Ad occupare il primo posto tra le notizie della settimana appena conclusasi sono, ancora una volta, le notizie sulla diffusione del SARS-CoV-2. Per quanto riguarda la diffusione nella Prefettura Metropolitana di Tokyo, quella che da sempre ha registrato il maggior numero di contagi, i casi sono stati 20 domenica 5 dicembre, 7 lunedì, 19 martedì, 21 mercoledì, 17 giovedì, 25 venerdì, 20 sabato.
Nei trasporti, il Ministero ha chiesto alle compagnie aeree di comunicare, ogni giorno e fino al 31 gennaio, i dati sugli arrivi dall’estero. Due settimane fa il Governo aveva bloccato gli arrivi da fuori confine per un mese salvo tornare sui propri passi pur mantenendo un limite di arrivi giornalieri di 3.500 persone.
Ad inizio settimana è stato intanto confermato il terzo caso di variante Omicron nell’Arcipelago (si tratta di un uomo proveniente dal nostro Paese), mercoledì il quarto e venerdì altri otto.
In previsione di un possibile aumento dei casi, il Ministero della Salute ha reso noto, lo scorso martedì, di aver predisposto 37.000 posti letto per pazienti contagiati dal virus e cioè il 30% in più di quanti disponibili quest’estate. Purtuttavia, la segretaria del Partito Costituzionale Democratico Nishimura ha sottolineato come il numero di personale assegnato a questi pazienti sia insufficiente: circa 3.000 tra medici e infermieri.
In campo vaccinale, l’azienda produttrice di soia Yamasa Corporation sta fornendo alle case farmaceutiche una componente, la pseudouridina, necessaria alla produzione di vaccini a mRNA. L’azienda, sita nella Prefettura di Chiba e fondata nel 1645, lavora dal 1950 nella produzione e nella ricerca intorno al gusto umami e nell’ambito di queste produzioni è emersa la presenza della pseudouridina la quale non ha alcuna utilità in campo alimentare ma si presta ad essere impiegata in quello farmaceutico.
Giovedì Kishida ha affermato che il Governo è in colloqui con Pfizer per una pronta consegna delle 120 milioni di dosi prenotate dal Paese per il 2022.
Il 9 dicembre, intervenendo alla plenaria della Camera dei Rappresentanti, il presidente del Partito Comunista Shii ha chiesto un deciso passo in avanti sulla somministrazione della terza dose nonché ribadito la necessità di sospendere i brevetti sui vaccini affinché sempre più cittadini dei Paesi poveri possano vaccinarsi.
La variante Omicron ha avuto un effetto anche sul decommissionamento dell’ex impianto di Fukushima. L’equipe dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica che doveva recarsi, a metà dicembre, in Giappone per ispezionare il sito e proseguire la valutazione del piano di rilascio in mare delle acque contaminate stoccate all’interno della centrale, ha rimandato la visita.
Polemiche ha suscitato la notizia che il sindaco di Osaka, nonché numero uno di Nippon Ishin no Kai, abbia cenato con una trentina di persone, trattenendosi per circa 3 ore, nonostante ai cittadini sia consigliato di non trattenersi nei ristoranti per più di due ore nell’ambito delle misure di prevenzione e contenimento del virus.
“Avevamo le mascherine e mantenuto la distanza: non abbiamo infranto alcuna regola” ha affermato Matsui.
Sempre in ambito sanitario ma fuori dall’emergenza Coronavirus, nella settimana appena trascorsa si è svolta un’iniziativa – la quale ha visto la partecipazione, tra gli altri, di Kurabayashi del Partito Comunista e della presidente del Partito Socialdemocratico Fukushima – volta a sostenere l’approvazione, entro quest’anno, della pillola abortiva e il suo uso anche senza ospedalizzazione e con prescrizione medica effettuabile online.
In politica interna, lo scorso 6 dicembre, il Governo ha presentato al parlamento il bilancio suppletivo per l’anno fiscale 2021. Il totale delle misure è pari a 36.000 miliardi di yen (310,86 miliardi di euro), finanziati in parte dall’emissione di titoli per 22.100 miliardi.
L’economia giapponese “si trova in una grave situazione” ha affermato il ministro delle Finanze Suzuki chiedendo ai parlamentari di non discutere troppo sulle misure proposte.
