Smartworking in tempo di crisi: opinioni a confronto
Con l’emergenza che stiamo vivendo, molti lavoratori sono stati invitati a svolgere le loro mansioni da casa. Ma cosa è lo smart working (lavoro agile) e cosa comporta per i lavoratori?
Ogni martedì, dieci mani, di cinque autori de Il Becco che partono da punti di vista diversi, attorno al “tema della settimana”. Una sorta di editoriale collettivo, dove non si ricerca la sintesi o lo scontro, ma un confronto (possibilmente interessante e utile).
A volte sono otto, altre dodici (le mani dietro agli articoli): ci teniamo elastici.
Con l’emergenza che stiamo vivendo, molti lavoratori sono stati invitati a svolgere le loro mansioni da casa. Ma cosa è lo smart working (lavoro agile) e cosa comporta per i lavoratori?
Questi giorni che precedono il Super Tuesday vedono molti cambiamenti in casa dem: il Dieci Mani di questa settimana commenta lo stato corsa interna dei democratici americani.
Le reazioni dovute alla scoperta di alcuni di casi Coronavirus in Italia ci danno modo di portare avanti profonde riflessioni su temi cruciali quali comunicazione e ruolo dell’informazione, sanità pubblica e politica.
Le urne ci hanno consegnato, in occasione delle elezioni dell’8 febbraio, un risultato che vede un risultato storico per il Sinn Fein.
Le primarie in Iowa, con cui si è aperta la corsa per definire chi sfiderà ufficialmente Trump alle prossime presidenziali, si sono aperte con errori nel conteggio dei voti e interpretazioni “fantasiose” dei risultati.
Il 15,6% degli italiani ritieni che la Shoah non sia mai esistita. Ciò emerge da un’indagine condotta da Eurispes. Da questo parte la riflessione a Dieci Mani di questa settimana.
La campagna elettorale che si è appena conclusa, per quanto abbia interessato solo due regioni italiane, ha investito a pieno il dibattito pubblico nazionale.
A vent’anni dalla morte di Bettino Craxi, complice l’uscita del film di Gianni Amelio sul presidente del PSI, si è riaccesa la discussione sulla figura del politico al centro dello scandalo di Mani Pulite.
La situazione in Medio Oriente è in continua evoluzione, in particolare in Iraq e Libia, Due paesi a cui l’Italia è storicamente legata ma, nonostante questo, si stenta a veder prendere forma un’idea di politica estera complessiva da parte della Farnesina.
L’omicidio del generale iraniano Soleimani su ordine del Presidente degli Stati Uniti è un atto che rischia di far precipitare una già precaria situazione politica in Medio Oriente. Sulle motivazioni e le possibili conseguenze, riflettiamo nel Dieci Mani di questa settimana.