Il 15 agosto si è ricordata la fine del secondo conflitto mondiale nel continente asiatico. Come è ormai abitudine, il premier Kishida ha inviato un’offerta rituale al tempio Yasukuni, santuario shintoista che celebra i caduti per l’Imperatore e tra essi numerosi criminali di guerra.
A recarsi di persona al tempio sono stati la ministra per la Sicurezza Economica, Sanae Takaichi, ed il responsabile programma del PLD, Koichi Hagiuda.
Circa 1.900 persone hanno partecipato alla cerimonia di commemorazione tenutasi presso il Nippon Budokan di Tokyo. Kishida, nel proprio discorso, si è limitato ad affermare il “contributo proattivo alla pace” del Giappone: un qualcosa di ironico a fronte delle enorme spesi militari compiute e programmate dai conservatori.
“Riflettendo sul nostro passato e tenendo presente i sentimenti di profondo rimorso, spero vivamente che le devastazioni della guerra non si ripetano mai più” ha invece detto l’Imperatore Naruhito riconoscendo il terribile passato del Giappone.
“In passato, il Giappone ha seguito la via del dominio coloniale e della guerra costringendo a grandi sacrifici e difficoltà le popolazioni di vari Paesi, in particolare quelli dell’Asia e delle Isole dei mari del sud. Non dobbiamo mai più ripetere questa storia. L’ambiente di sicurezza che circonda il Giappone sta diventando sempre più teso, con l’invasione russa dell’Ucraina ed il rafforzamento delle forze nucleari nei Paesi vicini. In momenti come questi, il Giappone deve continuare i propri sforzi per rafforzare la cooperazione internazionale, la diplomazia del dialogo e la cooperazione multilaterale, proteggere la pace che circonda il Giappone ed allentare le tensioni regionali, sviluppando allo stesso tempo le necessarie capacità di difesa. Il Partito Costituzionale Democratico del Giappone continuerà a compiere sforzi instancabili per la pace in Giappone e nel mondo, sulla base del pacifismo previsto dalla Costituzione” ha affermato nella propria dichiarazione di ricordo dell’anniversario, il numero uno del PCD, Kenta Izumi.
“In occasione del 78° anniversario della fine della guerra, il Partito Comunista Giapponese esprime le sue più sentite condoglianze alle persone in patria ed all’estero che sono state vittime della guerra di aggressione e del dominio coloniale del militarismo giapponese. […] Alla fine dello scorso anno, il governo Kishida ha approvato i <<Tre documenti di sicurezza>> introducendo la capacità di attaccare le basi nemiche la quale era stata considerata incostituzionale dai governi precedenti ed avviando una massiccia espansione militare che porterà al raddoppio delle spese militari fino al 2% (del PIL ndr). L’essenza di questa massiccia espansione militare è che il Giappone sarà in prima linea nella rete di accerchiamento militare contro la Cina promossa dagli Stati Uniti, il che non vuol dire altro se non l’essere incorporato all’interno della strategia. Esercitando il diritto all’autodifesa collettiva, le Forze di Autodifesa si sono fuse con le forze armate statunitensi con il rischio che si producano invasioni verso altri Paesi con le conseguenti rappresaglie che potrebbero ridurre l’intero Giappone in cenere” si legge nel messaggio del Segretario del Partito Comunista, Akira Koike, il quale ha sottolineato la necessità di abbandonare il concetto di deterrenza nucleare e di aderire al trattato ONU per l’abolizione totale delle armi atomiche.
“Quello che dovrebbe essere fatto ora non è la preparazione alla guerra ma quella alla pace. Mentre si confronta con la creazione, da parte del governo Kishida, di uno Stato di guerra, il Partito Comunista Giapponese ha elaborato una <<visione diplomatica>> e le <<raccomandazioni per una svolta lungimirante nelle relazioni Giappone-Cina>> al fine di creare la pace nell’Asia orientale. […] Il governo Kishida ed il PLD, il Nuovo Komeito, il Partito dell’Innovazione ed il Partito Democratico per il Popolo, una coalizione di quattro partiti politici, stanno lavorando insieme non solo per rivedere la legge su My Number, ma anche per possedere la capacità di attaccare le basi nemiche ed espandere le forze armate. Il Partito Comunista Giapponese farà tutto il possibile per garantire la pace tra il Giappone e l’Asia sostenendo l’articolo 9 della Costituzione ed impedire al Giappone di diventare, di nuovo, un paese bellicoso” ha proseguito Koike.
