Iniziamo questa Pillola con le notizie inerenti la Chiesa dell’Unificazione. Mercoledì scorso, il Ministero della Cultura, ente responsabile dell’Agenzia per gli Affari Culturali che ha tra le proprie funzioni anche quelle connesse al rapporto coi culti, ha chiesto alla Federazione per la Pace Mondiale (questo il nome ufficiale della confessione) di depositare documenti relativi a 22 cause civili che videro l’organizzazione condannata per pratiche illegali di raccolta di denaro e di proselitismo. A novembre, il ministero guidato da Keiko Nagaoka ha avviato un tavolo di indagine che potrebbe suggerire la rimozione della confessione fondata da Moon dal registro delle organizzazioni religiose con tutto ciò che ne consegue in termini di trattamento fiscale.
In politica interna, il parlamentare liberal-democratico Kentaro Sonoura ha ammesso, giovedì scorso, che alcuni finanziamenti ricevuti da sostenitori tra il 2018 ed il 2020 sono stati riportati in maniera errata ed in violazione della stringente normativa in vigore nel Sol Levante. Il deputato aveva in precedenza smentito le voci a riguardo. In totale non sarebbero state iscritte a bilancio entrate per 40 milioni di yen.
Nell’istruzione, il Partito Comunista somministrerà dei questionari a famiglie che utilizzano i servizi scolastici il sabato e la domenica. Il governo prevede, al fine di ridurre l’onere finanziario a carico dello Stato, di spostare, dal 2023 per completare il tutto nel 2025, questo tipo di attività dalle scuole agli enti locali. La decisione, secondo un calcolo proveniente dal dicastero dell’Economia, potrebbe produrre un aggravio medio per le famiglie di circa 18.000 yen al mese dato che i servizi comunali andrebbero, anche se parzialmente, pagati.
Sempre in questo settore, un’indagine condotta dal Ministero dell’Istruzione ha avanzato la possibilità che l’8,8% degli studenti delle scuole elementari e medie potrebbe avere qualche forma di disturbo dello sviluppo: dieci anni fa la percentuale era del 2,3%. La ricerca è stata condotta su un campione di 88.500 studenti ed i rispondenti sono stati l’84,6%.
Nello specifico, il 6,5% dei rispondenti avrebbe problemi di apprendimento, il 4% deficit di attenzione e l’1,7% qualche forma di autismo.
Per classi, la percentuale più alta (il 12%) è riscontrabile tra coloro che frequentano il primo anno di scuola contro il 4,2% di quanti si trovano all’ultimo anno delle scuole medie.
La ricerca ha anche messo in luce che la percentuale di alunni classificati come bisognosi di supporto ha raggiunto il 28,7% contro il 18,4% della precedente ricerca. Il 18,1% (contro il 7,9 della ricerca precedente) ha ricevuto una qualche forma di supporto individuale.
Nelle politiche fiscali, venerdì, PLD e Nuovo Komeito hanno raggiunto l’accordo per una riforma del fisco che dovrebbe detassare totalmente gli investimenti realizzati dalle famiglie nei fondi fino a 3,6 milioni di yen (il triplo del limite attuale) e fino a 2,4 milioni di yen (il doppio del limite attuale) quelli in altri strumenti di investimento che comprendono le azioni. La riforma dovrebbe essere depositata nel corso della prossima seduta della Dieta ed entrare in vigore dall’anno fiscale 2024.
Dall’opposizione, Kenta Izumi ha sottolineato con il PCD abbia presentato una riforma di tutto il sistema fiscale ma ha comunque valutato positivamente questa iniziativa della maggioranza anche se ritenuto i limiti alla detassazione troppo bassi per rispondere all’obiettivo che ha in mente l’esecutivo.
Per quanto concerne la pandemia, il tavolo consultivo del governo responsabile delle contromisure per il contenimento del SARS-CoV-2 ha invitato le persone che intendono effettuare dei viaggi durante le vacanze di fine anno ad effettuare dei test prima di partire.
