Iniziamo questa Pillola con le notizie riguardanti la pandemia. Domenica 21 agosto anche il premier Kishida è risultato positivo al SARS-CoV-2 anche se manifesterebbe sintomi lievi.
Alto il tasso di contagio anche nella fascia d’età compresa tra i 5 e gli 11 anni. A causa del basso tasso di vaccinazione tra i giovanissimi, nei sette giorni precedenti il 12 agosto, i casi in questo gruppo demografico sono stati 288.900: dato che portato alla chiusura di 104 tra asili ed altri centri dedicati ai bambini. Numeri certamente minori rispetto a quando, tra gennaio e marzo, furono 700 i centri regolarmente chiusi.
Nel corso della settimana, la Prefettura Metropolitana di Tokyo ha registrato 15.085 casi lunedì, 21.770 martedì (208.551 contagi nazionalmente e nuovo record nei decessi: 343), 25.444 mercoledì, 23.129 giovedì, 18.423 venerdì, 17.126 sabato.
Nonostante i numeri, il governo ha intenzione di innalzare a 50.000 il tetto degli arrivi dall’estero. La misura dovrebbe riguardare coloro che provengono da 98 nazioni (considerate a basso rischio dal punto di vista epidemico) e che abbiano completato la vaccinazione (due dosi più il richiamo). Dal primo giugno il tetto agli arrivi dall’estero è fissato in 20.000.
Mercoledì Kishida ha reso noto che, a partire dal 7 settembre, agli stranieri che hanno ricevuto tre dosi di vaccino non sarà richiesto il test PCR negativo all’ingresso nel Paese.
Lo stesso giorno, l’esecutivo ha disposto un allentamento nelle contromisure riguardante gli arrivi (e le partenze di giapponesi verso quei Paesi) da 54 nazioni tra le quali Filippine ed Indonesia.
Contro l’abolizione dei test si è schierato, in sede di Commissione Saluta del Senato, Hiroto Kumagai del Partito Costituzionale Democratico.
Frattanto il Governatore di Tottori, Shinji Hirai, ha criticato, nel corso di una riunione dell’Associazione Nazionale dei Governatori da lui presieduta, il fatto che il governo impieghi eccessive risorse in statistiche piuttosto che nell’assistenza sanitaria propriamente detta ed invitato a riportare i dati sui contagi esclusivamente degli anziani e delle categorie a rischio.
I capi degli enti locali hanno chiesto anche una maggiore promozione dei richiami vaccinali e più scorte di antipiretici. Di un “crollo del sistema sanitario” ha parlato il Segretario del PCG Koike mentre la collega di partito Kurabayashi ha sollevato, in sede di commissione Salute della Camera bassa, casi di superlavoro avvenuti nel 2021 tra i dipendenti ospedalieri nella Prefettura di Osaka ben oltre (in 858 casi) le 80 ore mensili di straordinario indicate come soglia oltre la quale si rischia la morte da superlavoro.
In politica interna, la numero due (fino a venerdì) del Partito Costituzionale Democratico, Chinami Nishimura, ha ribadito, martedì scorso, l’opposizione del proprio partito ai funerali di Stato per l’ex premier Abe ed espresso anche parere negativo a che le scuole facciano osservare un minuto di silenzio (già quando si tennero i funerali in forma privata diverse scuole esposero le bandiere a mezz’asta).
Un appello, firmato da 17 accademici ed altri rappresentanti del mondo della cultura, è stato lanciato il 22 agosto.
“I funerali di stato saranno un rituale nel quale lo Stato riunisce il proprio popolo ed esprime vicinanza per Abe. Forzare la vicinanza dell’opinione pubblica è contrario all’articolo 19 della Costituzione che garantisce la libertà di pensiero e di coscienza” si legge in un comunicato sottoscritto da 26 avvocati edochiani che si sono messi a disposizione per eventuali azioni legali volte ad impedire l’evento.
Allocati per la commemorazione dell’ex premier 249 milioni di yen, dei quali 210 destinati all’allestimento del Nippon Budokan di Tokyo. Si apre così un altro fronte che certamente che sarà utilizzato dalla forze dell’opposizione. Secondo quanto comunicato dal portavoce del governo, gli invitati alla commemorazione (tecnicamente non si tratta nemmeno di un funerale dato che quello si è già svolto) saranno circa 6.000.
