Iniziamo questi Pillola con la politica interna. A seguito delle dimissioni di Nobuyuki Baba dalla guida del Partito dell’Innovazione, lo scorso 17 novembre è iniziata la breve campagna che porterà al rinnovo della presidenza del secondo partito dell’opposizione. I candidati saranno quattro ma è quasi certa l’elezione di Hirofumi Yoshimura, Governatore di Osaka e tra i massimi esponenti, sin dalla sua formazione, di questa forza politica.
Circa la revisione della legge al finanziamento alla politica, lo scorso 18 novembre, il capo della segreteria del Partito Comunista, Akira Koike, ha dichiarato che la proposta dei conservatori – elaborata da una commissione del PLD e resa nota tre giorni prima – “ignora completamente il divieto di donazioni da parte di aziende e gruppi che è la causa principale dello scandalo dei fondi neri. Non è degno del nome di riforma” ha dichiarato.
All’interno del PLD, secondo quanto denunciato, lo scorso 22 novembre, dal periodico comunista Akahata, sono state individuate donazioni da parte di tre organizzazioni per 2,58 milioni di yen. Le donazioni sono state inviate alla federazione edochiana del partito e non sono state riportate nel bilancio di quest’ultima per l’anno 2023.
Nel dialogo tra maggioranza ed opposizione, la coalizione di governo ha accettato, mercoledì scorso, il progetto presentato dal Partito Democratico per il Popolo che prevede di alzare la quota sotto la quale non si è sottoposti all’imposta sul reddito nonché di considerare un taglio alle imposte sulla benzina. L’innalzamento della quota potrebbe portare a minori entrate comprese tra i 7.000 e gli 8.000 miliardi di yen.
Venerdì, intanto, l’esecutivo ha approvato un bilancio suppletivo da 39.000 miliardi di yen. Al centro del bilancio vi sono una serie di sussidi per l’energia elettrica e la benzina (per circa 12.700 miliardi) e l’inizio di un programma decennale di sussidi per la ricerca nell’ambito dell’intelligenza artificiale e dei semiconduttori. Il PDP ha dato il proprio appoggio al bilancio.
Nella Prefettura di Hyogo, nonostante lo scandalo che lo aveva costretto alle dimissioni dopo la sfiducia da parte della totalità dell’assemblea prefettizia, Motohiko Saito è stato rieletto, lo scorso 17 novembre, quale Governatore dell’ente locale.
Il PLD, forza politica che aveva sostenuto Saito, ha deciso di non presentare propri candidati mentre le opposizioni si sono consolidate intorno alla candidatura di Kazumi Inamura, ex sindaca di Amagasaki.
L’affluenza è stata del 55,65% (il 14,55% in più rispetto al 2021). Saito ha ottenuto 1.112.911 voti (il 45,2%), Inamura 976.637 voti (pari al 39,6%), il’ex senatore Takayuki Shimizu, sostenuto da pezzi del PLD e dal Partito dell’Innovazione, ha totalizzato 258.388 voti (il 10,5%), l’indipendente Yoshikiyo Osawa ha ottenuto 73.862 voti (il 3%), l’ex senatore Takashi Tachibana del Partito per Proteggere il Popolo dall’NHK ha conquistato 19.180 voti (lo 0,8%) mentre altri due candidati hanno ottenuto, complessivamente, lo 0,9%.
“Prenderemo sul serio la volontà del popolo e risponderemo a essa. Non è utile essere solo conflittuali, quindi l’assemblea della Prefettura dovrebbe anche impegnarsi nel dialogo con i residenti della prefettura per riconquistare la loro fiducia. Valuteremo attentamente il suo (di Saito ndr) atteggiamento dopo che avrà assunto l’incarico” ha dichiarato Minoru Kitano, capogruppo del PLD in assemblea prefettizia.
“Questo non sarebbe dovuto accadere. (Saito ndr) ha detto che la morte dell’ex direttore generale dell’ufficio amministrativo distrettuale di Nishiharima del governo prefettizio è stata molto deplorevole, ma non si è scusato. Potrebbe non esserci alcuna ricostruzione della fiducia con i dipendenti del governo prefettizio. Come gruppo, vorremmo continuare ad adottare un approccio realistico ed imparziale alle politiche di Saito, come abbiamo fatto in passato” ha dichiarato Hidekazu Ueno, capogruppo del Partito Costituzionale Democratico riferendosi al suicidio di un dipendente nella Prefettura in relazione ad abusi di potere commessi da Saito.
