Tetsuya Yamagami, l’uomo che l’estate scorsa ha ucciso l’ex premier Shinzo Abe, ha ricevuto, il 13 febbraio, nuove incriminazioni. I nuovi carichi concernono la produzione di armi (dato che la pistola che uccise Abe era autoprodotta dall’uomo, un ex militare) ed il danneggiamento di un edificio.
In politica interna, la commissione disciplinaria della Camera dei Consiglieri ha iniziato, il 10 febbraio, a discutere il caso di Yoshikazu Higashitani. L’uomo, noto con lo pseudonimo di GaaSyy, è stato eletto nelle liste del Partito per Proteggere il Popolo dall’NHK lo scorso luglio ma non ha mai partecipato a nessuna seduta. Higashitani vive infatti negli Emirati Arabi Uniti e teme di essere arrestato per questioni che non hanno a che vedere con la politica. E’ probabile che la commissione ordini al parlamentare di presentare una lettera di scuse anche se tra le sanzioni applicabili è prevista anche la decadenza da membro della Dieta.
Negli scandali che attanagliano la maggioranza, in settimana, l’ex presidente dell’agenzia pubblicità ADK Holdings, Shinichi Ueno, sentito dalla Corte Distrettuale di Tokyo, ha ammesso di aver consegnato 14 milioni di yen ad Haruyuki Takahashi al fine di ottenere la selezione di alcune aziende come sponsor delle Olimpiadi di Tokyo 2020. Quando venne arrestato, ad ottobre, Ueno negò ogni addebito.
Sulle vicende che circondano la Chiesa dell’Unificazione, sono proseguite, in settimana, le audizioni condotte dai parlamentari dell’opposizione a persone che hanno denunciato di essere state vittime del culto ed agli avvocati che si occupano della questione. L’avvocato Katsuomi Abe, membro della Associazione nazionale degli avvocati contro il market psichico ha affermato che molti fedeli vanno in Corea del Sud con denaro contante e che dunque l’ammontare totale delle donazioni effettuate è difficile da stabilire.
Sui diritti civili, il 13 febbraio, Akira Koike, capo della segreteria del Partito Comunista, ha ribadito la necessità di una legge che tuteli maggiormente le minoranze sessuali. Un appello a che il Giappone si doti di una legge “chiara, senza ambiguità” si è espresso, mercoledì, anche l’ambasciatore statunitense a Tokyo, Rahm Emanuel.
Il 15 febbraio si è formato un gruppo parlamentare bipartisan per la promozione di leggi sul tema. A guidare il gruppo sarà l’ex ministro, liberal-democratico, Takeshi Iwaya.
I rappresentanti di alcune associazioni LGBT hanno incontrato, venerdì scorso, il premier. Kishida ha colto l’occasione per scusarsi per le dichiarazioni dell’ex collaboratore Arai.
La posizione del governo sulla questione del cognome selettivo per le coppie sposate è stata posta da Chinami Nishimura del PCD. Il premier ha dato una risposta evasiva e rimandato ad una “discussione necessaria”.
Sempre in questo campo, il deputato comunista Miyamoto ha nuovamente sollevato la questione delle vittime della legge sulla sterilizzazione forzata e chiesto al governo di muoversi prima che molte delle persone che attualmente stanno cercando giustizia nei tribunali muoiano.
La legge prevede infatti che coloro che hanno subito questo trattamento inumano possano essere risarcite purché abbiano intentato causa almeno entro vent’anni ma diverse sentenze hanno già stabilito che tale limite è inapplicabile e condannato lo Stato a risarcire le vittime.
Sempre Miyamoto è intervenuto, il 13 febbraio, alla Camera dei Rappresentanti per sollevare nuovamente la questione delle migliaia di ricercatori (si parla di almeno 5.000 persone) che rischiano di essere lasciati a casa dagli atenei che non vogliono o possono stabilizzarli dopo i dieci anni massimi di precariato previsti dalla legge. Tanto il ministro del Lavoro, Katsunobu Kato, quanto quella dell’Istruzione, Keiko Nagaoka, hanno sostanzialmente sostenuto che l’intervento del governo andrà soltanto verso una sensibilizzazione delle università e che non si effettueranno interventi di diversa natura.