Per ciò che concerne i rapporti tra politici conservatori e la Chiesa dell’Unificazione, Yoshifumi Miyajima, eletto alla Camera dei Consiglieri nel 2016 ha riconosciuto che all’epoca venne sostenuto dal controverso culto. Parlando con il quotidiano Asahi, Miyajima ha ricordato di essere stato contattato, nel 2015, dal dirigente del PLD Chuichi Date (il quale non ha risposto alle richieste d’intervista da parte del giornale) che, oltre a chiedergli di candidarsi, lo informò del sostegno che la Federazione per la Pace nel Mondo (uno dei numerosi gruppi vicini o creati dalla chiesa) gli avrebbe potuto offrire. Miyajima, il quale sostiene di aver nutrito dubbi circa l’opportunità di questo appoggio, ha poi incontrato i dirigenti dell’associazione ma sarebbe stato informato da membri del proprio staff circa la necessità di mantenere occulti questi legami. Durante la campagna elettorale Miyajima ha riconosciuto di essersi recato una dozzina di volte in diversi edifici della Chiesa dell’Unificazione al fine di incontrare piccoli gruppi di fedeli alcuni dei quali hanno anche fatto attivamente campagna distribuendo volantini. La Chiesa ha smentito di aver sostenuto ufficialmente il politico ed affermato che l’appoggio dato da molti suoi aderenti al futuro senatore è stato motivato dai comuni ideali. Anche dopo l’elezione Miyajima ha partecipato a qualche incontro della chiesa (alla quale afferma di non aver mai aderito) ed ha riferito di aver deciso di non ricandidarsi quando Abe lo informò che non avrebbe ottenuto l’appoggio del culto nel corso delle successive consultazioni.
Lunedì, il segretario del PLD, Toshimitsu Motegi, ha reso noto che nel codice di comportamento del partito sarà inclusa la richiesta di non avere legami con il gruppo venuto alla ribalta dopo l’assassinio di Abe. “Includeremo di non avere alcuna relazione con gruppi considerati problematici nella società” ha affermato Motegi.
Da parte sua, Nishimura del PCD, ha ironizzato sui quei politici conservatori che “hanno mandato telegrammi e saluti senza saperlo”. Il gruppo di lavoro messo in piedi dai costituzional-democratici ha intanto proseguito, nel corso della settimana, a sentire persone che si ritengono vittime del culto.
Proprio all’interno del maggior partito di opposizione, sono 14 i parlamentari che hanno avuto contatti con la chiesa. Tra essi anche l’ex Presidente Yukio Edano (che, nel 2006, ha partecipato ad un dibattito organizzato dal giornale, affiliato al culto, Sekai Nippo), l’ex capogruppo alla Camera Jun Azumi (anche in questo caso per un’intervista concessa nel 2010 a Sekai Nippo) ed il deputato Kaname Tajima il cui ufficio avrebbe ricevuto 10.000 yen (meno di 70 euro) da un’organizzazione legata alla confessione.
In settimana, interrogato dalla senatrice Sakura del PCD, il ministro Kato ha scaricato la responsabilità di un messaggio di saluto ad un evento organizzato da un’associazione prossima alla chiesa (il festival per la pace di Okayama del 2018) ad un proprio segretario.
Per dare la propria visione circa la struttura della Chiesa e circa le tecniche che questa utilizzerebbe per controllare i suoi adepti, ha convocato, giovedì, una conferenza stampa l’avvocato Masaki Gouro di Sapporo, il quale, da oltre trent’anni, assiste ex appartenenti alla confessione.
Secondo l’avvocato, il gruppo fondato da Moon terrorizzerebbe i propri aderenti con l’immagine dell’inferno nel quale i parenti di questi ultimi soffrirebbero e chiederebbe quindi donazioni come parte degli sforzi necessari alla loro salvezza. Inoltre, secondo quanto l’avvocato ha saputo da ex membri, la chiesa effettuerebbe pressione affinché ogni aderente porti nel gruppo altre tre persone altrimenti non potrebbe egli stesso ottenere la salvezza.
Sempre giovedì, una conferenza stampa è stata convocata da Itaru Nakamura, commissario generale della Polizia, il quale ha annunciato le proprie dimissioni. Nakamura è da molti ritenuto – insieme a Tomoaki Onizuka, capo della polizia di Nara che non si è però ancora dimesso – uno dei responsabili della morte di Abe per non aver predisposto adeguate misure di sicurezza per tutelare l’ex premier nel corso del comizio durante il quale è stato ucciso. La Commissione Nazionale di Pubblica Sicurezza ha già comminato una sanzione (il taglio del 10% dello stipendio per tre mesi) a carico del funzionario.
Sulle politiche costituzionali, contro la riforma dell’articolo 9 della Carta – quello che assicura la politica estera pacifista del Sol Levante – è intervenuto anche Makoto Koga, già Segretario del Partito Liberal-Democratico.