18.600 miliardi sono destinati alla prevenzione della diffusione del virus e all’attenuamento delle conseguenze economiche della pandemia, 2.000 miliardi sono indirizzati alle strutture mediche affinché assicurino l’aumento dei posti letto, 1.300 miliardi andranno al programma vaccinale, 601,9 miliardi saranno spesi per l’acquisto di antivirali, 1.700 miliardi andranno al rafforzamento dei fondi per l’indennità di disoccupazione, 2.600 miliardi finiranno in contributi una tantum da 100.00 yen ciascuno (di questi 1.200 miliardi per i giovani sotto i 18 anni e 1.400 per le famiglie a basso reddito) mentre 268,5 miliardi sono destinati a far ripartire i bonus vacanza.
Il bilancio è stato presentato alla Camera dei Rappresentanti al primo giorno della sessione straordinaria dei lavori della Dieta. La sessione si è aperta, come di consueto, con il discorso del premier. Nel corso dell’intervento, Kishida ha affermato che il Paese “si prepara al peggio” di fronte all’ultima variante del SARS-CoV-2 e annunciato il lancio per tutti del certificato vaccinale similmente per quanto avviene con la “certificazione verde” in Italia. Il premier ha poi auspicato, per l’ennesima volta, una modifica in senso bellicista della Costituzione inserendo – è questa l’ultima proposta elaborata ormai alcuni anni fa dal Partito Liberal-Democratico – l’esistenza delle Forze di Autodifesa in un comma dell’articolo 9.
“Il nuovo capitalismo [cioè il nome con il quale Kishida ha battezzato la propria politica economica ndr] è davvero un nuovo capitalismo e cioè si è davvero realizzato un circolo virtuoso della crescita e della distribuzione?” si chiesto nell’immediatezza il neopresidente del Partito Costituzionale Democratico Kenta Izumi.
Il collega di partito Yuichi Goto ha contestato la misura sui 100.000 yen affermando che sarebbe stato meglio intervenire sugli assegni familiari.
Sulla gestione della pandemia, mercoledì Kenta Izumi ha fortemente bacchettato il Governo per lo scarso tempo concesso al parlamento per la discussione del bilancio suppletivo e ribadito che il contributo una tantum andrebbe erogato interamente in contanti (e non come previsto per metà in contanti e per metà in buoni).
L’8 dicembre Kishida ha ceduto sul punto e affermato che gli enti locali, ai quali è affidato il compito materiale di erogare i contributi, potranno corrispondere il contributo interamente in denaro.
Sempre in politica interna, un tavolo consultivo dell’Esecutivo ha elaborato due proposte riguardanti una stabile successione al trono imperiale. La prima proposta consentirebbe alle donne che sposano dei “comuni mortali” di conservare il proprio status rimanendo tra i membri ufficialmente registrati della Casa Imperiale. La seconda proposta consiste nella possibilità di integrare nella famiglia regnante membri di rami cadetti.
Entrambe le proposte prevedono una modifica della norma di rango costituzionale, che regola queste questioni, approvata nel 1947 senza che poi siano intervenute ulteriori modifiche eccetto quella che consente l’abdicazione di un Imperatore.
Il 7 dicembre, il Partito Costituzionale Democratico ha presentato una proposta di legge che obbligherebbe i deputati a restituire alla tesoreria della Camera dei Rappresentanti la quota di diaria non spesa e di consegnare la documentazione attestante quanto effettivamente speso. La quota, inoltre, passerebbe dall’essere mensile a giornaliera e ciò per evitare quanto accaduto di recente quando la diaria è stata corrisposta per un intero mese nonostante le elezioni anticipate.
A Tokyo, sempre il 7 dicembre, la governatrice Koike ha promesso che entro il 2022 sarà presentato in assemblea metropolitana un regolamento per il riconoscimento delle coppie dello stesso sesso.
Allo stato attuale soltanto poche Prefetture – Osaka, Gunma, Saga, Mie e Ibaraki – hanno istituito dei registri per l’iscrizione di coppie del medesimo sesso.
Sull’immigrazione, la segretaria generale del PCD Nishimura ha manifestato la propria delusione per l’inazione del premier, interrogato sul punto nella plenaria della Camera dei Rappresentanti, sulla vicenda della signora Wishma, la cittadina srilankese deceduta presso il centro di detenzione per immigrati di Nagoya e sulla cui vicenda è in corso un processo.