In campo medico, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dato parere favorevole, martedì scorso, alla somministrazione – in via d’emergenza – ad un vaccino per il contrasto al vaiolo delle scimmie sviluppato dalla giapponese KM Biologies. A settembre, l’OMS aveva già approvato un vaccino sviluppato dalla danese Bavarian Nordic.
A Tokyo, Naomi Izumi, consigliera all’assemblea prefettizia di Tokyo è intervenuta per far luce sul progetto di costruzione di una fontana che costerebbe circa 2,6 miliardi di yen. “Ciò che la Governatrice ha in mente è come una fontana costruita a Dubai che è alta 150 metri ed è lunga 275 metri”. Izumi ha sottolineato come, nell’anno fiscale 2023, vi sono state 166.000 interruzioni della fornitura idrica e tagli ai servizi di welfare.
In politica estera, nel corso del vertice di Lima, nel disperato ma persistente tentativo di allontanare il Vietnam dalla Cina, il premier Ishiba ha incontrato il Presidente vietnamita Luong Cuong. I due hanno concordato circa il rafforzamento della cooperazione bilaterale nella sicurezza, nelle infrastrutture e nelle tecnologie digitali. Su quest’ultimo punto, Cuong ha chiesto un maggior coinvolgimento giapponese nella formazione di personale impiegato nella produzione di semiconduttori.
Sempre nella capitale peruviana, Ishiba ha incontrato il Presidente indonesiano Prabowo Subianto. Nel corso del vertice, anche i ministri con delega all’economia dei due Paesi, Yoji Muto e Bodi Santoso, hanno tenuto una breve riunione per discutere della modifica dell’accordo di cooperazione economica.
Il premier giapponese ha poi avuto un colloquio con il Presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol. I due hanno espresso la comune preoccupazione per la cooperazione militare tra la Federazione Russa e la RPDC nonché per i progressi del programma missilistico nordcoreano.
Circa i rapporti con l’altra Corea, invece, Ishiba ha dichiarato, sabato scorso, che è pronto a dialogare con il Presidente della Commissione per gli Affari di Stato di quel Paese, Kim Jong Un.
Subito dopo il vertice APEC, si è svolta, a Rio de Janeiro (Brasile), la riunione dei capi di governo del G20. Il vertice si è concluso con una dichiarazione finale incentrata sulla lotta alla fame ed alla povertà, sulla tassazione ai miliardari, sul contrasto al cambiamento climatico e sulla transizione energetica.
Ai margini dell’incontro, Ishiba ha incontrato il premier canadese Justin Trudeau. I due hanno concordato di approfondire la cooperazione nella produzione di batterie per veicoli e nel settore del gas naturale liquefatto.
Il premier nipponico ha poi incontrato anche il capo del governo britannico, Keir Starmer, con il quale ha discusso della istituzione di vertici nel formato 2+2 con la partecipazione dei ministri di Esteri ed Economia che si focalizzi sulla sicurezza economica. I due capi di governo hanno confermato la cooperazione circa il progetto di realizzazione di un caccia che coinvolge anche l’Italia.
Martedì, il premier si è poi augurato un prossimo confronto con Presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump. Ishiba avrebbe voluto partire, subito dopo il vertice brasiliano, per gli Stati Uniti ma Trump, per motivi legali, non può incontrare capi di governo esteri prima della sua entrata in carica.
Nella stessa giornata, Ishiba ha avuto un colloquio con il Presidente brasiliano Lula. I due hanno concordato un approfondimento delle relazioni bilaterali in diversi ambiti economici ed in particolare industria ed agricoltura.Rimanendo sulla politica estera, da Kiev, ove si è recato per una visita a sorpresa, il ministro Takeshi Iwaya si è impegnato con l’omologo ucraino Andrii Sybiha per una maggiore condivisione di informazioni provenienti dai servizi segreti dei due Paesi. Iwaya ha poi incontrato il capo del regime ucraino, Volodimir Zelenskij con il quale ha riaffermato la volontà del Sol Levante di proseguire nella politica di sanzioni che sta danneggiando l’Arcipelago da ormai oltre due anni.