In ambito accademico, il 14 febbraio, i cinque ultimi ex presidenti del Consiglio della Scienze – Hiroyuki Yoshikawa, Kiyoshi Kurokawa, Seigo Hirowatari, Takashi Onishi e Juichi Yamagiwa – hanno convocato una conferenza stampa per chiedere al governo di tornare sui propri passi ritirando la proposta di legge che istituirebbe un tavolo terzo incaricato di vagliare le candidature dei nuovi membri dell’assemblea sottraendo, di fatto, un importante elemento di autogoverno.
Il PCD “si adopererà per proteggere l’indipendenza del Consiglio” ha dichiarato in conferenza stampa il leader dei progressisti Izumi.
Contro il taglio del numero di insegnanti, i rappresentanti di un movimento nato proprio con questo scopo hanno consegnato una richiesta di intervento ai deputati del Partito Costituzionale Democratico Kikuta, Moriyama e Kii.
Nella tutela dell’infanzia, il premier Kishida, intervenendo mercoledì scorso in parlamento, ha auspicato, senza fornire dati e date precise, che la spesa per le questioni connesse alla natalità giunga al 4% del PIL e dunque il doppio rispetto a quanto destinato nella finanziaria del 2021.
Nel 2022, per la prima volta dal 1899, il numero dei nuovi nati è sceso sotto gli 800.000 mentre nel 2021 il tasso di fertilità è stato pari a 1,30 per donna: lo 0,03% in meno rispetto al 2020.
Il deputato Miyamoto ha sottolineato che, stando a dati forniti dal dicastero dell’Istruzione, con 440 miliardi di yen l’anno si potrebbero rendere gratuite le mense scolastiche per le elementari e le medie. Attualmente soltanto alcuni enti locali, con fondi propri, stanno attuando misure finalizzate ad abbattere il costo della fruizione della mensa. Come ha sottolineato il collega di partito Shiokawa, in 5 anni, il governo prevede di raccogliere 3.000 miliardi di yen (da destinare alla spesa militare) tagliando da vari comparti di spesa eccetto quello previdenziale.
Il governo ha comunque fatto una rapida marcia indietro circa gli auspici del premier. Ad appena un giorno di distanza, il Segretario Generale del Gabinetto ha chiarito che l’esecutivo non ha stabilito alcun obiettivo specifico. La precisazione giunge a fronte dei timori che un eventuale raddoppio della spesa destinata al contrasto, in senso lato, del declino demografico conduca ad un consistente aumento delle tasse.
Il deputato Yuuki Baba del Partito Costituzionale Democratico ha sottolineato che, nel 2023, la spesa militare passerà da 5.400 a 6.800 miliardi di yen mentre la spesa per l’infanzia crescerà di appena 100 miliardi (da 4.700 a 4.800 miliardi).
La rivitalizzazione delle aree rurali è stata affrontata dalla competente commissione della Camera dei Consiglieri. Kiyohito Utsunomiya, professore all’Università del Kansai, ha sottolineato che “è una realtà nelle aree rurali che il declino della mobilità sta deteriorando la qualità della vita. I trasporti sono un servizio pubblico ed uno strumento per la gestione urbana” ha affermato sottolineando la necessità di migliorare i trasporti pubblici, comprese le ferrovie. Taku Yamazoe del PCG ha elencato le proposte ferroviarie del partito, come l’istituzione di un fondo per i trasporti pubblici ed un fondo per il ripristino delle infrastrutture in caso di calamità nonché posto la questione degli aumenti salariali come via principale per il rilancio delle aree meno popolate. Su quest’ultimo punto ha concordato Hiroshi Fujiyama, direttore dell’Istituto di ricerca per le comunità locali sostenibili: “i salari sono troppo bassi in Giappone. L’aumento del salario minimo è una politica necessaria che innalzerebbe il livello di vita delle comunità locali” ha affermato l’esperto.
Nell’immigrazione, la Corte Distrettuale di Maebashi ha stabilito che tre persone risarciscano sette donne cambogiane con 170.000 yen ciascuna per straordinari non pagati ma ha respinto la richiesta avanzata dalle lavoratrici di danni per prostituzione forzata.
Il governo potrebbe intanto varare delle proposte di legge volte a potenziare l’attrazione dall’estero di lavoratori altamente qualificati facilitando l’ottenimento del permesso di soggiorno permanente per i professionisti (ricercatori, ingegneri ed altre professioni inquadrate all’interno di una specifica categoria) con redditi superiori ai 20 milioni di yen annui.