Per ciò che attiene agli scandali interni alla maggioranza, venerdì scorso, dopo poche settimane dalla nomina, Nobuteru Ishihara ha rassegnato le proprie dimissioni da consigliere dell’Esecutivo per le politiche turistiche.
Ishihara – Segretario del PLD tra il 2010 ed il 2012 e più volte ministro (alle Politiche Fiscali, all’Ambiente, alle Infrastrutture ed alle Riforme Amministrative) – aveva ricevuto, nonostante una condizione economica personale tutt’altro che sofferente, 600.000 yen di contributi pubblici che gli vennero erogati nell’ambito delle misure di sostegno a coloro che avevano patito economicamente a causa della pandemia.
Il PLD, inoltre, secondo quanto denunciato dal periodico comunista Akahata, ha ricevuto 200 milioni di yen (poco più di 1.558.000 euro) da aziende che producono armamenti come Mitsubishi Heavy Industries (che ha donato 33 milioni lo stesso anno nel quale si è aggiudicata un appalto per oltre 300 miliardi di yen), Kawasaki Heavy Industries (3 milioni di donazione e 215 miliardi di appalti aggiudicati), Fujitsu (15 milioni di donazione e 84 miliardi di contratti), Mitsubishi Electric (20 milioni di donazione e 79 miliardi di contratti), NEC (15 milioni e 67 miliardi di appalti), IHI (10 milioni e 35 miliardi), Hitachi (5 milioni e 22 miliardi), Komatsu (8 milioni e 21 miliardi), Itochu Aviation (28 milioni di donazioni al partito di governo e 18 miliardi di appalti) ecc. ecc.
Le donazioni avvengono nel contesto di spese militari sempre in crescita e di ricchi contratti per le aziende che producono – in violazione della, ormai dimenticata, Dichiarazione di Potsdam – sistemi d’arma.
La campagna internazionale ICAN, gruppo di associazioni che si battono per l’abolizione delle armi nucleari, ha anche scoperto come grandi gruppi finanziari giapponesi abbiano investito in armi nucleari e contemporaneamente concesso generosi finanziamenti al PLD. Secondo un rapporto diffuso dall’ICAN, nel 2020 Mitsubishi UFJ Financial, Sumitomo Mitsui Bancking Corporation e Mizhuo Financial Group hanno donato al partito di governo 20 milioni di yen ciascuno investendo, nel medesimo anno fiscale, 4.163,9 miliardi di yen (complessivamente) in aziende che producono, anche, armi nucleari. Le tre aziende hanno anche concesso prestiti al PLD per complessivi 900 milioni di yen.
In politica estera, un gruppo di parlamentari del PLD ha avanzato la proposta di boicottaggio delle prossime Olimpiadi Invernali di Pechino. “Inviare una delegazione giapponese alle Olimpiadi invernali di Pechino invierebbe un segnale sbagliato alla comunità internazionale in quanto equivarrebbe a perdonare la violazione dei diritti umani compiuta della Cina” ha affermato il senatore Shigeharu Aoyama dopo una riunione del gruppo.
Martedì scorso, il ministro Hayashi ha dichiarato che una decisione non è stata ancora presa mentre il premier ha sostenuto che la decisione circa la partecipazione o meno ai Giochi si baserà “sui nostri interessi nazionali”.
Possibile che Tokyo partecipi ma che invii, a rappresentare il Paese, un funzionario di secondo rango (come per altro ha fatto la RPC per gli ultimi Giochi estivi).
Sempre in tale campo, lo scorso martedì, il premier Kishida ha promesso aiuti alimentari destinati ai Paesi poveri pari a 300 miliardi di yen per i prossimi tre anni. La promessa è avvenuta nell’ambito del Summit edochiano “Alimentazione per la crescita” ed è stata associata all’annuncio che il Sol Levante fornirà 10 milioni di dosi di vaccini ad alcuni Paesi africani.
Riferendosi alla dichiarazione ufficiale sulle cosiddette “comfort women” (le schiave sessuali dell’esercito coloniale nipponico), il premier ha dichiarato, in sede parlamentare lo scorso giovedì, che il Governo non prevede di rinnegare o modificare le scuse sostenute da Yohei Kono nel 1993 e che rappresentano, ancora oggi, la posizione ufficiale dello Stato nipponico sul fenomeno.
