Lunedì scorso, dopo settimane di pressioni esercitate dall’opposizione, il ministro degli Interni, Minoru Terada, ha finalmente ammesso di aver riportato dati inesatti quando gli venne chiesto, in parlamento, di alcuni fondi raccolti fino al 2019 da un gruppo di sostenitori. Una delle persone che aveva raccolto il denaro era morta nell’ottobre di quell’anno, ma – in violazione della legge sul controllo dei fondi a partiti e politici – la cosa non era stata segnalata agli uffici che a livello prefettizio si occupano di queste materie. Il ministro ha comunque negato un coinvolgimento diretto nella vicenda.
Per quanto attiene alla Chiesa dell’Unificazione, un gruppo di avvocati dell’associazione forense della capitale hanno denunciato, lo scorso primo novembre, che l’organizzazione fondata da Moon ha querelato diversi giornali e televisioni con lo scopo di colpire il dibattito pubblico.
Da settembre, la Chiesa ha querelato quattro società e quattro persone fisiche (tra esse l’ex giornalista ed parlamentare progressista Yoshifu Arita) accusandole di diffamazione.
Maggioranza ed opposizione hanno intanto continuato ad incontrarsi per discutere del disegno di legge, presentato dal Partito Costituzionale Democratico e da Nippon Ishin no Kai, circa la restituzione delle donazioni effettuate a beneficio di culti abusanti.
Frattanto, nonostante sia emerso che il culto di Moon abbia sostenuto elettoralmente il viceministro alla Difesa Toshiro Ino, il politica rifiuta di dimettersi. Ino ha riconosciuto di essere a conoscenza dell’esistenza di questo gruppo, scioltosi il 29 ottobre, da diversi anni ma di non avere con esso alcun contatto.
Dopo che la questione era stata sollevata dal parlamentare comunista Kenji Kokuta del PCG, intanto, il 4 novembre, il Ministero degli Esteri ha revocato un certificato di encomio che era stato assegnato ad Akiko Hoyama, responsabile di una realtà nipponica – prossima alla Chiesa di Moon – impegnata in progetti d’istruzione in Mozambico che nascondevano, secondo i comunisti, attività di proselitismo.
Il collega di partito Miyamoto ha invece interrogato, venerdì scorso, il premier per chiedere che il PLD indaghi sui legami avuti con la Chiesa anche a livello locale.
Rimanendo in politica interna, l’Alta Corte di Sendai ha deliberato, ed è l’ennesimo tribunale a farlo, che le elezioni di luglio per il rinnovo parziale della Camera dei Consiglieri si sono volte in uno stato di incostituzionalità a causa della disparità voti/seggi che toccò il record 3,03. Anche questa sentenza, così come le altre emesse nelle scorse settimane (a Sapporo, Tokyo, Osaka e Hiroshima), non ha però annullato il risultato elettorale.
Il 3 novembre si è invece celebrato in tutto il Paese l’anniversario dell’emanazione della Costituzione. In 4.200 hanno partecipato – accompagnati da diversi parlamentari progressisti e tra essi dalla Presidentessa del Partito Socialdemocratico, Mizuho Fukushima e la numero due del PCG, Tomoko Tamura – al corteo di Tokyo. Anche quest’anno, come ormai da un decennio, al centro delle preoccupazioni dei manifestanti vi sono state le proposte per modificare, alterandone il senso, l’articolo 9 della Carta: quello che assicura il carattere pacifista della politica estera nipponica. In 1.600 hanno manifestato, con le stesse parole d’ordine, a Kyoto.
Nei diritti civili, la Prefettura Metropolitana di Tokyo ha deliberato che, a partire dal primo novembre, le coppie – anche quelle i cui componenti condividono il medesimo sesso – iscritte nell’apposito registro potranno beneficiare di una serie di prestazioni in maniera similare a quanto avviene per le coppie sposate. Tra le novità principali, la possibilità di iscriversi, come famiglia anagrafica, alle graduatorie per l’edilizia residenziale pubblica.
Approdata, intanto, in parlamento, una riforma del codice civile che abbassa il periodo di entro il quale una donna può risposarsi dopo il divorzio. Intervenendo a nome del PCD, il deputato Yoneyama ha sottolineato l’estremo ritardo con il quale questa modifica al diritto di famiglia è giunta alla Dieta e che nessun progresso si è fatto sulla possibilità per le donne di mantenere il proprio cognome dopo il matrimonio così come sul fronte della definizione delle famiglie anagrafiche allargandone il significato di modo da comprendere le nuove tipologie di nuclei che oggi caratterizzano anche il Giappone.
Nell’istruzione, circa 800 lavoratori hanno manifestato a Tokyo chiedendo più investimenti, soprattutto in termini di personale, negli asili. La manifestazione, convocata dai sindacati del settore, ha lamentato l’aumento delle spese militari a danno della qualità di vita di bambini e lavoratori.