Il comitato guidato da Shigeru Omi ha anche raccomandato la vaccinazione, il prima possibile, per il contrasto alla variante omicron. Omi è risultato positivo il 12 dicembre.
Il Ministero della Salute ha comunicato che i vaccini continueranno ad essere offerti gratuitamente anche il prossimo anno e che si opererà per estendere la legge sull’immunizzazione che poneva come limite per la gratuità della somministrazione delle dosi, l’ultimo giorno di marzo del 2023.
Sempre nella sanità, il raddoppio del contributo alle spese mediche per buona parte (coloro che hanno redditi superiori a 1,53 milioni di yen l’anno) degli ultrasettantacinquenni, condurrà, per il 2024, anno nel quale dovrebbe scattare, un aumento di 4.100 yen annui.
La forte opposizione ha portato ad un rimodellamento degli importi. La riforma sarà sottoposta dal governo all’attenzione della prossima sessione della Dieta.
Il dicastero ha anche annunciato, per il 2025, un taglio di 6.600 posti letto per acuti negli ospedali pubblici. Contestualmente saranno aumentati i posti per convalescenti e riabilitanti ma comunque si avrà un bilancio finale di -2.900 posti letto.
Un allarme circa le case di riposto è stato lanciato dal Partito Comunista dopo un sondaggio (2.107 i rispondenti) indirizzato ai gestori di tali strutture che ha mostrato come l’inflazione, ed in particolare l’aumento dei costi di gas ed elettricità, rischia di ripercuotersi sull’assistenza infermieristica (i tre quarti dei rispondenti hanno sostenuto che i livelli attuali sono “difficili da mantenere”). Interrogato da Toru Miyamoto, il ministro Kato ha affermato che l’importo per questa spesa è stato già aumentato del 3%.
Nella protezione civile, venerdì scorso, l’esecutivo ha approvato il dispiegamento di un nuovo sistema di allerta per terremoti e tsunami che dovrebbe coprire le Prefetture da Chiba ad Hokkaido (182 i comuni interessati) in caso di eventi sismici superiori a 7.0. Secondo alcuni rapporti, qualora si avesse un terremoto di magnitudo 9.0 originatosi nella fossa del Giappone o in quella di Chishima, si potrebbero avere onde alte fino a 30 metri che colpirebbero le coste di Hokkaido ed Iwate. Un terremoto nella regione potrebbe, sempre secondo le stime realizzate dal governo, produrre fino a 199.000 morti ed il governo si è posto l’obiettivo di una riduzione di tale numero potenziale dell’80% nell’arco di dieci anni.
In ambito criminale, un rapporto diffuso dal Ministero della Giustizia lo scorso martedì ha mostrato che, nella primavera 2020, il tasso di giovani tra i 14 ed i 19 anni che hanno commesso reati è cresciuto del 35% rispetto alla precedente indagine. Purtuttavia, stante le limitazioni ai movimenti prodotte dalla pandemia, il numero di reati complessivo da marzo a maggio di due anni fa è diminuito del 3,5%.
Il numero di reati accertati è poi sceso ulteriormente nell’anno 2021 (questa volta considerando tutti i 12 mesi) con un calo del 7,5% rispetto al 2020 (poco più di 568.000 reati accertati) ma con un aumento del 23,6% dei reati informatici.
Sempre nel 2021, è crollata, dell’83,1% la quantità di droghe stimolati intercettate dalla polizia mentre gli ingressi di cannabis (o almeno di quelli individuati dalle forze dell’ordine) hanno subito un più modesto -15,1%.
Il 12 dicembre, si sono invece incontrati i parlamentari membri del gruppo di studio bipartisan sul contrasto al suicidio. Se i casi di persone che si toglievano la vita è stato in calo a partire dal 2010, con l’anno 2020 si è assistito ad una crescita.
Nello sport, il 10 dicembre, nell’ultima giornata della sessione ordinaria della Dieta, è stata approvata una riforma che facilita l’affidamento ai privati delle strutture sportive da parte degli locali. Annunciando il proprio voto contrario, il senatore Inoue del Partito Comunista ha denunciato la logica di profitto che anima i privati e le conseguenze, in termini di salari dei lavoratori e di costo dei servizi per gli utenti finali, che una tale scelta porta con sé.
