Tetsuya Yamagami, il quarantunenne ex militare che ha ucciso Shinzo Abe, avrebbe manifestato l’intenzione di colpire l’ex premier in una lettera indirizzata ad un uomo critico verso Chiesa dell’Unificazione, il gruppo religioso verso il quale nutriva risentimento. L’uomo, la cui identità non è stata resa nota, avrebbe poi scritto un post su un blog. In settimana è filtrato dagli investigatori che Yamagami soffriva anch’egli di problemi economici.
Frattanto, Kwak Chung Hwan, ex presidente della Chiesa dell’Unificazione, ha affermato, lo scorso martedì, che il pastore Moon, il fondatore della confessione religiosa, ebbe uno stretto con il nonno dell’ex premier e premier a sua volta, Nobusuke Kishi. Entrambi i leader condividevano l’anti-comunismo ed i fedeli giapponesi della Chiesa sono stati determinanti nella crescita dell’organizzazione.
Per quanto accaduto Kwak ha affermato di sentire “una profonda responsabilità poiché ho sentito che il movente dell’assalitore è associato ad un rancore contro le donazioni” effettuate all’organizzazione.
Il 19 luglio, l’ammiraglio Ryo Sakai, Capo di Stato Maggiore della Marina delle Forze di Autodifesa, ha chiarito che agli effettivi del corpo militare cui Yamagami apparteneva, non viene fornito addestramento per la costruzione “casalinga” di armi.
Sui rapporti tra diversi parlamentari del blocco conservatore e la Chiesa dell’Unificazione ha intenzione di indagare il Partito Comunista. A lanciare un comitato d’indagine per rendere pubblici questi rapporti è stato il Segretario del PCG Koike.
In maniera indipendente, anche la numero due del Partito Costituzionale Democratico, Chinami Nishimura, ha affermato che sarà costituito un gruppo di lavoro per indagare sulla chiesa. Nishimura ha incontrato, lo scorso venerdì, l’avvocato Masaki Kito, rappresentante di un gruppo di avvocati a tutela dei consumatori. Con l’avvocato Kito si è discusso della spinosa comparazione tra frode e previsioni del futuro in ambito commerciale ed in quello religioso.
“Un normale caso che riguarda il consumo termina con il fallimento di un’azienda ma i gruppi religiosi vanno avanti per anni […]. Adesso ci sono decine di migliaia di credenti giapponesi (alla Chiesa dell’Unificazione ndr) e queste persone si muovono con l’idea che tutto il denaro deve essere dedicato a Dio” ha sostenuto l’avvocato.
Il leader del PCD, Kenta Izumi, ha affermato che esiste la libertà di religione ma anche il diritto penale, chiedendosi se sia moralmente appropriato essere vicini ad un’organizzazione toccata di frequente da episodi che finiscono per essere trattati nei tribunali.
Il 22 luglio, il Governatore di Aichi, Hideaki Omura, ha denunciato che, nel 2019, un telegramma di saluto ad un evento della Chiesa è stato reso pubblico e riscritto (aggiungendo la frase “vorrei esprimere il mio più profondo rispetto per la forte convinzione nonché la leadership del leader Han, il quale crea, su scala globale, l’ambiente utile per la realizzazione della pace nel mondo ed auguro il successo dell’incontro”) senza l’autorizzazione dello stesso.
Polemiche stanno sorgendo, frattanto, circa i funerali di Stato. Venerdì, l’esecutivo ha deciso che essi si terranno il 27 settembre nella capitale.
“Si tratta di una chiara violazione della libertà di pensiero e di coscienza protetta dalla Costituzione” ha affermato Mizhuo Fukushima, leader dei socialdemocratici. Un gruppo civico ha anche deciso di rivolgersi alla Corte Distrettuale di Tokyo per bloccare la cerimonia.
“Dovrebbe esserci una spiegazione da parte del governo su cosa significano i funerali di Stato oggi. Non sono d’accordo con la decisione” ha affermato anche il Presidente del PCD Izumi.
In politica interna, la corrente che aveva in Abe il suo leader, la Seiwaken, si avvia ad avere una leadership collettiva. Alla corrente appartiene il ministro all’Economia, Industria e Commercio Hagiuda, il Segretario Generale del Gabinetto Matsuno ed il capo dell’assemblea del PLD Fukuda.
La vedova di Abe, Akie, ha comunicato, in un incontro avuto con Kishida il 21 luglio, che non intende candidarsi nel collegio che era occupato dal marito.
