Prosegue in Giappone il calo dei casi – almeno di quelli accertati, dato che l’opposizione da un anno e mezzo chiede un drastico aumento nel numero dei test – di persone contagiate dal SARS-CoV-2. La Prefettura Metropolitana di Tokyo ha registrato 6 casi lunedì, 17 martedì, 5 mercoledì, 27 giovedì, 19 venerdì, 16 sabato. Al 26 novembre la Prefettura Metropolitana aveva registrato 382.179 casi totali (3.164 i deceduti) mentre gli attualmente ospedalizzati erano 72 dei quali 7 in gravi condizioni.
A fronte dell’ultima variante scoperta in Africa meridionale, il governo nipponico ha deciso, lo scorso venerdì, di rafforzare le misure di sorveglianza per coloro che vengono da Sudafrica, Lesotho, Swaziland, Namibia, Zimbabwe e Botswana. Chi è stato in questi Paesi dovrà effettuare una quarantena di dieci giorni nelle strutture pubbliche subito dopo il suo arrivo in aeroporto.
Rimanendo in ambito sanitario, ma fuori dall’emergenza Coronavirus, è emerso che il numero di donazioni di organi è drammaticamente calato nel 2020. In connessione con la pandemia, infatti, si è assistito ad un -40%. La Rete per il Trapianto degli Organi ha rilevato come il numero dei donatori sia sceso, lo scorso anno, dai 126 del 2019 a 78. Nei primi dieci mesi di quest’anno, invece, il numero di donatori è stato di 59.
Nella ricerca scientifica, un gruppo composto, in primo luogo, da ricercatori dell’Università di Tokyo sta lavorando alla produzione di un riso geneticamente modificato che sarebbe in grado di tutelare dal colera chi lo mangia. L’équipe, guidata da Hiroshi Kiyono, professore di immunologia presso l’Istituto di Scienze Mediche dell’ateneo edochiano, sta lavorando alla modificazione di una proteina che contribuisce all’assorbimento, nell’intestino, della tossina del colera.
La malattia colpisce 4 milioni di persone ogni anno uccidendone circa 140.000.
Nei diritti civili, si è svolta a Tokyo, lo scorso 20 novembre, la prima manifestazione per i diritti delle persone transessuali. La manifestazione, che ha visto la partecipazione di circa 400 persone, si è tenuta nei pressi della stazione Shinjuku.
A Fukushima è stato inaugurato il nuovo porto di Ukedo. L’infrastruttura, situata a 7 chilometri dalla tristemente famosa centrale nucleare, era stato gravemente danneggiato dallo tsunami del 2011.
Di “grande passo avanti per la città” ha parlato Kazuhiro Yoshida, sindaco di Namie, comune ove è situata la struttura.
Nelle Prefetture limitrofe, la ricostruzione dei 31 porti di Iwate è stata terminata nell’agosto 2019 mentre a Miyagi sono stati rimessi in funzione 18 dei 27 scali presenti.
Nell’energia, il primo ministro Kishida ha confermato che il proprio Paese potrebbe andare incontro alla richiesta degli Stati Uniti di liberare sul mercato parte delle proprie scorte di petrolio al fine di favorire un abbassamento dei prezzi. Purtuttavia, la legislazione nipponica consente l’abbassamento delle riserve di petrolio unicamente in caso di disastri naturali o di gravi carenze e non ai fini di aumento dell’offerta.
“Sollecitiamo le nazioni produttrici di petrolio ad aumentare la produzione e ci impegneremo a stabilizzare i mercati energetici coordinandoci con le principali nazioni consumatrici e con le organizzazioni internazionali come l’AIE” ha confermato il portavoce dell’Esecutivo Matsuno lo scorso martedì.
Il giorno successivo un’ulteriore conferma è giunta dal ministro Hagiuda il quale ha affermato che “la stabilità dei prezzi del petrolio è importante al fine di realizzare la ripresa economica”.
