Iniziamo questa Pillola con le notizie circa il grave incidente che ha coinvolto – lo scorso sei aprile – un elicottero delle Forze di Terra della Forze di Autodifesa. Il velivolo, il quale portava a bordo dieci membri di equipaggio, ha perso ogni contatto con la base mentre si trovava sui cieli a largo dell’isola di Miyako (Okinawa). Un corpo sarebbe stato avvistato, l’otto aprile, presso l’isola di Irabu mentre un elmetto è stato trovato il giorno successivo.
L’undici aprile, Taro Yamato, a nome dello Stato Maggiore Congiunto delle Forze di Autodifesa, ha smentito un eventuale presenza, sul possibile luogo dell’incidente, di navi militari cinesi.
Giovedì scorso, la maggior parte dei resti dell’elicottero sono stati individuati dalle squadre di ricerca ma nessun corpo è stato recuperato. Avviate e poi interrotte a causa delle cattive condizioni meteorologiche le ricerche con mezzi di profondità.
Rimanendo in ambito militare, le spese sostenute nel 2022 dal Sol Levante per ospitare le forze armate statunitensi stanziate nell’Arcipelago è stato pari 837,6 miliardi di yen: il più alto di sempre.
In politica estera, nel primo incontro bilaterale sino-nipponico sui temi della sicurezza marittima dal 2019, Takehiro Funakoshi, direttore generale dell’Ufficio per gli Affari Oceanici ed Asiatici del Ministero degli Esteri di Tokyo, ha rimproverato la controparte – rappresentata da Hong Liang – per la cooperazione militare esistente tra Cina e Russia nonché per le attività militari cinesi nelle acque prossime a Taiwan ed alle Senkaku.
Martedì è stato pubblicato dal dicastero degli Esteri nipponico il rapporto annuale sulla diplomazia. Il testo è ovviamente critico per l’ingresso della Russia nella guerra civile ucraina ed ovviamente rispetto alle attività cinesi nell’area indo-pacifica (ed i particolare quelle militari il Sol Levante promette di guardare con attenzione) ed alla cooperazione militare tra la RPC e la Federazione Russa.
Su quest’ultimo punto, il Portavoce del dicastero degli Esteri di Pechino, Wang Wenbin, ha affermato che “la cooperazione in questione non ha come obiettivo terze parti ed è in piena conformità con il diritto e la prassi internazionale. Essa non rappresenta una minaccia per nessun Paese e non spetta ad altri giudicarla. Esortiamo la parte giapponese a smettere di giocare con le tensioni regionali ed a smettere di incitare ed alimentare il confronto tra blocchi agendo in base al suo dichiarato desiderio di costruire un rapporto costruttivo e stabile con la Cina”.
Nei rapporti con la Corea del Sud, in settimana il Partito Democratico di quel Paese, oggi all’opposizione, ha organizzato un evento per chiedere che il governo della RdC contrasti il rilascio in mare delle acque contaminate oggi stoccate all’interno dell’ex impianto di Fukushima. Condivisione degli obiettivi dell’evento si è avuta da Pechino la quale è ugualmente preoccupata per la mossa decisa dal governo giapponese.
Uno dei parlamentari del PD coreano, Park Chan-dae, ha presentato, martedì scorso, un disegno di legge volto a riconoscere i potenziali danni che il rilascio potrebbe provocare ed a compensare delle eventuali perdite pescatori ed acquacoltori. Quattro parlamentari democratici avevano visitato Fukushima nella settimana precedente.
Una protesta ufficiale è tata intanto consegnata all’ambasciatore giapponese a Seul per l’inclusione, nel già citato rapporto diplomatico, della rivendicazione sulla sovranità delle isole Dokdo (chiamate dai giapponesi Takeshima). Le Dokdo sono “nostro territorio sovrano storicamente, geograficamente e per il diritto internazionale” ha dichiarato, in conferenza stampa, il portavoce degli Esteri della RdC, Lim Soo-suk.
Su un altro fronte che fu, ed in una certa misura è ancora, motivo di scontro tra i due Paesi, nella settimana appena trascorsa è stato effettuato il primo pagamento da parte della fondazione creata dalla RdC per compensare i propri cittadini ex forzati di guerra che avevano ottenuto un risarcimento dalle aziende nipponiche che avevano beneficiato di quella manodopera. La presidenza Yoon, con una mossa definita dall’opposizione come “catastrofe diplomatica”, aveva dichiarato, di fatto, nulla la sentenza e teso una mano al Sol Levante che tanto si era opposto – anche mediante ritorsioni economiche – al congelato degli asset posseduti da quelle aziende nella Penisola.
