Iniziamo questa Pillola con la politica interna: un sondaggio condotto dal quotidiano Mainichi tra il 17 ed il 18 settembre, ha mostrato come il tasso di approvazione del premier Kishida sia sceso al 29%. Sceso al 23% anche l’appoggio espresso dai rispondenti verso il PLD.
Rispetto all’operato del partito di governo in relazione ai rapporti con la Chiesa dell’Unificazione, soltanto il 12% degli intervistati ha risposto di approvarlo mentre il 72% si è ritenuto insoddisfatto (il 68% ha anche dichiarato che il partito dovrebbe indagare ulteriormente circa i rapporti intrattenuti da Abe con la confessione fondata da Moon).
Proprio in settimana, è emerso che, a giugno di quest’anno, diversi parlamentari del PLD e persone legate alla Chiesa si sono incontrate presso gli uffici della Dieta. All’incontro era presente ed ha pronunciato un discorso anche Masayoshi Kajikuri, capo della Federazione per la Pace nel Mondo e della Federazione Internazionale per la Vittoria sul Comunismo: due realtà prossime (se non, di fatto emanazione) della confessione religiosa. Tra gli argomenti dell’incontro vi è stato l’eventuale sostegno a candidati del PLD da parte dell’associazione guidata da Kajikuri.
Il 22 settembre, la Chiesa ha annunciato, nel corso di una conferenza stampa, una riforma interna promettendo che non incoraggerà donazioni. Durante la conferenza, un avvocato della Chiesa, Nobuya Fukumoto, ha riconosciuto che le donazioni fatte dalla madre dell’assassino di Abe, Tetsuya Yamagami, sono state eccessive. Le somme versate dalla donna, che proverrebbero da un premio assicurativo e dalla vendita di una casa, sono state di circa 100 milioni di yen (poco più di 700.000 euro).
Lo stesso giorno, in parlamento, sono seguite le audizioni a persone che hanno denunciato pressioni psicologiche a donare nonché ad avvocati della “rete contro le vendite spirituali”, un gruppo di legali che da molti anni rappresenta gli interessi di persone che hanno lasciato il culto.
In 13.000 hanno manifestato a Tokyo, il 19 settembre, per protestare contro i funerali di Stato disposti per Shinzo Abe e contro alcune delle politiche chiave portate avanti dai liberal-democratici negli ultimi anni quali le leggi sulla sicurezza nazionale, i tentativi di cambiare la Costituzione e le politiche economiche.
Presenti alla manifestazione anche Kazuo Shii ed Akira Koike per il Partito Comunista, la deputata Tomoko Abe per il Partito Costituzionale Democratico e Mizuho Fukushima a nome dei socialdemocratici.
“Il funerale di Stato non ha basi legali ed è stata una decisione del governo. Proprio come con la nuova legislazione sulla sicurezza di sette anni fa, una decisione del gabinetto ha superato la Costituzione” ha affermato Abe nel proprio intervento mentre Yoichi Iha, parlamentare di “Vento di Okinawa” ha ricordato come l’ex premier sia stato decisivo nel processo che ha portato ad iniziare i lavori per la costruzione della nuova base USA di Henoko.
Un’altra manifestazione si è tenuta a Tokyo venerdì ed un appello, che ha raccolto più di 2.000 firme, è stato promosso da una rete di ecclesiastici.
Mercoledì, si sono invece incontrati Jun Azumi per il PCD e Takashi Endo di Nippon Ishin no Kai per concordare un’azione comune in vista della prossima sessione della Dieta.
Nell’accordo stretto dai due partiti, le forze politiche si impegnano a: proporre un disegno di legge che obblighi la convocazione della Dieta entro 20 giorni quando richiesto da un numero sufficiente di parlamentari; una proposta per installare dispositivi anti-abbandono negli scuolabus; una comune bozza di riforma dei collegi elettorali e di una norma che renda pubbliche le spese prelevate dalla diaria dei parlamentari; un approfondimento comune per meglio affrontare le problematiche portate dalle sette religiose. L’accordo tra le due formazioni, ideologicamente distantissime, è stato spiegato da Izumi come una necessità dato che si tratta del primo e del secondo partito dell’opposizione.