Sempre in quest’ambito, giovedì scorso, il Governatore della Prefettura di Hokkaido, Naomichi Suzuki, ha dichiarato che la corsa dell’ente locale per ospitare le Olimpiadi invernali del 2030 è messa in crisi dallo scandalo che ha riguardato le Olimpiadi estive di Tokyo.
“non possiamo andare avanti se non abbiamo discussioni profonde e mostrato contromisure per ottenere la comprensione” dell’opinione pubblica ha affermato Suzuki.
Della necessità “di guardare a fondo quanto fatto nei precedenti Giochi e ripensarli profondamente” ha convenuto anche Seiko Hashimoto, già responsabile del comitato organizzatore delle Olimpiadi del 2020 ed attualmente a capo di un gruppo di parlamentari che supportano la candidatura della più settentrionale delle Prefetture nipponiche.
Ad inizio di dicembre, il CIO ha deciso di posporre di un mese, da settembre ad ottobre 2023, la data nella quale sarà selezionata la città candidata ad ospitare l’evento.
A Nagasaki, la locale Corte Distrettuale, ha respinto la causa civile con la quale un figlio di un hibakusha richiedeva un sussidio allo Stato. La sentenza ha sostenuto che non vi sia alcuna violazione di legge nella scelta di non prevedere aiuti per coloro che sono nati da persone esposte al bombardamento atomico dell’agosto 1945 in quanto la correlazione tra questo evento e l’influenza genetica (e quindi le conseguenze per la salute) sui figli non può essere stabilita con certezza.
Ad Osaka, Yoshio Yamashita, senatore del PCG, ha nuovamente sollevato la questione della contaminazione dei suoli dell’area di Yumeshima ove dovrebbe sorgere un casinò. Il parlamentare ha sottolineato che l’area è già nota come sito ove si sono accumulati PCB. Il ministro dell’Ambiente Nishimura, il quale è stato anche un attivo sostenitore della legge che ha aperto le porte ai casinò, ha promesso ulteriori indagini.
A Tokyo, è stato realizzato dal governo un piano quinquennale di sviluppo urbanistico che, nelle intenzioni, dovrebbe portare ad alleviare il problema del sovrappopolamento della capitale per il 2027. Il piano, che dovrebbe essere approvato il 23 dicembre, prevede una serie di misure quali incentivi fiscali alle aziende che delocalizzano fuori dalle quattro Prefetture dell’area metropolitana i propri uffici. Un piano per la città era stato preparato dal governo Abe nel 2014 ma l’obiettivo iniziale, cioè quello di avere tangibili risultati per il 2024, è stato poi spostato in avanti fino all’attuale termine.
In politica estera, Koichi Hagiuda, responsabile programma del PLD, ha ribadito che il Giappone si opporrà a qualsiasi tentativo di alterazione dello status quo rispetto a Taiwan che dovesse essere messo in atto dalla Repubblica Popolare Cinese. Hagiuda ha anche riaffermato che il Sol Levante si doterà degli strumenti di deterrenza necessari mediante il miglioramento delle proprie capacità di contrattacco. Il dieci dicembre, Hagiuda aveva parlato con il leader di Taiwan Tsai Ing-wen affermando che i due Paesi coopereranno per la stabilità introno allo Stretto di Taiwan.
In campo militare, i mille miliardi di yen che il governo intende trovare a breve per finanziare l’aumento delle spese belliche potrebbero provenire, stando ad indiscrezioni apparse sulla stampa, da un incremento della tassazione sulle aziende (circa 700 o 800 miliardi), da un aumento delle tasse sul tabacco (almeno 200 miliardi) e da una distrazione dei fondi per la ricostruzione delle aree colpite dalla catastrofe del 2011. Su quest’ultimo punto, mercoledì scorso, il governo ha tenuto una riunione nel corso della quale è emerso un piano che prevede l’estensione della tassa per la ricostruzione oltre l’anno 2037: termine originariamente previsto.