Nel governo, venerdì scorso, il premier ha annunciato che nel prossimo rimpasto di governo saranno creati due nuovi dicasteri con delega alla decarbonizzazione.
Nella cronaca giudiziaria, mercoledì scorso, un ex funzionario del dicastero dell’Istruzione è stato condannato a due anni e sei mesi di carcere (pena sospesa per cinque anni) dalla Corte Distrettuale di Tokyo per aver ricevuto una mazzetta da un ateneo: l’Università Medica di Tokyo. Futoshi Sano, questo il nome del funzionario, ha ricevuto denaro in cambio dell’aiuto fornito all’università nell’ottenere un sussidio. Condannati, anch’essi con pena sospesa, due ex dirigenti dell’istitutzione accademica.
Per ciò che concerne la pandemia, allarme tra gli esperti per le nuove varianti del ceppo omicron che stanno portando ad una crescita dei contagi. Il professor Yasuharu Tokuda dell’Università di Tsukuba ha sottolineato come le variante BA.5 stia colpendo anche persone vaccinate ed invitato alla cautela: “se vi sarà un grande numero di persone gravemente malate ed un grande numero di malati lievi alla fine ciò porterà al collasso della sanità”.
La causa dell’impennata dei casi va ricercata “nell’allentamento delle misure di controllo” per il professor Yoshihito Niki.
La nuova subvariante rappresenta ormai circa il 96% dei casi attivi nel Paese e la sua capacità di mutazione, connessa al dato statistico della sua diffusione, ha portato al sorgere – secondo il virologo Tetsuya Mizutani dell’Università di Agricoltura e Tecnologia di Tokyo – di almeno 3 ulteriori varianti che hanno mostrato una maggiore efficacia nel “bucare” la copertura vaccinale.
Per ciò che concerne la diffusione dell’infezione nella capitale, centro ove si è, fino ad ora, registrato il maggior numero di casi, sono stati segnalati 17.790 contagi domenica 17 luglio (10.804 i contagi ad Osaka e 4.165 ad Okinawa), 12.696 lunedì (con un tasso di occupazione dei posti letto covid del 38,5% nei reparti per paucisintomatici e del 10% in quelli per pazienti gravi. Lo stesso giorno 9.096 contagi a Kanagawa e 4.859 ad Osaka), 11.018 martedì, 20.401 mercoledì (21.976 i casi ad Osaka. Prima volta che la Prefettura supera i 20.000 contagi giornalieri; 11.443 i contagi a Kanagawa e 13.628 ad Aichi), 31.878 giovedì (record assoluto di casi giornalieri e superiore di 10.000 unità rispetto al precedente record. Ben 5.250 i casi ad Okinawa e 3.965 ad Hokkaido), 34.995 venerdì (oltre 190.000 casi nel Paese), 32.698 sabato (la capitale ha raggiunto, quel giorno, 1.913.436 contagi da inizio pandemia).
Al 22 luglio, il numero di persone positive che stanno guarendo in casa ha raggiunto la cifra record di 612.023 persone: quasi il doppio di quelle registrate la settimana precedente.
“Chiederemo a pazienti ricoverati di lasciare gli ospedali il prima possibile” ha dichiarato, il 21 luglio, la Governatrice di Tokyo, Yuriko Koike, a fronte della necessità di aumentare i posti letto destinati ai pazienti colpiti da SARS-CoV-2.
Una bocciature delle politiche portate avanti dal governo è giunta da Akira Nagatsuma, responsabile del gruppo di lavoro sul virus del PCD, il quale ha ricordato come il numero di morti si avvia ad essere superiore a quello della sesta ondata.
Una serie di proposte (aumento del numero dei test PCR, stretta quarantena aeroportuale, rafforzamento strutturale del sistema sanitario) è stata indirizzata, in una lettera a Kishida, da Tomoko Tamura del Partito Comunista.
Lo stato di emergenza è stato dichiarato, il 21 luglio, dal Governatore di Okinawa Denny Tamaki. A motivare la decisione è stato il tasso di occupazione dei posti letto negli ospedali. Tra le misure vi è la richiesta di evitare le uscite non necessarie, di limitare a quattro persone per tavolo i pasti nei locali pubblici, di evitare le visite in ospedali e case di riposo.
Lo stesso giorno anche Tokyo ha dichiarato l’allerta rossa.
In campo farmaceutico, un gruppo di ricerca dell’Istituto di Scienze Mediche dell’Università di Tokyo ha studiato l’efficacia contro la subvariante BA.5 di sette farmaci. I risultati della ricerca sonoo stati pubblicati, il 21 luglio, sul The New England Journal of Medicine. Tra i farmaci oggetto d’indagine vi sono degli antivirali.