In campo meteorologico, sono diverse le frane prodotte dal passaggio, nel Kyushu meridionale, del tifone Nanmadol che ha colpito l’area a partire da dal 18 settembre per poi muoversi verso Honshu.
Due morti ed alcune decine (almeno 70 a lunedì poi saliti ad alcune centinaia) i feriti segnalati, il 19 settembre, dall’Agenzia Meteorologica. Ben 820 i voli annullati da Japan Airlines e da ANA. Circa 350.000 le case del Kyushu rimaste senza corrente ad inizio settimana. Colpite con forza sono state soprattutto le Prefetture di Miyazaki e di Hiroshima. Oltre 46.000 le case rimaste senza corrente per oltre un giorno nell’area servita dalla Kyushu Electric Power.
Un morto ed un dispero è stato, invece, il bilancio, a sabato, del tifone Talas che ha colpito il Giappone centrale ed in particolare la Prefettura di Shizuoka. L’ultimo evento ha prodotto un’interruzione di corrente che ha riguardato 119.000 abitazioni. Circa mille gli evacuati nel comune di Fukuroi.
Per quanto concerne la pandemia, la capitale ha registrato 4.069 casi lunedì, 3.794 martedì, 7.059 mercoledì, 8.850 giovedì, 7.559 venerdì, 4.855 sabato. Al 24 settembre, Tokyo aveva avuto 3.137.491 contagi e 5.777 deceduti: dati che ne fanno la Prefettura più colpita dal SARS-CoV-2.
Martedì è, intanto, iniziata la somministrazione di un vaccino che si è mostrato efficace contro la variante omicron, le cui subvarianti hanno ormai rimpiazzato le altre. A fornire le dosi per questa campagna di richiamo sarà soprattutto Pfizer ed, in misura minore, Moderna.
Il ministro Kato ha promesso un rapido processo di somministrazione che giunga presto ad un milione di dosi giornaliere. Mercoledì è risultato positivo anche il ministro dell’Economia Nishimura.
In ambito demografico, dati governativi hanno mostrato che i cittadini giapponesi nati – tanto nell’Arcipelago quanto all’estero – nei primi sei mesi del 2022 sono diminuiti del 5% rispetto allo stesso periodo del 2021. In totale, i nuovi nipponici sono stati 384.942: il numero più basso dal 2000. Stando alle proiezioni, a fine anno, il numero di nuovi nati dovrebbe essere inferiore agli 800.000 e cioè la cifra più bassa dal 1899. Sostanzialmente stabile – a 265.593 – il numero di matrimoni.
Gli stessi dati hanno evidenziato che, per la prima volta, il numero di ultrasettantacinquenni ha superato il 15% della popolazione per complessive 19.370.000 persone. Coloro che hanno oltre 65 anni rappresentavano il 29,1% della popolazione (36.270.000 persone) e cioè la percentuale maggiore al mondo (al secondo posto vi è l’Italia con il 24,1%).
Oltre la metà di coloro che hanno tra 65 e 69 anni (per la precisione il 50,3%) lavorano ancora: in termini assoluti si tratta di 9.090.000 persone (+60.000 rispetto al 2021) e cioè il 13,5% della forza lavora lavoro totale.
Secondo le stime dell’Istituto Nazionale di Ricerca su Popolazione e Sicurezza Sociale, entro il 2040, gli ultrasessantacinquenni saranno il 35,3% della popolazione nipponica.
Nei diritti civili, la Prefettura di Hokkaido ha annunciato che ad ottobre avverrà una modifica dei regolamenti che normano l’edilizia residenziale pubblica, consentendo l’iscrizione nelle graduatorie a stranieri non coniugati ed a coppie dello stesso sesso legalmente registrate nella Prefettura.
In politica estera, per coordinare meglio la risposta al penultimo tifone, Kishida ha rimandato di un giorno il proprio viaggio per New York ove aveva preventivato di recarsi lunedì per assistere all’assemblea ONU. Prima di partire, oltre ad una rituale condanna dell’intervento russo nella guerra civile ucraina, Kishida ha fatto riferimento ad una riforma, della quale si discute ormai da moltissimi anni, del Consiglio di Sicurezza delle Nazione Unite in un senso maggiormente democratico e che riduca (o elimini) il potere di veto dei cinque Stati che lo possiedono.