Il dieci dicembre, Kishida aveva smentito l’ipotesi di finanziare le spese per la guerra mediante la creazione di nuovo debito.
Martedì, sul sito dell’esecutivo è stata poi parzialmente corretta (da “è responsabilità dei cittadini” a “di tutti noi”) la dichiarazione del premier concernente i soggetti sui quali grava l’onere morale di assicurare denaro per la guerra. Di “dichiarazioni oltraggiose” aveva parlato, a nome del PCG, Keiji Kokuta.
Venerdì, i partiti della maggioranza si sono accordati sul piano di riforma del fisco necessario all’aumento delle spese belliche.
Contro l’espansione delle spese militari e l’acquisizione di mezzi che potrebbero colpire le nazioni vicine, si è tenuta, il 13 dicembre presso la stazione Shibuya di Tokyo, una manifestazione convocata da religiosi di diversa appartenenza. Il giorno precedente, l’Unione dei cittadini per l’abolizione della legislazione sulla sicurezza e il ripristino del costituzionalismo, un gruppo che raduna diverse associazioni progressiste, ha incontrato Akira Nagatsuma del Partito Costituzionale Democratico per chiedere al maggior partito dell’opposizione di contrastare in maniera non ambigua le politiche belliciste portate avanti dalla maggioranza.
Un’altra manifestazione a difesa dell’articolo 9 della Carta si è avuta, per le strade di Tokyo, il 16 dicembre. Lo stesso giorno, il governo ha deliberato ufficialmente il piano – la “Strategia per la Sicurezza Nazionale” – che prevede – insieme agli due documenti politici approvati lo stesso giorno – l’acquisizione delle capacità di contrattacco.
Di scelte incostituzionali ha parlato, nel corso di una conferenza stampa convocata venerdì, il Presidente del Partito Comunista, Kazuo Shii, per il quale il concetto di “autodifesa collettiva” altro non è se non il potenziale coinvolgimento del Sol Levante nelle scelte belliche degli Stati Uniti.
Una politica estera fondata sulla diplomazia e disappunto per spese belliche ad oggi pari, e dal 2023 superiori, a quelle destinate per la ricerca ed il sostegno ai giovani, sono stati al centro di un comizio tenuto, il 16 dicembre, da Kenta Izumi.
“La Cina è sempre impegnata a mantenere la pace e la stabilità nella regione dell’Asia-Pacifico e nel mondo. La Cina è un partner ed un’opportunità per lo sviluppo di tutti i Paesi. La nuova politica di difesa del Giappone ignora i fatti, devia dal proprio impegno circa le relazioni Cina-Giappone e le intese comuni tra i due Paesi, e scredita senza fondamento le basi della difesa cinese e le sua normali attività militari. La Cina si oppone risolutamente a questo e ha compiuto seri passi avanti verso la parte giapponese mediante i canali diplomatici. La questione di Taiwan è puramente un affare interno della Cina e non ammette interferenze da parte di forze esterne. Il Giappone, in particolare, deve essere prudente sulla questione di Taiwan, onorare i propri impegni ed astenersi dall’inviare segnali errati. La posizione della Cina sulle questioni marittime è coerente e chiara. Il Giappone ha permesso alle forze di destra di causare problemi nel Mar Cinese Orientale e si è accordata con alcuni Paesi per promuovere e persino creare tensioni nel Mar Cinese Meridionale. Tali mosse rappresentano la più grande sfida per la pace e la stabilità nella regione. Il Giappone dovrebbe smettere di fare provocazioni e di creare problemi su questioni marittime per interessi geopolitici egoistici. Cina e Giappone sono vicini stretti e Paesi importanti nella regione. Mantenere e sviluppare relazioni amichevoli e di cooperazione tra Cina e Giappone è nell’interesse fondamentale dei due Paesi e dei due popoli. Esortiamo ancora una volta la parte giapponese ad aderire ai principi dei quattro documenti politici tra Cina e Giappone, a riflettere efficacemente circa le sue politiche e ad agire in base al fatto che i due Paesi cooperano e non rappresentano una minaccia reciproca. La propaganda della minaccia cinese al fine di trovare una scusa per il suo potenziamento militare è destinata a fallire” ha affermato – rispondendo ad un giornalista che chiedeva, nel consueto incontro con la stampa, l’opinione della RPC sui documenti per la sicurezza nipponici – il Portavoce del Ministero degli Esteri di Pechino, Wang Wenbin.