In ambito militare, lo scorso 17 novembre, il ministro nipponico Gen Nakatani ha incontrato, a Darwin (Australia), il collega australiano Richard Marles e quello statunitense Lloyd Austin confermando la partecipazione del proprio Paese alle esercitazioni trilaterali volte a rafforzare la cosiddetta interoperabilità delle tre Marine. Nello specifico, i giapponesi parteciperanno con le proprie forze anfibie. Nel corso dell’incontro si è confermata la volontà delle tre parti di costruire un organismo trilaterale di consultazione.
“Ribadiamo la nostra seria preoccupazione per le azioni destabilizzanti nei mari Cinese Orientale e Meridionale e, tra queste, la pericolosa condotta della Repubblica Popolare Cinese contro le Filippine ed altre navi costiere. Ribadiamo la nostra ferma opposizione a qualsiasi tentativo unilaterale di cambiare lo status quo con la forza o la coercizione. È importante che tutti gli Stati siano liberi di esercitare i diritti e le libertà in linea con il diritto internazionale, in particolare la Convenzione delle Nazioni Unite sul Diritto del Mare, tra cui la libertà di navigazione e sorvolo e altri usi legittimi del mare. Riaffermiamo la necessità che tutti gli stati perseguano la risoluzione pacifica delle controversie in conformità con il diritto internazionale e che il lodo arbitrale del Mar Cinese Meridionale del 2016 è definitivo e giuridicamente vincolante per le parti. Sottolineiamo l’importanza della pace e della stabilità nello Stretto di Taiwan e chiediamo la risoluzione pacifica delle questioni tra le due sponde dello Stretto. Condanniamo fermamente le attività destabilizzanti della Corea del Nord, tra cui la serie di lanci sconsiderati con tecnologia missilistica balistica ed il test missilistico balistico intercontinentale del 31 ottobre 2024. Si tratta di gravi violazioni delle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite (UNSC) e rappresentano una grave minaccia per la pace e la stabilità internazionale. Riaffermiamo il nostro impegno continuo per la completa denuclearizzazione della penisola coreana, in linea con le risoluzioni dell’UNSC. Esprimiamo seria preoccupazione per la sicurezza indo-pacifica ed euro-atlantica a seguito delle segnalazioni del trasferimento di missili balistici ed altro materiale alla Russia da parte di Paesi terzi per sostenere la sua aggressione contro l’Ucraina e lo spiegamento di truppe nordcoreane in Russia. Esortiamo la Russia a ritirare immediatamente, completamente e incondizionatamente tutte le proprie forze militari dal territorio internazionalmente riconosciuto dell’Ucraina. Concordiamo sull’importanza di continuare a ricordare ai Paesi terzi, inclusa la RPC, il loro dovere di rispettare il diritto internazionale non approvando, in alcun modo, o sostenendo o tollerando i tentativi della Russia di acquisire territorio con la forza, in violazione degli scopi e dei principi della Carta delle Nazioni Unite. Questi sviluppi hanno conseguenze destabilizzanti per le regioni indo-pacifica ed euro-atlantica” si legge nel comunicato diffuso dal Ministero della Difesa degli Stati Uniti il quale prosegue elencando alcune esercitazioni cui parteciperanno le forze dei tre Paesi nonché la cooperazione tra i rispettivi servizi segreti e salutando un’ulteriore estensione di questa cooperazione alle Filippine.
Austin e Nakatani hanno confermato che, il prossimo mese, le forze spaziali delle forze armate statunitensi schiereranno un’unità presso la base di Yokota. L’unità avrà un personale di dieci membri.
Venerdì, poi, la portaerei statunitense George Washington è tornata alla base nipponica di Yokosuka.
Contro l’arrivo della nave, una protesta è stata effettuata da gruppi di cittadini che abitano nell’area.
Ad Okinawa, intanto, secondo quanto reso noto dal periodico comunista Akahata, a tre mesi dall’inizio su vasta scala dei lavori per l’interramento della baia di Henoko, lo stadio di avanzamento è di appena il 2%. Dei mille tubi d’acciaio previsti dal progetto, soltanto 20 sono stati posizionati. Di questo passo, i lavori di costruzione, stimati inizialmente in quattro anni, potrebbero essere completati tra dodici.
