Il premier Fumio Kishida ha promesso, lunedì scorso, di incontrare alcune persone che hanno dichiarato di essere state vittime della Chiesa dell’Unificazione.
Lo stesso giorno, il ministro alla Rivitalizzazione Economica, Daishiro Yamagiwa, ha deciso di rassegnare le proprie dimissioni a causa dei legami avuti con la Chiesa e della partecipazione numerosi eventi organizzati dalla stessa ai quali ha partecipato. Yamagiwa, 54 anni, è parlamentare da sei legislature ed è stato, tra le altre cose, viceministro all’Economia, Industria e Commercio.
Yamagiwa non ha espresso “alcun rimorso” per un rapporto molto stretto con l’organizzazione e che merita di essere ulteriormente indagato, secondo il deputato Shiokawa del Partito Comunista.
Soltanto poche ore prima delle dimissioni, rispondendo ad un’interrogazione della senatrice Maiko Tajima del PCD, Kishida aveva parlato dell’ipotesi di un passo indietro del ministro come di un qualcosa che “non esiste affatto”.
La senatrice ha anche messo in luce come le pratiche adottate dalla Chiesa siano, a suo giudizio, simili a quelle del tempio Myokakuji, organizzazione che venne sciolta anche se ciò avvenne dopo varie sentenze penali emesse dai tribunali.
Nell’altra Camera, il collega di partito Nagatsuma ha invece posto la questione del trattamento fiscale di favore di cui oggi la Chiesa beneficia in quanto organizzazione religiosa nonché l’urgenza di approvare una legge per facilitare le restituzioni delle donazioni effettuate in favore di questo tipo di organizzazioni.
Martedì, il governo ha iniziato a discutere delle linee guida dell’indagine sul culto che sarà avviata dallo stesso esecutivo e che potrebbe portare, se non allo scioglimento, quantomeno alla perdita dei benefici fiscali dei quali l’organizzazione gode in quanto associazione religiosa. Il comitato che investigherà sarà composto da esperti tanto in questioni religiose quanto da giuristi.
Lo stesso giorno, Shigeyuki Goto, già titolare della Salute fino ad agosto di quest’anno, è stato nominato ministro per la Rivitalizzazione Economica in sostituzione di Yamagiwa.
Di dimissioni giunte “troppo tardi” e di un premier “incapace di prendere decisioni” ha parlat Seiji Osaka per il PCD commentando il passo indietro di Yamagiwa.
“Va messa in discussione anche la responsabilità del primo ministro Fumio Kishida di nominarlo. È responsabilità del primo ministro chiarire e rendere pubblico il rapporto tra tutti i ministri del gabinetto con la Chiesa dell’Unificazione” ha affermato Akira Koike per il Partito Comunista.
In settimana, anche Masaki Ogushi, viceministro per gli affari digitali ha riconosciuto, in parlamento, di aver siglato un accordo politico con un’organizzazione legata alla Chiesa. Nell’accordo sono menzionati l’impegno a riformare la Costituzione e la promozione del tunnel Giappone-Corea (un vecchio cavallo di battaglia dello stesso Moon). Ogushi ha dichiarato di non averne parlato prima perché non ricordava quando avrebbe sottoscritto il documento.
Emerse anche raccomandazioni, emanate da un gruppo prossimo al culto, per 4 candidati del PLD alle ultime elezioni della Camera dei Rappresentanti. Tra i deputati coinvolti vi è l’ex ministro Harada.
Il deputato Shiokawa ha anche denunciato rapporti con la Chiesa del ministro Terada (il quale ha ammesso di aver comprato un biglietto per un evento organizzato dalla stessa ma di non essere poi andato e di aver sottoscritto un documento con alcuni obiettivi politici del culto) e del deputato Nakagawa (che ha ammesso che alcuni aderenti alla Chiesa hanno fatto campagna elettorale per lui nonché di aver partecipato a cinque incontri di uno dei numerosi gruppi satellite dell’organizzazione).