“È un fatto che il Giappone non è stato coinvolto in un conflitto nei 77 anni dalla fine della guerra. Non dobbiamo cambiare l’articolo 9 della Costituzione” ha affermato il politico conservatore nel corso di un evento organizzato da un’associazione di Omuta (Fukuoka).
Un appello a non modificare l’art. 9 è giunto, il 25 agosto, dalla Federazione Giapponese dei Sindacati dei Lavoratori Pubblici.
In tema sociale, alla sede nazionale del PCD si sono svolti colloqui con il Sindacato dei Pensionati (che ha messo in luce la difficile situazione economica specialmente per gli anziani soli) e successivamente il Sindacato degli Insegnanti delle scuole private. In questo secondo incontro, i sindacalisti hanno chiesto un impegno del PCD a che si allarghino i sussidi anche in relazione al fatto che la pandemia ha ridotto, in varia misura, i redditi delle famiglie. “Le scuole private svolgono un ruolo molto importante nell’istruzione pubblica e vorremmo continuare a impegnarci per migliorare ulteriormente l’istruzione offerta da queste scuole”, deputato e viceresponsabile del settore per il suo partito.
Sulla possibilità per le donne sposate di mantenere il proprio cognome, in settimana il Segretario del Partito Comunista, Akira Koike ha chiesto spiegazioni rispetto ad un sondaggio, pubblicato a marzo e commissionato dal governo, in quanto le domande sarebbero state diverse da quelle di una precedente consultazione allo scopo, secondo il PCG, di alterare surrettiziamente le risposte abbassando, così, la percentuale di favorevoli alla separazione dei cognomi.
Invece, sulla disparità di genere nel settore dell’information technology, il PCG ha organizzato un primo corso gratuito rivolto alle donne. Secondo dati dell’Associazione delle Aziende dei Servizi Informatici, nel 2019, soltanto il 20,4% dei lavoratori del settore erano donne.
Per discutere di questo e dei mille altri problemi che affliggono il Paese, l’opposizione continua a chiedere, come prevede l’articolo 53 della Costituzione, la convocazione straordinaria della Dieta.
Nell’immigrazione, venerdì, l’Agenzia delegata ha comunicato la concessione dello status di rifugiato a 133 cittadini afgani. Dopo la sconfitta degli Stati Uniti in quel Paese sono circa 800 gli afgani giunti nell’Arcipelago.
All’interno dei partiti, venerdì, il PCD ha rivisto parzialmente i propri organismi dirigenti. Ad assumere il coordinamento della segreteria è stato l’ex vicepremier Katsuya Okada che sostituisce Chinami Nishimura la quale affiancherà adesso Seiji Osaka alla vicepresidenza. L’ufficio politico sarà invece guidato dall’ex ministro della Sanità Akira Nagatsuma (attualmente responsabile delle questioni connesse alla pandemia), Jun Azumi si occuperà del coordinamento dei parlamentari mentre Hiroshi Ogushi è il nuovo responsabile elettorale.
Il 27 agosto si sono invece svolte le elezioni interne a Nippon Ishin no Kai per la scelta del copresidente (l’altro titolare dell’incarico è il sindaco di Osaka Ichiro Matsui che dovrebbe lasciare del tutto la politica). A vincere la corsa è stato il copresidente uscente Nobuyuki Baba che ha sconfitto il deputato e responsabile del programma Yasushi Adashi e la senatrice Mizuho Umemura.
Ad avere l’elettorato passivo sono stati tutti i 20.000 iscritti al partito (diversamente da quanto avviene nel PCD e nel PLD ove metà dei delegati che eleggono il presidente sono parlamentari e metà eletti dalle federazioni), tuttavia Baba contava sul sostegno di ben 306 eletti (tra cui 51 parlamentari).
In ambito culturale, alcune opere di una controversa mostra e tra esse una statua rappresentante una schiava sessuale dell’esercito coloniale nipponico, sono state esposte, dal 25 agosto, a Nagoya nell’ambito di un evento sulla libertà di espressione. Le opere, circa 60, sono parte di una mostra che dal 2019 ha attirato le polemiche dei conservatori (con pressioni affinché non fossero concessi spazi pubblici) e minacce. L’ultima intimidazione è stata resa nota dal sindaco della città, Takashi Kawamura, il 26 agosto: si tratta di un pacco con pezzi di petardi recapitato all’ufficio del primo cittadino.
Per ragioni di sicurezza tutti coloro che vorranno visitare la mostra dovranno prenotare ed all’ingresso del sito la polizia ha installato un metal detector mentre altri agenti pattugliano le strade intorno alla Galleria Civica.
