La novità di un’infuocata campagna elettorale estiva: che ne verrà fuori?
La caduta del governo Draghi ha aperto le porte ad una campagna elettorale estiva che in meno di due mesi ridisegnerà completamente lo scenario politico del Paese.
Ogni martedì, dieci mani, di cinque autori de Il Becco che partono da punti di vista diversi, attorno al “tema della settimana”. Una sorta di editoriale collettivo, dove non si ricerca la sintesi o lo scontro, ma un confronto (possibilmente interessante e utile).
A volte sono otto, altre dodici (le mani dietro agli articoli): ci teniamo elastici.
La caduta del governo Draghi ha aperto le porte ad una campagna elettorale estiva che in meno di due mesi ridisegnerà completamente lo scenario politico del Paese.
Il commento a più mani di questa settimana non poteva che concentrarsi sulla crisi di governo in corso e sui possibili scenari che da questa vengono aperti.
L’allargamento della NATO con l’ingresso di Svezia e Finlandia è un elemento preoccupante nello scenario bellico che l’Europa continua a vivere, allontanando ancora di più il raggiungimento di una soluzione pacifica.
La tornata elettorale dello scorso 12 giugno, che ha visto i cittadini recarsi alle urne sia per i referendum per la giustizia che per le amministrative in molte città, ha registrata livelli di astensione preoccupanti.
Il primo turno delle elezioni legislative francesi hanno visto trionfare la coalizioni di sinistra guidata da Jean-Luc Mélenchon, dopo la vittoria del presidente uscente Macron alle presidenziali.
La pandemia sembrava avrebbe segnata, in particolare per le località turistiche italiane, l’occasione per ripensare il sistema di sviluppo, offrendo un’occasione per rallentare i flussi e tornare alle necessità delle e degli abitanti. Niente di tutto ciò è avvenuto.
Grazie alle nuove tecnologie e all’ampia copertura mediatica, si può facilmente affermare come la guerra in Ucraina sia la più documentata in tempo reale della storia. Eppure la manipolazione propagandistica, da una parte come dall’altra, non appare affatto diversa da quella che ha riguardato altri conflitti.
Questa settimana continua la riflessione sulla guerra. parlando di principio di deterrenza e di quale possa essere il limite al riarmo, partendo dal principio della “corsa della Regina Rossa”.
Il già caldo fronte di guerra tra Ucraina e Russia rischia di vedere la situazione diventare ancora più problematica a causa della volontà espressa da Svezia e Finlandia di entrare nella NATO.
La notizia di un contributo di 200 euro per il personale dipendente, annunciato dal governo Draghi, ha aperto la discussione non solo sulla misura di specifica ma anche sulle misure economiche messe in atto dal governo.