Un’altra interrogazione, questa volta al Ministero degli Esteri, si è avuta per chiedere conto di alcuni certificati di encomio rilasciati dal dicastero a funzionari della Chiesa impegnati in attività umanitarie le quali, secondo il comunista Kokuta, altro non sarebbero se non operazioni di proselitismo. Il ministro Hayashi ha promesso di approfondire il tema.
Giovedì, secondo quanto denunciato dal periodico comunista Akahata, è emersa la partecipazione, nel 2019, ad un evento della Chiesa da parte del deputato Hideki Miyauchi. Il parlamentare non aveva reso nota la propria presenza alla manifestazione quando venne sentito nell’ambito dell’inchiesta interna del PLD.
Proseguite, durante la settimana, anche le audizioni volte ad accertare perché, nell’arco di un solo giorno, l’Agenzia per gli Affari Religiosi abbia dato il via libera affinché la Chiesa cambiasse il nome legale con il quale è registrata in Giappone. Interrogato da Miyamoto del PCG, il ministro Nagaoka ha affermato che esistono dei documenti interni al Ministero della Cultura (sotto la cui responsabilità si trova l’Agenzia) quali, forse, una nota di un responsabile.
Il sospetto avanzato dai comunisti (ma non soltanto da loro) è che la Chiesa abbia cambiato nome per distanziarsi a livello pubblico da una cattiva immagine acquisita nel passato. Il Ministero ha, fino ad ora, giustificato la rapidità dell’accoglimento della richiesta (non accompagnata da una relazione sulle motivazioni) con la paura di incorrere in cause per omissione di atti d’ufficio.
Il 27 ottobre, intanto, con la partecipazione i parlamentari comunisti Iwabuchi e Kami, accompagnati da consiglieri della Prefettura di Hokkaido, hanno interrogato funzionari del dicastero dell’Istruzione in merito alla proposta di promozione dell’istruzione domestica contenuta in un documento che la Chiesa dell’Unificazione ha fatto girare tra politici conservatori della più settentrionale delle Prefetture dell’Arcipelago. Il Ministero ha smentito che la questione dell’istruzione in casa sia mai stata presa in considerazione.
Richieste, da Goto del PCD, le dimissioni anche del ministro alla Ricostruzione Akiba nell’ambito di una vicenda dai contorni piuttosto confusi (e rispetto alla quale lo stesso ministro non ha contribuito a fornire chiarezza) ma che chiama in causa l’evasione fiscale.
A Sapporo, il Presidente del Comitato Olimpico Giapponese, Yasuhiro Tamashita, ha annunciato, giovedì scorso, un piano di monitoraggio e prevenzione di episodi di corruzione nell’organizzazione dei prossimi Giochi invernali del 2030. Le misure si rendono necessarie a fronte degli scandali che stanno continuando a coinvolgere l’ormai disciolto comitato organizzatore delle Olimpiadi di Tokyo 2020.
Nella sanità, nel corso della plenaria della Camera dei Rappresentanti di martedì, è iniziata la discussione di due proposte di legge – sottoscritte da PCD, Partito dell’Innovazione e Partito Socialdemocratico – che andrebbero a modificare l’attuale normativa sul controllo delle malattie infettive (rafforzando in termini di personale e risorse il sistema ospedaliero e bypassando per questo tipo di patologie il sistema assicurativo pubblico) e la norma sul processo di approvazione di farmaci, macchinari e tecniche terapeutiche.
Nel proprio intervento alla Camera dei Rappresentanti, Miyamoto del PCG ha messo in guardia circa i piani dell’esecutivo volti a ridurre i posti letto per gli acuti e la riorganizzazione (con conseguenti tagli) di 443 ospedali volta ad accentrare le prestazioni più complesse nei capoluoghi impoverendo l’assistenza prestata nei piccoli nosocomi.