Sulla costruzione del resort con casinò ad Osaka, il sentore comunista Yamashita ha nuovamente posto la questione dell’inquinamento dei suoli – nello specifico con policlorobifenili – del sito che dovrà ospitare la struttura.
Il 4 novembre, un comitato che si oppone – per ragioni connesse all’idea di sviluppo della città, allo spreco di fondi pubblici ed al contrasto alle ludopatie – ha consegnato al governo una petizione con oltre 28 firme.
Per quanto concerne la pandemia, il Ministero della Salute ha approvato, martedì scorso, il vaccino Moderna contro la subvariante BA.5 del SARS-CoV-2 e ne ha annunciato la distribuzione di 3 milioni di dosi a partire da questo mese. Il vaccino, destinato alle persone con più di 18 anni, è il secondo ad essere stato approvato dai nipponici dopo quello prodotto da Pfizer.
Venerdì, dopo che il servizio era stato cancellato nel marzo 2020 proprio a causa della pandemia, è ripresa la circolazione dei traghetti gestiti dalle Ferrovie del Kyushu da Fukuoka verso la Corea del Sud.
Dopo questo primo viaggio, il traghetto effettuerà la tratta Giappone-RdC il sabato e la domenica.
Rimanendo nella sanità, Akira Nagatsuma, il 2 novembre ha sottolineato che “aumentando l’onere delle cure mediche, dei servizi assistenziali per le persone con disabilità comporterà un costo eccessivo per ciascuna persona. Abbiamo costantemente sostenuto la creazione di un sistema di integrazione globale. La sicurezza sociale dovrebbe essere discussa nel suo insieme”.
Approvata, il 4 novembre, dalla commissione competente della Camera dei Rappresentanti la riforma della norma sul controllo delle malattie infettive. La riforma ha avuto il sostegno della maggioranza e del PCD che ha visto accolti quattro propri emendamenti mentre i comunisti hanno votato contro sostenendo che mancano i fondi al potenziamento degli ospedali e che il regime sanzionatorio verso gli ospedali che non assicurano sufficienti posti letto in caso di emergenze renderà più difficile che gli stessi siano disponibili ad accordarsi con le Prefetture riservandoli.
In politica estera, giovedì si è tenuta una riunione nel formato 2+2 tra i ministri di Esteri e Difesa di Giappone e Germania. L’incontro tra Hayashi e l’omologa tedesca Baerbock si è svolto di presenza mentre Hamada incontrerà la ministra alla Difesa tedesca Lambrecht on line. Confermata dal vertice la cooperazione nel contrasto a Russia e Cina.
Per migliorare i rapporti con la Repubblica di Corea è invece volato, in veste di vicepresidente del PLD, Taro Aso. L’ex premier ed a lungo vicepremier, ha incontrato, il 3 novembre, il Presidente sudcoreano Yoon per discutere, principalmente, della confisca di asset di aziende nipponiche in RdC come risarcimento per lo sfruttamento di forzati di guerra nel corso dell’occupazione coloniale della Penisola: una vicenda che Tokyo considera conclusa dall’accordo bilaterale del 1965.
“Il Presidente Yoon ha chiesto che egli (Aso ndr) contribuisca ad incrementare gli scambi tra i cittadini ed aiuti allo sviluppo dei rapporti bilaterali” si legge in una nota diffusa da Lee Jae-myoung, viceportavoce della presidenza sudcoreana.
La visita di Aso coincide con una serie di attività militari, comprensive del lancio di missili balistici, da parte nordcoreana. Il 3 novembre, Hayashi e l’omologo sudcoreano Park hanno scambiato informazioni nel corso di un colloquio telefonico.
Una protesta per due lanci verso il Mar dell’Est (il primo a percorso 2.000 chilometri ed il secondo 350) è stata inoltrata dal Giappone, mediante l’ambasciata nipponica a Pechino, giovedì. Altri quattro missili, a corto raggio, sono stati lanciati verso il Mar Giallo nella notte di sabato.
In ambito militare, secondo indiscrezioni apparse sulla stampa, la ricerca, iniziata nel 2018, volta alla produzione – in violazione della Dichiarazione di Potsdam – di un missile nipponico ad alta velocità starebbe concentrandosi verso vettori in grado di percorrere più di 1.000 chilometri. La mossa si colloca nell’ambito di una maggiore possibilità di difesa delle isole remote.
Per quanto concerne la sicurezza informatica, nell’ambito del complessivo rafforzamento delle Forze di Autodifesa, il Sol Levante starebbe pensando di portare, entro il 2027, la dimensione del reparto che si occupa di questo campo dai 540 attuali a 5.000 effettivi.
