Prosegue nel Sol Levante la sesta ondata di contagi. La Prefettura Metropolitana di Tokyo ha registrato 10.334 casi lunedì (60.142 i casi nazionali dei quali 7.977 i casi ad Osaka), 15.525 martedì (record, 236, i deceduti in tutto il Paese), 17.331 mercoledì, 17.864 giovedì (13.912 i casi ad Osaka), 16.129 venerdì (87.723 casi a livello nazionale e di questi 11.505 ad Osaka mentre i deceduti sono stati 211: quarto giorno consecutivo che tale triste dato supera quota 200), 13.516 sabato.
Al 19 febbraio, la capitale aveva registrato 893.629 casi di infezione e 3.431 morti. Sempre a quella data, il tasso di occupazione dei posti letto designati per pazienti COVID-19 era del 59,9% (4.145 sui 6.919 disponibili) mentre quello dei posti in terapia intensiva era del 33,7% (253 su 750).
Esteso, fino al 6 marzo, lo stato di emergenza per 17 Prefetture il che implica che ben 31 dei 47 enti territoriali dell’Arcipelago rimarranno, fino a quella data, soggetti alle contromisure atte a limitare il tasso d’infezione. “La richiesta è giunta da me dato che credo che attraverso varie misure possiamo ottenere alcuni risultati” ha spiegato in parlamento Kishida motivando la decisione. Nel tavolo consultivo del Governo due membri, infatti, avevano manifestato parere contrario dato che, a parer loro, la variante omicron è meno pericolosa delle precedenti.
Al 9 febbraio, intanto, il numero di persone costrette in casa a causa del COVID-19 aveva superato le 500.000 (per la precisione 543.045 e cioè +100.000 rispetto la settimana precedente).
Galoppano i casi nelle scuole: i minori che hanno contratto il SARS-CoV-2 a gennaio sono stati 98.425.
Martedì i Governatori della Prefettura, riunitisi in forma virtuale, hanno sostenuto che in molte aree la situazione “sta diventando critica” e chiesto quindi di imporre stringenti misure atte ad abbattere la curva.
Sugli arrivi dall’estero, il segretario generale del Gabinetto Matsuno ha comunicato che il Paese sta preparandosi ad innalzare il limite dalle 3.500 alle 5.000 persone al giorno. La decisione è stata effettivamente presa giovedì scorso e, nel medesimo decreto, è stato stabilito il taglio a tre giorni del periodo di quarantena.
Lo stesso Matsuno ha reso noto, il giorno successivo, che sono circa 150.000 gli studenti stranieri impossibilitati ad entrare nel Paese per compiere i propri studi.
A gennaio, il numero di persone giunte dall’estero è calato del 61,7% (circa 17.800 persone) proprio a causa delle restrizioni alla concessione dei visti e del tetto giornaliero sugli arrivi. Il dato è inferiore del 99,3% rispetto all’ultimo gennaio pre-pandemico: quello del 2019.
Sui vaccini, lo Stato nipponico ed il colosso farmaceutico Pfizer hanno raggiunto un accordo per la fornitura di altri 10 milioni di dosi di vaccino che vanno ad aggiungersi alle 120 milioni già contrattate.
Oltre agli accordi con Pfizer, il dicastero guidato da Goto ha raggiunto accordi con Moderna per 93 milioni di dosi e con Novavax per 150 milioni. Al 10 febbraio, la percentuale di cittadini giapponesi che avevano ricevuto la terza dose era pari al 7,9%.
Uno studio mostrerebbe una maggiore efficacia nel contrasto al SARS-CoV-2 prodotta da una vaccinazione eterologa: nelle specifico due dosi di Pfizer ed il richiamo effettuato con Moderna. Lo studio, diffuso il 18 febbraio, ha analizzato il livello di anticorpi in un campione di 629 professionisti sanitari: di questi, 396 hanno ricevuto come terza dose Pfizer e 233 Moderna.
Frattanto, la pandemia sta producendo sempre più stress tra gli operatori sanitari. Secondo quanto reso noto dal Sindacato Giapponese dei Lavoratori Prefettizi e Comunali, il 23% dei lavoratori ha manifestato, nel 2021, sofferenze da superlavoro causate da straordinari superiori alle 80 ore mensili. Il 36% degli operatori hanno manifestato sintomi di depressione. I dati sono stati estratti da un’indagine condotta dal sindacato su 1.771 persone.