Sempre nell’ambito di una politica che mira contenere, anche e soprattutto nell’interesse degli Stati Uniti, la Cina, il governo ha deciso, il medesimo giorno, di innalzare, entro il 2027, a 320 miliardi di yen, il bilancio della Guardia Costiera. Si tratta di un aumento pari ad 1,4 volte rispetto al finanziamento concesso nel 2022.
Ad Okinawa, è molto cresciuto il numero dei voli di mezzi non di stanza nella base di Futenma ma che giungono da altre basi presenti in Giappone. Stando a quanto affermato dalla giunta prefettizia, nell’attuale mese sono 58 i velivoli osprey dislocati nella base che si trova nel territorio di Ginowan. Secondo l’ente locale ed il locale Ufficio della Difesa, il 2021 ha visto un aumento dei decolli e degli atterraggi del 23% rispetto al 2017 (vi è stato un calo rispetto al 2020, con 16.719 attività contro 18.970 ma proprio il 2020 segnò un aumento del 40% dei voli rispetto al 2017).
Considerando soltanto i velivoli non di stanza della base i dati parlano di 415 casi nel 2017, 1.756 nel 2018, 2.776 nel 2019, 2.590 nel 2020 e 3.446 nel 2021.
I residenti hanno espresso numerose volte, tanto con manifestazioni quanto inondando i tribunali di cause civili, preoccupazione per i rischi dati dal sorvolo di questi mezzi e per il rumore da essi prodotto.
A Nago, invece, in 160 hanno manifestato, lo scorso 14 dicembre, in occasione del quarto anniversario dell’inizio dei lavori di distruzione della baia di Henoko ove si trasferiranno i marines che lasceranno Ginowan. In chiusura di settimana, una petizione che chiede lo stop ai lavori e che vede il sostegno di oltre 31.000 cittadini, è stata consegnata al governo.
A Zushi (Kanagawa), invece, secondo quanto comunicato dal comune, il 14 dicembre, le forze armate statunitensi hanno concesso di escludere un’area di circa 2.500 metri quadri – afferente alla base di Yokosuka – e sulla quale scorre una strada, dai vincoli connessi alle servitù restituendola quindi alle attività civili. Il comune aveva chiesto la restituzione dell’area vent’anni fa.
Rimanendo nelle forze armate, cinque soldati delle Forze di Autodifesa sono stati, giovedì scorso, congedati con disonore dall’esercito per le molestie sessuali ai danni di un commilitone donna – la signora Rina Gonoi, oggi non più membro delle FA – avvenute nell’agosto 2021. Comminati dal Ministero anche sei mesi di sospensione per chi, all’epoca dei fatti, era il diretto superiore della soldatessa, un rimprovero per un altro ufficiale che si lasciò andare a commenti sessualmente espliciti ed un avviso ad altri due ufficiali per non aver adempiuto ai propri obblighi di supervisione dell’unità.
In economia, i prezzi all’ingrosso di novembre sono cresciuti del 9,3% rispetto allo stesso mese del 2021. Si tratta del ventunesimo mese di fila di aumento ed uno dei più alti da quando sono raccolti questi dati e cioè dal 1960.
A determinare queste percentuali sono state la debolezza dello yen e la crescita dei costi di petrolio e gas con, in più, il combinato disposto dei due elementi dato che la totalità dei combustibili fossili sono importati (e rappresentano l’80% della produzione di energia elettrica).
Le esportazioni sono cresciute del 28,2% mentre l’import ha registrato un più modesto +15,1%.
Andando per singole categorie, le bollette di luce, acqua e gas hanno avuto un aumento del 49,7%, i prezzi di ferro ed acciaio hanno registrato un +20,9% mentre il prezzo degli alimenti è cresciuto del 7,2%.
