Iniziamo questa Pillola con la politica interna. La nuova guida dei conservatori, Shigeru Ishiba, ha intenzione di sciogliere la Camera dei Rappresentanti e di convocare nuove elezioni per il 27 ottobre.
Una scelta “irrispettosa per la Dieta” ha commentato il Presidente del Partito Costituzionale Democratico, anch’egli fresco di nomina, Yoshihiko Noda.
Senza alcuna sorpresa, Ishiba è stato eletto premier dalla Camera bassa il primo ottobre con 291 voti su 461 alla Camera bassa e 143 su 242 alla Camera dei Consiglieri.
Del nuovo governo faranno parte: Seiichiro Murakami, già ministro con portafogli minori con Koizumi, che ricoprirà l’incarico di titolare degli Interni e Comunicazioni; il deputato Hideki Makihara con delega alla Giustizia; Takeshi Iwaya, già ministro della Difesa in un governo Abe, agli Esteri; Katsunobu Kato, già ministro della Salute e Portavoce dell’esecutivo, sarà ministro delle Finanze, dei Servizi Finanziari e del Contrasto alla Deflazione; la deputata Toshiko Abe guiderà il dicastero dell’Istruzione e Cultura cui sono stati accorpati Scienza e Tecnologia; il deputato Takamaro Fukuoka sarà il nuovo ministro della Salute, Lavoro e Welfare; il deputato Yasuhiro Ozato guiderà il Ministero dell’Agricoltura, Foreste e Pesca; il nuovo ministro dell’Economia, Industria e Commercio sarà il deputato Yoji Muto al quale sarà affidate anche le deleghe allo smantellamento dell’ex centrale di Fukushima; Tetsuo Saito del Nuovo Komeito è stato confermato al dicastero del Territorio, Infrastrutture, Trasporti e Turismo; l’ex deputato, attualmente senatore, Keiichiro Asao (il quale ha anche avuto un passato del Partito Democratico) sarà il nuovo titolare dell’Ambiente; Gen Nakatani torna, dopo otto anni, alla guida del Ministero della Difesa; Yoshimasa Hayashi è confermato quale Segretario Generale del Gabinetto e titolare di due piccoli dicasteri (quello sui rapiti da agenti nordcoreani e quello per la mitigazione dell’impatto della presenza statunitense ad Okinawa); il deputato Masaaki Taira sarà il nuovo responsabile della Digitalizzazione, delle Riforme Amministrative e delle Riforme nella Pubblica Amministrazione; il deputato Tadahiko Ito sarà ministro alla Ricostruzione; Manabu Sakai guiderà la Commissione Nazionale di Pubblica Sicurezza oltre ad occuparsi delle Politiche Oceaniche; Junko Mihara sarà la nuova responsabile delle deleghe per il contrasto al declino demografico e le pari opportunità; Ryosei Akazawa sarà titolare delle Politiche Economiche e Fiscali, della Rivitalizzazione Economica e di varie deleghe minori (la riforma della sicurezza sociale, il miglioramento dei salari ecc.); alla Sicurezza Economica, le Politiche dello Spazio, il Diritto d’Autore andrà Minoru Kiuchi ed, in ultimo, Yoshitaka Ito sarà ministro per Okinawa e i Territori del Nord, l’Esposizione di Osaka, la Rivitalizzazione Regionale, la Sicurezza Alimentare ed i Consumatori.
All’interno del partito, Hiroshi Moriyama, deputato ed in passato senatore nonché ministro dell’Agricoltura in uno dei governi Abe, è stato nominato Segretario mentre il già ministro della Difesa, Itsunori Onodera sarà il responsabile politico.
“La sessione della Dieta potrebbe essere estesa: andiamo ad avere un buon dibattito” ha dichiarato in parlamento Noda criticando la scelta di Ishiba di avere una sessione dei lavori del parlamento che durerà appena nove giorni.
Ishiba “scappa dai suoi nemici” per Nobuyuki Baba, numero uno del Partito dell’Innovazione, forza politiche all’opposizione, da destra, al PLD.
Di un governo “essenzialmente militarista” ha parlato la Presidentessa del Partito Comunista, Tomoko Tamura, in riferimento all’idea di Ishiba, la quale sposa in realtà la linea portata avanti sia da Biden che da Trump, di creare “una NATO asiatica”.
Tamura, incontrando, martedì scorso, i gruppi parlamentari del proprio partito ha affermato che la sessione straordinaria della Dieta avrebbe dovuto discutere un bilancio supplementare per la ricostruzione nella penisola di Noto, di una nuova legge per i risarcimenti alle vittime della sterilizzazione forzata, dei fondi neri creati da correnti e parlamentari del PLD nonché dei legami di questo partito con la Chiesa dell’Unificazione: tutti temi che non potranno essere affrontati con lo scioglimento della Camera bassa.