Alcuni dei 15 cittadini che avevano ottenuto il risarcimento in tribunale hanno dichiarato di non voler accettare la compensazione offerta dal proprio Paese.
I commenti al rapporto diplomatico giapponese sono – ovviamente – giunti anche dalla Russia. Commentando il documento, il Portavoce del Cremlino, Dmitrij Peskov, ha ribadito che “le isole Curili sono parte inseparabile della Russia” e notato che durante gli anni di governo di Abe nei diversi rapporti pubblicati non si era utilizzata, contrariamente a quest’anno, l’espressione “occupazione illegale” in riferimento alla sovranità russa sulle quattro Curili più prossime ad Hokkaido che sono diventate parte dell’Unione Sovietica nel 1945.
Il giorno precedente, il Segretario Generale del Gabinetto di Tokyo aveva riaffermato la continuazione delle sanzioni verso la Federazione Russa. Allo stato attuale circa 1.000 persone fisiche ed un centinaio di società sono state sanzionate. Inoltre, gli asset posseduti da otto banche (Alfa-Bank, VTB, VEB.RF, Novikombank, Otkritie Bank, Promsvyazbank, Rossiya Bank, Sberbank e Sovcombank) e da 40 altre personalità giuridiche sono stati congelati. Circa 800 le categorie merceologiche per le quali viene vietata l’esportazione verso la Russia.
Giovedì scorso, la Corea del Nord ha lanciato un missile balistico in direzione del Mar dell’Est. A darne la notizia è stato lo Stato Maggiore Congiunto delle forze armate sudcoreane. Un’allerta è stata emessa per i residenti della Prefettura di Hokkaido. Consueto il balletto di condanne da parte giapponese. Il missile è caduto al di fuori dalle acque territoriali giapponesi.
In risposta all’ultimo lancio, lo scorso venerdì, si sono incontrati nella capitale degli Stati Uniti, Kazuo Masuda, direttore generale delle politiche per la Difesa del Sol Levante, e gli omologhi di Corea del Sud, Heo Tae Keun, e degli USA, Ely Ratner, per coordinare un sistema di scambio di informazioni in tempo reale tra i tre dicasteri della Difesa. Gli USA hanno un sistema di questo tipo che coinvolge singolarmente Giappone ed RdC ma, ad oggi, non esiste un meccanismo trilaterale.
Chiudendo con la politica estera, Fumio Kishida, intanto, viaggerà nel continente africano prima del vertice G7 di Hiroshima. Il premier visiterà, a fine aprile, Egitto, Ghana, Kenya e Mozambico.
Proprio in previsione del vertice, un gruppo di organizzazioni non governative di 72 Paesi ha chiesto ai leader del G7 un deciso intervento per il disarmo nucleare e che avvenga un incontro da parte dei capi di governo con i sopravvissuti dei bombardamenti statunitensi.
In politica interna, il Partito Liberal-Democratico ha ottenuto un’importante vittoria nel primo turno delle elezioni locali che hanno portato al rinnovo diverse Prefetture e molti comuni.
Ad Hokkaido, il Governatore uscente, il liberal-democratico Naomichi Suzuki, ha sconfitto – con 1.692.436 voti contro i 479.678 del principale avversario – Maki Ikeda, candidata sostenuta dal Partito Costituzionale Democratico. Nella più settentrionale delle Prefetture nipponiche, anche molti collegi per il rinnovo dei membri dell’assemblea prefettizia sono andati ai conservatori.
Anche ad Oita, Kiichiro Sato (sostenuto dal PLD ed ex sindaco del capoluogo) ha battuto Kiyoshi Adashi, parlamentare del PCD.
A Tokushima, in uno scontro tra il PLD nazionale e quello locale, l’ex deputato Masazumi Gotoda ha sconfitto il Governatore uscente Kamon Iizumi che era sostenuto dalla locale federazione del partito.
Ad Osaka si è invece confermato Hirofumi Yoshimura, leader del Partito dell’Innovazione del Giappone. Il partito di Yoshimura ha vinto le elezioni anche nella Prefettura di Nara ove Sho Hiraki non ha prevalso su Makoto Yamashita.
Nelle Prefetture di Shimane, Fukui, Tottori e Kanagawa, i Governatori uscenti, tutti ricandidati, si sono confermati stante l’appoggio dei conservatori e di pezzi consistenti dell’opposizione (un evento non raro nelle elezioni locali giapponesi).