Per quanto concerne la pandemia, i casi quotidiani di contagio da SARS-CoV-2 nella capitale sono scesi, il 12 febbraio, per la prima volta da otto mesi, sotto i mille casi: per la precisione 799.
Nell’energia, il 13 febbraio, l’Agenzia Regolatrice per il Nucleare ha dato il proprio via libera, con il solo voto contrario di Akira Ishiwatari, alla proposta di legge del governo, che passerà adesso all’approvazione, scontata, del parlamento, che consentirà l’estensione a 60 anni – dai 40 attuali – della vita operativa delle centrali atomiche.
Interrogando il premier, l’ex leader del Partito Costituzionale Democratico ha chiesto, senza ottenere una risposta, se esiste in Giappone un sito adatto ad ospitare centrali nucleari e sottolineato l’esigenza di investire in energie rinnovabili ed i rischi connessi ad un eventuale attacco missilistico contro le centrali.
Di una decisione suggerita dalle aziende che operano nel settore ha parlato Kasai a nome del Partito Comunista.
Venerdì, il premier ha istruito i ministri competenti ad elaborare misure di rassicurazione dell’opinione pubblica a fronte di una decisione che sta alimentando più di una perplessità tra i cittadini giapponesi.
In campo fiscale, ben 180.000 firme sono state presentate dalle associazioni dei lavoratori autonomi contro i progetti di riforma della maggioranza.
In politica estera, i viceministri degli Esteri di Giappone, Stati Uniti e Corea del Sud – Mori, Sherman e Cho – hanno condiviso, il 13 febbraio a Washington, la posizione degli Stati Uniti circa l’isteria di quel Paese verso i “palloni spia” che Pechino avrebbe inviato in giro per il mondo.
Lo stesso giorno, il governo giapponese ha dichiarato di “sospettare fortemente” che tre avvistamenti di oggetti non identificati avvenuti tra il 2019 ed il 2021, potrebbero essere velivoli cinesi con compiti spionistici.
“Vorremmo sottolineare che il Giappone dovrebbe essere obiettivo ed imparziale nel seguire gli USA nella drammatizzazione della vicenda” ha affermato Wang Wenbin, Portavoce del Ministero degli Esteri della RPC.
Giovedì, nel corso di una riunione di maggioranza sono state approvate le proposte del governo circa una maggiore facilità per le Forze di Autodifesa di abbattere eventuali velivoli di provenienza sconosciuta. La modifica avverrà soltanto sul piano delle linee guida operative e non su quello legislativo. Il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, Shunji Izutsu, ha chiarito che sarà possibile “utilizzare missili aria-aria dai jet” al fine di abbattere questi velivoli.
Il giorno successivo, il ministro della Difesa Hamada ha aggiunto che anche i droni faranno parte della categoria di oggetti volanti abbattibili.
In previsione del prossimo G7 che si terrà ad Hiroshima, giovedì scorso, il sindaco della città, Kazumi Matsui, ed il collega di Nagasaki, Tomihisa Taue, hanno incontrato il premier invitandolo a portare avanti, con gli altri leader, la posizione dell’abolizione delle armi nucleari.
Intervenendo nell’Assemblea della Prefettura, il Governatore di Okinawa, Denny Tamaki, ha annunciato che l’ente aprirà un ufficio diplomatico con il compito di favorire l’allentamento delle tensioni con i Paesi vicini al Giappone.
Sabato, intanto, la Corea del Nord ha lanciato, in direzione del Mar dell’Est, un missile balistico. La Guardia Costiera nipponica ha confermato il lancio mentre il dicastero della Difesa ha iniziato a raccogliere informazioni per individuare le caratteristiche del vettore. Lo Stato Maggiore Congiunto delle forze armate sudcoreane ha affermato che il missile è stato lanciato dall’area di Sunan alle 17,22 ora di Seul.
In chiusura di settimana, si è invece svolto un colloquio telefonico tra Kishida e l’omologo turco Erdogan. Al centro della discussione, la cooperazione nippo-turca sul fronte del recupero delle aree devastate dall’ultimo terremoto che ha sconvolto Turchia e Siria.
In ambito militare, una nave da ricerca cinese è entrata, il 12 febbraio, in acque nipponiche a largo della Prefettura di Kagoshima. Una nota di protesta è stata consegnata dall’ambasciata giapponese a Pechino.