Sul trattato per il bando totale delle armi atomiche, Kishida – il cui governo e la cui maggioranza parlamentare si è rifiutata di sottoscrivere – ha incontrato alcune nazioni possibiliste (ma non firmatarie) e tra esse Australia, Paesi Bassi, Canada e Germania. Nel corso della riunione, tenutasi mercoledì ed alla quale ha assistito il Pietro Parolin per lo Stato di Città del Vaticano, Kishida si è auspicato che l’accordo abbia effetto “senza ulteriori ritardi”.
L’assemblea ONU è stata anche l’occasione per un incontro tra i ministri degli Esteri di Giappone e Repubblica di Corea, Yoshimasa Hayashi e Park Jin, i quali, secondo quanto comunicato dallo stesso Hayashi hanno deciso di mantenere attiva una comunicazione tra i due dicasteri per appianare le controversie sorte con il sequestro degli asset di alcune aziende giapponesi operanti in Corea del Sud in seguito a delle sentenze che le hanno condannate a risarcire ex forzati di guerra da queste sfruttati durante l’occupazione coloniale della Penisola. La vicenda era stata ritenuta chiusa dal Giappone con l’accordo del 1965 ma, con ogni evidenza, a Seul hanno avuto idee diverse.
La nuova presidenza Yoon ha però intenzione di non deteriorare ulteriormente i rapporti con il Sol Levante tanto che la vendita di queste proprietà è stata per adesso bloccata ed allo scopo è stato costituito un tavolo consultivo.
Il 21 settembre, per la prima volta, Yoon e Kishida hanno avuto un breve scambio (circa 30 minuti) confermando la cooperazione sul tema della Corea del Nord ed ulteriori incontri per risolvere la questione delle controversie giudiziarie.
In ambito militare, come fanno ormai dal 2009, l’associazione Nishitama ha tenuto, presso un parco di Fussa (Tokyo), un sit-in per chiedere lo smantellamento della base di Yokota. L’ultimo dei problemi di convivenza tra i residenti dell’area ed i militari è stato lo stop e la rapida ripresa dei voli dei mezzi osprey nonostante l’inquietante notizia giunta da oltreoceano che mostrava l’esistenza di un problema tecnico (non del tutto accertato nella sua origine) che può portare il pilota a perdere il controllo del velivolo. La base miliare è una delle principali utilizzate dagli USA nell’Arcipelago ed in questi mesi il Pentagono ne ha previsto un rafforzamento.
Sempre in questo campo, il riconfermato Governatore di Okinawa, Denny Tamaki, ha incontrato, martedì, il Presidente del PCD Izumi per fare il punto circa l’opposizione alla costruzione della nuova base di Henoko.
In economia, a Siem Reap, Cambogia, i ministri dell’Economia dell’ASEAN e del Giappone hanno concordato di rafforzare la propria cooperazione volta ad assicurare stabilità alle catene di approvvigionamento. L’incontro si è tenuto ai margini di un incontro che ha coinvolto, oltre ai Paesi ASEAN, diverse nazioni tra le quali Russia, Stati Uniti, Australia, Nuova Zelanda e Cina.
Da Manila, la Banca Asiatica per lo Sviluppo ha tagliato, nel proprio report di mercoledì, le prospettive di crescita per il continente: dal 5,2 al 4,3% per il 2022 e dal 5,3 al 4.9% per il prossimo anno. Più che dimezzata la crescita cinese del 2022 rispetto al 2021 (mentre l’economia dello Sri Lanka dovrebbe contrarsi addirittura dell’8%) e, dal lato opposto, una crescita tra il 7 e l’8% è prevista per India e Maldive.
Per quanto concerne l’Esposizione di Osaka 2025, le spese organizzative per il padiglione della Prefettura sono cresciute, rispetto alla stima iniziale, di 2,5 miliardi di yen per complessivi 10 miliardi. Ad annunciarlo è stata Takenaka Corporation, l’azienda incaricata di realizzare la struttura. Della necessità di ridurre i costi ha parlato il sindaco della città, Ichiro Matsui.