Sempre in tema, il 25 ottobre, si è svolta una manifestazione che chiedeva interventi di prevenzione dall’asbestosi, la creazione di un fondo per le vittime e l’ampliamento dei benefici per i malati. Da un anno ormai è stato dato il via libera, sulla carta, alla creazione di un fondo nazionale. Alla manifestazione, promossa dai sindacati dei lavoratori dell’edilizia, hanno partecipato diversi parlamentari progressisti.
Il medesimo giorno, 1.500 persone hanno partecipato ad una dimostrazione che chiedeva risarcimenti per le vittime della legge – abolita nel 1996 – che consentiva, con fini eugenetici, la sterilizzazione forzata di persone con disabilità. Attualmente sono in discussione qualche decina di ricorsi ma è molto probabile vengano respinti dai giudici in quanto la legge fissa in vent’anni il termine oltre il quale non è più possibile richiedere risarcimenti per danni subiti da interventi medici.
Rimanendo nella sanità, il numero di casi di sifilide registrati, ad ottobre di quest’anno, nell’Arcipelago è tornato a crescere superando, per la prima volta, i 10.000. Per la precisione, i dati, al 23 ottobre 2022, riportavano 10.141 casi contro i 7.875 del 2021. I casi di questa malattia sono stati in crescita dal 2011 al 2019 mentre nel 2020 si è avuto un calo.
Sulla riforma dei collegi elettori per cercare di ridurre la disparità voti/seggi almeno alla Camera dei Rappresentanti (sottraendone dieci ad altrettante Prefetture ed aggiungendone dieci in alcune altre), Katsuya Okada del PCD ha affermato che il proprio partito voterà favorevolmente in parlamento (d’altronde una proposta pressoché identica era stata depositata dallo stesso PCD) mentre il Partito Comunista sostiene la necessità di una legge elettorale totalmente proporzionale.
Dopo Osaka e Tokyo, intanto, anche l’Alta Corte di Sapporo, una di quelle ove gruppi di avvocati avevano depositato cause con richiesta di annullamento delle consultazioni per il Senato, ha riconosciuto le elezioni svoltesi la scorsa estate si sono svolte in uno “stato di incostituzionalità” data la disparità voti/seggi (che in un caso è stati di 3,03 volte). Anche questa volta, il tribunale non ha però annullato il risultato elettorale.
Venerdì, una sentenza fotocopia a quella di Sapporo è stata emessa dall’Alta Corte di Hiroshima.
Sulle questioni costituzionali, martedì, una delegazione dell’Associazione Nazionale per la Pace e la Democrazia e l’Innovazione, ha incontrato il Presidente del Partito Comunista esprimendo la propria preoccupazione per la vicinanza che sta creandosi tra Nippon Ishin no Kai ed il PCD alla luce della chiara posizione espressa dalla formazione politica di Matsui nei confronti della modifica dell’articolo 9 della Costituzione.
Ad Okinawa, domenica scorsa, l’Imperatore Naruhito, alla sua prima visita nella Prefettura, ha aperto una serie di celebrazioni svolte in occasione del cinquantesimo anniversario per il ritorno delle isole alla sovranità giapponese.
Ad Osaka, circa 250 funzionari stranieri (provenienti da un centinaio di Paesi) hanno partecipato al primo incontro internazionale organizzato per mostrare l’avanzamento dei lavori per la prossima Esposizione che si terrà qui nel 2025. Gli organizzatori hanno comunicato che 142 nazioni sono intenzionate a partecipare all’evento mentre il numero di visitatori atteso è superiore ai 28 milioni.
Nell’istruzione, il dipartimento per l’uguaglianza di genere del PCD, attualmente guidato dall’ex Segretaria Chinami Nishimura, ha depositato, lunedì scorso, una richiesta al dicastero competente affinché si abbia un’educazione sessuale completa nelle scuole.
Sempre in questo settore, Miyamoto del PCG, ha chiesto al ministro di intervenire affinché le università – pur di non stabilizzare i ricercatori precari – li licenzino di modo da far sì che non maturino i dieci anni di precariato oltre i quali – a seguito di una modifica della legge che ne regola i contratti – gli atenei sono obbligati ad offrire un contratto a tempo indeterminato.
