Iniziamo questa piccola con la politica estera. Domenica 26 gennaio, il premier Kishida è giunto a Seul per partecipare al vertice trilaterale con Yoon Suk Yeol, Presidente della Repubblica di Corea e Li Qiang, capo del governo della Cina. Il vertice è il primo di questo formato a tenersi negli ultimi quattro anni.
Prima del trilaterale, Kishida ha tenuto colloqui con Yoon con il quale ha discusso della richiesta da parte di nipponica indirizzata alla sudcoreana Naver perché venda a SoftBank la propria partecipazione, pari al 50%, in LY, società che gestisce al popolare applicazione Line. LA richiesta è giunta dopo che erano state diffuse informazioni personali di migliaia di clienti.
I due leader hanno poi raggiunto un accordo per lanciare, già in giugno, un dialogo sulla cooperazione nella produzione di idrogeno.
Lunedì, Keidanren, la Camera di Commercio e Industria di Corea ed il Consiglio Cinese per la Promozione del Commercio Internazionale hanno deciso di lanciare un gruppo di lavoro finalizzato alla cooperazione economica privata.
Lunedì, in un comunicato congiunto, i tre capi di governo hanno firmato un comunicato con il quale si impegnano in un dialogo volto a siglare un accordo commerciale trilaterale.
Frattanto, nell’ambito del Summit Asiatico sulla Sicurezza, il ministro Kihara ha incontrato l’omologo cinese Dong Jun esprimendo la propria preoccupazione per le attività della Repubblica Popolare Cinese nei mari Cinese Orientale e Cinese Meridionale. Nonostante le tensioni, i due ministri hanno concordato circa la prosecuzione della linea di comunicazione diretta tra i due dicasteri volta ad evitare
Nei rapporti con la Corea del Nord, le autorità nipponiche hanno comunicato che la controparte li ha informati di un lancio di un vettore trasportante un satellite che dovrebbe effettuarsi entro il 4 giugno. Il lancio sarebbe stato effettuato il 27 maggio ma non ha avuto successo.
Venerdì scorso, intanto, i viceministri degli Esteri di Giappone, Stati Uniti e Corea del Sud – Masataka Okano, Kurt Campbell, Kim Hong Kyung – si sono incontrati non lontano da Washington per fare il punto sula cooperazione trilaterale nel contrastare la RPDC
Circa il genocidio in corso a Gaza, lunedì scorso, la ministra Kamikawa ha avuto un colloquio con l’omologo israeliano, Israel Katz, manifestando l’opposizione del Sol Levante all’assalto a Rafah portato avanti dalle forze del regime sionista. Nessuna sanzione è stata però annunciata dal Giappone.
In ambito militare, il 28 maggio, in sede di commissione Affari Generali della Camera dei Rappresentanti, Takeshi Miyamoto del PCG ha nuovamente sollevato la questione dei porti ed aeroporti civili utilizzabili, in via prioritaria, dalle Forze di Autodifesa senza alcun potere di intervento da parte delle autorità locali. Oltre ad una compressione delle autonomie vi sono rischi per la sicurezza dei civili in viaggio.
In politica interna, l’ex sindaco di Hamamatsu, Yasutomo Suzuki, ha vinto – il 26 maggio – le elezioni per il rinnovo della carica di Governatore della Prefettura di Shizuoka. Suzuki, sostenuto dal Partito Costituzionale Democratico e da quello Democratico per il Popolo ha sconfitto – ottenendo 728.500 voti, pari al 47,42% – il candidato appoggiato dal PLD, Shinichi Omura (651.013 voti, 42,38%) nonché il candidato del Partito Comunista, Daisuke Mori (107.979 voti, 7,03%) ed altri tre candidati minori.
Le elezioni si sono svolte prima del previsto a causa delle dimissioni di Heita Kawakatsu, in carica dal 2009.
A Tokyo, lunedì scorso, la senatrice del Partito Costituzionale Democratico Renho Murata, più volte ministro e già numero uno, tra il 2016 ed il 2017, del Partito Democratico, ha annunciato la propria candidatura alle elezioni che porteranno al rinnovo della carica del Governatore di Tokyo. La portabandiera del PCD sarà appoggiata anche dal Partito Comunista e si scontrerà con la Governatrice in carica, Yuriko Koike, la quale, oggi alla guida di una lista locale, potrebbe cercare l’appoggio anche degli altri partiti conservatori.
Circa lo scandalo dei fondi neri, dopo che indiscrezioni erano apparse sulla stampa, la più volte ministra Tomomi Inada ha ammesso di aver donato, tra il 2020 ed il 2022, 2,02 milioni di yen alla propria federazione del PLD ricevendo poi, in sede di dichiarazione, la detrazione sulle imposte sul reddito corrispondente. Nel medesimo periodo, la federazione ha versato alla deputata 5,94 milioni di yen come contributo per l’uso dell’ufficio suggerendo una partita di giro volta ad imbrogliare il fisco.