Sul nucleare, mercoledì Kishida ha dichiarato che il governo potrebbe prendere in considerazione la costruzione di nuove centrali cosiddette di “nuova generazione” nonché di prolungare l’operatività delle attuali centrali da 40 a 60 anni. Secondo l’ultimo piano per l’energia, l’obiettivo è quello di passare da 20 al 22% di energia prodotta da nucleare entro il 2030.
Il giorno successivo è invece arrivata la notizia, alquanto scontata, che la rimozione del combustibile nucleare e delle altre scorie ad alta radioattività presenti all’interno dell’ex impianto di Fukushima inizierà in un tempo compreso tra 12 e 18 mesi e non quest’anno come previsto.
Nel secondo reattore, ove si trova il nocciolo parzialmente fuso, i lavori di rimozione erano cominciati nel 2021 ma poi erano stati interrotti.
Ad Okinawa, mentre il 25 è ufficialmente iniziata la campagna elettorale che porterà al rinnovo della carica di Governatore (e che vedrà l’uscente Tamaki contro il liberal-democratico Sakima), a Naha, capoluogo della Prefettura, la coalizione progressista “Tutta Okinawa” (quella che nell’assemblea prefettizia sostiene Tamaki) ha annunciato la candidatura a sindaco di Takeharu Onaga, secondogenito dello scomparso Governatore Takeshi.
In politica estera, il governo, riunitosi martedì con il premier in remoto, ha confermato il mantenimento delle sanzioni alla Federazione Russa a causa del suo coinvolgimento nella guerra civile ucraina. Al termine della riunione, nel consueto incontro con la stampa, il Segretario Generale del Gabinetto, Hirokazu Matsuno, ha anche manifestato la preoccupazione che le forze armate russe possano utilizzare armi nucleari in Ucraina.
In Myanmar, Toru Kubota, il documentarista arrestato dalle autorità birmane per violazione della legge sull’immigrazione e per sedizione, ha potuto parlare con l’ambasciatore nipponico Ichiro Maruyama. Kubota è detenuto dal 30 luglio.
Tristezza è stata invece espressa dai rappresentanti delle associazioni degli hibakusha per il sostanziale fallimento della conferenza di revisione del Trattato di Non Proliferazione conclusasi, con un nulla di fatto, venerdì scorso. Criticato anche l’operato del governo giapponese, il quale “non ha una visione proattiva” per Terumi Tanaka, vittima del bombardamento statunitense su Nagasaki e copresidente della Confederazione Giapponese delle Associazioni delle Vittime delle Bombe A e H.
In ambito militare, secondo indiscrezioni apparse sulla stampa, il governo starebbe per mettere in piedi un tavolo di esperti con il compito di elaborare proposte circa l’allocazione degli aumenti alle spese militari che saranno inseriti nella finanziaria del 2023.
Mercoledì anche gli alleati del Nuovo Komeito hanno iniziato a discutere le proprie linee in tema di sicurezza nazionale. I centristi si trovano stretti tra una linea politica tradizionalmente più “pacifista” di quella della PLD ed il rischio, abbastanza concreto, di essere sostituiti nella maggioranza da Nippon Ishin no Kai o dal Partito Democratico per il Popolo.
In economia, il documento rilasciato mensilmente dal governo ha lasciato intatta, per agosto, la valutazione di luglio secondo la quale “l’economia giapponese sta riprendendosi moderatamente”. Inseriti nel rapporto dei riferimenti ai rischi dati dal deprezzamento dello yen, dall’inflazione e dall’aumento del costo delle materie prime.
Gli aumenti dei prezzi stanno avendo un effetto anche sui conti degli ospedali dato che i costi per la fornitura dei pasti sono schizzati in alto portando in rosso i bilanci di molte strutture ospedaliere.
“I frutti di mare e l’olio vegetale sono aumentati di molto, circa il 20% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. L’olio è raddoppiato rispetto a tre o quattro anni fa. Alcune verdure surgelate sono aumentate del 15%” ha lamentato al quotidiano Akahata, Takuya Watanabe, responsabile della mensa per l’ospedale di Kushiro (Hokkaido).
