Sono 1.006 le telecamere di sicurezza installate, al 12 marzo, per evitare furti nelle aree devastate dal terremoto che ha colpito la penisola di Noto il primo gennaio e nei centri di evacuazione che ospitano gli sfollati. Ad annunciarlo è stata la Commissione Nazionale di Pubblica Sicurezza.
Un sostegno per la ricostruzione dei porti e per la rimozione e lo smaltimento dei pescherecci distrutti evitando che lo smantellamento rimanga a carico dei pescatori è stato chiesto dalla senatrice comunista Tomoko Kami.
In politica interna, il Partito Liberal-Democratico ha modificato, domenica 17 marzo, le proprie regole interne a fronte degli scandali sui fondi neri che hanno coinvolto quasi tutte le sue correnti. Le nuove norme non prevedono lo scioglimento delle correnti ma la loro permanenza quali “gruppi politici” (quale sia la differenza sostanziale tra le due forme di organizzazione non è però chiaro) ma sostengono che la commissione di disciplina potrà chiedere ad un parlamentare di lasciare il partito se sotto indagine per violazione della legge sul controllo dei finanziamenti alla politica o se un tesoriere della corrente cui appartiene sia messo in stato di arresto.
Frattanto, diversi parlamentari dell’opposizione hanno chiesto che l’ex dirigente della corrente Abe e già ministro Hakubun Shimomura sia sentito come testimone giurato e cioè imputabile di falsa testimonianza nel caso si dimostrasse abbia mentito. Già sentito dalla commissione etica della Camera dei Rappresentanti, il parlamentare (e non soltanto lui per la verità), aveva dichiarato di non sapere da quando la propria corrente aveva iniziato ad accumulare fondi neri. Shimomura ha anche evitato di rispondere ad una domanda diretta circa il coinvolgimento dell’ex premier Yoshiro Mori (capocorrente per due volte tra il 1998 ed 2006) in questa politica. L’ex ministro non ha dichiarato, nei cinque anni successivi al 2018, 4,76 milioni di yen provenienti dalla propria corrente dichiarando, incredibilmente, di aver appreso soltanto nel 2022 che delle spese gli erano state rimborsate.
Il 19 marzo, i quattro partiti dell’opposizione PCD, PCG, PDP e PRG hanno chiesto che altre 45 persone siano chiamate a testimoniare in relazione allo scandalo.
In relazione alle accuse di fondi neri rivolte alla corrente guidata da Kishida, Tetsuro Fukuyama, a nome del Partito Costituzionale Democratico, intervenendo in commissione Bilancio della Camera bassa, ha affermato che “il presidente della fazione che ha commesso illegalità è il Primo Ministro” e che quindi Kishida è “politicamente responsabile” e che quindi “rispondere dicendo: non ricordo, non ho documenti, non lo sapevo, è stato il contabile… è lo stesso di quanto detto dalla fazione Abe”. La corrente di Kishida, attualmente in fase di scioglimento non avrebbe dichiarato 0 milioni di yen negli ultimi cinque anni ma non è chiaro quanto abbia nascosto in precedenza.
“Il tesoriere è stato portato in tribunale per la mancata dichiarazione di informazioni avvenuta da tre a cinque anni fa, ma quello che è successo sei o sette anni fa il primo ministro, durante l’interrogatorio presso il Comitato del Bilancio e la Commissione di Etica Politica, ha detto di non essere stato in grado di confermarlo quando le banche sono in grado di verificare le informazioni sui conti risalenti anche a 10 anni fa. Il primo ministro Kishida non ha alcun desiderio di chiarire i fatti e ciò si vede nella spiegazione incompleta fornita dal Partito Liberal-Democratico” ha dichiarato il Segretario del PCD, Katsuya Okada.
Venerdì, è stata confermata dall’Alta Corte di Tokyo, la condanna per l’ex parlamentare conservatore Tsukasa Akimoto. Il politico aveva ricevuto – tra il 2017 ed il 2018 – 7,6 milioni di yen da un’azienda cinese che si occupa di gioco d’azzardo. Proprio in quel periodo, Akimoto si occupa, come viceministro, della norma che ha portato alla legalizzazione degli alberghi con casinò.
