In arrivo un nuovo racconto che ha per protagonista lo sgangherato detective Libero Russo. Il 22 marzo sarà infatti nelle librerie il quinto romanzo (terzo della serie dell’investigatore siciliano) dell’acese, ma bolognese d’adozione, Davide Pappalardo che ha al centro le vicende di questo burbero, ma umano, investigatore che abbiamo imparato a conoscere ed amare dai racconti precedenti (come Che fine ha fatto Sandra Poggi? e Buonasera (signorina)).
“L’onda nera. Un caso siciliano per Libero Russo” (Edizioni Pendragon, Bologna,17 €, 278 pp.) ci porta di bar in bar, di Martini in Martini e di Fundador in Fundador, fin dentro il cuore di un’intricata storia fatta di razzismo, sopracciglia spaccate e generazioni – quella dell’ormai pensionato Libero e quella dei suoi nipoti – che convivono e sembrano persino capirsi.
Tra “metrosexual” e telefoni fissi Libero, Nabucco (per tutti “Nab” e con quel nome non poteva essere altrimenti!) ed Emma si mettono sulle tracce di un artefatto romano, una Venere, rubata certamente dai “niuri” con l’elicottero… o forse no.
Un romanzo interessante, quindi, ricco di spunti di riflessione e con un buon ritmo come è d’uopo per un giallo ben scritto.
Ha collaborato con gctoscana.eu occupandosi di Esteri.