Nelle elezioni comunali, ad Osaka, principale città che rinnovava il sindaco, senza alcuna sorpresa, ha vinto Hideyuki Yokoyama, portabandiera di Nippon Ishin no Kai.
Martedì è invece iniziata la campagna elettorale per le elezioni suppletive di quattro dei cinque seggi del parlamento. Le consultazioni si terranno il 23 aprile.
Il 15 aprile, proprio durante un comizio di questa seconda parte della campagna elettorale, il premier è stato bersaglio di un tentativo di attacco da parte di un uomo che brandiva un cilindro contente materiale esplosivo. L’attacco ha avuto luogo nella città di Wakayama. Kishida è rimasto illeso.
Sulle questioni che attengono la Chiesa dell’Unificazione, il deputato del PCG Kokuta, ha nuovamente sollevato, lo scorso 12 aprile, la questione del finanziamento pubblico erogato dal Ministero degli Esteri giapponese ad un’associazione prossima al culto per l’apertura di una scuola professionale in Senegal che avrebbe nascosto, in realtà, attività di proselitismo. Kokuta ha chiesto che il dicastero si attivi per chiedere la restituzione del finanziamento che è stato pari a 9,55 milioni di yen.
Nei diritti civili, sono diversi i comuni dell’area Iwate che hanno iniziato a registrare le unioni civili tra persone dello stesso sesso dopo che la Prefettura ha emanato linee guida per regolare questo tipo di atti.
In settimana, un gruppo di rappresentanti di associazioni per la tutela delle minoranze sessuali hanno consegnato 55.972 firme ad un un gruppo interpartitico di deputati che si occupano di questi temi chiedendo una legge per l’istituzione del matrimonio egualitario.
In ambito sociale, la Corte Distrettuale di Nara ha condannato, ed è la nona volta che un tribunale nipponico lo fa, lo Stato per l’abbassamento – avvenuto nel 2013 – degli standard necessari all’ottenimento dei sussidi pubblici. In altri 29 tribunali si stanno discutendo cause simili.
L’undici aprile, la deputata comunista Takahashi, intervenendo in sede di commissione per la rivitalizzazione regionale, sottolineando la necessità di investire risorse affinché si giunga ad una gratuità delle spese mediche per i minori. I maggiori costi a carico dello Stato dovrebbero aggirarsi, secondo quanto ha dichiarato Tomomi Hihara, vicedirettore generale del Ministero della Salute, a quasi 45 miliardi di yen.
Frattanto, lo scorso 7 aprile, la Camera dei Consiglieri ha approvato la legge di riforma della Banca Giapponese per la Cooperazione Internazionale. Secondo Tomo Iwabuchi, senatrice del Partito Comunista, la riforma favorirà l’elargizione di soldi pubblici a grandi gruppi industriali (aumentando le possibilità di concessione di prestiti in valuta pregiata garantiti dall’istituto) e non porrà limiti al finanziamento, all’estero, di centrali elettriche a carbone.
Ad Osaka, il governo ha approvato il piano della Prefettura e del comune che dovrebbe portare, nel 2029, all’apertura di albergo con annesso casinò. Il piano è contrastato da alcuni comitati civici e dall’opposizione progressista sia per le ricadute sociali quanto per i costi a carico delle casse pubbliche e per il probabile inquinamento dei suoli ove dovrebbe sorgere la struttura.
Il resort sarà di proprietà della statunitense MGM Resorts International e dalla nipponica Orix. L’obiettivo delle due aziende è di avere 20 milioni di giocatori l’anno e ricadute economiche per 1.140 miliardi di yen.
Di una struttura che promuoverà il turismo ha parlato il premier Kishida non tenendo in conto l’evidente contributo alla ludopatia che l’apertura di casinò porterà. Nessuna menzione è stata fatta da Kishida ai diversi problemi ambientali che la costruzione del resort porta con sé.
In ambito demografico, la popolazione nipponica è calata, al primo ottobre del 2022, di 556.000 unità raggiungendo quota 124.947.000 persone (122.031.000 i cittadini nipponici). Secondo i dati diffusi dall’esecutivo il 12 aprile, lo scorso anno è stato il dodicesimo di fila con un calo.
Tra gli stranieri, la popolazione è cresciuta di 194.000 unità. Tra le Prefetture, per la prima dal 1972, è calata la popolazione di Okinawa (-0,01%) mentre quella di Tokyo è cresciuta dello 0,2%.