“Il Giappone ha deciso di agire in congiunto con gli Stati Uniti e di vendere una parte delle scorte statali senza violare la legge sullo stoccaggio del petrolio” ha affermato Kishida il medesimo giorno.
Il Governo prevede dunque la messa sul mercato di petrolio pari a circa 160 giorni di consumo.
Sul fronte lavoro, l’ispettorato del lavoro di Matsumoto (Nagano) ha riconosciuto come legato al superlavoro il suicidio, avvenuto nel 2017, di un dipendente dell’azienda che produce strumenti per macchinari Sodick. La vittima, Tomoo Oizumi ha effettuato 123 ore di straordinario nel mese precedente la morte e più di 80 ore in quattro dei sei mesi prima (le 80 ore sono individuate dalla legge come limite oltre il quale scattano pesanti conseguenze per la salute).
Il 21 aprile 2017, nel corso di una riunione interna, Oizumi venne accusato di aver falsificato il registro con le ore lavorate al fine di percepire più denaro e successivamente scagionato grazie alla testimonianza di un altro lavoratore (che aveva incrociato i dati sulle presenze con il GPS dello smartphone). L’uomo il 26 aprile scomparve con la figlia Ena, 7 anni, e i corpi dei due vennero ritrovati il 7 maggio nella Prefettura di Yamagata. L’ufficio ha riconosciuto che l’uomo soffriva di depressione e che svolgeva il lavoro di due persone. L’azienda ha saldato la liquidazione e corrisposto una somma di denaro alla famiglia ma non ha riconosciuto come lavoro-correlato quanto accaduto.
In ambito criminale, lo scorso 22 novembre, la Polizia di Tokyo ha emesso un nuovo provvedimento di arresto a carico di Kyota Hattori, la persona accusata di aver compiuto, lo scorso 31 ottobre, un attacco con un coltello e col fuoco ai danni di un treno. In quell’occasione, 17 persone rimasero ferite.
In politica interna, tutti e quattro i candidati alla presidenza del Partito Costituzionale Democratico – Junya Ogawa, Kenta Izumi, Seiji Osaka e Chinami Nishimura – hanno confermato la bontà della linea che ha caratterizzato la gestione di Yukio Edano in rapporto alla costruzione di un campo largo di alleanze che comprenda, nonostante le grandi divergenze in politica estera, anche il Partito Comunista.
“Nei collegi uninominali, la coalizione di governo non presenterà più di un candidato mentre le opposizioni potrebbero farlo e ciò andrebbe contro le stesse forze di opposizione” ha sottolineato, in particolare, Osaka il quale ha anche sostenuto la necessità di scegliere per tempo i candidati nella quota proporzionale per le prossime elezioni per il rinnovo parziale della Camera dei Consiglieri.
È stata intanto decisa la prossima sessione della Dieta. La sessione straordinaria si aprirà il 6 dicembre ed avrà all’ordine del giorno l’analisi delle misure economiche per la ripresa.
Nell’opposizione di destra, quella di Nippon Ishin no Kai, si è invece celebrato, sabato scorso, il congresso che ha confermato – senza alcuna sorpresa dato l’enorme successo raggiunto alle ultime elezioni – alla guida del partito il sindaco di Osaka Ichiro Matsui. Dimessosi per motivi di salute il segretario generale, Toranosuke Katayama, che è stato sostituito da Nobuyuki Baba.
In politica estera, il ministro Hayashi ha affermato di aver ricevuto un invito dall’omologo cinese Wang Yi per visitare la RPC ma di non aver ancora deciso se accettare.
In Asia centrale, Takashi Okada, ambasciatore nipponico in Afghanistan ha condotto, lo scorso 24 novembre, un primo round di colloqui con i talebani.
