Sono almeno 146, i parlamentari attualmente in carica del PLD ad aver avuto un qualche rapporto di maggiore o minore, ed in alcuni casi di effimera, entità con la Chiesa dell’Unificazione o con realtà associative emanazione di questa. A rivelarlo è stata un’inchiesta dell’agenzia di stampa Kyodo.
Un sondaggio circa i legami tra politici ed il controverso culto è stato realizzato anche dal quotidiano Asahi che ha somministrato un questionario a 712 parlamentari, 2.574 membri di assemblee prefettizie ed ai 47 Governatori. Con un tasso di risposta particolarmente alto – l’89,6% – la ricerca ha mostrato che 447 politici (150 parlamentari, 290 membri di assemblee prefettizie e 7 Governatori) hanno avuto collegamenti con la confessione religiosa. In 434 casi si è trattato di partecipazione ad eventi della chiesa o messaggi di saluto inviati agli stessi. Settantaquattro politici hanno dichiarato di aver pagato per l’ingresso a qualche manifestazione e quarantuno di aver ricevuto assistenza da aderenti al culto durante una campagna elettorale.
Dei 150 parlamentari nazionali, 120 sono del PLD, 14 di Nippon Ishin no Kai, 9 del PCD ed uno ciascuno per Nuovo Komeito e PDP.
Tra i politici che hanno presenziato a diverse manifestazioni della Chiesa (di queste almeno due all’estero) vi è l’ex sindaco di Ginowan Sakima il quale è attualmente candidato da PLD e Nuovo Komeito alla guida della Prefettura di Okinawa.
L’otto settembre è giunta la conclusione dell’inchiesta interna del PLD tra i propri parlamentari volta ad accertare quanti hanno avuto legami con la religione. Secondo quanto riferito dal numero due partito, Toshimitsu Motegi, 179 dei 379 deputati e senatori iscritti hanno avuto una qualche forma di contatto.
Il comitato investigativo messo in piedi dal Partito Comunista ha intanto scoperto, il 7 settembre, numerosi altri casi di collegamento tra consiglieri comunali del PLD e la Chiesa.
Avviata, dal governo, lo scorso lunedì, una linea telefonica volta ad assistere persone che dovessero lamentare comportamenti sospetti da parte della Chiesa.
Frattanto, la Rete Nazionale degli Avvocati Contro le Vendite Spirituali, il gruppo di legali che supporta quanti hanno denunciato comportamenti abusi da parte del culto, ha invitato l’Agenzia per i Consumatori di non informare la Chiesa quando dei cittadini legati alla Chiesa chiedono supporto.
“Il gruppo religioso probabilmente vuole contattare direttamente coloro che si consultano. Sospettiamo che stiano tentando di risolvere i problemi da soli senza il coinvolgimento di un’istituzione pubblica o di un avvocato” ha dichiarato Yasuo Kawai, segretario generale del gruppo di avvocati.
Sui funerali di Stato per l’ex premier Abe, è stato stabilito che ministeri ed agenzie nazionali esporranno, quel giorno, le bandiere a mezz’asta. Anche svariati enti locali hanno deciso di imitare il governo per esprimere in questo modo la propria partecipazione.
Ad organizzare l’evento (ricevendo 176 milioni di yen) sarà, in quanto unica partecipante alla gara indetta, la società Murayama, già coinvolta nell’organizzazione delle controverse feste per la fioritura dei ciliegi. Su quest’ultima questione, il parlamentare Toru Miyamoto ha interrogato un funzionario dell’Ufficio di Governo che ha risposto che “sono state seguite le regole”.
Contro la commemorazione, circa cento persone hanno manifestato a Nagano, lo scorso 4 settembre mentre una petizione con 400.000 firme in calce è stata consegnata la governo il giorno successivo.
I costi reali dell’evento saranno inoltre ben al di là dei 249 milioni preventivati. Il 6 settembre, infatti, il governo ha deciso di allocare altri 1,4 miliardi di yen per coprire i costi legati alla sicurezza ed all’accoglienza di alcuni ospiti internazionali.
