In politica interna, circa 1.000 persone hanno manifestato nei pressi della Dieta contro le politiche del Partito Liberal-Democratico in ambito bellico e contro la corruzione emersa in questi mesi con lo scandalo dei fondi neri. Alla dimostrazione, organizzata da un cartello di associazioni, hanno portato il proprio saluto la senatrice comunista Yoshiko Kira e la Presidentessa del Partito Socialdemocratico, Mizuho Fukushima.
Sulla questione dei fondi neri, il 20 maggio, in sede di commissione Bilancio della Camera dei Rappresentanti, il deputato del PCG, Tetsuya Shiokawa, ha chiesto conto al premier circa la smentita da parte dell’ex premier Yoshiro Mori di domande da parte di Kishida sulla questione. Il parlamentare comunista ha ribadito la necessità che Mori, per lungo tempo a capo della corrente che fu di Abe, sia sentito in parlamento. Shiokawa ha poi criticato la proposta di riforma del finanziamento alla politica avanzata, in solitudine, dal PLD, la quale non introduce il divieto di donazioni da parte di aziende ed organizzazioni. “Le donazioni da parte di aziende sono sostanzialmente tangenti” ha dichiarato il deputato il quale ha poi sottolineato come, negli ultimi vent’anni, le donazioni al PLD sono cresciute del 464% mentre l’imposta sui redditi delle imprese è scesa dal 30 al 23,2%.
Lo stesso giorno, parlando con i giornalisti, il segretario del PCG, Akira Koike, ha ribadito come 73 parlamentari liberal-democratici (44 deputati e 29 senatori) non abbiano fornito spiegazioni alle rispettive commissioni per l’etica delle Camere di appartenenza. “Il PLD è estremamente irresponsabile su questo tema e non ha né la volontà né la capacità di risolvere la questione” ha affermato Koike.
Intervenuto nuovamente il 24 maggio, Shiokawa ha poi interrogato il deputato del PLD Keisuke Suzuki, presentatore del disegno di legge di riforma della norma sul finanziamento alla politica, chiedendogli conto di 660.000 yen non dichiarati nel 2021. Suzuki ha ammesso l’accaduto che ha attribuito alla confusione creatasi con il cambio del suo contabile.
Il 23 maggio, il numero uno di Nippon Ishin no Kai, Nobuyuki Baba, ha aperto alla possibilità di un’alleanza, anche parziale, con il Partito Liberal-Democratico qualora questa forza perdesse la maggioranza nelle prossime elezioni per il rinnovo della Camera dei Rappresentanti.
“Per quanto riguarda la cooperazione con altri partiti, ci sono diverse forme di collaborazione: l’adesione ad una coalizione, la cooperazione al di fuori del governo o la formazione di una coalizione su singole politiche” ha affermato Baba.
Nell’immigrazione, la commissione per gli Affari Giudiziari della Camera dei Rappresentanti ha approvato, lo scorso 17 maggio, la proposta di riforma della legge sulla presenza dei lavoratori stranieri in Giappone. La norma, passata alla discussione della plenaria che l’ha approvata martedì, ha tra i punti cardine la revoca del permesso di soggiorno permanente in caso di evasione fiscale (un un punto “estremamente discriminatorio ed ingiusto con rischi di violazioni dei diritti umani” per la deputata Sayuri Kamata) mentre nessun passo in avanti è stato compiuto in direzione di una maggiore apertura ai ricongiungimenti familiari.
Su questo punto, l’unica apertura è rappresentata dalla possibilità di passaggio, dopo un esame e tre anni di permanenza, dalla categoria I alla II (quella riservata ai lavoratori specializzati) che consente poi un ulteriore passaggio allo status di residente permanente.
Altro punto contestato – in particolare da Nobuko Motomura a nome del PCG – è l’introduzione della possibilità di invio in distacco, per periodi più o meno lunghi, dei tirocinanti stranieri verso imprese nei settori dell’agricoltura e della pesca.