Per ciò che attiene ai patrimoni delle famiglie, a fine giugno, gli asset posseduti dai nuclei di residenti nell’Arcipelago hanno raggiunto i 2.007.000 miliardi di yen: l’1,3% in più del 2021 e secondo record proprio dopo quell’anno.
Contanti e depositi sono cresciuti del 2,8% (1.102.000 miliardi) mentre i titoli sono calati del 3,3% (199.000 miliardi).
Sui titoli di Stato si è invece assistito ad un aumento, dello 0,5%, della quota detenuta dalla Banca centrale (che adesso ne possiede il 44,3% per 542.000 miliardi complessivi) e di quella in mano ad investitori stranieri che ha visto un +2,7% (167.000 miliardi e 13,6% del totale).
I risparmi dovrebbero comunque ridursi nel corso di quanto rimane di quest’anno a fronte della crescita dell’inflazione. I prezzi di agosto sono aumentati del 2,8% (del 3% includendo gli alimenti deperibili) e cioè l’aumento più alto dall’ottobre del 2014 quando la tassa sui consumi passò dal 5 all’8%.
Per categoria, i cibi non deperibili sono aumentati del 4,1% (aumento più alto degli ultimi otto anni), dei grandi elettrodomestici del 6,3%. A scendere (e di ben il 14,4% rispetto ad agosto 2021), i prezzi dei servizi di telefonia mobile i quali hanno risentito della concorrenza a loro imposta dal governo con una serie di misure ad hoc.
Rimanendo sull’inflazione, sono diversi gli enti locali che hanno adottato misure volte ad attenuare l’impatto dell’aumento dei prezzi.
Dopo una petizione che ha raccolto oltre 6.400 firme, ad esempio, la città di Aomori non farà pagare la retta per la mensa a 18.500 studenti delle scuole elementari e medie. A luglio, e con la prospettiva di trasformarlo in un intervento permanente, la Prefettura di Tottori ha invece coperto metà del contributo da 7.000 yen erogato dai comuni per venire incontro a quanti hanno difficoltà a pagare le bollette della luce. Il comune di Hoki, sempre a Tottori, ha anche distribuito un sussidio una tantum da 20.000 yen a 3.800 famiglie utilizzabile per acquistare benzina, cherosene o per pagare il tassì ed una misure simile (ma con un importo medio di 2.000 yen per ogni membro del nucleo familiare) è stata presa da Nagaokakyo (Kyoto). Un sussidio una tantum da 50.000 yen è stato invece destinato, ad Hakodate (Hokkaido) per alcune categorie di lavoratori autonomi.
Le bollette di elettricità e gas sono aumentate, su base annua, di circa il 20% mentre – stando ad una ricerca di Teikoki Databank – saranno più di 7.000 gli alimenti che cresceranno di prezzo da ottobre portando il totale di quest’anno ad oltre 20.000 articoli con un aumento medio del 14%.
Tra le aziende che hanno disposto aumenti vi è Kewpie che introdurrà, dal primo ottobre, un rialzo su 93 prodotti compreso tra il 2 ed il 20%. Sempre da ottobre aumenti saranno praticati da Marudai Food, NH Foods, Itoham Foods nonché dalla catene di sushi Akindo Sushiro e Kura Sushi e le catene Hidakaya, Yayoiken, McDonald’s, Denny’s, Torikizoku Holdings ed Ichibanya.
Nel settore ristorativo, Tokyo Shoko Research ha esaminato i menù di 122 catene riscontrando aumenti già effettuati o da attuare entro settembre, in 71.
Secondo Mizuho Research & Technologies, l’aggravio medio annuo per famiglia dato dalla debolezza dello yen porterà a maggiori spese per 100.000 yen.
In campo monetario, lo yen ha perso nuovamente terreno sul dollaro giovedì (attestandosi a quota 145) salvo recuperare 5 yen dopo un intervento di acquisto di yen sul mercato (azione che non accadeva da 24 anni) disposta il medesimo giorno.
Sempre giovedì, con una poco spiegabile misura di segno opposto, la Banca del Giappone ha stabilito – al termine della periodica due giorni del tavolo direttivo – di lasciare invariata la propria politica di allentamento monetario.