Chiarezza circa l’obbligo da parte dei dipendenti pubblici a rispettare un minuto di silenzio è stata chiesta da Shiokawa del PCG e dai parlamentari del PCD Azumi, Yamai e Kasa.
Lo stesso Presidente del Partito Costituzionale Democratico, Kenta Izumi, ha sottolineato che, senza il coinvolgimento della Dieta nella decisione, i funerali presentano problemi di legittimità. Izumi si è anche chiesto se “l’importo pagato dal governo sia giustificabile”.
Alla luce dello scambio rimasto senza risposte, il 9 settembre Okada ha ribadito la necessità di ulteriori interrogazioni al premier mentre circa la partecipazione dei parlamentari costituzional-democratici all’evento si è lasciata la libertà di coscienza.
Organizzare una cerimonia di Stato per ricordare l’ex premier è “appropriato” ha ribadito Kishida giovedì informando inoltre che la vicepresidente USA Harris, il Presidente indiano Modi, il premier australiano Albanese e l’omologo canadese Trudeau saranno tra gli ospiti stranieri che prenderanno parte ai funerali.
Nell’istruzione, al primo maggio di quest’anno, il numero di donne che insegnano nelle università è cresciuto di 738 unità rispetto all’anno precedente per complessive 50.975 docenti di sesso femminile. Record anche di studentesse: 1.201.050 e cioè il 45,6% di tutti gli studenti dell’anno accademico 2021/2022.
Sempre in questo campo, il Consiglio Centrale per l’Istruzione ha deliberato che, a partire dal 2024, dal quinto anno del corso scolastico saranno adottati dei libri in inglese in formato digitale.
Rimanendo in quest’ultimo settore, l’Università Medica di Tokyo è stata condannata, il 9 settembre, a pagare 18,26 milioni di yen a 27 aspiranti studentesse che avevano fatto alla causa all’ateneo sospettando, come poi in effetti è stato accertato, che i loro test d’ingresso erano stati manomessi nell’ambito di una politica portata avanti dall’università per ridurre il numero di studentesse.
Nell’immigrazione, i familiari di Wishma Sandamali, la trentatreenne morta a marzo 2021 nel centro di espulsione di Nagoya, e diverse realtà civiche hanno manifestato, il 4 settembre, per chiedere giustizia per la donna. Nonostante l’evidenza dell’omissione di soccorso, infatti, la Procura ha deciso di non inquisire nessun dipendente della prigione.
Rimanendo nel campo degli abusi ma spostandoci a quelli sui minori, dati governativi resi noti venerdì hanno mostrato che nel 2021 si è registrato un record di questi eventi: 207.659 e cioè 2.615 in più del 2020. Per categoria, gli abusi psicologici rappresentano il 60,1% dei casi; quelli fisici il 23.7%; gli eventi di negligenza il 15,1%; gli abusi sessuali l’1,1%.
A Saitama, sulla scia di iniziative similari condotta da altri enti locali, la giunta prefettizia ha deciso di creare una lista di aziende che si mostrano comprensive della diversità degli orientamenti sessuali. La lista sarà poi pubblicata sul sito della Prefettura.
Per ciò concerne la candidatura di Sapporo alle Olimpiadi invernali del 2030, lunedì è stata comunicata la cancellazione della visita di funzionari comunali alla sede di Losanna del Comitato Olimpico Internazionale. La candidatura è al centro di forti polemiche per i costi previsti (e crescenti) e per la mancata disponibilità della giunta di tenere un referendum consultivo.
La cancellazione “non è legata alla corruzione rispetto alle Olimpiadi di Tokyo” ha precisato il sindaco, Katsuhiro Akimoto.