Sempre in campo sanitario ma fuori dall’emergenza Coronavirus, il 18 febbraio sono state approvate delle nuove linee guida sui test non invasivi prenatali. I test, volti ad individuare anomalie cromosomiche come la sindrome di Down, erano, fino ad ora, riservati alle donne ultratrentacinquenni.
In politica interna, non passa settimana senza che la maggioranza sia coinvolta in qualche scandalo. Nella settimana appena conclusasi è stato condannato Kiyohiko Toyama, ex deputato del Nuovo Komeito. Il politico aveva operato quale consulente finanziario (aiutando ad ottenere dei prestiti da Japan Finance Corporation) pur essendo privo di licenza.
Martedì, per la quarta volta nell’arco di alcune settimane, è giunta la quarta sentenza che riconosce che le ultime elezioni politiche si sono svolte in uno stato di incostituzionalità a causa della disparità voti/seggi. A deliberare, questa volta, è stata la sezione di Akita dell’Alta Corte di Sendai. Il tasso disparità massima è stato di 2,08 volte. Come nei precedenti casi, però, il tribunale ha rigettato la richiesta dei ricorrenti (un gruppo di avvocati) di annullare le elezioni.
Nei rapporti tra i partiti dell’opposizione, lo scorso 15 febbraio, il responsabile dei parlamentari del Partito Costituzionale Democratico si è scusato con l’omologo comunista Keiji Kokuta per non aver convocato un rappresentante del PCG nelle consultazioni che si svolgono regolarmente tra le forze politiche progressiste. Da quando il PCD ha eletto il nuovo Presidente, Kenta Izumi, i rapporti tra questa forza ed i comunisti si sono parecchio raffreddati.
Per quanto riguarda la falsificazione sulle licenze per le nuove costruzioni, uno dei dati che concorre alla formazione del PIL, Masaaki Akaike, viceministro all’Ufficio del Gabinetto, ha affermato – a domanda postagli in parlamento da Takashi Kii del Partito Costituzionale Democratico – che gli uffici conoscevano una violazione nella formazione delle statistiche ma che non vennero presi provvedimenti in quanto si riteneva che non vi fossero stati comportamenti che andavano contro il codice penale.
Sul nucleare, il 14 febbraio è arrivata in Giappone l’equipe dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica incaricata di analizzare e modificare il piano per lo scarico in mare delle acque contaminate da trizio ed attualmente stoccate all’interno dell’ex impianto di Fukushima. Il piano, elaborato da TEPCO, dovrebbe realizzarsi entro il 2023. Attualmente vi sono 1.37 milioni di tonnellate di acqua stoccate in circa 1.000 serbatoi. Gli esperti dell’Agenzia hanno reso noto che il loro rapporto, contenente le eventuali modifiche del piano proposto da TEPCO, sarà redatto entro aprile.
Importanti novità, nella settimana appena conclusasi, sul tema dei diritti civili. La prima notizia concerne la fecondazione medicalmente assistita. Secondo indiscrezioni apparsi sulla stampa, la Società Giapponese di Ostetricia e Ginecologia potrebbe presto chiedere all’Esecutivo di istituire un ente pubblico che gestisca le informazioni sui donatori di gameti (attualmente tali informazioni sono gestite da una varietà di enti ed istituzioni mediche) nonché di regolarne la circolazione impedendone la vendita.
Sempre nei diritti civili, la Prefettura Metropolitana di Tokyo ha reso nota, il 14 febbraio, una bozza di regolamento delle unioni civili che, se approvata dall’assemblea prefettizia, dovrebbe riconoscere alle coppie che sottoscrivono tali accordi diritti e di doveri pari a quelli delle coppie sposate (cumulo del redditto per l’accesso alle prestazioni socio-assistenziali, graduatorie per le case in edilizia residenziale pubblica ecc.).
A Kumamoto, la giunta comunale ha richiesto all’ospedale Jikei i dati concernenti la nascita, avvenuta dicembre 2021, di un bambino del quale non sono stati registrati i dati della madre. La città ha intenzione di creare un registro per questo tipo di nascite.