“Il governo esprime profondo disappunto e deplorazione per il fatto che leader del governo giapponese e del parlamento abbiano inviato offerte o si siano recati al tempio Yasukuni che celebra la guerra di aggressione portata avanti dal Giappone. Il nostro governo si appella alle figure con responsabilità del Giappone affinché guardino alla storia e mostrino una genuina riflessione e pentimento per le azioni passate” si legge in un comunicato diffuso dal Ministero degli Esteri della Corea del Sud.
Da parte sua, ricordando la Liberazione della Corea dal dominio coloniale del Giappone, il Presidente della RdC, Yoon Suk Yeol, ha affermato l’importanza di un prossimo vertice trilaterale con Stati Uniti e Giappone che aiuterà, nella visione di Yoon, a rispondere ad eventuali minacce nucleari da parte della RPDC.
“Settantotto anni fa, il 15 agosto 1945, il Giappone accettò la Proclamazione di Potsdam ed annunciò la resa incondizionata. Il popolo cinese, insieme ai popoli del mondo, ha sconfitto gli aggressori militaristi giapponesi ed il fascismo. Fu una battaglia decisiva tra giustizia e male, tra luce e oscurità, tra progresso e reazione. Questa grande vittoria sarà ricordata per sempre nella storia della nazione cinese e nella ricerca della giustizia per tutta l’umanità. Il Santuario Yasukuni, dove vengono onorati i criminali di guerra di classe A della seconda guerra mondiale, è uno strumento spirituale e un simbolo delle guerre di aggressione lanciate dai militaristi giapponesi. L’azione negativa dei leader politici giapponesi sulla questione del Santuario Yasukuni mostra ancora una volta l’atteggiamento errato della parte giapponese nei confronti delle questioni storiche. La Cina ha presentato solenne rimostranza al Giappone ed affermato la propria ferma posizione. […] Esortiamo la parte giapponese a trarre seriamente lezioni dalla storia, a percorrere la via dello sviluppo pacifico, ad adottare misure concrete per rompere nettamente con il militarismo ed evitare di perdere ulteriormente la fiducia da parte dei vicini asiatici e della comunità internazionale” ha commentato, da Pechino, Wang Wenbin, Portavoce del Ministero degli Esteri della RPC.
Sempre nei rapporti con la Cina, lo scorso 14 agosto, Wu Qian, Portavoce del Ministero della Difesa Nazionale della Repubblica Popolare Cinese, ha chiesto ai nipponici di non interferire con le esercitazioni congiunte sino-russe.
“Esortiamo la parte giapponese a fermare le interferenze, prive di senso, e ad astenersi da parole ed azioni irresponsabili che danneggiano i sani legami bilaterali Cina-Giappone e minano la pace e la stabilità regionali” ha affermato Wu in risposta alle preoccupazioni espresse dal Giappone su alcune manovre navali svoltesi alcuni giorni prima nel Pacifico settentrionale.
In ambito militare, secondo un rapporto diffuso da un’equipe di ispettori del Ministero della Difesa, il 64,2% dei 1.325 casi di molestie ed abusi denunciati all’interno delle Forze di Autodifesa, non hanno cercato aiuto dalle strutture interne alle forze armate.
Sempre in questo campo, lo scorso 13 agosto, un gruppo di studenti ha ricordato lo schianto, avvenuto nel 2004, di un elicottero statunitense CH-53D, di stanza presso la base di Futenma, su un edificio del campus dell’Università Internazionale di Okinawa. L’incidente, soltanto per un caso, non produsse vittime.
Rimanendo ad Okinawa, il 17 agosto, il dicastero dell’Agricoltura, della Pesca e delle Risorse Forestali, ha dato mandato al Governatore, Denny Tamaki, di consentire il trapianto dei coralli che vennero rimossi dalla baia di Henoko durante i lavori di insabbiamento parziale dell’area operati per la costruzione della nuova base militare statunitense. La vicenda è una delle numerose al centro della controversia combattuta, anche in tribunale come in quest’ultimo caso, dalla Prefettura che si oppone alla costruzione della nuova base ed il governo centrale.
In 200, invece, hanno manifestato ad Oita contro il progetto di costruzione di un deposito di missili nella base militare che ha sede nella città. Il governo prevede di spendere nell’opera 4,5 miliardi di yen.