Nelle scorse settimane, era emerso che Inada aveva ricevuto dalla propria corrente, quella che fu di Shinzo Abe, 1,96 milioni di yen senza dichiararli.
Giovedì è emerso che altri due parlamentari del PLD, Takamaro Fukuoka (appartenente alla corrente Motegi) e Takuya Hirai (corrente Abe), hanno beneficiato di detrazioni a seguito di donazioni effettuate alle federazioni da loro dirette anche se il denaro donato non proveniva da fondi neri. La normativa sulle detrazioni non si applica alle partite di giro più spinte, quando cioè un parlamentare dona al proprio gruppo di supporto, ma non alle federazioni o a gruppi diretti da un politico ma non legati in forma esplicita al supporto di quest’ultimo.
Il 28 maggio, in forma congiunta, il Partito Comunista Giapponese, il Partito Costituzionale Democratico, il Partito Democratico per il Popolo ed il Partito per la Restaurazione del Giappone hanno annunciato una proposta di legge che mira ad una massima pubblicità delle entrate e delle uscite dei bilanci di partiti e candidati e l’abolizione del finanziamento da parte di aziende ed organizzazioni alla politica.
Venerdì, il premier Kishida ha incontrato il Presidente del Nuovo Komeito, Natsuo Yamaguchi, ed al termine dell’incontro il capo di governo avrebbe “aperto le porte” ad una proposta condivisa all’interno della maggioranza che sia molto più stringente nei controlli e nella trasparenza rispetto alla proposta presentata in solitaria dai liberal-democratici accentando la riduzione a 50.000 yen nella registrazione e diffusione dei nomi degli acquirenti dei biglietti alle feste di autofinanziamento di partiti, candidati e correnti. Nel pomeriggio, Kishida ha dato il via libera a discussioni sulla riforma della norma con il leader del Partito della Restaurazione, Nobuyuki Baba,
In ambito sociale, Akiko Kurabayashi del PCG, intervenendo, lo scorso 28 maggio, in sede di commissione Salute e Welfare della Camera dei Consiglieri, ha sostenuto che il progetto di revisione della legge sul sostegno all’infanzia sarà coperta finanziariamente con tagli alla previdenza sociale. La ministra con delega al contrasto del Declino Demografico, Ayuko Kato, ha ammesso che parte delle maggiori spese per l’infanzia saranno finanziate con aumenti dei premi dell’assicurazione sanitaria pubblica.
Sabato, intanto, è partito il programma di taglio delle imposte sul reddito e comunali da 40.000 yen a persona volto a ridurre l’impatto dell’inflazione sulle famiglie nipponiche. I beneficiari del taglio saranno 95 milioni di cittadini ed il costo a carico dello Stato dovrebbe aggirarsi intorno ai 3.280 miliardi di yen.
Se da un lato i conservatori sembrano concedere qualcosa – per altro in maniera indiscriminata con tagli delle imposte che non tengono conto del reddito dei beneficiari – dall’altro, il 27 maggio, la commissione per l’istruzione del PLD ha proposto, ottenendo il parere favorevole del ministro Moriyama, di aumentare le tasse universitarie negli atenei nazionali fino a portarle ad 1,5 milioni di yen annui.
Parallelamente, il PLD sta pensando ad un sostegno alle università private attuando, per altro, una selezione tra queste. Negli ultimi venti anni, le università nazionali hanno visto i trasferimenti ridursi del 13%.
In agricoltura, con il voto della Camera dei Consiglieri è passata la riforma del testo unico su alimentazione, agricoltura e zone rurali. La riforma, passata con i voti di PLD, Nuovo Komeito e Partito della Restaurazione, abbandona l’obiettivo dell’autosufficienza alimentare – per inciso mai perseguito fino in fondo – e non affronta nessuno dei gravi problemi problemi che affliggono agricoltura e pesca: bassi redditi, carenza di manodopera, parcellizzazione delle imprese, difficoltà nell’accesso al credito, concorrenza da parte delle produzioni estere dovuta all’eccessiva apertura dei mercati.
Sotto i governi Abe “le politiche neoliberiste sono state promosse con lo scopo di trasformare l’agricoltura in un’industria in crescita ma l’obiettivo dell’autosufficienza alimentare non è mai stato raggiunto, il numero degli agricoltori è diminuito ed i terreni agricoli sono stati impoveriti e ciò sottolinea duramente l’indebolimento dell’agricoltura e delle zone rurali” ha affermato, intervenendo a nome del PCD, il senatore Jiro Hata il quale si è rammaricato per le bocciature provenienti dai conservatori degli emendamenti presentati dai costituzional-democratici che prevedevano l’istituzione di un sistema di sussidi basato sulla superficie di terra coltivata.
