Tra le tantissime graphic novel su Batman, “il Lungo Halloween” è un noir oscuro e affascinante. Warner Animation quest’estate ha pubblicato un film d’animazione diviso in due parti di pregevole fattura. Poco meno di 3 ore che ti inchiodano allo schermo. Il fumetto, pubblicato da Dc Comics in una miniserie di 13 volumi tra il 1996 e il 1997, fa parte della collana “Legends of the Dark Knight”. La testata delle Legends nacque dopo i due film di Batman di Tim Burton (1989 e 1992). Storie noir gotiche fatte da grandi autori e con grande libertà d’espressione.
A scrivere queste storie c’era Jeph Loeb, sceneggiatore cinematografico di film come Voglia di vincere (1985) con Michael J. Fox e Commando (1985) con Arnold Schwarzenegger. Insieme con Tim Sale, ha dato vita a molte storie a fumetti oltre a quelle di Batman, per la Marvel hanno realizzato Daredevil: Yellow, Spiderman: Blue e Hulk: Gray.
La storia è splendida, sempre attuale ed è una delle migliori graphic novel sull’Uomo Pipistrello. Secondo il mio punto di vista, solo The Killing joke e Arkham asylum gli sono superiori.
La trama si dipana durante il primo anno di vita di Batman dopo gli eventi di “Anno Uno”. Bruce Wayne ha ancora in testa il fresco ricordo della morte brutale dei suoi genitori. Come accadde nel “Cavaliere Oscuro” di Nolan, Batman, Harvey Dent e Gordon si sono coalizzati nella lotta alla malavita. Con Batman c’è anche il prezioso aiuto di Selina Kyle / Catwoman. Siamo più dalle parti del “Batman” di Matt Reeves (uscito il marzo scorso nei cinema). La criminalità organizzata a Gotham è spaccata in una guerra tra Carmine Falcone e Salvatore Maroni. Ma anche Bruce Wayne imprenditore e Harvey Dent hanno rapporti con la mafia.
Sembra di rivivere le atmosfere del “Padrino” di Francis Ford Coppola con Falcone e Maroni che a tratti parlano in italiano.
Ed è proprio il primo a dare il titolo all’opera: per lui è un Halloween lungo perché gli uccidono vari familiari fino a lasciarlo praticamente senza eredi. Ma poi irrompe sulla scena il misterioso killer “Festa” (Holiday nella versione originale perché uccide le vittime nei giorni festivi) che ha colpito al cuore esponenti della malavita, in particolar modo ai familiari di Falcone detto “Il romano”.
E’ una Gotham City putrida, piena di feccia, di criminali assetati di vendetta. L’ambientazione, tipica di un film noir metropolitano, è meravigliosa e spettacolare. I disegni animati rivivono in questo lungometraggio. L’approccio è più cinematografico del solito. Come ha rivelato l’autore “quando Harvey è sulla scena, c’è molto rosa e viola. Quando siamo con Jim Gordon, c’è molto marrone. Quando leggerete la storia, riconoscerete le sue fasi a colpo d’occhio, magari inconsciamente, ma saprete sempre quando inizia una nuova scena, senza che sia il testo a doverlo segnalare. Il che aiuta la narrazione ad essere scorrevole”.
L’azione dura circa un anno, da una notte di Halloween all’altra. Mentre Festa uccide nei giorni rossi del calendario, la notte di Natale Joker evade da Arkham. Ma solo a Capodanno Batman capisce che il clown non è Festa. Anche perché sulle scene del crimine, accanto alla pistola compare sempre una tettarella usata come silenziatore.
Ma non c’è solo Joker: in questo epico film ci sono anche il Cappellaio Matto (omaggio neanche tanto velato ad “Alice” di Lewis Carroll), Pinguino, Solomon Grundy, Poison Ivy. Poi ce ne sono altri due piuttosto importanti: il dottor Jonathan Crane, alias Spaventapasseri, che sparge la sua tossina per alimentare le paure della gente e di Bruce Wayne (come faceva Cillian Murphy in “Batman Begins”) e soprattutto Due Facce. Nella seconda parte del film assistiamo alla nascita di questo criminale. Il paladino della legalità di Gotham, Harvey Dent, che si trasforma in uno spietato pazzo che uccide affidandosi al caso, tirando per aria una monetina.
D’altronde questa graphic novel ha ispirato Nolan perché la caduta di Dent (Aaron Eckhart) era un filone narrativo piuttosto interessante. Il finale del “Cavaliere oscuro” ci mostrava che il concetto “o muori da eroe o vivi tanto a lungo da diventare il cattivo” era reale. La soluzione dell’enigma sembra semplice, ma non lo è affatto. Chi non avesse letto la graphic novel, si sentirà piuttosto spiazzato alla fine quando verrà rivelata l’identità di Festa.
Regia**** Fotografia **** Interpretazioni ****1/2 Sceneggiatura **** Film ****
Batman: the long Halloween ****
(USA 2022)
Genere: Animazione
Regia: Chris Palmer
Sceneggiatura: Jeph Loeb e Tim Sale
Durata: 1h e 25 minuti parte 1
1h e 27 minuti parte 2
Prodotto e distribuito da Warner Bros Animation
Trailer parte uno
Trailer parte due
La frase cult: A differenza di Harvey Dent, non sono legato a piccoli motivi come la vendetta o, peggio, avanzamenti di carriera. Mi hanno tolto un peso. Non devo più decidere chi è innocente e chi è colpevole. Tutto quello che devo fare è … eseguire. (Harvey “Due Facce”)
Immagine da justnerd.it
Nato a Firenze nel maggio 1986, ma residente da sempre nel cuore delle colline del Chianti, a San Casciano. Proprietario di una cartoleria-edicola del mio paese dove vendo di tutto: da cd e dvd, giornali, articoli da regalo e quant’altro.
Da sempre attivo nel sociale e nel volontariato, sono un infaticabile stantuffo con tante passioni: dallo sport (basket, calcio e motori su tutti) alla politica, passando inderogabilmente per il rock e per il cinema. Non a caso, da 9 anni curo il Gruppo Cineforum Arci San Casciano, in un amalgamato gruppo di cinefili doc.
Da qualche anno curo la sezione cinematografica per Il Becco.