L’esecutivo sta progettando di raddoppiare – entro cinque anni – la spesa militare passando dall’1 al 2% del PIL e quindi in linea con le richieste avanzate prima da Donald Trump e adesso da Joe Biden. In termini assoluti si passerebbe dai 5.400 miliardi attuali a 10 o 11.000 miliardi entro il 2027.
Confermato, intanto, che – in violazione dell’accordo nippo-statunitense che regola la materia – il 23 marzo scorso, sui cieli della Prefettura di Yamanashi è stato effettuato un rifornimento in volo da parte delle forza armate USA. La vicenda è stata sollevata, con un’interrogazione, dal deputato comunista Yamazoe. Dopo che nel 2016, un mezzo osprey si era schiantato nell’ambito di manovre di rifornimento in volo, l’allora ministra della Difesa Inada aveva assicurato che tali azioni, proprio in virtù dell’alto rischio che comportano, non sarebbero più state messe in atto ed una cosa simile aveva dichiarato l’allora premier Abe nel 2017.
Nei pressi della base di Kadena (Okinawa) è intanto emerso che, il prossimo anno, inizierà la costruzione di due edifici da sei piani volti ad ospitare circa 200 militari statunitensi. La mossa si colloca nell’ambito di un rafforzamento della presenza militare USA in Giappone ed in particolare in previsione dello schieramento di un squadrone supplementare di 10 caccia F-35B nella base.
Sempre ad Okinawa, un gruppo civico che vede la partecipazione di alcuni ricercatori, ha presentato, la scorsa settimana, i risultati degli esami del sangue di 387 cittadini che abitano in cinque comuni della Prefettura prossimi a basi nordamericane (Ginowan, Okinawa, Kadena, Chatan e Kin) mostrando livelli di acido perfluoroesano-1-solfonico (un cancerogeno) oltre 14 volte superiori la media nazionale.
In economia, la produzione industriale di settembre è calata dell’1.6% rispetto al mese precedente. L’indice della produzione, tenendo il 2015 come base 100, ha raggiunto quota 98,6. Dei 15 settori industriali monitorati dal governo, 11 hanno riportato un calo. La diminuzione più forte, -12,4%, si è avuta nel settore auto mentre quello chimico ha avuto un calo del 6,3% e la meccanica dell’1,8%.
La moneta nazionale si è intanto mantenuta a quote molto basse rispetto al dollaro. Lo yen si è attestato, infatti, a quota 148 martedì.
In settimana, il Ministero ha anche comunicato i costi di una serie di acquisti di yen sul mercato effettuati in ottobre nella speranza di fermarne il crollo. Il dicastero guidato da Suzuki ha speso l’equivalente di 43 miliardi di dollari.
Sul bilancio suppletivo presentato dal governo in parlamento, di una proposta “sciatta che rende molto incerto il futuro delle finanze” ha parlato Kenta Izumi del PCD mentre il Segretario dei costituzional-democratici ha criticato l’enorme quantità di fondi assegnati al governo che potrà spenderli senza deliberazione da parte delle Camere.
In settimana, invece, una delegazione del Partito Comunista, ha consegnato al ministro Kato una serie di proposte per il potenziamento del welfare a libello locale. I parlamentari del PCG hanno sottolineato, in particolare, la necessità di aumentare i fondi per l’assistenza abitativa, il riscaldamento e l’istruzione.
Nell’energia, martedì il governo ha chiesto a cittadini e imprese di risparmiare corrente nel corso dell’inverno al fine di ridurre il rischio di distacchi. Il ministro Nishimura ha anche dichiarato che saranno riattivate centrali oggi spente e che saranno effettuati acquisti ulteriori di carburante.
Il giorno successivo, invece, l’Agenzia Regolatrice per il Nucleare, ha presentato una proposta di modifica delle norme che regolano l’operatività delle centrali. Secondo quanto presentato, le centrali con più di trent’anni di vita dovranno passare per un processo di approvazione ogni dieci per continuare ad operare. Dato che, fino ad ora, il limite di operatività di una centrale è di 40 anni, la proposta diventa un sostegno all’idea, emersa nelle scorse settimane, di prolungare la vita delle centrali fino a 60 anni.
TEPCO ha intanto annunciato l’acquisto dell’azienda britannica Flotation Energy per una cifra che non è stata resa nota. La società inglese opera nel campo dell’eolico in mare (prevalentemente in Irlanda) e sta investendo in 13 progetti di impianti che, oltre all’Irlanda, interesseranno Gran Bretagna, Giappone, Australia e Taiwan.
Il dicastero dell’Economia, Industria e Commercio ha confermato, venerdì scorso, il mantenimento, da parte delle aziende giapponese, della partecipazione nella nuova società che gestirà il progetto russo Sakhalin 1. La nuova società, impegnata nella gestione dell’estrazione ed esportazione di gas e petrolio e che rileva gli asset della precedente realtà, continuerà quindi a vedere la partecipazione al capitale azionario di Itochu e Marubeni le quali detenevano il 30% delle azioni del progetto. A perdere i propri investimenti è stata invece la statunitense Exxon Mobil la quale è uscita dal progetto a marzo.