Sul diritto matrimoniale, il Consiglio Legislativo, ufficio consultivo del Ministero della Giustizia ha depositato, lo scorso lunedì, una proposta di modifica del codice civile che abolisca il divieto, per le donne, di contrarre un nuovo matrimonio a meno di 100 giorni dal divorzio.
In ultimo, un gruppo di cittadini ed associazioni, supportato dai parlamentari Kunio Arakaki del Partito Socialdemocratico e Tetsumi Takara di Okinawa no Kaze, ha presentato una petizione con quasi 19.000 firme al Ministero degli Interni e Comunicazioni chiedendo che si inizi a discutere del diritto di voto alle elezioni locali per i cittadini stranieri con status di residenti permanenti nell’Arcipelago (gli aventi diritto sarebbero circa un milione e mezzo di persone).
Nell’istruzione, nell’ultimo anno accademico, quello iniziato ad aprile 2021, le studentesse dei corsi di Medicina hanno, per la prima volta, superato il voto degli studenti negli esami di ammissione. Il voto medio delle aspiranti dottoresse è stato 13,60 contro il 13,51 raggiunto dagli uomini.
Il dato è ancora più sorprendente alla luce dello scandalo che coinvolse l’Università Medica di Tokyo le cui strutture vennero scoperte a falsificare i test d’ingresso delle aspiranti studentesse in quanto il tasso di abbandono accademico delle donne era superiore a quello degli uomini.
Sempre in campo accademico ma, su un altro fronte, Hidetoshi Tanaka, ex numero uno dell’Università Nihon è stato condannato, dalla Corte Distrettuale di Tokyo, per non aver dichiarato, tra il 2018 ed il 2020, 118,2 milioni di yen sui quali avrebbe dovuto pagare 50 milioni di yen di imposte.
Nei trasporti, 16 gruppi civici hanno chiesto alle Ferrovie del Kyushu di ritirare un proprio piano organizzativo che prevede di lasciare 29 stazioni senza personale. Tra le associazioni che hanno presentato la richiesta ve ne sono diverse di disabili le quali hanno messo in luce che la mancanza di addetti rende loro più complesso l’accesso ai treni.
In politica estera, lo scorso 12 febbraio il titolare della diplomazia nipponica Hayashi ha incontrato l’omologo sudcoreano Chung Eui Yong, nell’ambito di una riunione avente ad oggetto la Corea del Nord e svoltasi ad Honolulu (USA).
I due ministri sono rimasti distanti sull’ultimo, in ordine di tempo, degli argomenti che hanno prodotto frizioni e cioè la richiesta, da parte nipponica, di inserire un ex sito minerario (quello dell’isola di Sado) nella lista UNESCO di patrimoni dell’umanità senza accompagnare la stessa (e senza aver operato con sufficienti spiegazioni sul sito) da chiari riferimenti al fatto che, nell’epoca nella quale il Giappone contava su un impero coloniale, nella miniera lavorarono forzati di guerra coreani. Chung ha chiesto a Hayashi di “riconoscere le verità della storia” quale mezzo per avere, tra i due Paesi, delle “relazioni orientate al futuro”.
Sulla crisi ucraina, il premier Kishida ha avuto un colloquio telefonico con la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen. I due si sono ripromessi di coordinare le proprie azioni.
“Se dovesse occorrere un’invasione della Russia risponderemo in maniera appropriata, anche imponendo sanzioni, alla situazione attuale coordinandoci con la comunità internazionale” ha affermato, lo stesso giorno, il ministro Hayashi ribadendo la ricostruzione proposta dagli Stati Uniti che vede la Russia in posizione di aggressore e lo Stato ucraino (impegnato dal 2014 in una guerra civile contro i propri cittadini dell’Est) in quella dell’aggredito.
“Il governo giapponese vede che la situazione rimane imprevedibile e continuiamo a guardare gli eventi con attenzione e preoccupazione” ha affermato il portavoce dell’Esecutivo Matsuno il 15 febbraio sottolineando che, secondo il presidente USA Biden, la possibilità di invasione “rimane presente” (almeno nei sogni del governo statunitense è così).
Sempre per confermare la parte da cui sta, in settimana Kishida ha annunciato la concessione di un prestito da 100 milioni di dollari allo Stato ucraino.