I titoli a breve termine mantengono così un interesse di -0,1% e quelli a dieci anni intorno allo 0%. Confermato anche il limite di 12.000 miliardi di yen annui per gli interventi di acquisto negli exchange-traded funds.
Di una politica monetaria “da bancarotta” ha parlato, il 22 settembre, il Presidente del PCG, Shii, il quale si è appellato ad una tassazione verso gli utili delle grandi imprese e bocciato la distribuzione del sussidio una tantum da 50.000 yen proposto dal governo.
Nell’abbigliamento, il marchio “Forever 21” ha manifestato la volontà di rientrare nel mercato nipponico – stipulando una cooperazione con la locale Adastria – con un obiettivo di vendite pari a 10 miliardi di yen entro il 2028. Sempre entro quell’anno, l’azienda intende aprire nell’Arcipelago tra i 15 ed i 18 negozi. La società statunitense era finita in bancarotta nel settembre 2019 uscendo dal mercato giapponese.
Nell’energia, Toho Gas, ha reso noto di aver rinnovato il proprio contratto di acquisto di gas liquefatto russo. L’accordo – che scadrà nel 2033 – tra l’azienda di distribuzione del gas e la società che gestisce il progetto Sakhalin 2, prevede l’acquisto di 500.000 tonnellate di gas liquefatto all’anno. Prima della società con sede e Nagoya (il cui gas proviene per il 20% dal Sakhalin 2), avevano rinnovato i propri accordi Jera Company (una joint venture che tiene insieme Tokyo Electric Power Company Holdings e Chubu Electric Power), Hiroshima Gas e Kyushu Electric Power. La nuova società che gestisce il rigassificatore russo, costituita dopo la liquidazione della precedente per intervento del governo di Mosca, conserva le quote azionarie possedute nella precedente dalle nipponiche Mitsui & Co. e Mitsubishi Corporation.
Nell’edilizia, la nipponica Obayashi Corporation e l’australiana Built Pty coopereranno nella costruzione, a Sidney, nella costruzione di un grattacielo alto 182 metri. La Atlassian Central, questo il nome della torre, dovrebbe essere completata entro il 2026 ed ospiterà uffici, alberghi e negozi.
In patria, in aumento, anche se dello 0,1%, la media nazionale dei prezzi dei suoli residenziali. Al primo luglio, la media di aumento dei suoli per ogni uso e di quelli commerciali è cresciuta dello 0,5 e dello 0,3%. Grandi rimangono comunque le differenze tra le diverse aree: sui suoli residenziali, in 14 Prefetture si sono registrati aumenti (l’anno scorso soltanto in 7) mentre in 32 si è avuta una diminuzione (stabili i prezzi ad Ibaraki) dello 0,2% medio (lo scorso anno fu dello 0,7%).
Sui suoli destinati alle attività economiche si sono visti invece aumenti in 18 Prefetture (contro le sei dello scorso anno). L’aumento più consistente, il 31,6%, si è avuto nell’area industriale di Kikuyo (Kumamoto) ove ha investito il colosso mondiale dei semiconduttori Taiwan Semiconductor Manufacturing.
Nei trasporti, presso il deposito di Omura (Nagasaki), le Ferrovie del Kyushu hanno mostrato alla stampa i quattro nuovi treni a levitazione magnetica “Kamome” che percorreranno la tratta tra Nagasaki e Takeo.
Sempre in ambito ferroviario, le Ferrovie del Giappone Occidentale hanno sviluppato un’applicazione da destinare agli smartphone in grado di rilevare le vibrazioni del treno lungo la marcia. Il sistema dovrebbe entrare nelle carrozze della società il prossimo aprile e si basa su una combinazione di GPS e sensori in grado di rilevare l’inclinazione. Attualmente, in diversi treni sono installati dei sensori in grado di rilevare le vibrazioni ma il loro costo è molto più elevato di quello che prossimamente entrerà in servizio.