A Yokohama, la locale Corte Distrettuale ha condannato lo Stato a risarcire – con 5,9 miliardi di yen – un gruppo di ricorrenti (circa 8.700 persone), abitanti nei pressi della base di Atsugi, a causa dei rumori prodotti dai decolli e dagli atterraggi dei velivoli militari lì dislocati. I cittadini, in causa dal 2017, avevano chiesto 13,1 miliardi. Il tribunale ha rigettato la richiesta dei cittadini di una sospensione dei voli.
Martedì, intanto, la Cina ha ammesso di aver violato, lo scorso 26 agosto, lo spazio aereo nipponico con un proprio velivolo, uno Y-9, ma di averlo fatto in conseguenza di una turbolenza e dunque senza alcuna intenzione aggressiva.
“Abbiamo preso nota della spiegazione cinese e, da adesso, guarderemo con attenzione alle attività militari cinesi” ha risposto, da Tokyo, il portavoce dell’esecutivo.
In economia, intervenendo, lunedì scorso, in una conferenza stampa, il Governatore della Banca del Giappone, Kazuo Ueda, ha comunicato che l’ente potrebbe aumentare i tassi al fine di prevenire una crescita fuori controllo dell’inflazione. Ad ottobre, l’aumento dei prezzi è stato del 2,3% rispetto allo stesso mese del 2023.
Nel turismo, il numero di visitatori stranieri che si sono recati nell’Arcipelago tra gennaio ed ottobre è stato di 30.192.600. I dati consentiranno, quasi certamente, di superare il numero complessivo di turisti giunti nel Paese nel 2019: 31.880.000.
Nella bilancia commerciale, il deficit nel comparto merci di ottobre è calato del 34,4% rispetto ad un anno fa in virtù di un consistente aumento delle esportazioni (in particolare di semiconduttori verso al Cina e di farmaceutici verso gli Stati Uniti).
Le esportazioni sono infatti cresciute del 3,1% rispetto ad ottobre 2023 per complessivi 9,430 miliardi mentre le importazioni sono aumentati dello 0,4% per 9.890 miliardi.
Circa la decarbonizzazione, venerdì scorso, l’esecutivo ha iniziato a discutere circa l’inserimento dell’obbligo, per le aziende di maggior impatto del Paese, di acquisto di quote delle emissioni di CO2. L’obbligo potrebbe partire dal 2026.
Nell’auto, il Ministero dell’Economia, Industria e Commercio, ha chiesto ai produttori di veicoli che rendano le vetture prodotte maggiormente compatibili con l’uso di biocombustibili. Il dicastero prevede di mettere a punto un quadro normativo che obblighi i produttori di carburante ad aggiungere, entro il 2030, un 10% di biocombustibile ai carburanti da essi prodotti ed un 20% entro il 2040.
Sempre in questo campo, Toyota, ha annunciato che, la prossima primavera, testerà per le strade australiane un veicolo commerciale, il primo di questo tipo, con un motore ibrido ad idrogeno ed elettrico. Il mezzo, un piccolo furgoncino, si chiamerà HiAce.
In casa Nissan, la società ha comunicato che si attende una riduzione del 6% dei 17.000 dipendenti impiegati negli Stati Uniti mediante un programma di prepensionamenti. Di recente, l’azienda ha approvato un piano per la riduzione di 9.000 posti di lavoro ovvero il 7% della forza lavoro totale impiegata.
Nei trasporti, lunedì scorso, è stato annunciato un accordo di collaborazione tra le Ferrovie del Giappone Orientale e la società di intrattenimento Shochiku.
Chiudendo con l’agricoltura, a fronte di una domanda consistente e di un calo della produzione nazionale, il riso venduto ai grossisti nel mese di ottobre ha visto un aumento di prezzo del 57% rispetto allo stesso mese del 2023 per 23.820 yen ogni 60 chilogrammi.
(con informazioni di g20.org; gov.br; gov.uk; defense.gov; vietnamnews.vn; yna.co.kr; cdp-japan.jp; jcp.or.jp; mainichi.jp)
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