Intensa attività in Giappone per il primo ministro vietnamita Pham Minh Chinh, il quale è giunto a Tokyo ad inizio settimana nell’ambito di una visita ufficiale. Il capo del governo vietnamita ha incontrato la presidente della Camera dei Rappresentanti, Hosoda Hiroyuki, l’ex premier Suga e il coordinatore del gruppo parlamentare di cooperazione Giappone-Vietnam Toshihiro Nikai, il governatore della Prefettura di Tochigi Tomikazu Fukuda (per assistere alla firma di un accordo di cooperazione tra questo ente locale e la provincia di Vinh Phuc) e i rappresentanti della folta comunità vietnamita nel Sol Levante.
Pham ha poi avuto colloqui con Shinichi Kitaoka, Presidente dell’Agenzia Giapponese per la Cooperazione Internazionale, con il quale ha discusso prevalentemente di vaccini (il Giappone ha inviato in Vietnam 4 milioni di dosi di AstraZeneca) nonché con imprenditori del settore digitale e con i massimi vertici di alcuni partiti politici (Kazuo Shii per il Partito Comunista e Natsuo Yamaguchi del Nuovo Komeito).
Mercoledì, infine, Pham ha avuto un colloquio con il premier Kishida ed i due hanno espresso “forte preoccupazione” per le mosse cinesi nell’area (anche se la Cina non è stata menzionata nel comunicato congiunto).
“Il Vietnam è un importante socio per il Giappone e il perno nei nostri sforzi per realizzare un’area indo-pacifica libera ed aperta” ha detto Kishida subito dopo l’incontro riferendosi alla formula diplomatica usata dai nipponici per indicare il contenimento economico, militare, politico della proiezione internazionale cinese nell’Asia e nel Pacifico.
“Le nostre nazioni si considerano vicendevolmente partner importanti e stabili e spero possiamo portare le relazioni bilaterali verso un nuovo orizzonte” ha sostenuto il capo del governo vietnamita.
La visita di Pham in Giappone è stata accompagnata, tra gli altri, dal ministro degli Esteri di Hanoi Bui Thanh. Il capo della diplomazia vietnamita ha incontrato l’omologo Hayashi ed i due hanno ribadito – senza nessuna sorpresa – la comune linea di “area indo-pacifica libera ed aperta”.
Proprio il Vietnam è uno degli Stati chiave nell’ambito della politica nipponica di attrazione di nazioni asiatiche al fine di contenere la Cina. Lo scorso martedì il ministro Kishi e l’omologo vietnamita Phan Van Giang hanno siglato un accordo di cooperazione per la sicurezza informatica e un altro concernente la collaborazione in campo medico tra le due forza armate. I due ministri hanno inoltre discusso della sicurezza nei mari Cinese Orientale e Cinese Meridionale, due aree nelle quali il Giappone difende le rivendicazioni territoriali di Hanoi e contrasta quelle di Pechino.
Sempre in ambito militare, la Corte Distrettuale di Tokyo ha ordinato allo Stato di pagare un risarcimento pari a 550.000 yen a favore di una cittadina della Prefettura di Kanagawa riconoscendo che la donna ha subito comportamenti abusanti sul posto di lavoro: la base militare statunitense che ha sede ad Ayase.
Frattanto, lo scorso giovedì, il governatore della Prefettura di Okinawa Denny Tamaki ha affermato che l’ente da lui guidato non approverà i cambiamenti apportati dall’Esecutivo al piano di trasferimento della base USA da Ginowan alla baia di Henoko aprendo così un ulteriore fronte che sarà oggetto di scontro nei tribunali. Nello specifico la Prefettura ha dato il proprio diniego alla realizzazione di alcuni lavori di interramento che erano stati sottoposti, per il via libera all’autorizzazione, dal locale ufficio della Difesa lo scorso aprile.
Il giorno precedente, la Prefettura ha reso noto che una borraccia per l’acqua in metallo è precipitata da un velivolo Osprey. L’incidente è avvenuto alle 6,45 del pomeriggio del 24 novembre. Non si sono registrati feriti o danni a cose ma il portavoce dell’Esecutivo Matsuno ha espresso preoccupazione per l’accaduto.