Sulla dispersione scolastica, dati governativi diffusi giovedì hanno mostrato come, nell’anno 2021, siano stati 244.940 gli studenti di scuole elementari e medie sono stati assenti da scuola per 30 o più giorni. Il dato è superiore del 24,9% rispetto al 2020 e costituisce un record. Calati, purtuttavia, i suicidi di giovani in questa fascia d’età: 368 (-47 rispetto all’anno prima).
Sul nucleare, il leader del Partito Comunista, Kazuo Shii, intervenendo ad un’iniziativa a Fukui ha ribadito la netta contrarietà del proprio partito ad una politica di progressiva riattivazione delle centrali nonché ad un’estensione – da 40 a 60 anni – della loro vita operativa.
Tomo Iwabuchi, senatrice anch’essa del PCG, ha invece sottolineato, il 24 ottobre, che le ricadute degli incidenti nazionali si riflettono, come ha dimostrato quanto accaduto a Fukushima, su tutto il Paese nonché, almeno secondo l’attuale piano del governo, si sta studiando la riattivazione anche di reattori circa i quali non si certi della possibilità effettiva di farlo. In totale, 10 reattori saranno riattivati entro la fine di questo inverno, 7 entro la prossima estate, 10 potrebbero essere riattivati entro il 2025 mentre per altri 9 non vi è alcuna certezza.
Nell’immigrazione, secondo dati forniti dal Ministero della Salute e del Lavoro, circa 200 cittadini ucraini giunti in Giappone come rifugiati hanno trovato un’occupazione. Si tratta del 10% di coloro che sono arrivati nell’Arcipelago da febbraio 2022 e la loro occupabilità è stata resa possibile da un intervento legislativo
In politica estera, il Giappone vuole “costruttive e stabili” relazioni con la Cina. Questi gli auguri, a nome del governo, comunicati dal Segretario Generale del Gabinetto, Hirokazu Matsuno, a seguito della rielezione di Xi Jinping alla guida del Partito Comunista Cinese.
Se le relazioni economiche, e soprattutto le importazioni, tra i due Paesi rimangono stabili, è pur vero che il Giappone, da ormai quasi vent’anni, è impegnato a rafforzarsi militarmente ed a contrastare, Paese per Paese e mediante tutti i mezzi diplomatici ed economici a disposizione, la proiezione internazionale della Cina.
In America centrale, nella settimana appena trascorsa è stata decisa la chiusura temporanea dell’ambasciata giapponese ad Haiti a causa della fortissima tensione che si sta registrando nel Paese.
Negli organismi internazionali, martedì, il governo ha nominato Jun Shinmi quale capodelegazione del Sol Levante in seno all’OCSE. Shinmi è stato funzionario dell’ambasciata nipponica negli USA nonché ambasciatore in Etiopia, Gibuti e Slovacchia.
In ambito militare, il Ministero della Difesa ha riconosciuto un caso di rifornimento aereo in volo – operato da velivoli statunitensi – avvenuto a marzo sopra la città di Kofu. L’accordo di cooperazione nippo-statunitense esclude i rifornimenti in volo per l’alto rischio di incidenti che tali operazioni comportano.
Frattanto, le Forze di Autodifesa potrebbero triplicare il numero di navi civili noleggiate di modo da aumentare le capacità di trasporto complessivo.
Sempre nell’ambito del processo di espansione delle forze armate nipponiche, nel prossimo piano a medio termine della Difesa potrebbero trovare posto acquisti di missili statunitensi Tomahawk. Questo tipo di missili possono colpire obiettivi a 2.500 chilometri di distanza e dunque si inseriscono nell’ambito della creazione di un esercito in grado di colpire basi nemiche sul loro territorio.
Risposte chiare per la prevenzione di incidenti, sono state, frattanto, chieste dal deputato comunista Seiken Akamine. Il parlamentare ha sottolineato decine di casi di incidenti che avrebbero potuto trasformarsi in tragedia avvenuti nell’area prossima a Camp Hansen (Okinawa). L’ultimo caso, avvenuto a luglio, ha riguardato un cittadino che ha trovato una finestra di casa sua infranta da un proiettile (l’esercito USA ha negato ogni coinvolgimento).