Un rapporto, diffuso dall’esecutivo venerdì scorso, ha reso noto come i numero di agricoltori sia stato, lo scorso anno, pari a 1.160.000 persone contro i 2.400.000 del 2000. Tra gli contadini, soltanto il 20% aveva meno di 60 anni. Sul fronte delle emissioni, lo stesso rapporto ha mostrato come circa il 90% dei prodotti dell’agricoltura, della pesca e dell’industria del legno, erano trasportati via gomma.
In ambito istituzionale, il 30 maggio è stata approvata dalla plenaria della Camera dei Rappresentanti una riforma delle autonomie locali che aumenta i poteri di direzione del governo centrale a danno delle autonomie locali. Il responsabile per gli affari interni del Partito Costituzionale Democratico, Kuniyoshi Noda, ha criticato la norma la quale – in situazioni di emergenza – consentirà al governo di prendere decisioni al posto degli enti locali. Purtuttavia non è ben chiaro quali siano le situazioni di emergenza né quale deve essere la gravità di esse affinché il ruolo dello Stato possa sostituirsi alle Prefetture né sono previsti chiari obblighi di consultazione tra le autorità centrali e quelle periferiche. Inoltre, altre norme regolano già l’intervento dello Stato in caso di conflitto, malattie infettive e catastrofi naturali.
I singoli ministri, per altro potenzialmente anche in conflitto tra loro sulle rispettive competenze, non necessiteranno di alcun via libera da parte della Dieta circa la liceità di un intervento da parte dello Stato.
In economia, nel 2023, il surplus degli asset nipponici posseduti all’estero sono stati pari a 471.310 miliardi di yen e cioè il 12,2% in più rispetto al 2022. Il Sol Levante è stato, per il trentatreesimo anno di fila il maggior creditore del mondo davanti Germania e Cina.
Complessivamente, il posseduto dal governo e dai privati giapponesi all’estero è stato pari a 1.488.340 miliardi di yen: l’11,1% in più rispetto all’anno precedente.
Sempre in campo macroeconomico, la Banca del Giappone, per il 2023, ha stimato perdite sui titoli di Stato posseduti pari a 9.430 miliardi di yen.
Frattanto, il Sol Levante ha speso, tra aprile e maggio, 9.790 miliardi di yen per interventi sul mercato volti a contrastare il crollo dello yen sui mercati valutari.
Nell’occupazione, la disponibilità di posti di lavoro ad aprile è scesa delle 0,02 giungendo a quota 126: ciò significa che per ogni cento cercatori di lavoro erano disponibili 126 posti di lavoro. Nello stesso mese il tasso di disoccupazione è stato apri al 2,6%: la stessa percentuale di marzo.
Diminuite, rispettivamente del 7,8 e del 7,4%, le offerte di lavoro dei settori del manifatturiero e dell’istruzione mentre un +3,4% si è registrato nel settore dell’intrattenimento.
In termini assoluti, il numero di disoccupati è stato pari a 1.830.000 persone (+0,5% rispetto a marzo) e di questi 780.000 si sono dimessi (-1,3% rispetto al mese precedente) mentre 440.000 (-4,3%) sono stati lasciati a casa dai padroni.
Nell’elettronica, il Ministero dell’Economia, Industria e Commercio ha aperto, venerdì scorso, alla possibilità di offrire una garanzia da parte dello Stato a prestiti contratti dall’azienda produttrice di chip Rapidus. Per avviare la produzione nell’impianto che la società sta costruendo ad Hokkaido potrebbero essere necessari circa 5.000 miliardi di yen.
Nell’auto, gli amministratori delegati di Toyota Motor, Mazda Motor e Subaru hanno comunicato, martedì scorso, di voler sviluppare congiuntamente dei motori per veicoli ibridi.
Chiudendo con i trasporti, le Ferrovie del Kyushu hanno annunciato che applicheranno, sui biglietti per alcune tratte dei treni shinkansen, acquistati in anticipo per il primo luglio e date successive, degli sconti. Si tratta della prima società giapponese a sperimentare questo sistema di tariffazione.
Sempre in questo campo, a Kumamoto, cinque società di bus ed una di treni hanno annunciato di non voler più accettare, entro fine anno, le carte nazionali di trasporto per passare ad un sistema di biglietti pagati con carte ed altre modalità non fisiche.
Anche nel Giappone orientale, otto aziende ferroviarie, e tra esse Tokyo Monoreru, hanno annunciato di voler abbandonare, dal 2027, i biglietti stampati per passare ad un sistema di biglietti con codice QR.
(con informazioni di global.toyota; yna.co.kr; cdp-japan.jp; jcp.or.jp; mainichi.jp)
Ha collaborato con gctoscana.eu occupandosi di Esteri.