Proprio su questa inchiesta, martedì, la Procura della capitale ha consegnato ad Haruyuki Takahashi, l’ex membro del comitato organizzatore dei Giochi edochiani accusato di aver preso una mazzetta dalla ditta Aoki Holdings in cambio della sua selezione come sponsor per l’evento, un nuovo mandato d’arresto. La Procura ritiene che il dirigente pubblico abbia ricevuto 76 milioni di yen dall’editore Kadokawa: anch’esso sponsor dei Giochi. Perquisizioni si sono svolte anche presso la sede di Daiko Advertising, il cui massimo dirigente, Kazumasa Fukami, è stato arrestato insieme all’ex dirigente di Kadokawa, Toshiyuki Yoshihara.
In campo meteorologico, l’undicesimo tifone stagionale ha battuto con forza la Prefettura di Okinawa tanto che, il 3 settembre, un avviso di evacuazione era stato emesso per oltre 109.000 persone. Il tifose si è poi mosso a nord andando spegnendosi verso il Mar Cinese Orientale non senza colpire prima il Kyushu causando problemi nei trasporti (martedì sono stati 98 i voli cancellati ed interrotta la circolazione dei treni a levitazione magnetica tra Hakata e Kumamoto), l’interruzione della corrente in 38.000 case (tra Kumamoto e Fukuoka) e la morte di una persona.
Frattanto, il 6 settembre, è stato pubblicato uno studio – condotto, tra gl’altri, anche da climatologi dell’Istituto di Ricerca Meteorologica – che ha mostrato come il cambiamento climatico di natura antropica abbia aumentato di 240 volte il rischio di eventi di calore estremo nell’Arcipelago.
Sul casinò di Osaka, rappresentanti della realtà civica AM Net hanno tenuto un incontro, il 7 settembre, nella Casa dei Rappresentanti con funzionari della Commissione per i Casinò e dell’Agenzia per i Servizi Finanziari chiedendo che le grandi banche Sumitomo Mitsui Banking Corporation e MUFG Bank non finanzino il controverso casinò che dovrebbe avere sede presso un’isola artificiale della città.
Katsuta Suzushima dell’associazione “A seed Japan” ha sottolineato come Sumitomo Mitsui e Mitsubishi UFJ abbiano sottoscritto la carta delle Nazioni Unite circa i principi che dovrebbero regolare le attività bancarie responsabili e che il finanziamento di un casinò non sarebbe in linea con il documento. Per il professor Sakurada, rappresentante della realtà Osaka Network, vi è nel Paese un buco legislativo circa ciò che le banche possono o non possono fare in relazione ai casinò e che dunque l’Agenzia dovrebbe indagare.
Sul nucleare, la società statale per “l’Indennizzo per danni nucleari e la facilitazione per lo smantellamento”, impegnata nei lavori di decommissionamento dell’ex centrale di Fukushima, ha annunciato, lunedì scorso, un nuovo metodo volto a rimuovere, almeno nelle intenzioni, il nocciolo parzialmente fuso del terzo reattore ed altri materiali ad altissima radioattività. Il nuovo metodo prevede di operare in immersione rimuovendo quindi i reattori (del tutto) insieme all’acqua riducendo così la quantità di radiazioni nell’ambiente. Il rischio è che l’acqua fuoriesca dalla struttura che sarà creata per incapsulare gli ex reattori.
Per ciò che concerne la pandemia, la capitale ha registrato 7.296 casi lunedì, 9.586 martedì, 13.568 mercoledì, 10.640 giovedì, 9.240 venerdì (giorno nel quale il numero totale dei casi nazionali da inizio emergenza ha toccato quota 20 milioni), 9.988 sabato.
Proprio nella capitale, secondo dati che si riferiscono al periodo tra metà luglio e metà agosto e che sono stati richiesti dal consigliere prefettizio Ryoko Fujita del PCG, oltre la metà delle persone che stavano riprendendosi dal virus a casa non hanno potuto ricevere ospedalizzazione anche in presenza di sintomi in aggravamento. Diversi i casi di persone che nel contempo sono decedute ed alcune decine quelli nei quali le persone hanno atteso in ambulanza tra le tre e le dieci ore prima di trovare un ospedale che li accettasse.