Akamine ha protestato contro un accordo che consente ai velivoli osprey statunitensi dislocati nella Prefettura di effettuare voli di addestramento a 90 metri di quota contro i 150 previsti per tutti gli altri velivoli.
Nella cooperazione militare all’estero, le Guardie Costiere di Giappone e Stati Uniti hanno iniziato, il 28 ottobre, delle sessioni di addestramento dell’omologo corpo filippino che dureranno fino al 5 novembre. La mossa si colloca nell’ambito delle attività diplomatiche volte a sottrarre le Filippine dall’influenza della Repubblica Popolare Cinese.
In economia, nonostante le promesse di intervento da parte del ministro Suzuki, lo yen si è leggermente ripreso passando da 149 sul dollaro, quota con la quale si era chiusa la settimana terminata il 23 ottobre, a 146 salvo piombare nuovamente a 149 (a fronte del fatto che l’intervento non si è realizzato) per poi attestarsi tra 145 e 147 in chiusura di settimana. Martedì Suzuki ha sostenuto, per l’ennesima volta in pochi giorni, che il governo potrebbe agire ma, con ogni evidenza, gli speculatori non si fidano delle promesse e non cooperano, in assenza di misure prese realmente, nel mantenere lo yen ad una quota accettabile.
“Ci sono lati positivi e negativi, ma il lato negativo è più serio” aveva risposto, il 24 ottobre, il ministro Suzuki ad un’interrogazione del deputato Kawada il quale ha affermato che “per stimolare la domanda interna dobbiamo mobilitare solide risorse fiscali per agricoltura, assistenza medica ed istruzione”.
Per il Partito Comunista, Shii ha invece chiesto uno stop alla politica di allentamento monetario, l’aumento del salario minimo orario a 1.500 yen e l’abbassamento al 5% dell’imposta sui consumi al fine di far ripartire la domanda interna.
Frattanto, venerdì, al termine della periodica due giorni del proprio tavolo direttivo, la Banca del Giappone ha confermato le politiche di allentamento monetario. La BOJ stima che l’inflazione di quest’anno di attesterà al 2,9% contro il 2,3 stimato in precedenza.
Martedì, incredibilmente, il rapporto mensile del governo ha mantenuto le prospettive economiche di “recupero moderato” dell’economia.
Giovedì, si è invece riunito, alla presenza del premier, il tavolo di lavoro per la decarbonizazione. Al centro della riunione vi sono state una serie di misure fiscali che l’esecutivo intende proporre entro il 2026. Tra le misure allo studio, vi è una tassa connessa alle emissioni di C02 nonché la creazione di una sorta di mercato per la compravendita di emissioni.
Nel lavoro, la disponibilità di posti di settembre è migliorata di 0,02 punti arrivando a 1,34 (cioè per ogni 100 persone che cercano lavoro erano disponibili 134 posti di lavoro).
Nello stesso mese, il tasso di disoccupazione è cresciuto dello 0,1 toccando il 2,6%. In termini assoluti i disoccupati sono stati 1.830.000 (+80.000 rispetto ad agosto) e di questi 730.000 (+5,8% rispetto ad agosto) si sono dimessi.
Cresciuta di molto l’occupazione nel settore alberghiero e della ristorazione (+29,5%) seguita dall’industria dell’intrattenimento (+22,3%) e dal turismo e servizi connessi (+12,7%). Calata invece, dello 0,8%, l’occupazione nell’edilizia.
Un confronto in previsione della discussione sulla finanziaria del 2023 si è tenuto, il 25 ottobre, tra una delegazione del sindacato Rengo, guidata dal Segretario Hideyuki Shimizu, e del PCD, guidata dal Segretario Okada.