Nell’elettronica, i profitti di Sony per il periodo aprile-settembre sono cresciuti del 13,5% per complessivi 840 miliardi di yen. A rendere possibile il dato è stata in gran parte il deprezzamento delle yen che aiuta le vendite all’estero.
Mitsubishi Electric ha invece annunciato che, a febbraio 2023, sarà immesso sul mercato un nuovo modello del condizionatore Kirigamine in grado di modulare la propria potenzia rilevando le pulsazioni degli occupanti di una stanza. Enorme, tra i 2.000 ed i 3.000 dollari, il costo dell’apparecchio.
Investimenti all’estero per Panasonic. L’azienda ha infatti annunciato che, entro quest’anno, inizierà la costruzione di una fabbrica negli Stati Uniti per la produzione di batterie per veicoli elettrici. L’investimento, che avrà luogo nello Stato del Kansas, sarà di circa 4 miliardi di dollari.
Nei trasporti, ANA Holdings, per la prima volta negli ultimi tre anni ha riportato utili nel periodo che va da gennaio a settembre di quest’anno. In totale, la società ha messo a bilancio profitti per 19,54 miliardi di yen (lo scorso anno, nello stesso periodo, la perdita era stata pari a 98,80 miliardi). L’azienda ha comunicato una ripresa dei voli rispetto al periodo prepandemico pari al 74% per ciò che concerne i voli domestici ed al 35% sui voli internazionali.
Perdite nette, pari a 2,11 miliardi sono state registrate da Japan Airlines nei primi sei mesi del 2022.
Nell’auto, Toyota ha registrato, nei primi sei mesi del 2022, un calo dei profitti pari al 23% rispetto allo stesso periodo del 2021. In termini assoluti, gli utili sono stati pari a 1.170 miliardi di yen. L’aumento di prezzo delle materie prime ha infatti annullato l’effetto positivo che la debolezza dello yen porta alle esportazioni.
Il presidente di Toyota, Akio Toyoda, ed il premier Kishida si sono incontrati mercoledì scorso per discutere del ruolo, che il governo vorrebbe più incisivo, dell’industria dell’auto nella decarbonizzazione.
Sempre nell’auto, il governo nipponico ha reso noto, sabato scorso, di aver chiesto alla controparte statunitense di cambiare le regole necessarie agli acquirenti di quel Paese al fine di ottenere le detrazioni fiscali per l’acquisto di auto elettriche. L’attuale normativa prevede infatti che la detrazione sia erogabile soltanto se il veicolo comprato è stato assemblato negli Stati Uniti e se i componenti della batteria provengono dagli Stati Uniti o da una lista di Paesi con i quali gli USA hanno un accordo in merito.
In campo alimentare, Kirin Brewery, potrebbe beneficiare della debolezza dello yen aumentando le proprie esportazioni del whiskey di fascia alta Fuji verso Singapore. Il marchio, prodotto a Gotenba (Shizuoka) è già venduto negli Stati Uniti, in Francia, in Australia ed in Cina.
Rimanendo in quest’ambito, il primo novembre, la senatrice comunista Tomoko Kami ha chiesto interventi per attenuare la grave crisi che stanno vivendo, a causa principalmente dell’aumento del prezzo del foraggio, i produttori di latte. La parlamentare ha affermato che ad Hokkaido, il costo per sfamare una mucca è aumentato di 500 yen al giorno a fronte di un prezzo medio del latte pagato ai produttori che si attesta sui 2 yen. Interrogato circa la possibilità di erogazione di un sussidio, il ministro Nomura ha dato una risposta evasiva.
Sempre in parlamento, il collega di partito di Kami Takaaki Tamura, ha chiesto un intervento dell’esecutivo sul sostengo all’allevamento equino. La normativa prevede infatti che gli organizzatori delle corse di cavalli destinino una parte degli utili (ottenuti da biglietti e scommesse) ad un fondo per il sostegno all’allevamento nazionale di equini. Tuttavia, un intervento legislativo ha consentito, per cinque anni, agli organizzatori delle corse di destinare quella cifra alla manutenzione degli ippodromi. Il rischio che è stato denunciato da Tamura è che tale misura possa diventare permanente indebolendo il patrimonio zootecnico nazionale.
Frattanto, ad Ibaraki è iniziato, venerdì, l’abbattimento di 1.040.000 polli a causa del primo caso stagionale di influenza aviaria.
(con informazioni di yna.co.kr; tass.com; tepco.co.jp; jcp.or.jp; cdp-japan.jp; mainichi.jp; asahi.com)
Ha collaborato con gctoscana.eu occupandosi di Esteri.