Il giorno precedente, il tavolo consultivo del Ministero della Salute per le contromisure ha nuovamente bocciato l’uso di Xocova, una pillola sviluppata da Shionigi & Co., contro il nuovo coronavirus.
Il 23 luglio, intanto, nella Prefettura Metropolitana di Tokyo è iniziata la somministrazione della quarte dose per i lavoratori della sanità e del settore dell’assistenza agli anziani.
Nonostante la crescita dei casi, circa 140.000 persone hanno partecipato, il 17 luglio, ad una manifestazione culturale (nella quale sfilano per le strade le yamahoko, dei carri a forma di barca) a Kyoto.
In campo meteorologico, la giunta comunale di Kyoto ha inviato, il 19 luglio, un ordine di evacuazione a 50.017 cittadini a causa delle forti piogge torrenziali che, dal giorno prima, hanno iniziato a colpire l’area.
Forti piogge hanno colpito, tra il 15 ed il 16 luglio, anche la città di Matsushima provocando l’allagamento di 474 case (215 gli sfollati), 15 crolli stradali e 45 frane.
A Mito, la locale Corte, ha stabilito che il governo è colpevole di non aver designato un’area prossima ad un argine del fiume Kinu quale alluvionabile condannando lo Stato a risarcire alcuni cittadini vittime di un’alluvione avvenuta nel 2015 con 39,8 milioni di yen.
Nella demografia, il numero di studenti delle scuole medie ed elementari è sceso di circa un milione tra il 2010 ed il 2020 per un totale pari a 9.560.000. Nel medesimo periodo di tempo, il nuero di strutture scolastiche è calato di circa 3.000 unità.
Ad avere il calo maggiore (con circa il 99% in meno) è stata, senza sorpresa, la cittadina di Okuma: una delle realtà maggiormente colpite dalla catastrofe del 2011.
Per quanto concerne la morte di Wishma Sandamali, la cittadina dello Sri Lanka, deceduta l’anno scorso all’interno del centro di espulsione per migranti illegali di Nagoya, il governo giapponese si è opposto – il 20 luglio nell’ambito di un’audizione del procedimento civile intentato dai familiari – il pieno rilascio delle immagini delle telecamere di sicurezza.
Sul nucleare, senza sorpresa, l’Agenzia Regolatrice per il Nucleare ha approvato, il 22 luglio, il piano per il rilascio in mare delle acque debolmente contaminate da trizio ed attualmente stoccate all’interno dell’ex impianto di Fukushima.
Contro il piano vi è la locale federazione delle cooperative di pesca nonché i Paesi limitrofi. “Da quando, nell’aprile dello scorso anno, il governo giapponese ha preso questa decisione sbagliata la comunità internazionale ed il popolo giapponese non hanno cessato di interrogarsi e di esprimersi contro di essa. Esiste una diffusa preoccupazione per il possibile impatto sull’ambiente marino e sulla salute pubblica dei Paesi del Pacifico. Sono state sollevate domande circa la legittimità del piano di smaltimento, sull’affidabilità dei dati del Giappone, sull’efficacia del sistema di trattamento nonché sulle questioni dell’impatto ambientale. Il gruppo di lavoro tecnico dell’AIEA ha fatto due viaggi in Giappone e non ha ancora formulato alcun parere conclusivo sul piano del Giappone. L’AIEA ha presentato un elenco di richieste di chiarimenti e di raccomandazioni di miglioramento. La Cina e la Russia hanno fornito al Giappone un elenco congiunto di domande tecniche, ma non hanno ricevuto alcuna risposta. Non molto tempo fa, una seria preoccupazione è stata espressa anche alla riunione dei leader del Forum delle Isole del Pacifico ed alla riunione dei ministri degli Esteri. Purtroppo, il Giappone è stato sordo alle legittime preoccupazioni ed alle ragionevoli richieste della comunità internazionale e del suo stesso popolo. Senza consultazioni adeguate e significative con le parti interessate e con le istituzioni internazionali delegate, il Giappone ha portato avanti la costruzione del condotto di scarico e approvato il piano di rilascio. Il Giappone si mostra estremamente irresponsabile ignorando queste preoccupazioni e cercando di creare un fatto compiuto. Siamo fermamente contrari. Lo smaltimento dell’acqua contaminata dal nucleare a Fukushima potrebbe influire sull’ambiente marino globale e sulla salute pubblica dei Paesi del Pacifico. Non è affatto una questione interna al Giappone. La Cina esorta ancora una volta il Giappone a rispettare seriamente i propri obblighi internazionali, a smaltire l’acqua contaminata seguendo la scienza ed in modo aperto, trasparente e sicuro smettendo di spingere per lo scarico dell’acqua nell’oceano. Il Giappone non dovrebbe avviare lo scarico di acqua contaminata in mare senza aver prima raggiunto il consenso da ottenersi attraverso una piena consultazione con le parti interessate e le organizzazioni internazionali competenti. Se il Giappone insiste nel mettere i propri interessi al di sopra dell’interesse della comunità internazionale e se insiste nel compiere questo passo pericoloso, sicuramente pagherà il prezzo per il suo comportamento irresponsabile e lascerà una macchia nella storia” ha commentato, nell’incontro con la stampa del 22 luglio, Wang Wenbin, Portavoce del Ministero degli Esteri di Pechino.