In politica interna, il ministro alla Digitalizzazione, Taro Kono, ha annunciato, martedì scorso, di voler restituire tre mesi del proprio stipendio (una pratica abituale nel Sol Levante) per scusarsi per i numerosi inconvenienti che si stanno avendo rispetto alla tessera My number, ormai integrata con la tessera per l’assicurazione sanitaria (che sparirà il prossimo anno). Tra i numerosi problemi vi sono certificati di Anagrafe e Stato Civile finiti a persone diverse dai richiedenti nonché associazioni errate di conti correnti utilizzati per ricevere sussidi pubblici.
Al 16 agosto, inoltre, ben 400.000 carte non erano utilizzabili per le prestazioni mediche in quanto non connesse al sistema assicurativo pubblico.
All’interno del Partito Liberal-Democratico, la corrente Seiwakai, una delle maggiori del partito e guidata, fino al sua assassinio, da Shinzo Abe, ha eletto, lo scorso giovedì, come nuovo capo il parlamentare Ryu Shionoya. Alla corrente sono affiliati 100 parlamentari. Shionoya è parlamentare dal 1990 (salvo una breve pausa a cavallo tra il 1999 ed il 2000) ed è stato ministro dell’Istruzione tra il 2008 ed il 2009 nel governo guidato da Taro Aso.
Frattanto, dei 180 parlamentari del partito di governo che hanno dichiarato di aver avuto rapporti con la Chiesa dell’Unificazione, ben 77 sono stati confermati come candidati per le prossime elezioni della Camera dei Rappresentanti. Tra questi vi è anche l’ex ministro Daishiro Yamagiwa che si era dimesso dall’incarico di governo proprio per i contatti con il culto fondato dal pastore Moon.
In campo meteorologico, il tifone Lan ha portato alla cancellazione di molti voli nonché, ad Honshu, alla sospensione – il 16, 17 ed il 18 agosto – di alcune tratte di treni a levitazione magnetica a causa del rischio che si producano frane ed altri eventi avversi alla circolazione dei mezzi. Centinaia di migliaia i viaggiatori danneggiati. Quarantanove, in otto Prefetture diverse, le persone ferite.
A Tokyo, la Governatrice, Yuriko Koike, ha invitato, venerdì scorso, i cittadini della Prefettura Metropolitana a risparmiare l’acqua dato che il livello di quella custodita dalle dighe sul fiume Tone è in calo più della media stagionale.
Sul nucleare, in chiusura della scorsa settimana, il gruppo di hacker Anonymous ha lanciato attacchi informatici a danno dell’Agenzia Giapponese per l’Energia Atomica, di Japan Atomic Power e della Società Giapponese per l’Energia Atomica. Il gruppo ha deciso di colpire per contrastare il piano per il rilascio in mare delle acque attualmente stoccate all’interno dell’ex impianto di Fukushima.
Nel contempo, lo scorso venerdì, il sindaco di Kaminoseki (Yamaguchi) ha manifestato la propria volontà di accettare la costruzione sul territorio del comune da lui amministrato di un sito temporaneo per lo stoccaggio di combustibile nucleare esaurito proveniente, principalmente, dalla Chugoku Electric Power. Diversi parlamentari eletti nella Prefettura hanno incontrato il primo cittadino ed espresso la propria contrarietà alla costruzione dell’impianto.
Nella sanità, un gruppo di parlamentari comunisti guidati da Tomoko Tamura ha chiesto, lo scorso 10 agosto, al ministro della Salute Katsunobu Kato, che non si interrompa l’assistenza farmacologica gratuita assicurati a quanti hanno contratto il COVID-19. Fino ad ora, nonostante il declassamento dal livello 5 al 2 della malattia, alcuni antivirali sono forniti gratuitamente. I parlamentari hanno chiesto maggiori investimenti sul fronte dei posti letto e dell’assistenza per quanti, pur guariti dall’infezione, continuano ad avere problemi di salute lascito di questa.
In economia, il PIL nipponico è cresciuto, nel periodo aprile-giugno, del 6% annualizzato. A rendere possibile la crescita è stata una forte ripresa del turismo e dell’esportazione di vetture.
Le esportazioni sono cresciute del 3,2% mentre le importazioni sono calate del 4,3%. Purtuttavia, nel medesimo periodo, i consumi – a causa della crescente inflazione – sono calati dello 0,5%.