“Da aprile a giugno, il costo degli ingredienti per pasto è aumentato del 5% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Convertito in un importo annuo, l’aumento dei costi dei materiali da solo è pari a 20 milioni di yen. Stiamo lavorando duramente per trovare alternative che siano più economiche anche soltanto di uno yen fornendo, al contempo, pasti che mantengano l’equilibrio nutrizionale. Non possiamo chiedere agli ospedali e alle strutture di assistenza infermieristica, che già stanno avendo difficoltà finanziarie a causa della pandemia di aumentare i prezzi” ha affermato Chiharu Oka, collega di Watanabe all’ospedale centrale di Sapporo, la quale ha anche sottolineato come la revisione delle linee guida del Ministero della Salute del 2020 abbiano comportato un aumento dei costi (dato che è stato previsto un miglioramento nutrizionale dei pasti) senza che ciò sia stato accompagnato da un aumento dei fondi.
Preoccupato dall’inflazione, che incide anche sui costi dei materiali da costruzione, il sindacato dei lavoratori edili Zenken Soren i cui vertici hanno incontrato, il 25 agosto, una delegazione di parlamentari del PCG. “Il continuo aumento dei prezzi dei materiali da costruzione ed i ritardi nella consegna di attrezzature hanno portato ad un’ansia diffusa circa il futuro lavorativo” ha dichiarato Takashi Nakanishi, numero uno del sindacato, il quale ha inoltre sottolineato come i salari dei muratori non siano sostanzialmente aumentati.
Nell’auto, Hino Motors ha comunicato, il 22 agosto, la sospensione degli invii ai concessionari di un modello di veicolo commerciale (il Dutro) in conseguenza della frode, ammessa dall’azienda, sulle emissioni ottenuta mediante un software. A fine luglio erano oltre 76.000 i mezzi dotati del motore in questione.
Sempre in questo settore, Toyota ha comunicato, lunedì scorso, che accetterà i limiti sulle emissioni fissati autonomamente rispetto a quelli nazionali dallo Stato della California. La California aveva stabilito propri limiti nel 2019 ed era arrivata a bloccare la vendita nel proprio territorio di quei veicoli Toyota che rispettavano gli standard nazionali ma non quelli locali.
In agricoltura, richieste urgenti di intervento a seguito delle piogge che hanno colpito l’Arcipelago in questo mese sono state avanzate dai parlamentari comunisti Takahashi (recatasi ad Aomori per parlare con sindaci e rappresentanti di categoria), Iwabuki (che ha fatto lo stesso ad Akita, luogo dove anche numerose case sono state danneggiate) e Kami (quest’ultima recatasi ad Hokkaido dove le piogge hanno distrutto buona parte dei raccolti di ortaggi e verdure a foglia larga).
Tomoko Kami è anche intervenuta in parlamento per chiedere interventi urgenti volti a contenere i prezzi dei fertilizzanti. L’attuale piano del governo, oltre ad essere sottofinanziato, prevede sussidi per le imprese ed i coltivatori diretti che riducono l’uso di fertilizzati del 20%.
Da gennaio 2020, il prezzo dell’urea importata è aumentato di 3,21 volte, quello del cloruro di potassio di 1,19 e quello dell’acido fosforico di 3,48.
Nessun impegno dell’esecutivo vi è stato inoltre rispetto al fieno (anch’esso largamente proveniente dall’estero) nonostante l’organizzazione di categoria degli allevatori bovini, lo scorso giugno, abbia segnalato che il 90% delle aziende incontra difficoltà a causa dell’aumento dei prezzi di questo materiale.
Il 24 agosto, un gruppo di parlamentari del PCG ha incontrato il ministro Kochi Tani (che oltre alla guida della Commissione di Pubblica Sicurezza ha la delega per la prevenzione dei disastri naturali) per chiedere interventi urgenti per l’agricoltura e le infrastrutture danneggiate.
Nei trasporti, rappresentanti dell’Associazione delle Compagnie Aeree hanno incontrato, giovedì scorso, una delegazione del PCD guidata da Izumi chiedendo che il partito si impegni in parlamento affinché, nel 2023, siano allocati maggiori sussidi al settore.
Chiudendo con il lavoro, la famiglia di un dipendente di Mitsubishi Electric – Chikara Shimasaki – suicidatosi nel 2019 per maltrattamenti sul posto di lavoro ha raggiunto un accordo extragiudiziale con l’azienda. A renderlo noto, il 26 agosto, è stato il legale dei familiari del lavoratore. Con l’accordo, l’azienda riconosce che tra le cause che hanno portato al suicidio del lavoratore vi furono gli abusi di poter del suo superiore ed ha promesso maggiore attenzione sul tema.
(con informazioni di jcp.or.jp; cdp-japan.jp; mainichi.jp; asahi.com)
DIMENSIONI FOTO 550*375
818,13 gestione ordinaria + 174,07 cavedio + 150,25 cavedio 2 + 81,18 (terza cosa del cavedio)
Ha collaborato con gctoscana.eu occupandosi di Esteri.