Martedì, intanto, il ministro della Difesa ha affermato che il Giappone dovrebbe, a partire dall’anno fiscale che inizierà il primo aprile, acquistare missili Tomahawk dagli Stati Uniti tutti in una volta e non nell’arco di alcuni anni come annunciato in precedenza.
Di comportamento “oltraggioso” ha parlato Keiji Kokuta del PCG rimarcando che il parlamento sta ancora esaminando il bilancio di previsione per il 2023.
Chiarezza sulle future spese è stata chiesta anche da Akira Nagatsuma a nome del Partito Costituzionale Democratico. La cifra dovrebbe comunque aggirarsi intorno ai 1.500 miliardi di yen e cioè 13 volte quanto acquisito nell’anno fiscale 2013. Il prezzo dei missili per singola unità non sarà rivelato ha affermato il ministro della Difesa interrogato dal deputato comunista Shiokawa.
Dopo le contaminazioni rilevata ad Okinawa, anche alcuni cittadini di Tama, località nei pressi della base di Yokota, hanno espresso la propria preoccupazione per i livelli di PFAS trovati nell’area. Un incontro, cui hanno partecipato diversi parlamentari e consiglieri comunali della città, si è svolto, in settimana, nella Camera dei Rappresentanti. Il Ministero dell’Ambiente ha aperto alla possibilità di test dell’acqua estratta nel comune e del sangue dei residenti.
Il 17 febbraio è intanto emerso che un caccia statunitense F-16, due giorni prima, ha scaricato nel Pacifico, al largo della Prefettura di Aomori, un serbatoio di carburante. L’incidente è l’ennesimo che coinvolge le forze armate USA.
Proprio a Yakota, nella settimana appena conclusa, sono giunti sensori destinati a futuri satelliti giapponesi (che dovrebbero essere lanciato nel 2024) ma con compiti di supporto alle forze armate USA.
Contro l’espansione delle spese militari, in settimana si sono svolte diverse manifestazioni davanti gli uffici della Dieta.
Esercitazioni congiunte delle forze di terra nipponiche ed indiane sono iniziate, venerdì scorso, nella base di Aibano (Shiga). Ad essere coinvolti nelle esercitazioni, le quali hanno l’obiettivo di migliorare la formazione dei militari nell’antiterrorismo e proseguiranno fino al 2 marzo, saranno circa 230 miliari.
In economia, martedì scorso, il governo ha ufficialmente presentato al parlamento la candidatura di Kazuo Ueda, docente all’Università di Tokyo, quale successore di Kuroda alla guida della Banca del Giappone. Insieme ad Ueda sono stati proposti quali vicegovernatori Ryozo Himino, già all’Agenzia per i Servizi Finanziari, e Shinichi Uchida, attualmente dirigente dell’istituto.
Per un cambiamento, che non sembra all’orizzonte, della politica di allentamento monetario si è appellato Akira Koike a nome del PCG. Venerdì, lo yen ha toccato quota 135 sul dollaro.
In ambito macroeconomico, il PIL nipponico è cresciuto dello 0,6% annualizzato nel periodo ottobre-dicembre 2022. Corretto con l’inflazione, la crescita è stata di appena lo 0,2%.
A determinare il dato, sia pur timidamente, positivo è stata la ripresa dei consumi privati (+0,5% rispetto al periodo precedente). Le spese in conto capitale, invece, sono diminuite dello 0,5%.
Sempre nello stesso periodo, l’export è cresciuto dell’1,4%, l’import è diminuito dello 0,4% così come sono calati, dello 0,5%, gli investimenti pubblici.
A gennaio il deficit nella bilancia commerciale è stato pari a 3.500 miliardi di yen: 1,6 volte in più rispetto ad un anno fa. Le importazioni sono cresciute del 17,8% (10.050 miliardi) trainate dagli acquisti di petrolio, carbone e gas, mentre l’export è salito soltanto del 3,5% (6.550 miliardi).
Tanto le cifre delle importazioni quanto quelle delle esportazioni sono le più alte dal 1979.
Il deficit si è prodotto largamente dal crollo (-17,1%) delle esportazioni verso la Cina e dall’aumento dei prezzi dei prodotti energetici che si salda con la debolezza dello yen non compensato dall’aumento delle esportazioni di auto verso gli USA.
Frattanto, stando ad indiscrezioni apparse sulla stampa, il governo sta pensando di privatizzare la banca Shoko Chukin Bank. L’istituto, specializzato in prestiti alle piccole imprese, è posseduto al 46% dallo Stato. L’eventuale vendita potrebbe fruttare 100 miliardi di yen.