Le stesse richieste ad affrontare questi temi sono state ribadite dal neosegretario del Partito Costituzionale Democratico, Junya Ogawa, nel corso del proprio intervento alla plenaria della Camera dei Rappresentanti.
Nella stessa giornata, per manifestare l’opposizione congiunta alla mossa di Ishiba, i capigruppo del Partito Comunista, del Partito dell’Innovazione, del Partito Costituzionale Democratico e del PDP si sono riuniti. Il tre ottobre si sono invece visti i leader di PCD, PdI, PDP e PCG.
Nell’ambito del diritto penale, il neoministro della Giustizia Makihara ha dichiarato che sarebbe “inappropriato” discutere di un’abolizione della pena di morte.
Prime dichiarazioni anche per il nuovo ministro della Sanità, Takamaro Fukuoka, il quale, il 2 ottobre, ha affermato che il piano per l’abolizione della tessera per l’assicurazione sanitaria e la sua integrazione con “My number” andrà avanti nonostante le critiche provenienti dall’opinione pubblica e dalle strutture sanitarie. Le dichiarazioni del ministro sono in contrasto con la possibilità di un mantenimento della tessera dell’assicurazione sanitaria ventilato da Ishiba durante la corsa per le presidenziali del PLD.
Tra gli scandali, lunedì scorso, Junichiro Matsumoto, già segretario della corrente che fu di Abe, è stato condannato a tre anni di prigione, con pena sospesa per cinque anni, per violazione della norma che obbliga i partiti e le loro fazioni a riportare correttamente entrate e uscite. Matsumoto ha nascosto, tra il 2018 ed il 2022, 1,35 miliardi di yen raccolti in attività di autofinanziamento e poi consegnati, in nero, a parlamentari appartenenti alla corrente.
Frattanto, il periodo comunista Akahata ha chiesto conto al premier su come siano stati spesi i 1.750.500 yen ricevuti nei due anni, cioè tra il 2012 ed il 2014, nei quali è stato Segretario del Partito Liberal-Democratico.
Nella settimana appena trascorsa, anche la corrente diretta da Ishiba e scioltasi a settembre, è stata al centro dell’attenzione pubblica. Il 3 ottobre il professore universitario Hiroyuki Kamikawi ha presentato una denuncia contro Ishiba ed altri quattro rappresentanti della corrente per violazione della norma che regola il finanziamento alla politica. Secondo il docente, la corrente non ha messo a bilancio, creando quindi dei fondi neri, una serie di entrate, circa 1,4 milioni di yen, ottenute tra il 2016 ed il 2021.
Circa i rapporti con la Chiesa dell’Unificazione, almeno 11 dei 20 membri del nuovo governo hanno avuto punti di contatto con il culto fondato dal coreano Moon. Lo stesso Ishiba ha partecipato, nel 2015, ad una riunione del World Strategy Institute, organizzazione vicina alla chiesa, e ricevuto, nel 2017, una donazione da 100.000 yen dall’ex direttore della rivista del culto, Sekai Nippo.
Sul nucleare, l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica ha comunicato, venerdì scorso, che coinvolgerà esperti cinesi (oltre ad alcuni coreani e svizzeri) nel prelievo e negli esami di campioni di acqua che saranno effettuati a largo dell’ex centrale di Fukushima.
A Kyoto, il locale assessorato ai trasporti del comune ha dichiarato lo stato di emergenza a causa della carenza di manodopera che ha già portato alla esternalizzazione di circa il 40% delle corse. La crisi si aggraverà quest’anno con svariati pensionamenti che non sono saranno coperti da nuove assunzioni per mancanza di candidati.
Ad Osaka, il comune ha annunciato, il primo ottobre, che affitterà ad Osaka IR, la società che costruirà e gestirà un albergo con annesso casinò, il terreno ove sorgerà la casa da gioco. L’affitto sarà di 210 milioni di yen al mese (428 yen a metro quadro) e cioè al di sotto del prezzo di mercato.
In politica estera, il neoministro agli Esteri Iwaya, nel corso del primo incontro con la stampa, ha definito come una “visione futura” la proposta di Ishiba di creare una NATO asiatica specificando che “è abbastanza difficile istituire una organizzazione che possa imporre obblighi di difesa mutua in Asia” e che “questa questione dovrà essere considerata nel medio-lungo periodo”.
Nei rapporti con la Russia, un botta e risposta tra il portavoce dell’esecutivo nipponico, Yoshimasa Hayashi, e la portavoce degli Esteri di Mosca, Maria Zakharova, circa la supposta violazione dei cieli giapponesi da parte di un velivolo pattugliatore russo che sarebbe avvenuta il 23 settembre.