La popolazione in età da lavoro (15-64 anni) è calata di 296.000 unità raggiungendo 74.208.000 unità e cioè il 59,4% del totale. I minori di 14 anni sono stati l’11,6% (il dato più basso di sempre) mentre gli ultrasessantacinquenni sono stati pari al 29% (il dato più alto di sempre).
Sul nucleare, stando a quanto appurato dal quotidiano Mainichi, i rifiuti radioattivi provenienti dall’ex centrale di Fukushima e stoccati in varie aree del Kanto erano, ad aprile di quest’anno, pari a 34.200 tonnellate. Il comune che ospita la maggiore quantità di questi rifiuti è Yokohama (circa 26.000 tonnellate) mentre a Kawasaki sono stoccate 3.435 tonnellate. Dato che il livello di contaminazione è inferiore agli 8.000 becquerel per chilogrammo, la custodia delle scorie è in carico agli enti locali.
Sempre in questo campo, Mamoru Muramatsu, numero uno di Japan Atomic Power ha incontrato i vertici dell’Agenzia Regolatrice per il Nucleare per discutere degli errori rilevati dalla stessa e che hanno impedito l’autorizzazione al riavvio del secondo reattore dell’impianto di Tsuruga. Tra le criticità segnalate dagli esperti che hanno valutato la domanda dell’azienda vi è la presenza di una faglia attiva non distante dalla centrale.
Nella sanità, la Federazione nazionale delle associazioni dei medici che operano con la copertura del sistema assicurativo pubblico ha reso noti i risultati di un sondaggio, condotto su oltre 1.200 strutture sanitarie, che mostra come il 94% di esse sia preoccupata per la possibile abolizione della tessera sanitaria e per la sua sostituzione con la tessera “My number” (una sorta di codice fiscale). Tra i motivi principali di preoccupazione vi sono i possibili rischi per la tutela dei dati personali nonché la gestione del sistema di gestione materiale delle carte.
Sempre in questo campo, il 12 aprile, la commissione Salute della Camera dei Rappresentanti ha approvato, con i voti della maggioranza, la riforma dei premi dell’assicurazione sanitaria nazionale che porterà ad un raddoppio (dal 10 al 20% circa) del contributo per le spese mediche pagato dagli ultrasettancinquenni che si trovano oltre una data soglia di reddito.
Nei trasporti, la Camera dei Consiglieri ha dato il via libera ad una contestata legge sulle ferrovie che porterà alla costituzione di un gruppo di esperti che dovrà valutare la sopravvivenza o meno di alcune linee. Il criterio base dovrebbe essere quello di eliminare (nei fatti, poiché sarebbero escluse dai sussidi) le linee sulle quali viaggiano meno di 1.000 passeggeri al giorno per chilometro, Intervenendo a nome del PCG, la senatrice Tamura ha ribadito la necessità di investire sulle reti ferroviarie e di nazionalizzare nuovamente la rete.
In campo criminale, il 13 aprile, la Camera dei Rappresentanti ha approvato un disegno di legge che autorizzerà i tribunali ad imporre un braccialetto elettronico a coloro che sono liberi su cauzione. La norma si è resa necessaria dopo la rocambolesca fuga all’estero dell’ex numero uno di Nissan Carlos Ghosn, evaso dai domiciliari nel 2019 e volato in Libano con un volo privato.
In economia, lo scorso lunedì è avvenuto il primo incontro ufficiale tra il neogovernatore della Banca del Giappone, l’ex docente universitario Kazuo Ueda, ed il premier Kishida. Ueda ha affermato che una riforma complessiva delle politiche di allentamento monetario potrebbe essere possibile ma non ha indicato tempi, modalità e quali eventi dovrebbero accadere perché esse mutino. Ueda, in linea con la politica del predecessore Kuroda, ha confermato che il 2% di inflazione, pur essendo stato raggiunto, non è stabile e che dunque – nonostante l’inflazione galoppante peggiori il tenore di vita dei giapponesi – l’attuale linea di allentamento deve proseguire.
Secondo dati diffusi, mercoledì scorso, dall’istituto di emissione, i prezzi all’ingrosso sono cresciuti, nel 2022, del 9,3%: l’aumento più alto da quando vengono raccolti questi dati e cioè dal 1981. Ad aumentare maggiormente sono stati i prezzi delle bollette di luce, gas ed acqua (+37,6%), quelli di ferro e acciaio (+23,8%) e degli alimenti (+6,7%).
Sempre in campo macroeconomico, l’avanzo delle partite correnti di febbraio è calato del 2,3% rispetto allo stesso mese del 2022, per complessivi 2.200 miliardi di yen.