A Iwakuni, invece, il 22 novembre un gruppo civico ha presentato un ricorso contro la presenza dalla nave militare USS America (un mezzo da sbarco) sostenendo che essa costituisce un pericolo alla vita dei residenti della città.
Sempre nell’ambito dell’ossessione verso la Cina, il ministro Hayashi ha avuto un colloquio, lo scorso venerdì, con l’omologa canadese Joly nel quale ha espresso preoccupazione per le ultime esercitazioni militari cinesi.
Contro la RPC è stato anche l’intervento di Kishida al forum dell’ASEM svoltosi venerdì scorso da remoto. In chiusura del summit che rappresenta 50 nazioni dell’Asia e dell’Europa, il capo del governo edochiano ha tirato fuori dal cappello tutte le tradizionali accuse alla Cina sul fronte dei diritti umani: dalle vicende interne as Hong Kong alle presunte violazioni che avverrebbero nella regione dello Xinjiang nonché ovviamente le attività militari condotte da Pechino nei mari a sud e ad est della RPC.
In settimana Hayashi ha anche avuto un colloquio telefonico con l’omologo russo Sergej Lavrov; i due hanno confermato la comune volontà di discutere la stesura di un trattato di pace che chiuda giuridicamente e diplomaticamente il secondo conflitto mondiale. Tra gli altri argomenti di discussione tra i due: la guerra civile in Ucraina, il blocco polacco al confine bielorusso e la situazione in Corea del Nord.
In economia, il dollaro statunitense continua ad apprezzarsi sullo yen. La divisa USA ha toccato, lo scorso martedì, quota 115 yen raggiungendo il cambio più alto dal marzo 2017. Uno yen debole sul dollaro facilita le esportazioni ma comporta, di contro, un aumento del costo dell’energia (data la dipendenza del Giappone da petrolio e gas estratto altrove) e del cibo.
Proprio gli alimenti stanno registrando una crescita dei prezzi che proseguirà nei prossimi mesi. L’aumento del prezzo della farina porterà, da gennaio 2022, Yamazaki Backing ad una crescita media del 7,3% del costo al consumatore di 247 propri prodotti. In salita anche i prezzi della carne bovina, evento che ha condotto Yoshinoya ad aumentare uno dei propri piatti di carne da 387 a 426 yen. Aumenti anche per i prodotti a base di soia: Kikkoman Corporation accrescerà, da febbraio 2022 e per la prima volta dal 2008, il prezzo della salsa e del latte di soia.
Il governo ha intanto deciso l’emissione di titoli di Stato per 22.100 miliardi di yen con il fine di coprire parte del prossimo budget per le spese straordinarie (altri 6.000 miliardi di copertura giungeranno invece da mancate spese dal 2020). Spese che sono state approvate venerdì scorso dall’Esecutivo e che sono rientrate in un piano di stimoli all’economia da 36.000 miliardi di yen complessivi.
Tra le spese previste vi sono 268,5 miliardi di yen destinati alla campagna “Go To Travel”, 617 sono destinati ad incentivare la produzione nazionale di chip nonché il contributo una tantum da 100.000 destinato ai minori di 18 anni.
Ben 770 miliardi saranno invece destinati alle spese militari che toccheranno così quota 6.100 miliardi con un aumento del 15% rispetto al 2020. Di questo denaro, una parte (100 miliardi) servirà all’acquisto di missili terra-aria PAC-3 mentre 800 miliardi saranno destinati all’aviazione per l’acquisto di tre pattugliatori P-1, equipaggiamenti per i pattugliatori P-3C nonché sistemi per decollo verticale da installare su due cacciatorpediniere.
Nel corso di un discorso alle truppe tenuto scorso 27 novembre, Kishida ha confermato la linea bellicista che ignora la Dichiarazione di Potsdam affermando che il Giappone considera per la propria difesa tutte le opzioni sul campo, compresa la possibilità di colpire (anche in via preventiva) le basi nemiche sul loro territorio.