Rimanendo in campo finanziario, la Corte Distrettuale di Tokyo ha ordinato, lunedì scorso, ad SMBC Nikko Securities il pagamento di una multa da 700 milioni per manipolazione del mercato azionario.
Nel settore aereo, l’ultimo Boeing 747 prodotto dall’azienda statunitense sarà consegnato alla nipponica Japan Airlines.
ANA Holdings, intanto, ha aperto alla possibilità di acquisto di aerei di produzione nazionale qualora si palesasse un progetto. La società aveva pre-ordinato a Mitsubishi Heavy Industries 25 velivoli del, poi chiuso, progetto “SpaceJet”.
“E’ spiacevole che non si sia andati avanti su un aereo nazionale. Vorrei porgere il mio rispetto agli ingegneri ed alle altre persone coinvolte” ha dichiarato Koji Shibata.
Nell’auto, l’alleanza Nissan-Renault investirà 600 milioni di dollari in India finalizzati allo sviluppo di sei nuovi modelli di veicoli. L’operazione dovrebbe portare 2.000 nuovi posti di lavoro.
La società nipponica Yazaki aprirà, invece, una fabbrica per la produzione di componentistica in Honduras. L’operazione conta su un sostegno da dieci milioni di dollari erogato dagli Stati Uniti.
In sindacati del settore auto hanno intanto chiesto alle controparti forti aumenti salariali. In casa Honda, il locale settore della Confederazione Giapponese dei Sindacati dei Lavoratori dell’Auto, ha chiesto un aumento di 19.000 yen al mese; 12.000 in Nissan mentre a Toyota, pur non essendo stata diffusa una cifra precisa, il sindacato chiederà gli aumenti più alti degli ultimi vent’anni.
Un salario minimo orario per tutti i settori ad almeno 1.500 yen l’ora è la richiesta ribadita dal sindacato Zenroren. Con un tasso di aumento dei salari dell’1% “si arriverà al 2038 per raggiungere i 1.500 yen” ha affermato il Segretario della confederazione Koichi Kurosawa.
Secondo l’Istituto di Ricerca sul Lavoro, qualora si alzasse a quella soglia il salario minimo si creerebbero 1.066.000 nuovi posti di lavoro ed un aumento del PIL pari a 10.500 miliardi.
In elettronica, la neocostituita Rapidus, azienda nata con lo scopo di produrre chip, ha aperto alla possibilità di aprire una fabbrica ad Hokkaido. Rapidus ha tra i propri azionisti Toyota e Sony.
In agricoltura, lo scorso mercoledì, i rappresentanti dei produttori di latte e degli allevatori di bestiame hanno incontrato il ministro Nomura chiedendo un sostegno per attenuare l’effetto sulle aziende dell’aumento del costo di fertilizzanti e mangimi.
“La crisi è grave, il numero di persone che lasceranno l’agricoltura aumenterà ulteriormente” ha affermato Toshiro Hasegawa, presidente nazionale della Federazione nazionale dei movimenti degli agricoltori mentre Yukio Ogura, allevatore di Hokkaido, ha contestato il fatto che mentre la produzione nazionale di latte crolla, si assiste ad un aumento delle importazioni anche e soprattutto in virtù degli accordi commerciali stretti dal Sol Levante negli ultimi anni.
Nel turismo, il numero di visitatori stranieri che si sono recati in Giappone a gennaio è stato di circa 1,5 milioni e cioè 130.000 in più rispetto a dicembre. I visitatori dall’Asia orientale (esclusa la RPC) sono stati circa un milione (565.000 dalla sola Corea del Sud) e cioè il 44,3% in meno rispetto a gennaio 2019 mentre quelli provenienti dalla Cina sono stati 31.200 e cioè il 95,9% in meno del 2019. Dagli USA sono giunte 88.100 persone.
Chiudendo con lo spazio, venerdì scorso, non è stato lanciato il vettore H3 che dal cosmodromo di Tanegashima doveva condurre nello spazio satelliti del Ministero della Difesa. A determinare il rinvio del lancio sono stati problemi tecnici sul razzo.
(con informazioni di fmprc.gov.cn; tass.com; yna.co.kr; ria.ru; jcp.or.jp; cdp-japan.jp; mainichi.jp)
Ha collaborato con gctoscana.eu occupandosi di Esteri.