Un giudizio poco convinto su Unorthodox
La serie è basata sull’autobiografia di Deborah Feldman, ma non guardiamo attraverso gli occhi della protagonista. La osserviamo, senza essere invitati a ragionare sulla sua vita.
La serie è basata sull’autobiografia di Deborah Feldman, ma non guardiamo attraverso gli occhi della protagonista. La osserviamo, senza essere invitati a ragionare sulla sua vita.
[Dall’archivio]
Byung-Chul Han invita all’arte di indugiare sulle cose, indagando il malessere diffuso nella società contemporanea globalizzata.
Gianfranco Pasquino, una delle voci più autorevoli della politologia italiana, ha scritto Minima politica – Sei lezioni di democrazia. Qui la recensione.
[Dall’archivio]
Sharing economy, nuove forme di rapporti più o meno lavorativi, nuove forme di reddito, nuove forme di rappresentanza. Una trasformazione costante sulla quale il dibattito a sinistra è ancora in ritardo.
Io sono il potere è un libro in cui è raccolta la testimonianza di un anonimo capo di Gabinetto. Un protagonista di larga parte della recente vita politica della Repubblica italiana sceglie di condividere testimonianze e punti di vista.
Cristian Salmon torna ad occuparsi di comunicazione politica con Fake. Come la politica mondiale ha divorato se stessa, che si pone in continuità con con il riuscito lavoro sullo storytelling.
La signora del Martedì (edizioni e/o) è il nuovo romanzo di Massimo Carlotto che segna l’avvio della narrativa italiana del 2020. Forse uno dei suoi libri più belli, ma sicuramente una storia particolare, dove il racconto vale più dei protagonisti raccontati.
Il manifesto socialista per il XXI secolo di Bhaskar Sunkara è necessariamente un testo di grande interesse, perché scritto dal fondatore di Jacobin e sicuramente frutto di un attento lavoro. Non è però del tutto convincente secondo l’autore di questa recensione.
1969: quando gli operai hanno rovesciato il mondo è il nuovo libro di Paolo Ferrero, edito da DeriveApprodi alla fine del 2019. Dedicato al futuro, più che alla storia, si propone come strumento di attività politica sulla base di netti giudizi storici.
[Dall’archivio]
“Il Dio personale” rimane un libro attuale tanto più perché riferito a una fase in cui era ancora evidente la memoria dell’11 settembre 2001 e la crisi economica (o gli attentati) avevano ancora un carattere di novità destabilizzante – mentre oggi fanno parte della nostra quotidianità.