Il 6 dicembre, intanto, un gruppo di circa cento parlamentari – in occasione dell’anniversario dell’attacco a Pearl Harbor – ha visitato il tempio Yasukuni, santuario dove si ricordano i caduti per l’Imperatore e tra essi un certo numero di criminali di guerra. Una visita con un così ampio numero di partecipanti non avveniva dal 2019. Uno dei membri principali del gruppo, l’ex presidente della Camera dei Consiglieri Hidehisa Otsuji, si è anche augurato che presto il premier Kishida renda omaggio anche lui ai soldati delle guerre coloniali.
“Piuttosto che imparare lezioni dalla storia, [i parlamentari che hanno effettuato la visita ndr] cercano solo di far rivivere lo spettro del militarismo. La storia non può essere negata e la parodia della giustizia non può essere tollerata. La Cina si oppone fermamente a qualsiasi atto sbagliato che faccia fare marcia indietro, sostiene l’equità e la giustizia internazionale, salvaguarda la pace e la stabilità mondiale e sostiene il sistema internazionale incentrato sulle Nazioni Unite e l’ordine internazionale basato sul diritto internazionale. Il Giappone dovrebbe adottare un atteggiamento giusto, riflettere profondamente sulle atrocità fasciste e sui crimini contro l’umanità del militarismo giapponese e conquistare, con azioni concrete, la fiducia delle persone di tutto il mondo” ha dichiarato il portavoce del Ministero degli Esteri di Pechino Zhao Lijian.
Per quanto riguarda gli affari interni della Birmania, il ministro Hayashi ha espresso preoccupazione, lo scorso 7 dicembre, per la condanna a due anni inflitta, per incitamento alla violazione delle regole di contenimento del virus, alla politica Aung San Suu Kyi. Hayashi ha anche chiesto la liberazione delle persone arrestate perché partecipanti a proteste contro la giunta che governa il Paese.
Sul nucleare militare, il premier Kishida, intervenendo ad un summit sul disarmo che ha visto la partecipazione di svariati ministri degli Esteri ha chiesto ai Paesi dotati di armi nucleari di essere più trasparenti nella loro gestione e promesso l’impegno del Giappone per un’efficace revisione del Trattato di non proliferazione.
Purtuttavia, per l’ennesima volta, il Sol Levante ha perso l’occasione per dichiarare il proprio sostegno al trattato per il bando totale delle armi atomiche che è stato boicottato da quasi tutti gli alleati degli Stati Uniti.
Il Presidente del Partito Comunista, Kazuo Shii, ha intanto nuovamente criticato con fermezza le politiche belliciste portate avanti dalla maggioranza. Rispondendo al discorso del premier del 6 dicembre, il numero uno del PCG ha affermato che “nel caso dell’ex primo ministro Shinzo Abe, egli ha fatto cose pericolose e, contemporaneamente promanava pericolo. Tuttavia, l’attuale primo ministro sta cercando di fare cose ancora più pericolose senza battere ciglio”. Con la proposta di bilancio suppletivo presenta martedì, le spese militari supereranno i 6.000 miliardi di yen.
“La mossa che conduce alla capacità di attaccare le basi nemiche è ben avviata così come quella che mira a cambiare l’articolo 9 della Costituzione. L’attuale governo sta cercando di entrare con nonchalance in un territorio pericoloso ove i governi Abe e Suga non erano entrati” ha sostenuto Shii.
In ambito militare, si è svolta, lo scorso 5 dicembre, un’esercitazione congiunta che ha visto coinvolte le forze di terra delle Forze di Autodifesa e quelle statunitensi presso la base di Yausubetsu. Circa 80 persone hanno animato una protesta.
Frattanto, la quota giapponese del fondo di compartecipazione per la permanenza delle forze armate USA nell’Arcipelago potrebbe raggiungere, nel 2022, l’incredibile soglia di 210 miliardi di yen e cioè 8,3 miliardi di yen in più rispetto al corrente anno fiscale.
Sulle servitù militari, il 7 dicembre il governatore di Okinawa Denny Tamaki ha criticato il dicastero della Difesa per la decisione di richiedere la cancellazione del provvedimento amministrativo preso dall’ente locale che boccia il piano di ricollocazione della base di Ginowan nella baia di Henoko.
La decisione della Prefettura è “il risultato di un’attenta valutazione basata su una visione equilibrata e giusta” ha affermato Tamaki per il quale “il sistema nel quale il governo può annullare la decisione di un Governatore presenta grandi problemi dal punto di vista dell’autonomia locale”.