Martedì, Kishida ha annunciato che il periodo di isolamento per i pazienti positivi e con sintomi sarà abbassato dagli attuali dieci a sette giorni mentre per gli asintomatici dagli attuali sette a cinque. La misura, più che motivata da ragioni sanitarie, è dettata dai numerosi problemi incontrati da aziende ed enti – specialmente quelle dei servizi pubblici – per l’alto numero di dipendenti in malattia.
Kishida ha anche annunciato che questo mese la somministrazione del vaccino specifico contro la variante omicron indicando, per ottobre e novembre, il poco realistico obiettivo di un milione di somministrazioni al giorno.
Dal 7 settembre, inoltre, coloro che arrivano in Giappone da un alto numero di nazioni, non dovranno più presentare un test PCR negativo. Dalla stessa data, il tetto degli arrivi giornalieri è stato innalzato da 20.000 a 50.000.
In ambito vaccinale,la società AnGes ha annunciato, mercoledì, la sospensione della sperimentazione di un proprio vaccino contro il SARS-CoV-2. A motivare la scelta è stato il fatto che la cosiddetta “fase III”, e cioè la sperimentazione clinica, non ha mostrato efficacia. La società, fondata a partire da un’equipe dell’Università di Osaka, aveva ricevuto 7,5 miliardi di yen di sussidi.
In politica estera, lunedì scorso, il primo ministro Michail Mišustin ha firmato un decreto che ritira la Federazione Russa dal programma bilaterale che concedeva agli ex residenti nelle Curili meridionali prima della loro annessione all’Unione Sovietica ed ai loro discendenti la possibilità di visitare Kunašir, Iturup, Šikotan e gli scogli di Habomai, senza visto.
Di decisione “totalmente inaccettabile” ha parlato Kishida mentre per Leonid Slutsky, Presidente Commissione della Duma russa, la decisione “è una risposta che segue le illegali sanzioni emanate dal governo giapponese ed il suo aderire alla politica russofobica dell’Occidente”.
Ancora incerta, dato che non è menzionata nel decreto in maniera esplicita pur essendo una delle tre ragioni che consentiva di viaggiare senza visto, la possibilità per gli ex residenti di effettuare brevi visite alle tombe dei propri cari.
Nei rapporti con la Cina, “forte preoccupazione” è stata espressa, venerdì scorso, dal Portavoce dell’esecutivo Matsuno, rispetto alle attività della RPC nei pressi delle contese isole Senkaku/Diaoyutai. Le dichiarazioni di Matsuno giungono in corrispondenza del decimo anniversario dalla demanializzazione delle isole.
Da Ginevra, intanto, il Comitato ONU sui Diritti delle Persone, ha stilato un rapporto nel quale si raccomanda al Giappone di superare il sistema di segregazione dei bambini disabili ed il loro inserimento nei contesti classe. Gli esperti del Comitato, dopo aver incontrato funzionari giapponesi a fine agosto, hanno quindi stilato la raccomandazione: la prima da quando, nel 2014, il Sol Levante ha firmato, nel 2014, la Convenzione sui Diritti delle Persone Disabili.
In ambito militare, sono ripartiti dopo lo stop di fine agosto, i voli dei mezzi osprey dislocati nell’Arcipelago. I velivoli erano stati messi a terra – tanto in Giappone quanto negli USA – per un problema tecnico del quale non sono state fornite specifiche (e nemmeno individuate dato che l’aeronautica USA ha definito “obiettivo a lungo termine” l’individuazione del problema strutturale) ma che poteva condurre il pilota a perdere il controllo del mezzo.
A Mageshima, il 4 settembre, 130 cittadini (e con essi il deputato Takaaki Tamura del PCG) hanno manifestato con il progetto di costruzione di una nuova base delle Forze di Autodifesa sull’isola.