“Che senso ha una riforma radicale se continuiamo a trattare le persone come semplici lavoratori che vengono dall’estero per lavorare temporaneamente? Il governo sa che i bassi salari e le condizioni di lavoro instabili hanno portato a sparizioni e violazioni dei diritti umani” ha commentato la già citata Kamata a nome del Partito Costituzionale Democratico.
Proprio il PCD, oltre a degli emendamenti al testo del PLD ha proposto un proprio disegno di legge “per il lavoro sicuro dei migranti” che sui numerosi crimini commessi a danno di questi, dallo sfruttamento del lavoro alle molestie sessuali, e che propone di far passare il collocamento di questi lavoratori interamente al sistema pubblico tagliando fuori gli intermediari che spesso lucrano sui migranti.
Il disegno di legge passa adesso alla Camera dei Consiglieri ove dovrebbe essere approvato entro l’attuale sessione della Dieta.
In ambito fiscale, lo scorso martedì, il Consiglio per le Politiche Fiscali, organismo consultivo del dicastero delle Finanze, ha diffuso un parere sul futuro delle entrate fiscali che suggerisce l’aumento delle spese militari ed il taglio a misure sociali indicando, nello specifico, un ulteriore aumento della compartecipazione alle spese mediche degli ultrasettantacinquenni, la riduzione del numero di posti nelle facoltà di medicina e l’esclusione di alcune prestazioni infermieristiche dalla copertura offerta dall’assicurazione sanitaria pubblica.
In politica estera, il governo nipponico, con la cooperazione dell’Australia, ha evacuato 4 cittadini giapponesi che si trovavano in Nuova Caledonia, regione francese al centro da giorni di forti tensioni. Circa 300 cittadini nipponici si trovano attualmente in Nuova Caledonia.
Nei rapporti con la Corea del Sud, lo scorso martedì, si sono incontrati a Tokyo i rispetti capi della polizia, Yasuhiro Tsuyuki e Yoon Hee Keun. L’incontro è il primo da 14 anni anni a questa parte ed è finalizzato al miglioramento della cooperazione bilaterale.
Cooperazione, ma nel settore del turismo, è stata invece al centro dell’incontro, tenutosi sempre il 21 maggio in videoconferenza, tra il premier Kishida ed il principe saudita Mohammed bin Salman.
La Corea del Nord, intanto, ha lanciato, il 17 maggio, un missile in direzione del Mar dell’Est. “Il 17 maggio, l’Ufficio generale missilistico nordcoreano ha effettuato un lancio di prova di un missile balistico tattico dotato di un nuovo sistema di navigazione a guida autonoma. Il lancio di prova ha confermato l’accuratezza e l’affidabilità del sistema. Il lancio è stato effettuato nell’ambito delle attività regolari dell’Ufficio generale missilistico nordcoreano e degli istituti di ricerca sulla difesa subordinati per lo sviluppo attivo della tecnologia delle armi” si legge nel comunicato diffuso dall’agenzia di stampa KCNA.
Lo scorso mercoledì, la ministra nipponica Kamikawa, ha incontrato a Tokyo, il collega tailandese, Maris Sangiampongsa con il quale ha discusso della possibilità di concludere presto un accordo sui contributi pensionistici che eviti la presenza, in larga parte per i cittadini tailandesi, di doppie posizioni pensionistiche: una in patria ed una nel Sol Levante.
Nei rapporti con la Cina, giovedì scorso, il Segretario Generale del Gabinetto, Yoshimasa Hayashi, ha sostenuto che il Sol Levante seguirà con attenzione alcune esercitazioni militari che la Repubblica Popolare sta svolgendo non lontano dalle acque della provincia ribelle di Taiwan.
Oltre al confronto, con la RPC è però indispensabile la collaborazione data la dipendenza dell’economia nipponica dal vicino asiatico. Il prossimo 26 e 27 maggio si terrà a Seul, il nono vertice trilaterale Cina-RdC-Giappone.