Sul fronte salariale, il primo ministro Kishida ha invitato, lo scorso venerdì, le imprese ad aumentare gli stipendi del 3% nell’ambito delle prossime negoziazioni annuali tra Keidanren e sindacati.
Nelle telecomunicazioni, Nippon Telegraph and Telephone ha creato un istituto di studi matematici per la risoluzione di alcuni problemi matematici (come l’ipotesi Riemann). L’Istituto per la Matematica di Base è stato fondato il primo ottobre ed ha sede ad Atsugi (Kanagawa). Alla guida è stato scelto Masato Wakayama, professore emerito dell’Università del Kyushu.
La stessa società ha ricevuto, venerdì scorso, un ordine da parte del dicastero competente di avviare misure che evitino il ripetersi di interruzioni del servizio telefonico o dati e che hanno colpito quasi 13 milioni di utenti lo scorso 14 ottobre.
In campo finanziario, Shinsei Bank ha abbandonato, lo scorso mercoledì, il proprio piano di contrasto all’OPA ostile lanciata da SBI Holdings. Shinsei si era opposta alla manovra di acquisizione del concorrente, che mira ad un passaggio della quota di SBI nel capitale di Shinsei dal 20 al 48%. La decisione è giunta dopo che il governo nipponico, che è azionista di Shinsei, non aveva opposto alcuna misura per contrastare l’OPA.
Shinsei ha sostenuto che accetterà tre candidati di SBI come nuovi membri del consiglio di amministrazione e tra essi dovrebbe esserci Hirofumi Gomi, già numero uno dell’Agenzia per i Servizi Finanziari. Il vicepresidente di SBI, Katsuya Kawashima, è il principale candidato alla presidenza di Shinsei ove rileverà Hideyuki Kudo.
SBI ha l’obiettivo di diventare il quarto gruppo bancario del Paese nonché a rimborsare lo Stato nipponico dei 350 miliardi di yen di fondi pubblici erogati e di ottenere quindi il controllo totale del capitale sociale.
L’Agenzia per i Servizi Finanziari ha intanto ordinato al colosso Mizhuo Bank di risolvere le problematiche che hanno condotto, nell’ultimo anno, a diversi blocchi nel funzionamento degli ATM. Lo stesso giorno, i due più importanti dirigenti di Mizhuo Financial, Tatsufumi Sakai e Yasuhiro Sato, ed il presidente di Mizhuo Bank, Koji Fujiwara, hanno annunciato le proprie dimissioni.
Nell’elettronica, Panasonic ha intenzione di offrire ai produttori di auto un sistema di tutela dagli attacchi informatici da essa sviluppato. Il nuovo sistema ha come perno un software che, installato nelle auto dotate di connettività, dovrebbe segnalare eventuali anomalie.
Lo Stato nipponico, intanto, potrebbe contribuire con 800 miliardi di yen ai costi di costruzione della fabbrica di semiconduttori che la Taiwan Semiconductor Manufacturing costruirà nella Prefettura di Kumamoto.
Sempre in questo campo, il 24 novembre, il ministro Koichi Hagiuda ha visitato una fabbrica della Sony che produce semiconduttori e che ha sede a fianco di dove sarà costruita quella della taiwanese TSMC.
Nella pesca, la quota nipponica di tonno pinna blu per il 2022 è stata aumentata di 257 tonnellate rispetto all’anno precedente, per complessive 3.483 tonnellate. A stabilire le nuove quote è stata la Commissione Internazionale per la Conservazione dei Tonni Atlantici, l’organismo internazionale che si occupa di stabilire le quote cui appartengono anche Stati Uniti, Canada e Unione Europea. Aumentate anche di 500 tonnellate le quote totali di tonno obeso per complessive 62.000 tonnellate ma la quota nipponica è rimasta invariata a 13.980 tonnellate.
(con informazioni di fmprc.gov.cn; mid.ru; mod.go.jp; vietnamplus.vn; tass.com; cdp-japan.jp; mainichi.jp; asahi.com)
Immagine (dettaglio) 内閣官房内閣広報室da Wikimedia Commons
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