Per il mese in esame, il deficit nel settore merci è stato pari a 604,1 miliardi con le importazioni che – trainate dal GPL – sono cresciute del 9,8% (8.250 miliardi) mentre l’export è aumentato soltanto del 4,5% (7.640 miliardi).
Mercoledì scorso, si sono incontrati a Washington i ministri delle Finanze del G7. La riunione si è conclusa con la conferma del sostegno al regime di Kiev nel conflitto con la Federazione Russa e con parte della sua popolazione. Sostegno è giunto al prestito da 15,6 miliardi di dollari all’Ucraina nonché un “forte impegno” sul fronte delle sanzioni contro la Russia.
Sugli altri temi economici, i ministri hanno sostenuto che i diversi sistemi bancari stanno mostrano “resilienza” ma che si vedono delle “incertezze” nei mercati finanziari.
La capitale statunitense ha ospitato, il medesimo giorno, il G20 dei titolari delle Finanze che si è protratto anche il giorno successivo. Nell’ambito dell’incontro, Giappone, India e Francia hanno iniziato il coordinamento circa la ristrutturazione del debito dello Sri Lanka, Paese verso il quale le tre nazioni sono creditrici. La Cina, Paese verso il quale lo Sri Lanka ha l’esposizione maggiore, non è tuttavia parte dell’iniziativa.
Nell’elettronica, lo scorso lunedì, Japan Display e la cinese HKC, hanno annunciato la produzione congiunta di schermi elettroluminescenti per il 2025. Non è ancora chiaro a quanto ammonterà l’investimento complessivo delle due società nel progetto.
Japan Display è nata nel 2012 dalla fusione dei rami di azienda di Hitachi, Sony e Toshiba ed ha ricevuto generosi investimenti dal fondo pubblico INCJ.
Nell’auto, secondo i dati diffusi dall’associazione indiana dei produttori, le auto di nuova immatricolazione vendute nel Subcontinente nel 2022 sono state 4,85 milioni e cioè il 28,2% in più rispetto al 2021. Cresciuta del 34,3% (per complessivi 962.468 mezzi) anche le vendita di veicoli commerciali. L’India, ormai terzo mercato per l’auto dopo Cina e Stati Uniti, è un Paese estremamente redditizio per le aziende nipponiche dato che il 40% delle vendite dello scorso anno (1,6 milioni di auto) sono state prodotte da Maruti Suzuki India, controllata indiana della giapponese Suzuki. Al secondo posto si sono invece piazzate la coreana Hyundai (567.546 vetture) e l’indiana Tata (544.391). Tra gli altri marchi nipponici, Toyota ha venduto oltre 173.000 auto, Honda poco più di 91.000 e Nissan 33.611.
In campo finanziario, il colosso Mitsubishi UFJ Financial Group, uno delle maggiori banche dell’Arcipelago, ha stabilito, giovedì scorso, un piano che mira a ridurre il proprio impatto indiretto – principalmente mediante prestiti, finanziamenti ad aziende nonché a partecipazioni azionarie – nelle emissioni di CO2.
Chiudendo con l’energia, lo scorso sabato, Giappone e Stati Uniti hanno siglato un memorandum per la cooperazione bilaterale in campo geotermico. L’accordo è stato siglato dal titolare nipponico all’Economia, Industria e Commercio Nishimura e dalla ministra statunitense per l’Energia Granholm ai margini del G7 dei ministri delegati alla materia svoltosi a Sapporo.
Il documento mira a facilitare progetti di ricerca ed investimenti congiunti tanto nei due Paesi firmatari quanto in progetti che coinvolgono Paesi terzi.
Granholm si è anche augurata che il Sol Levante diventi un mercato per le esportazioni statunitensi di idrogeno. Proprio nei cantieri prossimi al capoluogo della Prefettura di Hokkaido, Kawasaki Heavy Industries ha sviluppato la Suiso Frontier, la prima nave destinata al trasporto di idrogeno liquefatto.
Tra gli altri temi trattati dal vertice vi è stata la decarbonizzazione (tema sul quale i Paesi membri hanno reso dei generici impegni) nonché la sicurezza energetica globale messa a rischio, in particolare, dalla guerra in Ucraina e dalle conseguente sanzioni imposte dai Paesi NATO alla Federazione Russa.
(con informazioni di fmprc.gov.cn; yna.co.kr; tass.ru; pref.hokkaido.lg.jp; jcp.or.jp; cdp-japan.jp; mainichi.jp; asahi.com)
Ha collaborato con gctoscana.eu occupandosi di Esteri.