All’interno del PLD, frattanto, il Segretario, Toshimitsu Motegi, ad inizio settimana aveva chiesto che il nuovo bilancio suppletivo si attesti intorno ai 26.000 miliardi di yen e dunque 6.000 in più rispetto a quanto il governo aveva ipotizzato a settembre.
In realtà, venerdì, Kishida ha presentato, a grandi linee, i contenuti del nuovo bilancio assegnandogli una dimensione pari a 29.100 miliardi. Circa 6.000 miliardi saranno destinati in sussidi per le bollette dell’energia per una media di intervento pari a 45.000 yen a famiglia.
A fronte della crescita dell’inflazione, sono numerosi gli enti locali che stanno utilizzando propri fondi per aiutare quanti si trovano in difficoltà. Ad Hokkaido, il comune di Kitami ha deciso di non inviare, a gennaio e febbraio 2023, le bollette dell’acqua oltre a concedere, a 14.000 nuclei familiari, un sussidio una tantum da 10.000 yen.
Ad Ashikaga (Tochighi), il comune ha iniziato invece a raccogliere cibo da privati cittadini ed a distribuirlo a famiglie in difficoltà così come alle caffetterie sociali (dei bar gestiti da associazioni che assicurano una colazione calda ai bambini provenienti da famiglie povere).
A Zama (Kanagawa), a partire dal prossimo anno fiscale, il comune abolirà, aggiungendo al fondo previsto 30 milioni di yen, il tetto al reddito per la richiesta di sussidi destinati alle spese mediche pediatriche.
Il Ministero del Lavoro è pronto ad approvare, a partire dal prossimo anno fiscale, il pagamento dei salari e delle altre prestazioni lavorative mediante i portafogli digitali. Le transazioni massime autorizzate saranno pari ad un milione di yen.
Nell’industria, il colosso Hitachi investirà 70 milioni di dollari per la costruzione di un sito per l’assemblaggio di carrozze ferroviarie (costruite da Kawasaki Heavy Industries) nello Stato USA del Maryland. Hitachi – la quale ha sottoscritto un contratto per la fornitura di 800 carrozze all’azienda dei trasporti di Washington – possiede già due impianti di assemblaggio e costruzione di segnali ferroviari in Florida e Carolina del Sud.
Nell’auto, secondo indiscrezioni apparse sulla stampa, Nissan potrebbe acquistare oltre il 15% delle azioni di una nuova società costituita da Renault per la produzione di auto elettriche. L’azienda giapponese potrebbe così reindirizzare le proprie priorità nell’ambito di un processo di riduzione della partecipazione di Nissan in Renault (la partecipazione nella casa madre dovrebbe scendere dal 43 al 15%).
Sempre in questo campo, Hino Motors, la società del gruppo Toyota specializzata nella produzione di camion, ha comunicato che, nei primi sei mesi di quest’anno, gli utili sono crollati del 70,4% per complessivi 3,48 miliardi di yen.
Nell’aeronautica, Honda Motor ha annunciato il lancio di un nuovo modello del proprio jet commerciale HondaJet Elite II. Il nuovo modello, che costerà 6,95 milioni di dollari, in virtù di un serbatoio più grande, può percorrere 2.865 chilometri e cioè 204 in più rispetto al precedente.
Chiudendo con l’agricoltura, in sede della commissione competente della Camera dei Rappresentanti, Takaaki Tamura del PCG ha condannato gli acquisti di riso statunitense da parte dell’esecutivo mentre il sostegno ai produttori nipponici langue. L’attuale crisi economica prodottasi con il conflitto in Europa ha portato infatti ad un aumento consistente dei costi di produzione del riso stante l’impennata dei prezzi del cherosene e dei fertilizzanti. L’esecutivo si è impegnato alla corresponsione di un sussidio che dovrebbe coprire l’aumento dei costi dei fertilizzanti del 70% ma la media degli aumenti è stata del 140%.
(con informazioni di jcp.or.jp; cdp-japan.jp; mainichi.jp; asahi.com)
Ha collaborato con gctoscana.eu occupandosi di Esteri.