“Cina, Giappone e Repubblica di Corea sono vicini nonché tra le più grandi economie dell’Asia e del mondo. Nell’affrontare congiuntamente la crisi finanziaria asiatica, i nostri tre Paesi hanno avviato una cooperazione trilaterale. Venticinque anni dopo, abbiamo messo in atto un quadro di cooperazione Cina-Giappone-ROK incentrato su questo incontro al vertice e supportato da incontri ministeriali, riunioni di alti funzionari ed oltre 70 meccanismi a livello operativo. Il premier Li Qiang, insieme ai leader del Giappone e della RdC, parteciperà al prossimo incontro del vertice trilaterale, al vertice economico Cina-Giappone-RdC e ad altri eventi importanti scambiando opinioni sulla cooperazione Cina-Giappone-RdC. […] La Cina è pronta a collaborare con il Giappone e la Repubblica di Corea per attuare la “Visione della cooperazione trilaterale per il prossimo decennio” ed altre importanti intese comuni, approfondire la cooperazione economica e commerciale, scientifica e culturale per far avanzare l’integrazione economica regionale nell’Asia orientale e promuovere la cooperazione regionale e globale, la pace, la stabilità e la prosperità” ha affermato, da Pechino, il Portavoce del dicastero degli Esteri delle RPC, Wang Wenbin.
Verso la Russia, il portavoce dell’esecutivo ha annunciato nuove sanzioni verso nove imprese russe ed un suo cittadino e verso due società cipriote che sarebbero coinvolte nell’acquisto di armi dalla Corea del Nord.
Il Sol Levante ha già sanzionato oltre 1.000 cittadini russi e 120 aziende nonché congelato gli asset di oltre 40 società russe e tra esse Alfa Bank, VTB, VEB.RF, Novikombank, Otkritie Bank, Promsvyazbank, Rossiya Bank, Sberbank, Sovcombank.
Non sorprende, che secondo quanto riportato, il 22 maggio, da Tass, il commercio bilaterale di aprile è calato del 16,22% rispetto all’anno precedente per complessivi 85,56 miliardi di yen.
Diminuiti, dello 0,8%, le esportazioni nipponiche di auto (le quali rappresentano poco più del 24% delle esportazioni totali nipponiche verso la Russia), di prodotti energetici (-18,5% nel gas naturale liquefatto e -71,8% nel carbone) e di metalli non ferrosi (-74,3%).
Cresciute, del 9,7%, le esportazioni di pesce russo le quali rappresentano il 98,2% delle esportazioni russe di cibo verso il Giappone (le quali, a loro volta, rappresentano il 13,41% delle esportazioni totali), di ferro ed acciaio (+3,8% anche se il settore rappresenta unicamente il 2,14% delle esportazioni totali) e di prodotti medici (+2,4%).
Crollate le esportazioni giapponesi in Russia di materiali plastici (-95,8%), gomma (-52,3%), carta (-65,5%) e computer (-85,7%).
Il 21 maggio, intanto, il Ministero degli Esteri della Federazione Russa ha comunicato che l’accordo di cooperazione con il Giappone, siglato nel 1993, volto allo smantellamento di armi nucleari russe è terminato.
In ambito militare, il 17 maggio, la commissione Esteri della Camera dei Rappresentanti ha approvato un accordo di cooperazione con la Germania. L’accordo – un ACSA, cioè un trattato che facilita lo scambio ed il supporto di carburante e munizioni nonché la condivisione di attrezzature e l’addestramento congiunto – ha il sostegno di PLD, Nuovo Komeito, e Partito della Restaurazione del Giappone. Contrari comunisti e costituzional-democratici.
Il ministro Kihara, intanto, ha comunicato, lo scorso venerdì, che il Sol Levante parteciperà a delle esercitazioni congiunte con gli Stati Uniti previste per giugno che hanno l’obiettivo di mantenere alta la tensione con Pechino e Pyongyang.
Alle manovre parteciperanno circa 4.000 militari nipponici delle tre armi (terra, nave ed aria) delle FA.
“La Repubblica Popolare Democratica di Corea ha recentemente espresso la sua più grave preoccupazione per le azioni provocatorie degli Stati Uniti e dei loro alleati in questa regione. Tali azioni mirano a provocare e ad aggravare la situazione fino al punto di farla passare ad una fase calda” ha commentato il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov.