Tra le aziende che operano all’estero, secondo un sondaggio realizzato dall’Organizzazione Giapponese per il Commercio Estero, ben il 64,9% si attende di maturare utili fuori dall’Arcipelago. Il dato è quasi identico a quello riscontrato nel 2019 (65%). Il 45,4% delle imprese sentite (con il 48,9% del 2019) prevede, per l’anno fiscale 2022, di espandersi ulteriormente.
Nel manifatturiero, la crisi in Europa, gli aumenti dei costi energetici ed i problemi dell’industria elettronica, hanno portato il 60% dei rispondenti ad affermare una volontà di revisione delle proprie catene di approvvigionamento (con il 57,5% che ha dichiarato di voler cambiare fornitori).
I Paesi dove maggiormente le aziende nipponiche hanno fiducia di ottenere profitti sono la Corea del Sud (85,5%), i Paesi Bassi (78,9%), Singapore (73,5%), l’Indonesia (73,2%), la Gran Bretagna (73%) e l’India (71,9%) mentre la situazione pandemica in Cina ha prodotto il fatto che soltanto il 64,9% delle imprese attende di guadagnare dalle proprie operazioni in quel Paese.
Rimanendo fuori dall’Arcipelago, la Banca Asiatica per lo Sviluppo ha visto al ribasso – dal 4,9% di settembre al 4,6% dell’ultima stima – le prospettive di crescita per il 2023 per le nazioni dell’Asia in via di sviluppo. L’organismo ha anche abbassato di uno 0,1% il tasso di crescita di quest’anno (che è adesso stimato al 4,2%). A motivare la revisione vi è il conflitto in Europa e le politiche di contenimento del SARS-CoV-2 operate dalla Cina (la cui crescita stimata è stata portata dal 4,5 al 4,3%).
Nella bilancia commerciale, il Sol Levante ha riportato, per novembre, un deficit pari a 2.030 miliardi di yen. A causare il dato, uno dei peggiori per l’Arcipelago, vi è stato l’aumento di oltre il 30% rispetto al 2021 delle importazioni (10.860 miliardi complessivi) mentre l’export, che pure è cresciuto del 20%, è stato pari a 8.840 miliardi. La maggior parte del fiume di denaro uscito dalle casse delle aziende nipponiche è stato destinato all’acquisto di greggio il cui prezzo è aumentato del 57% rispetto all’anno scorso.
Andando ad esplorare le relazioni commerciali con i singoli Paesi, l’export di componentistica ed auto ha prodotto un surplus con gli USA pari a poco più di 680 miliardi (+32,5% nelle esportazioni) mentre verso la Cina si è registrato un deficit pari a a 690,69 miliardi (+17,3% di importazioni dalla RPC).
Frattanto, nonostante l’aumento dei costi della materia prima e l’indebolimento dello yen, i tre colossi petroliferi nipponici Cosmo, Idemitsu ed Eneos, hanno aumentato i propri profitti da 2 ad 8 volte dal 2020 e da 1,5 a 2 volte da settembre di quest’anno. A denunciare la cosa, dato che per altro l’acquisto di greggio dall’estero sta ricevendo un sussidio pubblico, è stata la senatrice comunista Tomo Iwabuchi.
Investimenti all’estero per Toyota. L’azienda guidata da Akio Toyoda ha raggiunto un accordo con la tailandese Charoen Pokphand per la produzione di idrogeno da rifiuti agricoli e per la commercializzazione nel Paese sudasiatico di camion elettrici.
Sul lavoro, mercoledì scorso, si è riunito, per la prima volta, il tavolo consultivo incaricato di elaborare una proposta di modifica della norma che regola l’afflusso e la permanenza di tirocinanti stranieri nell’ambito del programma, appoggiato dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro, al quale il Giappone aderisce. A presiedere il tavolo è Akihiko Tanaka, numero uno dell’Agenzia Giapponese per la Cooperazione Internazionale. Una riforma si è resa necessaria a fronte dei numerosi casi di violazione delle norme e persino di violenze a danno dei lavoratori migranti.