Il 17 febbraio, Kishida ha avuto un colloquio telefonico con Vladimir Putin nel quale ha espresso “grave preoccupazione” per la situazione ucraina.
In ambito militare, lunedì scorso le Forze di Autodifesa hanno annunciato di aver ritrovato – rispettivamente l’11 ed il 13 febbraio – i corpi dei due piloti che erano a bordo del caccia F-15 precipitato in mare il 31 gennaio.
In settimana, intervenendo in sede di Commissione Bilancio della Camera dei Rappresentanti, il deputato comunista Seiken Akamine ha chiesto al dicastero degli Esteri, rappresentato da un funzionario, ed al ministro della Difesa Kishi di chiedere agli USA di fermare le esercitazioni con mezzi osprey nell’area, densamente popolata, del porto di Naha, capoluogo della Prefettura di Okinawa. Akamine ha sottolineato che nell’area passa anche un’autostrada e che le attività militari costituiscono un rischio molto elevato per coloro che vivono e lavorano nell’area.
Il 16 febbraio, interrogato da Akira Nagatsuma del PCD, il ministro Kishi ha chiarito che l’interpretazione disinvolta data dall’Esecutivo al concetto di autodifesa non esclude la possibilità che un bombardiere nipponico possa entrare nello spazio aereo di un altro Paese per colpirlo.
Negli USA, il presidente Biden ha ricordato, venerdì, l’ottantesimo anniversario dell’ordine emanato dal governo di quel Paese che portò nei campi di internamento 120.000 cittadini di origine giapponese.
“Che non accada mai più” ha affermato Biden sottolineando che “nonostante non abbiano commesso alcun crimine e senza che si sia celebrato alcun processo, i nippo-americani sono stati costretti a lasciare le proprie case e comunità e vennero incarcerati soltanto a causa della loro origine”.
In economia, martedì scorso, il governatore della Banca del Giappone Haruhiko Kuroda ha ribadito che la politica di acquisto di titoli di Stato a tasso fisso da parte dell’istituto avrà un effetto “appropriato”. Ascoltato dal parlamento, Kuroda ha ribadito la volontà di perseguire in questa politica. L’acquisto di una quantità potenzialmente illimitata di titoli era stato approvato dall’istituto il giorno precedente. La BOJ non effettuava tali operazioni dal 2018.
Sempre nel corso della seduta, il Governatore ha manifestato preoccupazioni circa l’attuale costo dell’energia aggravato dalla crisi prodotta dal nazionalismo ucraino. “Se il prezzo del greggio cresce ciò potrebbe avere un impatto sfavorevole su diverse economie come quella giapponese” ha sottolineato Kuroda.
Frattanto, gli ultimi dati sul PIL per il periodo ottobre-dicembre 2021 hanno visto una crescita reale dell’1,3% rispetto al trimestre precedente ed un 5,4% annualizzato.
Il governo nipponico ha intanto rivisto, giovedì scorso, le prospettive economiche per il mese di febbraio. Per la prima volta negli ultimi cinque mesi le previsioni sono riviste al ribasso. L’economia giapponese “continua a mostrare segnali di ripresa purtuttavia si vedono alcune debolezze dato che la situazione prodottasi dalla pandemia rimane”.
Cresciuto, dello 0,2%, il tasso di inflazione di gennaio. A dicembre l’aumento era stato dello 0,5%. A crescere di più sono stati i prezzi dell’energia (+17,9% ed aumento più alto dal 1981) con il cherosene che ha registrato un +33,4% e la benzina +22%.
Per contenere il prezzo del gas “tutte le opzioni sono sul tavolo” ha affermato Kishida intervenendo in sede di Commissione Bilancio della Camera bassa dopo essere stato interrogato sul punto dal Presidente del Partito Democratico per il Popolo Yuichiro Tamaki.
Giovedì e venerdì, intanto, si è svolto il G20 dei ministri delle Finanze e dei Governatori delle banche centrali. Nel proprio discorso di apertura, il presidente indonesiano Joko Widodo ha sostenuto che “un pesante inverno è ancora in arrivo” per l’economia globale a causa della diffusione del SARS-CoV-2 che non si è ancora arrestata.