Frattanto, il dicastero della Difesa potrebbe schierare, il prossimo anno, un’unità dotata di missili terra-nave presso la base che ha sede ad Uruma (Okinawa). Unità missilistiche sono in fase di dispiegamento già a Miyakojima e Ishigakijima (sempre ad Okinawa) e ad Amami Oshima (Kagoshima).
In economia, ministeri ed agenzie nazionali hanno compilato le richieste per la prossima legge finanziaria che entrerà in vigore nel 2023. Il totale ammonta a 110.050 miliardi di yen segnando dunque un aumento rispetto all’attuale anno fiscale dove le spese sono state pari a 107.600 miliardi.
Le richieste del Ministero della Difesa sono state pari a 5.560 miliardi (lo scorso anno furono pari a 5.370 miliardi), quelle da parte del Ministero della Salute e Lavoro 33.260 miliardi mentre 26.990 miliardi (contro i 24.340 di quest’anno) sono stati destinati a pagare gli interessi sul debito.
La moneta nazionale, frattanto, ha subito un nuovo crollo martedì scorso raggiungendo quota 141,73 sul dollaro (record dall’agosto 1998). Lo yen è poi precipitato ulteriormente a quota 144,38 mercoledì mattina (altra cifra che non si raggiungeva da 24 anni) rimanendovi anche giovedì ed attestandosi poi a 142 il giorno successivo.
Il deprezzamento dello yen, pur favorendo in maniera limitata le esportazioni, compromette le importazioni dalle quali il Sol Levante dipende largamente specialmente nel settore energetico.
Proprio mercoledì, preoccupazione per la rapidità (e la costante direzione verso il deprezzamento) dell’andamento dello yen è stata espressa dal ministro delle Finanze Suzuki il quale ha promesso “azioni necessarie” per tutelare la moneta anche se non ha fornito ulteriori dettagli.
“Se questi movimenti persistono, il governo è pronto a prendere le azioni necessarie sul mercati esteri senza escludere alcuna opzione” ha affermato anche il viceministro Kanda al termine di un vertice che ha messo allo stesso tavolo il Ministero delle Finanze, l’Agenzia per i Servizi Finanziari e la Banca del Giappone.
Di movimento “non favorevoli” ha parlato, in una gara volta a rubare il titolo di messier de La Palice, venerdì il Governatore della Banca centrale Kuroda.
Cresciuta a luglio, ultimo mese per il quale sono disponibili delle stime, la spesa delle famiglie. In quel mese, i nuclei di due o più componenti hanno speso in media 285.313 yen: il 3,4% in più rispetto a luglio 2021 ma ancora sotto l’epoca prepandemica.
Ad aumentare maggiormente sono state le spese per viaggi ed alberghi (+11,2%) mentre sono scese quelle per mobili (-5,6%) ed alimentari (-1,3%). Calati, contestualmente, dell’1,3% i redditi reali delle famiglie.
Sull’inflazione, l’Unione Giapponese dei Pensionati ha incontrato, mercoledì scorso, la senatrice del PCG Akiko Kurabayashi per chiedere una sorta di scala mobile per le pensioni. Sul tema, ad ottobre, il PCG presenterà una proposta di legge in tal senso.
A fine settimana, il governo ha reso noto un nuovo pacchetto di aiuti per ottobre. Cuore dell’intervento è la concessione di un ennesimo sussidio da 50.000 destinato alle famiglie incapienti. La spesa totale per il sussidio dovrebbe aggirarsi intorno ai 900 milioni di yen.
Sempre in campo macroeconomico, l’avanzo delle partite correnti di luglio è crollato dell’86,7% rispetto allo stesso mese del 2021 per complessivi 229 miliardi di yen: si tratta del surplus più basso dal 1985. Il deficit nel settore merci è stato pari a 1.210 miliardi di yen mentre quello dei servizi a 790,8. Le esportazioni sono cresciute del 18,5% (8.580 miliardi) grazie alla ripresa del mercato di auto e chip in Asia e negli USA ma tale dato è stato più che annullato dal fatto che anche l’import è cresciuto e di ben il 47,6% (9.800 miliardi). A determinare quest’ultimo dato vi è stato il deprezzamento dello yen che si somma all’aumento del costo del greggio (che per i nipponici costa ancora di più data la debolezza della propria moneta su euro e dollaro). In senso contrario, l’avanzo primario ha registrato un surplus pari a 2.430 miliardi (+23,6%).