Nel settore manifatturiero, la fiducia delle maggiori imprese è in calo per il quarto trimestre consecutivo. Stando alla periodica ricerca condotta dalla Banca del Giappone, l’indice che misura la fiducia delle aziende del settore è sceso a dicembre di un punto passando da 8 del periodo precedente a 7.
Viceversa, l’allentamento delle misure di contenimento del virus e la ripresa di turismo ed attività culturali ha trascinato la fiducia degli operatori del non manifatturiero il cui indice è passato da 14 a 19.
Nell’elettronica, la neocostituita società Rapidus ed IBM hanno comunicato di aver siglato, martedì, un accordo per lo sviluppo congiunto di computer di nuova generazione. Rapidus, azienda appoggiata dallo Stato nipponico e che vede tra i propri azionisti Toyota e Sony, ha annunciato di voler produrre chip di dimensioni inferiori ai due nanometri per il 2027. Con l’accordo, questi chip potranno essere prodotti anche nelle fabbriche nipponiche di IBM. Secondo quanto comunicato dalle due aziende, i chip di nuova concezione produrranno un miglioramento delle prestazioni del 45% ed un risparmio di energia a parità di operazioni del 75% rispetto ai prodotti da 7 nanometri.
Sempre in questo campo, Panasonic Energy, ha annunciato che venderà batterie agli ioni di litio alla statunitense Lucid Group. I componenti saranno destinati alla produzione di auto elettriche. L’azienda fornisce già lo stesso prodotto a Tesla.
A Tokyo, la Prefettura ha annunciato che, a partire dal 2025, sarà introdotto l’obbligo di montare pannelli solari negli edifici di nuova costruzione.
In agricoltura, l’ex parlamentare comunista Hatakeayama, si è fatto portavoce con il dicastero competente delle difficoltà vissute dal settore lattiero-caseario di Hokkaido. Negli ultimi due anni, il costo dei mangimi è cresciuto di 1,5 volte mentre è crollato il prezzo dei vitelli.
Chiesti maggiori sussidi, un sistema di prestiti garantito dalla Stato e la realizzazione di un’inchiesta atta ad avere più chiaro il quadro delle richieste del settore.
Sempre in quest’ambito, il 13 dicembre, un gruppo di parlamentari comunisti ha visitato il Ministero della Difesa e consegnato al ministro Nomura una richiesta di sussidio urgente per gli allevatori.
Tra le richieste del PCG vi è anche la sospensione delle importazioni obbligatorie di latte e carne previste dagli accordi commerciali siglati dal Giappone (principalmente nel CPTPP e con gli Stati Uniti).
Una conferenza stampa alla Camera dei Consiglieri, è stata invece convocata dal movimento dei contadini della Prefettura di Fukushima. Gli agricoltori hanno ribadito l’opposizione al progetto di rilascio in mare dell’acqua contaminata da radiazioni e che è attualmente stoccata all’interno dell’ex centrale e ribadito l’opposizione all’uso di energia atomica.
Chiudendo con lo spazio, l’undici dicembre, a bordo di un vettore SpaceX, è partito da Cape Canaveral (Stati Uniti) un lander privato nipponico – prodotto dall’azienda ispace – che dovrà effettuare ricerche in cooperazione con gli Emirati Arabi Uniti. Il velivolo impiegherà cinque mesi per raggiungere il nostro satellite in quanto si è preferito lasciare più spazio alle strumenti sacrificando quindi il carburante che avrebbe consentito di arrivare molto prima all’obiettivo.
Il mezzo viaggia insieme al rover “Rashid”, ad un robot dell’Agenzia Spaziale del Giappone e ad un computer canadese e si occuperà di esplorare il cratere Atlas. La società nipponica ha in animo di realizzare altri due allunaggi (nel 2024 e nel 2025).
(con informazioni di fmprc.gov.cn; boj.or.jp; jcp.or.jp; cdp-japan.jp; jp.newsroom.ibm.com; mainichi.jp)
Ha collaborato con gctoscana.eu occupandosi di Esteri.