“Il Giappone ha cercato di protestare con noi sulla questione attraverso i canali diplomatici. La Russia ha respinto la mossa perché non abbiamo informazioni che confermino la sua validità” ha dichiarato l’alta funzionaria russa.
Nonostante le tensioni tra i due Paesi, secondo quanto reso noto da Leonid Alexandrov, capo del dipartimento vendite di Sakhalinskaja Energija, la società che gestisce il progetto di rigassificazione Sakhalin-2, nel 2023, il Sol Levante è stato il primo acquirente di gas liquefatto proveniente da quel progetto pari al 57,5% del totale. Dietro i nipponici vi sono stati gli acquisti cinesi (26,3%) e sudcoreani (16,2%).
Nei rapporti con gli USA, Ishiba ha avuto un colloquio telefonico con il Presidente, ormai uscente, degli Stati Uniti, Joe Biden, al quale ha manifestato la necessità per la difesa nipponica di rafforzarsi in termini di spesa e di qualità.
Ishiba ha poi avuto colloqui con il Presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol, con il quale ha parlato principalmente della cooperazione bilaterale in termini di sicurezza, e con il premier australiano Anthony Albanese con il quale sono stati affrontati temi legati alla sicurezza economica ed all’energia.
Giovedì, poi, Ishiba ha avuto un colloquio da remoto con gli altri capi di governo del G7 confermando la linea di opposizione alla Russia e discusso dei problemi di sicurezza interni al Medio Oriente.
Di una situazione descritta come “la più grave dalla Seconda Guerra Mondiale” ha parlato Ishiba, nel proprio intervento al parlamento di venerdì scorso, in riferimento al clima di sicurezza che circonda il Giappone. Purtuttavia, il premier ha espresso la volontà di avere relazioni “stabili e costruttive” con Pechino e di risolvere, non si comprende però in che modo, le dispute territoriali con la Federazione Russa.
Circa l’aggressione israeliana in Libano, due velivoli da trasporto delle Forze di Autodifesa hanno avviato, giovedì scorso, i preparativi per l’evacuazione dei cittadini giapponesi presenti nella nazione martoriata dall’esercito israeliano. Il giorno successivo, 16 persone hanno lasciato il Paese.
Nel primo discorso al parlamento, intanto, il premier Ishiba ha confermato l’idea di cambiare la Costituzione modificando l’articolo 9 e cioè quello che stabilisce il pacifismo nella politica estera nipponica nonché la costruzione della base di Henoko ad Okinawa.
In economia, come già anticipato nella scorsa Pillola, dal primo ottobre saranno moltissimi i prodotti alimentari, per la precisione ben 2.911, che hanno avuto ritocchi al rialzo dei prezzi a partire dal primo ottobre. Gli aumenti sono in larga misura attribuibili alla crescita dei costi dell’energia e dei materiali acquistati dall’estero i quali, oltre agli aumenti presenti per tutti gli attori internazionali, per i nipponici costano ancora di più a causa della debolezza dello yen.
Giovedì, intanto, il premier ha affermato che il governo, in sintonia con la Banca del Giappone, non aumenterà ulteriormente i tassi. Lo scorso mercoledì, il capo del governo ed il Governatore della BdG, Kazuo Ueda, si sono incontrati proprio per discutere delle politiche monetarie del Paese.
Sul lavoro, la confederazione sindacale Zenroren, lo scorso 4 ottobre, ha tenuto un primo incontro per il lancio di una campagna nazionale per ottenere una modifica della norma sul salario minimo con l’obiettivo di avere un salario medio orario pari a 1.500 yen l’ora.
Tra le aziende, dopo Toyota Motor e Panasonic Holdings, anche il colosso Bridgestone ha deciso di interrompere il sostegno al Comitato Olimpico Internazionale.
Chiudendo con l’auto, Toyota Motor ha annunciato che rimanderà di un anno, dal 2025 al 2026, l’inzio della produzione di vetture elettriche negli Stati Uniti. Ufficialmente l’azienda, la quale doveva iniziare a produrre tre modelli nella propria fabbrica in Kentuky, ha rimodellato il piano “per consegnare prodotti migliori ai consumatori”. Il colosso nipponico prevede di investire 1,3 miliardi di dollari in Kentuky e, dal 2026, 1,4 in Indiana.
Sempre negli USA, Toyota ha annunciato un investimento di altri 500 milioni di dollari nella Joby Aviation, società che opera nel settore dei piccoli velivoli commerciali.
(con informazioni di iaea.org; tass.com; global.toyota; cdp-japan.jp; jcp.or.jp; mainichi.jp)
Ha collaborato con gctoscana.eu occupandosi di Esteri.