Rimanendo in questo campo, il colosso finanziario e delle telecomunicazioni SoftBank ha annunciato, martedì scorso, il lancio di un sistema di noleggio di auto usate ad un prezzo fisso mensile. Il nuovo servizio sarà portato avanti da una joint venture con la singaporiana Trusty Cars che già opera nel settore del noleggio di auto prenotabili on line. L’ingresso del colosso guidato da Son in un settore nel quale già operano Toyota ed Honda si colloca nell’ambito di un’operazione di diversificazione del portafoglio investimenti alla luce di una minore redditività del settore telefonico ed alle perdite del Vision Fund messo in piedi con i sauditi.
Il numero uno della società, ha anche annunciato, in settimana, un viaggio in Corea del Sud volta a creare un’alleanza con Samsung che possa gestire la società britannica (ma parte del portafoglio di SoftBank) operante nel settore chip, Arm.
Arm venne acquistata da SoftBank nel 2016 ma, a fronte delle perdite di cui si diceva, aveva provato a venderla, per 40 miliardi di dollari, alla statunitense Nvidia Corporation, senza però riuscirci a causa degli interventi delle antitrust statunitensi ed europee nonché delle preoccupazioni del governo britannico circa i possibili rischi alla sicurezza nazionale dell’operazione.
Nella produzione automobilista, venerdì scorso, Toyota ha annunciato una prossima uscita dalla Federazione Russa a causa dei problemi incontrati nel rifornimento di materiali e componentistica alle fabbriche possedute nel Paese per via delle sanzioni. La produzione di auto nell’impianto di San Pietroburgo era già stata sospesa a marzo.
Toyota, la quale non vede “indicazioni che ci dicano che potremo ripartire nel futuro”, non prevede al momento la vendita dei propri asset nella Federazione Russa. Il colosso impiega in Russia 2.350 lavoratori. L’azienda “assicurerà pienamente il rispetto dei propri obblighi sociali verso i dipendenti così come significative compensazioni aggiuntive” ha comunicato il Ministero all’Industria e Commercio della Federazione Russa.
“Per ciò che attiene all’impiego del personale che il comparto militare-industriale dell’area ha bisogno di personale qualificato” ha affermato il Governatore della città, Alexander Beglov, assicurando assistenza al reimpiego per coloro che lasceranno Toyota.
Anche Nissan, la quale anch’essa ha una fabbrica nell’ex capitale, ha deciso di estendere lo stop all’operatività – che doveva terminare a settembre – di altri tre mesi.
Nel turismo (anche se la maggioranza di essi sono in realtà persone che si recano in Giappone per lavoro), il numero di visitatori stranieri di agosto ha toccato quota 169.800 superando, per il quinto mese di fila, il tetto dei 100.000. Il dato è del 6,6% superiore a quello di agosto 2021 ma inferiore del 93,3% rispetto a quello del 2019. A guidare gli arrivi, i cittadini vietnamiti (33.000) seguiti dai sudcoreani (28.500) e dagli statunitensi (15.800).
Nella prospettiva di una ripresa del mercato, giovedì scorso e per altri tre giorni, si è svolta a Tokyo la fiera degli operatori del settore. L’evento, cui hanno partecipato anche realtà straniere, è stato organizzato dall’Associazione Giapponese Turismo e Viaggi e non si teneva da due anni. Obiettivo degli organizzatori, quello di avere almeno 150.000 visitatori.
Annunciata, venerdì, la rimozione del tetto giornaliero agli arrivi (attualmente posto a 50.000) a partire dall’undici di ottobre. A partire dalla stessa data sarà anche istituito un nuovo bonus vacanze (pari a 11.000 yen al giorno per persona) destinato ai giapponesi che intendono trascorre le proprie ferie nel Paese. Il buono sarà unico e potrà essere speso per l’albergo, nei ristoranti o per alcune sese nei negozi.
In campo alimentare, Sapporo Breweries ha annunciato l’acquisizione della statunitense Stone Brewing. Il costo dell’operazione è pari a 168 milioni di dollari ed è finalizzato alla produzione della birra venduti negli USA direttamente nel Paese.
(con informazioni di asean.org; adb.org; tass.com; yna.co.kr jcp.or.jp; cdp-japan.jp; nhk.or.jp; mainichi.jp; asahi.com)
Ha collaborato con gctoscana.eu occupandosi di Esteri.