Nell’immigrazione, il PLD ha deciso, nel corso di una riunione del tavolo deputato al tema, di aggiungere quattro settori nel progetto di riforma della politica di visti per lavoro. Nella proposta, che passerà alla scontata approvazione governativa, trasporti ferroviari, terresti nonché l’industria del legname e forestale saranno aggiunti ai 12 settori ove gli stranieri possono ottenere un visto come “lavoratori specializzati”. L’obiettivo è di avere, per il 2028, 820.000 lavoratori in più. Quando la riforma – la quale creava due categorie, una che consentiva il ricongiungimento familiare e rivolta ai lavoratori ad altissima professionalizzazione e l’altra destinata ai lavoratori tecnici e che non consentiva il ricongiungimento – venne varata, il limite, per altro non raggiunto, era di 350.000 permessi l’anno.
Sempre in quest’ambito, venerdì scorso, sono stati forniti i dati sui residenti stranieri nell’Arcipelago nell’anno 2023: ben 3.410.992. Il dato, un record per il Sol Levante, è del 10,9% superiore a quello dell’anno precedente. A trainare gli arrivi sono stati proprio i visti concessi per lavoratori specializzati (208.000 e +59,2%) e quelli per tirocinanti stranieri (404.000 e +24,5%). Cresciuti, del 3,2% per complessive 891.000 persone, i residenti permanenti.
Divisi per nazionalità, il numero maggiore di stranieri è stato rappresentato da cittadini cinesi (821.000), seguiti da vietnamiti (565.000) e sudcoreani (410.000).
Sul welfare, la parlamentare comunista Akiko Kurabayashi, intervenendo in commissione Bilancio della Camera alta, lo scorso 18 marzo, ha sottolineato l’esigenza di fissare un minimo pensionistico volto a tutelare in particolar modo le donne le cui pensioni sono spesso estremamente basse a causa dei periodi di scopertura contributiva dovuta alle gravidanze o alle interruzioni e rallentamenti nella carriera che influendo sullo stipendio abbassano, di conseguenza, anche il livello dei contribuiti versati senza contare il fatto che le donne, molto più degli uomini, vivono rapporti di lavoro precari o a tempo parziale. Kurabayashi ha citato come il 44% delle donne non coniugate sopra i 65 anni sia sotto la soglia di povertà.
La senatrice ha anche chiesto un aumento delle pensioni che attenui gli effetti dell’inflazione e della tassa sui consumi finanziandolo con un equivalente aumento delle imposte sugli utili delle aziende.
Sui diritti civili, dopo che lo scorso anno una simile iniziativa venne introdotta dalla Prefettura di Tottori, la Prefettura di Aichi introdurrà un sistema per il riconoscimento delle famiglie anagrafiche comprese quelle fondate da coppie del medesimo sesso.
In politica economica, la Banca del Giappone ha deciso di mutare in maniera significativa la propria politica di allentamento monetario. La decisione, giunta al termine della due giorni del tavolo direttivo dell’organismo guida da Kazuo Ueda, è stata salutata favorevolmente da Takeshi Shina, responsabile delle finanze nel “governo ombra” del PCD.
“In occasione dell’odierna riunione di politica monetaria, la Banca del Giappone ha deciso di porre fine alla propria politica dei tassi di interesse negativi e di abolire il controllo dei tassi di interesse a breve e lungo termine (o controllo della curva dei rendimenti). La mossa è in linea con le precedenti iniziative del Partito, come la Nuova politica monetaria formulata e annunciata nel febbraio dello scorso anno […]. Come abbiamo più volte sottolineato nelle deliberazioni parlamentari, dalla sua introduzione nel 2016, la politica dei tassi di interesse negativi non solo non ha prodotto gli effetti attesi, ma ha anche portato ad un deterioramento dei profitti delle istituzioni finanziarie regionali, ad un deprezzamento dello yen, all’impennata dei prezzi per cui si notano solo gli effetti negativi. È chiaro che il ritardo nella revoca del divieto ha avuto un impatto negativo sulla vita delle persone e la Banca del Giappone deve riflettere seriamente su questo punto. L’abolizione del controllo della curva dei rendimenti significa che, sulla base delle precedenti affermazioni della Banca del Giappone, è stato stabilito che l’“obiettivo di stabilità dei prezzi” del 2%, accompagnato da aumenti salariali, può essere raggiunto in modo sostenibile e stabile. Tuttavia, i salari reali sono diminuiti per 22 mesi consecutivi e non è chiaro se gli aumenti salariali avranno un impatto sufficiente sulle piccole e medie imprese, che rappresentano circa il 70% dell’occupazione. La Banca del Giappone dovrebbe fornire una spiegazione comprensibile al pubblico circa le basi del proprio cambiamento di politica” ha proseguito Shina il quale ha anche messo in luce che, a fronte di un aumento dei tassi d’interesse sui titoli, la BdG non potrà, come ha affermato, continuare ad acquistarli come prima ma dovrà elaborare un piano di cessione di parte dei titoli detenuti.