“Ora le nostre relazioni sono al punto più basso dell’intera storia del dopoguerra. Il fatto che una serie di accordi firmati nel periodo post e prima Guerra Fredda stiano perdendo forza è generalmente naturale nelle condizioni attuali nelle quali la Russia si confronta con l’Occidente” ha commentato, sentito da Tass, Dmitrj Streltsov, capo del Dipartimento per gli Studi Asiatici all’Istituto di Stato di Relazioni Internazionali. Streltsov ha però sostenuto che “non vede una minaccia militare da parte del Giappone” in quanto “gli sforzi del Giappone in ambito militare negli ultimi anni si sono concentrati verso i cinesi e non sulla Russia”.
“Oltre alla minaccia missilistica nucleare della Corea del Nord, il Giappone nei propri documenti parte principalmente dal fatto che i programmi militari cinesi ed il crescente potenziale militare della Cina sono visti come una minaccia mentre quelli della Russia no. La Russia è etichettata come una sorta di sfida, ma non come una minaccia militare per il Giappone. È troppo presto per dire che il Giappone minaccerà i confini dell’Estremo Oriente russo. Penso che ciò non sia all’ordine del giorno, nemmeno ipoteticamente” ha proseguito l’esperto.
In economia, secondo una ricerca condotta da Keidanren tra le maggiori imprese, la media degli aumentati salari concessi in primavera da queste aziende è stato il maggiore degli ultimi 32 anni. In termini assoluti, la media è stata di 19.480 yen pari a 5,58%.
Più alti gli aumenti offerti dal settore manifatturiero: 5,85%. Nel non manifatturiero l’aumento medio è stato del 4,85%.
Per l’anno precedente, dati governativi, mostrano come gli stipendi dei nipponici siano scesi, in termini reali, del 2,2% (nel precedente anno fiscale, i salari erano scesi dell’1,8%).
In termini assoluti, la media salariale mensile è stata di 332.533 yen, l’1,3% in più rispetto all’anno fiscale 2022, mentre l’inflazione è salita del 3,5%.
La paga base è cresciuta dell’1,3% (253.534 yen in media) mentre i bonus sono aumentati dell’1,6% (59.925 yen).
Per un lavoro stabile ed aumenti delle pensioni, lo scorso venerdì, si sono incontrati presso la Camera dei Rappresentanti, i vertici del Sindacato dei Pensionati Giapponesi, di Zenroren e di due comitati di lavoratori per fare il punto sulla raccolta delle firme in calce ad una petizione che chiede l’aumento delle pensioni ed una maggiore stabilità occupazionale.
Questa primavera, in virtù della norma che lega parzialmente le pensioni all’andamento di alcuni fattori macroeconomici, gli emolumenti sono calati di circa lo 0,5%.
Nella bilancia commerciale, ad aprile, il Sol Levante ha registrato un deficit pari a 462,51 miliardi di yen. L’aumento del prezzo dei prodotti energetici ed il deprezzamento dello yen (il greggio è cresciuto del 17,7% rispetto ad aprile 2023) hanno infatti annullato l’aumento delle esportazioni le quali, trainate dal settore auto, sono cresciute dell’8,3% (8.980 miliardi) mentre le importazioni hanno visto un aumento dell’8,3% (9.440 miliardi).
Chiudendo con il settore bancario, l’Agenzia per i Servizi Finanziari potrebbe acquisire il 63% di Jimoto Holdings. Nell’anno fiscale 2023, la società, la quale gestisce le banche regionali Kirayaka Bank e Sendai Bank, per 23,4 miliardi di yen mentre ad aprile aveva chiesto di rimandate a settembre parte di un prestito pubblico ricevuto nel 2009.
Sempre in quest’ambito, Kazuto Oku, numero uno di Norinchukin Bank ha sostenuto che l’istituto potrebbe realizzare un aumento di capitale pari a 1.200 miliardi di yen. La società prevede, per questo anno fiscale, perdite per 500 miliardi di yen.
(con informazioni di mod.gov.cn; mfa.go.th; tass.com; cdp-japan.jp; jcp.or.jp; mainichi.jp)
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