Nel commercio internazionale, il ministro Nishimura è volato a Los Angeles per incontrare l’omologa statunitense Raimondo al fine di concretizzare la creazione di un quadro economico indo-pacifico che faccia da contraltare agli accordi (alcuni dei quali vedono anche il Giappone come aderente) che includono la Cina. Il giorno successivo hanno partecipato alla discussione i ministri di altre 12 nazioni dell’area: Australia, Nuova Zelanda, India, Indonesia, Tailandia, Vietnam, Brunei, Singapore, Malesia, Fiji, Filippine e Corea del Sud. Tra gli argomenti sul tavolo vi è stata l’energia, la stabilità delle catene di approvvigionamento, i semiconduttori e l’economia digitale.
Nell’auto, Nissan e Honda, separatamente ma il medesimo giorno (mercoledì) hanno reso noti investimenti nel settore della produzione di batterie da destinarsi ai veicoli elettrici. Nissan ha annunciato che acquisterà dal fondo a partecipazione pubblica INCJ, il 47% delle azioni di Vehicle Energy Japan, società che produce batterie agli ioni di litio e che figura già tra i fornitori della casa automobilistica.
Honda ha invece comunicato che costituirà una joint venture con le cinesi Dongfeng Motor e Guangzhou Automobile Group incaricata di produrre batterie. Sempre in Cina, Honda dovrebbe rafforzare la propria cooperazione con il colosso delle batterie Contemporary Amperex Technology.
A fine agosto, la casa automobilistica nipponica aveva annunciato un enorme investimento (circa 4,4 miliardi di dollari) per la produzione di batterie per auto negli Stati Uniti.
Nell’energia, la crescita del prezzo dell’olio di palma – considerato energia rinnovabile in Giappone in quanto l’albero compensa l’anidride carbonica emessa bruciandolo – sul mercato internazionale sta mettendo in difficoltà i produttori giapponesi che lo utilizzano nelle centrali termoelettriche. Attualmente, nell’Arcipelago vi sono otto impianti da più di 140 megawatt che utilizzano olio di palma ma molti progetti d’investimento sono stati abbandonati. Nell’ultimo anno altri otto impianti hanno smesso di funzionare. Tra il 2016 ed il 2020, il prezzo dell’olio è stato di circa 80 yen al chilogrammo ma, da marzo 2021, il prezzo è cresciuto a 97 yen rendendolo molto meno redditizio dato che ogni chilogrammo può produrre 4 chilowattora ma l’energia ricavata non può essere venduta a più di 24 yen. A fine del 2021 il prezzo è poi schizzato a 140 yen al chilogrammo.
Sempre in questo campo, il Ministero dell’Economia, Industria e Commercio ha annunciato un piano per la riduzione dell’uso del gas il cui prezzo dovrebbe crescere ulteriormente nei prossimi mesi.
Nell’agricoltura, diverse realtà tra le quali il sindacato Zenroren, la Federazione degli Agricoltori e l’Associazione delle Donne del Nuovo Giappone, si sono incontrate il 3 settembre per discutere iniziative comuni volte a porre l’attenzione sull’autosufficienza in campo alimentare e contro il carovita.
Problemi sono stati segnalati ad Okinawa ove, oltre all’aumento del prezzo dei fertilizzanti, l’ultimo tifone ha danneggiato le produzioni di gombo rosso.
(con informazioni di tass.com; global.toyota; jcp.or.jp; cdp-japan.jp; nhk.or.jp; mainichi.jp; asahi.com)
Ha collaborato con gctoscana.eu occupandosi di Esteri.