Proprio nel turismo, gli stranieri entrati nell’Arcipelago a luglio sono stati 2.320.600 e cioè il 78% del livello prepandemico e 16 volte il numero raggiunto nel 2022. Per nazione, il maggior numero di stranieri sono stati i sudcoreani (626.800 e +11,6% rispetto a luglio 2019) seguiti dai cinesi di Taiwan (422.300, -8%), da quelli della RPC (313.300 e cioè -70,2%) e da quelli di Hong Kong (216.400, – 0,2%).
Nella bilancia commerciale, il mese di luglio si è chiuso con un deficit pari a 78,7 miliardi di yen. Le esportazioni hanno subito una contrazione dello 0,3% rispetto allo stesso mese del 2022 per complessivi 8.730 miliardi mentre le importazioni sono calate del 13,5% per un tale di 8.800 miliardi.
Cresciuto di molto il surplus con gli Stati Uniti (oltre il 65% per 845,92 miliardi) mentre con la Cina i nipponici hanno registrato un deficit pari a 359,21 miliardi (comunque inferiore del 15,7% rispetto allo scorso anno.
Nelle politiche monetarie, il dollaro è tornato, giovedì scorso, a quota 146 sullo yen. Misure “adeguate” per frenare il deprezzamento sono state annunciate dal ministro delle Finanze, Shunichi Suzuki.
Per quanto concerne l’inflazione, a luglio il tasso (escludendo cibi freschi ed energia) è stato del 3,1%, molto oltre il 2% perseguito per anni dalla Banca del Giappone. Si è trattato del ventitreesimo mese di fila con il segno positivo. A crescere maggiormente sono stagli alimentari (+9,2%), i beni durevoli (+6%), i prezzi degli alberghi (+15,1%) e le tariffe di telefonia mobile (+10,2%).
In calo, in virtù dei sussidi pubblici, i costi dell’energia (-8,7%).
Sulle retribuzioni dei massimi dirigenti delle aziende private, 717 di essi (in servizio presso 316 aziende) hanno ricevuto più di 100 milioni di yen nell’anno fiscale 2023. L’indagine è stata condotta dal centro di ricerca Tokyo Shoko Research su 2.342 società quotate che sono obbligate per legge a comunicare gli emolumenti dei dirigenti. Il record è stato di Jungho Shin, amministratore delegato di Z Holdings (società del gruppo SoftBank) che ha incamerato 4,867 miliardi di yen con un divario tra le sue entrate e quelle della media dei dipendenti dell’azienda da lui guidata pari a 533 volte.
In campo alimentare, Svizzera e Lichtenstein hanno rimosso, martedì scorso, le restrizioni alle importazioni dei prodotti agricoli ed ittici provenienti da 10 Prefetture giapponesi. Le restrizioni erano scattate dopo la catastrofe del marzo del 2011.
Sul lavoro, lo scorso anno, 7.247 luoghi di lavoro sono state violate alcune norme concernenti l’assunzione di tirocinanti stranieri: uno dei principali canali di ingresso in Giappone per i migranti. La violazione più diffusa ha riguardato le norme sulla sicurezza sul lavoro (2.326 casi) seguita da stipendi non pagati (1.666 episodi). Le aziende coinvolte sono state 9.829. In 21 casi, quelli più gravi, gli ispettori del lavoro hanno inviato i propri rapporti alle Procure territorialmente competenti.
Nel contempo, secondo una ricerca condotta dalla società di studi Persol Research and Consulting su 24.644 lavoratori in aziende con più di 10 dipendenti, ha mostrato come soltanto il 22,2% di essi effettuano telelavoro contro il 28,5% del febbraio del 2022.
Al 18 agosto, intanto, i Consigli locali per il salario minimo, gli organismi che determinano il salario minimo orario nelle aree sotto la propria responsabilità, hanno comunicato le proprie decisioni circa la revisione dello stesso. La media nazionale di aumento è di appena 43 yen per complessivi 1.004 yen. Il salario più alto è quello di Tokyo (1.113 yen) mentre quello più bassi si è registrato ad Iwate (893).
Chiudendo con l’informatica, a Tama (Tokyo) è iniziata la costruzione, da parte della GLP Japan, di un grande centro di stoccaggio ed elaborazione dati. Il centro occuperò una superficie di circa 30.000 metri quadrati e dovrebbe essere completato entro febbraio del 2025.
(con informazioni di news.cn; yna.co.kr; jcp.or.jp; cdp-japan.jp; mainichi.jp)
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