Al momento è stato deciso anche di sospendere i nuovi acquisti di ETF (Exchange Traded Fund ndr). Con i prezzi delle azioni che hanno raggiunto il massimo storico dal periodo della bolla, non c’è bisogno che la banca centrale continui la sua insolita politica di acquisto di azioni e di loro sostegno e questa è una decisione naturale. La sfida futura sarà come gestire le partecipazioni azionarie, che hanno un valore contabile di 37.000 miliardi di yen ed un valore di mercato di 71.000. Come abbiamo sostenuto, è possibile toglierli dal bilancio della Banca del Giappone ed utilizzare i mille miliardi di yen ed oltre di dividendi per finanziare politiche governative per l’infanzia” ha proseguito il parlamentare costituzional-democratico.
Lo yen ha comunque toccato, martedì scorso, quota 150,96 sul dollaro, un dato che non si vedeva dallo scorso novembre, e poi addirittura 151,82. Usuale la dichiarazione del ministro Suzuki circa “il senso di emergenza” con il quale il dicastero seguirà i movimenti dei mercati valutari.
L’inflazione di febbraio è stata del 2,8% (al 3,2% se si escludono energia ed alimenti freschi).
Sulla logistica, il deputato del PCD Takeshi Kozu è intervenuto, lo scorso giovedì, nell’ambito della discussione sul disegno di legge di riforma della normativa del trasporto su gomma, come le promesse del ministro Saito (significativa riduzione dei tempi di attesa tra un trasporto ed un altro ed aumenti salariali del 10%) siano in realtà carenti di sostanza e che il Paese rischia, a causa della pesantezza di un lavoro retribuito sempre peggio, di avere 340.000 conducenti in meno per il 2030. Per il deputato dell’opposizione, i problemi di questo ed altri settori avrebbero dovuto essere affrontati dalla riforma della Legge sulle Condizioni di Lavoro approvata cinque anni fa dalla stessa maggioranza che sta adesso cercando di rispondere con una misura tardiva e non risolutiva.
Nonostante sia un’esigenza, la norma non affronta il tema di uno standard economico minimo oltre il quale, nella catena di subappalti non si possa scendere, ma ha previsto unicamente un tracciamento ed una pubblicità di questi trasferimenti di contratti.
In politica estera, le forze missilistiche della Repubblica Popolare Democratica di Corea hanno lanciato, lunedì scorso, tre missili in direzione del Mar dell’Est. Due missili sono stati lanciati alle 7,44 ed un terzo alle 8,21. I vettori hanno raggiunto un’altitudine di 50 chilometri e sono finiti in mare, al di fuori della Zona Economica Esclusiva di Tokyo, a 350 chilometri dal punto di lancio. Rituale la condanna da parte di Tokyo. I lanci sono stati precedenti di un giorno all’arrivo del ministro degli Esteri statunitense, Antony Blinken, a Seul.
A New York, la ministra degli Esteri nipponica, Yoko Kamikawa, intervenendo, il 18 marzo, all’inaugurazione del periodo di presidenza nipponica del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha affermato che il Giappone proverà a dialogare con altri Paesi per un trattato per la riduzione del materiale nucleare in un ottica del disarmo atomico. La ministra, nei fatti cercando una scusa circa la non adesione del Sol Levante al trattato ONU per il bando totale delle armi atomiche, ha dichiarato che è utile muoversi verso “realistici e pratici sforzi verso un mondo libero dalle armi nucleari”.
In ambito militare, gli scorsi martedì e mercoledì, a Tokyo, si è svolto il secondo incontro dei ministri della Difesa di diverse nazioni isolane che si affacciano sul Pacifico. Tra i partecipanti, il Principe della Corona di Tonga ed i ministri della Difesa di Fiji e Papua Nuova Guinea.
