour inglese arriva un significativo cambio di posizione sull’istruzione privata, proprio mentre nel mondo sembra diffondersi il modello anglosassone. Ma se le scuole non pubbliche fossero solo un modo per avere amicizie importanti?
Sin da quando esiste, l’uomo ha sempre inventato e raccontato storie. storie che hanno contribuito a creare immaginari condivisi e plasmare società. Le narrazioni di cui siamo oggetto oggi sono invece, di base, individualistiche e ben piantate nel modello neoliberista.
Le prime cose che la libertà ha portato alle classi proletarie occidentali o dell’ex blocco comunista, sono stati leggi a favore del padronato, della libera impresa, delle classi dominatrici.
[Dall’archivio]
Prima di qualsiasi azione ormai chiunque si pone il problema di come comunicarla. Il racconto anticipa la realtà, in qualche modo. Internet aggiunge particolari ed insidie, ma anche nuove possibilità di verifica.
L’individuo è privato della sua umanità e del suo raziocinio e ridotto a vittima, quando è proprio l’assenza di leggi sul fine vita ad impedire di decidere liberamente.
Sempre più si parla e si studiano gli effetti del turismo di massa (overtourism) sulle città ma quali sono quelli in termini di classe? In che modalità questo fenomeno impatta la società che viviamo?
[Dall’archivio]
Nel 2016 la prima ricerca italiana fotografava il dilagare nelle piazze virtuali di discorsi d’odio razzisti e contro qualunque categoria sociale non egemone.