In politica estera, lunedì mattina è partito, in direzione Tokyo, il ministro degli Esteri sudcoreano Park Jin. Il responsabile della diplomazia della RdC è alla sua prima visita ufficiale nell’Arcipelago. Al centro del dialogo le numerose dispute (dalla cooperazione militare agli asset di aziende nipponiche confiscati in RdC) generatesi negli ultimi anni.
I due ministri hanno concordato circa la necessità di risolvere la questione dei risarcimenti corrisposti ad ex forzati di guerra coreani nonché di riprendere la discussione sul GSOMIA (il trattato per il rapido scambio di informazioni militari).
Dopo colloqui con Hayashi, Park ha avuto un breve incontro con il premier Kishida.
Nei rapporti con la Russia, da Mosca, il locale dicastero delle Finanze ha reso noto che il Sol Levante, nel mese di giugno, ha ridotto a zero le importazioni di greggio da quel Paese mentre quelle di gas liquefatto sono cresciute del 26,4% (complessivamente 617.000 tonnellate pagate 55,3 miliardi di yen). Crollate, del 59,5% per complessive 765.000 tonnellate, le importazioni carbone le quali hanno però beneficiato di un aumento in termini di valore del 65,3% (38,9 miliardi di yen pagati). In termini globali, sempre per il medesimo mese, le importazioni nipponiche dalla Russia sono cresciute del 22,9% (per complessivi 153,9 miliardi) mentre le esportazioni sono crollate del 49,9% (39,8 miliardi).
In ambito militare, il premier dimissionario britannico Boris Johnson ha comunicato, lunedì scorso, che Gran Bretagna e Giappone sono prossime ad un accordo per la fusione dei rispettivi programmi di sviluppo di un caccia: quello britannico per l’aggiornamento del Tempest e quello nipponico per l’F-X (portato avanti dal colosso Mitsubishi Heavy Industries).
Nominato, intanto, il nuovo attaché militare nipponico nelle Filippine. Si tratta del colonnello Akiba Kazuiko. Il funzionario ha incontrato, il 21 luglio, il sottosegretario alla Difesa José Faustino.
In economia, secondo una ricerca condotta da Teikoku Databank, il 50,8% delle aziende pensa che il governo non stia facendo abbastanza in termini di sussidi diretti e di interventi per ridurre i costi dei carburanti.
Il 43,1% delle aziende sentite ritiene si debba dare impulso alla domanda interna ed il 42,4% che si debba intervenire per rendere stabile e sicura la fornitura di energia elettrica.
Senza alcuna sorpresa, il 72,7% delle aziende operanti nei trasporti richiede misure di sostegno per l’acquisto di carburanti. L’indagine è stata condotta tra l’uno ed il quattro luglio ed i rispondenti sono stati 1.926.
In Indonesia, il 17 luglio si è concluso, senza un comunicato finale, il G20 dei ministri delle Finanze. Nonostante il tentativo indonesiano di giungere ad una linea comune sull’inflazione e sulla crisi alimentare, i Paesi sono rimasti divisi “perché hanno voluto esprimere le proprie posizioni sulla guerra” ha affermato la titolare delle Finanze indonesiana Sri Mulyani Indrawati.
Il prossimo 29 luglio si terrà intanto, con un formato 2+2, un bilaterale sui temi economici tra Giappone e Stati Uniti. All’incontro parteciperanno i rispettivi ministri degli Esteri, Blinken e Hayashi, e quelli all’Economia, Raimondo e Hagiuda.