“Al giorno d’oggi, sfortunatamente, i tentativi di cambiare unilateralmente lo status quo con la forza o la coercizione sono avanzati nel mondo e nella regione dell’Indo-Pacifico” ha affermato Kihara nel proprio intervento al secondo giorno del summit.
Kihara ha incontrato Pio Tikhonduandua, ministro agli Affari Interni ed all’Immigrazione delle Fiji, con il quale ha fatto il punto circa la fornitura di motovedette ed altre attrezzature militari nell’ambito di un accordo di fornitura da parte del Sol Levante ed offerto la partecipazione di militari figiani alle accademie militari nipponiche.
La stessa offerta circa la formazione di personale locale in Giappone è stata discussa da Kihara nell’inctor da questi avuto con l’omologo papuano Billy Joseph con il quale si è anche discusso circa ulteriore cooperazione in tema di sicurezza.
Giovedì scorso, intanto, nonostante non siano ancora chiari i motivi dell’incidente che lo scorso novembre ha portato alla morte di otto militari USA, nell’Arcipelago sono ripresi – nella Prefettura di Chiba – i voli dei mezzi Osprey.
Ad Uruma (Okinawa), invece, in 1.200 hanno manifestato, lo scorso 20 marzo, contro la trasformazione di un campo da golf in un poligono e base di addestramento per le forze di terra delle FA. Alla manifestazione ha partecipato anche il sindaco, Masato Nakamura, e diversi politici di locali, alcuni aderenti al PLD.
In chiusura di settimana, intervenendo presso l’Accademia Nazionale della Difesa, il premier ha ribadito che il Paese rafforzerà le proprie forze armate al fine di “prevenire le minacce alla nostra nazionale, come un’invasione” e definito il clima di sicurezza che circonda il Giappone come “il più difficile e complesso dalla fine della guerra” riaffermando che esisterebbero, da parte della Cina, tentativi “unilaterali di cambiare lo status quo”.
In economia, Masakazu Tokura, numero uno di Keidanren, intervenendo alla conferenza annuale del PLD tenutasi il 17 marzo, ha auspicato che l’esecutivo prenda le necessarie misure per porre fine alla deflazione. Nel proprio discorso, quindi, il presidente della confidustria nipponica, sembra voler frenare le intenzioni manifestate dal tavolo direttivo della Banca del Giappone circa uno stop alle attuali politiche monetarie dopo che un tasso d’inflazione stabilmente sopra il 2% sembra essere stato raggiunto.
Sui patrimoni delle famiglie, secondo quanto comunicato dalla Banca del Giappone lo scorso giovedì, nel 2023 sono stati pari a 2.141.000 miliardi di yen. I patrimoni detenuti in azioni sono stati pari a 276.000 miliardi (+29,2% rispetto all’anno scorso), quelli in fondi di investimento 106.000 miliardi (+22,4%), il denaro contato è aumento dell’1% (1.127.000 e pari al 52,6% del totale).
A dicembre del 2023, la Banca centrale deteneva il 53,78% dei titoli di Stato (lo 0,08% in meno rispetto a settembre) mentre gli investitori stranieri ne possedevano il 6,68% (-0,1%).
Nella bilancia commerciale, le esportazioni – guidate dal settore auto, dopo la ripresa della produzione di Toyota – sono aumentate del 7,8% per complessivi 8.250 miliardi mentre le importazioni dello 0,5% (8.630 miliardi) portando il deficit commerciale a diminuire del 60% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.
Crollare, rispettivamente del 39,6 e del 21,1%, le importazioni di carbone e di gas liquefatto.
Nei confronti degli Stati Uniti, il Sol Levante ha avuto un surplus pari a 711,67 miliardi di yen mentre un deficit, rispettivamente per 437,41 miliardi e 18,59 miliardi, è stato registrato con la Cina e l’Unione Europea.
Chiudendo con l’auto, il presidente di Toyota Industries, Koichi Ito, dopo lo scandalo dei dati truccati circa le prestazioni dei propri motori, ha presentato al dicastero dei Trasporti un piano di correzione delle proprie procedure volte ad evitare che episodi simili accadano in futuro. Al centro della proposta vi è l’assunzione di un numero maggiore di personale per il controllo dei dati.
(con informazioni di mod.go.jp; toyota-industries.com; jcp.or.jp; cdp-japan.jp; mainichi.jp; asahi.com)
Ha collaborato con gctoscana.eu occupandosi di Esteri.