Il giorno successivo, intervenendo alla plenaria della Camera dei Rappresentanti, Nishimura del PCD ha sottolineato come i costi per la costruzione della base stiano aumentando e che essa non è indispensabile ai fini del mantenimento della deterrenza circa potenziali attacchi.
Il medesimo giorno, a Iwakuni (Prefettura di Yamaguchi), un gruppo di cittadini ha depositato una protesta contro gli F-35A statunitensi provenienti dall’Alaska e dislocati, dal 3 dicembre, nella Prefettura. La contestazione concerne il fatto che il governo non ha comunicato al comune tale presenza.
In settimana anche un gruppo di parlamentari del Partito Comunista ha consegnato una contestazione al ministro della Difesa Kishi chiedendo che lo stesso tuteli il Sol Levante e protesti energicamente con gli Stati Uniti per il fatto che le loro forze armate hanno ignorato la richiesta, dello stesso ministro, di sospensione dei caccia F-16 e che sia annullata l’esercitazione “Resolute Dragon 21” che si svolgerà ad Hokkaido ed in tre Prefetture del Tohoku.
In economia, secondo un sondaggio realizzato da Teikoku Databank, il 48,6% delle 1.651 aziende intervistate, ha intenzione di aumentare, nell’ambito dei rinnovi contrattuali di primavera, gli stipendi anche qualora non fossero presenti gli incentivi fiscali ai quali sta pensando la maggioranza di governo. Circa il 90% delle aziende oggetto dell’indagine sono di medie dimensioni, con un capitale superiore ai 300 milioni di yen o con un numero di dipendenti superiore ai 300. Circa l’8,5% delle imprese ha risposto che aumenterà i salari soltanto in caso di agevolazioni fiscali mentre l’8,1% non ha intenzione di apportare modifiche alle politiche salariali anche in caso di detassazioni. Il 12,5% si è detto incerto.
Mercoledì scorso il premier ha sostenuto che la detassazione degli aumenti salariali sarà innalzata dall’attuale 20% per le grandi imprese e 25 per le medie e piccole rispettivamente al 30 e 40%.
La riforma, che scatterà dal 2022, è stata approvata dal Governo lo scorso venerdì ed attende adesso la, scontata, approvazione del parlamento. Con la misura, lo Stato perderà circa 150 miliardi di yen di introiti secondo Yoichi Miyazawa, responsabile delle politiche fiscali del Partito Liberal-Democratico.
Tomoko Tamura del Partito Comunista ha sottolineato che, nonostante politiche di detassazione degli aumenti salariali siano in vigore dal 2013, i salari reali sono inferiori a quelli del 2008. La senatrice ha anche messo in luce come ingiusto un sistema fiscale che concede benefici alle grandi imprese sottraendo, contemporaneamente, risorse alla fiscalità generale.
Critiche per la scarsa equità della riforma e per il fatto che non sia stato previsto un aumento dell’aliquota sui redditi da rendite finanziarie sono state avanzate anche da Hideyuki Shimizu della segreteria nazionale di Rengo.
Per quanto attiene ai consumi delle famiglie, essi sono calati dello 0,6% ad ottobre rispetto allo stesso mese del 2020. Si tratta del terzo mese consecutivo di calo. In termini assoluti la spesa media delle famiglie di due o più componenti è stata pari a 281.996 yen. Calate del 16,7% le spese in mobili e grandi elettrodomestici, dello 0,9% le spese in alimenti, del 4% per mangiare fuori, del 31,7% per alberghi e del 28,7% per i tour ed i pacchetti turistici.
Rispetto a settembre, tuttavia, i consumi sono cresciuti del 3,4% (a settembre la crescita era stata del 5%).
Sempre in ambito macroeconomico, l’avanzo delle partite correnti di ottobre è calato – ed è il terzo mese di fila che accade – rispetto allo stesso mese del 2020 di ben il 39,4% per complessivi 1.200 miliardi. Le esportazioni sono cresciute, sempre rispetto ad ottobre 2020, dell’11,7% (7.100 miliardi) e tale dato è stato trainato dalla crescita dell’80,1% del prezzo dell’acciaio e del 45,1% di quello dei semiconduttori.
Le importazioni sono invece cresciute del 28,3% per complessivi 6.900 miliardi. In questo caso il dato è stato determinato in larghissima parte dall’aumento – dell’81% – del volume del petrolio acquistato e da quello – +131,5% – del suo prezzo.