Nelle tecnologie, secondo una bozza di linee guida sulla sicurezza economica, il governo prevede di investire 500 miliardi di yen in alcuni settori quali intelligenza artificiale, spazio e sicurezza informatica. Secondo la legge sulla sicurezza economica approvata nell’ultima sessione della Dieta, i dipendenti di queste aziende che dovessero rompere vincoli di riservatezza rischiano un anno di carcere e 500.000 yen di sanzione pecuniaria.
Nominati, martedì scorso, due nuovi membri del tavolo direttivo della Banca Centrale. Si tratta dell’economista Hajime Takata e del banchiere Naoki Tamura. Il mandato dei due nuovi componenti si concluderà tra cinque anni.
Takata, già presidente del Centro Globale di Ricerca della Okasan Securities, è stato critico rispetto alle attuali politiche di allentamento monetario.
Purtuttavia, la BdG sembra intenzionata – e lo ha ribadito Kuroda parlando, giovedì scorso, con i giornalisti – a mantenere le attuali politiche di allentamento monetario nonché l’obiettivo di avere uno stabile tasso di inflazione al 2%.
Mantenuta anche la politica di acquisto illimitato di titoli decennali ad un tasso dello 0,25%.
Nell’ultimo rapporto, la Banca Centrale prevede, per il 2022, un tasso d’inflazione del 2,3% contro l’1.9% precedentemente stimato. Sempre secondo le previsioni, il PIL crescerà del 2,4% in termini reali (ad aprile era stato ipotizzato un +2,9%).
Proprio il tasso d’inflazione ha toccato quota 2,2% a giugno. Si tratta dell’aumento più veloce degli ultimi sette anni e del decimo mese consecutivo di aumento.
A trainare gli aumenti vi è la debolezza dello yen e l’aumento dei costi dei prodotti energetici (quasi tutti d’importazione nell’Arcipelago). Il cherosene è aumentato del 23,4% rispetto a giugno 2021, la benzina del 12,2%, il gas metano per le abitazioni del 21,9%.
“Il governo non adotta misure concrete” ha affermato Kenta Izumi in riferimento alle attuali politiche monetarie ribadendo la critica del PCD sul tema.
Nella prima metà del 2022, intanto, il Sol Levante ha registrato un deficit nella bilancia commerciale pari a 7.900 miliardi di yen (circa 57 miliardi di dollari).
Nei primi sei mesi dell’anno, le importazioni sono cresciute del 37.9% (53.900 miliardi di yen) mentre le esportazioni soltanto del 15,2% (45.900 miliardi complessivi).
Nel turismo, il numero di visitatori stranieri giunti nell’Arcipelago a giugno è stato pari a 120.400: 10 volte il numero raggiunto nel medesimo mese del 2021 ma comunque inferiore del 95,8% rispetto allo stesso mese del 2019. Per Paese: 22.900 erano vietnamiti, 14.700 cinesi, 11.200 coreani e 9.700 statunitensi.
Nei trasporti, le Ferrovie del Giappone Occidentale hanno annunciato che, dal primo aprile 2023, saranno aumentati i biglietti dei treni a levitazione magnetica sulle linee Nozomi e Mizhuo. Si tratta del primo aumento dal 1993 escludi quelli connessi all’aumento della tassa sui consumi. A motivare gli aumenti (+110 per le tratte intorno ai 200 chilometri; +320 tra 200 e 400; +420 oltre i 400 chilometri) sono state motivate dal calo dei passeggeri dovuto alla pandemia.
Rimanendo in questo settore, ma spostandoci in cielo, Japan Airlines potrebbe trasferire 3.000 propri dipendenti in altri settori a fronte del recupero non entusiasmante dei voli internazionali che contrasta con il ritmo di recupero dei voli nazionali (tornati al 90% del livello pre-pandemico).
Chiudendo con l’agricoltura, Masayo Tanabu, deputata e responsabile del settore per il Partito Costituzionale Democratico, ha nuovamente chiesto, per la seconda volta in meno di un mese, un intervento da parte del governo sui prezzi di fertilizzanti, carburanti ed altre risorse strumentali utilizzate dagli agricoltori. La deputata ha chiesto, in particolare, un intervento volto ad aumentare l’autosufficienza nel settore dei mangimi e la produzione di risorse per l’agricoltura a livello nazionale. L’impennata dei prezzi rischia di portare alla rovina, ed alla sostanziale chiusura dell’attività, migliaia di realtà agricole dell’Arcipelago.
(con informazioni di fmprc.gov.cn; dnd.gov.ph; tass.com; yna.co.kr; jcp.or.jp; cdp-japan.jp; mainichi.jp; asahi.com)
Ha collaborato con gctoscana.eu occupandosi di Esteri.