Per ciò che attiene alla produzione industriale di dicembre, gli ultimi dati diffusi dal governo hanno mostrato una crescita, per quel mese, del 3,6% che segue il 3,4% di novembre.
Escludendo elettricità e cantieristica navale gli ordinativi sono stati pari a 932,4 miliardi di yen. Cresciuta di molto la meccanica (+8% e 479,8 miliardi di yen che segue il +12,9% di novembre) mentre il non manifatturiero è calato dello 0,1% (per complessivi 465,4 miliardi di yen). Gli ordini dall’estero hanno registrato un -3,5% contro il +0,7% di novembre.
Nella bilancia commerciale, nel mese di gennaio, si è avuto il più importante deficit per il comparto merci degli ultimi otto anni: 2.190 miliardi di yen (sesto mese consecutivo di deficit). Il valore globale delle importazioni è cresciuto del 39,6% rispetto allo stesso mese dello scorso anno per complessivi 8.520 miliardi di yen (dodicesimo mese consecutivo di crescita). Aumentate anche le esportazioni: +9,6% per complessivi 6.330 miliardi ed undicesimo mese consecutivo con segno positivo anche se il settore auto ha registrato un -1% contro il +17,6% di dicembre.
Nell’energia, il 9 marzo lo Stato nipponico effettuerà la seconda vendita di parte delle riserve nazionali di petrolio. Complessivamente il Sol Levante venderà 1,64 milioni di barili.
Mentre il governo nipponico accontenta, con questa mossa, le richieste statunitensi (la cui politica internazionale all’insegna dell’aggressività e della provocazione sta facendo schizzare il prezzo del petrolio) il prezzo ha intanto raggiunto un record storico: 171,40 yen al litro (+0,2 yen rispetto alla settimana precedente).
Nel settore aereo, ANA Holdings ha annunciato, martedì scorso, un’alleanza con la statunitense Joby Aviation volta a sviluppare e portare nel Sol Levante i tassì volanti. L’obiettivo dell’azienda è quello di lanciare il servizio entro il 2025, anno nel quale si terrà l’Esposizione di Osaka.
Nel turismo, nel 2021 si è avuto il record negativo di spese per le vacanze all’interno del Paese: 9.120 miliardi di yen. Il dato è inferiore dell’8,5% rispetto al 2020: anno, anch’esso, di record negativo da quando si raccolgono questo tipo di dati e cioè dal 2010. La quota maggiore, 6.910 miliardi (-11%), sono stati spesi per gli alberghi.
All’estero, il colosso della birra Kirin Holdings ha comunicato, lunedì scorso, di volersi ritirare dalla joint venture con la Myanma Economic Holdings, socio birmano a capitale pubblico. A motivare la decisione, che si trascina da poco più di un anno, è l’instabilità prodottasi in conseguenza del colpo di Stato.
Sempre Kirin ha deciso di vendere, per 115 miliardi di yen, la propria quota – il 40% – della joint venture China Resources Kirin Beverages. Ad acquistare le azioni è stato il fondo cinese Plateau Consumer.
Nell’elettronica, Taiwan Semiconductor Manufacturing ha annunciato, martedì scorso, che destinerà altri 1,6 miliardi di dollari all’investimento – realizzato insieme a Sony – che porterà alla costruzione di una fabbrica per produrre chip. Alla società che gestirà l’impianto si è aggiunta, con un 10% di azioni, Denso.
Chiudendo con l’auto, dopo le mosse di Toyota, anche Nissan ha annunciato investimenti negli Stati Uniti. L’azienda nipponica ha infatti reso noto, lo scorso giovedì, un investimento da 500 milioni di dollari volto a trasformare un impianto (che si trova nello Stato del Mississippi) da semplice fabbrica di assemblaggio a centro produttivo di nuovi modelli elettrici. Il piano è parte del più complessivo progetto di Nissan mirante, entro il 2030, ad immettere sul mercato statunitense almeno un 40% di veicoli elettrici.
(con informazioni di kremlin.ru; tass.com; tsmc.com; jcp.or.jp; cdp-japan.jp; mainichi.jp; asahi.com)
Immagine di Greg Younger (dettaglio) da flickr.com
Ha collaborato con gctoscana.eu occupandosi di Esteri.