Il surplus della bilancia commerciale è stato quindi pari a 166,7 miliardi di yen: primo mese con il segno positivo negli ultimi tre ma -82,5% se confrontato con lo stesso mese dello scorso anno.
Dati ancora peggiori nei servizi, ove si è passati – a causa di un aumento delle spese per le royalties – dai -363,9 miliardi dello scorso anno a -575,4.
Sui prezzi all’ingrosso, si è registrata a novembre una crescita del 9% rispetto al medesimo mese del 2020 trainata, come è immaginabile, dall’aumento del prezzo del petrolio (che nello stesso mese è cresciuto del 49,3% rispetto a novembre 2020), dei metalli non ferrosi (+32,8%) e del legname (+58,9%).
Sul PIL, gli ultimi dati, riferiti al periodo luglio-settembre, hanno mostrato una contrazione annualizzata del 3,6% rispetto al trimestre precedente.
In ambito finanziario, il gruppo SBI Holdings ha completato, lo scorso sabato, la propria OPA su Shinsei Bank passando dal 20 al 47,77% del capitale azionario. L’acquisto è giunto al termine di tre mesi di battaglia tra le due società e di opposizione, da parte di Shinsei, all’acquisto da parte della concorrente.
Nella tecnologia, un gruppo di ricercatori dell’Università Nazionale di Yokohama e della Sumitomo Electric Industries sta lavorando allo sviluppo di una batteria agli ioni di litio non in grado di incendiarsi grazie alla sostituzione di un solvente con l’acqua. La batteria è in grado di funzionare per più tempo ma con un livello di prestazioni più basso di quelle tradizionali. Lo studio è stato pubblicato a novembre dagli Atti della Accademia Nazionale delle Scienze degli USA.
Nelle telecomunicazioni, i dati sui pagamenti di 130.000 clienti della popolare applicazione Line Pay, sono stati rubati e resi disponibili online per almeno due mesi. A renderlo noto è stata la stessa azienda.
Nell’auto, Honda ha iniziato il richiamo di 788.0000 SUV (725.000 di questi negli USA) prodotti tra il 2016 ed il 2020 per un difetto ai cofani che ne causa l’apertura anche in movimento.
Sempre in quest’ambito, Toyota ha annunciato, lo scorso lunedì, che investirà 1,3 miliardi di dollari per la costruzione di un impianto per la produzione di batterie elettriche a Greensboro nello Stato statunitense della Carolina del Nord. L’azienda assumerà 1.750 persone e riceverà 430 milioni di dollari in incentivi fiscali ed infrastrutture dallo Stato nordamericano. Il colosso nipponico prevede di spendere nei prossimi anni circa 3,4 miliardi di dollari per la produzione di auto elettriche negli USA e di vendere globalmente, entro il 2030, almeno 2 milioni di automobili ad idrogeno o elettriche. In chiusura di settimana, il colosso ha anche annunciato che questo mese sospenderà alcune linee a causa della carenza di semiconduttori sul mercato globale e che la decisione comporterà la mancata produzione di 9.000 autovetture.
Rimanendo nei trasporti, Hitachi ha vinto – in associazione al 50% con la francese Alstom – una gara d’appalto per la costruzione di una rete ad alta velocità in Gran Bretagna. Il progetto coinvolge la progettazione e la costruzione di 54 treni (in grado di raggiungere i 360 chilometri orari) per 2,3 miliardi di euro.
In campo alimentare, la nipponica Kirin Holdings ha comunicato, il 6 dicembre, che sta cercando di risolvere per via arbitrale la disputa circa la chiusura, chiesta dalla parte giapponese, della joint venture Myanmar Brewery detenuta insieme all’azienda pubblica Myanma Economic Holdings. L’azienda birmana ha infatti ritenuto “ingiustificata” la decisione dei partner di liquidare la società.
Da parte sua Kirin ha motivato la propria scelta per ragioni di “instabilità politica, preoccupazioni per il peggioramento delle condizioni di sicurezza e la crescita delle infezioni di COVID-19 in Myanmar ed inoltre non si sono visti significati progressi nel dialogo”.
(con informazioni di fmprc.gov.cn; tdb.co.jp; jtuc-rengo.or.jp; jcp.or.jp; cdp-japan.jp; mainichi.jp; asahi.com)
Immagine di Rikujojieitai Boueisho (dettaglio) da Wikimedia Commons
Ha collaborato con gctoscana.eu occupandosi di Esteri.